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Autore: Redazione StudioNews

Malore in diretta tv, il presidente turco Erdogan cancella tutti gli impegni di oggi: riposerò a casa

Malore in diretta tv, il presidente turco Erdogan cancella tutti gli impegni di oggi: riposerò a casaRoma, 26 apr. (askanews) – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che sta affrontando l’elezione più combattuta dei suoi 20 anni di governo, ha annullato gli eventi della campagna presidenziale per tutta la giornata di oggi dopo aver accusato un malore nel corso di una trasmissione televisiva ieri sera. “Oggi riposerò a casa su consiglio dei nostri medici”, ha twittato Erdogan, aggiungendo che il malore è stato un “piccolo inconveniente dovuto al lavoro intenso”. Oggi erano previsti diversi impegni della campagna, come comizi in tre città turche dove verrà sostituito dal suo vicepresidente, Fuat Oktay.

Ieri sera, la trasmissione dove era ospite Erdogan sulla TV turca è stata interrotta per circa 20 minuti, in seguito al malore del capo di stato turco fuorionda. Erdogan è poi tornato davanti alle telecamere spiegando di aver sofferto di una “grave influenza intestinale” e di aver deciso di annullare l’intervista dopo aver svolto “un intenso lavoro di campagna” elettorale sia lunedì che martedì. Erdogan si prepara per le elezioni del 14 maggio in lotta con la coalizione di opposizione, composta da sei partiti, che appoggia Kemal Kiliçdaroglu, 74enne ex burocrate che è in testa nei sondaggi.

Migranti, Fedriga: i Cpr sono fondamentali

Migranti, Fedriga: i Cpr sono fondamentaliTrieste, 26 apr. (askanews) – Per Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, “i Cpr sono fondamentali: dentro ci sono persone con precedenti penali, pericolose per la pubblica incolumità. Difendo l’operato delle forze dell’ordine e le ringrazio, come faccio ogni giorno e lo voglio fare ancora di più oggi, viste le prese di posizione di alcuni esponenti politici che reputo indegne”. Fedriga ne ha parlato a margine della seduta del primo Consiglio regionale, interpellato dai giornalisti sulla vicenda ancora tutta da chiarire del migrante che sarebbe stato picchiato dalle forze dell’ordine. “Penso sia un fatto molto grave che si insinui la correttezza delle istituzioni – ha spiegato Fedriga – la Polizia è un’istituzione che voglio difendere. Esprimo totale solidarietà alla polizia di Stato e alla Prefettura e Questura di Gorizia che hanno agito nella totale correttezza, secondo le rilevazioni. Mi sorprende che ci siano esponenti delle istituzioni che invece senza nemmeno verificare i fatti, abbiano appoggiato aprioristicamente un pluripregiudicato che si era messo nelle medesime situazioni anche a Milano, da dove veniva. Penso che sia una vergogna – ha concluso – che alcune istituzioni invece di star vicino ad altre istituzioni, come è la polizia di Stato, prendano invece le parti di chi delinque e di chi continua a commettere atti violenti”.

25 aprile, Sala: Milano presidio, non ci faremo riportare a passato

25 aprile, Sala: Milano presidio, non ci faremo riportare a passatoMilano, 26 apr. (askanews) – “Noi siamo dei presidi. Milano è un presidio. Tutti noi condividiamo quello che vogliamo essere: vogliamo essere una città che funziona, una città che in certi momenti vuole anche le dimostrazioni di quello che stiamo creando come con il Salone, ma penso che soprattutto noi vogliamo sentirci persone e comunitá capaci di mantenere ferma la nostra convinzione, la nostra strada, la strada del Paese su questi principi di democrazia, antifascismo e credo nel progresso”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il giorno dopo la manifestazione per l’anniversario della Liberazione.

“Non ci faremo mai riportare al passato se non per imparare, ma è il progresso che va interpretato. E il progresso e l’Europa che ci hanno dato la libertà da tante schiavitù e non era scontato che l’Europa dopo la seconda guerra avrebbe trovato una via democratica. e qualcosa che abbiamo ottenuto e che difenderemo. Credo che Milano quando come ieri fa sentire la sua voce, non si può non ascoltarla. Non si può non notarla, non si può far finta che non ci sia” ha aggiunto durante l’inaugurazione di un murale dedicato a cinque sindaci sindaci “ribelli”, protagonisti della storia di Milano all’indomani della Liberazione. “Qui abbiamo la storia di cinque sindaci straordinari che hanno compiuto una missione importante. Quelli erano periodi storici difficili che richiedevano anche una capacità di interpretare il cambiamento e loro lo hanno fatto e oggi sono universalmente amati dalla nostra città, ma è giusto ricordare, è giusto continuare a fare memoria perché non ricordare cosa è stato il passato e pensare che tanto non cambi niente, ti porta a situazioni impensabili nel mondo, come Capitol Hill, quello che e successo a Brasilia, questa nuova guerra” ha concluso Sala.

Pasta e olio evo la nuova tappa del viaggio di Eataly nell’agroalimentare

Pasta e olio evo la nuova tappa del viaggio di Eataly nell’agroalimentareMilano, 26 apr. (askanews) – Da Eataly il viaggio tra i capisaldi del made in Italy agroalimentare fa tappa per sei settimane nel mondo della pasta e dell’olio extra vergine d’oliva: dal 27 aprile all’11 giugno tutti gli Eataly racconteranno pasta e olio attraverso mercato, ristorazione e didattica.

Simbolo dell’italianità a tavola, la pasta è tanto amata quanto oggetto di un consumo che non sempre tiene conto di origine e lavorazione delle materie prime, dei processi produttivi e delle tradizioni. L’olio evo, di cui l’Italia è primo produttore in termini di biodiversità con oltre 500 cultivar, è una risorsa da imparare a conoscere meglio. “Per celebrare pasta e olio, Eataly ha implementato l’assortimento del mercato inserendo tante altre eccellenze selezionate da tutta Italia e ha coinvolto produttori artigianali che ogni giorno mostreranno come nascono paste fresche e condimenti – commenta Andrea Cipolloni, group Ceo Eataly – I nostri ristoranti ospiteranno grandissimi chef diventando un luogo in cui vivere esperienze uniche attraverso il mix di mercato, ristorazione e didattica”. Per l’occasione, l’assortimento si arricchisce con 50 nuove referenze che portano a circa 300 le tipologie di paste fresche e secche da tutta Italia e a oltre 50 i frantoi da cui proviene olio extravergine d’oliva 100% italiano.

A raccontare questi due capisaldi della nostra cultura alimentare alcuni degli chef della cucina italiana che porteranno in degustazione i loro cavalli di battaglia a base di pasta, come le padellate di cacio e pepe, amatriciana, carbonara, o piatti più tradizionali come i plin e i pizzoccheri valtellinesi. Solo per citare alcuni nomi, nelle sei settimane si alterneranno ai fornelli Gianluca Casini de L’Arte in cucina di Düsseldorf, Antonio Franzè de Luna Convento di Copanello, Christian Milone de Trattoria Zappatori, una stella Michelin a Pinerolo, e Gianni Tarabini de La Preséf de La Fiorida, una stella Michelin e una stella Verde a Mantello per citare alcuni. Sempre all’insegna della pasta e del rito della condivisione, i ristoranti di Eataly inseriscono in menu la “gran padellata” da spartirsi tra commensali per vivere quel mix di esperienza tra convivialità casalinga e alta qualità delle materie prime. La didattica e le possibilità di imparare si trasformano in occasioni da non perdere. Per raccontare come alcune tipiche lavorazioni artigianali di pasta arrivino, intatte, fino ad oggi, un’attenzione speciale è dedicata all’antica arte dei fusilli lunghi lavorati a mano e al rito delle orecchiette di semola. Le maestre fusillaie di Gragnano (NA), Afeltra, faranno tappa negli Eataly per mostrare come nascono i fusilli attraverso un metodo che vede la sua origine oltre 400 anni fa. Mentre le pastaie del Molino Martimucci di Altamura, nel Barese, mostreranno come nascono, a mano, le orecchiette di semola come, ancora oggi, si fa per le strade di Bari Vecchia.

Sul fronte dell’olio si promuovono le cultivar autoctone, gli extravergini del Presidio Slow Food e i diversi passaggi della produzione olearia come raccolta, frangitura, estrazione e filtrazione, fino ad arrivare ai consigli sugli abbinamenti e alla presentazione della “Guida agli Extravergini 2023” di Slow Food Editore, il 10 maggio sul palco di Eataly Milano Smeraldo. E per finire, durante le sei settimane di celebrazioni il momento della cena diventa anche un’occasione per coinvolgere nel racconto di pasta e olio tutti i clienti dei ristoranti di Eataly. Gli chef usciranno dalle cucine per offrire un assaggio di spaghetti aglio, olio e peperoncino: l’esempio perfetto del miracolo gastronomico tutto italiano in cui si possono trasformare ingredienti di alta qualità sapientemente trattati.

Una racchetta da padel firmata dal Papa all’asta per solidarietà

Una racchetta da padel firmata dal Papa all’asta per solidarietàRoma, 26 apr. (askanews) – C’è la firma di Papa Francesco sulla racchetta da padel che sarà messa all’asta in favore del Dispensario pediatrico vaticano “Santa Marta” per sostenere il servizio di accoglienza a 500 famiglie povere con bambini piccoli.

Il Papa ha ricevuto e incoraggiato – proprio oggi mercoledì 26 aprile – i promotori di questa concreta iniziativa solidale attraverso lo sport: l’International Padel Federation e Athletica Vaticana, l’associazione polisportiva ufficiale della Santa Sede. All’incontro con il Papa erano presenti Luigi Carraro, presidente dell’International Padel Federation, e Alessandra Turco, direttore di Vatican Padel. Con loro un’emozionatissima Delfina Brea, 23enne vicecampionessa del mondo con la nazionale argentina, Alfredo Peñalver, presidente del prestigioso marchio spagnolo Bullpadel e l’artista romana Barbara Salvucci, che ha disegnato la racchetta: insieme hanno risposto all’appello per questa iniziativa solidale attraverso lo sport.

Tra i presenti anche Diego Miller, Presidente dell’American Padel Federation in rappresentanza delle federazioni del continente americano. Da parte vaticana, il giocatore più giovane: il 21enne Davide De Santis. La racchetta da padel con la firma di Papa Francesco sarà messa in vendita sui canali di Bullpadel. L’intero ricavato dalla vendita della racchetta sarà consegnato al Dispensario “Santa Marta”: i “vicini di casa” di Papa Francesco. Da 101 anni questa concreta rete solidale – affidata alle suore vincenziane – accoglie famiglie povere, con bambini piccoli, di diverse nazionalità, culture e religioni garantendo – oltre a viveri e pannolini – soprattutto la possibilità di visite specialistiche gratuite grazie alla disponibilità di tanti medici. Ed è proprio con le 500 famiglie assistite dal Dispensario Santa Marta che Papa Francesco ha scelto di festeggiare, “in famiglia”, il suo compleanno.

Il progetto ha il sostegno del cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero vaticano per la cultura e l’educazione al quale il Papa ha affidato lo sport nella Costituzione apostolica Praedicate Evangelium.

Aiop Veneto, strutture accreditate a disposizione per recupero prestazioni

Aiop Veneto, strutture accreditate a disposizione per recupero prestazioniRoma, 26 apr. (askanews) – “Le restrizioni ai fondi del Servizio Sanitario Nazionale spingono il cittadino a cercare le prestazioni nel privato puro. Non c’è dunque da meravigliarsi se il numero di tali strutture private presenti sul territorio veneto abbia fatto registrare un aumento considerevole negli ultimi anni”. La posizione è di Aiop Veneto, l’associazione che rappresenta il maggior numero di strutture sanitarie accreditate e convenzionate della regione, che operano dunque in nome e per conto del Servizio Sanitario. “La differenza tra privato puro e accreditato – spiega Giuseppe Puntin, Presidente Aiop Veneto – è fondamentale, perché il primo opera in un contesto liberistico ed è governato dalle regole della domanda e dell’offerta mentre il secondo è regolato dalla programmazione sanitaria regionale, opera all’interno del Servizio Sanitario Regionale ed è dallo stesso finanziato, risultandone quindi parte integrante. Rispetto all’attuale incremento della domanda di prestazioni, per il privato accreditato il limite invalicabile è costituito da budget economici fissati molti anni orsono in un contesto socio-sanitario completamente diverso dall’attuale e soprattutto in un contesto socio-assistenziale completamente differente dall’odierno, post Covid”. Per Puntin “un’ulteriore differenza all’interno del SSR è costituita dal fatto che il privato accreditato sia costretto a operare all’interno di quanto previsto dalla programmazione e da budget fissati da ritenersi insuperabili, poiché rapportati al finanziamento di ogni prestazione erogata, mentre le strutture pubbliche a diretta gestione operano in un sistema sostanzialmente a “piè di lista” con copertura integrale delle spese sostenute, pur dovendo le stesse scontare difficoltà organizzative e di organici”. “Se le risorse non sono all’altezza delle richieste è naturale che aumentino quindi le persone che, potendo con i propri mezzi, decidono di rivolgersi al privato puro. Questo va naturalmente a discapito dei cittadini con redditi bassi o che non hanno altre coperture assicurative”, osserva. E conclude: “E’ fondamentale quindi a livello nazionale e poi, di conseguenza, a livello regionale un ragionamento di revisione dei finanziamenti. Il momento che stiamo attraversando è complicato perché usciamo da una pandemia che ha stravolto la programmazione sanitaria, la sanità accreditata è a disposizione per continuare, insieme alle istituzioni pubbliche a diretta gestione, a dare il proprio contributo, a collaborare e far sistema con gli ospedali pubblici nell’affrontare le problematiche esistenti in una situazione che via via si sta deteriorando, come testimoniato dal numero crescente di cittadini che devono rivolgersi al di fuori del servizio sanitario regionale per ottenere risposte ai propri bisogni di salute”.

Mattarella: tutti desideriamo la pace, ma deve essere una pace giusta che rispetti l’integrità dell’Ucraina

Mattarella: tutti desideriamo la pace, ma deve essere una pace giusta che rispetti l’integrità dell’UcrainaRoma, 26 apr. (askanews) – “Confermo il sostegno pieno dell’Italia all’Ucraina, in ogni ambito e finché sarà necessario. La difesa dell’indipendenza, della libertà e dell’integrità territoriale dell’Ucraina è un valore fondamentale per tutti i Paesi del mondo che credono nella libertà dei popoli e delle persone”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che questa mattina ha ricevuto al Quirinale il primo ministro d’Ucraina, Denys Shmyhal. Mattarella ha sottolineato che “tutti desideriamo la pace, ma deve essere una pace giusta che rispetti l’integrità dell’Ucraina”.

Tra gli altri temi di discussione al centro dell’incontro con la delegazione ucraina la sicurezza nucleare, la ricostruzione, le trattative di pace. “L’Italia esprime il forte convincimento favorevole all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea nel più breve tempo possibile e apprezziamo l’impegno del suo governo per il cammino di riforme intraprese per rispettare i parametri comunitari” ha aggiunto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine dell’incontro con il primo ministro ucraino Denys Shmyhal.

Scuola, ad Assemini gli studenti “In viaggio dentro la materia”

Scuola, ad Assemini gli studenti “In viaggio dentro la materia”Roma, 26 apr. (askanews) – La storia e il ciclo produttivo di Fluorsidraccontati agli studenti, per conoscere più da vicino l’azienda chimica, fondata nel ’69, leader mondiale nella produzione e vendita di fluoroderivati inorganici. Protagonisti del progetto ‘Dentro la materia con FLUORSID’, gli alunni delle classi IV del corso di Scienze Applicate dell’Istituto Superiore “Michele Giua” di Assemini, in provincia di Cagliari.

Un percorso di quattro incontri formativi culminato con la consegna di buoni acquisto a un gruppo di studenti meritevoli e alla scuola, spendibili in libreria o in negozi di elettronica per materiale finalizzato all’istruzione. Durante le fasi del progetto i ragazzi hanno potuto toccare con mano il reale meccanismo di funzionamento dell’industria chimica sarda che ha sedi in tutto il mondo: sono stati analizzati nello specifico i suoi prodotti e la sua essenzialità all’interno dell’economia mondiale, ponendo in evidenza le azioni e i progetti volti al consolidamento di una chimica sostenibile basata sui principi dell’economia circolare, tra cui un consumo responsabile delle risorse e un costante impegno nella riduzione delle emissioni. Il tutto tramite una didattica laboratoriale volta all’acquisizione delle conoscenze nel loro contesto di utilizzo. Tra le fasi più significative, l’incontro presso il Laboratorio del CeSAR, dove gli studenti si sono cimentati nell’utilizzo del microscopio elettronico e del diffrattometro per analizzare le diverse fasi cristalline del solfato di calcio (anidrite e gesso) prodotto dall’azienda. E ancora, l’avventura nell’impianto e nel Laboratorio Fluorsid, dove i ragazzi sono entrati a contatto con il sistema automatizzato per la preparativa del campione, successivamente analizzato tramite fluorescenza di raggi X. Fino alla fase finale del progetto che ha visto, nell’Aula Magna dell’Istituto, un confronto tra i ragazzi coinvolti attraverso una presentazione, oggetto di valutazione da parte del comitato scientifico, formato dai docenti dell’istituto designati e dal responsabile chimico del progetto Claudio Cara, per la premiazione del gruppo più meritevole.

25 aprile, Sala: mai vista festa Liberazione come ieri a Milano

25 aprile, Sala: mai vista festa Liberazione come ieri a MilanoMilano, 26 apr. (askanews) – “Il 25 aprile io lo vivo sempre con una emozione straordinaria, lo penso e lo sento. Il 25 aprile ha questa magia, da sindaco ne ho vissuti ormai parecchi ma forse come ieri non l’ho mai visto”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il giorno dopo la manifestazione per l’anniversario della Liberazione.

“Ieri c’è stata questa comunità coesa, senza polemiche, con la voglia di stare assieme, con la voglia di camminare e ascoltare, di prendere anche la pioggia ma di essere lì e di guardare con felicità a chi sta di fianco. Io non avevo mai visto un 25 aprile come questo, ed è il frutto di un lungo percorso” ha aggiunto durante l’inaugurazione di un murale dedicato a cinque sindaci sindaci “ribelli”, protagonisti della storia di Milano all’indomani della Liberazione.

La Commissione Ue ha presentato la sua proposta di revisione del Patto di stabilità, ecco cosa prevede

La Commissione Ue ha presentato la sua proposta di revisione del Patto di stabilità, ecco cosa prevedeRoma, 26 apr. (askanews) – La Commissione europea ha presentato la sua proposta legislativa sulla revisione delle regole del Patto di stabilità e di crescita, che mette al centro piani di aggiustamento di medio termine con una durata almeno quadriennale, in cui il principale indicatore di controllo riguarda i livelli di spesa pubblica. Questo nuovo controllo semplificato sostituirà il precedente sistema articolato, che guardava a una molteplicità di voci tra cui la riduzione del debito-Pil e del disavanzo strutturale.

Per tutti i Paesi con livelli di deficit di bilancio sopra il 3% del Pil o di debito pubblico sopra il 60% del Pil – soglie limite che vengono mantenute nel Patto – la Commissione preparerà una “traiettoria tecnica” tagliata sul singolo paese e basato su un percorso della spesa netta, che, secondo quanto riporta un comunicato, punterà a incanalare il debito su una dinamica di “calo plausibile o a mantenerlo a livelli prudenti”, al tempo stesso assicurando che il deficit resti al di sotto del 3% del Pil. Alla fine del periodo di aggiustamento pluriennale, il livello di debito-Pil dovrà risultare inferiore a quello iniziale, non viene specificato esattamente di quanto, l’essenziale è che il debito non aumenti. Questo modifica in maniera drastica l’attuale regola che obbligherebbe a tagliare il debito per 1 ventesimo l’anno nella rate eccedente al 60% del Pil. I governi dovranno attenersi a queste traiettorie tecniche nel disegnare i piani di bilancio e spesa pluriennali, tenuto conto che vi saranno dei requisiti di salvaguardia prudenziali sulla loro attuazione. Innanzitutto con la nuova regola che prevede che ogni qualvolta il deficit di bilancio dovesse superare il 3% del Pil scatterà l’obbligo di operare un aggiustamento di bilancio di almeno lo 0,5% del Pil.

Sono previste clausole di sospensione generali e specifiche per Paese, che consentiranno deviazioni dei piani di spesa nel caso di gravi sviluppi dell’economia o di circostanze eccezionali. Allo scopo di incentivare riforme che vadano nella direzione delle priorità fissate dall’Unione europea (come sulla transizione verde, digitale o la Difesa), gli Stati membri potranno vedersi riconoscere un aggiustamento più graduale della dinamica dei conti, con un allungamento dei piani da 4 fino a 7 anni, ma i paesi che si vedono riconoscere un periodo supplementare dovranno effettuare il grosso della correzione nei primi quattro anni del piano. La proposta, riporta ancora il comunicato, prevede anche un rafforzamento dei meccanismi di controllo tra cui il fatto che per tutti gli Stati che si trovano di fronte a “sfide consistenti” sul debito pubblico, eventuali deviazioni dal percorso di aggiustamento concordato porteranno all’apertura automatica di una procedura per deficit eccessivo. Viene così superata la precedente attivazione della procedura per deficit eccessivo basata sul debito (scatterà solo se il Paese non rispetta la traiettoria concordata).

La mancata attuazione del piano di riforme e investimenti, in base al quale è stato allungato il periodo di aggiustamento dei conti, porterà invece ad un accorciamento dello stesso. Infine, ricordando che il Consiglio europeo aveva appoggiato i propositi di completare la revisione di queste regole antro la fine del 2023, la Commissione esorta Parlamento europeo e Consiglio a raggiungere un accordo sulla proposta odierna “il prima possibile”.