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Autore: Redazione StudioNews

Autonomia, Calderoli: chi non la vuole si assuma responsabilità scelta

Autonomia, Calderoli: chi non la vuole si assuma responsabilità scelta




Autonomia, Calderoli: chi non la vuole si assuma responsabilità scelta




















Roma, 6 apr. (askanews) – “A chi si ostina a dire che l’autonomia spacca il Paese e aumenta il gap tra nord e sud, continuo a rispondere che proprio questa riforma può essere la soluzione alle sperequazioni attuali perché metterà in condizione tutti di valorizzare le proprie peculiarità. Ci sono i fondi e c’è la possibilità di utilizzarli per colmare il divario. Chi non volesse cogliere la sfida può sempre scegliere di non richiedere ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, assumendosi però la responsabilità di questa scelta se nel frattempo chi ha richiesto l’autonomia poi dovesse migliorare”. Così il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, al termine dell’incontro con la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.

“Ho ribadito anche in questa sede l’importanza del progetto per portare l’Italia a correre come un treno ad alta velocità, valorizzando le differenti eccellenze di ciascun territorio con l’obiettivo di ridurre i divari attuali che il centralismo ha generato”, ha sottolineato Calderoli. “Mi ero ripromesso di tornare tra i presidenti per aggiornarli sull’iter dell’autonomia differenziata e ci tenevo a mantenere la parola data. Com’è noto, il mio impegno è quello di coinvolgere, informare e ascoltare tutti per favorire una piena consapevolezza della riforma e delle sue potenzialità nell’interesse di tutto il Paese. Anche quest’oggi il confronto sui temi non è mancato e mi ha offerto l’occasione di rispondere alle questioni poste, risolvendo diversi dubbi che sono stati sollevati”, ha aggiunto Calderoli al termine dell’incontro su invito del coordinatore della Conferenza e presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, per aggiornare sul percorso dell’autonomia differenziata e proseguire l’opera di ascolto e confronto con gli enti territoriali. Si tratta del secondo appuntamento nell’arco di poche settimane.

“Non mi stancherò mai di ripetere che autonomia fa rima con responsabilità e trasparenza, due concetti fondamentali per l’amministrazione pubblica che possono essere un valore aggiunto ad ogni livello. L’Italia può e deve fare un salto di qualità, che può arrivare dai territori proprio grazie all’autonomia differenziata”, ha aggiunto. “Ringrazio il ministro che è la seconda volta in un mese che viene a trovarci per spiegarci l’andamento dei lavori e permetterci anche di conoscere, se possibile con un po’ di anticipo, quelle che potrebbero essere le incombenze che arriveranno alle Assemblee legislative regionali. Quindi un lavoro preparatorio all’interno dei Consigli regionali per arrivare pronti al confronto e all’applicazione delle deleghe che arriveranno, in maniera da essere efficaci ed efficenti nell’attività legislativa regionale”, ha commentato Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto e Coordinatore della Conferenza.

Oltre al Presidente Ciambetti, hanno partecipato Lorenzo Sospiri, Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Carmine Cicala, Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Rita Mattei, Presidente del consiglio provinciale di Bolzano, Filippo Mancuso, Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Gennaro Oliviero, Presidente del Consiglio regionale della Campania, Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Flavio Cera, Presidente della I Commissione del Consiglio regionale del Lazio, Gianmarco Medusei, Presidente del Consiglio regionale della Liguria, Federico Romani, Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Dino Latini, Presidente del Consiglio regionale delle Marche, Salvatore Micone, Presidente del Consiglio regionale del Molise, Loredana Capone, Presidente del Consiglio regionale della Puglia, Michele Pais, Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gaetano Galvagno, Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Luca Guglielmi, Vice Presidente delegato per l’Assemblea plenaria del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige, Walter Kaswalder, Presidente del Consiglio provinciale di Trento, e Alberto Bertin, Presidente del Consiglio regionale della Valle d’Aosta.

Università, Conferenza al Senato sulla formazione professionale

Università, Conferenza al Senato sulla formazione professionale




Università, Conferenza al Senato sulla formazione professionale




















Roma, 6 apr. (askanews) – Si è svolta presso la Sala Caduti di Nassirya, al Senato, la conferenza a supporto dell’occupazione giovanile”. La conferenza, nata su iniziativa della Sen. Elena Murelli, ha avuto l’obiettivo di analizzare le attuali sfide del mercato del lavoro per i giovani, presentando le nuove opportunità che la formazione professionale può offrire per supportare l’occupazione. Molti gli interventi dei relatori che si sono alternati sul tavolo del Senato e che hanno portato la propria esperienza cercando di suggerire le best practices per agevolare i giovani a trovare la propria identità professionale e a collocarsi più velocemente in un mercato che ha bisogno di risorse sempre più preparate.

Il tavolo di lavoro si è aperto con l’intervento della Sen. Elena Murelli Capogruppo Lega in Commissione Lavoro, Sanità, Affari Sociali e Previdenza nonchè membro della Commissione Politiche Europee, che ha rilanciato l’importanza dell’innovazione della formazione a partire dalla scuola primaria con insegnamento non solo delle materie di base ma anche delle soft skills, per poi avvicinarsi sempre di più alle superiori alle professioni con la formula del learning by doing. Questa l’evoluzione del concetto di formazione emerso oggi durante la conferenza e sottolineato dalla Senatrice Elena Murelli. “Le università dovrebbero essere sempre più create per una formazione interdisciplinare propedeutica al lavoro – continua la Sen. Murelli – dove la collaborazione con le aziende per creare profili professionali adeguati è all’ordine del giorno. Tuttavia serve anche un approccio innovativo e open mind verso i giovani e l’innovazione da parte degli imprenditori specialmente le PMI per renderle più competitive nel mercato concorrenziale anche in contesti sempre più Internazionali”.

Infine per la Sen. Murelli il saper fare del Made in Italy sarà la svolta del nostro sistema industriale se tradotto in un’adeguata formazione professionale. Subito dopo è intervenuto il dott. Massimiliano Maini, Amministratore Delegato del gruppo Sixt Italia e fondatore della Sixt University, che ha raccontato il progetto formativo del gruppo che porterà all’assunzione di circa 500 risorse entro la fine del 2023. Sixt University è un qualcosa che non c’era e che potrà essere molto utile per colmare vuoti in alcuni percorsi di sviluppo, nel lavoro ma soprattutto come persone. Il dott. Maini ha sottolineato come Sixt University offra formazione di livello molto alto, andando a rafforzare competenze e skills di vario genere, ma soprattutto preparando le persone per una professione e tutto questo viene fatto gratuitamente. Ma soprattutto alla fine del percorso, offre anche la possibilità di mettere in pratica subito quello che hai imparato: in sostanza, ti offre un lavoro, una professione peraltro ancora poco conosciuta, ma di grandissimo valore. A seguire l’intervento del Prof. Antonello Garzoni, Magnifico Rettore dell’Università LUM che ha sottolineato l’importanza del ritorno a competenze certi-ficate e soprattutto ad un cambio di paradigma: Università non come sistema chiuso, ma aperto alla comprensione dei bisogni del mercato del lavoro, per offrire una formazione che sia immediatamente spendibile, sottolineando l’importanza di offrire percorsi in cui le competenze siano trasversali, oggi un laureato in giurisprudenza necessita di skills informatiche come anche un medico e un ingegnere deve essere in grado di sviluppare capacità umanistiche, magari per progettare linguaggi naturali per intelligenza artificiale. Il Cav. Rosario Rasizza Amministratore Delegato di Openjobmetis spa e presidente Assosomm ha raccontato come i dati della dispersione scolastica raccontino di un mondo in cui i NEET, “che potremmo anche definire come i giovani che stiamo per-dendo”, rappresentino in Italia il 25,1% della popolazione tra i 15 e i 34 anni (circa 3 milioni di giovani). La prima forma di politica attiva per Rasizza dovrebbe essere quella dell’orientamento al mondo del lavoro e sicuramente il mondo delle Agenzie per il Lavoro stanno facendo la loro parte, con centinaia di incontri che ogni anno realizzano gratuitamente nelle scuole per dare ai giovani una overview reale di quali competenze ricerchi oggi il mercato del lavoro. Relazionarsi con le scuole diventa strategico affinché la formazione sia al passo con i tempi e funzionale ad un inserimento lavorativo.

A seguire è intervenuto il dott. Alessandro Cianciaruso Amministratore Delegato del gruppo SEAS (South East Aviation Services) oltre che fondatore di AEA Aircraft Engineering Academy che ha sottolineato come la cultura della formazione nei contesti aziendali, da basilare si è trasformata in un programma di azione indispensabile per garantire la crescita della conoscenza a carattere professionale e il continuo aggiornamento delle competenze acquisite. Nel settore aeronautico soprattutto contraddistinto da avanzamento tecnologico continuo, è necessario rispondere al fabbisogno di tecnici specializzati, ai quali è demandato il compito di operare con la massima precisione ai fini della funzionalità e della sicurezza del mezzo aereo. Proprio per questo si è deciso di creare un’accademia che fornisse il percorso formativo propedeutico all’ingresso formativo in azienda. La conferenza si è conclusa con un ulteriore intervento della Sen. Murelli, ed è stata un’occasione unica per esplorare le nuove tendenze del mercato del lavoro, analizzare le nuove opportunità offerte dalla formazione professionale messe a disposizione dei giovani da aziende e università, tutte opportunità che serviranno per superare un momento storico molto complicato in cui il mercato del lavoro è alla ricerca di molte figure altamente specializzate ma parallelamente con una grande difficoltà nel reperirle.

Libri, “Ho scritto un libro professionale in 8 ore con ChatGPT”

Libri, “Ho scritto un libro professionale in 8 ore con ChatGPT”




Libri, “Ho scritto un libro professionale in 8 ore con ChatGPT” – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Giacomo Bruno, l’editore noto come “il papà degli ebook” per aver portato gli ebook in Italia nel 2002, 9 anni prima di Amazon e degli altri editori, ha scritto il suo 31° libro “Numero1 con ChatGPT”. Questa volta l’editore di origini romane, che ha superato le 1.000 pubblicazioni di libri di imprenditori e professionisti, ha scritto il suo nuovo libro di 192 pagine in sole 8 ore grazie all’utilizzo della piattaforma ChatGPT.

L’esperienza acquisita in 21 anni nel campo dell’editoria e della scrittura ha permesso a Bruno di sfruttare appieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale di ChatGPT per creare un testo profondo, coinvolgente e ricco di storie personali. Non si tratta di un’operazione di copia&incolla, ma di un dialogo articolato e fruttuoso con l’intelligenza artificiale, che ha permesso di raggiungere un risultato di grande qualità. Secondo Bruno, l’utilizzo di ChatGPT per scrivere un libro è come parlare con un amico. La piattaforma infatti, grazie alla sua capacità di apprendimento e di adattamento, permette di ottenere risposte adeguate e di supportare la creatività dell’autore, senza limitarla.

“Il testo è originale al 100%, ma ChatGPT mi ha aiutato nella progettazione di tutti i capitoli e dei sottocapitoli. Io ho dato l’argomento, ChatGPT mi ha prodotto decine di proposte di argomenti da affrontare.” ha affermato Giacomo Bruno “Dopo un’attenta selezione, ho definito il Sommario e abbiamo iniziato un dialogo sui contenuti. Io davo direttive molto specifiche, ChatGPT mi dava i testi. Ma invece di fare copia&incolla, ho riscritto a parole mie, aggiungendo anche storie e aneddoti della mia vita, che per forza di cose ChatGPT non avrebbe mai potuto creare. È stato un dialogo così veloce e avvincente, che dopo 8 ore di lavoro consecutivo ero arrivato a 192 pagine.” Ma ci vuole cautela, aggiunge Bruno “Il rischio è che troppe persone si improvvisino scrittori senza avere idea di come si scriva un libro professionale. Utilizzare ChatGPT come strumento di supporto e di ispirazione può essere molto utile, ma affidarsi completamente a essa potrebbe portare a testi privi di originalità e personalità. Un bravo scrittore deve avere una visione propria, una voce autentica e un’esperienza personale che nessuna intelligenza artificiale può sostituire”.

La chicca finale? La Prefazione di ChatGPT. “Man mano che componevo i miei paragrafi, li restituivo in chat per farli rileggere a ChatGPT sia per correggere eventuali errori di battitura, sia per renderla consapevole degli effettivi contenuti del libro.” ha aggiunto Bruno “E quando alla fine le ho chiesto la Prefazione mi ha inviato un testo perfetto, molto coerente con i contenuti e persino con la mia filosofia di scrittura.” Anche per curare lo stile del libro, Giacomo Bruno ci fornisce un segreto: “Prima di iniziare, ho preso parti del mio ultimo libro e le ho date da leggere a ChatGPT per impararne lo stile. Mi ha detto che ho uno stile diretto, informale, molto coinvolgente. Ha notato che do del Tu al lettore. Quindi le ho chiesto di usare il medesimo stile anche per la composizione del nuovo libro. Così è stato. Io stesso non so distinguere le parti create da zero da me e le parti create con lo spunto di ChatGPT.”

Il libro di Bruno è un esempio concreto di come l’intelligenza artificiale possa supportare la scrittura e la creatività umana, permettendo di ottenere risultati di grande qualità in tempi ridotti. Il libro “Numero1 con ChatGPT” è disponibile sul sito www.brunoeditore.ai/libro Giacomo Bruno, classe 1977, ingegnere elettronico, è stato nominato dalla stampa “il papà degli ebook” per aver portato gli ebook in Italia nel 2002 con la Bruno Editore, 9 anni prima di Amazon e degli altri editori. È Autore di 31 bestseller sulla crescita personale e Editore di oltre 1.000 libri sui temi dello sviluppo personale e professionale. È considerato un esperto di “book funnel” e di ChatGPT, nonché il più noto “book influencer” italiano perché ogni libro da lui promosso o pubblicato diventa in poche ore Bestseller n.1 su Amazon. È seguito dalle TV, dai TG e dalla stampa nazionale. Per info: https://www.brunoeditore.it

Von der Leyen: Xi sentirà Zelensky quando ci saranno condizioni

Von der Leyen: Xi sentirà Zelensky quando ci saranno condizioni




Von der Leyen: Xi sentirà Zelensky quando ci saranno condizioni – askanews.it



















Roma, 6 apr. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping ha assicurato, nei colloqui con il presidente francese Emmanuel Macron e con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che intende sentire il leader ucraino Volodymyr Zelensky per promuovere la ripresa di colloqui di pace con la Russia. Lo ha riferito la numero uno dell’esecutivo europeo in una conferenza stampa dopo l’incontro trilaterale.

“Ho incoraggiato il presidente Xi a contattare il presidente Zelensky, so dalle mie telefonate che il presidente Zelensky l’ha chiesto, anche pubblicamente, ed è stato interessante sentire che il presidente Xi ha ribadito la sua volontà a parlargli quando le condizioni e il momento lo consentiranno”, ha detto van der Leyen rispondendo a una domanda. “La posizione della Cina è cruciale per l’Unione europea. Come membro del Consiglio di sicurezza Onu la Cina ha una grande responsabilità e noi ci attendiamo che la Cina svolga questo compito promuovendo una giusta pace che rispetti la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”, ha detto ancora la leader dell’esecutivo europeo.

Von der Leyen ha anche segnalato di aver “sottolineato nell’incontro che sono fermamente favorevole al piano di pace del presdidente Zelensky”, ma ha riferito di aver “accolto favorevolemente alcuni dei principi posti dalla Cina. In particolare in relazione alla sicurezza nucleare e alla diminuzione del rischio nucleare e le affermazioni della Cina sull’inaccettabilità dell’uso delle armi nucleari o delle minacce d’uso delle armi nucleari”. Van der Leyen ha anche detto che nell’Ue si conta “anche sul fatto che la Cina non fornisca alcun aiuto militare alla Russia né direttamente né indirettamente, perché armare l’aggressore sarebbe contro la legge internazionale e danneggerebbe significativamente le nostre relazioni”.

Nada, fuori il videoclip ufficiale di “Nada Yoga”

Nada, fuori il videoclip ufficiale di “Nada Yoga”




Nada, fuori il videoclip ufficiale di “Nada Yoga” – askanews.it



















Roma, 6 apr. (askanews) – É disponibile dal 6 aprile, il videoclip di “Nada Yoga”, ultimo estratto dal nuovo album di Nada “La paura va via da sé se i pensieri brillano”.

Il video, diretto e montato dalla stessa Nada e da Ambra Lunardi, traduce con semplicità alcuni dei passaggi più evocativi del testo, mostrando lo scorrere inesorabile del tempo attraverso il continuo susseguirsi di brevi riprese. Quasi come fosse una grande allegoria della vita, il video alterna sulla scena una serie di elementi naturali fino ad inquadrare la stessa cantautrice che, seduta sotto ad un albero, ammira in religioso silenzio lo spettacolo intorno a sé. Nada, attitudine rock nell’anima, ha realizzato un disco introspettivo che riflette e denuncia il cinismo dei nostri giorni. Dopo l’uscita dei singoli “In mezzo al mare”, “Chi non ha” e “L’oscurità”, la cantautrice pubblica oggi il videoclip di “Nada Yoga”, un brano delicato che racconta come un momento di solitudine e tranquillità possa diventare l’occasione per naufragare nel mare dei propri pensieri.

Parallelamente all’uscita del videoclip, Nada si prepara a riprendere il suo tour nei teatri per presentare dal vivo “La paura va via da sé se i pensieri brillano”. I prossimi appuntamenti porteranno la cantautrice sul palco del Teatro Manini di Narni (TR) e al Södra Teatren di Stoccolma per uno speciale live acustico accompagnata soltanto dalla chitarra di Andrea Mucciarelli.

Link al videoclip del brano “Nada Yoga” su YouTube:

Berlusconi, primo bollettino: “leucemia ed infezione polmonare”

Berlusconi, primo bollettino: “leucemia ed infezione polmonare”




Berlusconi, primo bollettino: “leucemia ed infezione polmonare” – askanews.it


















Milano, 6 apr. (askanews) – Il primo bollettino medico emesso dall’ospedale san Raffaele firmato dal prof. Alberto Zangrillo e dal prof. Fabio Ciceri circa il ricovero in terapia intensiva da ieri di Silvio Berlusconi conferma la diagnosi di “leucemia mielocitica cronica” e di “infezione polmonare”. Assicurando che “la strategia terapeutica prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo” e “il ripristino delle condizioni cliniche preesitenti”

Chemioterapia per Silvio Berlusconi al San Raffaele

Chemioterapia per Silvio Berlusconi al San Raffaele




Chemioterapia per Silvio Berlusconi al San Raffaele – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Silvio Berlusconi ha iniziato da ieri un ciclo di chemioterapia per curare la leucemia eosinofila che gli è stata diagnosticata. L’ex premier sarebbe stato sottoposto a un primo trattamento già ieri pomeriggio. Ripetuto questa mattina in forma più intensa.

Berlusconi è ricoverato da mercoledì nel reparto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano dove è arrivato per affaticamento respiratorio. Al momento non è prevista la diffusione di un bollettino medico. I figli Marina e Luigi e il fratello Paolo hanno lasciato l’ospedale San Raffaele di Milano intorno alle 13:30, dopo aver trascorso la mattinata in visita a Berlusconi. Tutti e tre hanno lasciato il nosocomio uscendo dal retro, in via Olgettina, senza rilasciare dichiarazioni. Il primo ad arrivare questa mattina era stato Paolo che era entrato dall’ingresso Q1 del reparto di terapia intensiva dove da ieri il fratello Silvio è sottoposto a chemioterapia. Successivamente l’arrivo di Luigi e Marina sempre dall’ingresso posteriore.

Il Fmi prevede il quinquennio di crescita più bassa da 30 anni

Il Fmi prevede il quinquennio di crescita più bassa da 30 anni




Il Fmi prevede il quinquennio di crescita più bassa da 30 anni – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – L’economia globale ha imboccato il quinquennio di crescita più bassa da trent’anni a questa parte, mentre una ripresa più solida “sfugge” con i crescenti rischi dovuti alle tensioni geopolitiche e il persistere dell’elevata inflazione. “Questo danneggia le prospettive di tutti quanti, specialmente dei paesi e per le persone più vulnerabili”, afferma la direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Gerogieva nelle sue dichiarazioni introduttive ad un evento di presentazione delle assemblee primaverili con la Banca mondiale, che si svolgeranno la prossima settimana Washington.

Georgieva ha anticipato qualche dato degli aggiornamenti sulle previsioni del World Economic Outlook, riferendo che ora il Fmi prevede una crescita globale “inferiore al 3% quest’anno” e “attorno al 3% sui prossimi cinque anni: la nostra previsione di medio termine più bassa fin dal 1990”, ha detto. “La crescita resta debole dal punto di vista dei precedenti storici, sia breve che sul medio termine dopo che nel 2022 si è più che dimezzata”, dal 6,1% del 2021, il rimbalzo successivo al tracollo provocato da lockdown e restrizioni imposte dai governi a motivo del Covid, al 3,4% nel 2022.

Secondo Georgieva si profilano marcate divergenze tra le economie, con una qualche perdita di slancio sulla crescita dei Paesi emergenti a fronte della quale “circa il 90% delle economie avanzate si prevede subiscano un rallentamento quest’anno”. Sui paesi meno sviluppati si prevede una crescita del reddito procapite inferiore a quella delle economie emergenti “e questo rende anche più difficile colmare i divari”, ha proseguito. Il primo ostacolo elencato, sulla strada dell’economia globale, è rappresentato dalla lotta all’inflazione e dalla salvaguardia della stabilità finanziaria. “Fino a quando persistono limitate pressioni finanziarie ci attendiamo che le Banche centrali mantengano la rotta sulla lotta all’inflazione. Allo stesso tempo, ove emergano rischi sulla stabilità finanziaria devono intervenire mediante appropriati approvvigionamenti di liquidità. La questione chiave – ha detto – è monitorare attentamente i rischi nelle banche e nelle istituzioni finanziarie non bancarie, così come le debolezze in settori come l’immobiliare”.

“Le pressioni sul settore bancario, in un contesto di tassi più alti e scarse liquidità mettono in rilievo problemi sulla gestione del rischio in specifiche banche, così come carenze sulla vigilanza”, ha proseguito con un riferimento che, pur senza citarle esplicitamente, sembra chiaramente riguardare la Silicon Valley Bank negli Usa o il Credit Suisse in Svizzera . “Oggi generalmente le banche sono più forti e più resilienti e i policy maker sono stati rapidi a intervenire in maniera ampia nelle ultime settimane. Tuttavia restano preoccupazioni sulle vulnerabilità che potrebbero essere nascoste non solo nelle banche ma anche nella finanza non bancaria: non è il momento di abbassare la guardia”, ha detto.

Il secondo ostacolo è rappresentato dal rafforzamento delle prospettive di crescita. Secondo Georgieva bisognerebbe rafforzare la produttività e il potenziale di espansione delle economie, mentre al tempo stesso serve muoversi sull’economia verde. Su questo ultimo aspetto ha riferito che il Fmi stima che servirebbero 1.000 miliardi di dollari l’anno solo per il settore delle energie rinnovabili. “Queste spese – ha sostenuto – verrebbero ripagate in termini di dividendi di crescita e occupazione”. E proprio mentre le assemblee del Fmi rischiano di sancire ancora di più la frattura tra economie avanzate e giganti emergenti, dopo la spaccatura aperta dalle sanzioni di Usa e Ue e contro la Russia per la guerra in Ucraina, Georgieva sostiene che servirebbe anche “un cambio di passo sulla cooperazione internazionale. I nostri studi mostrano che i costi di una frammentazione commerciale potrebbero raggiungere il 7% del Pil globale. Equivalente al prodotto di Germania e Giappone messi insieme. Se ci si aggiungesse un disaccoppiamento alcuni paesi potrebbero assistere a perdite fino al 12% del Pil. E la frammentazione sui flussi di capitali e sugli investimenti esteri darebbe un altro colpo alle prospettive di crescita globali”, ha detto. Infine il terzo ostacolo: rafforzare la solidarietà e ridurre le disuguaglianze globali. Il Fmi ha stanziato su questo versante circa 300 miliardi di dollari a favore di 96 paesi. Assieme ai programmi su paesi come il Marocco o lo Sri Lanka, Georgieava ha incluso in questo capitolo anche l’Ucraina, su cui però gli interventi sembrano alimentare prevalentemente le spese belliche. Ad ogni modo “voglio assumere un doppio impegno a nome dei paesi membri: aiutare gli Stati a gestire il fardello del debito e assicurare che il Fmi continui ad essere nella posizione di supportarli. Abbiamo più che quadruplicato i nostri prestiti a tassi zero a 24 miliardi di dollari dall’inizio della pandemia. Ora chiediamo ai paesi più ricchi di aiutare a colmare le carenze di finanziamenti sul Poverty Reduction and Growth Trust”.

Cina: accordo Iran-Arabia saudita esempio di come risolvere conflitti

Cina: accordo Iran-Arabia saudita esempio di come risolvere conflitti




Cina: accordo Iran-Arabia saudita esempio di come risolvere conflitti – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – La normalizzazione delle relazioni tra Arabia saudita e Iran, sancita formalmente oggi a Pechino con la benedizione cinese, rappresenta un “esempio importante ai paesi di tutto il mondo per risolvere i conflitti attraverso il dialogo e la consultazione”. L’ha affermato il ministro degli Esteri di Pechino Qin Gang, incassando una vittoria diplomatica che aumenta lo standing di Pechino e ne accresce l’influenza in Medio Oriente.

I ministri degli Esteri della Repubblica islamica d’Iran e dell’Arabia Saudita – rivali storiche in Medio Oriente nel mondo islamico, l’una rappresentante del mondo sciita l’altra di quello sunnita – hanno avuto colloqui bilaterali per la prima volta dal 2016, al termine dei quali hanno firmato una dichiarazione congiunta con la quale sono stati ristabiliti con decorrenza immediata i rapporti bilaterali. Il principe saudita Faisal bin Farhan al Saud e il ministro iraniano Hossein Amir-Abdollahian si sono incontrati a Pechino facendo seguito all’accordo raggiunto con la mediazione cinese il mese scorso per ripristinare le relazioni diplomatiche durante colloqui di livello inferiore.

Qin Gang ha affermato che, dopo i colloqui di marzo, “in base al consenso raggiunto tra il presidente Xi Jinping e i leader di Arabia Saudita e Iran, e con gli sforzi congiunti di Cina, Arabia Saudita e Iran, il dialogo Arabia Saudita-Iran-Cna ha ottenuto risultati importanti”. Da allora, sia Riad sia Teheran hanno ulteriormente espresso la loro “buona volontà per la riconciliazione, hanno condotto buone interazioni ad alto livello e hanno dimostrato pienamente il loro atteggiamento costruttivo e sincero”, ha detto ancora Qin.

Il ministro cinese ha affermato che il miglioramento delle relazioni Arabia Saudita-Iran ha tre vantaggi. Il primo è “quello di fornire una garanzia più forte per il mantenimento della pace e della stabilità regionali, che è di grande importanza per rafforzare l’unità e la cooperazione dei paesi regionali e per allentare le tensioni regionali”, ha segnalato Qin. “Il secondo – ha continuato – è quello di fornire un esempio importante ai paesi di tutto il mondo per risolvere i conflitti attraverso il dialogo e la consultazione, per conformarsi alla volontà dei popoli, per adeguarsi alla tendenza dei tempi e agli interessi comuni dei paesi della regione”.

Infine, il terzo vantaggio è quello di “fornire una pratica ottima per sostenere iniziative di sicurezza globale e costruire una comunità con un futuro condiviso per l’umanità”. Qin Gang ha sottolineato che la Cina “sostiene fermamente i paesi della regione per sostenere l’indipendenza strategica, rafforzare la solidarietà e il coordinamento, sbarazzarsi delle interferenze esterne e tenere nelle proprie mani il futuro e il destino del Medio Oriente”. In questo senso, intende continuare a svolgere il ruolo di “mediatore di buona volontà e affidabile”, fornendo “il sostegno necessario sia all’Arabia Saudita che all’Iran e contribuendo a promuovere la sicurezza e la stabilità in Medio Oriente”. I ministri saudita e iraniano, dal canto loro, hanno espresso apprezzamento per l’azione svolta dalla Cina come paese mediatore e hanno ringraziato la Cina per il suo sostegno.

Napoli, abbandona le arti marziali per creare lavoro in periferia

Napoli, abbandona le arti marziali per creare lavoro in periferia




Napoli, abbandona le arti marziali per creare lavoro in periferia – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Alle sfide è abituato Daniele Piro, imprenditore napoletano di 33 anni ed ex campione italiano di arti marziali con un palmares di 3 medaglie nel campionato italiano di muay thai, la boxe thailandese. Insieme alla sua compagna, Alessia Galasso, ha dato vita a uno spazio di coworking e, per rendere le cose ancora più complesse, ha deciso di farlo a Pianura, un quartiere della periferia occidentale di Napoli, dove non fioccano le opportunità per i giovani. “Lo sport insegna sempre qualcosa. A me ha dato la capacità di non arrendermi, che si sta dimostrando fondamentale in questa nuova avventura. Ho scelto di investire a Pianura perché è un quartiere che ho frequentato da ragazzo. Ho tanti ricordi belli e ho pensato di restituire qualcosa al territorio”, spiega Piro. Si chiama Flegreo Hub ed è uno spazio di ben 2.500 metri quadri. Presenta oggi più di 23 uffici, una sala riunioni, due aule didattiche, altri spazi dedicati alle simulazioni in ambito sanitario e al benessere della persona, temi al centro del progetto.