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Autore: Redazione StudioNews

Dl superbonus: Senato lo converte in legge. Le misure

Dl superbonus: Senato lo converte in legge. Le misure




Dl superbonus: Senato lo converte in legge. Le misure – askanews.it




















Roma, 5 apr. (askanews) – Proroga al 30 settembre 2023 per il superbonus al 110% per i lavori effettuati su villette e case unifamiliari, possibilità di usufruire ancora dello sconto in fattura e della cessione del credito per i lavori effettuati nelle zone sismiche e nei territori delle Marche colpiti da alluvione, per l’aliminazione delle barriere architettoniche, per gli interventi su immobili Iacp e delle Onlus, allungamento a 10 anni del periodo per portare in detrazione il 110%, anzichè in 4 o 5 come avviene ora. Per le banche, possibilità di convertire i crediti acquistati in Btp a dieci anni, qualora abbiano esaurito lo spazio fiscale per le compensazioni.

Sono queste le principali novità introdotte nel corso dell’iter parlamentare al decreto legge sui crediti fiscali derivanti dal superbonus e dagli altri bonus edilizi. Con il voto di fiducia espresso oggi al Senato il provvedimento è stato convertito in legge. I voti a favore sono stati 94, quelli contrari 72, gli astenuti sono stati due. Ieri il decreto era stato licenziato dalla Camera. Per porre un freno all’aumento dei crediti legati ai bonus edilizi, ormai di difficile smaltimento, il decreto, approvato a metà febbraio dal Consiglio dei Ministri, ha vietato la possibilità di usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito per le spese sostenute per i nuovi interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, superbonus, facciate. Resta comunque la possibilità per il proprietario dell’immobile di usufruire direttamente della detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Nello stesso decreto approvato dal Cdm sono state previste tuttavia alcune deroghe al divieto, come nel caso di lavori con il superbonus per i quali sia stata già presentata la Cila o, nel caso dei condomini, sia stata anche adottata la delibera assembleare. Le modifiche parlamentari hanno poi introdotto ulteriori deroghe al divieto.

Ancora da definire, invece, l’annunciato strumento finanziario, di natura privatistica, per sbloccare lo stock dei crediti incagliati (per un ammontare stimato tra 15 e 19 miliardi), fermo nei cassetti fiscali delle imprese esecutrici dei lavori e dei cittadini proprietari di immobili oggetto di interventi. A questa ‘piattaforma’ dovrebbero partecipare banche, istituti finanziari e grandi aziende pubbliche. Intanto, dopo la moral suasion esercitata dal Ministero dell’economia e delle finanze, diverse banche hanno ripreso ad acquistare i crediti, tra cui Unicredit e Bpm.

Di seguito le principali modifiche introdotte nel corso dell’esame parlamentare. Villette e case unifamiliari – Proroga al 30 settembre 2023 del superbonus edilizio al 110% nel caso in cui al 30 settembre dello scorso anno sia stato eseguito il 30% delle opere.

Edilizia libera – Per i lavori che non richiedono permessi o altri titoli abilitativi (ad esempio il cambio di caldaie) si potrà continuare ad usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito per le spese sostenute per interventi per i quali al 17 febbraio 2023 (data di entrata in vigore del decreto) non siano stati versati acconti, a fronte di un’autocertificazione da parte del cedente il credito e da parte del cessionario che attesti l’avvio dei lavori prima di quella data. Barriere architettoniche – è passato l’emendamento che deroga dallo stop allo sconto in fattura e cessione del credito le spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Aree sismiche – La cessione del credito o lo sconto in fattura per gli interventi relativi al superbonus continuano ad applicarsi per i lavori nelle aree classificate a rischio sismico alto o medio compresi in piani di recupero edilizio o di riqualificazione urbana, approvati dai consigli comunali prima del 17 febbraio e che concorrano al risparmio energetico e all’adeguamento antisismico dei fabbricati. Territori alluvionati delle Marche – Possono continuare a usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura gli interventi effettuati su immobili situati nelle Marche danneggiatii dalle alluvioni del 2022 e per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza. Iacp e Onlus – Resta la possibilità della cessione del credito o dello sconto in fattura anche per i lavori edilizi (diversi dal superbonus) effettuati su Iacp, edifici di Onlus e cooperative, a condizione che i componenti dei consigli di amministrazione non abbiano percepito compensi o indennità di carica. Varianti – Sono ammessi alla detrazione del 110% e possono utilizzare la cessione del credito o lo sconto in fattura i progetti di variante alla Cila anche se presentati dopo 17 febbraio. Compensazione crediti-Btp – Le banche, le assicurazioni e le istruzioni finanziarie che hanno esaurito la loro capienza fiscale potranno utilizzare crediti fiscali 2022 derivanti da bonus edilizi per acquistare Btp con scadenza almeno decennale. Potrà essere utilizzato per l’acquisto dei titoli un ammontare di crediti fino al 10% di quelli scontati annualmente. I Btp, di emissione ordinaria, potranno essere sottoscritti a partire dal 1 gennaio 2028. Norma ‘salva- crediti’ – Arriva la norma che ‘salva’ i crediti maturati nel 2022 e che il 31 marzo 2023 rischiavano di scadere per la mancata definizione del contratto di cessione con la banca e la relativa comunicazione dell’Agenzia delle Entrate. E’ stato infatti previsto che la comunicazione all’Agenzia delle Entrate della cessione del credito può essere effettuata anche se il contratto di cessione non sia stato concluso. Con un ‘comunicato-legge’ del Ministero dell’economia è stato quindi chiarito che, con riferimento alla comunicazione per la prima cessione del credito (spese sostenute nel 2022 e rate residue delle spese 2020 e 2021), il cui termine di trasmissione all’Agenzia delle entrate è il 31 marzo 2023, è possibile avvalersi dell’istituto della remissione in bonis anche se l’accordo di cessione a favore di banche e intermediari finanziari è stato concluso dopo tale data. Per accedere alla remissione in bonis è previsto il pagamento una tantum di 250 euro. Responsabilità in solido – I cessionari che acquistano da una banca i crediti derivanti da bonus edilizi sono esclusi dalla responsabilità solidale in caso di agevolazioni indebitamente percepite, se la banca ha rilasciato un atto di possesso della specifica documentazione sulle opere che attestano il credito. Detrazioni superbonus fino a dieci anni – In arrivo la possibilità, anche per i privati che hanno usufruito del superbonus senza cessione del credito o sconto in fattura, di spalmare in dieci anni il credito fiscale corrispondente, anziché in quattro o cinque anni. La norma è stata introdotta anche per consentire di usufruire a pieno dell’agevolazione fiscale a chi ha redditi più bassi e risulterebbe incapiente.

Ferdinando Tammetta sceglie il pistacchio per la sua colomba 2023

Ferdinando Tammetta sceglie il pistacchio per la sua colomba 2023




Ferdinando Tammetta sceglie il pistacchio per la sua colomba 2023 – askanews.it




















Roma, 5 apr. (askanews) – Dopo il successo ottenuto con il panettone natalizio, il maestro Ferdinando Tammetta ha fortemente voluto proporre per il periodo pasquale la sua colomba che, tradizionale e al cioccolato, quest’anno trova nel pistacchio il suo habitat naturale.

“Per la colomba – dichiara il maestro Tammetta – ho sempre scelto di proporre tipologie classiche e al cioccolato. Tranne alcune realizzazioni, come l’omega dello scorso anno incentrata su ingredienti salutistici, quest’anno, sulla scia di un panettone che ha avuto un grande riscontro da parte dei miei clienti, ho voluto realizzare quella al pistacchio che, dalle prime sfornate e soprattutto dopo i primi morsi sembra essere molto gustosa. Nel packaging quest’anno – continua il maestro – ho voluto inserire, come già per il panettone, i miei consigli per degustare il lievitato al meglio: dopo averlo tolto dalla confezione mettetelo vicino a una fonte di calore per qualche minuto, in modo che, scaldandolo leggermente, se ne esaltino la morbidezza e il profumo. Subito dopo togliete il pirottino nel quale è contenuto, adagiatelo su un piatto delle stesse dimensioni e tagliatelo con un coltello, rigorosamente a seghetto, in modo parallelo al piatto stesso con un movimento lento e profondo affinché le bolle d’aria dell’impasto non si schiaccino. Dopo una fetta ne mangerete subito un’altra, sia per la bontà, che per la leggerezza dell’impasto”. Le Colombe di Ferdinando Tammetta sono realizzate con prodotti di eccellenza, selezionati con attenzione e dedizione dal maestro stesso che, oltre ad essere depositario della ricetta originale tramandata dai genitori, durante questi anni l’ha arricchita attraverso la sua esperienza. Prevale ad esempio un aspetto molto importante, ovvero l’alta digeribilità del dolce che come tutti i lievitati è il fiore all’occhiello della sua produzione.

Sostenibilità agroalimentare, De Castro: non ignorare sforzi agricoltori

Sostenibilità agroalimentare, De Castro: non ignorare sforzi agricoltori




Sostenibilità agroalimentare, De Castro: non ignorare sforzi agricoltori – askanews.it




















Milano, 5 apr. (askanews) – “Le dichiarazioni da parte dell’esecutivo Ue, secondo cui studi di alcuni scienziati hanno concluso che il sistema di produzione alimentare in Europa non è più sostenibile, né da un punto di vista economico, né sociale, né ambientale, appaiono non solo infondate, ma anche contrastanti con quanto fatto dall’Unione negli ultimi anni in termini di sostenibilità”. Così Paolo De Castro commenta l’interrogazione urgente presentata a seguito del recente scambio di vedute tra gli eurodeputati e alcuni rappresentanti della Commissione europea sul nuovo regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi.

Nell’interrogazione, l’eurodeputato chiede se la Commissione sia d’accordo con questa affermazione e di spiegare su quali dati scientifici si è fatto riferimento durante la discussione. “Tali osservazioni sono in contraddizione con ripetute dichiarazioni del commissario all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski: in particolare – sottolinea De Castro – non più tardi di due anni fa Wojciechowski aveva accolto con favore l’accordo politico provvisorio sulla nuova Politica agricola comune (Pac), affermando che ‘la nuova Pac combina ambizioni più elevate in materia di ambiente, clima e benessere degli animali con una distribuzione più equa dei pagamenti, in particolare alle piccole e medie aziende agricole a conduzione familiare e ai giovani agricoltori”. “Per queste ragioni – conclude l’eurodeputato PD – pretendiamo che la Commissione chiarisca la propria posizione per quanto riguarda l’adeguatezza della Pac per conseguire sistemi alimentari sostenibili, tenendo in dovuta considerazione gli enormi passi in avanti fatti dai nostri agricoltori negli ultimi anni”.

Il Dl Superbonus è legge. Ecco tutto quello che prevede

Il Dl Superbonus è legge. Ecco tutto quello che prevede




Il Dl Superbonus è legge. Ecco tutto quello che prevede – askanews.it




















Roma, 5 apr. (askanews) – Con 94 voti a favore, 72 contrari e 2 astensioni il Senato ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto legge sui crediti relativi al superbonus e agli altri bonus edilizi. Il decreto, che è stato approvato ieri dalla Camera, è convertito in legge. Proroga al 30 settembre 2023 per il superbonus al 110% per i lavori effettuati su villette e case unifamiliari, possibilità di usufruire ancora dello sconto in fattura e della cessione del credito per i lavori effettuati nelle zone sismiche e nei territori delle Marche colpiti da alluvione, per l’aliminazione delle barriere architettoniche, per gli interventi su immobili Iacp e delle Onlus, allungamento a 10 anni del periodo per portare in detrazione il 110%, anzichè in 4 o 5 come avviene ora. Per le banche, possibilità di convertire i crediti acquistati in Btp a dieci anni, qualora abbiano esaurito lo spazio fiscale per le compensazioni.

Sono queste le principali novità introdotte nel corso dell’iter parlamentare al decreto legge sui crediti fiscali derivanti dal superbonus e dagli altri bonus edilizi. Con il voto di fiducia espresso oggi al Senato il provvedimento è stato convertito in legge. I voti a favore sono stati 94, quelli contrari 72, gli astenuti sono stati due. Ieri il decreto era stato licenziato dalla Camera. Per porre un freno all’aumento dei crediti legati ai bonus edilizi, ormai di difficile smaltimento, il decreto, approvato a metà febbraio dal Consiglio dei Ministri, ha vietato la possibilità di usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito per le spese sostenute per i nuovi interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, superbonus, facciate. Resta comunque la possibilità per il proprietario dell’immobile di usufruire direttamente della detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Nello stesso decreto approvato dal Cdm sono state previste tuttavia alcune deroghe al divieto, come nel caso di lavori con il superbonus per i quali sia stata già presentata la Cila o, nel caso dei condomini, sia stata anche adottata la delibera assembleare. Le modifiche parlamentari hanno poi introdotto ulteriori deroghe al divieto.

Ancora da definire, invece, l’annunciato strumento finanziario, di natura privatistica, per sbloccare lo stock dei crediti incagliati (per un ammontare stimato tra 15 e 19 miliardi), fermo nei cassetti fiscali delle imprese esecutrici dei lavori e dei cittadini proprietari di immobili oggetto di interventi. A questa ‘piattaforma’ dovrebbero partecipare banche, istituti finanziari e grandi aziende pubbliche. Intanto, dopo la moral suasion esercitata dal Ministero dell’economia e delle finanze, diverse banche hanno ripreso ad acquistare i crediti, tra cui Unicredit e Bpm. Di seguito le principali modifiche introdotte nel corso dell’esame parlamentare.

Villette e case unifamiliari – Proroga al 30 settembre 2023 del superbonus edilizio al 110% nel caso in cui al 30 settembre dello scorso anno sia stato eseguito il 30% delle opere. Edilizia libera – Per i lavori che non richiedono permessi o altri titoli abilitativi (ad esempio il cambio di caldaie) si potrà continuare ad usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito per le spese sostenute per interventi per i quali al 17 febbraio 2023 (data di entrata in vigore del decreto) non siano stati versati acconti, a fronte di un’autocertificazione da parte del cedente il credito e da parte del cessionario che attesti l’avvio dei lavori prima di quella data.

Barriere architettoniche – è passato l’emendamento che deroga dallo stop allo sconto in fattura e cessione del credito le spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Aree sismiche – La cessione del credito o lo sconto in fattura per gli interventi relativi al superbonus continuano ad applicarsi per i lavori nelle aree classificate a rischio sismico alto o medio compresi in piani di recupero edilizio o di riqualificazione urbana, approvati dai consigli comunali prima del 17 febbraio e che concorrano al risparmio energetico e all’adeguamento antisismico dei fabbricati. Territori alluvionati delle Marche – Possono continuare a usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura gli interventi effettuati su immobili situati nelle Marche danneggiatii dalle alluvioni del 2022 e per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza. Iacp e Onlus – Resta la possibilità della cessione del credito o dello sconto in fattura anche per i lavori edilizi (diversi dal superbonus) effettuati su Iacp, edifici di Onlus e cooperative, a condizione che i componenti dei consigli di amministrazione non abbiano percepito compensi o indennità di carica. Varianti – Sono ammessi alla detrazione del 110% e possono utilizzare la cessione del credito o lo sconto in fattura i progetti di variante alla Cila anche se presentati dopo 17 febbraio. Compensazione crediti-Btp – Le banche, le assicurazioni e le istruzioni finanziarie che hanno esaurito la loro capienza fiscale potranno utilizzare crediti fiscali 2022 derivanti da bonus edilizi per acquistare Btp con scadenza almeno decennale. Potrà essere utilizzato per l’acquisto dei titoli un ammontare di crediti fino al 10% di quelli scontati annualmente. I Btp, di emissione ordinaria, potranno essere sottoscritti a partire dal 1 gennaio 2028 Norma ‘salva- crediti’ – Arriva la norma che ‘salva’ i crediti maturati nel 2022 e che il 31 marzo 2023 rischiavano di scadere per la mancata definizione del contratto di cessione con la banca e la relativa comunicazione dell’Agenzia delle Entrate. E’ stato infatti previsto che la comunicazione all’Agenzia delle Entrate della cessione del credito può essere effettuata anche se il contratto di cessione non sia stato concluso. Con un ‘comunicato-legge’ del Ministero dell’economia è stato quindi chiarito che, con riferimento alla comunicazione per la prima cessione del credito (spese sostenute nel 2022 e rate residue delle spese 2020 e 2021), il cui termine di trasmissione all’Agenzia delle entrate è il 31 marzo 2023, è possibile avvalersi dell’istituto della remissione in bonis anche se l’accordo di cessione a favore di banche e intermediari finanziari è stato concluso dopo tale data. Per accedere alla remissione in bonis è previsto il pagamento una tantum di 250 euro. Responsabilità in solido – I cessionari che acquistano da una banca i crediti derivanti da bonus edilizi sono esclusi dalla responsabilità solidale in caso di agevolazioni indebitamente percepite, se la banca ha rilasciato un atto di possesso della specifica documentazione sulle opere che attestano il credito. Detrazioni superbonus fino a dieci anni – In arrivo la possibilità, anche per i privati che hanno usufruito del superbonus senza cessione del credito o sconto in fattura, di spalmare in dieci anni il credito fiscale corrispondente, anziché in quattro o cinque anni. La norma è stata introdotta anche per consentire di usufruire a pieno dell’agevolazione fiscale a chi ha redditi più bassi e risulterebbe incapiente.

Abruzzo, Marsilio con Zangrillo e Bernini inaugurazione polo Sna

Abruzzo, Marsilio con Zangrillo e Bernini inaugurazione polo Sna




Abruzzo, Marsilio con Zangrillo e Bernini inaugurazione polo Sna – askanews.it



















L’Aquila, 5 apr. (askanews) – “Oggi è una Giornata speciale per L’Aquila. Il pensiero va alle vittime del terremoto con un occhio attento a quelle che sono le prospettive future di questa città. Il modo miglior per onorare le vittime, in ricordo di quella tragedia che colpì gli aquilani e tutti coloro che subirono le conseguenze del terremoto. E’ una giornata in cui si rinsalda il rapporto tra la Pubblica amministrazione e il territorio e si ribadisce la necessità della formazione con l’inaugurazione del polo formativo SNA. dell’Aquila”. Lo ha detto il presidente della giunta regionale Marco Marsilio, partecipando all’inaugurazione del nuovo polo formativo territoriale Sna (Scuola nazionale della pubblica amministrazione) che avrà sede all’Aquila, in collaborazione con l’Università, insieme al ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e al ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.

“Anche l’apertura della Scuola nazionale dei Vigili del fuoco all’Aquila – ha aggiunto Marsilio – è tra le nostre priorità e farà dell’Aquila un centro propulsivo strategico, un vero e proprio centro di formazione. Credo che questa sia la strada giusta.Inoltre, c’è grande attenzione, non usuale, dell’attuale governo verso la città dell’Aquila, dimostrata con i fatti, anche con l’approvazione del Decreto legge, grazie al quale abbiamo potuto inserire la stabilizzazione dei precari impegnati nel processo di ricostruzione, con centinaia di posti di lavoro messi in sicurezza. E’della scorsa settimana, inoltre, la notizia dello stanziamento di 50 milioni di euro, deliberato nella seduta del CIPESS e destinato a interventi per l’edilizia scolastica nel Comune dell’Aquila e altri centri colpiti dal terremoto del 2009. Si tratta di un’ulteriore prova degli impegni che il governo sta mantenendo nei confronti di territori, alle prese con importanti processi di rinascita e la presenza, tra poche ore, della presidente del Consiglio Meloni, del presidente del Senato e del ministro Locatelli è la dimostrazione che ci sono tutte le condizioni per dare una accelerata e una chiusura definitiva di questo processo di rinascita e sviluppo”.

Santanchè: il numeri del Vinitaly dimostrano l’importanza delle fiere per il turismo

Santanchè: il numeri del Vinitaly dimostrano l’importanza delle fiere per il turismo




Santanchè: il numeri del Vinitaly dimostrano l’importanza delle fiere per il turismo – askanews.it




















Milano, 5 apr. (askanews) – “Gli importanti numeri registrati dalla fiera del Vinitaly testimoniano quanto le fiere siano un traino importante per il turismo e per raccontare le eccellenze italiane nel mondo. Una preziosa vetrina per promuovere la Nazione, oltre ad esser uno strumento strategico per destagionalizzare i flussi turistici”. Lo ha affermato la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, commentando gli ottimi numeri della 55esima edizione di Vinitaly che si è conclusa oggi, 5 aprile, a Veronafiere.

Santanchè: numeri Vinitaly dimostrano importanza fiere per turismo

Santanchè: numeri Vinitaly dimostrano importanza fiere per turismo




Santanchè: numeri Vinitaly dimostrano importanza fiere per turismo – askanews.it




















Milano, 5 apr. (askanews) – “Gli importanti numeri registrati dalla fiera del Vinitaly testimoniano quanto le fiere siano un traino importante per il turismo e per raccontare le eccellenze italiane nel mondo. Una preziosa vetrina per promuovere la Nazione, oltre ad esser uno strumento strategico per destagionalizzare i flussi turistici”. Lo ha affermato la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, commentando gli ottimi numeri della 55esima edizione di Vinitaly che si è conclusa oggi, 5 aprile, a Veronafiere.

Salute, con Welfair 2023 si costruisce il futuro della sanità

Salute, con Welfair 2023 si costruisce il futuro della sanità




Salute, con Welfair 2023 si costruisce il futuro della sanità – askanews.it



















Roma, 5 apr. (askanews) – Dal 18 al 20 ottobre 2023 si terrà Welfair, la fiera del fare sanità. L’evento, organizzato da Fiera Roma ed Experience srl, in collaborazione con LTM&Partners srl e iDea Congress srl, riunirà in un format rinnovato a Fiera Roma tutti gli attori coinvolti nei diversi stadi della filiera sanitaria.

Medici, società medico scientifiche, istituzioni sanitarie e manager di settore lavoreranno a stretto contatto con start-up, multinazionali dell’high tech e dell’IT per proporre e trovare soluzioni sui singoli processi sanitari e sui grandi assi di sviluppo del Servizio sanitario nazionale. L’innovazione delle cure e la sfida di armonizzare la crescente complessità saranno il filo conduttore della manifestazione. Ma Welfair avrà “un impatto anche sul Sistema Paese, adottando per primo in Europa un modello all’avanguardia di confronto tra gli attori sanitari per il quale i tempi sono maturi. La città di Roma poi si arricchirà di un evento fieristico di primo livello, riappropriandosi di un tema, la Sanità, che ha nella Capitale la sua giusta collocazione” fa notare Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma.

Molti i temi del confronto, a partire da PNRR, telemedicina, industria 4.0, invecchiamento in salute, autonomia differenziata, investimento in sicurezza e risk management, digitalizzazione e cyber risk, uso dell’intelligenza artificiale e futuro dell’assistenza domiciliare e territoriale. L’innovazione, inoltre, non sarà solo al centro dei dibattiti, ma si potrà toccare con mano, negli stand delle aziende che esporranno prodotti e servizi tecnologici dedicati al mondo della sanità.

Tajani: vogliamo che la Svezia entri nella Nato, la Turchia tolga la sua riserva

Tajani: vogliamo che la Svezia entri nella Nato, la Turchia tolga la sua riserva




Tajani: vogliamo che la Svezia entri nella Nato, la Turchia tolga la sua riserva – askanews.it



















Bruxelles, 5 apr. (askanews) – “Noi vogliamo che la Svezia entri a far parte della Nato, perché è giusto che sia così”, dopo l’adesione della Finlandia, che “rafforza la Nato”. Lo detto ai giornalisti oggi a Bruxelles, a margine della riunione ministeriale della Nato, il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Per noi – ha continuato – non ci sono ovviamente problemi, e mi auguro che la Turchia alla fine sciolga la sua riserva” che sta ritardando la ratifica dell’adesione di Stoccolma. “L’aggressione della Russia all’Ucraina – ha rilevato il ministro – ha finito con il rafforzare e allargare l’Alleanza, che è un’alleanza di pace, e di protezione dell’indipendenza di tanti paesi che sono ai confini con la Federazione Russa” “Peraltro – ha osservato Tajani -, la Nato non è poi coinvolta direttamente nella guerra in Ucraina, non c’è una sua partecipazione. La Nato vigila soltanto sulla integrità dei suoi membri”.

Ma, ha sottolineato Tajani, “la sicurezza è una cosa globale, ed è giusto che” l’Alleanza “si occupi anche di quello che accade nell’Indo-Pacifico”, come è successo con la riunione di oggi a cui sono stati invitati anche gli Stati di questa regione (Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Giappone). “Questo non significa – ha puntualizzato il ministro – voler snaturare la Nato, ma se l’obiettivo è quello di garantire la sicurezza, siccome il mondo è cambiato e la sicurezza è globale, ci sono tanti temi” che devono essere affrontati, e “per esempio quelli riguardanti la sicurezza cibernetica: non si può fare difesa contro gli attacchi cibernetici soltanto rimanendo all’interno dei propri confini; quindi e bisogna guardare anche al di là dei confini”.

“Questo è uno dei motivi per cui guardiamo con grande attenzione, e a volte anche con un po di preoccupazione, all’Indo-Pacifico”, ha concluso Tajani.

Chiude Vinitaly 2023: estero un buyer su 3. Usa (+45%) e Asia (+116%)

Chiude Vinitaly 2023: estero un buyer su 3. Usa (+45%) e Asia (+116%)




Chiude Vinitaly 2023: estero un buyer su 3. Usa (+45%) e Asia (+116%) – askanews.it




















Verona, 5 apr. (askanews) – Si è chiuso oggi pomeriggio a Veronafiere, Vinitaly. Il Salone internazionale del vino e dei distillati ha registrato 93mila presenze complessive, di cui 29.600 straniere. La crescita rispetto all’ultima edizione è stata quasi totalmente determinata dagli ingressi di buyer esteri (+20% circa) provenienti da 143 Paesi, che in questa edizione hanno rappresentato un terzo del totale degli operatori accreditati. Di questi, oltre mille top buyer selezionati e ospitati da Veronafiere e da Ice-Agenzia. Vinitaly and the City, il “fuorisalone” veronese da quest’anno ritornato totalmente nella sfera organizzativa della fiera di Verona, ha inoltre totalizzato oltre 45mila degustazioni (+50% sul 2022) da parte dei winelover che si sono ritrovait nel centro storico di Verona. Nel 2024 Vinitaly andrà in scena dal 14 al 17 aprile.

“Chiudiamo oggi un Vinitaly finalmente a pieno regime, che ha visto una partecipazione corale di operatori, stampa e istituzioni” ha affermato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, sottolineando che “siamo particolarmente soddisfatti per il riscontro che stiamo riscuotendo dalle aziende e dai territori, che rappresentano la vera forza di questa manifestazione. L’obiettivo – ha aggiunto – è quello di costruire con i partner istituzionali una piattaforma promozionale permanente e coordinata in grado di attrarre da un lato gli investimenti dell’incoming sull’Italia, dall’altro sul prodotto italiano all’estero con un radicamento di Veronafiere (dopo Brasile e Cina) negli Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e Far East”. “Gli investimenti fatti in favore dell’incoming estero hanno dato un primo concreto risultato a un Vinitaly che vogliamo sempre più decisivo per il business degli espositori che per la manifestazione riservano risorse importanti” ha affermato l’ad di Veronafiere, Maurizio Danese, spiegando che è “un matching domanda-offerta che ha funzionato, come dimostrato anche dagli oltre 11mila appuntamenti pianificati tra espositori e buyer della piattaforma Vinitaly plus che si aggiungono a quelli fissati direttamente tra aziende e buyer. Il nuovo corso è iniziato ma non è certo terminato: Vinitaly – ha concluso Danese – sarà sempre vettore del made in Italy, sia qui che all’estero, se ragionerà in termini di sviluppo del settore e delle sue imprese, ed è questo che stiamo cercando di fare”

Nella top five delle provenienze, gli Stati Uniti staccano nettamente la Germania, seguita dal Regno Unito e dalla Cina tornata in quarta posizione, scavalcando il Canada. Ferma restando la crescita generale del mercato europeo, si segnala il grande ritorno degli operatori da tutti i mercati extra-Ue: l’Asia, più che raddoppiata (+116%), trainata dal rientro dei cinesi che superano le mille presenze, e il Giappone (+143%). Le Americhe segnano un +38% con exploit degli Usa (+45%) e del Brasile (+46%), oltre a un ulteriore consolidamento del Canada (+19%). Anche l’Australia in tripla cifra, a +130%. Si chiude la fiera a Verona ma si aprono le tappe di Vinitaly in Cina. Con il sostegno di Ice, il primo appuntamento sarà Chengdu (11 aprile). In primo piano la masterclass di apertura con l’unico master sommelier cinese Yang LV oltre a un business forum, organizzato dalla controllata Wine to Asia, con una delle più influenti piattaforme dedicate al vino in Cina, Wine Sommelier. Si vola poi a Shenzhen il 14 aprile, nel Padiglione Italiano della Fiera governativa di Hainan, per un tasting e la presentazione dell’Italia a “Wine to Asia” (11-13 maggio), insieme a Ice e a Fondazione Altagamma. A Shenzhen, manifestazione internazionale di Veronafiere, è attesa la presenza di oltre 450 espositori provenienti da venti Paesi.