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Autore: Redazione StudioNews

ChatGPT, Giappone guarda con attenzione a blocco imposto da Italia

ChatGPT, Giappone guarda con attenzione a blocco imposto da Italia




ChatGPT, Giappone guarda con attenzione a blocco imposto da Italia – askanews.it



















Roma, 4 apr. (askanews) – Il Giappone guarda con molta attenzione alla decisione italiana di bloccare nel paese ChatGPT. Lo ha detto oggi il portavoce del governo nipponico, il segretario di gabinetto Hirokazu Matsuno, nella quotidiana conferenza stampa.

Matsuno, rispondendo a una domanda sul blocco italiano a ChatGPT, ha espresso l’intenzione di prestare molta attenzione alle risposte di altri paesi al software interattivo ChatGPT che utilizza l’intelligenza artificiale. “C’è chi vede in essa l’emergere di nuove problematiche. Ritengo che bisognerà cercare di valutare bene le tendenze dell’intelligenza artificiale”, ha detto il braccio destro del premier Fumio Kishida. In base a contestazioni da parte dell’Autorità garante della privacy, il chatbot è stato temporaneamente bloccato in Italia in attesa che si adegui alle normative europee sulla privacy.

Pnrr, Zaia: non mandare fondi indietro, girarli a chi li sa investire

Pnrr, Zaia: non mandare fondi indietro, girarli a chi li sa investire




Pnrr, Zaia: non mandare fondi indietro, girarli a chi li sa investire – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – “Io queste cose le ho dette in tempi non sospetti. Addirittura fui criticato perché dissi che era fondamentale ritarare il negoziato in base anche alle nostre capacità e anche alle priorità che son cambiate. L’art. 21 del negoziato prevede questo, del Trattato europeo. La possibilità di cambiare. C’è stato un cigno nero che è stata la guerra, quindi va ha cambiato gli equilibri, ha cambiato le visioni e anche la progettualità… Ma poi alla fine io direi che è fondamentale introdurre il principio dell’overbooking nazionale, che tradotto in soldoni vuol dire che se qualcuno alla fine proprio non riesce a investire queste risorse piuttosto che rimandarle indietro all’Europa è meglio girarle a chi le sa investire”. Queste le parole di Luca Zaia, governatore della Regione Veneto, ad Agorà Rai Tre, sull’allocazione dei fondi del Pnrr.

”Lungo le vie della cultura” alla scoperta dell’Alta Valle Brembana

”Lungo le vie della cultura” alla scoperta dell’Alta Valle Brembana





“Lungo le vie della cultura” alla scoperta dell’Alta Valle Brembana – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – “Lungo le vie della cultura” per conoscere l’inestimabile patrimonio storico, culturale, artistico e naturalistico dell’Alta Valle Brembana. Da aprile a ottobre, grazie all’associazione Altobrembo e al suo progetto Le Terre dei Baschenis, amanti dell’arte e della cultura, ma anche della natura e dei sapori del territorio, potranno partecipare a iniziative, percorsi e progetti nati grazie alla collaborazione degli 11 comuni dell’Alta Valle Brembana e di numerose realtà locali.

Dai Palazzi di Bergamo ai borghi rurali della Valle Brembana, dai Fantoni ai Rovelli, dal Moroni ai Baschenis, dalle tele di Evaristo alle Terre dei Baschenis, ripercorrendo – concettualmente o fisicamente – quelle vie storiche che, soprattutto in passato, rappresentavano un forte rapporto di complementarità e interdipendenza tra Bergamo e le sue valli: “Lungo le vie della cultura” vuole attivare la riflessione sui collegamenti e sulle contrapposizioni tra il centro cittadino e le valli, proponendo numerose iniziative che, a partire da sabato 15 aprile con l’inaugurazione della mostra Carlo Ceresa nella chiesa plebana di Santa Brigida, accompagneranno i più curiosi in questo viaggio attraverso le località Altobrembane. “Si tratta di un’opportunità davvero importante per il nostro territorio, – spiega Andrea Paleni, Presidente di Altobrembo – per far scoprire le sue ricchezze storiche, artistiche e culturali. Dal 2017 sei comuni (Averara, Cassiglio, Cusio, Ornica, Santa Brigida e Valtorta) lavorano al progetto de ‘Le Terre dei Baschenis’, e dal 2022 tutto il territorio di Altobrembo (con i restanti 5 comuni di Olmo al Brembo, Mezzoldo, Piazza Brembana, Piazzatorre e Piazzolo) collabora alla valorizzazione di questo nostro patrimonio. L’auspicio è che l’anno di ‘Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura’ possa servire a riconoscere alla cultura dell’Altobrembo quel valore aggiunto che la caratterizza, oltre che a raggiungere un maggior numero di persone desiderose di scoprire le bellezze, la natura e la gastronomia di un territorio unico come quello dell’Alta Valle Brembana”.

“Lungo le vie della cultura” è organizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, Regione Lombardia e Provincia di Bergamo: dalla mostra delle opere di Carlo Ceresa, in adesione alla settimana della Cultura promossa dalla Diocesi di Bergamo, a passeggiate culturali, ma anche luoghi storici aperti eccezionalmente in collaborazione con il FAI e il Touring Club Italiano, scampagnate sui pedali da Bergamo Alta a Piazza Brembana, un Festival ricco di eventi e Tour dedicati alla scoperta di artisti locali; iniziative impreziosite da interventi di restauro di rilievo promossi e sostenuti dai comuni di Altobrembo e, nel caso del restauro del polittico di Antonio Boselli nella chiesa parrocchiale di Cusio, anche dal Club Orobico Auto Moto d’Epoca. Il progetto prevede inoltre specifiche iniziative destinate alla popolazione dell’Alta Valle Brembana, per favorire la diffusione della conoscenza della cultura locale; ne sono un esempio le attività didattiche previste nelle scuole della valle. Il programma, costantemente aggiornato, è consultabile sul sito https://www.leterredeibaschenis.it/. “Un ringraziamento doveroso – conclude Andrea Paleni – va agli enti che da sempre sostengono il progetto, che quest’anno più che mai sono stati al nostro fianco consentendoci di proporre un programma di iniziative denso e variegato, che partirà con la mostra delle opere di Ceresa e che arriverà in autunno inoltrato, per avvicinare sempre più persone alla nostra montagna, ricca anche di grandi tesori culturali, spesso nascosti o ancora poco conosciuti, ma comunque bellissimi”.

Gruppo Eurocar Italia si riunisce per BASE – Business annual summit Eurocar

Gruppo Eurocar Italia si riunisce per BASE – Business annual summit Eurocar




Gruppo Eurocar Italia si riunisce per BASE – Business annual summit Eurocar – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – È andato in scena venerdì presso le Gallerie Mercatali di Verona, BASE – Business Annual Summit Eurocar del Gruppo Eurocar Italia, al quale hanno partecipato tutti i 1.814 collaboratori del Gruppo (tra cui anche i 340 collaboratori di Bonaldi – Gruppo Eurocar Italia, presente sul territorio con le concessionarie di Bergamo, Treviglio – BG, Azzano San Paolo – BG, Garlate – LC, Postalesio – SO e Milano, accompagnati dal Direttore Generale Gianmaria Berziga), che nel 2022 si è confermato al primo posto nella classifica dei Top 10 Dealer italiani, stilata da Italia Bilanci nell’Automotive Dealer Report 2022. Nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo, che misura più di 6.600 mq, si sono riuniti per la prima volta tutti i collaboratori del Gruppo Eurocar Italia, con l’obiettivo di creare una connessione più concreta tra i vari dipartimenti, accorciare le distanze e dare a tutti la reale percezione della crescita registrata negli ultimi anni. Il 2022 è stato un anno positivo per il Gruppo Eurocar Italia, nonostante le difficoltà del mercato italiano dell’auto. In questo contesto complesso il fatturato ha comunque superato il miliardo e ottocentomila euro – 1.815.363.252 euro è il dato specifico – con 60.300 auto vendute nelle 45 Concessionarie del Gruppo Eurocar Italia.

Le parole di Matthias Moser, CEO del Gruppo Eurocar Italia: “Sono passati venti anni da quando ho iniziato a lavorare in questa azienda e non avrei immaginato di trovarmi qui a parlare con tutti i nostri 1800 collaboratori. Sono stato testimone di tante sfide e tanti successi, ma non mi sono mai sentito così orgoglioso di far parte di questa azienda come in questo momento. So bene che senza il contributo di ognuno dei collaboratori presenti, tutto questo non sarebbe possibile; sono loro che fanno la differenza, giorno dopo giorno, con l’impegno costante e la grande dedizione al lavoro. Sono loro che hanno permesso a questa azienda di crescere, di innovarsi, di superare ogni difficoltà. BASE è un appuntamento organizzato per celebrare tutto ciò che abbiamo raggiunto insieme e per guardare al futuro con nuova determinazione. Perché il nostro lavoro non è solo una questione di cifre e di risultati, ma è soprattutto passione, entusiasmo e squadra. Questa è la nostra seconda famiglia”, commenta con orgoglio Matthias Moser, CEO del Gruppo Eurocar Italia. La giornata del BASE – Business Annual Summit Eurocar – prima parte Il BASE – Business Annual Summit Eurocar si è aperto alle 11:30 con il meeting presentato da Pietro Polidori, che ha coinvolto tutti i collaboratori, mentre alle 13:30 è stato il momento del lunch break. Successivamente è iniziata la parte del summit dedicata al networking con il pomeriggio a disposizione. Dopo il benvenuto mattutino denominato “Welcome on board”, hanno preso la parola Rainer Schroll, Membro del Board di Porsche Holding Salzburg e Christoph Aringer, Executive Director Porsche Holding Retail SW Europe, per tracciare una panoramica di Porsche Holding e rimarcare l’importanza del mercato italiano all’interno della strategia della multinazionale con sede a Salisburgo. Subito dopo è iniziata la sezione “Team” che ha raccontato la storia del Gruppo Eurocar Italia riavvolgendo il nastro del tempo: dalla prima acquisizione (Eurocar Friuli-Venezia Giulia nel 2004) fino all’ultima (Centro Porsche Bolzano nel dicembre 2022), con gli interventi dei diversi Direttori Generali.

La giornata del BASE – Business Annual Summit Eurocar – seconda parte Per la sezione ‘Performance’, il CFO del Gruppo Eurocar Italia, Claudia Rossi, ha delineato i Key Performance Indicator del Gruppo, per poi lasciare la parola al CEO Matthias Moser che ha approfondito quattro macro temi relativi alla strategia del Gruppo: il consolidamento della rete con un aumento dell’efficienza, l’impiego dell’intelligenza artificiale per la gestione strategica del settore Usato, la digitalizzazione nelle aree Sales e Aftersales, e la gestione delle relazioni con i clienti con i processi gestiti tramite un CRM all’avanguardia. Per la chiusura un video adrenalinico dedicato ai progetti per il 2023 del Gruppo Eurocar Italia, per dedicare il pomeriggio al networking e allo scambio di know-how tra i collaboratori. Non è mancato un momento di celebrazione, con la consegna di una targa ai collaboratori che fanno parte del Gruppo Eurocar Italia da più di 35 anni. Il significato di BASE All’evento BASE – Business Annual Summit Eurocar del Gruppo Eurocar Italia era presente, oltre ai rappresentanti di Porsche Holding Sazburg, anche il Comandante delle Frecce Tricolori, Tenente Colonnello Stefano Vit in qualità di special guest dell’evento, che ha fornito ispirazione per la definizione stessa del nome BASE. Una “base”, infatti, rappresenta sia le fondamenta su cui costruire ogni impresa, ma anche il campo base dove ci si allena come squadra e dove si fa sempre rientro. Il Comandante Vit è stato protagonista della sezione “Inspired by”, scambiando la propria visione con quella del CEO del Gruppo Eurocar Italia Matthias Moser, in un dialogo moderato da Polidori, incentrato sulle similitudini e sulle differenze nel gestire una squadra in due ambiti così diversi tra loro. Una giornata che ricorda che per essere squadra, non basta scriverlo, ma bisogna dimostrarlo sul campo, con allenamento, lavoro e dedizione: la BASE di un vero team.

Il Gruppo Eurocar Italia Il Gruppo Eurocar Italia è controllato al 100% da Porsche Holding. In Italia è il più grande gruppo di distribuzione ed assistenza per i marchi Volkswagen, Volkswagen Veicoli Commerciali, Audi, Seat, Skoda, Porsche e Lamborghini, Das WeltAuto e Audi Prima Scelta:plus. Presente in Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Toscana, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana, con oltre 1.700 collaboratori, distribuiti in 45 sedi. Nel 2022 il Gruppo Eurocar Italia ha venduto 46.166 auto nuove e 16.646 auto usate, eseguendo 82.000 interventi di manutenzione. Dal 2017, anno in cui era presente con cinque sedi in Friuli Venezia Giulia, il Gruppo Eurocar Italia ha iniziato un importante percorso di crescita con l’integrazione di aziende storiche e molto conosciute nel loro territorio di appartenenza dapprima di Volkswagen Group Firenze, e successivamente del Gruppo Bonaldi (Bergamo – 2018), di Vicentini (Verona – 2018), del Gruppo Dorigoni (Trento – 2019), del Gruppo Saottini (Brescia – 2019) Iob Silvano & C. (Gemona del Friuli, UD – 2019), del Gruppo Erre Esse (Torino – 2020), di Rinaldi (Torino – 2021), di Autocentro Baistrocchi (Parma – 2021) e Auto Carrera (Bolzano – 2022).

Nomisma: 28% italiani cerca Prosecco bio o con marchio di sostenibilità

Nomisma: 28% italiani cerca Prosecco bio o con marchio di sostenibilità




Nomisma: 28% italiani cerca Prosecco bio o con marchio di sostenibilità – askanews.it




















Verona, 4 apr. (askanews) – La sostenibilità rappresenta insieme con il biologico uno dei principali driver di acquisto del Prosecco, un trend che riguarda tutti i principali mercati di riferimento del Prosecco DOC. Nello specifico, in Italia il 28% dei consumatori sceglie il Prosecco da consumare proprio sulla base della presenza di attributi “green” (come il bio e la sostenibilità ambientale e sociale). All’estero l’interesse nei confronti del Prosecco biologico o sostenibile è ancora maggiore: si va dal 32% dei consumatori tedeschi per arrivare al 36% di quelli svedesi e al 40% di quelli statunitensi. È quanto emerge dal sistema di “survey” che Wine Monitor Nomisma conduce da anni per il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco, con lo scopo di monitorare i comportamenti di consumo del Prosecco nei principali mercati mondiali e valutare le potenzialità di sviluppo del vino spumante più venduto nel mondo, tra cui quelle legate alla certificazione di sostenibilità.

In Italia il 9% dei consumatori di spumanti ha acquistato negli ultimi 12 mesi un vino certificato sostenibile, ossia con marchio Equalitas, Viva o SQNPI. Si tratta dunque ancora di una nicchia di mercato che presenta un identikit dell’acquirente tipo ben definito: Millennials, di genere maschile con titolo di studio e reddito elevato. Tali caratteristiche socio-demografiche si ritrovano anche in Germania e Svezia, dove la quota di soggetti che consumano vini sostenibili è più elevata rispetto all’Italia (in particolare nel caso del Paese Scandinavo) e pari rispettivamente al 10% e 15%. Dalle “consumer survey” condotte da Wine Monitor Nomisma emerge come i vini sostenibili godano di una migliore reputazione rispetto ai vini convenzionali, perché presentano “maggior rispetto dell’ambiente” e “maggiore tracciabilità”, così come un “più alto rispetto per lavoratori e cittadini”. “Da anni si assiste a un crescente interesse nei confronti del vino sostenibile, che coinvolge anche i consumatori di Prosecco, in primis dei mercati a maggiore capacità di spesa (come Nord America e Nordics), e che rappresenta un driver per valorizzare ulteriormente questa denominazione a livello globale” ha spiegato Emanuele Di Faustino, Responsabile Industria, Retail e Servizi di Nomisma, evidenziando “come in Germania, ad esempio, la certificazione di sostenibilità si colloca al secondo posto tra i fattori che potrebbero motivare a spendere di più per una bottiglia di Prosecco con una quota del 25%, valore che sale al 29% tra i consumatori degli USA, primo mercato di destinazione del Prosecco DOC”.

La domanda potenziale di vini sostenibili è davvero enorme e coinvolge tutti i principali mercati mondiali. Se nel Regno Unito (seconda destinazione del Prosecco) il 39% dei consumatori pensa che i vini sostenibili saranno tra i più rilevanti trend di consumo dei prossimi 2/3 anni, tale quota sale al 47% negli Stati Uniti e al 49% in Germania, rispettivamente primo e terzo mercato di export per il Prosecco DOC. Per soddisfare le esigenze sempre più evolute dei consumatori di tutto il mondo, il sistema Prosecco da anni investe per incrementare il livello di sostenibilità ambientale e sociale della denominazione. A questo riguardo, è importante sottolineare come la strategia del Consorzio non si fermi esclusivamente al pilastro ambientale (garantita anche dal biologico), ma si stia focalizzando anche su quello sociale ed economico con lo standard Equalitas.

Tajani: la difesa della lingua italiana non c’entra niente con Mussolini

Tajani: la difesa della lingua italiana non c’entra niente con Mussolini




Tajani: la difesa della lingua italiana non c’entra niente con Mussolini – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – Quella di non utilizzare parole straniere nella lingua italiana “è una proposta di legge di un parlamentare, non del governo, e le proposte di legge devono essere approvate dalla Camera e dal Senato: ma la difesa della lingua italiana non c’entra niente con Mussolini”. E’ quanto ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, alla Stampa Estera, rispondendo ad una domanda sulla proposta di legge Rampelli che secondo un giornalista “ha sapore mussoliniano”.

“Il fascismo è finito nel ’45, è una roba passata che non ci interessa e non ci riguarda. Mussolini ha fatto più danni che cose utili”, ha commentato Tajani. “Io ho sempre difeso la lingua italiana: è la lingua madre, Dante Alighieri è il poeta dell’italiano”, ha aggiunto.

Oss. Uiv-Vinitaly: crisi vini rossi? Non per i premium: +200% dal 2010

Oss. Uiv-Vinitaly: crisi vini rossi? Non per i premium: +200% dal 2010




Oss. Uiv-Vinitaly: crisi vini rossi? Non per i premium: +200% dal 2010 – askanews.it



















Verona, 4 apr. (askanews) – Il mercato si trova davanti ad un calo strutturale del vino rosso? Secondo l’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly si tratta di una visione semplicistica, si assiste piuttosto ad un’accelerazione verso il tanto auspicato posizionamento in fascia alta delle denominazioni italiane rossiste più virtuose.

In un mercato export trainato dagli spumanti (+6% i volumi nel 2022), in cui i bianchi fermi (+1,3%) e i rosati hanno tenuto, chi sembra soffrire di più è il simbolo enologico per antonomasia: il vino rosso. Ma se è vero che In Italia la tipologia ha fatto peggio di tutte (-4,3% le quantità esportate), con cali evidenti in particolare nei principali Paesi della domanda, a cominciare dai top 3 (Germania a -5%, Usa -6% e UK -8%), la scomposizione dei dati di vendita per segmento di prezzo riserva sorprese rilevanti. L’analisi qualitativa sulle esportazioni dei rossi italiani che emerge a Vinitaly vede infatti le categorie premium (da 6 a 9 euro/litro in cantina) e superpremium (oltre i 9 euro) conquistare quote di mercato molto importanti negli ultimi 12 anni. Per esempio, stante il calo generale dei volumi di rosso esportati, nel 2010 i prodotti sotto i 6 euro rappresentavano a valore i due terzi del mercato; oggi l’inversione di tendenza, con gli over 6 euro al 60% delle vendite. In poco più di 10 anni la crescita del segmento di fascia alta, che vale ora 1,9 miliardi di euro di export, è stata del 200%. “Assistiamo a un cambiamento importante del posizionamento del nostro prodotto; il mondo chiede calici in grado di evocare l’italianità e noi abbiamo le potenzialità di assecondare al meglio questa richiesta di mercato. Il futuro dei nostri rossi passerà anche, necessariamente, dalle piazze emergenti asiatiche, tornate in forze a questo Vinitaly a partire dalla Cina” ha commentato l’ad di Veronafiere, Maurizio Danese, sottolineando che “dalla Cina sono infatti 130 i top buyer che ospitiamo, a cui si aggiungono operatori della domanda provenienti da 17 Paesi dell’Asia. Inoltre – ha concluso -, ripartiremo già ad aprile con un intenso programma di promozione in Cina, dalle masterclass a Vinitaly Chengdu fino alla nostra fiera Wine to Asia a Shenzhen, dall’11 al 13 maggio”.

“Diversi mercati di sbocco stanno dando segnali di stanca nei confronti di prodotti di personalità non definita e con caratteristiche organolettiche poco consone all’evoluzione del gusto in atto” ha affermato il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, precisando che “ci troviamo da una parte con molti vini che, pur a prezzi molto accessibili, oggi fanno fatica a vendere e, dall’altra, con una forte domanda di prodotti di qualità, in linea con l’immagine che tutto il made in Italy è in grado di evocare. È un buon segno – ha concluso – ma serve risolvere questo sfocamento in atto tra il mercato e la produzione di molti dei nostri rossi”. A favorire questo trend di valorizzazione delle produzioni rosse, protagoniste in particolare nella ristorazione mondiale a prezzi spesso decuplicati, sono alcuni tra i principali mercati, a cominciare dagli Usa, avamposto di una tendenza premium (a 480 milioni di euro) che incide per il 72% sul totale vini rossi italiani acquistati (+222% dal 2010). Notevole anche la crescita di prodotti destinati in particolare alla ristorazione in Canada (72% e +141%), Svizzera (76% e +143%), Francia (70%) e Corea del Sud (79%). Quote robuste di prodotti basic persistono invece in UK, Paesi Bassi, Belgio e Russia.

Dai dati, rileva l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, emerge chiaramente una divaricazione dei mercati: quelli disponibili ad aprire una nuova fase, trainata dal valore territoriale o di brand, e quelli invece ancorati a una visione statica del vino made in Italy, fatto più di quantità che non di valore intrinseco. La sfida sarà far crescere quelli che oggi si posizionano a metà strada, tra i primi la Germania, che ancora vede il 50% dei volumi nella fascia 3-5,99 euro, ma anche altre piazze importanti come Danimarca, Norvegia, Austria e in generale i Paesi dell’Est europeo, oggi in forte sviluppo, come Polonia e Repubblica Ceca. Il tour di Vinitaly in Cina, con il sostegno di ICE, farà tappa prima a Chengdu per la masterclass di apertura di con l’unico master sommelier cinese Yang LV e – con la controllata Wine to Asia – per l’organizzazione di un business forum con una delle più influenti piattaforme dedicate al vino in Cina, Wine Sommelier. Si vola poi a Shenzhen, il 14 aprile, nel Padiglione Italiano della Fiera governativa di Hainan, per un tasting e la presentazione dell’Italia a Wine to Asia (11-13 maggio), insieme a ICE e a Fondazione Altagamma. A Shenzhen, manifestazione internazionale di Veronafiere, è attesa la presenza di oltre 450 espositori provenienti da 20 Paesi.

Caro-voli, Schifani: nuova segnalazione a ministri Giorgetti e Salvini

Caro-voli, Schifani: nuova segnalazione a ministri Giorgetti e Salvini




Caro-voli, Schifani: nuova segnalazione a ministri Giorgetti e Salvini – askanews.it



















Roma, 4 apr. (askanews) – “Sul caro-voli, che anche in questi giorni prima di Pasqua sta interessando le tratte da e per la Sicilia, ho deciso di intervenire con una nuova segnalazione all’Antitrust e scrivendo anche ai ministri Giorgetti e Salvini, così come avevo preannunciato domenica”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ieri ha nuovamente scritto all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato a proposito del rincaro dei prezzi dei voli, in particolare da e per Roma e Milano.

“Si tratta di una grave disparità di trattamento nei confronti della Sicilia – prosegue il governatore – a causa della condotta delle compagnie aeree che, in taluni casi, eccedono nella “discriminazione dei prezzi” durante determinati periodi dell’anno, rispetto ai costi sostenuti. In prossimità delle festività pasquali e dei ponti del 25 aprile e 1 maggio appare evidente il ripetersi di quanto accaduto in occasione dello scorso Natale. È inaccettabile che compagnie come Ita, a totale controllo pubblico, e cosiddette ‘low cost’ come Ryanair realizzino prezzi offensivi per il buonsenso, tanto più se aggiungiamo la scarsa trasparenza sulle tariffe perché ai prezzi, a seconda delle compagnie aeree, va sommato il costo dei bagagli a mano o da stiva, il costo della scelta dei posti e quello della priorità di imbarco. Tutti elementi che fanno lievitare il primo prezzo che viene indicato all’utente”. Nella nuova segnalazione il presidente della Regione ribadisce la «scarsa programmazione» e la «carente attenzione da parte delle compagnie aeree alle richieste del mercato da e per l’Isola tutto l’anno e, certamente, durante i picchi relativi alle festività». Ai ministri delle Infrastrutture Mattero Salvini e dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il presidente Schifani sottolinea che “nella condizione di insularità della Sicilia il trasporto aereo riveste un ruolo strategico fondamentale per garantire la continuità territoriale e la mobilità dei suoi abitanti e, non secondariamente, ai fini dello sviluppo del turismo. Non è ammissibile che i cittadini siciliani continuino a essere penalizzati”. Per queste ragioni, il presidente della Regione chiede ai ministri di intervenire con Ita e Ryanair “affinché adottino fin da subito politiche commerciali tendenti a una drastica riduzione del costo dei biglietti e a un incremento della frequenza dei voli”.

Libri, Marianna Caldora: accendere un mutuo “su misura” è possibile

Libri, Marianna Caldora: accendere un mutuo “su misura” è possibile




Libri, Marianna Caldora: accendere un mutuo “su misura” è possibile – askanews.it



















Roma, 4 apr. (askanews) – Ognuno di noi ha desiderato almeno una volta effettuare un’operazione nel settore del Real Estate, come ad esempio comprare la casa dei propri sogni. In questi casi spesso e volentieri è necessario accendere un mutuo, lo strumento finanziario per eccellenza per ottenere l’accesso al credito. Peccato però che districarsi in questo campo non sia affatto semplice, soprattutto per i più giovani.

Per tutti coloro che desiderano accedere a un finanziamento ma non sanno da dove iniziare, esce oggi il libro di Marianna Caldora “LADY MUTUO. Come Trovare Il Mutuo Migliore E Realizzare Il Sogno Immobiliare Grazie A Competenza E Professionalità Ottenendo Le Migliori Condizioni Per Tutelare Il Proprio Futuro E Quello Della Famiglia” (Bruno Editore). Al suo interno, l’autrice condivide con i propri lettori strumenti pratici e innovativi per richiedere un mutuo capace di adattarsi pienamente alle proprie esigenze. “Il mio libro porta il lettore alla scoperta del settore del credito, del mondo immobiliare, dei mutui e dei prodotti finanziari” afferma Marianna Caldora, autrice del libro. “Scrivendo il libro è come se avessi aperto le porte dei miei uffici per accogliere i giovani under 36, le famiglie, i possessori di partita iva, gli imprenditori e i pensionati che hanno esigenze legate al credito ma non sanno quale strada percorrere per raggiungere il proprio obiettivo”.

Secondo l’autrice, farsi seguire nell’erogazione di un mutuo da un professionista serio e preparato è di fondamentale importanza per non commettere errori. Attraverso infatti l’ascolto attivo, l’analisi attenta della situazione reddituale, lo studio e lo sviluppo di previsioni future, la formazione e la conoscenza approfondita del settore e dei prodotti finanziari, una professionista del credito come la stessa Marianna Caldora può davvero aiutare qualsiasi persona a realizzare il proprio sogno immobiliare. “Marianna Caldora, in questo libro, va a condividere tutto il suo bagaglio di conoscenze in un settore, quello dei mutui, pieno di insidie per chi ha poca praticità con questo strumento finanziario” incalza Giacomo Bruno, editore del libro. “In lei è fin troppo palese il desiderio di parlare chiaramente e con semplicità alle famiglie e a tutti coloro che hanno dei sogni, ma non hanno la liquidità necessaria per realizzarli”.

“Avevo bisogno di un team di professionisti che si prendesse cura del mio sogno, proprio come faccio io con quello dei miei clienti. Quello di Giacomo Bruno ha assolto pienamente questo compito” conclude l’autrice. “La Bruno Editore è stata all’altezza dei miei sogni e mi ha accompagnata in questo percorso, passo dopo passo, con professionalità, competenza, passione e dedizione”. Il libro è disponibile su Amazon a questo indirizzo: https://amzn.to/3nFNKJH

Marianna Caldora è una consulente del credito. Abruzzese di origine, vive in Emilia Romagna. Moglie di Cyrille, un imprenditore francese e madre di uno splendido figlio, Daniel. Il “fil rouge” della sua vita è stato sempre il voler aiutare gli altri. È proprio questa sua attitudine personale, unita all’amore e al rispetto per l’altro, che hanno contribuito alla nascita e all’affermazione della persona autorevole, affidabile, seria e competente che è oggi. Marianna è anche una professionista che individua con cuore, passione, dedizione, competenza e conoscenza del settore, la strada migliore per aiutare le famiglie a realizzare un sogno nel presente, con un occhio attento anche al futuro.

Protocollo Anci-Luiss per Osservatorio su politiche giovanili

Protocollo Anci-Luiss per Osservatorio su politiche giovanili




Protocollo Anci-Luiss per Osservatorio su politiche giovanili – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – Un Osservatorio sulle politiche giovanili degli ultimi anni. E’ questo uno degli obiettivi del Protocollo d’Intesa Anci-Luiss, firmato oggi alla Camera dei Deputati dal vice presidente vicario Anci, Roberto Pella, e dal presidente della Luiss e Luiss School of Government, Vincenzo Boccia.

L’intesa Anci-Luiss punta a promuovere iniziative volte al sostegno dell’imprenditoria giovanile e a rafforzare le competenze dei Comuni nella definizione delle politiche per le giovani generazioni. “Si tratta di un accordo fondamentale per la nostra associazione perché permette di accendere i riflettori sull’importanza strategica di investire sul settore delle politiche giovanili”, ha detto Pella, deputato di Forza Italia.

“In questi ultimi anni l’impegno di Anci per l’attuazione di progetti rivolti alle politiche giovanili sui territori si è andato progressivamente ampliando, raggiungendo un totale di oltre 600 progetti, di cui 570 gestiti direttamente da Comuni”, ha spiegato. “Grazie all’Osservatorio avvieremo assieme alla Luiss questo processo di rilevazione e analisi degli impatti che abbiamo prodotto, affinché le politiche pubbliche possano essere orientate verso i bisogni e gli ambiti che i giovani sui territori ci manifestano, a partire dall’orientamento e dalla formazione, e affinché i comuni possano incrementare la propria capacità di programmazione”, ha aggiunto.

“Per noi, è un doppio orgoglio perché questo è il primo protocollo che la Luiss firma dopo essere passata, alcune settimane fa, con un salto importante, al quattordicesimo posto al mondo tra le università per studi politici e internazionali”, ha esordito Boccia. “Questo accordo, che consolida il rapporto tra la nostra Scuola e l’Anci, rafforza le attività congiunte di ricerca e didattica che hanno come focus le politiche giovanili nel nostro Paese”, ha sottolineato Boccia.

“E’ fondamentale, infatti, avere un quadro chiaro anche delle misure e delle iniziative avviate da parte dei Comuni e degli enti locali, per definire il giusto mix di soluzioni volte ad affrontare, in una visione integrata, il problema dei ‘divari’ economici, sociali e generazionali. L’Italia ha bisogno di politiche che guardino ai giovani sia in una logica di sistema sia con policy ‘a misura di territorio’, per poter generare un impatto positivo nelle diverse realtà locali”, ha proseguito il presidente della Luiss. Da parte sua, il vice segretario generale dell’Anci, Antonella Galdi, ha ricordato come “da anni, ormai, l’Associazione nazionale comuni italiani è impegnata a promuovere iniziative e progetti per favorire la partecipazione attiva dei giovani all’impegno politico in ambito locale. Le nuove generazioni hanno bisogno di formazione e di stimoli, quelli che cerchiamo di dare attraverso Publica, la scuola Anci per i giovani amministratori. Altrettanto importanti sono però le sinergie con enti, associazioni e mondo accademico, come l’accordo che oggi sigliamo con la Luiss, voluto fortemente da Anci per stimolare percorsi formativi innovativi capaci di coniugare le esigenze e le potenzialità dei territori alle strategie di sviluppo nazionale e internazionale”.