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Autore: Redazione StudioNews

Alla Iuc di Roma “superduo” di eccezione con Altstaedt e Lonquich

Alla Iuc di Roma “superduo” di eccezione con Altstaedt e Lonquich


Alla Iuc di Roma “superduo” di eccezione con Altstaedt e Lonquich – askanews.it



Alla Iuc di Roma “superduo” di eccezione con Altstaedt e Lonquich – askanews.it


















Roma, 28 mar. (askanews) – Nell’ambito dei “superduo”, i concerti della programmazione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti (Iuc) di Roma che segnano l’incontro tra prestigiosissimi solisti, oggi è la volta del violoncellista tedesco Nicolas Altstaedt e di un beniamino del pubblico come Alexander Lonquich, anche lui tedesco ma ormai italiano d’adozione: per loro, in apertura di concerto, le atmosfere liriche e sognanti del famoso Waldesruhe di Dvorak, accanto a pagine di Debussy, Boulanger, Barber, per chiudere con un caposaldo come la Sonata per violoncello e pianoforte di Rachmaninov.

Nel dettaglio, il programma prevede: di Antonin Dvorak il Waldesruhe per violoncello e pianoforte op. 62, seguito da “3 Pièces” di Nadia Boulanger e dalla Sonata op. 6 di Samuel Barber. Di Claude Debussy Lonquich e Altstaedt eseguiranno la Sonata n. 1 in re minore per violoncello e pianoforte, L 144. Infine, la famosa Sonata per violoncello e pianoforte, op. 19 di Sergej Rachmaninov. Nel 1977 Alexander Lonquich ha vinto il Primo Premio al Concorso Casagrande: da allora ha tenuto concerti nei principali centri musicali del mondo, sia come direttore d’orchestra, sia come solista, sia in formazioni di musica da camera. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale quali il “Diapason d’Or”, il “Premio Abbiati” (miglior solista del 2016) e il “Premio Edison”. Nel ruolo di direttore-solista collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova e, tra le altre, ha lavorato con l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Camerata Salzburg, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées e la Filarmonica della Scala di Milano. Si esibisce regolarmente per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Lonquich svolge anche un’intensa attività concertistica all’estero, essendo ospite regolare di festival di rilievo internazionale. A partire dal 2014 è Direttore Principale dell’Oto – Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, con la quale si esibisce durante ogni stagione. Nel luglio del 2020 è stato nominato Direttore Artistico della Fondazione Scuola di Musica di Fiesole.

Il violoncellista Nicolas Altstaedt è uno dei musicisti più richiesti del panorama artistico attuale. Altstaedt si esibisce regolarmente con le più famose orchestra, tra le quali la Filarmonica e la Sinfonica di Vienna, la Tonhalle Orchestra di Zurigo e tutte le orchestre BBC, con direttori d’orchestra del calibro di Gustavo Dudamel, Sir Roger Norrington, Lahav Shani, Francois-Xavier Roth e Robin Ticciati. Si esibisce con orchestre che suonano strumenti d’epoca come “Il Giardino Armonico”, sotto la direzione di Giovanni Antonini, Andrea Marcon e Jonathan Cohen.

Chiara Braga e Francesco Boccia eletti capigruppo Pd alla Camera e al Senato

Chiara Braga e Francesco Boccia eletti capigruppo Pd alla Camera e al Senato


Chiara Braga e Francesco Boccia eletti capigruppo Pd alla Camera e al Senato – askanews.it



Chiara Braga e Francesco Boccia eletti capigruppo Pd alla Camera e al Senato – askanews.it



















Roma, 28 mar. (askanews) – Chiara Braga è la nuova presidente del gruppo Pd alla Camera. La parlamentare è stata indicata dalla segretaria Elly Schlein ed eletta per acclamazione dall’assemblea. Il Pd di Elly Schlein porterà in Parlamento “ogni istanza che arriverà dagli italiani che hanno bisogno”. Lo ha detto Francesco Boccia ai giornalisti, subito dopo l’elezione a capogruppo Pd in Senato.

“Elly Schlein ha dato indicazioni molto chiare: raccordo permanente tra il partito uscito dal congresso, gruppi parlamentari, articolazioni territoriali. Un partito che sarà nei luoghi del bisogno, nelle piazze, per strada. Dentro le istituzioni dovrà portare quelle battaglie quotidianamente, ogni istanza che arriverà dagli italiani che hanno bisogno di far sentire la loro voce nelle istituzioni si tradurrà in interventi parlamentari”. Insomma, “sentiamo forte la necessità di portare dentro le aule parlamentari le istanze che arrivano dalle piazze, che Elly Schlein ha sintetizzato: lotta alle diseguaglianze, lotta per un ambiente diverso e soprattutto per un lavoro vero e dignitoso”.

No Francia a estradizione ex terroristi.Nordio:Penso alle vittime

No Francia a estradizione ex terroristi.Nordio:Penso alle vittime


No Francia a estradizione ex terroristi.Nordio:Penso alle vittime – askanews.it



No Francia a estradizione ex terroristi.Nordio:Penso alle vittime – askanews.it



















Roma, 28 mar. (askanews) – “Prendiamo atto della decisione della Corte di Cassazione francese, che in piena autonomia ha deciso di negare l’estradizione in Italia di 10 ex terroristi condannati in via definitiva per gravissimi reati compiuti negli anni di piombo. L’Italia ha fatto tutto quanto in suo potere, perché fosse rimosso l’ostacolo politico che per decenni ha impedito alla magistratura francese di valutare le nostre richieste”. Così il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dopo la sentenza della Corte di Cassazione francese in merito alla richiesta di estradizione di ex brigatisti italiani.

“Avevo già avuto modo di ringraziare di persona, nel nostro primo incontro, il collega Eric Dupond-Moretti per essere stato al fianco dell’Italia e per la sua costante attenzione nei confronti delle nostre richieste. Con lui – ha aggiunto Nordio, in una nota – ho avuto anche un colloquio telefonico. Il Ministro Dupond-Moretti ha compreso il nostro bisogno di verità e giustizia e, dando corso alle nostre domande di estradizione, ha testimoniato la piena fiducia del Governo francese nella nostra magistratura, che ha giudicato gli imputati degli anni di piombo sempre nel rispetto di tutte le garanzie”. “Ho vissuto da pubblico ministero in prima persona quegli anni drammatici e oggi – aggiunge il Guardasigilli – il mio primo commosso pensiero non può che essere rivolto a tutte le vittime di quella sanguinosa stagione e ai loro familiari, che hanno atteso per anni, insieme all’intero Paese, una risposta dalla giustizia francese. Faccio pertanto mie le parole di Mario Calabresi, figlio del commissario ucciso 51 anni fa, nella speranza che chi allora non esitò ad uccidere ora ‘senta il bisogno di fare i conti con le proprie responsabilità e abbia il coraggio di contribuire alla verità’”, ha aggiunto Nordio.

”La parola che cura”, campagna del Don Uva contro l’Alzheimer

”La parola che cura”, campagna del Don Uva contro l’Alzheimer


“La parola che cura”, campagna del Don Uva contro l’Alzheimer – askanews.it



“La parola che cura”, campagna del Don Uva contro l’Alzheimer – askanews.it


















Roma, 28 mar. (askanews) – Letture ad alta voce per rallentare l’avanzamento della malattia, mantenere l’autonomia il più a lungo possibile e favorire la riabilitazione dei pazienti affetti da Alzheimer. Sono i principali obiettivi della campagna “La parola che cura”, che partirà oggi, 28 marzo, nelle strutture del Don Uva, polo sanitario nato nel 1922 tra Puglia e Basilicata, rilanciato nel 2017 dal Gruppo Universo Salute e guidato oggi da Luca Vigilante. Il progetto, di cui è capofila Universo Salute, nasce a seguito dell’adesione al bando del Centro per il Libro e la lettura (Cepell) del Ministero della Cultura e sarà sviluppato in partnership con il Circolo dei Lettori – Presidio del Libro di Bisceglie e con il Dipartimento di Scienze della formazione, Psicologia e Comunicazione dell’Università di Bari. L’attività fa parte del percorso di presa in carico del paziente da parte dei professionisti delle strutture del Don Uva tramite strategie mirate a mantenimento dell’autonomia, riduzione degli stati di apatia, stimolazione dei ricordi, riorientamento spazio-temporale, miglioramento dell’umore, con effetti benefici anche sui familiari delle persone più a rischio di sviluppare la malattia in forma grave. L’iniziativa, ospitata nei centri riabilitativi di Bisceglie e Foggia, prevede percorsi laboratoriali diretti a pazienti dei reparti Alzheimer, riabilitazione, ortofrenico e Rsa per promuovere la lettura a scopo riabilitativo e socializzante e un percorso formativo che coinvolgerà circa 90 allievi tra operatori socio sanitari delle strutture, educatori esterni ed interni, caregiver, volontari e familiari. Il corso, utile a sviluppare tecniche utili a favorire il benessere di pazienti ed ospiti attraverso la lettura e la creatività, è organizzato in 6 moduli: “Il sentiero dei sogni. Perché leggere ad alta voce”; “Il sentiero della memoria. Effetti cognitivi ed effetti emotivi del leggere”; “Il sentiero delle parole. Leggere per conoscersi. Il metodo dell’orientamento narrativo”; “Il sentiero dei passi armonici. Approcci originali al mondo della lettura”; “Il sentiero delle note. Stili di lettura e strategie operative accattivanti”; “Il sentiero delle storie. Materiali di conoscenza e approfondimento del mondo editoriale”. Tra i docenti coinvolti scrittori, attori di teatro, pedagoghi, divulgatori. Il progetto è volto a promuovere momenti di inclusione e condivisione di esperienze e vissuti con i pazienti, rendendo la fruizione delle arti un vero diritto di tutti, contribuendo a sollecitare la curiosità e l’interesse per il “fuori da sé”, favorendo la scoperta dei bisogni latenti e concorrendo alla costruzione di un’autonomia del soggetto fragile. “La parola che cura” diventerà un punto fermo nel ricco calendario di attività che le strutture del Don Uva – Universo Salute hanno messo in atto per la cura di patologie fortemente invalidanti come l’Alzheimer, tramite tecnologie e protocolli innovativi con al centro sempre l’umanizzazione dei trattamenti.

Mercato Ue bevande low-no alcol: nicchia che cresce +18%

Mercato Ue bevande low-no alcol: nicchia che cresce +18%


Mercato Ue bevande low-no alcol: nicchia che cresce +18% – askanews.it



Mercato Ue bevande low-no alcol: nicchia che cresce +18% – askanews.it



















Milano, 28 mar. (askanews) – Il mercato delle bevande senza alcol o con ridotto tenore alcolico è in costante crescita (+18% CAGR a valore 2019-2021 per distillati e liquori “low/no”) e quello dell’Ue vale circa 7,5 mld di euro, trainato in gran parte dalla birra, con il “vino” che si attesta a 322 milioni di euro e gli alcoli (i distillati e liquori senza alcol) a 168 milioni. La stima è della società Areté che ha realizzato uno studio per la Commissione UE, da cui emerge che in valore assoluto questo segmento rappresenta ancora una nicchia di mercato, in genere contribuendo a meno dell’1% del rispettivo mercato di riferimento (con l’eccezione della birra).

Tra i Paesi UE che trainano il mercato vi sono Francia, Spagna, Germania e Belgio (in totale, 84% del mercato UE per i superalcolici e 91% del mercato UE dei vini aromatizzati “low/no”), mentre fuori dall’Europa i mercati più vivaci sono quelli australiano e statunitensi, con un valore stimato rispettivamente di circa due miliardi e un miliardo di euro ciascuno. Se la birra è di gran lunga il prodotto più venduto, in alcuni Paesi sta avanzando anche il consumo di vini dealcolizzati e versioni a gradazione ridotta dei distillati più diffusi, come in Francia dove il vino a basso tenore di alcol ha raggiunto nel 2021 un valore di mercato stimato a 166 milioni di euro, e nel Regno Unito, primo mercato per le alternative “low-no alcohol” ai superalcolici, con vendite per 98 milioni di euro. La ricerca Areté stima in circa 8 milioni di euro il mercato italiano delle bevande “low/no” nel 2021 (lo 0,1% del totale della categoria), a fronte dei 78 milioni di euro del mercato francese. Cifre ancora più ridotte per i vini aromatizzati, rappresentati principalmente dalle alternative al Vermouth, con vendite stimate in meno di un milione di euro. Un po’ meglio il vino (parzialmente) dealcolizzato, con un mercato nazionale stimato di circa 30 milioni di euro, nettamente in rincorsa rispetto a Francia (166 milioni) e Germania (69 milioni). I dati Euromonitor International analizzati per lo studio dall’azienda italiana specializzata nella valutazione di politiche per il settore agroalimentare, fanno però intravedere previsioni di forte crescita nei prossimi anni (+23% di tasso di crescita medio annuo 2021-2026 per i superalcolici “low/no”), in linea con le aspettative di molti operatori, che vedono in questo mercato un grande potenziale per raggiungere nuove categorie di consumatori (si pensi ad esempio a chi non beve alcolici per motivi religiosi) ed allinearsi a trend di consumo ormai consolidati (quali la preferenza per prodotti più salutari).

Da un’indagine effettuata su oltre 5.500 rispondenti in 15 Paesi UE, risulta che il 59% dei consumatori dell’UE dichiara un atteggiamento generalmente positivo, di curiosità, nei confronti di queste bevande in quasi tutti i principali mercati europei, mentre solo il 6% ha riferito una reazione negativa. Insieme ai benefici per la salute (ai primi posti per il 31% dei rispondenti), la qualità del prodotto è considerato l’aspetto più importante. Una bassa qualità percepita e la marcata differenza di sapore rispetto alla corrispondente bevanda alcolica, sono citate come fattori atti a scoraggiare il consumo per il 25%-30% dei consumatori interpellati. Gli under 35, in particolare, paiono più attenti a stili di vita sani e sono generalmente più inclini a provare prodotti nuovi (per esempio versioni “low/no” dei distillati o dei vini aromatizzati) discostandosi dalla tradizione, mentre tra i consumatori più adulti la birra analcolica o a bassa gradazione è il prodotto che suscita maggior interesse. Areté sottolinea che uno degli aspetti critici, con impatti anche sugli andamenti di mercato, è la normativa. Ad oggi non esiste una definizione legale di “bevanda alcolica” nella legislazione alimentare dell’UE e il quadro normativo per i prodotti di questa categoria può variare in modo significativo da un Paese all’altro e tra prodotti diversi, così come la possibilità di commercializzare versioni alcohol free o a ridotta gradazione alcolica. Queste differenze diventano particolarmente evidenti soprattutto in tema di etichettatura e di denominazioni di vendita autorizzate: mentre la possibilità di produrre (e commercializzare come tali) vini dealcolizzati è stata introdotta dalla più recente riforma PAC del 2021, ad oggi è vietato etichettare come gin, vodka o whiskey bevande che ne imitano il sapore ma che hanno un tenore alcolico ridotto.

Sostenibilità, domani a Latina seminario Cisl e Fai-Cisl

Sostenibilità, domani a Latina seminario Cisl e Fai-Cisl


Sostenibilità, domani a Latina seminario Cisl e Fai-Cisl – askanews.it



Sostenibilità, domani a Latina seminario Cisl e Fai-Cisl – askanews.it



















Roma, 28 mar. (askanews) – Si svolgerà domani, mercoledì 29 marzo, alle ore 09.30, a Latina, presso l’I.I.S. San Benedetto di via Mario Siciliano 4, il seminario dal titolo “Lavoro e ambiente: sfide e opportunità dal territorio per il futuro”, organizzato da FAI CISL e CISL di Latina.

All’evento, che prevede anche l’esposizione della mostra fotografica e documentale “Archivi aperti: la storia del lavoro per immagini”, a cura dell’Archivio Storico Fai Cisl e della Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche, interverranno Ugo Vitti, dirigente I.I.S. San Benedetto di Latina, gli allievi dell’I.I.S. San Benedetto, Luciano Monti, docente alla LUISS Guido Carli, Sandra di Domenico, Comandante Ten. Col. R.C.B. Fogliano, Pasquale Conti, Presidente del Consorzio di Bonifica Lazio Sud Ovest, Islam Kotb, Segretario Generale FAI CISL Latina, Roberto Cecere, Segretario Generale CISL Latina, e il Segretario Generale della FAI CISL nazionale Onofrio Rota. “I temi che affronteremo – annuncia Islam Kotb, Segretario Generale FAI CISL Latina – sono di estrema importanza e attualità: il lavoro agroalimentare e ambientale rappresenta già oggi un presidio contro la crisi climatica, lo spopolamento e la desertificazione, garantisce produzioni di qualità, cura della biodiversità e riqualificazione del territorio, per questo la nostra azione sindacale ci vede impegnati a portare la voce delle lavoratrici e dei lavoratori dentro le sfide della sostenibilità e della transizione green nella nostra provincia”.

Roberto Cecere, Segretario Generale CISL Latina, commenta: “Il nostro comparto agroalimentare rappresenta il 40% delle esportazioni del Lazio e il 5% dell’export ortofrutticolo italiano, occorrono politiche che riparino da speculazione e sfruttamento della manodopera con più controlli e più benefici per chi rispetta le regole. Dove c’è il sindacato – aggiunge Cecere – aumenta la sicurezza sul lavoro, la produttività, la qualità, la buona occupazione: sviluppare questa visione anche attraverso la mostra fotografica, che rappresenta il cuore della storia dell’agricoltura del territorio, significa anche ricordare il grande sforzo delle generazioni passate che hanno reso fertile la nostra terra storicamente paludosa”. Tra i relatori anche il Segretario Generale della FAI CISL Nazionale: “La sfida della transizione ecologica – afferma Onofrio Rota – deve essere affrontata come opportunità per creare nuova e migliore occupazione: anche il Pnrr in questa prospettiva è un’occasione irripetibile che stanzia per il settore primario tante risorse, ad esempio un miliardo e mezzo sono destinati all’agrisolare, 500 milioni alla logistica e la competitività delle filiere, altri 500 milioni all’innovazione e la meccanizzazione, oppure 880 milioni al miglioramento del sistema irriguo. Istituzioni e parti sociali – aggiunge il sindacalista – devono saper valorizzare queste risorse a sostegno delle ‘tute verdi’, cioè i lavoratori dell’agroalimentare, dei consorzi di bonifica, della forestazione: categorie in grado di promuovere e garantire la messa in sicurezza del territorio, la tenuta dei borghi, la resilienza delle aree interne”.

Startup, nuova exit per IAG: la storia di successo di Ultroneo

Startup, nuova exit per IAG: la storia di successo di Ultroneo


Startup, nuova exit per IAG: la storia di successo di Ultroneo – askanews.it



Startup, nuova exit per IAG: la storia di successo di Ultroneo – askanews.it



















Roma, 28 mar. (askanews) – Italian Angels for Growth (IAG), il principale Network-Powered Venture Capital investor in Italia, annuncia la cessione delle quote possedute dai propri soci di Ultroneo Spa a Sisfin Partecipazioni e Investimenti Srl, la holding finanziaria di Sistemi SpA. È stato finalizzato nei giorni scorsi, infatti, l’accordo tra Sistemi SpA e Ultroneo Srl per l’acquisto del 25% delle quote di quest’ultima. Il percorso di IAG e Ultroneo è iniziato nel 2016, quando il principale gruppo di business angel italiani ha intuito le potenzialità della startup, nata come spin-off dell’Università di Udine e ideatrice di GetYourBill, una piattaforma che permette di emettere e archiviare fatture senza richiedere all’acquirente l’inserimento dei dati anagrafici, riconoscendolo tramite partita IVA.

Dopo un primo investimento che ha dato impulso ai progetti di Ultroneo, il rapporto tra le due realtà si è intensificato nel corso degli ultimi sei anni, specialmente durante momenti difficili come il lockdown scaturito dalla pandemia. Carlo Asquini, Champion IAG in questo investimento, commenta: “La nostra maggior soddisfazione come business angel è quella di aver creduto in un team valido che ha saputo cogliere i segnali dal mercato per perfezionare il modello di business originariamente previsto. I periodi di difficoltà sono stati affrontati e superati in maniera serena grazie alla fiducia tra le parti, divenuta nel tempo solida amicizia”. Grazie alla partecipazione in diversi round come investitore, alla presentazione a ulteriori investitori e all’Introduzione commerciale verso società che operano nell’ambito del retail, infatti, IAG ha avuto un ruolo primario nella crescita di Ultroneo, divenuta un’azienda di successo che punta ai 2 milioni di fatturato annuo e tra principali attori nel settore dell’automatizzazione del retail.

Gian Bruno Mazzi, insieme a Carlo Asquini Champion IAG in questo investimento, spiega il ruolo avuto nel successo di Ultroneo: “Un Champion ha il compito di mantenere le relazioni con i founder di una nuova iniziativa e di riportare a tutti i soci che ci hanno investito l’andamento della startup. Ma non solo: nel caso di Ultroneo, abbiamo aiutato a identificare la strategia di sviluppo della soluzione e i potenziali partner per lo sviluppo e la crescita di GetYourBill. Dopo che il quadro normativo sulla fatturazione elettronica è risultato più chiaro, infatti, le opportunità sono cresciute esponenzialmente. Insieme, abbiamo intrapreso un percorso di crescita significativo, grazie al confronto su tutte queste nuove possibilità”. Oggi, con la cessione delle quote a Sistemi SpA, si conclude questa proficua collaborazione che ha portato GetYourBill a gestire 6 milioni di documenti ogni anno, contando su oltre 14.000 esercenti attivi. Carlo Asquini commenta soddisfatto: “Con la cessione delle quote finisce il nostro percorso, resta l’orgoglio per quanto costruito insieme. Il rapporto umano e i valori condivisi tra noi e Ultroneo sono la dimostrazione tangibile di come il successo di un nuovo business dipenda soprattutto dal valore delle persone che ci sono dietro”.

Alvise Abu’-Khalil, Co-Founder di Ultroneo, dichiara: “Ringraziamo IAG e i Champion che ci hanno affiancato in questo percorso per aver creduto nelle nostre idee. Grazie al loro sostegno abbiamo vissuto una crescita esponenziale nell’ultimo quinquennio. Oltre ad averci aiutato a sviluppare il business dal punto di vista imprenditoriale, sono stati sempre al nostro fianco nei momenti più complicati. Ora si apre per noi una nuova fase di sviluppo, basata sulle solide fondamenta gettate in questo periodo insieme”.

Il 6 aprile a Trieste il festival “Teranum e i vini rossi del Carso”

Il 6 aprile a Trieste il festival “Teranum e i vini rossi del Carso”


Il 6 aprile a Trieste il festival “Teranum e i vini rossi del Carso” – askanews.it



Il 6 aprile a Trieste il festival “Teranum e i vini rossi del Carso” – askanews.it


















Milano, 28 mar. (askanews) – Giovedì 6 aprile, dalle 16 alle 21, nel prestigioso Savoia Excelsior Palace Hotel di Trieste si terrà la rassegna “Teranum e i vini rossi del Carso” organizzata dall’Associazione viticoltori del Carso (Društvo Vinogradnikov Krasa). Una degustazione di “terrani e refoschi inaspettati”, vini rossi prodotti da Muggia a Doberdò del Lago, passando dal ciglione al Carso interno della Slovenia e con puntate anche in provincia di Gorizia.

“Si avrà la possibilità di assaggiare vini freschi o strutturati, fermi o frizzanti, giovani e invecchiati, a dimostrazione dei progressi dei viticoltori e della grande versatilità e potenzialità della regione vitivinicola locale” hanno spiegato gli organizzatori durante la presentazione avvenuta oggi a Trieste, aggiungendo che “inoltre, grazie alla preziosa collaborazione con i cuochi che collaborano con Okusi Krasa – Sapori del Carso, verranno proposti ai visitatori piatti in cui l’ingrediente principale sarà la carne locale, preparata in modo innovativo, quasi provocatorio, dai ristoranti aderenti”. “Un festival internazionale con un forte significato simbolico: ‘Teranum’ come ponte tra i popoli, come momento per rinsaldare amicizie e intrecciare nuove collaborazioni” continuano gli organizzatori, ricordando che “come da tradizione consolidata”, avremo in assaggio alcuni Nero d’Avola prodotti dai vignaioli ospiti provenienti dalla siciliana Menfi, Città italiana del Vino 2023: Planeta, Cantine Barbera, Mandrarossa Winery e Tenuta Stoccatello.

I vignaioli di Trieste e Gorizia presenti sono Bajta, Bole, Budin, Cacovich, Castelvecchio, Grgic, Kocjancic, Lenardon, Merlak, Milic Damijan, Milic Stanko, Milic Zagrski, Nicolini, Sancin, Skerlj, Škerk, Vigna Sul Mar-Urizio e Zidarich. Quelli sloveni: CV-Colja Vino, Cotar, Cotova Klet, Perinova Kmetija, Širca Kodric, Tavcar Emil, Turisticna Kmetija Škerlj, Vinska Klet Štok, Vina Vrabec, Vina Petelin Rogelja, Vinakras, Vinska Klet Orel, Vina Štoka e Vinarstvo Rebula.

Zaia: presidente Regione è impegno vero non bella vita

Zaia: presidente Regione è impegno vero non bella vita


Zaia: presidente Regione è impegno vero non bella vita – askanews.it



Zaia: presidente Regione è impegno vero non bella vita – askanews.it



















Venezia, 28 mar. (askanews) – “Penso che mancano ancora due anni e mezzo alla fine del mio mandato e penso che aspiranti al dopo ce ne siano pulmann pieni. La mia preoccupazione è che qualcuno non si sia fatto l’idea che c’è da fare la bella vita perché non funziona così fare il presidente della Regione”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia tornando sul tema della sua successione alla guida della Regione e alle indiscrezione di stampa che indicano in Flavio Tosi un possibile candidato, nel corso di un’intervista radio.

“Sono impegni veri – ha proseguito il governatore – e spero quanto meno che ci sia questo approccio e che ci sia poca politica di mezzo. Amministrare significa farlo per tutti, non mettersi addosso una divisa e fare il soldatino. Che sia uomo o donna spero si renda conto che è un’attività complicata e lo devi fare con amore e con passione altrimenti non ti inventi la candidatura delle Olimpiadi, non porti avanti determinate attività, penso sia sotto gli occhi di tutti quello che ho fatto in questi anni”, ha concluso.

Pd, Boccia: porteremo in Parlamento istanze che arrivano da piazze

Pd, Boccia: porteremo in Parlamento istanze che arrivano da piazze


Pd, Boccia: porteremo in Parlamento istanze che arrivano da piazze – askanews.it



Pd, Boccia: porteremo in Parlamento istanze che arrivano da piazze – askanews.it


















Roma, 28 mar. (askanews) – Il Pd di Elly Schlein porterà in Parlamento “ogni istanza che arriverà dagli italiani che hanno bisogno”. Lo ha detto Francesco Boccia ai giornalisti, subito dopo l’elezione a capogruppo Pd in Senato.

“Elly Schlein ha dato indicazioni molto chiare: raccordo permanente tra il partito uscito dal congresso, gruppi parlamentari, articolazioni territoriali. Un partito che sarà nei luoghi del bisogno, nelle piazze, per strada. Dentro le istituzioni dovrà portare quelle battaglie quotidianamente, ogni istanza che arriverà dagli italiani che hanno bisogno di far sentire la loro voce nelle istituzioni si tradurrà in interventi parlamentari”. Insomma, “sentiamo forte la necessità di portare dentro le aule parlamentari le istanze che arrivano dalle piazze, che Elly Schlein ha sintetizzato: lotta alle diseguaglianze, lotta per un ambiente diverso e soprattutto per un lavoro vero e dignitoso”.