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Autore: Redazione StudioNews

Nasce Nord Sardegna Aeroporti, nozze tra scalo Olbia e Alghero

Nasce Nord Sardegna Aeroporti, nozze tra scalo Olbia e Alghero



Nasce Nord Sardegna Aeroporti, nozze tra scalo Olbia e Alghero – askanews.it



Nasce Nord Sardegna Aeroporti, nozze tra scalo Olbia e Alghero – askanews.it



















Milano, 21 mar. (askanews) – Si rafforza il sistema aeroportuale della Sardegna settentrionale con la nascita di Nord Sardegna Aeroporti, che riunirà le attuali società di gestione dello scalo di Olbia (Geasar) e di Alghero (Sogeaal). I cda delle due società hanno infatti approvato l’avvio del percorso che porterà alla fusione delle due realtà industriali in un’unica società di gestione aeroportuale di entrambi gli scali.

La nascita di Nord Sardegna Aeroporti anticipa e prepara la strada per l’auspicata creazione di un unico polo industriale dei tre aeroporti sardi, volta a rafforzare la connettività nazionale e internazionale dell’isola a beneficio dei suoi residenti e del sistema economico locale. L’obiettivo dell’operazione è incrementare significativamente il traffico totale passeggeri – passando dai 4,7 milioni del 2022 a 7 milioni nel 2030 – e la connettività del bacino di utenza del Centro-Nord Sardegna, sfruttando al meglio le potenzialità dei due scali con una logica di sistema, perseguendo al contempo possibili specializzazioni legate alla loro vocazione funzionale e territoriale, nonché strategie operative e commerciali finalizzate all’utilizzo ottimale delle infrastrutture e ad un’offerta di servizi aeroportuali di qualità. Sono a tal fine pianificati ingenti investimenti infrastrutturali in entrambi gli scali, relativi a sviluppo di capacità, sicurezza, sostenibilità e innovazione, e funzionali alla crescita attesa del traffico e delle attività commerciali.

L’assetto azionario di Nord Sardegna Aeroporti rimarrà sostanzialmente invariato rispetto a quello attuale di Geasar e di Sogeaal: la maggioranza del capitale sarà detenuta, direttamente e indirettamente, da F2i Ligantia, società gestita da F2i Sgr e che vede tra i suoi azionisti anche la Fondazione di Sardegna. Le restanti quote resteranno detenute da istituzioni pubbliche locali rappresentate dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Sassari e di Nuoro.

GAL: Area Sud Basilicata sia Patrimonio mondiale umanità UNESCO

GAL: Area Sud Basilicata sia Patrimonio mondiale umanità UNESCO



GAL: Area Sud Basilicata sia Patrimonio mondiale umanità UNESCO – askanews.it



GAL: Area Sud Basilicata sia Patrimonio mondiale umanità UNESCO – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Il GAL “La Cittadella del Sapere” – organizzazione costituita da un partenariato pubblico e privato – www.lacittadelladelsapere.it/wp/il-gal, che aderisce al partenariato europeo Elard, in rappresentanza dell’Italia – con il suo presidente Franco Muscolino e con tutto il Consiglio di Amministrazione, insieme al direttore generale Nicola Timpone si uniscono al giornalista Biagio Maimone, originario di Maratea e fondatore del sito “Progetto di Vita per il Sud” – www.progettodivitasud.it – per chiedere alla direttrice dell’Unesco Audrey Azoulay di riconoscere all’Area Sud della Regione Basilicata, che comprende 27 comuni, il Parco del Pollino e il Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese, il titolo di Patrimonio Mondiale dell’Umanità, considerata l’esistenza di tutte le condizioni per esserne destinataria.

“Solo pochi mesi orsono il giornalista Maimone, con un appello accorato e vibrante di tenerezza e poesia, ha chiesto alla Direttrice dell’Unesco di destinare alla Città di Maratea, che egli definisce ‘La Cittadella verde’, il titolo di Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Maimone – si spiega – ritiene doveroso, insieme all’organizzazione Gal ‘La Cittadella del Sapere’, estendere la richiesta del titolo di Patrimonio Mondiale dell’Umanità all’ Area Sud della Regione Basilicata, in quanto ricca di acqua, di natura, di tradizione, cultura e bellezza paesaggistica. Abbandonata, trascurata e sconosciuta, tuttavia possiede un suo fascino particolare, che si manifesta nei suoi paesaggi, nelle infinite chiese, nei piccoli borghi, nelle meravigliose vallate incontaminate, in cui abitano contadini dediti al pascolo, da cui traggono sostegno ed economia”. “La storia e la tradizione della Basilicata sono poco note, per essere una Regione in cui regna il silenzio, che la rende una terra che tace la propria ricchezza. Canterina ed allegra per quanto attiene le sue vallate percorse da ruscelli veloci e borbottanti la melodia della natura, che mai sembra appassire, ma sempre rifulgere di luce e verde, non sfiorato dal passare delle stagioni. Potrebbe rendere molto sul piano turistico ed anche economico per le sue energie inutilizzate e potrebbe diventare il motore trainante dell’intero Sud Italia ed anche dell’intera nazione italiana. Occorre, infatti, tenere in considerazione anche il patrimonio costituito dalle sue acque abbondanti, che sicuramente non saranno soggette a siccità, proprio in quanto incastonate dentro vallate rigogliose e tali da proteggere il loro fluire veloce e fulgido”.

“La cultura green di questa area della Regione Basilicata deve essere valorizzata per porla a disposizione di altre Regioni italiane, le quali possono subire i danni causati dal deterioramento dell’ecosistema. E che dire del turismo? Parte dei fondi del Recovery Fund, in Basilicata, dovrebbero essere utilizzati per creare strade, infrastrutture, collegamenti, al fine di renderla facilmente accessibile e poter incentivare quel turismo, certamente da valorizzare, che apprezza la natura ed i paesaggi incontaminati, che appartengono alla Basilicata, la cui bellezza è sconosciuta agli amanti della natura, considerato, altresì, il deterioramento dell’ecosistema, che sembra non sfiorare questo angolo dell’universo, ancora incontaminato”. “Bisogna investire per far vivere una nuova forma di turismo, oggi di natura vitale, tale in quanto meta che consente di godere della purezza delle acque, della natura, delle vallate, degli alberi sempre verdi, che sono “strumenti naturali” green per rigenerare il corpo e lo spirito in un universo sempre più inquinato e, perciò, ammalato. Occorre far scoprire agli italiani e ai turisti del mondo intero la Basilicata, che, per le sue doti naturali ed ambientali, si distingue da ogni altra Regione italiana”.

L’Area Sud della Regione Basilicata rappresenta, secondo il Gal e secondo Maimone, “un territorio su cui necessita investire per far vivere il bello, il buono, il salutare, il verde della natura bucolica, al fine di poter creare un turismo alternativo ad altre forme di turismo, più caotiche e frenetiche, meno attente alla salute dei turisti”.

Secondo la Cina “la Russia è aperta ai colloqui di pace”

Secondo la Cina “la Russia è aperta ai colloqui di pace”


Secondo la Cina “la Russia è aperta ai colloqui di pace” – askanews.it



Secondo la Cina “la Russia è aperta ai colloqui di pace” – askanews.it

















Roma, 21 mar. (askanews) – La Russia ha “attentamente studiato” il “documento di posizione” della Cina sulla soluzione politica della questione ucraina ed “è aperta a colloqui di pace”: lo ha confermato oggi il portavoce del ministero degli esteri cinese, Wang Wenbin. “Il presidente Putin ha dichiarato che la Russia apprezza la posizione coerente della Cina a sostegno dell’equità, dell’obiettività e dell’equilibrio sulle principali questioni internazionali”, ha aggiunto il portavoce.

Schlein dice che “contro le mafie serve uno sforzo in più dal governo”

Schlein dice che “contro le mafie serve uno sforzo in più dal governo”


Schlein dice che “contro le mafie serve uno sforzo in più dal governo” – askanews.it



Schlein dice che “contro le mafie serve uno sforzo in più dal governo” – askanews.it



















Milano, 21 mar. (askanews) – La segretaria del Pd Elly Schlein invoca “uno sforzo in più” nella lotta alle mafie da parte di “tutte le istituzioni e anche del governo”. A margine della manifestazione nazionale per la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera e Avviso pubblico, Schlein ha affermato: “Qui ci sono molti amministratori che scelgono ogni giorno la lotta contro la criminalità organizzata, contro le mafie, contro la corruzione. Questa – ha aggiunto – è una battaglia fondamentale in un paese come il nostro perché la corruzione e l’infiltrazione economica delle mafie nell’economia, oltre che nelle istituzioni, sono un elemento che aumenta le diseguaglianze in questo Paese. Massima deve essere la guardia delle istituzioni e della politica tutta, trasversalmente, nell’impegno a contrastare questi fenomeni”.

Banche, Enria: nell’Ue redditività record e Npl a minimi storici

Banche, Enria: nell’Ue redditività record e Npl a minimi storici


Banche, Enria: nell’Ue redditività record e Npl a minimi storici – askanews.it



Banche, Enria: nell’Ue redditività record e Npl a minimi storici – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Redditività da record e crediti deteriorati ai minimi storici nelle Banche dell’Ue. Mentre finora “complessivamente il settore si è mostrato molto resiliente allo shock causato dalla guerra, anche più di quanto ci attendessimo in una analisi di vulnerabilità lo scorso maggio”. Lo rileva Andrea Enria, presidente del ramo di Vigilanza bancaria della Bce nel rapporto sul 2022, che presenterà oggi al Parlamento Ue.

Va subito segnalato che le considerazioni di Enria, contenute in una sorta di auto intervista a inizio studio, risalgono al 28 febbraio scorso, secondo quanto precisa la Bce, ben prima quindi che si scatenasse la tempesta di Borse e banche delle ultime sedute. Il coefficiente di solidità patrimoniale per l’insieme del settore Cet1 “si è attestato al 14,7% alla fine del terzo trimestre del 2022, solo leggermente più basso – ha notato – del valore che si era visto a fine 2019”, prima della crisi causata dal lockdown e restrizioni imposte dai governi a motivo del Covid.

Secondo il capo della vigilanza bancaria della Bce la qualità degli attivi delle banche ha continuato a migliorare, mentre il volume complessivo dei crediti deteriorati “è calato in maniera rilevante a 349 miliardi di euro alla fine di settembre 2022, il valore più basso” da quando è iniziata la serie storica del monitoraggio della vigilanza Bce nel 2015. Intanto la redditività delle banche ha a sua volta segnato un record, in senso positivo con la media di Return on equity del 7,6% per le banche nel terzo trimestre del 2022.

Pirelli apre il suo headquarter per le giornate Fai di primavera

Pirelli apre il suo headquarter per le giornate Fai di primavera


Pirelli apre il suo headquarter per le giornate Fai di primavera – askanews.it



Pirelli apre il suo headquarter per le giornate Fai di primavera – askanews.it



















Milano, 21 mar. (askanews) – Pirelli apre il suo headquarter di Milano-Bicocca per le giornate Fai di primavera. Domenica 26 marzo, dalle 10 alle 18, i tour guidati dallo staff di Fondazione Pirelli accompagneranno i partecipanti alla scoperta del ricco patrimonio storico, artistico e culturale dell’azienda, fondata nel 1872, in un viaggio da fine Ottocento a oggi.

La visita prevede un percorso che spazia dalla Fondazione Pirelli (con i suoi quattro chilometri di documentazione custodita nell’Archivio Storico, la mostra “Pirelli, When History Builds The Future” e l’esposizione temporanea “Progettare la luce: Pirelli e l’architettura dei luoghi di lavoro”), alla quattrocentesca Bicocca degli Arcimboldi fino all’HQ principale con la storica torre di raffreddamento, cuore del vecchio stabilimento e simbolo dei luoghi del lavoro. “Aprire le porte del nostro headquarter significa mostrare a tutti la bellezza dei nostri luoghi di lavoro, figli di una tradizione del fare impresa lunga 150 anni con una particolare tendenza all’innovazione, e di una cultura politecnica che da sempre favorisce l’incontro fra il sapere umanistico e la conoscenza scientifica”, ha spiegato Antonio Calabrò, Senior Advisor Cultura Pirelli e Direttore di Fondazione Pirelli. “Quella stessa cultura che ci ha permesso di creare non solo fabbriche efficienti e all’avanguardia, ma anche belle e a misura d’uomo”.

Il Papa sceglie il tema della “libertà di non migrare” per la Giornata del rifugiato

Il Papa sceglie il tema della “libertà di non migrare” per la Giornata del rifugiato


Il Papa sceglie il tema della “libertà di non migrare” per la Giornata del rifugiato – askanews.it



Il Papa sceglie il tema della “libertà di non migrare” per la Giornata del rifugiato – askanews.it



















Città del Vaticano, 21 mar. (askanews) – “Liberi di scegliere se migrare o restare”. Questo il tema scelto da Papa Francesco per il suo tradizionale Messaggio in occasione della 109.ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebrerà domenica 24 settembre prossimo.

Un tema, spiega in una nota il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, che vuole promuovere “una rinnovata riflessione su un diritto non ancora codificato a livello internazionale: il diritto a non dover emigrare ossia, in altre parole, il diritto a poter rimanere nella propria terra”. “La natura forzata di molti flussi migratori attuali obbliga ad una considerazione attenta delle cause delle migrazioni contemporanee. – spiega il Dicastero vaticano – Il diritto a rimanere è precedente, più profondo e più ampio del diritto ad emigrare. Esso include la possibilità di essere partecipi del bene comune, il diritto a vivere in dignità e l’accesso allo sviluppo sostenibile, tutti diritti che dovrebbero essere effettivamente garantiti nelle nazioni d’origine attraverso un esercizio reale di corresponsabilità da parte della comunità internazionale”. Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale annuncia, quindi, che avvierà una campagna di comunicazione per favorire una “comprensione approfondita” del tema del Messaggio attraverso sussidi multimediali, materiale informativo e riflessioni teologiche.

Mattarella: lotta alla mafia è una priorità, batterla è possibile

Mattarella: lotta alla mafia è una priorità, batterla è possibile


Mattarella: lotta alla mafia è una priorità, batterla è possibile – askanews.it



Mattarella: lotta alla mafia è una priorità, batterla è possibile – askanews.it



















Casal di Principe (Ce), 21 mar. (askanews) – “Battere la mafia è possibile. Lo diceva Giovanni Falcone: ‘La mafia non è affatto invincibile. E’ un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine’. Casal di Principe lo ha dimostrato”. E’ il messaggio che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lanciato proprio da Casal di Principe nella Giornata in ricordo delle vittime innnocenti delle mafie e nell’annniversario della morte di Don Diana.

“Cari ragazzi – ha detto il capo dello Stato rivolgendosi agli studenti delle scuole di Casal di Principe -, la lotta alle mafie riguarda tutti, ciascuno di noi. Non si può restare indifferenti, non si può dire: non mi riguarda. O si respingono con nettezza i metodi mafiosi o, anche inconsapevolmente, si rischia di diventarne complici”. “La Repubblica Italiana considera prioritaria la lotta a tutte le mafie”, ha ribadito Mattarella, sottolineando: “Con leggi e strumenti avanzati, grazie all’impegno di inquirenti e forze dell’ordine – ai quali dobbiamo sempre esprimere la nostra vicinanza e la nostra riconoscenza – sono state disarticolate organizzazioni potenti e minacciose, capi arroganti sono stati assicurati alla giustizia, intere aree sono state liberate dalla oppressione mafiosa. Grazie anche al lavoro prezioso di associazioni di volontariato, la cultura dell’antimafia, il rigetto dei metodi criminali si sono diffusi in modo straordinario, specialmente tra i giovani, spezzando le catene dell’omertà e della paura”.

“L’efferato omicidio di don Peppino Diana è stato un detonatore di coraggio e di desiderio di riscatto – ha sottolineato il capo dello Stato -. Ha prodotto un’ondata di sdegno, di partecipazione civile, una vera battaglia di promozione della legalità. Lo ha ricordato il Sindaco, rammentando la grande partecipazione popolare che 29 anni fa ha accompagnato il feretro di don Diana”.

Milano-Cortina, Fontana: Giochi occasione unica dei prossimi anni

Milano-Cortina, Fontana: Giochi occasione unica dei prossimi anni


Milano-Cortina, Fontana: Giochi occasione unica dei prossimi anni – askanews.it



Milano-Cortina, Fontana: Giochi occasione unica dei prossimi anni – askanews.it



















Milano, 21 mar. (askanews) – La “grande partita” della dodicesima legislatura del Consiglio regionale della Lombardia “ed un’occasione unica per la nostra regione e per tutto il paese, è il grande evento delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante la presentazione in Consiglio regionale del programma di governo per la nuova legislatura al Pirellone.

“II ruolo di Regione Lombardia sarà fondamentale nella predisposizione degli impianti e nel potenziamento dell’accessibilità ai siti olimpici attraverso la realizzazione delle opere infrastrutturali, così come l’impegno nella promozione e nella cura della legacy, ma sarà indubbiamente anche un’opportunità di crescita e rilancio per i territori coinvolti” ha aggiunto. “Fin da subito, sotto la nostra regia, abbiamo voluto coinvolgere gli stakeholder locali nella costruzione di un Masterplan socioeconomico, che metta a fattor comune le tante risorse ed eccellenze presenti” ha continuato Fontana.

Wwf: domani la Giornata mondiale dell’Acqua

Wwf: domani la Giornata mondiale dell’Acqua


Wwf: domani la Giornata mondiale dell’Acqua – askanews.it



Wwf: domani la Giornata mondiale dell’Acqua – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Acqua e clima – sottolinea il Wwf – rappresentano due crisi correlate. I problemi legati all’acqua, da un lato la siccità – con il relativo aumento degli incendi – dall’altro alluvioni e inondazioni, sono destinati a peggiorare in tutto il mondo con la crisi climatica. A rischio ci sono milioni di specie animali e vegetali, inclusa la specie umana che già vede oltre due miliardi di persone in situazione di precarietà o sofferenza idrica. Non a caso proprio domani si apre a New York la seconda Conferenza Mondiale sull’Acqua, a 45 anni dalla prima (1977).

Quando si pensa all’azione sull’acqua da parte della popolazione, spesso ci si limita ai consigli elementari come quello di chiudere i rubinetti. Per il WWF, si può fare molto di più. Per questo l’Associazione, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo), fornisce dati e strumenti per conoscere meglio la quantità d’acqua reale che consumiamo, non solo dunque quella che esce dai rubinetti delle case, ma quella presente nel cibo e negli oggetti della nostra vita quotidiana, e quindi come ridurre il suo consumo. L’ACQUA NASCOSTA

L’acqua che beviamo è solo una piccola parte di quella che consumiamo ogni giorno. Al consumo diretto (per lavarsi, cucinare, pulire o innaffiare le nostre piante) che in Italia è di 236 litri al giorno a persona contro una media europea di 165 litri, va aggiunto quello indiretto, legato all’ “acqua nascosta”, ossia quell’acqua necessaria per produrre i beni e i servizi che utilizziamo e il cibo che mangiamo. Se compriamo una t-shirt in cotone, mangiamo una bistecca o beviamo una birra stiamo consumando acqua. Ogni fase produttiva per realizzare un prodotto finito può consumare acqua. La somma di tutti questi consumi rappresenta l’impronta idrica quotidiana. In Italia consumiamo in media circa 130 miliardi di m³ all’anno – una delle impronte idriche più alte d’Europa, con una media di 6.300 litri a persona al giorno. Consumi non più sostenibili e allarmanti considerando che secondo il World Resources Institute nel 2040 l’Italia sarà in un serio stress idrico. Sarebbe importante che sui prodotti venisse indicata la loro impronta idrica (e altrettanto per la CO2) in modo da indirizzare il consumatore verso scelte più sostenibili premiando le aziende che maggiormente si impegnano in una gestione sostenibile delle risorse idriche.

Il 90% dell’impronta idrica di ciascuno di noi è determinata dal cibo che porta in tavola. È stato stimato che ogni persona “mangi” in media 5.000 litri di acqua al giorno: mangiamo assai più acqua di quella che beviamo (da 1.500 a 10.000 litri al giorno, a seconda di dove si vive e di cosa si mangia). La carne è l’alimento maggiormente “idrovoro”. La sua impronta idrica è legata principalmente all’acqua necessaria per l’alimentazione del bestiame ed è influenzata da diversi fattori, che vanno dal sistema di produzione impiegato alla composizione e origine del mangime utilizzato.

NON SOLO CIBO I vestiti che indossiamo, i tessili che abbiamo e utilizziamo in casa hanno una lunga filiera alle spalle che inizia dai campi dove si coltiva il cotone e dalle piattaforme dove si estrae il petrolio per le fibre sintetiche. Ogni passaggio del processo di produzione dei tessili comporta un enorme utilizzo di acqua, dalla tinteggiatura al trattamento delle fibre. Questo fa sì che l’industria tessile sia la seconda industria ad alta intensità di consumo idrico al mondo, con circa 93 miliardi di metri cubi di acqua all’anno, pari al 4% di tutta l’acqua dolce estratta a livello globale. Per produrre tutti i tessili acquistati dalle famiglie europee sono necessari ogni anno circa 24.000 milioni di m³ di acqua. L’acqua è una risorsa rinnovabile ma finita. Impariamo ad usarla con parsimonia, senza sprechi e senza inquinarla. Per ridurre la propria impronta idrica basta poco. È importante preferire tessuti biologici e certificati, lavare e preferire il riciclo all’acquisto. A tavola, invece, è fondamentale che ognuno di noi segua un’alimentazione sana ed equilibrata, basata su alimenti prevalentemente vegetali, di stagione, locali e biologici. Limitando la frequenza degli ingredienti più “idrovori” potremmo ridurre l’impronta idrica europea del 23% ed essere tutti parte di un cambiamento globale. Per quanto riguarda gli usi produttivi, in Italia l’agricoltura è il settore economico più assetato, con l’85% dell’impronta idrica della produzione, comprendendo l’uso di acqua per la produzione di colture destinate all’alimentazione umana e al mangime per il bestiame (75%), e per pascolo e allevamento (10%). È evidente quindi che l’attenzione principale nella gestione dell’acqua debba essere posta sul settore agricolo, promuovendo il risparmio idrico in agricoltura. LA SICCITA’ AVANZA Secondo il Gruppo intergovernativo di esperti ONU sul cambiamento climatico (IPCC), l’aumento della temperatura in atto sarà accompagnato da grandi cambiamenti nel ciclo dell’acqua in tutto il Pianeta, con aree umide che diventeranno molto più umide e aree aride che saranno soggette a siccità più intense e per periodi più lunghi. In questi ultimi due anni anche zone che non conoscevano la siccità stanno affrontando nuovi problemi, si pensi (per l’Europa) alla Francia, alla Gran Bretagna e al Nord Italia. Dobbiamo anche fare i conti con una riduzione di disponibilità idrica del 19% registrata negli ultimi trent’anni rispetto al precedente periodo (ISPRA 2022), che dovrebbe indurci a rivedere la distribuzione dell’acqua per i diversi usi. GLI ITALIANI E LA CARENZA D’ACQUA Il mondo è riunito dal 22 al 24 marzo a New York per la Conferenza Onu sull’acqua (UN 2023 water Conference). Per questa occasione è stata pubblicata pochi giorni fa una nuova ricerca di GlobeScan che evidenzia la percezione a livello globale della scarsità di acqua. Il dato principale che è emerso è che il 58% delle persone a livello globale ritiene che la carenza di acqua dolce sia un problema “molto serio”. Per quanto riguarda i risultati del sondaggio in Italia, emerge che il 56% degli italiani dichiara di essere “fortemente” colpito sul piano personale dalla scarsità d’acqua, mentre un altro 37% ne è “moderatamente” colpito, in totale ben il 93%; il 72% degli italiani ritiene la carenza di acqua dolce “molto grave” (nel complesso, il 96% la ritiene molto o abbastanza grave); il 97% degli italiani considera l’inquinamento delle acque di fiumi, laghi e oceani è un problema serio (69%) o molto serio (28%). Infine, un dato significativo è che tra le persone interessate dagli effetti del cambiamento climatico, il 62% afferma di essere stato colpito dalla siccità. COSA FARE È imperativo abbattere le emissioni climalteranti, onde evitare gli scenari più preoccupanti e ingestibili della crisi climatica, affrancandosi dall’uso dei combustibili fossili, fermando la deforestazione e la cementificazione, proteggendo la salute degli ecosistemi. Ma è altrettanto indifferibile l’adattamento, vale a dire cercare un nuovo modello di benessere che affronti con lungimiranza i cambiamenti già in atto: per l’acqua, vuol dire anche abbatterne lo spreco, ridurne e razionalizzarne l’uso, assicurare la salute della natura e ripristinare il territorio, garantire un’equa distribuzione della risorsa. Le persone possono essere parte attiva in questo cambiamento di paradigma, generando un beneficio evidente all’ambiente e costringendo governi e aziende ad agire subito. EARTH HOUR Sabato 25 marzo torna Earth Hour, l’Ora della Terra del WWF: dalle 20 e 30 per un’ora, in tutto il mondo milioni di persone saranno chiamate alla mobilitazione, verranno spente le luci di abitazioni, piazze e monumenti iconici per il futuro del Pianeta.