Roma, 6 apr. (askanews) – “Sono molto soddisfatta del provvedimento passato oggi in CDM. Serviva un’operazione drastica che rendesse più efficiente e razionale l’attività di supporto svolta da Enit. Ora al suo posto viene costituita ‘ENIT S.p.A.’, società per azioni il cui azionista sarà il Ministero dell’Economia e delle finanze”. Commenta così il Ministro del turismo Daniela Santanchè l’approvazione in CDM del provvedimento che consentirà di costituire ENIT S.p.a.
“La soppressione dell’ente – prosegue il Ministro – e la sua costituzione in società in house segnerà un cambio di passo: Enit sarà più dinamica e finalmente in grado di adempiere al suo scopo, che è quello di essere il braccio operativo nell’attuazione delle politiche di promozione del made in Italy. Insieme alla collaborazione e al lavoro che stiamo conducendo con le Regioni arriveremo finalmente a presentarci al mondo come Italia; questo è il concetto che negli anni è mancato, e su cui mi batto da quando sono diventata Ministro: ovvero la promozione dell’Italia tutta, Italia come brand”.
Roma, 6 apr. (askanews) – Verrà annunciata domani la nuova segreteria Pd, salvo intoppi dell’ultima ora. L’assetto dovrebbe ormai essere pronto, la segretaria Elly Schlein continua a lavorarci in queste ore ma lo schema sembra a questo punto definito, secondo quanto riferiscono diverse fonti Pd sia di maggioranza che di minoranza. Sembra confermato che non ci saranno vice-segretari, nonostante le pressioni di Stefano Bonaccini per averne uno. Verrà nominato un coordinatore della segreteria e probabilmente toccherà l’incarico toccherà a Marco Furfaro.
L’organizzazione potrebbe andare a Gaspare Righi, fedelissimo della Schlein, mentre Marco Sarraccino dovrebbe avere la delega al sud. Previsto anche l’ingresso di Marta Bonafoni, mentre Rossella Muroni ha fatto sapere di non essere disponibile. Per Giuseppe Provenzano dovrebbe esserci l’incarico agli esteri e Articolo 1 sarà rappresentato da Alfredo D’Attorre o da Cecilia Guerra, che sembra essere in vantaggio rispetto al collega. Ci sarà anche Alessandro Zan, che si occuperà di diritti. Dovrebbe essere confermato all’economia Antonio Misiani e potrebbe entrare Sandro Ruotolo. Per la minoranza è sicuro Davide Baruffi, fedelissimo di Bonaccini che avrà gli enti locali, mentre Alessandro Alfieri dovrebbe ottenere la delega a riforme e Pnrr e Debora Serracchiani alla giustizia. Ai bonacciniani dovrebbero toccare altri due posti, ma è incerto a questo punto il ruolo di Simona Bonafè, che potrebbe restare vice-capogruppo alla Camera con la promozione a “vicaria”. Da valutare anche se l’area degli “ulivisti”, i sostenitori di Bonaccini che si sono smarcati dalle proteste sui capigruppo, sarà rappresentata da Pina Picierno o da altri nomi.
Roma, 6 apr. (askanews) – Gli eventi idrologici estremi influenzano la sicurezza umana, a partire dall’alimentazione. I ricercatori del Politecnico di Milano e dell’Università della California a Berkeley – si legge in una nota – hanno esaminato il complesso legame tra siccità e conflitti in America Centrale in uno studio pubblicato oggi sulla prestigiosa rivista Nature Water.
I ricercatori hanno esplorato, per i decenni dal 1996 al 2016, come la disponibilità di acqua abbia influito sulla produzione agricola e sulla sicurezza alimentare e hanno studiato il nesso tra l’insicurezza alimentare indotta dalla siccità e l’emergere di conflitti nella regione. Le città dell’America Centrale sono note per i loro alti tassi di omicidi e violenze urbane legate alla proliferazione di giovani bande di strada conosciute come maras. Inoltre, le comunità rurali sono minacciate dalla canicula, una stagione secca che si verifica in luglio e agosto, e dai suoi gravi impatti sull’agricoltura, che costituisce la principale fonte di approvvigionamento alimentare e reddito in questa regione del mondo.
“Nel nostro studio, per la prima volta in letteratura, si considera esplicitamente la sicurezza alimentare come un meccanismo centrale nella catena che collega la scarsità d’acqua causata dalla siccità e il conflitto – ha spiegato Martina Sardo, dottoranda presso il Politecnico di Milano e autrice principale dello studio – Abbiamo anche analizzato in che modo il commercio alimentare interno può influenzare il livello di sicurezza alimentare dalle aree di produzione alle aree di consumo alimentare, come le città”. Secondo Maria Cristina Rulli, docente di Idrologia e coordinatrice del Lab Glob3ScienCE (Global Studies on Sustainable Security in a Changing Environment) del Politecnico di Milano, “Abbiamo declinato la sicurezza alimentare sia in termini biofisici, cioè di disponibilità di risorse naturali per la produzione di cibo e la stabilità delle stesse rispetto agli estremi idrologici, sia nei termini socioeconomici attinenti l’accesso alle risorse e quindi al cibo. La combinazione di un modello agroidrologico fisicamente basato e spazialmente distribuito con un complesso modello statistico che correla disponibilità e accesso all’acqua e al cibo, indicatori socio-economici e conflitto, mostra che diminuzioni nella disponibilità e accesso all’acqua e al cibo spiegano l’accendersi del conflitto mentre condizioni stabili di pace sono influenzate maggiormente da favorevoli condizioni socio-economiche. Inoltre, i conflitti in un dato luogo possono essere anche influenzati da condizioni di scarsità idrica che si verificano in luoghi distanti: ciò a spiegare come il commercio interno di cibo possa rafforzare ed espandere spazialmente il nesso acqua-cibo-conflitto”.
Lo studio offre informazioni su come il clima e la disponibilità di acqua possono interagire con il benessere umano e i disordini sociali attraverso la sicurezza alimentare. La ricerca evidenzia anche l’importanza di rafforzare la resilienza delle comunità rurali nei Paesi in via di sviluppo per prevenire l’aumento della tensione sociale.
Roma, 6 apr. (askanews) – Sono 570mila i manifestanti contro la riforma delle pensioni che hanno sfilato in corteo oggi in tutta la Francia. Lo ha annunciato il ministero degli Interni di Parigi. Una mobilitazione, sottolineano i media francesi, in calo: il 28 marzo erano 740.000 le persone scese in piazza per contestare la riforma previdenziale.
Per le strade di Parigi hanno sfilato in 57mila, secondo la prefettura della capitale francese. Fonti del sindacato Cgt, Confederazione generale del lavoro, hanno invece parlato di 400mila persone presenti. Il corteo è stato caratterizzato da fasi di tensioni e disordini. Una signora anziana è stata colpita da un oggetto nel tredicesimo arrondissement di Parigi ed è stata presa in cura dai medici. Una poliziotta della Brav (Brigades de repression des actions violentes motorisees, la brigata mobile della polizia attiva per contenere le proteste) è stata invece trasportata in ospedale dopo aver perso conoscenza, mentre un altro agente è rimasto ferito al volto durante la manifestazioni parigine, sempre secondo la prefettura. Scontri sono avvenuti a Nantes, Nancy e Strasburgo, con diversi arresti da parte della polizia. La manifestazione contro la riforma delle pensioni ha richiamato a Nantes tra le 15mila, secondo la polizia, e le 50mila persone, secondo i sindacati: violenti scontri hanno contrapposto i dimostranti alla polizia. Per oltre tre ore sono avvenuti scontri tra manifestanti che lanciavano oggetti – e provocavano danni – e la polizia: gli agenti, mobilitati in gran numero, hanno reagito sparando gas lacrimogeni. Secondo la prefettura della Loire-Atlantique, 23 persone sono state arrestate a Nantes e nove a Saint-Nazaire, dove la manifestazione ha richiamato tra le 10mila (stima sindacale) e le 7mila (stima polizia) persone. A Nantes, i manifestanti hanno scritto sui muri “gloria alla piazza” e “lunga vita ai netturbini”, hanno appiccato diversi incendi e deturpato cartelloni pubblicitari, una stazione per il noleggio biciclette self-service, una fermata dell’autobus, un semaforo.
Il portico dell’agenzia della Banque de France a Nancy è stato inoltre incendiato a margine del corteo contro la riforma delle pensioni, ha osservato un fotografo della France Presse. I vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere il rogo, durante una manifestazione che ha riunito circa 4mila persone. L’incendio è stato appiccato da un bidone della spazzatura che è stato spinto contro la porta e poi dato alle fiamme. Le strade di Nancy sono state teatro di scontri tra polizia ed elementi radicali come durante i due giorni precedenti di azione contro la riforma delle pensioni. Le forze di sicurezza hanno usato una grande quantità di gas lacrimogeni per cercare di disperdere gli elementi più difficili da controllare, ma gli scontri nel centro della città sono proseguiti intorno alle 18.30. Anche a Strasburgo ci sono stati scontri tra polizia e partecipanti a due cortei, secondo diversi media locali: 12mila manifestanti hanno sfilato per le strade della città alsaziana secondo gli organizzatori, rispetto ai 5.600 di cui hanno parlato le autorità.
Milano, 6 apr. (askanews) – “Ci siamo confrontati a lungo con Meta sulle rispettive posizioni, ma allo stato attuale siamo ancora lontani dalle precise indicazioni formulate ieri dall’Agcm”. Così Siae in una nota. “Continuiamo comunque a lavorare nell’auspicio di pervenire ad una soluzione condivisa”, conclude la società italiana degli autori ed editori.
Ieri l’Antitrust aveva avviato un’istruttoria nei confronti di Meta per accertare un presunto abuso di dipendenza economica nella negoziazione con Siae della stipula della licenza d’uso, sulle proprie piattaforme, dei diritti musicali.
Milano, 6 apr. (askanews) – “E’ importante intervenire per fronteggiare i’ grave problema della siccità che sta interessando l’intero Paese con circa 300mila aziende agricole che si trovano nelle aree più colpite dall’emergenza, con la situazione più drammatica nel bacino della Pianura Padana dove nasce quasi un terzo dell’agroalimentare Made in Italy e la metà dell’allevamento”. Coldiretti commenta così il decreto legge all’esame dell’ultimo Consiglio dei ministri, che contiene misure in tema di gestione della risorsa idrica.
“Gli agricoltori italiani sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma l’acqua è essenziale per mantenere sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare” ha dichiarato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ricordando che “con l’Italia che perde ogni anno l’89% dell’acqua piovana è necessario intervenire sulla manutenzione e realizzare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio per conservare l’acqua e distribuirla quando è necessario ai cittadini, all’industria e all’agricoltura”.
Milano, 6 apr. (askanews) – Un’indagine di CNA Turismo e Commercio prevede che saranno circa 1,7 milioni i turisti che nel 2023 si dedicheranno al turismo enologico in Lombardia sugli oltre 10 milioni (ci cui tre stranieri) che lo faranno in tutta Italia. Si tratta di turisti che visiteranno le circa tremila aziende vitivinicole lombarde e che pernotteranno almeno una notte fuori casa in strutture alberghiere e, spesso, extra-alberghiere, generando ricavi per circa 88 milioni di euro.
Quest’anno gli enoturisti che raggiungeranno lo Stivale, lo faranno principalmente da Francia, Germania, Regno Unito, Austria, e fuori dal Vecchio Continente, da Stati Uniti e Giappone. “L’enoturismo nella nostra regione rappresenta uno dei patrimoni culturali e gastronomici più preziosi, capace di attrarre sempre più visitatori provenienti da tutto il mondo” ha dichiarato la Presidente di CNA Lombardia Turismo e Commercio, Eleonora Rigotti, spiegando che “la grande qualità dei vini prodotti, la bellezza dei paesaggi e la passione dei produttori rendono questa esperienza unica e indimenticabile”. “Si tratta di un patrimonio collettivo che dovrà portare i territori ad una maggiore collaborazione e ad un cambio di mentalità da parte dei produttori nei riguardi dei propri colleghi, che dovranno essere visti come partner e non più come competitor” ha proseguito Rigotti, concludendo che “l’enogastronomia rappresenta un autentico driver economico per incentivare la destagionalizzazione del turismo, in grado di diversificare i territori promuovendo la scoperta di borghi meno noti ma altrettanto caratteristici, dove i turisti enologici, con elevata capacità di spesa, contribuiscono a generare ricchezza e sviluppo economico per il territorio”.
Questa tendenza di crescita del “food & wine” in Lombardia, che secondo i recenti dati di Polis Lombardia, (l’Istituto regionale per il supporto alle politiche della Lombardia) può contare su quasi 30mila strutture ricettive con circa 470mila posti letto, può essere attribuita alla grande varietà di vini prodotti nella regione con 1.4 milioni di ettolitri su di una superficie di 30mila ettari coltivati e all’elevata qualità del prodotto testimoniata dalle 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt. A tutto ciò si aggiunge l’exploit nel corso del 2022 delle esportazioni che sono cresciute del 7,8% rispetto al 2021, raggiungendo poco meno di 320 milioni di euro.
Roma, 6 apr. (askanews) – E’ stata presentata a Roma l’indagine “EISI – Empathy Index del Sistema Italia – Verso un indice nazionale di empatia nei processi decisionali e di informazione”, promossa da VERA Studio in collaborazione con la Fondazione Luigi Einaudi. Francesco Schlitzer, fondatore di VERA Studio, ha introdotto i risultati di questa indagine qualitativa che, per la prima volta in Italia, rileva il grado di empatia nell’ambito dei processi decisionali e di informazione, nata dalla percezione, piuttosto diffusa nell’opinione pubblica e tra gli osservatori dell’Italia, che la società italiana sia sempre più divisa e conflittuale. Ne hanno discusso Andrea Cangini, Segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi, Laura Boella, docente di Filosofia Morale all’Università Statale di Milano e Gianfranco Rotondi, giornalista e deputato.
La ricerca che ha analizzato i tre ambiti che compongono l’empatia, ovvero Ascolto, Persuasione e Cambiamento, ha visto il coinvolgimento di 100 manager CEO o a Capo della Comunicazione del settore profit e no-profit. Al panel è stato chiesto di esprimere, mediante un’intervista diretta, un giudizio articolato sull’empatia dei tre Corpi Sociali – Istituzioni, Media e Rappresentanze Sociali – che giocano un ruolo da protagonisti sia nell’ambito della costruzione delle regole che in quello della (in)formazione dell’opinione pubblica. L’Indice EISI, espresso in virtù di una media ponderata calcolato su un punteggio da 1 a 10, è stato di “5” espressione di un paese fermo, impantanato. Le Istituzioni hanno raggiunto uno score di “4,5” insufficiente. Il panel, infatti ritiene che la classe politica sia eccessivamente condizionata dalla ricerca del consenso a scapito del ruolo di indirizzo politico. Ma è la burocrazia a risultare il principale ostacolo al cambiamento. Per i Media il punteggio raggiunto è di “5,5” vale a dire mediocre. Il tema degli assetti proprietari e quindi dell’indipendenza nel settore dell’informazione appare centrale in questa sezione dell’indagine. Inoltre per rincorrere la disintermediazione dell’informazione i Media hanno perso autorevolezza. Per le Rappresentanze sociali, il modello di rappresentanza andrebbe profondamente ripensato soprattutto in un’ottica di condivisione meno corporativismo e più responsabilità. Punteggio”5,5″ vale a dire mediocre.
“La sensazione è che anche oggi nel nostro Paese ci sia un guasto, tanta ruggine che impedisce al sistema di funzionare, facendoci perdere molte opportunità non solo di crescita economica ma anche culturali e d’innovazione” – dichiara Francesco Schlitzer, che aggiunge – “Quello che ci siamo chiesti quindi è se sia possibile, attraverso l’utilizzo di un elemento psicologico, di un sentimento, contribuire a conoscere meglio le ragioni del guasto o quanto meno se sia possibile individuare gli elementi per rimuovere un po’ di questa ruggine nelle dinamiche sociali”. “L’empatia si alimenta del pregiudizio, il pregiudizio si nutre del contesto, il contesto è in larga parte dovuto al modo di porsi dei tre soggetti testati – commenta Andrea Cangini – se politica, media e parti sociali non avessero passato gli ultimi decenni a delegittimarsi a vicenda e si fossero limitati a svolgere ciascuno la propria funzione nell’interesse dei cittadini, oggi sarebbero senz’altro più popolari e verrebbero ritenuti più empatici”.
Roma, 6 apr. (askanews) – iBanFirst, fornitore globale di servizi finanziari che offre alle PMI soluzioni su misura per la gestione di incassi e pagamenti internazionali, continua anche quest’anno la sua ipercrescita – +72,7% in media ogni anno tra il 2018 e la fine del 2022 – e annuncia una nuova brand identity per riflettere al meglio l’ambizione di essere il punto di riferimento per i pagamenti internazionali B2B di nuova generazione. Presente in 10 Paesi europei, dopo l’ultima aggiunta del Regno Unito con l’acquisizione di Cornhill, e con oltre 350 dipendenti, iBanFirst punta ora a diventare l’alternativa numero uno per tutte le aziende che effettuano pagamenti internazionali.
Circa una anno fa l’ingresso in Italia: 15 assunzioni, oltre 100 clienti. Il traguardo arriva a distanza di quasi un anno dall’annuncio dell’ingresso sul mercato italiano, dove iBanFirst è riuscita ad espandere il proprio business attirando oltre 100 nuovi clienti. Recentemente, la fintech ha aperto la propria sede italiana a Milano, dove attualmente operano 15 specialisti. L’obiettivo è arrivare a quota 30 entro il 2024. In Italia il volume di transazioni nell’arco di un anno è stato di oltre 100 milioni di euro. Michele Sansone, Country Manager di iBanFirst in Italia ha dichiarato: “Ormai anche in Italia il tema della digitalizzazione non ha più confini. Anche l’operatività delle nostre PMI verrà sempre più semplificata dall’ausilio del digitale che velocizza gli interi processi, abbattendo i costi fissi. Con iBanFirst siamo riusciti a intercettare questo trend nel mercato, annullando l’operatività spesso macchinosa della sala cambi e portando ai nostri clienti un vantaggio in termini di tempo e costi, operando in piena trasparenza”.
La nuova immagine aziendale, più audace e potente, abbraccia il suo nuovo posizionamento. Il nuovo sito web, il logo rinnovato e la nuova combinazione di colori nero e viola simboleggiano la potenza e l’audacia del gruppo, che ora genera un volume di transazioni mensili pari a 1,4 miliardi di euro ed è appena stato inserito dal Financial Times tra le aziende a più rapida crescita in Europa (FT 1000) per il quarto anno consecutivo. iBanFirst ha adottato anche un nuovo motto “Trust beyond borders”. In un momento in cui le incertezze economiche e i rischi valutari non sono mai stati così grandi per le aziende coinvolte nel commercio internazionale, iBanFirst rivela il suo principale punto di forza: affermarsi con successo come partner di fiducia per migliaia di aziende, combinando la potenza della sua piattaforma con l’esperienza dei migliori specialisti FX. Uno studio esclusivo di Bain dimostra che iBanFirst ha uno dei punteggi di soddisfazione e raccomandazione più alti della sua categoria (NPS di 63).
Pierre-Antoine Dusoulier, CEO e fondatore di iBanFirst, ha dichiarato: “In meno di 10 anni, iBanFirst ha dimostrato che è possibile reinventare i servizi di pagamento internazionali a disposizione delle imprese. Investendo oltre il 20% del proprio budget annuale in tecnologia, iBanFirst ha creato un’interfaccia potente e intuitiva e ha sviluppato un ecosistema unico con banche di primo livello per affermarsi come alleato fidato di CEO e CFO. Oggi, la nuova brand identity riflette il nostro nuovo profilo di leadership e le nostre ambizioni. Il mercato internazionale dei pagamenti ha visto un cambiamento storico negli ultimi anni. Questo è solo l’inizio. Abbiamo tutte le carte in regola per diventare la prima alternativa europea per i pagamenti transfrontalieri B2B”.
Milano, 6 apr. (askanews) – Silvio Berlusconi “Sta riposando. Siamo più sollevati, c’è un miglioramento. Siamo fiduciosi”, lo ha detto Paolo Berlusconi ai giornalisti davanti all’ospedale San Raffaele dove è ricoverato suo fratello, il leader di Forza Italia. Berlusconi è ricoverato da mercoledì nel reparto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano dove è arrivato per affaticamento respiratorio. Ha iniziato da ieri un ciclo di chemioterapia per curare la leucemia eosinofila che gli è stata diagnosticata. Il primo bollettino medico firmato dal professor Alberto Zangrillo e dal professor Fabio Ciceri ha specificato la diagnosi di “leucemia mielocitica cronica” e “infezione polmonare”, spiegando che “la strategia terapeutica prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo” e “il ripristino delle condizioni cliniche preesitenti”.
“Siamo veramente consapevoli che è curato nel migliore dei modi. Questo ci da la garanzia che è trattato molto bene”, ha aggiunto Paolo Berlusconi, concludendo: “Quindi siamo fiduciosi che anche questa volta mio fratello uscirà più forte di prima”.