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Autore: Redazione StudioNews

La sfida di Tuttofabrodo: azzerare l’impronta di carbonio

La sfida di Tuttofabrodo: azzerare l’impronta di carbonio




La sfida di Tuttofabrodo: azzerare l’impronta di carbonio – askanews.it



















Milano, 4 apr. (askanews) – L’attenzione all’impronta di carbonio (carbon footprint) in tutti i piatti del menu e un impegno quotidiano e concreto per azzerarla. È questa la nuova sfida di Tuttofabrodo, locale orientale contemporaneo situato nel quartiere San Salvario di Torino, che fin dalla sua apertura si è distinto anche per porre una speciale attenzione ai temi ecologici e sociali, oltre che gastronomici.

“Abbiamo voluto misurare l’impatto ecologico di ogni singolo piatto all’interno del nostro menu, perché riteniamo che indicare ai clienti, a chi sceglie di sedersi al nostro tavolo, quali ricette siano o meno impattanti sull’ambiente li possa aiutare a effettuare scelte più consce e consapevoli nella loro alimentazione”, ha spiegato Elisa Neri, mente e anima di Tuttofabrodo. Oggi, a distanza di un anno e mezzo, l’impegno sull’impronta di carbonio ha portato a dei risultati: “Nonostante le decine di migliaia di persone servite nel 2022, Tuttofabrodo ha emesso 200 kg di scarti, l’equivalente di un nucleo familiare di 3 persone, secondo il Food Sustainability Index 2019, Fondazione Barilla” ha affermato Elisa Neri.

“Crediamo che questi numeri, più di qualsiasi frase, possano far capire quanto un’attività ristorativa possa realmente impattare sull’ambiente, se si impegna davvero nella riduzione degli sprechi”. L’impronta di carbonio è la stima delle emissioni in atmosfera di gas serra causate da un prodotto, da un servizio, da un’organizzazione, da un evento o da un individuo, calcolate in tonnellate di CO2 equivalente.

Parte Next-Gen Project di Codemotion e Bending Spoons

Parte Next-Gen Project di Codemotion e Bending Spoons




Parte Next-Gen Project di Codemotion e Bending Spoons – askanews.it



















Roma, 4 apr. (askanews) – Ai blocchi di partenza il Next-Gen Project, il progetto educativo realizzato da Codemotion, la piattaforma di riferimento per la crescita professionale degli sviluppatori e per le aziende alla ricerca dei migliori talenti IT, e Bending Spoons, azienda internazionale basata a Milano che sviluppa tecnologie e prodotti all’avanguardia per il digitale. Nato per colmare il gender gap nelle materie STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), Next-Gen Project si rivolge a 200 studentesse delle scuole secondarie di II° grado: con 400 ore di contenuti didattici e 104 laboratori per completare la formazione, l’obiettivo del progetto è fornire alle studentesse le competenze necessarie in materia di coding e Intelligenza Artificiale, per realizzare progetti e soluzioni software originali sul tema del cambiamento climatico.

In partenza a marzo 2023, Next-Gen Project vede già coinvolte diverse scuole tra Milano, Torino, Roma e Catania: nel capoluogo lombardo, l’Istituto d’Istruzione Superiore James Clerk Maxwell e il Liceo Artistico Statale Caravaggio; a Torino, il Liceo Artistico Statale Renato Cottini e il Liceo Scientifico, Linguistico, Scienze Umane “Charles Darwin”; nella capitale, il Liceo Scientifico Plinio Seniore; infine a Catania l’I.S.I.S. “Duca degli Abruzzi”. Nel corso del progetto, le studentesse di questi istituti avranno l’occasione di approfondire il linguaggio di programmazione Javascript, con il quale si interfacceranno per creare prototipi interattivi di servizi innovativi, progetti di data visualization, software e arte generativa. Ulteriore obiettivo sarà l’esplorazione delle potenzialità più recenti di coding e machine learning, come assistenti virtuali, generatori di immagini o AI art. Alle studentesse, infine, verrà proposto di applicare le nozioni apprese, attraverso un uso creativo e consapevole della tecnologia, al tema del cambiamento climatico e di elaborare possibili soluzioni in base agli insegnamenti del corso: Next-Gen Project, infatti, è guidato da 3 degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile definiti dalle Nazioni Unite per il 2030: istruzione di qualità, parità di genere, lotta contro il cambiamento climatico.

La formazione si articolerà su due fasi, entrambe comprendenti laboratori online e momenti di mentoring condotti dagli esperti di Codemotion e Bending Spoons: la prima tra marzo e maggio, la seconda a partire da ottobre 2023 (nel nuovo anno scolastico). Al termine dei due momenti, si terrà un incontro in presenza con il team di Bending Spoons e un evento di chiusura a dicembre. Inoltre, l’offerta di Next-Gen Project prevede la possibilità di accedere a un supporto continuo, erogato online tramite la piattaforma Discord. “Pensiero analitico, familiarità con il coding e capacità di mettere in atto processi di problem solving creativo guideranno il mercato del lavoro del futuro, soprattutto per le donne: si prevede, infatti, che entro il 2030 tra i 40 e i 160 milioni di donne in tutto il mondo dovranno rinegoziare la propria posizione lavorativa acquisendo nuove competenze digitali. Come Codemotion crediamo che sia importante iniziare sin dalle scuole processi di formazione dedicati alle giovani appassionate di digitale e di programmazione, per mostrare loro quali e quante opportunità offre loro il futuro grazie alla tecnologia”, dichiara Chiara Russo, CEO e Co-Founder di Codemotion.

“Lavorare al Next-Gen Project con Bending Spoons ci dà la possibilità di collaborare con un’eccellenza tecnologica italiana e internazionale, mettendo le nostre rispettive competenze al servizio di un progetto che vuole avere un impatto reale sul futuro delle partecipanti”. “Le soluzioni ai grandi problemi del futuro dovranno essere sempre più innovative. Il cambiamento climatico, per esempio, è una sfida di portata inaudita ed è per questo che abbiamo deciso di proporlo come tema del Next-Gen Project: risolvere i problemi con creatività, flessibilità e conoscenze trasversali sarà la principale sfida che i professionisti e le professioniste tech di domani si troveranno ad affrontare. Ed è anche una competenza che ci piacerebbe venisse acquisita dalle partecipanti al progetto, insieme alle conoscenze digitali e tecnologiche”, sostiene Massimo Avvisati, Head of EdTech R&D di Codemotion. “Come Codemotion, anche Bending Spoons crede molto in questo progetto: oltre a sponsorizzarlo con entusiasmo, infatti, mette a disposizione delle studentesse contributi video dal valore formativo e ispirazionale, tra cui contenuti tecnici e un’intervista a una AI Engineer”.

“A Bending Spoons, riconosciamo l’incredibile valore che le donne e, più in generale, maggiore diversity, possono portare nell’industria tech globale. Speriamo che questo piccolo contributo possa aiutare le studentesse della nuova generazione a scoprire e far fiorire la loro passione per la tecnologia e la sua applicazione a problemi reali”, dichiara Silvia Trebini, Senior Recruiter di Bending Spoons. Per maggiori info visita il sito www.nextgenproject.tech.

Casellati a L’Aquila: semplificare anche per ricostruire post sisma

Casellati a L’Aquila: semplificare anche per ricostruire post sisma




Casellati a L’Aquila: semplificare anche per ricostruire post sisma – askanews.it




















L’Aquila, 4 apr. (askanews) – “Un pensiero a 14 anni fa, alla terribile notte che ha prodotto oltre 300 vittime. E il popolo abruzzese ha saputo reagire con molto coraggio e molta forza all’emergenza terremoto. Sono passati 14 anni e ancora la ricostruzione non è terminata. La semplificazione normativa e il lavoro che ci apprestiamo a fare è anche quello di agevolare la ricostruzione e anche la ripresa economica di questa terra. La burocrazia è una sorta di freno a meno rispetto all’economia e uno stolker per la vita dei cittadini”. Lo ha detto il ministro per le Riforme costituzionali Elisabetta Alberti Casellati, a L’Aquila per la firma del protocollo sulla semplificazione amministrativa, insieme con il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. Accordo tra Regione Abruzzo e il ministero per la semplificazione normativa per rendere più facile la vita dei cittadini e delle imprese e in questo caso, ha detto il ministro, a 14 anni dal terremoto dell’Aquila, “anche per aiutare la ricostruzione”.

Eridania entra nel mercato della distribuzione dell’alcol

Eridania entra nel mercato della distribuzione dell’alcol




Eridania entra nel mercato della distribuzione dell’alcol – askanews.it



















Milano, 4 apr. (askanews) – Eridania a partire dal mese di aprile entra nel settore dell’alcol per il canale business to business. L’azienda, parte del gruppo francese Cristal Union, distribuirà in esclusiva in Italia l’alcol etilico ottenuto dalla fermentazione di barbabietola da zucchero e cereali di CristalCo, uno dei maggiori operatori in Europa.

Il nuovo business rappresenta un ritorno per Eridania ed un passo avanti nel progetto di integrazione delle attività di zucchero e alcol nel nostro Paese: l’azienda in Italia detiene una quota di mercato del 29% a valore nel totale mercato della dolcificazione e del 34% a volume considerando il solo segmento zucchero. La nuova attività sarà concentrata su alcune delle diverse destinazioni d’uso dell’etanolo: in particolare, l’alcol commercializzato in Italia sarà impiegato nei settori BtoB di food and beverage, nutrition and pharma, profumi e cosmetici. “Crediamo nell’importanza di un approccio di business integrato tra le attività di zucchero e alcol – ha commentato Alessio Bruschetta, amministratore delegato Eridania Italia – essere rappresentante esclusivo dell’alcol CristalCo in Italia ci permetterà di lavorare per crescere ulteriormente e per aprirci a nuovi potenziali business consolidando sempre di più il brand Eridania”.

L’azienda, nata a Genova nel 1899, ha ora a Bologna il suo head quarter, mentre a Russi, nel Ravennate, ha sede lo stabilimento per il confezionamento dello zucchero uno dei più grandi centri in Europa, in grado di confezionare fino a 130 milioni di chilogrammi all’anno. Cristal Union è il secondo gruppo saccarifero francese e il quarto in Europa (secondo nella produzione di bioetanolo), con un fatturato di circa 1,6 miliardi di euro nel 2021, 2.000 dipendenti e una produzione di 2,4 milioni di tonnellate di zucchero per industria e retail e 7 milioni di ettolitri di alcol e bioetanolo per industria, cosmetica, energia e produzione alimentare.

Vinitaly, indagine: oltre 12,1 mln di donne bevono vino

Vinitaly, indagine: oltre 12,1 mln di donne bevono vino




Vinitaly, indagine: oltre 12,1 mln di donne bevono vino – askanews.it



















Verona, 4 apr. (askanews) – È in atto una lenta ma continua evoluzione nel rapporto di genere con il vino, con un numero crescente di donne che nel tempo sta scoprendo il valore intrinseco e sociale del prodotto. È quanto emerge dall’Osservatorio sul mondo agricolo Enpaia-Censis, in merito al consumo di vino al femminile, presentato in occasione del Vinitaly a Verona. Oltre 12,1 milioni di donne bevono vino: è il 46,7% delle donne italiane con un incremento percentuale nel periodo 2014-2021 del 15,5% a fronte del 2,9% degli uomini. In particolare, in termini di quote di mercato per genere, le donne sono passate dal 38,7% del totale dei consumatori di vino nel 2014 al 41,5% nel 2021, espandendo la propria rilevanza rispetto a quella degli uomini che invece è scesa dal 61,3% al 58,5%. Per quanto riguarda le classi di età, a bere vino sono il 46,1% delle donne con età compresa tra 18 e 34 anni, il 49,1% tra i 35 e 54 anni, il 47,8% tra i 55 e 64 anni e il 43,8% tra le donne con almeno 65 anni. Con riferimento alla professione, dai dati emerge che la quota di donne che beve vino riguarda il 63% delle dirigenti, il 58,9% delle impiegate e dei quadri intermedi, rispetto al 47,9% di chi svolge funzioni più esecutive e al 37,6% delle casalinghe. Il 50,1% delle donne pratica un consumo ad alta responsabilità, poiché limita le quantità e sceglie cosa bere in base alla qualità dei prodotti. Il 90,3% delle donne, inoltre, è convinto che sia possibile educare le persone al consumo moderato, maturo e responsabile di vino e alcolici in genere.

Per quanto riguarda le preferenze delle donne in termini di tipologie di vino, dall’Osservatorio Enpaia-Censis emerge che il 40,6% delle donne preferisce i vini frizzanti, il 40,1% i rossi fermi, il 30,2% i bianchi fermi, il 29,3% gli spumanti, il 19,2% i rosati, il 12,9% i passiti e liquorosi e l’11,3% gli champagne. Gli uomini, molto più delle donne, concentrano invece le proprie preferenze sui rossi fermi (56,1%) e sui bianchi fermi (34,3%). Per Giorgio Piazza, Presidente Fondazione Enpaia e Roberto Diacetti, Direttore Generale Fondazione Enpaia: “Lo studio che abbiamo voluto presentare in occasione del Vinitaly fotografa un fenomeno che sta assumendo sempre più i connotati di un consumo importante da parte delle donne. Non si tratta di un consumo massivo ma intelligente e informato che tiene conto delle tipologie e dell’origine dei prodotti, nonché della loro tradizione e della loro importanza nei vari settori che questo nostro meraviglioso Paese esprime. Va segnalato il fatto che nel mondo del vino l’imprenditoria vitivinicola è donna non solo sotto il profilo del consumo ma anche della produzione, dell’attenzione e della ricerca della qualità, della tradizione e della valorizzazione del prodotto”. Francesco Maietta, Responsabile Area Consumer, Mercati privati, Istituzioni Censis: “Le donne sono sempre più protagoniste del mercato del vino in Italia: aumenta infatti il numero di consumatrici, in particolare tra le donne giovani. In netta maggioranza nella fruizione del vino le donne sono portatrici di una cultura evoluta, matura, nemica degli eccessi e attenta alla qualità. Nei prossimi anni rispondere alle esigenze del consumo femminile di vino sarà sul mercato italiano una delle sfide maggiori per la filiera”.

A Vinitaly presentata la più importante indagine su enoturismo in Italia

A Vinitaly presentata la più importante indagine su enoturismo in Italia




A Vinitaly presentata la più importante indagine su enoturismo in Italia – askanews.it



















Milano, 4 apr. (askanews) – Trent’anni dopo la nascita a Verona del Movimento Turismo del Vino, il 3 aprile è stata presentata a Vinitaly, alla presenza della ministra del Turismo Daniela Santanchè, il 19esimo Osservatorio sul turismo del vino di Nomisma Wine Monitor, la più grande indagine mai realizzata sul turismo del vino in Italia: 265 cantine e 145 Comuni di distretti enologici che fotografano un turismo che accelera, con l’aumento nel numero e nelle tipologie delle esperienze offerte. A celebrare l’anniversario della nascita della prima associazione sull’enoturismo sono intervenute Città del Vino, Donne del Vino, La Puglia in Più, mostrando insieme con il Movimento gli spettacolari dati di crescita di questo comparto.

“Le eccellenze italiane, come il vino, sono un forte traino per il turismo: un settore che può dare grandi possibilità occupazionali ai nostri giovani” ha affermato Santanchè, aggiungendo che “anche per questo dobbiamo investire nella loro formazione e per questo in legge di bilancio abbiamo istituito un fondo di 21 milioni di euro”. “Lavorare nel comparto turistico richiede sacrificio e questo va ricompensato: per questo stiamo pensando con il ministro Calderone come sostenere le aziende” ha proseguito la ministra, ricordando che “l’enoturismo cresce perché è legato a un’esperienza, vuol dire poter camminare nei vigneti: per vedere la vendemmia arriveranno 10 milioni di visitatori”. “Ma c’è ancora tanto da fare – ha sottolineato – a partire da una cartellonistica appropriata, poi potenziare il digitale e destagionalizzare il turismo per stabilizzare anche i lavoratori. La promozione – ha concluso – è ancora troppo frammentata, deve essere organizzata: dobbiamo avere la capacità di fare rete”. “L’introduzione nel 2017 di una normativa agile ma puntuale – ha spiegato il docente ed esperto di Enoturismo, Dario Stefàno – ha messo le ali agli investimenti nelle cantine turistiche italiane che, negli ultimi 10 anni, hanno raddoppiato e in certi casi triplicato l’offerta di esperienze prevedendo intrattenimento, pasti, pernottamenti, serate a tema, esperienze legate al vino, allo sport e alla cultura”.

Donatella Cinelli Colombini, che 30 anni fa creò Cantine aperte e il Movimento Turismo del Vino, si è unita alla presidente delle Donne del Vino, Daniela Mastroberardino, per evidenziare il ruolo femminile. Infatti, benché le cantine turistiche italiane siano dirette soprattutto da uomini (55%), il management della wine hospitality è soprattutto femminile (73%). La wine hospitality delle Donne del Vino si differenzia per una maggiore diversificazione dell’offerta: non solo vino, ma anche attività legate al benessere, alla ristorazione (28%) e ai corsi di cucina (40%), alla ricettività (36%), allo sport (piscine 15%) e all’organizzazione di visite a luoghi limitrofi o di collegamento a eventi culturali (50%). “Una proposta di turismo pensata come un’esperienza culturale attiva e coinvolgente” spiegano Cinelli Colombini e Mastroberardino, sottolineando che “ora dobbiamo puntare a formare addetti sempre più competenti e preparati all’accoglienza: un visitatore soddisfatto diventa un autorevole ‘brand ambassador’ di territorio e prodotto”. La tipologia di cantina turistica più diffusa in Italia è quella piccola e familiare (39%) che appare particolarmente presente in Campania, Puglia e Umbria. Seguono le cantine con rilevanza storica o architettonica (14%) che hanno le percentuali più alte in Veneto e in Piemonte. Le imprese con marchio famoso o storico sono il 12% del totale e sono particolarmente diffuse in Veneto e Sicilia. Piemonte, Toscana, Friuli e Sicilia si caratterizzano per imprese del vino con particolari bellezze paesaggistiche e naturalistiche (11%) mentre in Puglia e in Umbria è più alta la quota di cantine ben organizzate per l”incoming’.

L’indagine evidenzia poi due elementi critici: il 44% delle cantine sono lontane dai circuiti turistici o enoturistici, problema particolarmente evidente in Friuli Venezia Giulia, Umbria e Campania. Inoltre, la metà delle cantine chiude al pubblico nel fine settimana e nei giorni festivi. Chiusura che riguarda anche molti uffici turistici, costituendo un serio problema rispetto ai flussi dei visitatori che sono invece concentrati nei giorni di festa. Per i 145 sindaci intervistati, essere Città del Vino significa promuovere e valorizzare il vino e la sua cultura (per il 76%); essere all’interno di una rete, di un progetto condiviso per poter creare strategie di marketing turistico (65%), e avere una capacità di raccontare e di creare occasioni di promozione del territorio, dei suoi prodotti e delle sue aziende (48%).

Vinitaly, i vini “vulcanici” del Lazio attraggono buyers stranieri

Vinitaly, i vini “vulcanici” del Lazio attraggono buyers stranieri




Vinitaly, i vini “vulcanici” del Lazio attraggono buyers stranieri – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – A Vinitaly i vini del Lazio si dimostrano “vulcanici” in ogni senso. Sono loro, soprattutto, ad attrarre i buyers stranieri nel grande padiglione del Lazio e di Arsial, lunedì 3 aprile, nella seconda giornata della fiera di Verona dedicata ai prestigiosi vini italiani. Una giornata terminata con la visita del ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.

Accompagnato dall’assessore all’agricoltura della Regione Lazio, Giancarlo Righini, e dal Commissario straordinario di Arsial, Andrea Napoletano, il ministro si è fermato, stand per stand, a salutare i produttori. E ha ribadito l’importanza del “brand Roma” che, grazie all’abbinamento con il nome della città eterna e dei suoi monumenti, può diventare un attrattore straordinario di turisti e creare nuove opportunità commerciali: “Implementeremo il lavoro messo in campo nel passato, una base di partenza per un punto di arrivo molto elevato”, ha dichiarato Lollobrigida. Dai vitigni autoctoni ai vini di grande qualità: cresce l’interesse da parte dei consumatori stranieri per i vini laziali, come ha confermato l’apprezzamento delle delegazioni di Brasile, Portogallo, UK, Canada ed Europa occidentale, che hanno degustato i vini del territorio. In particolare, i vini vulcanici, un tesoro enologico dal grande potenziale evolutivo.

Il Lazio vitivinicolo, infatti, insiste in buona parte su aree vulcaniche che, per la composizione mineraria dei suoli e la buona capacità di trattenere l’acqua, regalano al vino grande complessità aromatica, elevata acidità e una mineralità intensa, uniti ad eleganza. Proprio la vulcanicità dei vini, unita alle caratteristiche particolari dei territori, rappresenta un elemento di valorizzazione molto importante, in grado di unire la tradizione della storia millenaria dell’enologia laziale al futuro.

Mattarella: la guerra di aggressione è fuori dal tempo e dalla storia

Mattarella: la guerra di aggressione è fuori dal tempo e dalla storia




Mattarella: la guerra di aggressione è fuori dal tempo e dalla storia – askanews.it




















Ferrara, 4 apr. (askanews) – “In tutto il mondo le università sono chiamate a elaborare riflessioni adeguate alle condizioni che abbiamo, ai mutamenti che vi sono, agli scenari nuovi. Scenari che fanno comprendere come sono fuori dal tempo e dalla storia comportamenti da potenza del secolo scorso, che conducono a una guerra di aggressione ad annettere territori o a competizioni accanite su aspetti marginali”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all’inaugurazione dell’anno accademico dell’università di Ferrara.

“Sono questi gli aspetti rilevanti che contrassegneranno il mondo futuro. E a questo è chiamato il mondo a riflettere – ha aggiunto Mattarella -. E a fare da avanguardia in questa riflessione devono essere le università. Gli atenei hanno questa vocazione, questo ruolo: riflettere per approfondire scenari e indicare percorsi con cui affrontarli. Questo è il mondo che hanno i giovani di fronte, questo è il mondo che le università devono aiutarli a interpretare e governare”.

Nintendo offre riparazione gratuita su controller Nintendo Switch

Nintendo offre riparazione gratuita su controller Nintendo Switch




Nintendo offre riparazione gratuita su controller Nintendo Switch – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – Nintendo ha accettato di offrire la riparazione gratuita a tutti i possessori Ue della Nintendo Switch anche oltre i termini di garanzia legale. Lo riferisce la Commissione europea in base a una procedura che era stata avviata assieme al Network of Consumer Protection Cooperation (Cpc) dopo ricorrenti problemi con controller che non rispondevano ai comandi.

Secondo quanto riporta un comunicato, diversi possessori della consolle di Nintendo avevano riferito di deterioramenti dei dispositivi di comando che rendevano inutili gli stessi e difficoltà a ripararli, con conseguente obbligo di sostituzione che secondo l’esecutivo comunitario comportava spazzatura inutile.

Lombardia, Fermi: università statale di Milano eccellenza europea

Lombardia, Fermi: università statale di Milano eccellenza europea




Lombardia, Fermi: università statale di Milano eccellenza europea – askanews.it



















Milano, 4 apr. (askanews) – “Sono molto contento che una delle mie prime uscite pubbliche in veste di assessore all’Università sia per un evento così importante. Celebrare un secolo di vita di questo ateneo impone uno sguardo al passato, per sottolineare tutto ciò che è stato fatto per la città di Milano, per il territorio e soprattutto per i giovani della nostra Regione. Al contempo, è fondamentale non distogliere l’attenzione dal futuro, nella consapevolezza che solo attraverso lo studio e la ricerca si può ambire a raggiungere determinati traguardi”. Così l’assessore all’università, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia, Alessandro Fermi, a proposito dei 100 anni dell’Università Statale di Milano.

“La Statale – ha continuato – non è solo il più importante polo universitario lombardo, ma anche una delle punte di eccellenza accademiche italiane ed europee. Regione Lombardia è da sempre al fianco dell’Università Statale e ora lo è anche nell’ambizioso progetto che vede da un lato la nascita del campus scientifico Mind e dall’altro il rilancio di Città Studi. È un progetto di sviluppo in cui crediamo molto: viviamo un periodo di grandi incertezze e cambiamenti e avere un punto fermo come questo nella nostra Regione è senza dubbio un motivo di orgoglio per tutti”. “La ricerca e l’innovazione – ha concluso Fermi – saranno fondamentali per la regione nei prossimi anni, perché senza università nessuno potrà fare ricerca e nessuno riuscire ad innovare secondo quello spirito tipicamente lombardo che ci rende famosi nel mondo”. L’ateneo milanese ha presentato il programma di manifestazioni per il suo centenario, lungo 18 mesi, che terminerà nel settembre 2024. Prima tra le realizzazioni per il Centenario il VUMM (Virtual UniMi Museum), uno spazio virtuale che renderà per la prima volta accessibile al pubblico il suo patrimonio culturale. Il palinsesto include poi cinque grandi eventi programmati in luoghi iconici di Milano e animati da protagonisti della cultura, dell’arte e della scienza come Dacia Maraini, Massimo Recalcati, Fritjof Capra, Stefano Mancuso e Simone Moro.