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Autore: Redazione StudioNews

Made in Italy, a Londra lo stato dell’arte del marchio più global

Made in Italy, a Londra lo stato dell’arte del marchio più globalRoma, 22 nov. (askanews) – Stile, artigianalità eccezionale, estetica, tradizione familiare e impegno per l’innovazione e la tecnologia sono i pilastri sui cui si fonda il successo globale del marchio Made in Italy. Pilastri che vanno salvaguardati a tutti i costi perchè quanto viene prodotto in Italia mantenga sempre quella peculiarità che lo rende unico, ambito ed inconfondibile. E’ il messaggio emerso in una conversazione tra Nigel Coates, architetto e designer visionario, e Rodi Basso, CEO di E1 Series, il primo campionato mondiale di motonautica elettrica, all’Istituto italiano di Cultura di Londra diretto da Francesco Bongarrà. Un incontro, curato e moderato da Daniel Gava, nel corso del quale si è fatto lo “stato dell’arte” e si è provato a immaginare il futuro del “Made in Italy”, uno dei marchi più iconici al mondo, che caratterizza prodotti e servizi di alta qualità in settori diversificati come alimentare, moda, arredamento, automotive, ingegneria, ricerca e turismo.


“Bisogna essere attenti al fatto che il marchio ‘Made in Italy’ sia effettivamente attribuito a quanto viene realizzato in Italia, dal concept alla produzione: purtroppo ultimamente spesso capita che non sia così, e ciò determina un danno”, ha avvisato Nigel Coates, l’archistar inglese innamorato dell’Italia, celebre per i suoi design biomorfici nell’illuminazione e nell’arredo. Un concetto condiviso da Rodi Basso. “Ad essere veramente essenziale è il fatto che l’idea, il concept sia italiano. Poi la produzione segue. Il valore più grande è legato alla nostra creatività ed alla nostra inventiva”, ha precisato l’ingegnere aerospaziale napoletano che ha iniziato la sua carriera alla NASA per passare poi in Scuderia Ferrari, Red Bull Racing, Magneti Marelli e nel Gruppo McLaren.

Al via la Milan Games Week & Cartoomics 2024

Al via la Milan Games Week & Cartoomics 2024

Milano, 22 nov. (askanews) – A Milano apre le porte da oggi fino al 24 novembre la Milan Games Week & Cartoomics 2024, l’evento che ogni anno porta negli spazi di Fiera Milano (Rho), il meglio del mondo dei videogame, dei fumetti, dei giochi, dei collezionabili, ma anche del cinema, delle serie tv e della musica.


La cultura pop declinata in ogni sua forma è protagonista di eventi, talk, panel e incontri con ospiti nazionali e internazionali che prenderanno vita tra gli stand e sui palchi dei padiglioni 9, 11, 13, 15 e l’Auditorium. Gli appassionati possono scegliere fra Esportshow, il distretto dedicato agli sport elettronici nei padiglioni 13 e 15 e il mondo dei comics e dei manga nei padiglioni 9 e 11, con tutti i grandi nomi fra cui Panini Comics, Edizioni BD, Saldapress, Gigaciao, Star Comics, Bao publishing, Tunuè, Astorina, J-POP Manga, Saldapress, Star Comics.


Ospiti nazionali e internazionali si alternano in appuntamenti, panel e talk show sui vari palchi. Fra i grandi nomi internazionali più attesi Jason Aaron, Hiroyuki Eto, Takahiro Yoshimatsu, Auri Hirao, Bruce Heard, J.P. Ahonen, Bartosz Stzybor. Il Padiglione 11 ospita Electric Town, dove spicca il Nintendo Stage che porterà sul palco i suoi titoli più celebri, giocati assieme celebrità del settore fra cui Mario Kart, con Jeopard17; The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom, con RoundTwo e molti altri.


Grande spazio ai videogiochi nella Gaming Zone (padiglioni 13 e 15). Tante sfide sui titoli del momento e le grandi finali tra i migliori team e pro-player che si alternano sul palco. Non solo: una Freeplay Area realizzata con il supporto di isybank, la banca digitale di Intesa Sanpaolo, è attrezzata con circa 200 postazioni che le attribuiscono il titolo di più grande area mai realizzata in MGWCMX, per giocare gratuitamente ai giochi più recenti. Il quartiere Indie Dungeon è il palcoscenico della creatività Made in Italy, con particolare cura per le realtà indipendenti: con oltre 30 studi presenti, si tratta dell’area indie di MGWCMX più grande di sempre, allestita da sempre in collaborazione con l’associazione di categoria dell’industria dei videogiochi in Italia, IIDEA.


Nell’Auditorium va in scena il “Fantasticon Film Fest”, la seconda edizione del festival dedicato al genere anime, fantasy e horror con una sezione competitiva dedicata ai corti di genere e un evento speciale giovedì 21 novembre con la prima di “The Beast”, in uscita al cinema lo stesso giorno con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, la nuova attesa opera del maestro Bertrand Bonello con protagonisti Léa Seydoux e George MacKay. Il Central Stage è il palcoscenico su cui si terranno alcuni fra gli appuntamenti più attesi, con panel e ospiti del panorama eSport e del videogioco, fra cui anche Shinji Mikami, inventore del capolavoro Resident Evil.

Giorgetti: con prudenza e credibilità spread dimezzato e alzati outlook

Giorgetti: con prudenza e credibilità spread dimezzato e alzati outlookMilano, 22 nov. (askanews) – “La credibilità del governo e la prudenza nella gestione delle finanze pubbliche hanno contribuito anche alla recente revisione a rialzo degli outlook per il nostro Paese da parte di due agenzie di rating nonché al dimezzamento dello spread rispetto ai livelli di due anni fa”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo da remoto all’Assemblea dell’Anci in corso a Torino.


“Ulteriori progressi in tale ambito ovviamente avrebbero effetti favorevoli sugli andamenti di finanza pubblica e traducendosi in un più rapido miglioramento del deficit, del debito pubblico e ovviamente dando spazio a altri tipi di interventi – ha aggiunto Giorgetti – E questo è un aspetto di cui dobbiamo assolutamente tenere conto, anche alla luce del rispetto del profilo di crescita annuo della spesa primaria netta su cui siamo impegnati nell’ambito del piano strutturale di bilancio dei medio termini”. Il ministro ha ribadito che “solo una politica di bilancio prudente può contribuire a migliorare le prospettive di crescita e al contempo garantire la sostenibilità del debito pubblico e a stabilizzare le aspettative dei mercati. E questo è però ancora più vero alla luce delle nuove regole europee che richiedono di ripensare i meccanismi di determinazione degli spazi utili alla definizione delle politiche pubbliche”. “E per assicurare ex ante la coerenza con il nuovo vincolo declinato in termini di spesa primaria netta e al contempo individuare parte delle risorse destinate al finanziamento della manovra – ha concluso – è stato necessario richiedere sacrifici sia nel settore pubblico sia a quello privato”.

Giorgetti: promuovere domanda cruciale per la crescita prevista nel 2025

Giorgetti: promuovere domanda cruciale per la crescita prevista nel 2025Milano, 22 nov. (askanews) – “Promuovere la domanda in un contesto di grande incertezza è una delle chiavi cruciali per realizzare la crescita prevista nel 2025”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo da remoto all’Assemblea dell’Anci in corso a Torino.


“La conferma degli effetti economici delle misure” inserite nella manovra “può contribuire ad attenuare i timori legati all’incertezza delle prospettive economiche – ha detto – e a favorire una piena ripresa dei consumi, ancora in frenata come dimostrano i dati dell’Istat e che non abbiamo ancora osservato nei dati congiunturali”.

Manovra, Tajani: accordo non sarà difficile, visione è comune

Manovra, Tajani: accordo non sarà difficile, visione è comuneTorino, 22 nov. (askanews) – “Ci incontreremo per risolvere nel modo migliore possibile i problemi. Ognuno metterà sul tavolo le proprie idee e siccome siamo leader di tre partiti differenti ognuno punterà su alcune questioni. Credo che non sarà difficile trovare un accordo anche perché la visione e l’impostazione comune è condivisa da tutti i partiti”. Lo ha detto il ministro degli esteri e vicepremier, Antonio Tajani, a margine dell’assemblea nazionale dell’Anci in corso al Lingotto, negando “assolutamente” che l’incontro sia frutto di una mancanza di sintonia all’interno della maggioranza.

Cpi, Salvini: mandato arresto Netanyahu? Meloni troverà sintesi

Cpi, Salvini: mandato arresto Netanyahu? Meloni troverà sintesiMilano, 22 nov. (askanews) – SUll’eventuale applicazione da parte dell’Italia del mandato di arresto nei confronti di Benjamin Netanyahu “troveremo una sintesi, il problema è a livello internazionale”. Lo ha detto il vice premier e segretario della Lega Matteo Salvini, ai cronisti che gli cheidevano conto della divergenza di posizioni tra lui (“È il benvenuto in Italia”) e il ministro della Difesa Guido Crosetto per il quale il mandato va comunque applicato.


“Io ringrazio Giorgia Meloni e il governo italiano che sta cercando di riportare pace ed equilibrio, conto che la vittoria di Trump sia salvifica per l’Occidente da questo punto di vista, e credo che alcune uscite non avvicinano nè la pace nè l’equilibrio. Però sicuramente su questo troveremo sintesi al governo come l’abbiamo sempre trovata”. A chi chiedeva se dunque per lui Netanyahu restasse il benvenuto in Italia ha risposto: “Da imputato ho i miei problemi e mi occupo del mio processo. Ritengo che Israele vada difeso e abbia il diritto di difendersi.”. Infine, alla domanda sulle precisazioni del ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia Antonio Tajani ribadisce: “Sono convinto che Meloni troverà una sintesi”.

Autonomia, Tajani: sì ma con correttivi, Fi coerente dall’inizio

Autonomia, Tajani: sì ma con correttivi, Fi coerente dall’inizioTorino, 22 nov. (askanews) – Noi l’autonomia differenziata “l’abbiamo votata, siamo favorevoli”, ma “siamo coerenti con la nostra posizione fin dall’inizio: sì all’autonomia, ma con alcuni correttivi che devono essere apportati”. Lo ha detto il ministro degli esteri e vicepremier, Antonio Tajani, a margine dell’assemblea nazionale dell’Anci in corso al Lingotto, precisando che “abbiamo sempre detto che per quanto riguarda i Lep bisognava discutere di più in Parlamento, per le materie non Lep ho manifestato forti riserve, anzi direi assoluta contrarietà per quanto riguarda il tentativo di concedere alle Regioni competenze di politica commerciale internazionale”.


“Oggi discuteremo perché abbiamo dato vita ad un osservatorio. Come Forza Italia abbiamo dato vita a questa organizzazione che valuta l’applicazione dell’autonomia. Quello che si deve fare in Parlamento, quindi, daremo un contributo costruttivo ma le nostre posizioni coincidono con quelle della Corte e quindi avanti con l’autonomia ma con i necessari correttivi che mettono al centro il Parlamento” ha continuato. “Questa era la nostra posizione prima, lo è ancora adesso e oggi comunque ne discuteremo con tutti i nostri presidenti di Regione del Nord e del Sud, con il Ministro competente che è il ministro Casellati, con i nostri capigruppo alla Camera, al Senato e al Parlamento europeo, faremo il punto della situazione per contribuire a una rapida e giusta approvazione della riforma” sull’autonomia “che permetta al nostro Paese di fare il meglio possibile per sostenere tutti i cittadini ed evitare divisioni tra Nord, Centro e Sud, con grande equilibrio, con grande serietà” ha proseguito Tajani.

”M – Il Figlio del Secolo”, la serie dal 10 gennaio in esclusiva Sky

”M – Il Figlio del Secolo”, la serie dal 10 gennaio in esclusiva SkyRoma, 22 nov. (askanews) – Debutta già a inizio anno una fra le serie più attese del 2025: da venerdì 10 gennaio arriverà in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, come annunciato dal nuovo trailer appena rilasciato, la serie Sky Original “M – Il Figlio del Secolo”, dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati vincitore del Premio Strega e bestseller internazionale (edito da Bompiani).


Reduce da un’accoglienza calorosissima all’81esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove è stata presentata fuori concorso, la serie in otto episodi diretta da Joe Wright (“L’ora più buia”, “Espiazione”, “Cyrano”) racconta la nascita del fascismo in Italia e l’ascesa al potere di Benito Mussolini. A interpretare il Duce uno fra i più apprezzati attori italiani, Luca Marinelli, vincitore del David di Donatello, del Nastro d’Argento, della Coppa Volpi a Venezia e del prestigioso Shooting Stars Award al Festival di Berlino. “M – Il Figlio del Secolo” è prodotta da Sky Studios e da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, in co-produzione con Pathé, in associazione con Small Forward Productions, in collaborazione con Fremantle e CINECITTÀ S.p.A.. La distribuzione internazionale è di Fremantle.


Come il romanzo di partenza, la serie racconterà la storia di un Paese che si è arreso alla dittatura e la storia di un uomo che è stato capace di rinascere molte volte dalle sue ceneri. Ripercorrerà la Storia dalla fondazione dei Fasci Italiani nel 1919 fino al famigerato discorso di Mussolini in Parlamento nel gennaio del 1925, dopo l’omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti. Offrirà, inoltre, uno spaccato del privato di Mussolini e delle sue relazioni personali, tra cui quelle con la moglie Rachele, con l’amante Margherita Sarfatti e con altre figure iconiche dell’epoca. “M – Il Figlio del Secolo” racconta l’ascesa politica di Mussolini e della sua creatura: il fascismo. Prima un movimento, poi un partito che Mussolini conduce fino al vertice del governo italiano per poi sovvertire la democrazia e instaurare la dittatura.


Attraverso un linguaggio contemporaneo – con Mussolini che rompe la quarta parete e si rivolge direttamente a noi per rivelarci i suoi pensieri più inconfessabili e commentare le svolte della Storia – la serie offre un ritratto originale, “pop”, a tratti pregno di umorismo nero, dell’uomo che, pur avendo tradito ideali, persone e istituzioni, pur essendosi macchiato di atti di violenza inaudita, fece innamorare di sé l’Italia intera, diventandone l’incontrastato Duce. Scritta da Stefano Bises (“Gomorra – La Serie”, “The New Pope”, “ZeroZeroZero”, “Speravo de morì prima”) e Davide Serino (1992, “1993”, “Il Re”, “Esterno Notte”), con soggetto di serie e soggetti di puntata firmati da Stefano Bises, Davide Serino e Antonio Scurati, la serie racconterà gli accadimenti che portarono Mussolini a impossessarsi dell’Italia e a fondare la dittatura in modo storicamente accurato, ampiamente documentato e testimoniato da più fonti.


La colonna sonora è composta da Tom Rowlands, noto anche per essere parte del duo britannico di musica elettronica The Chemical Brothers, tra i pionieri che hanno portato il big beat in prima linea nella cultura pop, scalando le classifiche di tutto il mondo. Pluripremiati, hanno all’attivo 6 Grammy Awards, 1 Brit Award, 1 MTV Europe Music Award e un NMA Award. Accanto a Marinelli nel cast Francesco Russo (Call My Agent – Italia, A classic horror story, Freaks Out), che interpreta Cesare Rossi; Barbara Chichiarelli (Suburra – La serie, The Good Mothers, Favolacce) nei panni di Margherita Sarfatti; Benedetta Cimatti (Ricordi?, Tina Anselmi – Una vita per la democrazia) in quelli di Donna Rachele; Federico Majorana (Prisma, Favolacce, Padre Pio) interpreta Amerigo Dumini; Lorenzo Zurzolo (EO, Prisma, Baby) è invece Italo Balbo. E ancora Federico Mainardi (Il ritorno di Casanova, Il mammone) che interpreta Albino Volpi; Maurizio Lombardi (The Young Pope, The New Pope, 1992, Ripley) nei panni di Emilio De Bono; Gianmarco Vettori (La Belva, Briganti, Padrenostro) in quelli di Dino Grandi; Gaetano Bruno (Martin Eden, Indivisibili, Il Cacciatore, Doc – Nelle tue mani) che interpreta Giacomo Matteotti; Paolo Pierobon (Rapito, Esterno notte, Qui rido io, 1994) nei panni di Gabriele D’Annunzio; Elena Lietti (Il Miracolo, Anna, Il sol dell’avvenire, Siccità) è Velia Titta, moglie di Giacomo Matteotti; Gianluca Gobbi (Fabrizio De Andrè – Principe Libero) nel ruolo di Cesare Maria de Vecchi; Gabriele Falsetta (Io sono l’amore) in quello di Roberto Farinacci. Vincenzo Nemolato (La chimera, Tutto chiede salvezza, Supersex) interpreta Vittorio Emanuele III.

Scuola, attiviste di “Bruciamo Tutto” imbrattano facciata del Mim

Scuola, attiviste di “Bruciamo Tutto” imbrattano facciata del MimMilano, 22 nov. (askanews) – Il movimento transfemminista di liberazione “Bruciamo Tutto” compie un’azione di resistenza civile nonviolenta. Alle ore 12:00 un gruppo di 3 attivist? arriva davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione e del Merito, sale le scale e urla per dare inizio all’azione. Una di loro tira fuori dei palloncini riempiti di tempera per bambini di colori rosso, giallo e viola e li lancia sulla facciata dell’edificio. Nel frattempo, un’altra attivista apre lo striscione di Bruciamo Tutto e dichiara ad alta voce l’intento dell’azione. Subito dopo quest’ultima lancia a sua volta altri gavettoni contro la facciata. Pochi minuti dopo l’inizio dell’azione l? attivist? sono probabilmente stat? portat? via in resistenza passiva dalle forze dell’ordine, ma non abbiamo notizie certe in merito.


“Il ministro Valditara ha dichiarato che il patriarcato è un’ideologia e, con una retorica razzista, ha sostenuto che il numero così alto di episodi di violenza di genere è causato dalla presenza di persone migranti nel nostro Paese – sottolineano gli attivisti di Bruciamo Tutto -. Non potevamo rimanere indifferenti davanti a queste parole, poiché sono proprio discorsi come questo che contribuiscono a invisibilizzare una violenza quotidiana e sistemica. Vogliamo, inoltre, smentire le affermazioni del ministro con un accenno a dati concreti”. “Non possiamo accettare che ancora oggi, nonostante 88 femminicidi dall’inizio del 2024 e nonostante siano uomini gli autori del 92,7 % delle uccisioni di donne, ancora non si riconosca il patriarcato come un problema sistemico e culturale – puntualizza il movimento -. Il fatto che sia proprio il ministro dell’istruzione e del merito a non riconoscerlo dimostra quanto sia cieco e sordo il governo davanti alla nostra sofferenza”.

Bce e Eurosistema: rivedere le regole sulla finanza non bancaria

Bce e Eurosistema: rivedere le regole sulla finanza non bancariaRoma, 22 nov. (askanews) – Negli ultimi 15 anni la mole dell’intermediazione finanziaria non bancaria nell’area euro è più che raddoppiata, raggiungendo 54.000 miliardi di euro di attivi a fine 2023, rispetto ai 23.000 miliardi che si registravano nel 2008, e allo stato attuale questi gruppi detengono il 60% del totale di attivi nel sistema finanziario dell’area. “Gli asset totali di queste entità valgono più di tre volte l’economia dell’eurozona”, sottolineano la Bce e le banche centrali nazionali dell’Eurosistema nella loro risposta, pubblicata oggi, alla consultazione avviata lo scorso anno dalla Commissione europea. Il documento chiede di intervenire a livello normativo e di vigilanza sui potenziali rischi di questo comparto la cui rilevanza è in crescita.


Nel rapporto si sottolinea come la finanza non bancaria sia composta da entità molto eterogenea tra loro. Si spazia da fondi pensione o fondi di investimento, tipicamente conservativi e prudenti nelle loro scelte, a fondi hedge e speculativi, che all’opposto possono utilizzare strategie molto spinte per massimizzare i profitti. Secondo il rapporto di Bce e Eurosistema nell’ultimo decennio la crescita complessiva della finanza non bancaria è stata però prevalentemente alimentata dal segmento della gestione patrimoniale (asset management). Il totale degli attivi sotto gestione patrimoniale da fondi di investimenti è più che raddoppiato dalla precedente crisi finanziaria.


Parallelamente la finanza non bancaria ha visto aumentare la sua rilevanza sul finanziamento dell’economia reale. “Ad esempio – sottolineano le Banche centrali – gioca un ruolo chiave nel mercato dei titoli di Stato dell’area euro, tra cui e sempre più tramite il ruolo dei fondi hedge nei mercati secondari”. Questo canale ha il potenziale di elargire benefici dato che può diversificare le fonti di finanziamento per l’economia reale. Infatti la finanza non bancaria assicura credito anche alle imprese. Ma proprio per questo “la resilienza della finanza non bancaria è un prerequisito essenziale per far sì che i mercati di capitali funzionano come una fonte di finanziamento sostenibile per le imprese”.


Nel settore esistono infatti vulnerabilità che potrebbero minacciare la stabilità finanziaria e perfino minare la corretta trasmissione della politica monetaria. Per questo Bce e Eurosistema – di cui fa parte la Banca d’Italia – raccomandano tre elementi su cui intervenire. L’eccessiva esposizione ai rischi di liquidità, che si possono esacerbare quando passività e attività di questi gruppi sono sfasate e quando in portafogli detengono titoli non facilmente liquidabili. Secondo, la leva finanziaria, in particolare gli operatori che la usano in maniera più aggressiva, o che operano su segmenti di mercato che facilitano l’accumulo di posizioni in leva.


Terzo problema evidenziato è l’interconnessione della finanza non bancaria con il sistema finanziario in generale e in particolare con le banche e con l’economia reale. Peraltro queste interconnessioni possono anche avvenire a livello trans frontaliero e internazionale. Non rappresentano di per sé un rischio ma possono implicare che gli shock che colpiscono la finanza non bancaria si trasmettano ad altri segmenti del sistema finanziario Alla luce di tutto ciò Bce e Eurosistema rilevano la necessità di una regolamentazione macro prudenziale del settore della finanza non bancaria e osservano che l’attuale quadro legislativo non era stato disegnato con l’obiettivo di ridurre l’accumularsi di rischi sistemici. E che le normative in vigore non sono sufficienti a ridurre la propensione di alcune entità di questo comparto a trasformarsi in “amplificatori degli shock”. Secondo le Banche centrali dell’eurozona la natura del sistema finanziario che tende ad evolversi richiede un rafforzamento delle pratiche macro prudenziali e della regolamentazione sulla finanza non bancaria. L’obiettivo primario deve essere assicurare che questa componente in crescita del sistema risulti resiliente e in questo modo meno a rischio di a amplificare gli shock avversi. Viene raccomandato un approccio su ampia scala, adeguatamente disegnato, valutando attentamente il bilanciamento tra costi e benefici e che punti a rafforzare la resilienza mitigando ex ante le vulnerabilità presenti. L’approccio dovrebbe anche essere dotato della flessibilità necessaria a rispondere ai rischi nel momento in cui vengono a svilupparsi, recita il documento, e guardare sia alle entità di questo settore, sia alle attività che detengono. (fonte immagine: ECB).