Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Lombardia, presidente Fontana incontra proprietario Milan Cardinale

Lombardia, presidente Fontana incontra proprietario Milan CardinaleMilano, 1 mar. (askanews) – “Oggi ho avuto il piacere di incontrare Jerry Cardinale, proprietario del Milan. Un incontro a ‘tuttocampo’ durante il quale gli ho illustrato le caratteristiche e le potenzialità di quella che è la regione più importante a livello economico produttivo dell’intero Paese”. Lo scrive sui suoi profili social il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
“Da tifoso rossonero – aggiunge Fontana – non ho potuto fare a meno di scambiare con lui anche qualche idea calcistica ricordandogli che il popolo milanista è un patrimonio ‘speciale’ che sempre e comunque è al fianco della propria squadra”.

Meloni vola in India, poi farà tappa negli Emirati arabi

Meloni vola in India, poi farà tappa negli Emirati arabiNew Delhi, 1 mar. (askanews) – Prima tappa, New Delhi che già la attende con cartelloni di benvenuto e la bandiera italiana che sventola vicino a importanti monumenti. Poi, due giorni ad Abu Dhabi. In serata la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, partirà per una missione all’estero che la porterà giovedì nell’India di Narendra Modi e successivamente, il 3 e 4 marzo, negli Emirati Arabi.
La visita della premier a New Delhi cerca di intercettare e potenziare lo slancio che la cooperazione tra i due Paesi ha avuto sempre più negli ultimi anni, dopo aver archiviato le tensioni dovute ai casi dei due marò e di Augusta Westland. D’altra parte quella dell’India è una economia in crescita e l’Italia la annovera tra i suoi principali partner commerciali nell’Indo-Pacifico: l’interscambio nel 2022 è stato infatti intorno ai 14,9 miliardi.
In primo piano ci sarà la cooperazione nell’ambito della difesa: è prossima la firma di un memorandum d’intesa in questo settore che dovrebbe essere annunciato proprio in occasione della visita di Meloni a New Delhi. Recentemente, il sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago, è stato a Bangalore per partecipare a ‘Aero India’, salone biennale al quale sono presenti le massime aziende del settore militare. “Io – spiega contattato telefonicamente – credo fortemente nelle relazioni bilaterali tra i nostri due Paesi per una serie di ragioni. Una di queste è che l’India è l’unico attore geopolitico globale capace di spostare la bilancia da Oriente a Occidente, considerando che è la quinta e diventerà la terza economia mondiale ed è il Paese più popoloso al mondo”. Entrando più nel dettaglio degli accordi sul settore della difesa, Perego spiega che “l’India metterà sul piatto 200 miliardi nei prossimi anni in questo campo e ciò si accompagna a una politica industriale, definita ‘make in India’ che vuole sviluppare l’industria nazionale. In questo senso, le nostre aziende, Fincantieri e Leonardo su tutte, hanno la capacità di trasferire know how e competenza. Affianco a questo c’è una cosa che mi pare rilevante che ho notato durante il salone, e cioè il fatto che fossero presenti molti Paesi africani su invito dello stesso governo, come a definire una traiettoria di espansione dell’India che vuole competere sulla Cina”.
Al centro dei colloqui, infatti, ci saranno anche questioni di politica internazionale, a cominciare dalla guerra in Ucraina che l’India non ha mai condannato, anche in virtù dei suoi rapporti privilegiati con la Russia. Ma altro tema di grande interesse per il governo Modi è la decisione che l’Italia dovrà assumere rispetto all’adesione alla via della Seta, che scade a fine anno. Prima di diventare presidente del Consiglio Meloni si era espressa in maniera contraria rispetto al rinnovo e l’India si augura di avere in lei un alleato su questo punto.
La presidente del Consiglio sarà accompagnata dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e da una delegazione imprenditoriale che fonti indiane definiscono “di alto livello”.
In base al programma della visita fornito dal sito del ministero degli Esteri indiano, Meloni atterrerà giovedì alle 9.20 (4.50 italiane), poi si sposterà al Rashtrapati Bhawan, la residenza presidenziale, dove è prevista una cerimonia di accoglienza. Successivamente, alle 10.30 locali (6 in Italia), Meloni renderà omaggio al memoriale del Mahatma Gandhi. Il bilaterale con il primo ministro indiano è previsto alle 11.55 (7.25 in Italia), quindi alle 13.05 (le 8.35 italiane) i due premier terranno dichiarazioni congiunte alla stampa. Nel pomeriggio è in programma anche una visita di cortesia dalla presidente della Repubblica, Droupadi Murmu. Alle 18.30 (le 14 italiane), Meloni sarà al Taj Palace dove terrà un intervento all’inaugurazione del Raisina Dialogue, una conferenza di geopolitica ed economia dedicata all’area dell’indo-pacifico, dove è attesa come ospite d’onore. Venerdì mattina alle 10, quando in Italia saranno le 5.30, Meloni volerà ad Abu Dhabi, dove rimarrà per due giorni.
Anche in questo caso, tra i settori di interesse c’è quello della difesa. Negli ultimi anni i rapporti tra Italia ed Emirati arabi hanno vissuto delle tensioni. In particolare, dopo che nel gennaio 2021 il governo Conte II decise di revocare le autorizzazioni all’export di missili e bombe in quest’area, ma anche a cause delle controversie legate all’operazione Etihad-Alitalia.

A Milazzo dal 7 al 10 giugno ritorna il Festival del Cinema Italiano

A Milazzo dal 7 al 10 giugno ritorna il Festival del Cinema ItalianoRoma, 1 mar. (askanews) – Dopo il successo dello scorso anno ritorna a Milazzo, in Provincia di Messina, dal 7 al 10 giugno 2023, Il Festival del Cinema Italiano, www.festivaldelcinemaitaliano.net, giunto alla sua quarta edizione. Ad annunciarlo è stato il Direttore generale Franco Arcoraci, il quale ha ufficializzato, inoltre, la nomina del giornalista Biagio Maimone, originario di Maratea, in Basilicata e residente ad Assago, quale Responsabile dell’Ufficio Stampa e dei rapporti con i media del Festival.
Biagio Maimone è ideatore della “Comunicazione socio-umanitaria”, Direttore di Mediametanews24, primo telegiornale al Mondo in Metaverso e Vice Direttore Giornale delle Partite Iva. L’edizione attuale del Festival del Cinema Italiano darà ampio spazio, come la passata edizione, a tematiche di carattere altamente culturale e sociale, nonché ad altri temi rilevanti, tra i quali si annovera il tema della sostenibilità.
Rilievo centrale rivestirà anche il tema dell’acqua, per i suoi risvolti inerenti la vita umana, che sarà oggetto di trattazione da parte di illustri esponenti del mondo scientifico. A partire da tale tema si aprirà un ventaglio di dibattiti sul cambiamento climatico, secondo l’agenda 2030 dell’Onu, incentrati sulla difesa della cultura della vita e della sua condivisione con popoli, territori e culture diverse.
Il Festival vuole incentrare il suo fulcro sull’importanza della cultura e della bellezza intesa come fonte generatrice del bene e dell’amore universale, che il Cinema, per sua intrinseca identità, veicola rimarcandone il valore in quanto faro per eccellenza di civiltà, che reca con sé, inevitabilmente, emancipazione e sguardo consapevole verso il futuro e, nel contempo, la necessaria valorizzazione delle tradizioni e dei costumi, perché espressione della storia umana dei popoli, da tenere sempre in considerazione per gli insegnamenti che da essa scaturiscono per il bene dell’umanità.
Ma vi è anche un’altra ragione per parlare di bellezza, ossia l’esigenza di veicolare un messaggio di pace in quanto l’Europa ed il mondo intero vivono conflitti che umiliano la dignità umana. Pertanto il Cinema diventa mezzo eccellente di speranza annunciando che la “bellezza”, senza alcun dubbio, tornerà ad essere il volto magnifico della vita, che la forza prorompente della bellezza sconfiggerà ogni male.
“La città di Milazzo ospita il Festival del Cinema Italiano. E’ certo che non possa esservi contesto migliore della Sicilia per parlare di arte, in quanto il Cinema è arte che esprime la vita e i sentimenti dell’essere umano” ha dichiarato Biagio Maimone “La ricchezza culturale e storica della Sicilia, pertanto, rappresenta per il Cinema l’ambito privilegiato in cui poter dispiegare meglio la sua forza espressiva, che si illumina della luce irradiata dalla cultura del passato per ravvivare, ancor più, il vigore dei messaggi attuali che guardano al presente con lo sguardo rivolto al futuro, da costruire in modo tale da poter migliorare il percorso della storia umana, sul quale, necessariamente, siamo in cammino. Amo la Sicilia e ringrazio Franco Arcoraci e Giusy per questo importante incarico”.
Presidente Onorario del Festival è l’ex Direttore di Rai Uno Fabrizio Del Noce, mentre l’organizzazione generale è affidata al Produttore toscano Matteo Cichero di Fair Play. Giusy Venuti sarà Responsabile dell’evento, Pino Ammendola Direttore Editoriale, Ignazio Senatore Direttore Artistico e a Nello Pepe sarà affidata la regia televisiva della serata finale. La scorsa edizione del Festival ha ottenuto un’ importante successo mediatico grazie alla cornice della bellissima città di Milazzo, che si affaccia sul mare, e ha avuto come finalità la valorizzazione delle produzioni cinematografiche nazionali, portando in concorso film, documentari e cortometraggi. La conduzione della premiazione con le “Stelle d’argento” è stata affidata a Veronica Maya che viene riconfermata da Arcoraci anche per l’edizione 2023.
Il compito di scegliere chi premiare è stato affidato alla giuria composta da Ricky Tognazzi (Presidente di Giuria), Vincent Riotta, Giorgio Pasotti, Federico Moccia, Aurora Ruffino, Christian Marazziti, Stefania Casini, Paola Lavini, Mario Falcone, Teresa De Santis, Roberta Ammendola, Fabrizio Zappi e Marcello Foti.

Il 4 marzo a Roma prima tappa dei Mercati della Terra Slow Food del Lazio

Il 4 marzo a Roma prima tappa dei Mercati della Terra Slow Food del LazioMilano, 1 mar. (askanews) – Sabato 4 marzo inaugura a Roma, alla Città dell’Altra Economia in largo Dino Frisullo a Testaccio, la prima tappa dei Mercati della Terra Slow Food del Lazio. Si tratta di un’iniziativa itinerante che nasce dal coordinamento dei diversi Mercati Slow Food presenti nella regione: Roma, Tivoli, Frascati, Colleferro e Viterbo, con l’intento di coinvolgere in futuro anche altre città del Lazio tra cui Rieti, Latina e Civitavecchia.
“Una formula innovativa per la prima volta sperimentata in Italia nella rete Slow Food, una grande opportunità per oltre 100 produttori e aziende agricole del Lazio aderenti al disciplinare del cibo buono, pulito e giusto, che potranno contare su più location e più appuntamenti per esporre e vendere il loro prodotti” ha spiegato il presidente di Slow Food Lazio, Luigi Pagliaro, aggiungendo che “inoltre ogni Mercato si arricchirà di espositori provenienti da altre zone del Lazio ampliando l’offerta che certamente sarà molto apprezzata da consumatori e turisti”.
Tra i produttori presenti nei diversi Mercati, ci sono aziende e società agricole, frantoi, cantine e birrifici, realtà artigiane che proporranno in vendita una vasta gamma di prodotti: i clienti potranno acquistare, tra l’altro, frutta e verdura fresche e di stagione, legumi, marmellate e composte, olio extravergine di oliva, formaggi e latticini di varia stagionatura, uova di galline allevate all’aperto, salumi da filiera corta, mieli, farine, pasta secca, prodotti di panificazione, biscotti, vini del territorio e birre artigianali. Non mancheranno i Presìdi Slow Food, che avranno una particolare rappresentanza. Ma non si farà soltanto la spesa: come accade in tutti gli altri mercati di Slow Food, alla compravendita si affiancano attività di educazione alimentare per bambini e adulti, coinvolgendo i produttori presenti. Saranno occasioni di approfondimento e scoperta di eccellenze e tradizioni del territorio.
Le tappe successive nel mese di marzo dei Mercati della Terra Slow Food del Lazio sono: domenica 5 a Tivoli in via 2 Giugno, domenica 12 a Roma in Largo Dino Frisullo; sabato 18 marzo a Colleferro in piazza Italia, sabato 25 marzo a Frascati in piazza della Porticella.

Settore attrezzature per la ristorazione cresce del 4,5% a 4,5 mld

Settore attrezzature per la ristorazione cresce del 4,5% a 4,5 mldMilano, 1 mar. (askanews) – Inizia la marcia di avvicinamento a HostMilano, la piattaforma leader mondiale per le tecnologie, accessori e servizi per l’ospitalità professionale e il fuoricasa, che si terrà in fieramilano dal 13 al 17 ottobre 2023, in un momento in cui il settore sta dimostrando nei fatti tutta la sua resilienza e il suo ulteriore potenziale di crescita.
Secondo le stime dell’Ufficio studi Anima, il settore food equipment italiano ha chiuso il 2022 con un fatturato di 4,56 miliardi di euro, in crescita del +4,5% sull’anno precedente. Tra i comparti in cui l’Italia è fra i leader mondiali spiccano le tecnologie per la refrigerazione, che sfiorano i due miliardi (1.950 milioni di euro e +5,1% rispetto al 2021) e le macchine e attrezzature per il caffè, che chiudono il 2022 oltre quota mezzo miliardo, 545 milioni di cui più di tre quarti destinati all’export. Le altre tecnologie professionali per il food raggiungono i 233 milioni di euro complessivi, per il 69% dall’export, mentre le macchine per la lavorazione delle carni crescono del +2,5%, attestandosi a 275 milioni.
A livello globale, il Food service equipment market report 2023 di The Business research company prevede che nell’anno appena iniziato il mercato crescerà del +5,9% (Cagr) passando da 34,74 a 36,80 miliardi di dollari. Mantenendo lo stesso tasso di crescita composto, il valore del fatturato mondiale potrebbe raggiungere i 46,29 miliardi di dollari nel 2027. Uno dei principali fattori di sviluppo, afferma il rapporto, è il successo del food delivery che cresce a doppia cifra e che, solo in Europa, chiuderà l’anno a quota 25 miliardi grazie a un +10%.
In questo scenario, i produttori italiani ed esteri guardano a Host 2023 come al luogo dove presentare in anteprima le loro innovazioni, come confermano i numeri: sono oltre 1.200 le aziende già registrate a oggi e le aziende internazionali, provenienti da 44 paesi, rappresentano il 45% del totale.
Gli Usa sono tra le aree extraeuropee più rappresentate accanto alla tradizionale forte presenza di produttori europei, in particolare, nell’ordine – oltre che dall’Italia – da Germania, Spagna, Francia, Turchia, Svizzera, Paesi Bassi e Regno Unito. Merito della formula della manifestazione, che coniuga una panoramica completa sull’innovazione in tutta l’ospitalità professionale con gli approfondimenti verticali nei singoli settori, grazie a un layout in tre macroaree che valorizzano le affinità di filiera tra comparti specializzati: ristorazione professionale-bakery, pizza e pasta; caffè-tea, bar-macchine per caffè-vending; gelato-pastry; arredo-tecnologia e tavola.
Per quanto riguarda la rappresentatività delle macroaree, a oggi il 51% delle iscrizioni si riferisce a ristorazione professionale-bakery, pizza e pasta; il 31% a caffè-tea, bar-macchine per caffè e gelato-pastry; il 18% ad arredo-tavola.

Milano, dal 17 al 23 apirle torna anche il Fuorisalone

Milano, dal 17 al 23 apirle torna anche il FuorisaloneMilano, 1 mar. (askanews) – Dal 17 al 23 aprile la città di Milano torna protagonista della scena internazionale del mondo del progetto con un corposo calendario di eventi, mostre, installazioni. Designer, architetti, scuole, università e istituzioni si riuniscono per condividere idee che possano interpretare il presente e immaginare il domani. Le pratiche del design diventano uno strumento prezioso per fornire le coordinate per leggere il presente e la contemporaneità, restituendo visioni e suggestioni per il futuro. Con focus sulle tematiche dell’economia circolare, del riuso, della sostenibilità dei processi e dei materiali, Fuorisalone si terrà come di consueto in concomitanza con il Salone del Mobile.Milano, che quest’anno giunge alla 61esima edizione.
“Fuorisalone non è solo un punto di riferimento per un settore di eccellenza che rappresenta la qualità del Made in Italy nel mondo, ma anche una grande opportunità per Milano. Installazioni, mostre, eventi diffusi su tutto il territorio urbano riaccenderanno vie, distretti, quartieri della città confermando il suo ruolo di capitale del design e valorizzandone l’immagine a livello internazionale. Sono certa che anche questa edizione di Fuorisalone sarà un appuntamento imperdibile”, dichiara Alessia Cappello, Assessora al Lavoro e Sviluppo Economico con deleghe a Moda e Design del Comune di Milano.
L’edizione di aprile di Fuorisalone, intitolata “Laboratorio Futuro”, curiosamente in sintonia con la Biennale Architettura che si aprirà un mese dopo a Venezia, propone una riflessione su come immaginiamo il nostro futuro, in relazione all’unicità dei tempi in cui viviamo. Laboratorio perché questa edizione rappresenta un’occasione di dibattito per immaginare e costruire idee alternative attraverso momenti di dialogo collettivo, per mettere a fuoco opportunità e criticità, ma anche contraddizioni. Laboratorio come luogo di confronto, luogo concreto dove l’errore è considerato un elemento utile per evolvere. Laboratorio come metodo di lavoro condiviso, come modalità per costruire nel presente soluzioni per permetterci un futuro che potrebbe altrimenti diventare miraggio.
Viviamo un momento storico dove le grandi tematiche che lo caratterizzano sono strettamente collegate tra loro da un filo rosso: dalla crisi climatica a quella energetica, passando per la guerra e l’instabilità politica. Il tema di quest’anno richiama la dimensione sperimentale del progetto e vuole essere un invito, un’esortazione a interrogarci su come vogliamo progettare il cambiamento rispondendo alle numerose sfide che ci aspettano. E per farlo, il design diventa uno strumento di riflessione e allo stesso tempo di azione collettiva.
L’edizione 2023 farà dunque luce sui temi della progettazione sostenibile, della circular economy, dell’innovazione nei materiali, della rigenerazione urbana e dell’intelligenza artificiale. Quest’ultima da intendere non come una tecnologia respingente, ma come uno strumento che potrebbe essere parte del futuro. Il tutto con uno sguardo alle nuove generazioni, che vedranno il coinvolgimento di studenti e studentesse delle principali scuole del settore. “Laboratorio Futuro” farà da palcoscenico a mostre e installazioni, occasioni per far emergere la complessità dei temi sul tavolo. Progetti in grado di intercettare le trasformazioni in corso nella società, che propongono visioni di un futuro ambizioso e credibile, fatto di sperimentazione e concretezza. Un futuro dove il design è agente di cambiamento, oltre che una lente per interpretare la società. “Il Fuorisalone rappresenta un’opportunità di networking e condivisione, un laboratorio collettivo di esperienze. Questa è l’ispirazione per il tema di quest’anno: con laboratorio si intende uno spazio attivo in cui le conoscenze vengono condivise. È fondamentale unire le competenze per gettare le basi per un futuro migliore”, dichiara Paolo Casati, Co-founder e Creative Director di Studiolabo.

M5S, Conte alle prese con la novità Schlein cerca un “piano B”

M5S, Conte alle prese con la novità Schlein cerca un “piano B”Roma, 1 mar. (askanews) – “La verità è che non abbiamo un Piano B, nessuno di noi si aspettava che vincesse Elly Schlein le primarie del Pd. Tutti convinti che vincesse, magari non stravincesse, Bonaccini”: è in questa lettura sincera, che una autorevole fonte parlamentare del Movimento 5 stelle affida a taccuini chiusi al cronista, che si inquadra il momento delicato della creatura politica guidata da Giuseppe Conte. E allora, anche se ufficialmente non c’è un ordine del giorno specifico, si parlerà “in generale” di Superbonus, di “situazione politica” e dei prossimi passi dell’opposizione, nel Consiglio nazionale del M5S convocato per domani da Conte “non è escluso – dicono dall’entourage dell’ex premier – che si faccia un’analisi” sull’evoluzione che l’elezione della nuova leader dem può imprimere agli equilibri politici e all’azione delle opposizioni.
“La vittoria di Elly Schlein non è un risultato indifferente”, ammette Stefano Patuanelli, senatore e due volte ministro 5 stelle. “Vedremo – aggiunge – in che modo tradurrà le sue parole, la prima sfida che lanciamo è sulla pace, sull’invio di armi. Ma abbiamo il problema di dare a questo Paese una opposizione e una alternativa, il tema centrale non può essere la concorrenza fra noi e la campagna elettorale continua, altrimenti questo governo rischia di durare non cinque ma quindici anni”. Attendista la reazione di Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato in quota M5S: “Vedremo alla prova dei fatti – dice – se si apriranno degli spazi per una maggiore convergenza sui nostri temi e se la nuova segretaria avrà il coraggio di dare un seguito alla domanda di cambiamento che l’ha eletta. Certamente queste elezioni sono un chiaro segnale a chi nel Pd aveva anteposto l’agenda Draghi all’agenda del governo Conte II, che era invece improntata su giustizia sociale, lavoro e tutela ambientale”.
“E’ chiaro – riflette, coperto dall’anonimato, un deputato di lungo corso – che con Bonaccini al Nazareno i ruoli sarebbe stati più chiari, le differenze più nette, la competizione in proiezione elettorale sarebbe probabilmente proseguita in modo simile a quella degli ultimi mesi. Ora c’è Schlein che è nuova, giovane, Lgbt, ha un linguaggio più moderno, i sondaggi torneranno a pompare il Pd, dopo mesi di calo, con noi in salita. Del resto, parliamoci chiaro: per noi l’effetto novità è finito da tempo, un ventenne che vota per la prima volta si può identificare più facilmente con lei che con Conte”. “Però che succederà al Pd? Se lei impone davvero una svolta una svolta, con gli stessi dirigenti in tutte le regioni, gli stessi gruppi in Parlamento – osserva un altro parlamentare che ci tiene a rimanere anonimo – come farà a portare avanti al sua linea? E se forzerà, come farà a tenere unito il partito? Insomma, se cambiamento deve essere ce ne accorgeremo: ad esempio, oltre a parlare di salario minimo, magari la smetteranno di presentare gli stessi emendamenti di Forza Italia…”.
Nel giro degli uomini più vicini all’ex premier, tuttavia, si ostenta un moderato ottimismo: “I sondaggi? E’ fisiologico che il Pd si riprenda, ha pagato prima la difesa a oltranza dell’agenda Draghi, poi la fase congressuale. Ma noi non siamo preoccupati, viste le prime dichiarazioni della segretaria dopo la vittoria ci può essere una convergenza maggiore su alcuni punti programmatici ma bisogna vedere fino a che punto avrà margini di manovra. Per noi l’interlocuzione deve avvenire innanzitutto in Parlamento”. Più scettica un’altra fonte vicina ai vertici stellati, che ricorda come “quella parte di apparato che ha contribuito alla vittoria di Schlein, i big come Franceschini, Bettini, Orlando ora pretenderanno risposte. E Gualtieri non si è espresso, che farà Schlein sugli inceneritori?”.
Per ora, si può forse attribuire anche all’effetto Schlein l’inedito slancio unitario mostrato nella giornata di martedì dalle opposizioni in conferenza dei capigruppo al Senato nel formulare congiuntamente (Pd, M5S, Az-Iv e AVS) le richieste di informativa urgente all’indirizzo dei ministri Piantedosi e Valditara. E nel M5S giurano sui buoni rapporti che Conte intrattiene con la neosegretaria del Pd, “si sono messaggiati subito dopo l’ufficializzazione dell’elezione”. Fra i due, dicono le fonti ufficiali, non sono in agenda incontri ufficiali ma non casualmente Conte sarà, come Schlein, alla manifestazione di Firenze sabato prossimo indetta dai sindacati confederali dopo l’azione squadristica contro alcuni studenti e per la censura espressa dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara nei confronti di una dirigente scolastica che ha indirizzato ai suoi studenti una lettera sul valore dell’antifascismo. Uniti contro il Governo, quindi. Il tema dei temi, quello più divisivo, resta però sul tavolo: “Nessuno – è la parola d’ordine che circola nelle stanze dei ‘contiani’ – si illuda che su guerra e riarmo noi ci facciamo concavi e convessi. La linea è chiara e resta quella. E Schlein dovrà dare risposte, in un senso o nell’altro, tutti gliele chiederanno, non solo noi ma anche chi sostiene la linea governativa”.

La veneziana Villa Bogdano 1880 festeggia trent’anni di viticoltura bio

La veneziana Villa Bogdano 1880 festeggia trent’anni di viticoltura bioMilano, 1 mar. (askanews) – Villa Bogdano 1880, l’azienda vitivinicola di Lison di Portogruaro (Venezia), festeggia quest’anno i suoi trent’anni di certificazione biologica. “Oggi più di ieri la coltivazione biologica rappresenta un grande valore aggiunto in termini di salvaguardia dell’ambiente e del territorio in cui viviamo, per questo tre decenni fa si trattava di una scelta innovativa e pionieristica” ha dichiarato l’amministratore ed enologo dell’azienda, Lucio Tessari, sottolineando che “questo approccio avaro nelle produzioni permette di ottenere vini sia autoctoni che internazionali di altissima qualità capaci di emozionare e raccontare in modo sincero questo territorio particolare, tra Veneto e Friuli”.
Nel corso degli anni la Cantina è stata impegnata anche nella valorizzazione e salvaguardia del bosco planiziale del XIII secolo presente nella proprietà. Certificata Natura 2000, principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità, questa foresta è un raro esempio di bosco di pianura e ricopre un’importanza fondamentale per il microclima dei vigneti circostanti.
Grazie ai suoi 18 ettari, in cui vengono custodite anche vigne autoctone ultracentenarie, l’anno scorso l’azienda veneziana ha aderito alla Old Vine Conference, l’associazione internazionale con sede a Londra che ha la mission di promuovere e valorizzare i vini ottenuti da vigne storiche nel mondo inserendoli in una nuova categoria merceologica grazie a caratteristiche organolettiche uniche.
Recentemente è stata inoltre realizzata una food forest grazie alla collaborazione con l’Associazione italiana agricoltura biologica (Aiab): un’oasi di biodiversità di quasi mezzo ettaro che servirà non solo a sostenere gli insetti impollinatori e le varie specie di uccelli che frequentano l’azienda ma che servirà anche da casa a insetti benefici, naturali antagonisti dei patogeni della vite, utili nella lotta biologica.

Cinecittà World, l’antica Roma rivive nel Parco “Roma World”

Cinecittà World, l’antica Roma rivive nel Parco “Roma World”Roma, 1 mar. (askanews) – “Roma World” è il nuovo Parco tematico che intende riportare gli ospiti indietro nel tempo, per godersi un’esperienza immersi nella natura e vivere una giornata da Antichi Romani. “Roma World farà vivere ai turisti la Roma Antica, così come l’hanno immaginata in decenni di film e racconti sull’Impero, da Ben Hur al Gladiatore – spiega Stefano Cigarini, Amministratore Delegato di Cinecittà World Spa, in un comunicato – A Roma, Roma la vedi, a Roma World, Roma la vivi!”.
Roma World è un progetto di Cinecittà World, primo parco tematico del Centro Sud Italia, con oltre mezzo milione di visitatori, il più alto tasso di crescita nel settore (+360% in 5 anni) e infrastrutture a Castel Romano già pronte ad accogliere questo nuovo progetto di experience park, che si inserisce nel crescente trend delturismo esperienziale-ecosostenibile ed immerso nei boschi e nella campagna.
Roma World riapre ai suoi ospiti a partire da venerdì 24 marzo. È un villaggio delle legioni Romane, attualmente sviluppato su 6 ettari, dove l’ospite riscopre il contatto con la natura, mangia come gli antichi Romani, diventa Gladiatore per un giorno, fa shopping tra le bancarelle dell’antico mercato, incontra gli animali della fattoria, ammira il volo dell’aquila e di altri rapaci, si perde tra i sentieri nei boschetti di sughere.
Entrati dal Portale ci attende il Castrum, Accampamento Militare con torri e fortificazioni, al centro del prato l’Arena dei Gladiatori, dove assistere agli spettacoli o imparare le tecniche di combattimento guidati dai rievocatori del Gruppo Storico Romano. Nella Taberna, il ristorante del parco, si mangia come gli antichi Romani, tra carni, bevande e piatti d’epoca. Il mercato degli artigiani ci fa scoprire oggetti, costumi e tecniche di 2000 anni fa. Gli amanti dell’outdoor possono trascorrere la notte nelle tende dei Legionari.
La fattoria del villaggio ospita animali domestici come capre, pecore, mucche nane, maialini, oche, papere, galline, conigli e asini. I bambini possono divertirsi con un giro in pony o cammelli, tra i giochi del playground nel bosco o con il tiro con l’arco. Nell’Arena dei Rapaci si tengono gli spettacoli di Falconeria: dal volo dell’aquila agli attacchi dei falchi sulla preda, dall’ipnotico sguardo del gufo alla singolarità del barbagianni. Si può interagire con gli animali, diventando Falconieri per un giorno. Chi ama la natura apprezzerà i sentieri del bosco e il Tour Botanico, accompagnati da guide, alla scoperta della biodiversità tra sughere, ginestre, mirti e macchia mediterranea.
È stato annunciato il Piano di sviluppo 2024-2030. La fase 1 per l’estate 2024 prevede il grande spettacolo live “Roma on Fire”, uno show storico da oltre 5 milioni di euro tra set e produzione, con debutto previsto il primo Giugno 2024. Obiettivo: celebrare la grandezza di Roma, tra corse delle bighe e parate dell’esercito, giochi e battaglie fino all’incendio di Roma del 64 d.C. ai tempi di Nerone. Il tutto nello spettacolare set di Ben Hur, film kolossal del 1959, con Charlton Heston, pluripremiato con 11 Oscar, rifatto nel 2016 con star del calibro di Jack Houston e Morgan Freeman. Il set peraltro si presenterà nuovo e trasformato nel Circo Massimo per una produzione prevista nel 2023.
Nella fase 2, nel 2025, si arriva alla Roma Imperiale. Per l’anno del Giubileo l’obiettivo è inaugurare, intorno al Circo Massimo, con un impegno stimato in circa 10 milioni di euro, la Roma Imperiale. 12 ettari di Roma ricostruita nel momento del suo massimo splendore: i fori imperiali e i templi, il Teatro e la suburra ricca di botteghe e commercianti. Un grande set indoor/outdoor popolato di personaggi, per immergere nella storia ospiti, turisti e pellegrini.
E nella Fase 3 (2026-2030) tocca all’Impero. Come è noto “Rome wasn’t built in a day”, la fase 3 prevede infatti la realizzazione delle principali provincie dell’impero, diviso in aree tematiche, per un totale di 70 ettari di parco (oltre il doppio di Cinecittà World). Un progetto da oltre 80 milioni di euro, con l’aggiunta progressiva di Pompei, con una experience ride legata alla famosa eruzione del vulcano del 79 d.C., la Gallia con un villaggio immerso nei boschi, tra alberi a fusto altissimo, il Villaggio dei barbari, con le sue tradizioni ed architetture vichinghe. Dal lato opposto del parco l’Antico Egitto con le piramidi ricostruite, ricche di labirinti da visitare, Gerusalemme e il Marocco con le sue caratteristiche costruzioni. Ogni area conterrà, oltre agli edifici, le “esperienze”: attrazioni e ristorazione a tema, oltre a possibilità di pernottare immersi nella storia.

Usa allungano lista delle sanzioni contro Corea del Nord

Usa allungano lista delle sanzioni contro Corea del NordRoma, 1 mar. (askanews) – Il Dipartimento del Tesoro degli Stati uniti ha annunciato oggi di aver aggiunto alla lista delle sanzioni volte a fermare i programmi nucleare e missilistico nordcoreeani tre entità e due individui che genererebbero illecitamente entrate a sostegno del governo di Pyongyang.
“Gli Stati Uniti sono impegnati a contrastare gli sforzi della Repubblica popolare democratica di Corea (DPRK) per generare entrate per i suoi programmi illegali di armi di distruzione di massa e missili balistici. Oggi stiamo prendendo provvedimenti contro tre entità e due individui che hanno tentato di farlo”, ha commentato il segretario di Stato Usa Antony Blinken.
L’Ufficio per il controllo degli asset stranieri (OFAC) del Dipartimento al Tesoro Usa ha individuato nellala Chilsong Trading Corporation (Chilsong) e nella Korea Paekho Trading Corporation (Paekho) delle agenzie, enti o entità controllate dal governo della Corea del Nord o dal Partito dei Lavoratori della Corea e impegnate nel finanziamento occulto di Pyongyang attraverso la raccolta di valuta estera.
Chilsong, dal canto suo, funge anche da società di copertura per gli agenti dei servizi segreti nordcoreani.
Paekho, dal canto suo, ha goià generato fondi per il governo della Corea del Nord dagli anni ’80 conducendo progetti artistici e di edilizia per conto dei regimi in tutto il Medio Oriente e l’Africa. Paekho è subordinata al Ministero delle forze armate popolari (MPAF) della DPRK,.
L’OFAC inoltre ha puntato il dito contro Hwang Kil Su e Pak Hwa Song, due personalità che hanno svolto attività commerciali a favore del governo della Corea del Nord e del Partito dei lavoratori della Corea. Pak e Hwang hanno fondato Congo Aconde SARL nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) per generare entrate da progetti di costruzione e costruzione di statue per i governi locali. Sotto la guida di Pak e Hwang, Congo Aconde SARL ha anche aperto conti in dollari statunitensi presso la filiale della RDC di una banca camerunese.
Proprio Congo Aconde SARL è la terza compagnia sottoposta a sanzioni dal Dipartimento al Tesoro. Secondo un rapporto del gruppo di esperti delle Nazioni Unite del 2021, Congo Aconde SARL è stata coinvolta in progetti per costruire diverse statue nella RDC dal 2018 almeno alla fine del 2019; questi progetti hanno coinvolto Hwang e Pak. Il gruppo ritiene inoltre che Congo Aconde SARL sia una società di copertura per Paekho.
L’Unione Europea aveva già precedentemente inserito nella lista delle sanzioni Chilsong, Paekho, Pak e Hwang per essersi impegnati nell’evasione delle sanzioni e per essere responsabili del sostegno ai programmi nucleari e di missili balistici della RPDC.
Il provvedimento odierno prevede il congelamento tutti i beni e gli interessi patrimoniali negli Usa delle persone e delle compagnie inserite nella lista. Inoltre, vengono bloccate anche tutte le entità che sono possedute, direttamente o indirettamente, per almeno il 50 per cento da una o più persone bloccate.
Inoltre potranno essere soggetti a sanzioni tutti coloro che effettueranno determinate operazioni con le persone fisiche o le entità inserite nella lista delle sanzioni. Tra queste anche le istituzioni bancarie che forniscano loro servizi finanziari.