Mercato integratori in Italia cresce del 9,5% l’anno, leader in Europa
Mercato integratori in Italia cresce del 9,5% l’anno, leader in EuropaMilano, 9 feb. (askanews) – Nel 2021 il mercato globale degli integratori si è attestato a 150 miliardi di euro, con una crescita annua del 4,7% nell’ultimo triennio, e un’importante spinta verso il futuro: l’innovazione di prodotto (con il 64%) è, infatti, la principale strategia di crescita adottata dai player del settore. In Italia il settore è cresciuto negli ultimi 10 anni ad un tasso annuo medio del 9,5%, un ritmo decisamente più sostenuto rispetto alla performance globale, e oggi è leader a livello europeo.
Da queste premesse è partito il dibattito sul futuro del comparto degli integratori alimentari tra oltre 50 imprenditori e top manager del settore riuniti a Milano in occasione dell’evento “Il settore degli integratori: rimodellare il futuro”, promosso da Integratori & Salute, l’associazione nazionale che rappresenta il comparto degli integratori alimentari, parte di Unione italiana food.
“I trend in atto stanno rivoluzionando il settore della salute, con accelerazioni dovute alla pandemia e all’instabilità geopolitica – ha evidenziato Andrea Fortuna, advisory partner – Health, pharma & life sciences PwC Italia – L’Italia oggi è leader di mercato in Europa nel settore degli integratori con il 26% del market share, seguita da Germania (19%) e Francia (15%) e si colloca all’ottavo posto come esportatore a livello globale”.
Gli integratori giocano anche un ruolo di supporto per i sistemi sanitari nazionali. Un’elaborazione PwC Italia su dati Food supplements europe stima in 1,3 miliardi di euro il potenziale risparmio annuale del sistema sanitario nazionale correlato a minori casi di ospedalizzazione se le persone over 55 o a rischio di malattie cardiovascolari assumessero Omega3 regolarmente. Allo stesso tempo se la popolazione a rischio assumesse giornalmente calcio e vitamina D si potrebbero riscontrare minori fratture ossee correlate all’osteoporosi e avere così un potenziale risparmio per il Ssn di 0,7 miliardi di euro.
“La recente pandemia ha messo in evidenza l’importanza del mantenimento del benessere e della salute per le persone e in questo nuovo scenario gli integratori rivestono oggi un ruolo ancora più importante, che è destinato a crescere. Il futuro degli integratori alimentari sarà sempre più anche nella prevenzione – ha confermato il presidente dell’associazione Integratori & salute, Germano Scarpa – Gli integratori sono già oggi un prezioso strumento per la sostenibilità dei sistemi sanitari e un utilizzo corretto di integratori come strumenti di prevenzione primaria potrebbe certamente generare risparmi rilevanti per il sistema sanitario nazionale”.
Guardando al futuro del settore, tra gli ambiti di azione, al primo posto le aziende mettono l’integrazione e lo sviluppo digitale dei processi aziendali (43%), seguita dagli strumenti digitali per la gestione dell’informazioni medico-scientifica (28%), l’internet of things (20%), gli strumenti digitali per la gestione della relazione con il farmacista (8%) e i sistemi di visualizzazione, realtà virtuale ed aumentata (1%)4.
“Le imprese si trovano davanti due grandi sfide: da una parte il nuovo ordine geopolitico, sempre più complesso e volatile, dove la logica binaria è sempre più tra sistemi aperti e sistemi chiusi; dall’altra il cambiamento tecnologico e la centralità dei dati come vera materia prima della nostra epoca – ha commentato Alec Ross, distinguished adjunct professor Business school dell’Alma Mater di Bologna, ex consigliere di Obama – Nel 2018 i device connessi erano stimati in 23 miliardi, oggi sono 50 miliardi e diventeranno 75 miliardi nel 2025. Impressionante risulta la curva di crescita degli investimenti corporate in Intelligenza Artificiale, passati in 5 anni dai 20 miliardi di dollari del 2016 ai 170 miliardi del 2021”.