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Autore: Redazione StudioNews

Palazzo Reale, Helmut Newton oltre la sua stessa leggenda

Palazzo Reale, Helmut Newton oltre la sua stessa leggenda


Palazzo Reale, Helmut Newton oltre la sua stessa leggenda – askanews.it



Palazzo Reale, Helmut Newton oltre la sua stessa leggenda – askanews.it


















Milano, 23 mar. (askanews) – Helmut Newton è uno di quei fotografi dei quali pensiamo di avere visto tutto, di conoscere tutti gli aspetti del suo lavoro, così noto e pubblicato. Ma in realtà non è così. Per questo ha senso addentrarsi nella retrospettiva che gli dedica Palazzo Reale a Milano, a cento anni dalla nascita: una mostra con 250 immagini, ma anche riviste, video e documenti che ricostruisce, alla fine, un grande ritratto di Newton, un ritratto per tanti versi inatteso.

“Abbiamo iniziato cronologicamente partendo dai primi anni del suo lavoro – ha spiegato ad askanews Mattihas Harder, curatore della Helmut Newton Foundation e della mostra -. Nella prima sala ci sono foto degli anni Quaranta, prima ancora che aprisse uno studio a Melbourne. Queste prime foto vengono dall’Australia, da Parigi e ci permettono di vedere come si è poi formato il suo stile negli anni Sessanta e Settanta”. In mostra ci sono ovviamente le celeberrime immagini di donne statuarie e potenti, ma c’è anche molto altro. Guardate le scelte estreme di molti reportage di moda fuori dagli schemi classici, oppure il modo in cui usa gli specchi, per esempio in una straordinaria triplice fotografia di Karl Lagerfeld. O ancora gli sguardi di Catherine Deneuve in almeno due ritratti: sono più larghi della fotografia stessa.

“C’è un momento importante – ha aggiunto Denis Curti, anch’egli curatore della mostra – sono gli anni Settanta e Ottanta, nel quale Newton riesce a tracciare in modo indelebile una linea fortissima di demarcazione sulla fotografia di moda. Il suo contributo è la sua capacità di introdurre il tema del racconto, del nudo, della provocazione dentro il linguaggio della fotografia di moda”. Una provocazione che, come quasi sempre accade, per le parti più strillate sta soprattutto nell’occhio di chi guarda, mente lo sguardo del fotografo si manifesta nella radicale volontà di scardinare i codici del servizio di moda. “Lui dice che bisogna essere all’altezza della propria cattiva reputazione – ha aggiunto Curti – e in questa fotografia Newton decide di indossare lui l’impermeabile che era il soggetto di un servizio di moda. Lui dice: sono io il modello e le donne le faccio vedere come voglio io. Questa mostra, nella quale ci sono molti nudi, in realtà è una celebrazione delle donne, della loro autonomia, del loro potere di seduzione, della loro presenza su questa terra dove gli uomini fanno una figura un po’ debole”.

Giocando tra realtà e finzione, costruendo le sue fotografie perché diventino effettivamente vere, Helmut Newton definisce la sua eredità. La mostra si intitola infatti “Legacy” e quello che lascia allo spettatore è la sensazione, imperfetta quanto volete, forse anche venata di ambiguità, di avere incontrato una lezione artistica più grande e sovversiva di quella che, magari, immaginavamo.

Istituto di fisica di Mosca annulla incontro con Nobel Muratov

Istituto di fisica di Mosca annulla incontro con Nobel Muratov


Istituto di fisica di Mosca annulla incontro con Nobel Muratov – askanews.it



Istituto di fisica di Mosca annulla incontro con Nobel Muratov – askanews.it


















Milano, 23 mar. (askanews) – L’Istituto di fisica e tecnologia di Mosca (Università nazionale di ricerca) ha annullato un incontro con il premio Nobel per la pace Dmitry Muratov, direttore del quotidiano Novaya Gazeta, sul quale scriveva Anna Politkovskaya. “A gennaio sono stato invitato a un incontro con gli studenti dell’Istituto: ho percepito che i problemi mi avrebbero seguito” ha dichiarato su Telegram. “Il 21 marzo l’annuncio dell’incontro, sul sito dell’università, è stato oggetto di vili critiche da parte di vari ultras. Il livello degli attacchi è comprensibile: uno dei nazionalisti estremi (Conosci questa razza? Camminano in mimetica, ma a Mosca) ha persino delineato le tesi del mio discorso “antipatriottico”, che non ho ancora nemmeno scritto… Con un tale talento, devi cercare i tartufi…”

L’incontro è stato annullato dopo che il suo annuncio è stato criticato sul canale Telegram pro-Cremlino Readovka, dove Muratov è stato definito un “russofobo” e Novaya Gazeta è stata indicata “agente straniero” benchè la pubblicazione non sia iscritta all’albo degli agenti stranieri, stilato dal ministero della giustizia russo, precisa il sito Meduza. Va notato che l’istituto di fisica è soggetto a sanzioni internazionali da parte di tutti i paesi dell’UE, degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e di numerosi altri paesi a causa dell’invasione russa dell’Ucraina. Il rettore dell’università, Dmitry Livanov, ha spiegato: “Nonostante il grande interesse dei fisici nel comunicare con Dmitry (Muratov), l’annuncio dell’imminente evento ha causato una raffica di emozioni negative, e principalmente da persone esterne al mondo della fisica”.

Muratov è stato insignito del Nobel per la pace nel 2021, assieme alla giornalista filippina Maria Ressa. “È il premio ad Anna Politkovskaja, non il mio”, aveva commentato a caldo Muratov, raggiunto telefonicamente da askanews. “Questo premio è di Yuri Shchekochikhin, Igor Domnikov e di Stas Markelov” ha detto ad askanews pochi secondi dopo l’annuncio. “Questo premio è di Anastasija Baburova e di Natalia Estemirova. Ecco quello che sento e davvero io sento questo”. Muratov ha già subito in Russia un attacco fisico mentre si accingeva a prendere un treno da Mosca a Samara: è stato aggredito con una miscela di vernice rossa e acetone, che gli causato ustioni agli occhi. L’assalitore, mentre compiva il gesto, ha gridato a favore delle forze russe che combattono in Ucraina.

Livanov ha sottolineato separatamente che l’annullamento dell’incontro (lo definisce “rinvio” a tempo indeterminato) non è collegato a ostacoli legali alla comunicazione del giornalista con il pubblico studentesco. Il rettore dell’università ha concluso il suo commento sull’annullamento dell’incontro di Muratov con gli studenti con le parole “Non abbiamo paura di discussioni aperte e oneste su questioni complesse”. All’origine della creazione dell’istituto ci furono esponenti dell’Accademia delle scienze dell’URSS e premi Nobel come Kapitsa, Semyonov e Landau. Muratov non a caso nella sua risposta ha citato i “principi di Kapitsa”, ovvero il sistema “FisTekh” per attrarre studenti dotati e la loro successiva selezione. “Naturalmente, capisco il motivo per cui l’università ha notificato a me e agli studenti il rinvio dell’incontro. A proposito, questa situazione può essere utilizzata nella ricerca sulla natura dell’entropia…” ha aggiunto Muratov che sembra non ignorare un episodio importante della vita di Kapitsa, quando perse il favore di Stalin, e venne confinato nella sua dacha fino alla morte del “magnifico goergiano” nel 1953. Durante questo periodo Kapitsa si dedicò a ricerche sui fulmini globulari.

Sudcorea: progressi Nordcorea in miniaturizzazione testate nucleari

Sudcorea: progressi Nordcorea in miniaturizzazione testate nucleari


Sudcorea: progressi Nordcorea in miniaturizzazione testate nucleari – askanews.it



Sudcorea: progressi Nordcorea in miniaturizzazione testate nucleari – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Il ministro della Difesa sudcoreano Lee Jong-sup ha riferito oggi che i lanci di missili balistici effettuati ieri dalla Corea del Nord sono stati quattro e ha segnalato come Pyongyang stia facendo un “considerevole progresso” nella miniaturizzazione delle testate nucleari, in modo che possano essere installate su missili.

Ieri lo Stato maggiore della Corea del Sud aveva rilevato “multipli” lanci missilistici dalla città orientale Hamhung. “Noi crediamo che siano stati lanciati quattro missili”, ha comunicato Lee al comitato parlamentare sulla difesa nazionale, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Yonhap. “Abbiamo condotto le analisi preliminari e son gli Stati uniti stiamo effettuandone di più dettagliate”, ha proseguito. Lee poi è stato interpellato sulla possibilità che il Nord abbia acquisito le tecnologie di miniaturizzazione dche lo renderebbero in grado di montare cariche nucleari sulle testate dei missili tattici e ha risposto che Pyongyang registra un “considerevole progresso” su questo fronte.

Inoltre il ministro ha segnalato che la Corea del Nord potrebbe lanciare il suo primo satellite-spia militare il prossimo mese. “Questo è il motivo per il quale il Nord sta accumulando tecnologie necessarie per il lancio di un satellite usando missili balistici intercontinentai”, ha spiegato.

Meloni al Consiglio Ue, nodi Patto ed energia. Migranti non a odg

Meloni al Consiglio Ue, nodi Patto ed energia. Migranti non a odg


Meloni al Consiglio Ue, nodi Patto ed energia. Migranti non a odg – askanews.it



Meloni al Consiglio Ue, nodi Patto ed energia. Migranti non a odg – askanews.it



















Bruxelles, 23 mar. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è attesa alle 11 all’Europa Building a Bruxelles dove prende il via oggi un Consiglio europeo che si preannuncia complicato, in particolare per l’Italia. Il summit, che si aprirà con una sessione speciale alla presenza del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, ha all’ordine del giorno vari temi: Ucraina; competitività; mercato unico ed economia; energia. Non è invece prevista una discussione sul tema, caro all’Italia, dei migranti, su cui ci sarà una “breve informativa” della presidenza svedese e della Commissione europea sul progresso nell’attuazione delle conclusioni del summit dello scorso 9 febbraio.

Sull’Ucraina i 27 leader riaffermeranno la condanna della guerra di aggressione russa, inclusi i recenti attacchi missilistici, e il pieno sostegno europeo a Kiev. Particolarmente rilevante e complesso – per la diversità di vedute – il tema dell’economia e della competitività, con un gruppo di Paesi (Germania in testa) che spingono per un ampio allentamento dei vincoli agli aiuti di Stato e altri, come l’Italia, contrari. Meloni ribadirà la convinzione che l’allentamento dei vincoli e i sostegni che ne deriveranno non devono “creare disparità tra Stati membri”. Gli aiuti devono quindi essere “mirati e temporanei” in modo da garantire parità di condizioni e “pieno funzionamento” del mercato unico. Per l’Italia l’obiettivo principale è invece assicurare da parte europea la “piena mobilitazione” dei finanziamenti disponibili e degli strumenti finanziari esistenti, compresi quelli del Pnrr. La discussione sulla competitività si intreccia con il negoziato in corso per la revisione del Patto di stabilità e crescita. Per Meloni servono “nuove regole e principi credibili, realistici e coerenti con la situazione post-Covid” con un “equilibrio effettivo tra stabilità e crescita”. Una battaglia, quella del governo, complessa tanto che ieri, parlando alla Camera, Meloni ha sottolineato che rispetto alla proposta della Commissione, già considerata non sufficiente, adesso “si rischia anche di tornare indietro”.

Per quanto riguarda l’energia, l’Italia sostiene l’importanza di una risposta a 27 con “strumenti e obiettivi comuni” tesi a rafforzare il sistema energetico nel suo complesso: la diversificazione delle fonti, in particolare del gas naturale; la lotta contro la speculazione e le disfunzioni del mercato del gas, volta a ripristinare un livello di prezzi ragionevole per famiglie e aziende europee; la riduzione della domanda energetica; l’accelerazione dello sviluppo e della diffusione delle rinnovabili; il rapido riempimento degli impianti di stoccaggio. Le posizioni assunte sullo stop alla vendita di auto a benzina e diesel dal 2035 e sulla direttiva sulle case green hanno creato però qualche frizione con Bruxelles. Infine il tema delle migrazioni, centrale per l’Italia, a cui Meloni ha dedicato la maggior parte delle sue comunicazioni alle Camere. La questione non è stata posta all’ordine del giorno perché, fanno notare fonti europee, nel corso del Consiglio del 9 febbraio “è stato già approvato un piano di intervento che deve essere solo attuato”. Sullo stato di avanzamento dell’implementazione ci sarà dunque un “breve aggiornamento”. Meloni proverà a sollevare un confronto più approfondito, perchè “non c’è più un solo minuto da perdere”, vista anche la situazione di difficoltà in cui versa la Tunisia. Difficile, però, che trovi sponde per ottenere qualche ulteriore intervento.

Principe William, visita inaspettata in Polonia su confine Ucraina

Principe William, visita inaspettata in Polonia su confine Ucraina


Principe William, visita inaspettata in Polonia su confine Ucraina – askanews.it



Principe William, visita inaspettata in Polonia su confine Ucraina – askanews.it



















Milano, 23 mar. (askanews) – Il principe William ha fatto una visita inaspettata in una base militare in Polonia vicino al confine con l’Ucraina. Lo scrive la BBC, mentre continua la polemica sui proiettili all’uranio impoverito che Londra ha promesso a Kiev. “Mi sono recato in Polonia per incontrare le truppe britanniche e polacche, dove ho sentito parlare del loro straordinario lavoro a sostegno dell’Ucraina” ha scritto sul suo profilo Twitter istituzionale. “Il mio messaggio a loro a nome di tutti noi, grazie!” ha aggiunto.

Ieri il Principe di Galles è arrivato a Rzeszów, nel sud-est della Polonia, dove ha incontrato l’esercito britannico e polacco e ha discusso del sostegno all’Ucraina. Questo è il primo viaggio di William in Polonia dopo aver visitato il paese nel 2017 con sua moglie. Come notato, la sua visita in Polonia è avvenuta su richiesta del governo britannico, sebbene lui stesso abbia dichiarato il suo sostegno all’Ucraina.

La visita del principe a Rzeszów è stata tenuta segreta per motivi di sicurezza fino a quando non è tornato a Varsavia, dove il principe William ha visitato un centro profughi ucraino e dove ha incontrato 300 donne e bambini che si trovavano lì. Il Principe di Galles resterà in Polonia per due giorni. I suoi piani di viaggio includono un incontro con il presidente della Polonia Andrzej Duda nel palazzo presidenziale e la deposizione di una corona presso la tomba del milite ignoto.

L’ambasciatore russo a Washington: l’Occidente porta il mondo verso l’Armageddon nucleare

L’ambasciatore russo a Washington: l’Occidente porta il mondo verso l’Armageddon nucleare


L’ambasciatore russo a Washington: l’Occidente porta il mondo verso l’Armageddon nucleare – askanews.it



L’ambasciatore russo a Washington: l’Occidente porta il mondo verso l’Armageddon nucleare – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – L’Occidente guidato dagli Stati Uniti, avendo deciso di fornire all’Ucraina munizioni all’uranio impoverito, sta irrevocabilmente portando il mondo su una linea pericolosa, oltre la quale c’è un Armageddon nucleare: lo ha detto oggi l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov. “Sembra che l’Occidente illuminato, guidato da Washington, abbia irrevocabilmente deciso di portare l’umanità su una linea pericolosa, oltre la quale si profila sempre più chiaramente l’Armageddon nucleare”, ha spiegato Antonov, secondo quanto riporta la Ria Novosti.

Il coordinatore per le comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, ha dichiarato ieri, commentando la decisione del Regno Unito di consegnare proiettili all’uranio impoverito all’Ucraina, che questo tipo di munizioni è abbastanza comune ed è stato utilizzato per decenni. “È davvero difficile commentare questo tipo di assurdità. I funzionari statunitensi hanno toccato un nuovo minimo con le loro dichiarazioni irresponsabili”.

Fastweb, Calcagno lascia, Walter Renna Ceo da ottobre

Fastweb, Calcagno lascia, Walter Renna Ceo da ottobre


Fastweb, Calcagno lascia, Walter Renna Ceo da ottobre – askanews.it



Fastweb, Calcagno lascia, Walter Renna Ceo da ottobre – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Dopo 23 anni di grandi successi in Fastweb, di cui dieci nel ruolo di CEO, Alberto Calcagno ha deciso di presentare le dimissioni e lascerà l’azienda a fine settembre 2023. Il Consiglio di amministrazione ha nominato Walter Renna come nuovo CEO di Fastweb dal 1 ottobre 2023. Lo annuncia Fastweb in una nota.

Come dimostrano i risultati dell’esercizio 2022, Fastweb poggia su basi molto solide, ha una posizione di mercato forte ed è pronta per il futuro, afferma la società. Christoph Aeschlimann, presidente del consiglio di amministrazione di Fastweb, dichiara: “Alberto Calcagno è direttamente collegato alla storia di successo di Fastweb. Negli ultimi 23 anni ha lasciato un’impronta decisiva sulla nostra azienda, e di questo gli sono estremamente grato.” Dal 2013, quando Alberto Calcagno ha assunto la funzione di CEO, Fastweb non ha cessato di aumentare il portafoglio clienti, il fatturato e il free cash flow, mettendo a segno una crescita costante per 38 trimestri consecutivi. Allo stesso tempo, la rete in fibra ottica è stata fortemente ampliata. Sotto la sua guida, i settori dedicati a clienti commerciali e Wholesale hanno registrato una decisa crescita, parallelamente ai successi in nuovi rami di attività come la telefonia mobile, il cloud e la cybersicurezza. Alberto Calcagno è entrato in azienda nel 2000 come direttore della divisione Strategia di Fastweb, diventando poi CFO, COO nel 2007 e CEO nel 2013.”Ho vissuto un periodo incredibilmente stimolante in una delle aziende più affascinanti d’Italia. Dagli albori della fibra ottica, nel 2000, fino alla nostra epoca fatta di smartphone sofisticati, reti veloci e dati nel cloud, la tecnologia e il modo in cui comunichiamo, sia per lavoro che nella vita privata, sono cambiati enormemente”, dichiara Alberto Calcagno. “Per me, questo è il momento giusto per dedicarmi a nuovi obiettivi. Ringrazio tutti i collaboratori, i clienti, i partner e gli azionisti per la fiducia che hanno riposto in me.”

“Sono soddisfatto della nomina di Walter Renna come nuovo CEO di Fastweb. È un solido manager con conoscenze dettagliate nel settore della telecomunicazione e della tecnologia e una lunga esperienza nel management e nel marketing”, dichiara Christoph Aeschlimann. “Walter è un dirigente affermato che nel direttivo di Fastweb ha dato un contributo determinante alla storia di crescita dall’azienda e che continuerà a guidarla lungo questo percorso. Quello italiano rappresenta per noi un mercato importante e Fastweb è un tassello chiave della nostra strategia: continuità e capacità dirigenziali hanno la massima importanza su questo piano commerciale.” Walter Renna, che entrerà in carica il 1 ottobre 2023, è nato nel 1982. Dopo la laurea in economia all’Università di Bologna e il Master of Science presso l’Università Bocconi di Milano, Walter ha iniziato la sua carriera professionale in veste di consulente M&A per KPMG. Nel 2008 è entrato nel team Strategia di Fastweb e lo ha diretto fino al 2018. Successivamente è passato al ruolo di COO e dal 2021 è a capo del team Product Design and Delivery, responsabile di marketing, comunicazione, sviluppo dei prodotti e IT.

“Sono molto felice di continuare il mio percorso in Fastweb con il ruolo di CEO e ringrazio il Consiglio di amministrazione per la fiducia”, dichiara Walter Renna. “Accetto volentieri questa sfida e darò il meglio per proseguire la nostra storia di crescita insieme al management team e a tutti i colleghi”.

Grossi (Aiea): lo stato di sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia è precario

Grossi (Aiea): lo stato di sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia è precario


Grossi (Aiea): lo stato di sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia è precario – askanews.it



Grossi (Aiea): lo stato di sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia è precario – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Il direttore dell’agenzia nucleare delle Nazioni Unite (Aiea), Rafael Grossi, ha dichiarato che la situazione nella centrale elettrica ucraina di Zaporizhzhia “rimane pericolosa” a seguito di un attacco missilistico russo questo mese che ha disconnesso l’impianto dalla rete. La più grande centrale nucleare d’Europa ha bisogno di una fornitura di elettricità affidabile per far funzionare le pompe che fanno circolare l’acqua per raffreddare i reattori e le piscine che contengono combustibile nucleare. Dall’attacco russo del 9 marzo, l’impianto ha fatto affidamento su un’unica linea elettrica di riserva che rimane “disconnessa e in riparazione”, secondo Grossi. “La sicurezza nucleare allo ZNPP rimane in uno stato precario”, ha detto il capo dell’Agenzia internazionale per l’Energia atomica.

La mancanza di accesso alla rete dell’impianto e i necessari lavori di riparazione sulla sua ultima linea elettrica di emergenza potrebbero causare una completa perdita di energia, rendendolo dipendente dai generatori diesel per la settima volta da quando la Russia ne ha preso il controllo un anno fa, ha precisato Grossi. “Chiedo ancora una volta un impegno di tutte le parti per garantire la sicurezza nucleare e la protezione della centrale”, ha insistito. “La situazione nello stabilimento rimane pericolosa. Il team della Missione di supporto e assistenza IAEA a Zaporizhzhya (ISAMZ) attualmente presente presso l’impianto è stato informato che il ripristino della linea era stato programmato per il 5, il 10 e poi il 13 marzo ma non è stato possibile. L’ultima data di riconnessione è prevista per (oggi, ndr) il 23 marzo”.

Canova a Possagno: il potere e la Collezione Sommariva

Canova a Possagno: il potere e la Collezione Sommariva


Canova a Possagno: il potere e la Collezione Sommariva – askanews.it



Canova a Possagno: il potere e la Collezione Sommariva – askanews.it


















Possagno, 23 mar. (askanews) – Le lunghe celebrazioni per il bicentenario della morte di Antonio Canova continuano a Possagno, paese natale dell’artista e sede del Museo Gypsotheca a lui dedicato, con una mostra ideata da Vittorio Sgarbi centrata sul rapporto tra Canova e il potere, in particolare in relazione alla collezione di Giovanni Battista Sommariva.

La direttrice del museo di Possagno, Moira Mascotti, ha co-curato l’esposizione. “Canova – ha spiegato ad askanews – entra in dialogo con i potenti dell’epoca, Canova si confronta con Napoleone e con tanti membri della famiglia Bonaparte, però l’artista era anche in dialogo con il mondo culturale, e quindi questo rapporto speciale con Giuseppe Bossi, che era un pittore, un amico, ma anche il segretario dell’Accademia di Brera. Poi ancora abbiamo la possibilità di vedere il rapporto tra Canova e Giovanni Battista Sommariva, il collezionista che è stato uno di quei personaggi che si sono avvalsi dell’arte per cercare di dare lustro al proprio nome e così diventando uno dei più grandi collezionisti dell’artista”. In mostra, per la prima volta dopo un’importante operazione di restauro, l’Apollino che proviene dalle Collezioni Comunali d’arte di Bologna, ma anche dipinti e opere di altri artisti che ricostruiscono il clima dell’epoca, così come le comuni matrici iconografiche che poi sono alla base di molti capolavori canoviani. L’esposizione vive comunque in relazione al luogo che la ospita, ovviamente la casa natale, ma soprattutto alla spettacolare Gypsotheca, somma e resoconto di un neoclassicismo che con Canova ha raggiunto i suoi apici. E nella luce perfetta dell’ala del museo progettata da Carlo Scarpa si possono anche ammirare due versioni di Amore e Psiche, sotto lo sguardo di Napoleone, l’individuo cosmico-storico che ha saputo, nel bene e nel male, incarnare per un paio di decenni lo spirito del tempo. Quel tempo nel quale Canova ha vissuto e creato la propria arte, partendo da qui.

Medvedev: l’arresto di Putin in Germania sarebbe una dichiarazione di guerra

Medvedev: l’arresto di Putin in Germania sarebbe una dichiarazione di guerra


Medvedev: l’arresto di Putin in Germania sarebbe una dichiarazione di guerra – askanews.it



Medvedev: l’arresto di Putin in Germania sarebbe una dichiarazione di guerra – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha affermato che se la Germania decide di attuare la decisione della Corte penale internazionale (CPI) sull’”arresto” del presidente russo Vladimir Putin, ciò equivarrà a dichiarare guerra alla Russia. Il ministro della Giustizia tedesco Marco Buschmann aveva affermato che il mandato di “arresto” di Putin sarebbe stato valido in Germania dopo una richiesta della Corte penale internazionale. L’ordine è stato sostenuto anche dal cancelliere Olaf Scholz, che, durante la sua visita in Giappone, ha affermato che “nessuno è al di sopra della legge”.

“Alcuni idioti, idioti come il ministro della Giustizia tedesco, dicono: ‘Bene, se viene, lo arrestiamo.’.. Capite cosa significa? Immaginiamo… il capo in carica di uno Stato nucleare arriva in un territorio, diciamo, della Germania e viene arrestato. Che cos’è? Una dichiarazione di guerra alla Federazione Russa!” ha detto Medvedev in un’intervista ai principali media russi, tra cui la Ria Novosti. Medvedev ha detto che la Russia in una situazione del genere userebbe i mezzi a sua disposizione per prendere di mira “il Bundestag, l’ufficio del cancelliere e così via” ed ha sottolineato che decisioni come quella presa dalla Corte penale internazionale creano un enorme potenziale negativo.