Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Rutte a Vance: alleati europei devono spendere di più

Rutte a Vance: alleati europei devono spendere di piùMilano, 14 feb. (askanews) – A Monaco il segretario generale della Nato Mark Rutte e il vice presidente Usa JD Vance hanno discusso di come aumentare la spesa per la difesa, incrementare la produzione della difesa e garantire una pace a lungo termine per l’Ucraina. Lo rende noto la portavoce della Nato Alison Hart in un tweet.


Secondo la trascrizione delle prime battute dell’incontro fornita dall’Alleanza Rutte ha dichiarato di capire la questione della condivisione degli oneri: “è cruciale. Voglio anche ringraziarvi personalmente per tutto quello che avete fatto nel corso degli anni, nell’impegnarvi con l’Europa”. Rutte ha anche affermato di condividere la necessità di farsi avanti da parte europea: “hai assolutamente ragione. Deve essere fatto” ha detto. “Dobbiamo crescere in questo senso e spendere molto di più”. Evidenziando poi il “problema che abbiamo sia negli Stati Uniti che nel resto della NATO. Semplicemente non produciamo abbastanza. Non stiamo tenendo il passo con i russi e i cinesi. E poi, naturalmente, l’Ucraina: come portare l’Ucraina a una pace duratura. Non un’altra Minsk. Quindi deve essere duratura. Putin non dovrebbe mai più provarci”. Oltre a far iniziare “i colloqui l’Ucraina da una posizione”.

Fedagripesca: slitta di un anno obbligo assicurativo imprese pesca

Fedagripesca: slitta di un anno obbligo assicurativo imprese pescaRoma, 14 feb. (askanews) – Grazie ad un intervento normativo sul “milleproroghe” slitta di un anno l’obbligo per le imprese della pesca e dell’acquacoltura di stipulare polizze assicurative sul libero mercato che sarebbe dovuto scattare il 1 aprile. Lo rende noto Confcooperative Fedagripesca, spiegando che il provvedimento nella formulazione attuale preoccupa il settore perché è a totale carico di chi sottoscrive le polizze, visto che non sono previsti incentivi, e la mancata sottoscrizione della assicurazione potrebbe escludere le imprese da contributi, sovvenzioni o agevolazioni finanziarie pubbliche, anche per indennizzi legati a calamità o catastrofi naturali.


“Dobbiamo metterci a lavoro da subito, il problema è stato solo rimandato”, sottolinea Paolo Tiozzo, vicepresidente Confcooperative Fedagripesca. Un provvedimento che nella formulazione presenta diverse zone d’ombra, evidenzia l’associazione. Dall’indagine sulle polizze a copertura dei rischi catastrofali realizzata nel giugno 2024 da Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ndr.) emerge che queste polizze escludono i danni causati da mareggiata, marea, penetrazione di acqua marina che, invece, “sono causa dell’80% dei danni procurati alle imprese di pesca e dei giorni inattività forzata. E negli ultimi 10 anni abbiamo visto aumentare i danni del 40%, con punte del 100% per quelle realtà che hanno subito disastri immani per questi fenomeni”, prosegue Tiozzo. Un obbligo che non si applica alle imprese agricole per le quali invece resta fermo quanto stabilito dalle norme istitutive del Fondo mutualistico nazionale. “Chiediamo quindi che anche la pesca e l’acquacoltura vengano escluse da questo obbligo. È necessario dare vita ad una copertura assicurativa ad hoc, come il Programma assicurativo annuale della pesca e dell’acquacoltura, peraltro già prevista dal Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell’acquacoltura ma mai applicato”, conclude Tiozzo.

Da Abruzzo e Piemonte i designati da Regioni in Comitato Vini

Da Abruzzo e Piemonte i designati da Regioni in Comitato ViniRoma, 14 feb. (askanews) – Arrivano dall’Abruzzo e dal Piemonte i due componenti designati dalle Regioni in seno al Comitato Vino del Masaf, con durata triennale. Lo rende noto la Regione Piemonte. La delibera è arrivata oggi nel corso della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, a cui ha partecipato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.


Il Comitato Nazionale Vini è l’organo del Masaf che esprime parere consultivo e propositivo a livello nazionale in materia di tutela e valorizzazione commerciale sui vini a denominazione d’origine. E’ composto da funzionari del Ministero, esperti, rappresentanti delle associazioni di categoria, cantine, industriali vinicoli e da due membri nominati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Due sono i componenti designati dalle Regioni in seno al Comitato, e dal 2021 erano rappresentati da Sicilia e Veneto. Nella nuova conformazione un rappresentante è dell’Abruzzo e uno appunto del Piemonte: la dottoressa Elena Piva, funzionaria della Direzione Agricoltura della Regione Piemonte, presso cui segue le problematiche del settore vitivinicolo, dei disciplinari e delle denominazioni d’origine. “Con i suoi 60 vini Doc e Docg e una produzione che sta conquistando i mercati mondiali grazie a una precisa scelta di qualità, il Piemonte torna ad avere un ruolo di rappresentanza nel Comitato – spiegano in una nota il presidente Alberto Cirio e l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni – La designazione sana un vulnus incredibile, ovvero che il Piemonte non potesse far sentire la propria voce e rappresentare in modo equilibrato il complesso mondo del vino italiano a denominazione d’origine. Il risultato di oggi è frutto di un lavoro e di una trattativa complicata nella quale abbiamo avuto il supporto del governo, e in particolare del ministro Lollobrigida e del sottosegretario La Pietra a cui va il nostro ringraziamento per aver supportato la nostra richiesta”.


“Un ruolo centrale l’ha avuto anche il coordinatore della Commissione Politiche Agricole delle Regioni, Federico Caner – aggiunge Bongioanni – È la prima volta che entra nel Comitato un funzionario regionale: una figura in collegamento diretto con i consorzi e con l’assessore, e quindi in grado di svolgere un efficace lavoro di snodo con i territori e le politiche agricole regionali. Sono particolarmente orgoglioso di questo risultato, che garantirà al vino piemontese e alle istanze dei suoi produttori la giusta voce a livello nazionale”.

Al via la XVII edizione di “New York Encounter”

Al via la XVII edizione di “New York Encounter”Milano, 14 feb. (askanews) – “Incipit vita nova” ovvero, qui comincia una vita nuova. Nell’orizzonte di questa citazione di Dante prende avvio, venerdì 14 febbraio, la diciassettesima edizione di “New York Encounter”. Riro Maniscalco, presidente dell’iniziativa, intervistato da askanews, ha spiegato che questo evento “cattolico, nel senso vero della parola”, che è una “casa che apre la porta a tutti i viandanti”, potrà offrire, ai volontari e ai partecipanti, la “possibilità di scoprire magari un percorso che non si conosceva”.


Papa Francesco, nel messaggio inviato agli organizzatori, ha sottolineato il valore di queste “giornate di riflessione e di dialogo”, così come di “ispirazione”, in questo Anno giubilare incentrato sul tema della speranza, che “abita nel cuore di ogni persona”. È possibile seguire, dal portale askanews.it, gli appuntamenti in programma (https://www.newyorkencounter.org) per i quali è previsto il live streaming. In particolare, gli incontri: di apertura, di venerdì 14 febbraio, alle 18.30 ora di New York, con Philippe Villeneuve, capo architetto della ricostruzione della Cattedrale di Notre-Dame di Parigi, introdotto dal Cardinale Seán Patrick O’Malley, Arcivescovo Metropolita emerito di Boston; e di chiusura, di domenica 16 febbraio, alle 17.30, ora di New York, dedicato a Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, con il Cardinale Christophe Louis Yves Georges Pierre, Nunzio Apostolico negli Stati Uniti, Antonia Salzano, madre del beato Carlo Acutis, Christine Wohar, fondatrice e presidente di FrassatiUSA, con la moderazione di Amy Hickl, preside della Notre Dame Academy Shool di Los Angeles.

Ucraina, Zelensky: non riconosceremo mai regioni occupate come russe (

Ucraina, Zelensky: non riconosceremo mai regioni occupate come russe (Monaco di Baviera, 14 feb. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato oggi che il suo Paese non riconoscerà mai i territori occupati come russi.


“Non riconosceremo mai i territori occupati come russi”, ha detto conversando in ucraino con un gruppo di giornalisti al suo arrivo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto oggi che le discussioni intercorse fino a questo momento con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump “non sono state sicuramente sufficienti per elaborare un piano” per la pace in Ucraina, aggiungendo che i segnali provenienti dall’America sono “forti”, sebbene “vari”, ma ha precisato che saranno necessari ulteriori colloqui con il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance, con cui avrà un incontro oggi.Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha inoltre ribadito oggi che il suo Paese vuole essere un membro della Nato. “Vogliamo essere nella Nato, sì. Abbiamo fiducia nelle garanzie di sicurezza della Nato. Penso che questa sia l’opzione più economica per tutti”, ha affermato Zelensky, conversando in ucraino con un gruppo di giornalisti al suo arrivo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Zelensky ha aggiunto che “l’Europa dovrebbe unirsi attorno all’Ucraina per proteggersi”.


La Russia ha effettuato un attacco “molto pericoloso” alla centrale nucleare di Chernobyl durante la notte, cosa che il Cremlino nega, ha spiegato oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un drone ha volato troppo basso per essere rilevato dai radar, ha affermato Zelensky, aggiungendo che il presunto attacco è stato deliberatamente programmato per coincidere con l’inizio della Conferenza. “Putin non vuole assolutamente la pace”, ha aggiunto il presidente ucraino. 

Giubileo, Gualtieri: sta andando bene, cantieri procedono

Giubileo, Gualtieri: sta andando bene, cantieri procedonoRoma, 14 feb. (askanews) – “È stata una riunione molto positiva, in cui si è innanzitutto registrata con grande soddisfazione la positiva riuscita dei primi appuntamenti giubilari, il funzionamento perfetto della macchina dell’accoglienza, della sicurezza e dell’assistenza e supporto ai pellegrini. Già più di un milione e mezzo di pellegrini hanno varcato la Porta Santa, il Giubileo delle Forze Armate è stato un grosso successo, e adesso ci prepariamo ai primi grandi eventi che arriveranno in primavera a partire naturalmente dal Giubileo degli adolescenti che sarà sicuramente un evento con una grandissima partecipazione, che sarà legato anche alla canonizzazione di Carlo Acutis”. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, al termine della riunione a palazzo Chigi della cabina di regia sul Giubileo della Chiesa cattolica 2025.


“In parallelo – ha aggiunto – abbiamo fatto una panoramica dell’andamento dei cantieri, che procedono bene. Adesso si aprirà una fase con tantissime inaugurazioni. Poi abbiamo affrontato le varie criticità per sbloccare procedure amministrative. La riunione di oggi ha mostrato plasticamente l’utilità del ‘Metodo Giubileo’ perché tante questioni richiederebbero mesi di rimpallo, di pareri tra uffici, invece con la cabina di regia si riesce a risparmiare tempo e arrivare a decisioni molto rapidamente”. Parlando delle criticità, Gualtieri ha spiegato che si tratta di “questioni abbastanza minori. C’è stato un ritrovamento di una cisterna romana nel piccolo pezzo centrale di Piazza dei Cinquecento, e quindi con la Sovrintendenza lavoreremo per trovare la soluzione migliore per valorizzare questo ritrovamento, senza intralciare il cantiere. Piccole cose riguardano un parere che è necessario per attivare la ztl nel weekend a via Appia Antica. Insomma parliamo di cose non centrali ma che tuttavia ciascuna delle quali è stata affrontata per poter poi proseguire”.


“Questo metodo di coordinamento – ha poi ribadito il sindaco di Roma – è sempre molto efficace, con il sottosegretario Mantovano che gestisce molto bene questo tipo di riunioni”. Quella odierna, ha sottolineato, “è stata prevalentemente incentrata sull’accoglienza, e quindi sul primo bilancio di questi primi eventi, soprattutto dal punto di vista del funzionamento della macchina, quindi misure sicurezza, la fluidità, l’accesso alla Basilica di San Pietro”.

In Lombardia trattamenti mirati e ridotti su vite e riso con droni

In Lombardia trattamenti mirati e ridotti su vite e riso con droniMilano, 14 feb. (askanews) – Regione Lombardia, prima in Italia, rilancia il suo programma di attività sperimentali che prevedono l’uso di droni per effettuare trattamenti fitosanitari sulle colture. I test verranno condotti su vite e riso nelle province di Sondrio e Pavia. Lo annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi.


“Si tratta – dichiara l’assessore Beduschi – del perfetto esempio di come intendiamo l’agricoltura del futuro. Un settore che utilizza il meglio di ciò che la tecnologia offre per trovare strategie alternative a quelle attualmente disponibili. In questo modo, si potrà riuscire a ottimizzare il lavoro e proteggere le coltivazioni dall’attacco dei parassiti, ottenendo cibo più sano e riducendo l’impatto ambientale con un utilizzo da 5 a 10 volte in meno di principi attivi”. L’attività sperimentale sulla vite si svolgerà all’interno dell’azienda agricola ‘La Castellina’ della Fondazione Fojanini di Sondrio, in un vigneto terrazzato di circa mezzo ettaro a 325 metri di altezza, nella sottozona Sassella della Docg Valtellina Superiore. La localizzazione del vigneto rispetta i requisiti minimi in termini di distanza di sicurezza da abitazioni, aree con accesso pubblico, nonché da corsi d’acqua o bacini idrici, aree verdi e di svago. Mediante i droni, saranno eseguiti trattamenti fitosanitari per il contenimento di due delle principali malattie della vite, la peronospora e l’oidio, o ‘mal bianco’.


“L’uso dei droni per i trattamenti fitosanitari – prosegue Beduschi – rappresenta una svolta per la viticoltura, soprattutto in contesti difficili dove l’accesso ai mezzi meccanici è impossibile. Grazie a questa tecnologia, possiamo ridurre drasticamente la dispersione di fitofarmaci, limitare l’esposizione diretta degli operatori e ottimizzare i tempi di intervento, migliorando così l’efficacia del trattamento e la sostenibilità. Questo vale anche per tutti i contesti di coltivazione più intensiva di pianura”. Per quanto riguarda i test sul riso, l’attività si svolgerà in Lomellina a Rosasco (Pavia), nella Società agricola Quaglia. L’area sperimentale si sviluppa su una superficie pianeggiante e la sua localizzazione rispetta anche in questo caso tutti i requisiti minimi di sicurezza. Per le prove sperimentali, saranno eseguiti trattamenti fitosanitari destinati al contenimento delle principali infestanti del riso su due aree di 5 e 3,3 ettari.


Sia in vigneto sia in risaia, l’efficacia dei trattamenti con i droni sarà comparata con quella effettuata con metodi tradizionali mediante gli stessi prodotti. Le prove saranno realizzate esclusivamente con prodotti fitosanitari già autorizzati e in uso. Per entrambe le colture e per tutte le prove sperimentali eseguite, il Servizio fitosanitario di Regione Lombardia produrrà un report finale con tutti i dati ottenuti, da aggiungere a quelli molto incoraggianti già inviati al termine delle prove condotte negli scorsi anni al Ministero della Salute. “Anche grazie all’impiego dei droni – conclude l’assessore Beduschi – Regione Lombardia continua a sostenere soluzioni all’avanguardia per dare alle nostre imprese strumenti concreti e sicuri per affrontare le sfide del futuro. Lavoriamo intensamente perché le prove scientifiche prodotte possano presto tradursi in norme che consentano di passare dalla fase sperimentale a quella di applicazione ordinaria in campo”.

Nomisma WM: nel 2024 export vino italiano cresce trainato da Prosecco

Nomisma WM: nel 2024 export vino italiano cresce trainato da ProseccoMilano, 14 feb. (askanews) – Dopo un 2023 che aveva visto ridimensionarsi sensibilmente i consumi di vino a livello mondiale (successivamente all’euforia registrata l’anno precedente dai consumatori di tutto il mondo in risposta alla fine della pandemia), il 2024 ha confermato il trend negativo, in particolare sul fronte degli scambi internazionali. Tra i 12 principali mercati di import (che, per inciso, pesano per oltre il 60% nelle importazioni mondiali di vino), si sono registrate variazioni positive solo per Stati Uniti, Canada, Cina e Brasile. In questo quadro, gli acquisti di vino dall’Italia crescono più della media, grazie soprattutto agli spumanti che, nello stesso panel di 12 mercati, registrano un +4,8% di export a valore contro una media aggregata del -5,1%, con punte del +11% negli Stati Uniti, del 10% in Australia e del 9% in Canada. Sono alcune delle principali evidenze emerse durante l’”XI Forum Wine Monitor” che si è tenuto oggi, in diretta streaming dalla Sala Incontri di Nomisma, e ha visto alternarsi approfondimenti sul mercato del vino da parte degli esperti del Team Wine Monitor e di NielsenIQ (nella persona di Eleonora Formisano, Sales Director SMB & Global Snapshot Italy) con il contributo di Igor Boccardo, Ad di Tenute Leone Alato-Genagricola, Carlo De Biasi, Dg di Agricola San Felice (Gruppo Allianz) e Massimo Romani, Ad di Argea.


“Purtroppo – ha sottolineato Denis Pantini, responsabile Agroalimentare e Wine Monitor di Nomisma – i principali mercati di import hanno chiuso il 2024 in ulteriore calo e quelli che sono andati in controtendenza sottendono consumi di vino ancora in sofferenza come nel caso degli Stati Uniti o della Cina, dove il rimbalzo del 38% nelle importazioni è interamente ascrivibile al ritorno dei vini australiani dopo che erano stati messi al bando dal governo cinese nel 2021 con un superdazio del 218%”. Un ritorno che ha permesso all’export di vino australiano di chiudere il 2024 in crescita del 30% rispetto all’anno precedente, quando invece aveva subito un crollo del 10%. E chi invece non è riuscito a recuperare dal calo del 2023 è stato il vino francese che, nel complesso, ha perso un altro 2,4% nel valore dei vini esportati (dopo il -2,7% dell’anno precedente). “Se nel 2023 l’export di vino francese è calato a causa della riduzione nelle vendite oltre frontiera di vini rossi – ha aggiunto Pantini – nel 2024 è stato lo Champagne a trascinare al ribasso le esportazioni transalpine, con il 10% in meno di bottiglie spedite nel mondo”.


Sul mercato nazionale, la fiammata inflazionistica degli ultimi anni ha lasciato un consumatore italiano con minori capacità di spesa e aspettative future ancora improntate alla prudenza. È quanto si deduce dalle quantità di vino vendute nella Distribuzione Moderna che, per il 2024, evidenziano una riduzione di quasi il -2% nel canale Iper e Super, con punte più elevate nel caso dei vini rossi (-4,6%) e frizzanti (-7,4%). I volumi venduti hanno invece tenuto nel discount, mettendo a segno anche una crescita a valori dell’1,2%, in particolare grazie agli spumanti. In questo scenario “così complesso e incerto, minato da rigurgiti di protezionismo e minacce di dazi aggiuntivi, la ricerca di nuovi mercati di sbocco diventa sempre più prioritaria per le imprese del vino italiano”. In questi ultimi tre anni, l’export vinicolo dall’Italia è cresciuto nelle aree dell’Est Europa e dell’America Latina: Polonia (+26% rispetto al 2022), Repubblica Ceca (+47%), Romania (+22%), Messico (+3%) ed Ecuador (+56%) sono alcuni dei mercati dove i vini del Bel Paese sono sempre più apprezzati. Senza dimenticare il Brasile, un grande mercato di oltre 200 milioni di abitanti e facente parte dell’accordo di libero scambio tra Ue e Mercosur, dove “i vini rossi, in particolare toscani e piemontesi, sono quelli più apprezzati dal consumatore brasiliano, in particolare della Regione Sud-Est, con titolo di studio e reddito medio-alto, appartenenti alla generazione dei Millennials”, come messo in luce dall’approfondimento di Fabio Benassi, Project Manager di Nomisma Wine Monitor.


Tasto delicato emerso dalla presentazione è rappresentato dal fatto che in Italia e nei principali mercati, come, ad esempio, gli Stati Uniti, la maggior parte dei consumi di vino è ancora sostenuto dagli over 60. “In Italia i giovani appartenenti alla Gen Z consumano vino solo in occasioni speciali, hanno una scarsa conoscenza del prodotto e quando lo scelgono prestano attenzione primariamente alla gradazione alcolica e alla sostenibilità” ha rimarcato Ilaria Cisbani, Market Analyst di Nomisma Wine Monitor, spiegando che “lo stesso accade anche negli Stati Uniti e questo spiega perché i ‘no alcol wines’, negli Usa, sono già una realtà diffusa nel consumo delle giovani generazioni”.

Arrivati da Gaza 5 bambini che saranno curati in ospedali lombardi

Arrivati da Gaza 5 bambini che saranno curati in ospedali lombardiMilano, 14 feb. (askanews) – È atterrato poco dopo le 23 di ieri sera, giovedì 13 febbraio, all’aeroporto militare di Milano Linate l’aereo che ha portato in Italia i cinque bambini provenienti dalle zone martoriate dalla guerra a Gaza, che saranno curati negli ospedali della Lombardia. I minori, accompagnati dalle loro famiglie, sono stati accolti dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso insieme ai mediatori culturali della Croce Rossa. Successivamente, sono stati trasportati nelle strutture sanitarie in ambulanza con il supporto di medici, infermieri e soccorritori dell’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza (Areu). Il sistema sanitario regionale della Lombardia ha coordinato le operazioni insieme a Ministero degli Affari Esteri, Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e Organizzazione Mondiale della Sanità.


“Regione Lombardia – ha affermato l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso – sotto l’egida del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile si è messa a disposizione per ospitare i casi che avevano bisogno di assistenza. I bambini riceveranno cure adeguate nelle strutture sanitarie tra le più specializzate della regione. Questo fa parte della grande capacità di solidarietà e collaborazione che la Lombardia e il nostro Paese – ha concluso Bertolaso – garantiscono a qualsiasi cittadino del mondo che abbia bisogno di assistenza, aiuto e supporto”. Gli ospedali coinvolti sono: Papa Giovanni XXIII di Bergamo – Un bimbo di soli 4 mesi; Ospedale Niguarda di Milano – Una bimba di 6 mesi; Spedali Civili di Brescia – Un bambino di 4 anni; Ospedale San Gerardo di Monza – Un bambino di 7 anni; Istituto Nazionale dei Tumori di Milano – Una ragazza di 14 anni Queste Strutture si sono subito messe a disposizione per garantire la migliore assistenza possibile, condividendo un piano di presa in carico dedicato.


Grazie al servizio Medevac (Medical Evacuation), attivato dal Ministero degli Affari Esteri e dal Dipartimento di Protezione Civile, i bambini sono stati trasferiti in Italia con un volo sanitario appositamente organizzato. Regione Lombardia, attraverso AREU, ha coordinato, in stretta collaborazione con la Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario (CROSS) di Pistoia, il piano di accoglienza e assistenza per garantire ai piccoli pazienti il trasferimento presso gli ospedali e miglior trattamento medico possibile.

Sanremo, Tony Effe furioso: costretto a togliere la collana

Sanremo, Tony Effe furioso: costretto a togliere la collanaSanremo, 14 feb. (askanews) – A Sanremo scoppia la polemica collana. Il rapper romano Tony Effe nella terza serata del Festival si è esibito con la sua “Damme ‘na mano”, tornando al suo look tradizionale in pelle nera e tatuaggi in mostra ma senza la collana che porta sempre. Al rapper romano è stato impedito di indossare il gioiello di un noto brand pochi minuti prima di salire sul palco. Tony Effe ha raccontato l’accaduto a Radio 2 sceso dal palco, “Mi hanno levato la collana prima di salire sul palco. Il perché? Chiedetelo a loro. Sono inca…to nero, adesso sono ca..i. Sono arrabiatissimo” ha detto. Poi intervenendo al Dopofestival condotto da Alessandro Cattelanha ribadito in modo secco: “Finito. Per me Sanremo è finito oggi”. La questione ricorda quella delle scarpe con il logo ben in vista di John Travolta dello scorso anno, la collana incriminata è un gioiello del marchi Tiffany & Co. La Rai per evitare una nuova multa dell’Agcom alla Rai avrebbe chiesto al rapper di toglierla. Tony Effe ha scelto di non presentarsi all’Ariston Roof per la conferenza stampa, anche se la decisione di annullare la sua presenza con i giornalisti è precedente allo scandalo.