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Autore: Redazione StudioNews

Il Fmi prevede il quinquennio di crescita più bassa da 30 anni

Il Fmi prevede il quinquennio di crescita più bassa da 30 anni


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Il Fmi prevede il quinquennio di crescita più bassa da 30 anni – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – L’economia globale ha imboccato il quinquennio di crescita più bassa da trent’anni a questa parte, mentre una ripresa più solida “sfugge” con i crescenti rischi dovuti alle tensioni geopolitiche e il persistere dell’elevata inflazione. “Questo danneggia le prospettive di tutti quanti, specialmente dei paesi e per le persone più vulnerabili”, afferma la direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Gerogieva nelle sue dichiarazioni introduttive ad un evento di presentazione delle assemblee primaverili con la Banca mondiale, che si svolgeranno la prossima settimana Washington.

Georgieva ha anticipato qualche dato degli aggiornamenti sulle previsioni del World Economic Outlook, riferendo che ora il Fmi prevede una crescita globale “inferiore al 3% quest’anno” e “attorno al 3% sui prossimi cinque anni: la nostra previsione di medio termine più bassa fin dal 1990”, ha detto. “La crescita resta debole dal punto di vista dei precedenti storici, sia breve che sul medio termine dopo che nel 2022 si è più che dimezzata”, dal 6,1% del 2021, il rimbalzo successivo al tracollo provocato da lockdown e restrizioni imposte dai governi a motivo del Covid, al 3,4% nel 2022.

Secondo Georgieva si profilano marcate divergenze tra le economie, con una qualche perdita di slancio sulla crescita dei Paesi emergenti a fronte della quale “circa il 90% delle economie avanzate si prevede subiscano un rallentamento quest’anno”. Sui paesi meno sviluppati si prevede una crescita del reddito procapite inferiore a quella delle economie emergenti “e questo rende anche più difficile colmare i divari”, ha proseguito. Il primo ostacolo elencato, sulla strada dell’economia globale, è rappresentato dalla lotta all’inflazione e dalla salvaguardia della stabilità finanziaria. “Fino a quando persistono limitate pressioni finanziarie ci attendiamo che le Banche centrali mantengano la rotta sulla lotta all’inflazione. Allo stesso tempo, ove emergano rischi sulla stabilità finanziaria devono intervenire mediante appropriati approvvigionamenti di liquidità. La questione chiave – ha detto – è monitorare attentamente i rischi nelle banche e nelle istituzioni finanziarie non bancarie, così come le debolezze in settori come l’immobiliare”.

“Le pressioni sul settore bancario, in un contesto di tassi più alti e scarse liquidità mettono in rilievo problemi sulla gestione del rischio in specifiche banche, così come carenze sulla vigilanza”, ha proseguito con un riferimento che, pur senza citarle esplicitamente, sembra chiaramente riguardare la Silicon Valley Bank negli Usa o il Credit Suisse in Svizzera . “Oggi generalmente le banche sono più forti e più resilienti e i policy maker sono stati rapidi a intervenire in maniera ampia nelle ultime settimane. Tuttavia restano preoccupazioni sulle vulnerabilità che potrebbero essere nascoste non solo nelle banche ma anche nella finanza non bancaria: non è il momento di abbassare la guardia”, ha detto.

Il secondo ostacolo è rappresentato dal rafforzamento delle prospettive di crescita. Secondo Georgieva bisognerebbe rafforzare la produttività e il potenziale di espansione delle economie, mentre al tempo stesso serve muoversi sull’economia verde. Su questo ultimo aspetto ha riferito che il Fmi stima che servirebbero 1.000 miliardi di dollari l’anno solo per il settore delle energie rinnovabili. “Queste spese – ha sostenuto – verrebbero ripagate in termini di dividendi di crescita e occupazione”. E proprio mentre le assemblee del Fmi rischiano di sancire ancora di più la frattura tra economie avanzate e giganti emergenti, dopo la spaccatura aperta dalle sanzioni di Usa e Ue e contro la Russia per la guerra in Ucraina, Georgieva sostiene che servirebbe anche “un cambio di passo sulla cooperazione internazionale. I nostri studi mostrano che i costi di una frammentazione commerciale potrebbero raggiungere il 7% del Pil globale. Equivalente al prodotto di Germania e Giappone messi insieme. Se ci si aggiungesse un disaccoppiamento alcuni paesi potrebbero assistere a perdite fino al 12% del Pil. E la frammentazione sui flussi di capitali e sugli investimenti esteri darebbe un altro colpo alle prospettive di crescita globali”, ha detto. Infine il terzo ostacolo: rafforzare la solidarietà e ridurre le disuguaglianze globali. Il Fmi ha stanziato su questo versante circa 300 miliardi di dollari a favore di 96 paesi. Assieme ai programmi su paesi come il Marocco o lo Sri Lanka, Georgieava ha incluso in questo capitolo anche l’Ucraina, su cui però gli interventi sembrano alimentare prevalentemente le spese belliche. Ad ogni modo “voglio assumere un doppio impegno a nome dei paesi membri: aiutare gli Stati a gestire il fardello del debito e assicurare che il Fmi continui ad essere nella posizione di supportarli. Abbiamo più che quadruplicato i nostri prestiti a tassi zero a 24 miliardi di dollari dall’inizio della pandemia. Ora chiediamo ai paesi più ricchi di aiutare a colmare le carenze di finanziamenti sul Poverty Reduction and Growth Trust”.

Cina: accordo Iran-Arabia saudita esempio di come risolvere conflitti

Cina: accordo Iran-Arabia saudita esempio di come risolvere conflitti


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Cina: accordo Iran-Arabia saudita esempio di come risolvere conflitti – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – La normalizzazione delle relazioni tra Arabia saudita e Iran, sancita formalmente oggi a Pechino con la benedizione cinese, rappresenta un “esempio importante ai paesi di tutto il mondo per risolvere i conflitti attraverso il dialogo e la consultazione”. L’ha affermato il ministro degli Esteri di Pechino Qin Gang, incassando una vittoria diplomatica che aumenta lo standing di Pechino e ne accresce l’influenza in Medio Oriente.

I ministri degli Esteri della Repubblica islamica d’Iran e dell’Arabia Saudita – rivali storiche in Medio Oriente nel mondo islamico, l’una rappresentante del mondo sciita l’altra di quello sunnita – hanno avuto colloqui bilaterali per la prima volta dal 2016, al termine dei quali hanno firmato una dichiarazione congiunta con la quale sono stati ristabiliti con decorrenza immediata i rapporti bilaterali. Il principe saudita Faisal bin Farhan al Saud e il ministro iraniano Hossein Amir-Abdollahian si sono incontrati a Pechino facendo seguito all’accordo raggiunto con la mediazione cinese il mese scorso per ripristinare le relazioni diplomatiche durante colloqui di livello inferiore.

Qin Gang ha affermato che, dopo i colloqui di marzo, “in base al consenso raggiunto tra il presidente Xi Jinping e i leader di Arabia Saudita e Iran, e con gli sforzi congiunti di Cina, Arabia Saudita e Iran, il dialogo Arabia Saudita-Iran-Cna ha ottenuto risultati importanti”. Da allora, sia Riad sia Teheran hanno ulteriormente espresso la loro “buona volontà per la riconciliazione, hanno condotto buone interazioni ad alto livello e hanno dimostrato pienamente il loro atteggiamento costruttivo e sincero”, ha detto ancora Qin.

Il ministro cinese ha affermato che il miglioramento delle relazioni Arabia Saudita-Iran ha tre vantaggi. Il primo è “quello di fornire una garanzia più forte per il mantenimento della pace e della stabilità regionali, che è di grande importanza per rafforzare l’unità e la cooperazione dei paesi regionali e per allentare le tensioni regionali”, ha segnalato Qin. “Il secondo – ha continuato – è quello di fornire un esempio importante ai paesi di tutto il mondo per risolvere i conflitti attraverso il dialogo e la consultazione, per conformarsi alla volontà dei popoli, per adeguarsi alla tendenza dei tempi e agli interessi comuni dei paesi della regione”.

Infine, il terzo vantaggio è quello di “fornire una pratica ottima per sostenere iniziative di sicurezza globale e costruire una comunità con un futuro condiviso per l’umanità”. Qin Gang ha sottolineato che la Cina “sostiene fermamente i paesi della regione per sostenere l’indipendenza strategica, rafforzare la solidarietà e il coordinamento, sbarazzarsi delle interferenze esterne e tenere nelle proprie mani il futuro e il destino del Medio Oriente”. In questo senso, intende continuare a svolgere il ruolo di “mediatore di buona volontà e affidabile”, fornendo “il sostegno necessario sia all’Arabia Saudita che all’Iran e contribuendo a promuovere la sicurezza e la stabilità in Medio Oriente”. I ministri saudita e iraniano, dal canto loro, hanno espresso apprezzamento per l’azione svolta dalla Cina come paese mediatore e hanno ringraziato la Cina per il suo sostegno.

Napoli, abbandona le arti marziali per creare lavoro in periferia

Napoli, abbandona le arti marziali per creare lavoro in periferia


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Napoli, abbandona le arti marziali per creare lavoro in periferia – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Alle sfide è abituato Daniele Piro, imprenditore napoletano di 33 anni ed ex campione italiano di arti marziali con un palmares di 3 medaglie nel campionato italiano di muay thai, la boxe thailandese. Insieme alla sua compagna, Alessia Galasso, ha dato vita a uno spazio di coworking e, per rendere le cose ancora più complesse, ha deciso di farlo a Pianura, un quartiere della periferia occidentale di Napoli, dove non fioccano le opportunità per i giovani. “Lo sport insegna sempre qualcosa. A me ha dato la capacità di non arrendermi, che si sta dimostrando fondamentale in questa nuova avventura. Ho scelto di investire a Pianura perché è un quartiere che ho frequentato da ragazzo. Ho tanti ricordi belli e ho pensato di restituire qualcosa al territorio”, spiega Piro. Si chiama Flegreo Hub ed è uno spazio di ben 2.500 metri quadri. Presenta oggi più di 23 uffici, una sala riunioni, due aule didattiche, altri spazi dedicati alle simulazioni in ambito sanitario e al benessere della persona, temi al centro del progetto.

Mattarella: completare la ricostruzione all’Aquila

Mattarella: completare la ricostruzione all’Aquila


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Mattarella: completare la ricostruzione all’Aquila – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – “Nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 uno dei terremoti più devastanti della nostra storia recente ha propagato morti e distruzioni a L’Aquila e nei paesi vicini. L’Italia intera si strinse attorno a chi fu gettato nel dolore, nella paura, nel bisogno. L’immediato sentimento di solidarietà, che appartiene al nostro essere italiani, ha aiutato aquilani e abruzzesi nella fatica annosa di riconquistare spazi di vita, legami di comunità, percorsi verso il futuro. Questo giorno di memoria è, per la Repubblica, un rinnovato giorno di impegno”. E’ quanto scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al sindaco del Comune dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

“L’impegno di completare la ricostruzione, di sostenere una rinascita piena della vita civile, sociale, economica, culturale della città – sottolinea il Capo dello Stato -. Il doloroso ricordo degli studenti che morirono a causa del terremoto deve spingere proprio al rilancio dell’università e dell’impegno nelle attività scolastiche, per una nuova stagione di progresso”.

Salone del Mobile 2023, grandi attese per il turismo a Milano

Salone del Mobile 2023, grandi attese per il turismo a Milano


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Salone del Mobile 2023, grandi attese per il turismo a Milano – askanews.it



















Roma, 6 apr. (askanews) – A due settimane dal Salone del Mobile, si guarda con ottimismo ai flussi turistici derivanti dalla manifestazione di punta della programmazione milanese, che potranno contribuire fortemente alla continuazione della ripresa post-Covid.

Un’osservazione possibile grazie all’analisi dei dati messi a disposizione da “The Next”, il report frutto della partnership tra Global Blue, società leader nel settore del Tax Free Shopping, e Lybra Tech, azienda italiana che sviluppa soluzioni tecnologiche basate sui big data, per destinazioni turistiche, aziende ed hotel. Lo studio mette in evidenza i risultati dell’edizione 2022 e le prospettive della domanda turistica per aprile 2023. Global Blue ha rilevato che lo scorso anno lo scontrino medio ha raggiunto 1.278 euro e le vendite rispetto alla settimana pre Salone del Mobile hanno segnato una crescita del 58%. Americani, brasiliani e emiratini detengono i primi posti per la più alta spesa Tax Free a Milano durante la settimana del Salone. Nel 2022, gli americani hanno registrato uno scontrino medio di 1.609 euro. Gli arabi hanno superato questo valore registrando una spesa media di 1.748 euro. Tra le categorie merceologiche, nel 2022 il Fashion&Clothing segna il più alto tasso di recovery di spesa tax free al 68% rispetto al Salone 2019 ed uno scontrino medio di 1.265 euro (+16%).

Le prospettive per quest’anno sono positive, tra i protagonisti i turisti USA. Lybra Tech indica infatti una crescita del 14% delle ricerche effettuate tra inizio novembre e fine febbraio per il periodo di soggiorno ad aprile. L’80% della domanda è da parte di stranieri e i principali mercati extra UE sono appunto gli Stati Uniti al primo posto, seguiti dal Regno Unito e dal Brasile. Secondo Lybra Tech, queste nazionalità estere maggiormente attive segnano una Booking Window media – la finestra temporale di prenotazione – di quasi 2 mesi, dato estremamente positivo che conferma l’elevato desiderio dei turisti di prenotare con largo anticipo per assicurarsi un soggiorno in città durante l’evento. Il giorno più ricercato, principalmente da turisti stranieri, è il 18 aprile, giornata di inizio del Salone. La permanenza media straniera durante il Salone è superiore rispetto a quella tipica delle città d’arte, di circa due giorni e mezzo: brasiliani e emiratini registrano infatti una permanenza media di quasi tre giorni e mezzo, aumento probabilmente dovuto all’importante fiera.

I turisti attratti dalla bellezza di Milano durante la manifestazione sono prevalentemente coppie, 69% sul totale, seguite da single (19%) e famiglie (10%). Nonostante gli americani rappresentino la nazionalità estera più attiva, il Salone continua comunque ad attirare gli italiani, grandi appassionati del design. L’analisi di “The Next” costituisce un osservatorio innovativo. Il lavoro è basato sull’allineamento di due diverse fonti dati, una consuntiva e l’altra previsionale, che consente di valutare le performance Tax-Free Shopping e di confrontarle con il mercato di riferimento. I turisti, infatti, rappresentano un bacino di inestimabile valore per ogni azienda, ma i mutevoli bisogni ed i repentini cambiamenti delle dinamiche di mercato hanno reso la loro comprensione ancora più importante per la strategia aziendale. È questa ragione che ha portato alla nascita di The Next, che costituisce uno strumento unico per rendere i brand consapevoli e protagonisti delle trasformazioni del mercato turistico sempre più in rapida evoluzione. Il tutto per dare alle imprese del settore l’opportunità di pianificare scelte di business data-driven attraverso la lettura e l’interpretazione della domanda turistica futura.

Consulta: le Regioni non possono aumentare il numero dei mandati dei sindaci

Consulta: le Regioni non possono aumentare il numero dei mandati dei sindaci


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Consulta: le Regioni non possono aumentare il numero dei mandati dei sindaci – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – È “costituzionalmente illegittima” la normativa della Regione autonoma Sardegna che consente quattro mandati consecutivi ai Sindaci dei comuni con popolazione fino a tremila abitanti, e tre mandati consecutivi a quelli dei comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti. Perché “contrasta con la disciplina statale (articolo 51, comma 2, del testo unico sugli enti locali, in vigore dal 14 maggio 2022), in forza della quale i sindaci dei comuni con popolazione inferiore a cinquemila abitanti possono svolgere tre mandati consecutivi e i sindaci degli altri comuni due”.

Lo ha deciso la sentenza n. 60 del 2023, redattore il giudice Nicolò Zanon, ribadendo che “la competenza legislativa attribuita dallo Statuto speciale alla Regione nella materia ordinamento degli enti locali va esercitata in armonia con la Costituzione e, in particolare, con il principio previsto all’articolo 51 della Costituzione”. “Quest’ultimo -sottolinea la Consulta- a tutela del diritto fondamentale di elettorato passivo, esige che tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possano accedere alle cariche elettive in condizioni di uguaglianza: deve essere perciò il legislatore statale, con disciplina uniforme per tutto il territorio nazionale (e quindi per tutti i Comuni), a stabilire, per i sindaci, il numero massimo di mandati elettivi consecutivi”.

Si legge inoltre nella sentenza che “la previsione del numero massimo dei mandati elettivi consecutivi dei sindaci, introdotta come ponderato contraltare alla loro elezione diretta, serve a garantire vari diritti e principi di rango costituzionale: ½la par condicio effettiva tra i candidati, la libertà di voto dei singoli elettori e la genuinità complessiva della competizione elettorale, il fisiologico ricambio della classe politica e, in definitiva, la stessa democraticità degli enti locali”.

Patto stabilità, Germania vuole taglio a debito-Pil da 1% l’anno

Patto stabilità, Germania vuole taglio a debito-Pil da 1% l’anno


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Patto stabilità, Germania vuole taglio a debito-Pil da 1% l’anno – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Il ministro delle Finanze della Germania, Christian Lindner ha fatto recapitare alla Commissione europea una controproposta informale sulla riforma del Patto di stabilità e di crescita, che imporrebbe obblighi prefissati sulla riduzione dei debiti pubblici che per l’Italia significhrebbero dover effettuare un taglio netto da quasi 20 miliardi di euro l’anno. A riportare dell’iniziativa è Die Welt, che cita un documento informale (non paper) di tre pagine che il governo federale ha inviato alla Commissione.

Secondo il ministero guidato da Lindner le proposte avanzate da Bruxelles sono “inadeguate” e non garantirebbero una appropriata riduzione dei livelli di debito pubblico. Servono quindi “regole di spesa semplici e trasparenti”, con requisiti di taglio del debito più elevati sui paesi più indebitati. Per questo, riporta il quotidiano tedesco, la Germania propone l’obbligo di ridurre il rapporto debito-Pil di almeno un intero punto percentuale l’anno sui paesi più indebitati, fino al raggiungimento della soglia del 60% del Pil, e di almeno mezzo punto percentuale l’anno per gli stati meno indebitati.

Per l’Italia un obbligo simile significherebbe ridurre il debito di circa oltre 19 miliardi di euro l’anno. L’iniziativa giunge dopo che a metà marzo, in occasione dell’Ecofin, Lindner aveva affermato che servivano “ulteriori discussioni” sulla revisione delle regole comuni di Bilancio, dopo che la Commissione Ue aveva formalizzato la sua proposta. Pochi giorni dopo il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel aveva duramente criticato le proposte dell’esecutivo comunitario.

Muay Thai: il titolo Europeo professionisti e il Campione del Mondo Checkbill al Ring War di Milano

Muay Thai: il titolo Europeo professionisti e il Campione del Mondo Checkbill al Ring War di Milano


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Muay Thai: il titolo Europeo professionisti e il Campione del Mondo Checkbill al Ring War di Milano – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – La grande Muay Thai torna in Italia. Sabato 6 maggio, al palazzetto Dante Falk di Sesto San Giovanni (Milano) si svolgerà l’ottava edizione di Ring War, uno dei più importanti appuntamenti di Boxe Thailandese in Europa. La manifestazione di quest’anno sarà particolarmente importante per la presenza del Campione del Mondo, il thailandese Deo “Checkbill” Pensangkat e per la messa in palio del titolo europeo professionisti.

“Con grande soddisfazione Ring War è arrivata alla sua ottava edizione – spiega Diego Calzolari pioniere della Muay Thai nazionale, tre volte campione del mondo professionisti dei pesi medi, ora Commissario Tecnico Nazionale nonché organizzatore dell’evento – e poter offrire al pubblico uno spettacolo che abbraccia la disciplina della Muay Thai nella sua profondità di tradizioni e regole è un grande orgoglio”. La serata avrà inizio alle 18 con gli incontri dei più promettenti atleti novizi che avranno la possibilità di provare da subito l’ebrezza di combattere in un’arena di tale spessore. Alle 20.00 prenderà il via invece la serata professionisti nella quale si sfideranno i più grandi campioni nazionali e stranieri.

L’ospite più atteso sarà il pluricampione mondiale thailandese Checkbill, già visto nelle scorse edizioni vincere per ko contro i suoi titolati avversari. Anche in questa edizione combatterà con il regolamento tradizionale a mani cordate contro il fortissimo campione portoghese, Lerrani Furtado. Main Event della serata sarà il Titolo Europeo Iska dei pesi medi che vedrà il talentuoso sestese del Team Calzolari, Lenny Blasi, provare l’assalto contro il campionissimo spagnolo Pelayo Ventoso già detentore della prestigiosa cintura. La serata sarà condotta dal famoso presentatore Valerio Lamanna, già protagonista al microfono delle passate edizioni del grande evento. Tutto avverrà in diretta Sky TV con il commento tecnico del pluricampione mondiale Luca Roma, altra star del ring proveniente sempre dalla scuola del Maestro Calzolari. All’evento sono previsti circa mille spettatori che potranno seguire la serata dalle tribune, il parterre e i tavoli VIP. “Come in ogni edizione – conclude Calzolari – ci aspettiamo oltre mille spettatori che potranno godersi lo spettacolo fino a tarda notte. Per noi, Ring War è un appuntamento importante non solo per l’aspetto professionistico ma per il fatto che rappresenta un modo di poter illustrare e avvicinarsi ad una cultura antica e densa di principi come quella della Muay Thai”.

Macron: sicurezza europea impossibile con l’Ucraina occupata dalla Russia

Macron: sicurezza europea impossibile con l’Ucraina occupata dalla Russia


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Macron: sicurezza europea impossibile con l’Ucraina occupata dalla Russia – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Un’architettura di sicurezza dell’Europa è impossibile finché l’Ucraina rimarrà occupata. Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron in una conferenza stampa congiunta al termine del vertice a Pechino col leader cinese Xi Jinping, secondo quanto riporta il Guardian. Macron ha segnalato che con Xi si è discusso della guerra in Ucraina e si è concordato che le armi nucleari devono essere eslcuse dal conflitto. L’Eliseo ha definito l’incontro “franco e costruttivo”.

Sport, Versace (Terzo Polo): prezioso strumento di inclusione

Sport, Versace (Terzo Polo): prezioso strumento di inclusione



</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Sport, Versace (Terzo Polo): prezioso strumento di inclusione – askanews.it




















Milano, 6 apr. (askanews) – “Penso che mai, come in questo particolare momento storico, il tema in questione sia più azzeccato. Lo sport rappresenta tanto di più, un prezioso strumento di inclusione sociale, uno strumento educativo perché prepara i ragazzi nel comprendere che nulla è regalato, che è grazie al sacrificio, all’impegno, al rispetto per gli altri e per le regole che si possono raggiungere obiettivi importanti”. Così la senatrice del Terzo Polo Giusy Versace ha illustratoo ieri a Palazzo Madama l’iniziativa “Più Sport più Pace” organizzata per commemorare la “Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace” di oggi 6 aprile.

All’incontro è intervenuto anche il Presidente della FISE Marco Di Paola, che ha sottolineato anche in qualità di membro della Giunta del CONI, portando i saluti del Presidente Giovanni Malagò, l’importante contributo dello sport, quale essenziale percorso nella formazione dei campioni di domani. “Lo sport crea e racconta delle storie bellissime e significative fatte di passione – osserva Di Paola – il nostro mondo condiviso con il compagno Cavallo, partner sia di avventure sportive, accompagnando amazzoni e cavalieri che competono allo stesso livello nelle nostre gare, sia nella quotidianità come stile di vita, accanto alle famiglie e ai tanti giovani offrendo un percorso di crescita, formazione, sino ad arrivare all’impegno per il sociale sul quale la federazione ripone, ogni giorno, una particolare attenzione implementando la figura del cavallo-terapeuta come protagonista per tutti i nostri appassionati”.

Importante intervento anche dei partner all’iniziativa, come il Presidente dell’Osservatorio contro il bullismo e i disagi giovanili Luca Massaccesi; il Presidente della N.I.C.O (Nazionale Italiana Calciatori Olimpionici Italo Lapenna e il Presidente Opes Italia, Juri Morico, insieme ai tanti campioni sportivi, ambasciatori del progetto “Campioni di vita” finalizzato alle scuole e alle tante federazioni sportive coinvolte.