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Autore: Redazione StudioNews

Lo spagnolo Ton Cortes campione mondo panettone tradizionale

Lo spagnolo Ton Cortes campione mondo panettone tradizionaleRoma, 11 nov. (askanews) – E’ uno spagnolo il campione del mondo del Panettone 2024. A un italiano, invece, è andato il primo premio per il miglior panettone al cioccolato. La finale della quarta Coppa del Mondo del panettone 2024 si è svolta a Milano dall’8 al 10 novembre, a Palazzo Castiglioni. Dopo due anni di selezioni nazionali nei diversi stati, sono arrivati in finale 24 pasticceri per la categoria Panettone Tradizionale e 18 per la categoria Panettone al Cioccolato. I finalisti sono arrivati da Europa, Asia, America Latina, Stati Uniti e Australia.


A conquistare il titolo di miglior panettone del Mondo per la categoria Panettone tradizionale è stato il maestro pasticcere Ton Cortés (Spagna), al secondo posto Pasquale Pesce (Italia) e al terzo posto Maurizio Sarioli (Italia). Tutto italiano invecei il podio per la categoria panettone al cioccolato. Primo classificato Pasquale Iannelli, della Pasticceria Casa Mastroianni di Lamezia Terme, secondo Pasquale Marigliano, al terzo posto Armando Pascarella. Pasquale Iannelli ha conquistato anche il premio della stampa. Durante la premiazione è stato assegnato anche il Premio del Maestro del Panettone 2024 a Piergiorgio Giorilli, fondatore nel 1996 e presidente del “Richemont Club Italiano”, docente all’Istituto Universitario Professionale di Scienze Culinarie per la Facoltà di scienze e tecniche della panificazione, Istituto associato all’Università Europea Jean Monnet di Bruxelles, che gli ha conferito la Laurea Honoris Causa. Nel 2022 è stato nominato MAM – Maestro d’Arte e Mestiere, premio promosso dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, in collaborazione con ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana.


Il premio miglior Club internazionale è andato a quello del Perù per il lavoro di organizzazione delle selezioni nazionali che si sono svolte a Lima nell’aprile 2024. È stato premiato Juan Carlos Lopoez Maestro panettiere e Direttore Choco Pastry. Il premio per il Panettone extra europeo per la categoria Panettone tradizionale è andato a alla pasticcera Yasuda Tazumi (Giappone) e per la categoria Panettone al cioccolato a Carlo Strobbe (Perù). Sono già in programma le prossime tappe della Coppa del Mondo per l’edizione 2025/26: il 18 gennaio 2025 a SIGEP Rimini, ci sarà la selezione unica italiana per la categoria “Panettone al cioccolato” e la prima selezione della “Summer Edition Panettone con gelato”. Nel maggio 2025 in Belgio si svolgeranno le selezioni nazionali del finalista. Il 18 luglio 2025 a Singapore Marina Bay Sundes ci sarà la prima selezione Asia, in collaborazione con SIGEP Asia che coinvolgerà candidati provenienti da Cina, India, Filippine e altri paesi del Sol Levante. A settembre 2025 ci sarà la selezione del candidato americano a Las Vegas. Nel 2026 si tornerà in Brasile, Perù, Giappone e Australia per la selezione dei finalisti di queste nazioni e per la prima volta si svolgeranno selezioni in Sud Corea. In Europa sono previste delle selezioni in Svizzera, Francia, Spagna, Portogallo e per la prima volta si svolgeranno anche in Germania e Inghilterra. In Italia si terranno tre pre-selezioni in location e date ancora in definizione, mentre la finale italiana con i campioni che avranno incontrato parere positivo della giuria sarà a SIGEP Rimini a Gennaio 2026. La quinta edizione della prossima Finalissima Mondiale sarà a Milano a novembre 2026.

Giappone: Ishiba confermato premier, ma guiderà governo di minoranza

Giappone: Ishiba confermato premier, ma guiderà governo di minoranzaRoma, 11 nov. (askanews) – Shigeru Ishiba è riuscito oggi a ottenere la nomina parlamentare a 103mo primo ministro del Giappone, ma il difficile viene ora: governare con un esecutivo di minoranza.


Dopo la pesante flessione elettorale del 27 ottobre, infatti, la coalizione formata dal suo Partito liberaldemocratico (Jiminto) e dal più piccolo partito buddista d’ispirazione Soka Gakkai Komeito ha perso la maggiorazna assoluta alla Camera dei Rappresentanti, il più importante dei due rami della Dieta nipponica. “Sono stato nominato 103mo primo ministro. Nel duro ambiente interno ed esterno, cercherò di fare del mio meglio per il popolo”, ha scritto su X il premier dopo il voto.


La fragilità della posizione del premier è stata plasticamente mostrata nelle elezioni per la sua nomina oggi. Mentre alla Camera dei consiglieri Ishiba è stato eletto al primo turno, alla Camera dei rappresentanti è dovuto andare al ballottaggio contro Yoshihiko Noda, il leader del Partito costituzionale democratico del Giappone ed ex primo ministro. Ishiba nel ballottaggio ha ottenuto 221 voti su 465 totali, rispetto ai 160 di Noda. I partiti minori hanno votato tutti per i loro leader, annullando così le loro schede (ma facendo in modo di verificare l’inesistenza di defezioni a favore di uno o l’altro dei candidati).


E’ la prima volta in 30 anni che un primo ministro viene eletto col ballottaggio. L’ultima era stata nel 1994, con la nomina dell’unico primo ministro socialista della storia nipponica, Tomiichi Murayama, che per due anni fu a capo di governo di larga coalizione con dentro anche i liberaldemocratici in un momento molto particolare della politica nipponica. L’esito elettorale, confermato dalle urne della Dieta di oggi, segnala una difficoltà del governo non solo nel portare avanti una serie di riforme di ampio respiro che ha nel suo programma – a partire dalla riforma della Costituzione e in particolare dell’articolo 9 che vieta al Giappone di avere forze armate – ma anche di svolgere in tranquillità la sua normale operatività, a partire dalla definizione dei budget.


Il premier dovrebbe annunciare i ministri del nuovo gabinetto nel corso della giornata e, sempre oggi, andare dal’Imperatore Naruhito per ricevere la nomina. Nel sistema giapponese l’Imperatore non ha alcuna voce in capitolo nelle decisioni politiche, per cui si tratta di una semplice formalità. Ishiba è stato eletto presidente del Jiminto a fine settembre e primo ministro il primo ottobre. Successivamente ha sciolto la camera bassa, convocando elezioni generali per ottenere un mandato popolare, anche alla luce del fatto che il suo partito è stato investito negli ultimi mesi da scandali relativi all’utilizzo di fondi irregolari. Il premier, in qualche modo, sperava che la novità del cambio di leadership da Fumio Kishida a lui, avesse rivitalizzato il partito. Ma la sua strategia è fallita: il Partito costituzionale democratico e il Partito democratico per il popolo hanno ottenuto un’avanzata importante nei consensi. I liberaldemocratici e i loro partner minori Komeito, se vorranno quindi governare, dovranno trovare convergenze all’interno della Camera bassa, dove si decidono le politiche chiave. Un elemento su cui potrebbero far leva è il Partito democratico per il popolo, che ha ottenuto 28 seggi e che è rivale del principale partito d’opposizione, il Partito costituzionale democratico. Ma Ishiba dovrà tenere aperta anche una porta a quest’ultimo. Oggi, prima del voto, Ishiba ha incontrato Noda e il leader del Partito democratico per il popolo, Yuichiro Tamaki – che peraltro in giornata ha dovuto ammettere un affaire extraconiugale che lo sta mettendo in imbarazzo – per chiedere loro un’opposizione costruttiva, in particolare rispetto alle riforme. “La cosa importante è come garantire la pace nel paese e migliorare la vita delle persone” ha detto il primo ministro, parlando dopo coi giornalisti. “Penso – ha aggiunto – di essere riuscito a condividere questo pensiero con i membri del DPFP e del CDP”. Ma questo lo si capirà soltanto nel prosieguo della legislatura.

Calcio, risultati e classifica di Serie A. Sei squadre in 2 punti

Calcio, risultati e classifica di Serie A. Sei squadre in 2 puntiRoma, 11 nov. (askanews) – Questi i risultati e la classifica del campionato di serie A dopo Inter-Napoli 1-1.


12° GIORNATA – Genoa-Como 1-1, Lecce-Empoli 1-1, Venezia-Parma 1-2, Cagliari-Milan 3-3, Juventus-Torino 2-0, Atalanta-Udinese 2-1, Fiorentina-Verona 3-1, Roma-Bologna 2-3, Monza-Lazio 0-1, Inter-Napoli 1-1. Classifica: Napoli 26, Atalanta, Fiorentina, Lazio, Inter 25, Juventus 24, Milan, Bologna 18, Udinese 16, Empoli 15, Torino 14, Roma 13, Verona, Parma 12, Genoa, Como, Cagliari 10, Lecce 9, Monza, Venezia 8.


13° GIORNATA – Sabato 23 novembre ore 15:00 Verona-Inter, ore 18:00 Milan-Juventus, ore 20:45 Parma-Atalanta, Domenica 24 novembre ore 12:30 Genoa-Cagliari, ore 15:00 Como-Fiorentina, Torino-Monza, ore 18:00 Napoli-Roma, ore 20:45 Lazio-Bologna, Lunedì 25 novembre ore 18:30 Empoli-Udinese, ore 20:45 Venezia-Lecce.

Bologna, La Russa: la sinistra recida cordone con certe compagnie

Bologna, La Russa: la sinistra recida cordone con certe compagnieRoma, 11 nov. (askanews) – “C’è un cordone ombelicale che la sinistra deve decidersi a recidere. Non basta essere d’accordo su principi generali, come l’antifascismo, per unirsi a qualsiasi compagnia. Le compagnie bisogna scegliersele. O si finisce per offrire un ombrello ai violenti”. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera il presidente del Senato Ignazio La Russa, riferendosi agli scontri avvenuti a Bologna tra un corteo dei collettivi studenteschi e la polizia, che ha impedito che questi venissero a contatto con i manifestanti di estrema destra, tra cui CasaPound.


“La Costituzione – sottolinea a questo proposito La Russa – garantisce a tutti il diritto di manifestare, nel rispetto delle norme. Si può essere d’accordo oppure no con le ragioni di chi manifesta, ma non si può pretendere che si vietino quando le autorità preposte ne riconoscono la liceità. E a Bologna la Questura ha autorizzato dando prescrizioni molto restrittive ai manifestanti di CasaPound. Per avere subito troppi divieti a manifestare, sin da quando ero giovane, io stesso non chiederei mai di vietarne una. E d’altronde, anche l’iniziativa che ha avuto poi chiari connotati antisemiti organizzata a Milano, non è stata vietata proprio per il diritto di tutti a manifestare. Nessuno di noi, però, si offre di andare in corteo con gruppi estremisti. Certa sinistra, invece, scende in piazza con i facinorosi”. La Russa ammette di riferirsi alla vicesindaca di Bologna: “Certo che può” manifestare, “ma assumendosi le responsabilità politiche di quello che avviene nella manifestazione”. Il presidente del Senato spiega infine che la premier Meloni, quando dice che una parte della sinistra “foraggia i facinorosi” si riferisce “a quella parte di forze politiche troppo accomodanti, per esempio, con le forme di antisemitismo che vengono mascherate da iniziative in difesa della Palestina. Assistiamo a un allarmante rigurgito di antisemitismo. Io sono da sempre per la soluzione dei due popoli, due Stati. Ma a questo obiettivo non si lavora senza prendere le distanze da chi vuole la scomparsa di Israele”.

Fed, Kashkari: economia è forte, ma inflazione non è stata sconfitta

Fed, Kashkari: economia è forte, ma inflazione non è stata sconfittaRoma, 10 nov. (askanews) – Il presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis, Neel Kashkari, ha affermato che l’economia statunitense è rimasta notevolmente forte mentre la banca centrale ha fatto progressi nel contrastare l’inflazione, ma la Fed non era ancora “completamente a casa”.


“Dobbiamo finire il lavoro”, ha detto Kashkari intervenendo alla trasmissione televisiva Face the Nation della Cbs. “Vogliamo avere fiducia che l’inflazione torni a scendere fino al nostro obiettivo del 2%”.

Risultati e classifica di serie A, Lazio in testa

Risultati e classifica di serie A, Lazio in testaRoma, 10 nov. (askanews) – Questi i risultati e la classifica del campionato di serie A dopo MOnza-Lazio 0-1


12° GIORNATA – Genoa-Como 1-1, Lecce-Empoli 1-1, Venezia-Parma 1-2, Cagliari-Milan 3-3, Juventus-Torino 2-0, Atalanta-Udinese 2-1, Fiorentina-Verona 3-1, Roma-Bologna 2-3, Monza-Lazio 0-1, ore 20:45 Inter-Napoli. Classifica: Napoli, Atalanta, Fiorentina, Lazio 25, Inter, Juventus 24, Milan, Bologna 18, Udinese 16, Empoli 15, Torino 14, Roma 13, Verona, Parma 12, Genoa, Como, Cagliari 10, Lecce 9, Monza, Venezia 8.


13° GIORNATA – Sabato 23 novembre ore 15:00 Verona-Inter, ore 18:00 Milan-Juventus, ore 20:45 Parma-Atalanta, Domenica 24 novembre ore 12:30 Genoa-Cagliari, ore 15:00 Como-Fiorentina, Torino-Monza, ore 18:00 Napoli-Roma, ore 20:45 Lazio-Bologna, Lunedì 25 novembre ore 18:30 Empoli-Udinese, ore 20:45 Venezia-Lecce.

Gli italiani e le scelte quotidiane: 60% fatica a dire no a parenti e amici

Gli italiani e le scelte quotidiane: 60% fatica a dire no a parenti e amiciMilano, 10 nov. (askanews) – Dire “sì” oppure “no” non sempre è facile, anche quando si tratta di prendere decisioni semplici nella vita quotidiana. E per capire cosa fare e come vivere al meglio la situazione l’80,3% degli italiani tende a ragionare molto invece di seguire l’istinto (25,8%). Addirittura otto su 10 dicono “sì” anche se vorrebbero dire “no” (e per il 27,5% è molto frequente), principalmente per mantenere buone relazioni (58,7%) o evitare scontri in dinamiche di gruppo (47,2%). Non solo: contrariamente al sentire comune, risulta più difficile dire “no” alle persone care (60,7%), che ai superiori, ai capi, agli insegnanti (31,7%). A descrivere la capacità degli italiani di scegliere nelle grandi, quanto nelle piccole decisioni, è Astraricerche per Nescafé, in occasione della nuova campagna “Say YES to CappucciNO” che promuove il concetto di pausa per cui vale la pena dire “no” a qualcuno o qualcosa, concedendosi lo spazio personale per rivalutare le proprie priorità.


I “sì” detti al posto dei “no”, che avrebbero voluto dire, per più di uno su cinque (22,8% degli italiani) suscitano emozioni positive come soddisfazione e orgoglio. Questo perché pensano che un “sì” indesiderato sia segno di intelligenza relazionale (50,4%), o almeno di apertura mentale nell’accettare di fare qualcosa che a prima impressione sembra negativa (46,6%) o non interessante. Inoltre, tre italiani su quattro (72,1%) affermano di avere bisogno di un momento di pausa come occasione imprescindibile per rigenerarsi. La pausa è spesso vissuta come momento di gioia solitaria anche se gli altri stanno facendo qualcosa di interessante (jomo, gioia di non esserci) per l’82,7% degli intervistati. Si tratta di una forma di disconnessione dalle relazioni intesa come distacco dal mondo digitale e di social networking (73,5%) o dalle uscite con amici, familiari, conoscenti (69,5%). Ma non c’è solo la “jomo”: in misura minore (49,1%) c’è anche “fomo”, il timore di perdersi qualcosa che altri fanno: i più giovani (15-29anni) sono nettamente sopra la media (64%) rispetto ai 30-39enni (55%) ma soprattutto rispetto ai 50-65enni (solo 40%). “Nel mondo contemporaneo iperconnesso e iperdenso di stimoli emerge fortemente il bisogno di avere momenti tutti per sé, che sul piano emozionale si traducono in un senso di gioia – afferma Patrizia Martello, esperta di culture di consumo e docente di ricerca sociale in Iuav a Venezia e Naba a Milano – La jomo, che significa proprio la gioia di non esserci, sta diventando più forte della paura di disconnessione dagli altri e perdita delle cose interessanti che stanno facendo, (fomo) che invece ha caratterizzato tutta la prima ondata vertiginosa della nascita e sviluppo dei social. Questo trend che sposta i pesi da fomo a jomo vale più con i maturi che con i giovani perché non è facile trovare un equilibrio di benessere personale tra esserci abbastanza senza esserci troppo, tra il flusso costante della vita social e il qui e ora: non è solo una questione di età, ma anche un tema generazionale.” Il ruolo della pausa è fondamentale per ‘staccare’ dai continui contatti (82,6% almeno a volte, 40,6% spesso o molto spesso) ed è rimedio perfetto per ricaricare le batterie (87,1%); la prima scelta è gustare la propria bevanda preferita (43,1%) come il cappuccino, la seconda camminare (soprattutto per i meno giovani) e la terza fare piccole azioni rilassanti (soprattutto per le donne). E a proposito del cappuccino un italiano su due (50,1%) lo gusta non solo come routine quotidiana ma come “premio” e “momento di relax” dopo aver detto no a qualcuno o qualcosa. “Abbiamo voluto esplorare la complessità delle decisioni quotidiane degli italiani, tra il desiderio di dire ‘no’ e la tendenza generale a dire ‘sì’ per mantenere relazioni armoniose – afferma Diletta Golfieri marketing manager di Nescafé – Da questo quadro, il cappuccino emerge come un attimo di pausa e conforto. Il rifugio ideale per chi, anche solo per un istante, desidera mettere al centro sé stesso, ricaricandosi con un momento di relax e piacere ed è proprio questo aspetto che abbiamo voluto mettere al centro della nostra comunicazione”. A supporto del bisogno di dire “no” voluti e desiderati, Nescafé lancia la sua nuova campagna “Say YES to CappucciNo”, che con uno spot televisivo racconta attraverso diversi soggetti, il concetto di pausa per cui vale la pena dire “no” a qualcuno, prendendosi lo spazio personale di rivalutare le proprie priorità e prendere la decisione attiva di dire “sì” a ciò che conta.

Ucraina, Sullivan: da Usa 6 miliardi dollari prima di arrivo Trump

Ucraina, Sullivan: da Usa 6 miliardi dollari prima di arrivo TrumpRoma, 10 nov. (askanews) – La Casa Bianca spenderà i residui 6 miliardi di dollari di finanziamenti previsti per l’Ucraina prima dell’insediamento di Donald Trump alla presidenza a gennaio. Lo ha detto il Consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan che, intervenendo alla trasmissione “Face the Nation” della Cbs ha messo in guardia dai rischi della fine del sostegno degli Usa a Kiev.


Sullivan ha spiegato che il Presidente Usa uscente Biden dovrebbe affrontare le principali questioni di politica estera quando incontrerà il Presidente eletto Trump mercoledì nello Studio Ovale. “Il Presidente avrà la possibilità di spiegare al Presidente Trump come vede le cose, dove si trovano e parlare con il Presidente Trump di come il Presidente Trump sta pensando di affrontare queste questioni quando entrerà in carica”. Biden ha guidato una coalizione internazionale a sostegno dell’Ucraina mentre combatte l’invasione di Mosca. Kiev si trova attualmente in una situazione molto delicata dopo la recente avanzata dei militari russi e una carenza sempre più grave di militari ucraini.


Sullivan ha affermato che un obiettivo primario dell’amministrazione Biden nei suoi restanti mesi sarà “mettere l’Ucraina nella posizione più forte possibile sul campo di battaglia in modo che sia in definitiva nella posizione più forte possibile al tavolo delle trattative”. Sullivan ha anche affermato di aspettarsi progressi negli sforzi per porre fine ai combattimenti a Gaza e nel Libano meridionale e per liberare gli ostaggi israeliani tenuti da Hamas.


“A un certo punto, il governo israeliano vuole fare un accordo che riporti i suoi cittadini a casa”, ha detto. “Non credo che stia facendo quell’accordo per la politica americana, ma per cercare di proteggere Israele, e mi aspetto che nelle prossime settimane vedremo dei progressi”. Interrogato sulla risposta di Israele a una lettera congiunta dei segretari di Stato e della Difesa degli Stati Uniti che chiedevano a Israele di migliorare la situazione umanitaria a Gaza, Sullivan ha detto: “Questa settimana, esprimeremo i nostri giudizi sul tipo di progressi che hanno fatto e … cosa faremo in risposta”.

Ucraina, la Russia ha ammassato 50mila soldati (anche nordcoreani) nel Kursk

Ucraina, la Russia ha ammassato 50mila soldati (anche nordcoreani) nel KurskRoma, 10 nov. (askanews) – L’esercito russo ha radunato una forza di 50.000 soldati, tra cui militari nordcoreani, mentre si prepara a iniziare un assalto mirato a riprendere il territorio occupato dall’Ucraina nella regione russa di Kursk. Lo scrive il New York Times, citando funzionari statunitensi e ucraini.


Le ultime stime Usa concludono che la Russia ha radunato la forza senza dover ritirare i soldati dall’est dell’Ucraina, la sua principale priorità sul campo di battaglia, consentendo a Mosca di premere su più fronti contemporaneamente. Le truppe russe hanno riconquistato parte del territorio che l’Ucraina ha catturato a Kursk quest’anno. Hanno attaccato le posizioni ucraine con attacchi missilistici e fuoco di artiglieria, ma non hanno ancora iniziato un assalto importante in quella zona, hanno affermato funzionari statunitensi. Fonti ucraine affermano di prevedere un attacco del genere che coinvolga le truppe nordcoreane nei prossimi giorni. Per ora, i nordcoreani si stanno addestrando con le forze russe nella parte più occidentale di Kursk.


L’offensiva russo-nordcoreana incombe mentre il presidente eletto Donald Trump si prepara a rientrare in carica con l’obiettivo dichiarato di porre fine rapidamente alla guerra. Trump non ha dato molti dettagli su come risolverebbe il conflitto, ma il vicepresidente eletto JD Vance ha delineato un piano che consentirebbe alla Russia di mantenere il territorio che ha conquistato in Ucraina. Fonti militari e dell’intelligence degli Stati Uniti sono diventate più pessimiste sulle prospettive generali dell’Ucraina, notando che la Russia ha costantemente guadagnato terreno, sia a Kursk che nell’Ucraina orientale. Le stesse fonti citate dal New York Times affermano che le battute d’arresto sono in parte il risultato dell’incapacità dell’Ucraina di risolvere carenze critiche nella forza delle truppe.


Il presidente Biden ha sostenuto profondamente l’Ucraina, spingendo il Congresso ad approvare miliardi di dollari in aiuti e facendo in modo che l’esercito e le agenzie di spionaggio degli Stati Uniti forniscano informazioni critiche per aiutare Kiev a combattere la guerra.

Usa 2024, Woodward: Trump è un uomo pericoloso

Usa 2024, Woodward: Trump è un uomo pericolosoRoma, 10 nov. (askanews) – “Trump sarà presidente. E secondo la costituzione americana il presidente gode di un potere straordinario, soprattutto per la difesa e la sicurezza nazionale: in base al mio lavoro giornalistico su Trump ed avendo imparato a conoscerlo posso dire che è un uomo pericoloso”. Lo ha detto oggi il premio Pulitzer Bob Woodward intervistato da Monica Maggioni a ‘In mezz’ora’ su Raitre.


“35 anni fa, quando feci la prima intervista con lui – ha aggiunto – Trump faceva l’operatore immobiliare a New York io e il mio collega sul caso Watergate Carl Bernstein, gli chiedemmo in base a cosa decidesse di fare certi affari immobiliari e lui rispose: istinto. Ci sono state occasioni nel 2019 quando lui era Presidente in cui, io nello studio ovale gli ho chiesto come agisse specialmente con un leader molto imprevedibile come il Nord coreano Kim Jong-un. E lui rispondeva: ‘istinto, è tutto istinto, è il mio istinto a dirmi di fare così’. Sarà un cammino difficile per gli Stati Uniti e per il mondo”.