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Autore: Redazione StudioNews

Vino, Cantina Montina cresce con un “Franciacorta Dosage Zéro Docg”

Vino, Cantina Montina cresce con un “Franciacorta Dosage Zéro Docg”Milano, 10 nov. (askanews) – La Cantina franciacortina Montina arricchisce la sua linea di Franciacorta con un “Dosage Zéro Docg” dedicato ad un mercato italiano sempre più interessato alle bollicine dalla struttura più pungente e verticale.


Prodotto con un 75% di Chardonnay (di cui un 10% fermentato in legno) e con un 25% di Pinot Nero selezionati da uve raccolte manulamente da vigneti di oltre 25 anni nelle aree moreniche di Fantecolo e Monte Rotondo, questo Metodo Classico viene affinato per 36 mesi sui lieviti e poi tirato in meno di cinquemila bottiglie. “La nascita di una nuova referenza è per noi come la nascita di un figlio: un evento speciale che richiede tempo, dedizione e attenzione” spiega Michele Bozza, presidente dell’azienda di Monticelli Brusati (Brescia), aggiungendo che “abbiamo curato ogni dettaglio affinché questo vino potesse esprimere al meglio la sua essenza”.

Wine-Searcher: miglior vino italiano 2024 è un Brunello de Il Marroneto

Wine-Searcher: miglior vino italiano 2024 è un Brunello de Il MarronetoMilano, 10 nov. (askanews) – È un Brunello di Montalcino il miglior vino italiano 2024 secondo Wine-Searcher. Con il punteggio medio di 95 punti su 100 e un prezzo medio di 342 dollari a bottiglia, la “Selezione Madonna delle Grazie Docg” della Cantina Il Marroneto si è aggiudicato il primo posto della classifica redatta dal motore di ricerca enoico numero uno al mondo che ha raccolto e unito i giudizi della critica internazionale e il prezzo medio delle etichette. Nella top 10 del portale anche Cerretalto, il Brunello di Casanova di Neri che conquista la quinta piazza.


“Siamo orgogliosi e felici per l’azienda condotta da Alessandro Mori” ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, sottolineando che “si tratta di un riconoscimento particolarmente importante che riunisce i giudizi dei principali critici al mondo e riflette una volta di più l’alta qualità media della denominazione”. Fondata nel 1974 da Giuseppe Mori, Il Marroneto è considerata una delle dieci aziende storiche di Montalcino.

Alla Fiera dei Vini di Piacenza anche il tartufo del Gal del Ducato

Alla Fiera dei Vini di Piacenza anche il tartufo del Gal del DucatoMilano, 10 nov. (askanews) – Sempre più vino e territorio al centro della Fiera dei Vini che si terrà da sabato 16 a lunedì 18 novembre negli spazi di Piacenza Expo, dove il tartufo sarà protagonista in un’area esclusiva gestita dal Gruppo di azione locale (Gal) del Ducato. Durante i tre giorni della mostra mercato, l’organizzazione in collaborazione con la Consulta del tartufo e delle Strade enogastronomiche di Parma e Piacenza presenterà le proprie azioni relative alla programmazione 2023-2027, con degustazioni in abbinamento ai vini locali e incontri sulla coltivazione e trasformazione di questo pregiato fungo. Negli stessi spazi si parlerà anche de “Il Mito della Malvasia”, progetto di cooperazione internazionale ideato per narrare la storia della Malvasia, per raccontare un prodotto, la malvasia di Candia aromatica, che vede le province di Parma e Piacenza principali produttori mondiali, descrivendone la versatilità e celebrando il lavoro dei vignaioli che lo producono.


Alla Fiera dei Vini, che vedrà la partecipazione di oltre 200 aziende provenienti da tutta Italia ma anche dall’estero, si potranno degustare e acquistare vini, ma anche olio e altri prodotti frutto del lavoro della terra. Per quanto riguarda invece le masterclass, il primo appuntamento sarà sabato 16 novembre alle 11.30 con “Dolci segreti”: un viaggio tra i vini passiti, a cura del presidente di Onav, Vito Intini. Alle 16 il presidente di Fisar, Roberto Donadini condurrà “Rossi che raccontano il territorio: i vitigni autoctoni dell’Italia meno conosciuta”, incentrata su uve minori ma capaci di dare vita a vini di grande personalità e carattere. Domenica 17 novembre sarà la volta di due appuntamenti con Antonello Maietta, Former President di Ais: alle 11.30 si terrà “White and Gold: bianchi tra PIWI, autoctoni e internazionali”, un approfondimento con un assaggio di cinque selezionate etichette dall’Alto Adige alla Sicilia e una slovena, mentre alle 16 “Sfumature effervescenti: un viaggio nell’Italia degli spumanti”, tasting per esplorare l’Italia delle bollicine nelle sue diverse sfaccettature. Il ciclo di incontri si concluderà alle 11.30 di lunedì 18 novembre, giornata come da tradizione pensata per sommelier, operatori e addetti ai lavori, con l’appuntamento dedicato all’olio extravergine d’oliva condotto da Luigi Caricato (Olio Officina). Foto di Sara Fenu

Con vendemmia 2024 Terre d’Aenòr imbottiglia un Pinot Nero in purezza

Con vendemmia 2024 Terre d’Aenòr imbottiglia un Pinot Nero in purezzaMilano, 10 nov. (askanews) – Terre d’Aenòr, giovane Cantina biologica di Provaglio d’Iseo nel cuore della Franciacorta (Brescia) prevede per quest’anno un calo di circa il 30% della produzione. “Il complesso andamento climatico dell’annata 2024 ha inciso sia sulla fertilità delle gemme che sulla quantità e la dimensione dei grappoli – ha spiegato Ermes Vianelli, responsabile della produzione dell’azienda – considerando anche che impostiamo le operazioni colturali, compresa la potatura, per garantirci un potenziale massimo di 85-90 quintali-ettaro, una resa che tutela la qualità delle uve e di conseguenza dei vini che otteniamo”.


“Nonostante la diminuzione quantitativa – ha precisato Eleonora Bianchi, founder e Ceo di Terre d’Aenòr – la qualità delle uve è rimasta intatta: le analisi chimiche e le prime impressioni sensoriali indicano parametri eccellenti, lasciando presagire vini di altissimo livello che continueranno a esprimere la grandezza del nostro territorio e l’impegno costante che dedichiamo alla ricerca dell’eccellenza”. La produzione si aggirerà dunque sulle 200mila bottiglie, con le sei referenze di Franciacorta già presenti sul mercato: Brut, Satèn Ricciolina, Extra Brut Millesimato, Rosé Extra Brut Millesimato, Pas Dosé Millesimato e Demi Sec, oltre alle due linee di vini fermi, Bianco Curtefranca DOC e Rosso IGT Sebino. Ma con la vendemmia 2024, la Cantina ha annunciato di ampliare ulteriormente la propria gamma: al Blanc De Noir in versione Nature, vinificato per la prima volta con la vendemmia 2023 e alle Riserve già in evoluzione, si aggiunge quest’anno un secondo rosso fermo, un Pinot Nero in purezza, che quando sarà pronto nei prossimi anni, si affiancherà al taglio bordolese attualmente in commercio.

Vino, “Green Innovation Award” di Simei al Nomacorc Ocean di Vinventions

Vino, “Green Innovation Award” di Simei al Nomacorc Ocean di VinventionsMilano, 10 nov. (askanews) – Il “Green Innovation Award” riconoscimento attribuito nell’ambito dell’Innovation challenge “Lucio Mastroberardino” del Salone internazionale per le macchine per enologia e imbottigliamento (Simei 2024), è andato al “Nomacorc Ocean” di Vinventions, “il primo tappo al mondo realizzato con plastica riciclata da rifiuti destinati a finire negli oceani (Ocean bound plastics)”. Parallelamente, la nuova versione connessa dell’analizzatore di ossigeno per il settore vinicolo “NomaSense O2” è stata premiata nella categoria “New Technology”, riconoscendone il valore innovativo per il monitoraggio e la qualità del vino.


Alla 30esima edizione della manifestazione di Unione italiana vini (Uiv) che si terrà da martedì 12 a venerdì 15 novembre alla Fiera Milano Rho, Vinventions ha annunciato che presenterà il “POPS Ocean”, il suo primo tappo per spumanti realizzato sempre con materiali plastici recuperati dagli oceani. Alla fiera interverrà anche il nuovo Ceo di Vinventions, Axel Vuylsteke, alla sua prima uscita pubblica, che nel suo discorso inaugurale, aveva tra l’altro affermato che “la nostra forza risiede nell’impegno per soluzioni sostenibili in grado di rispondere alle crescenti esigenze dei nostri clienti e consumatori”.

Vino, esce il “Vajo dei Masi” 1999: l’Amarone di uno storico Cru

Vino, esce il “Vajo dei Masi” 1999: l’Amarone di uno storico CruMilano, 10 nov. (askanews) – Masi presenta il “Vajo dei Masi 1999 Amarone della Valpolicella Classico Doc”, frutto dell’omonimo cru nel cuore della Valpolicella Classica vitato dai Boscaini nel 1772, e dalle cui uve, nel 1997, erano state prodotte 2.500 magnum per celebrare la 250esima vendemmia della famiglia nel 2022.


Per il millesimo 1999, prodotto in 1.600 bottiglie da 750 ml e 200 magnum tutte numerate, le uve selezionate di Corvina, Rondinella, Corvinone e Molinara sono state fatte appassire in pianali di bambù fino all’inizio del febbraio successivo, poi pigiate e lasciate fermentate in acciaio. Il vino è stato quindi affinato in fusti nuovi di rovere francese da 600 litri dal 6 giugno 2000 al 15 ottobre 2003, e poi mantenuto in contenitori di acciaio a saturazione di azoto fino al momento dell’imbottigliamento avvenuto a gennaio 2024. “L’intento mio e del nostro Gruppo tecnico nell’ideare Vajo dei Masi, è quello di proporre un ulteriore nuovo autentico Amarone, una perla rara ed estremamente pregiata in aggiunta alla gamma di cru e di grandi riserve per la quale Masi è riconosciuta nel mondo” ha commentato il presidente di Masi, Sandro Boscaini, parlando di “un vino che incarni lo spirito della Valpolicella Classica celebrando l’armonioso connubio tra tradizione, passione e innovazione”.


Oggi Masi produce cinque diversi Amarone, la gamma più ampia e qualificata proposta al mercato internazionale. Da quasi cinquant’anni ha avviato un ambizioso progetto di valorizzazione di storiche tenute vitivinicole, collaborando con i Conti Serego Alighieri, proprietari della tenuta che in Valpolicella può vantare la più lunga storia e tradizione, e con i Conti Bossi Fedrigotti, prestigiosa griffe trentina con vigneti in Rovereto, a cui si aggiunge lo storico chateau nel cuore di Valdobbiadene di Canevel Spumanti, parte del gruppo Masi da fine 2016. Nel 2023 Masi ha inoltre acquisito Tenuta “Casa Re” nell’Oltrepò Pavese per la produzione di uve Pinot Nero per base spumante. Il Gruppo produce inoltre vini biologici sia nelle Venezie che nelle tenute Poderi del Bello Ovile in Toscana e Masi Tupungato in Argentina.

Risultati e Classifica di serie A, il Milan non vola

Risultati e Classifica di serie A, il Milan non volaRoma, 9 nov. (askanews) – Questi i risultati e la classifica del campionato di serie A dopo Cagliari-Milan 3-3


12° GIORNATA – Genoa-Como 1-1, Lecce-Empoli 1-1, Venezia-Parma 1-2, Cagliari-Milan 3-3, ore 20:45 Juventus-Torino, Domenica 10 novembre ore 12:30 Atalanta-Udinese, ore 15:00 Fiorentina-Verona, Roma-Bologna, ore 18:00 Monza-Lazio, ore 20:45 Inter-Napoli. Classifica: Napoli 25, Inter 24, Atalanta, Fiorentina, Lazio 22, Juventus 21, Milan 18, Udinese 16, Bologna, Empoli 15, Torino 14, Roma 13, Verona, Parma 12, Genoa, Como, Cagliari 10, Lecce 9, Monza, Venezia 8.


13° GIORNATA – Sabato 23 novembre ore 15:00 Verona-Inter, ore 18:00 Milan-Juventus, ore 20:45 Parma-Atalanta, Domenica 24 novembre ore 12:30 Genoa-Cagliari, ore 15:00 Como-Fiorentina, Torino-Monza, ore 18:00 Napoli-Roma, ore 20:45 Lazio-Bologna, Lunedì 25 novembre ore 18:30 Empoli-Udinese, ore 20:45 Venezia-Lecce.

Risultati e Classifica di serie A, Parma scatto salvezza

Risultati e Classifica di serie A, Parma scatto salvezzaRoma, 9 nov. (askanews) – Questi i risultati e la classifica del campionato di serie A dopo Venezia-Parma 1-2


12° GIORNATA – Genoa-Como 1-1, Lecce-Empoli 1-1, Venezia-Parma 1-2, 18:00 Cagliari-Milan, ore 20:45 Juventus-Torino, Domenica 10 novembre ore 12:30 Atalanta-Udinese, ore 15:00 Fiorentina-Verona, Roma-Bologna, ore 18:00 Monza-Lazio, ore 20:45 Inter-Napoli. Classifica: Napoli 25, Inter 24, Atalanta, Fiorentina, Lazio 22, Juventus 21, Milan 17, Udinese 16, Bologna, Empoli 15, Torino 14, Roma 13, Verona, Parma 12, Genoa, Como 10, Cagliari, Lecce 9, Monza, Venezia 8.


13° GIORNATA – Sabato 23 novembre ore 15:00 Verona-Inter, ore 18:00 Milan-Juventus, ore 20:45 Parma-Atalanta, Domenica 24 novembre ore 12:30 Genoa-Cagliari, ore 15:00 Como-Fiorentina, Torino-Monza, ore 18:00 Napoli-Roma, ore 20:45 Lazio-Bologna, Lunedì 25 novembre ore 18:30 Empoli-Udinese, ore 20:45 Venezia-Lecce.

Ucraina, prima dell’insediamento di Trump gli Usa hanno inviato 500 missili intercettori a Kiev

Ucraina, prima dell’insediamento di Trump gli Usa hanno inviato 500 missili intercettori a Kiev

Milano, 9 nov. (askanews) – Il Pentagono ha deciso di inviare 500 missili intercettori all’Ucraina per potenziare i sistemi di difesa aerea NASAMS e Patriot, come riportato dal Wall Street Journal. Una decisione presa per rafforzare la capacità di difesa aerea di Kiev prima che il presidente eletto Donald Trump entri in carica.

Secondo il Wall Street Journal, gli Stati Uniti intendono accelerare la consegna delle armi per garantire che l’Ucraina possa fronteggiare minacce aeree imminenti e proteggere centri urbani e infrastrutture critiche. “L’invio di questi missili intercettori è previsto entro la fine dell’anno”, ha affermato una fonte anonima citata dal giornale.

Il Kyiv Independent ha sottolineato che questa decisione rientra nella strategia di rafforzamento delle difese ucraine, in previsione di un cambio di approccio politico della nuova amministrazione Usa.

I sistemi NASAMS e Patriot sono noti per la loro efficienza nell’intercettare missili balistici e droni e quindi fondamentali per la protezione dell’Ucraina contro attacchi aerei e missilistici.

Milano, in mostra a Palazzo Marino Madonna di S.Simone del Barocci

Milano, in mostra a Palazzo Marino Madonna di S.Simone del BarocciMilano, 9 nov. (askanews) – Torna dal 4 dicembre la grande mostra di Natale a Palazzo Marino, l’appuntamento ormai tradizionale con la grande arte italiana e internazionale che ogni anno regala ai milanesi un’esposizione straordinaria, gratuita e allestita in Sala Alessi, il grande e storico salone di rappresentanza del Comune di Milano. Per tutte le feste e fino al 12 gennaio 2025, i milanesi e i sempre più numerosi turisti potranno ammirare un grande capolavoro del Rinascimento italiano ed europeo, “La Madonna con il bambino e i santi Simone e Giuda”, nota come “La Madonna di San Simone”, di Federico Barocci, una grande pala d’altare proveniente dalla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino.


Realizzata dal grande pittore urbinate tra il 1566 e il 1567, la pala monumentale (realizzata in olio su tela e su carta, cm 283×190) è stata una dei protagonisti della grande retrospettiva dedicata a Barocci al Palazzo Ducale di Urbino, dal 19 giugno al 6 ottobre scorso, e costituisce uno dei capolavori della Collezione della Galleria Nazionale delle Marche. Federico Fiori detto Barocci (Urbino, 1533 – 1612) è erede diretto del classicismo di Raffaello (Urbino, 1483 – Roma, 1520) e la sua opera chiude idealmente la grande stagione rinascimentale e, allo stesso tempo, quella altrettanto straordinaria del ducato di Montefeltro, dominata artisticamente da nomi che hanno fatto la storia dell’arte come Piero della Francesca e Donato Bramante.


Definito dal Vasari “giovane di grande aspettazione”, fin da subito Barocci viene presentato come il nuovo Sanzio, tornato a riportare la gloria alla città ducale; ma, mentre Raffaello imbocca giovanissimo la via per Roma, Federico Barocci a trent’anni, dopo importanti soggiorni e commissioni a Roma, compie la scelta, inconsueta all’epoca, di restare nella sua città natale, lontana dai grandi centri culturali. Ciò nonostante, Barocci diviene interlocutore di papi, sovrani e imperatori, anche grazie alla mediazione del suo signore e amico, il duca di Urbino Francesco Maria II della Rovere. Diventa anche uno dei pittori prediletti da Federico Borromeo, cardinale e arcivescovo di Milano dal 1595, la cui passione per l’arte lo portò a rivolgersi a numerosi artisti stranieri per arricchire la sua collezione, contribuendo a fare di Milano una città inclusiva e aperta all’arte internazionale: ecco perché acquistò all’inizio del Seicento una splendida “Natività” di Barocci, che si può ammirare oggi alla Pinacoteca Ambrosiana. Il percorso artistico di Federico Barocci viene definito, attraverso quasi sei decenni di attività, dalle sue pale d’altare. Per il periodo storico, il numero delle pale realizzate da Barocci è “assolutamente eccezionale”, considerando anche il fatto che esse rappresentano la stragrande maggioranza della sua produzione artistica. Barocci ha in realtà eseguito anche affreschi, opere religiose, alcuni splendidi ritratti e un unico dipinto profano, ma è la trentina di pale d’altare a definire il profilo del suo lavoro.