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Autore: Redazione StudioNews

Cos’ha detto il segretario Onu Antonio Guterres ad Auschwitz

Cos’ha detto il segretario Onu Antonio Guterres ad AuschwitzRoma, 27 gen. (askanews) – Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres è intervenuto ad Auschwitz per la cerimonia degli 80 anni della liberazione del campo di sterminio nazista. Nel suo intervento, ricordando tutte le vittime della ferocia nazista, il segretario dell’Onu ha invitato a non dimenticare mai le atrocità che “hanno oltraggiato l’umanità”. “Sono onorato – ha esordito Guterres – di avere con noi oggi i sopravvissuti all’Olocausto e le loro famiglie.


Prima di iniziare, vorrei riconoscere che è passato più di un anno dagli spaventosi attacchi terroristici del 7 ottobre da parte di Hamas. Accogliamo con favore, finalmente, l’accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi. L’accordo offre speranza, così come un sollievo tanto necessario.


Faremo del nostro meglio per garantire che porti al rilascio di tutti gli ostaggi. Fin dall’inizio, abbiamo chiesto il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi e un cessate il fuoco permanente a Gaza”. Poi ha proseguito: ” Cari amici, Ogni anno in questo giorno, ci riuniamo per celebrare la liberazione di Auschwitz-Birkenau. Piangiamo i sei milioni di ebrei assassinati dai nazisti e dai loro collaboratori, mentre cercavano di distruggere un intero popolo. Siamo addolorati per i Rom e i Sinti, anch’essi presi di mira dal genocidio, per le persone con disabilità, per le persone LGBTIQ+ e per tutti coloro che sono stati ridotti in schiavitù, perseguitati, torturati e uccisi. Siamo al fianco delle vittime, dei sopravvissuti e delle loro famiglie. E rinnoviamo la nostra determinazione a non dimenticare mai: Non dimenticare mai le atrocità che hanno “oltraggiato la coscienza” dell’umanità. E non dimenticare mai le loro putride fondamenta: millenni di odio antisemita, manifestatosi in marginalizzazione, discriminazione, espulsioni e omicidi”.


Guterres ha anche detto: “Il ricordo non è solo un atto morale. Il ricordo è un invito all’azione. Lasciare che l’Olocausto svanisca dalla memoria significherebbe disonorare il passato e tradire il futuro. Lo straordinario sopravvissuto ad Auschwitz, Primo Levi, che ha testimoniato tutto ciò che aveva visto e sopportato, ci ha esortato a incidere la conoscenza nei nostri cuori. E dobbiamo farlo. Conoscere la storia dell’Olocausto significa conoscere le profondità a cui può sprofondare l’umanità. Significa capire come i nazisti siano stati in grado di commettere i loro crimini atroci, con la complicità di altri. Ed è comprendere il nostro solenne dovere di parlare contro l’odio, di difendere i diritti umani di tutti e di rendere tali diritti una realtà. Cari amici, Dopo l’inferno dell’Olocausto, i paesi si sono uniti: Hanno creato le Nazioni Unite e la nostra Carta 80 anni fa, affermando il valore di ogni persona umana… Hanno adottato la Convenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio, per la quale dobbiamo un debito di gratitudine all’avvocato ebreo polacco Raphael Lemkin… E hanno stabilito la Dichiarazione universale dei diritti umani, il fondamento di tutto il diritto internazionale sui diritti umani. Come ha affermato uno dei redattori, il diplomatico e intellettuale libanese Charles Malik, la Dichiarazione era: “…Ispirata dall’opposizione alle dottrine barbare del nazismo e del fascismo”. La dignità di ogni membro della nostra famiglia umana è sancita in quel documento, che attinge da tradizioni di tutto il mondo. È una pura espressione della nostra comune umanità. E nei momenti bui rimane una luce splendente. Cari amici, Oggi, il nostro mondo è frammentato e pericoloso. Ottant’anni dopo la fine dell’Olocausto, l’antisemitismo è ancora tra noi, alimentato dalle stesse bugie e dallo stesso odio che hanno reso possibile il genocidio nazista. E sta aumentando. La discriminazione è diffusa. L’odio sta fomentando tutto il mondo. Uno degli esempi più chiari e preoccupanti è il cancro diffuso della negazione dell’Olocausto. Fatti storici indiscutibili vengono distorti, sminuiti e ignorati. Si stanno facendo sforzi per riformulare e riabilitare i nazisti e i loro collaboratori. Dobbiamo opporci a questi oltraggi. Dobbiamo promuovere l’istruzione, combattere le bugie e dire la verità.


E dobbiamo condannare l’antisemitismo ovunque e in qualsiasi momento si manifesti, così come dobbiamo condannare tutte le forme di razzismo, pregiudizio e bigottismo religioso che vediamo proliferare oggi. Perché sappiamo che questi mali appassiscono la nostra moralità, corrodono la nostra compassione e cercano di renderci ciechi alla sofferenza, aprendo la porta alle atrocità. Le Nazioni Unite lavorano da tempo per combattere l’antisemitismo, attraverso una vasta gamma di attività, tra cui i nostri programmi di sensibilizzazione sull’Olocausto. E abbiamo recentemente lanciato il nostro Piano d’azione sull’antisemitismo, raccomandando i modi in cui il sistema delle Nazioni Unite può migliorare ulteriormente tali sforzi. In questi giorni di divisione è ancora più importante: che ci aggrappiamo alla nostra comune umanità… E rinnoviamo la nostra determinazione a difendere la dignità e i diritti umani di tutti. Ognuno di noi ha un dovere. La storia dell’Olocausto ci mostra cosa può accadere quando le persone scelgono di non vedere e di non agire”.

Prandini (Coldiretti): 2025 anno strategico per agricoltura in Ue

Prandini (Coldiretti): 2025 anno strategico per agricoltura in UeRoma, 27 gen. (askanews) – “Le nuove misure di semplificazione della Pac, annunciate in queste ore, vanno nella direzione giusta, ma è fondamentale che il processo di revisione non resti solo su carta. La Pac, pur essendo destinata a una riforma completa dopo il 2027, deve essere definita e costruita già oggi, evitando gli errori del passato, perché sono ora che si stabiliscono le regole, si allocano le risorse e si tracciano le politiche agricole per i prossimi anni”. Così il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, commenta le dichiarazioni del commissario Ue all’agricoltura, Christophe Hansen pronunciate durante la sessione pubblica del Consiglio Ue Agrifish.


“Non possiamo permetterci di attendere un’altra legislatura per una riforma che deve garantire supporto concreto e immediato al nostro settore, senza lasciare spazio a speculazioni e a chi non ha a cuore la reale sostenibilità del sistema agricolo”, aggiunge. “Le richieste emerse dalle assemblee territoriali di Coldiretti sono chiare: i fondi europei devono andare ai veri agricoltori, quelli che ogni giorno lavorano il territorio e tutelano l’ambiente. È urgente – prosegue Prandini – semplificare la burocrazia che soffoca il settore, incentivare i giovani e le donne in agricoltura e investire in innovazione e tecnologia. Alla Commissione chiediamo anche maggiore trasparenza, soprattutto alla luce delle recenti rivelazioni sull’influenza delle lobby ambientaliste sulle politiche agricole. Da tempo denunciamo che il Green Deal di Timmermans rischia di penalizzare l’agricoltura a favore di un ambientalismo ideologico che non tiene conto del benessere del settore agricolo. I fatti hanno finalmente dato ragione alle nostre preoccupazioni”, conclude Prandini.

Giornata Memoria, Gran Maestro dell’Ordine di Malta ad Auschwitz

Giornata Memoria, Gran Maestro dell’Ordine di Malta ad AuschwitzMilano, 27 gen. (askanews) – In occasione della Giornata Internazionale della Memoria, il Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, Fra’ John Dunlap, ha partecipato alle commemorazioni ufficiali che si sono svolte in Polonia presso l’ex campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, insieme a numerosi Capi di Stato e leader mondiali. La cerimonia, volta a ricordare le vittime dell’Olocausto in occasione dell’anniversario degli 80 anni dalla liberazione del campo di sterminio nazista, ha rappresentato un momento cruciale per rinnovare l’impegno verso la difesa della dignità umana, il rispetto dei diritti fondamentali e la lotta contro ogni forma di discriminazione, pilastri della missione dell’Ordine di Malta nel mondo.


Il Gran Maestro, nel corso della cerimonia, ha reso omaggio alle vittime delle atrocità perpetrate durante la Seconda Guerra Mondiale ribadendo il ruolo dell’Ordine di Malta nella costruzione di una società basata sui valori del dialogo e della pace. La partecipazione del Gran Maestro alle commemorazioni di Auschwitz sottolinea la necessità di mantenere viva la memoria storica come baluardo contro l’odio e l’intolleranza. In questo contesto, l’Ordine di Malta rinnova il proprio impegno a favore delle vittime delle guerre, delle persecuzioni e delle crisi umanitarie, con l’obiettivo di promuovere una cultura del rispetto e della fratellanza universale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Ordine di Malta si distinse in Polonia per il suo impegno umanitario operato attraverso la sua Associazione polacca. All’inizio del conflitto, l’Ordine aprì un ospedale con 200 posti letto vicino alla Città Vecchia di Varsavia: all’interno della struttura, in pochi mesi, vennero assistite migliaia di persone. Il 3 ottobre 1940, dopo la capitolazione di Varsavia, le autorità militari tedesche presero il controllo della struttura, trasformandola in un ospedale militare. I volontari e il personale medico dell’Ordine distribuirono cibo e cercarono di portare assistenza medica alla popolazione ebraica, nonostante i divieti imposti dall’occupazione nazista, con coraggio e dedizione, spesso rischiando la propria vita per salvare quella degli altri.


Diversi furono i membri dell’Ordine che andarono incontro alla morte mentre svolgevano i loro compiti ospedalieri: Roman Chlapowski e Dominik Lempicki furono uccisi durante i bombardamenti, mentre il cappellano onorario dell’Associazione polacca, il professor Canon Alfred Dobiecki, fu ferito gravemente. Stanislaw Slawski, avvocato polacco, cavaliere di Grazia Magistrale, fu arrestato dalla Gestapo nel 1942 e deportato nel campo di Auschwitz-Birkenau, dove morì nel marzo 1943. Da non dimenticare, inoltre, il ruolo ‘silenzioso’ dei cappellani militari dell’Ordine di Malta don Pirro Scavizzi e don Quirino Paganuzzi, che ebbero l’occasione di consegnare in Vaticano testimonianze e rapporti sui massacri e sulle deportazioni degli ebrei.

Realizzazione della Beic a Milano, chiesti i domiciliari per gli architetti Boeri e Zucchi

Realizzazione della Beic a Milano, chiesti i domiciliari per gli architetti Boeri e ZucchiMilano, 27 gen. (askanews) – La Procura di Milano ha chiesto gli arresti domiciliari per gli architetti Stefano Boeri e Cino Zucchi, per presunta turbativa d’asta, nell’ambito dell’inchiesta per la realizzazione a Porta Vittoria della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (Beic). Si tratta di un intervento finanziato attraverso fondi del Pnrr i cui lavori dovranno concludersi entro il 2026. A firmare il progetto vincitore del concorso internazionale è stato un raggruppamento italiano guidato da Angelo Raffaele Lunati di Onsitestudio. A sceglierlo, a metà del 2022, è stata una commissione, presieduta da Boeri, membro rappresentante della Fondazione Beic, della quale faceva parte anche Zucchi, in rappresentanza del Comune di Milano.


“Sono sorpreso e molto turbato. Attendo con fiducia l’incontro con il Giudice per le indagini preliminari, allo scopo di poter finalmente chiarire la mia posizione” ha commentato Boeri. “Il progetto – si legge tra le motivazioni della commissione giudicatrice, che ha svolto il lavoro di valutazione degli elaborati, selezionando 5 tra le 44 proposte progettuali arrivate per l’unico grado del concorso – risponde al contesto urbano, alla complessità del programma funzionale e ai valori di pregnanza formale e sostenibilità ambientale richiesti dal tema con una soluzione semplice e convincente da tutti i punti di vista”. L’obiettivo non è la creazione di una biblioteca tradizionale, dove custodire i tesori di una cultura già consolidata, piuttosto un “laboratorio per produrre cultura contemporanea”.

Gdo, Pam accelera sulla marca privata: nel 2024 cresce a doppia cifra

Gdo, Pam accelera sulla marca privata: nel 2024 cresce a doppia cifraMilano, 27 gen. (askanews) – La catena della gdo Pam Panorama accelera sulla marca privata. Nel 2024 ha registrato una crescita a doppia cifra del fatturato dei propri prodotti a marchio, fatturato che si attesta a circa 330 milioni di euro nella rete diretta, con un aumento, a valore, della quota del 2%, superiore alla media di mercato. L’obiettivo, spiega in una nota la catena della gdo, è raggiungere quota 3.600 referenze nel 2025 e portare il peso delle private label al 30% del fatturato entro il 2026.


“Abbiamo elevato il prodotto a marchio, unendo convenienza e qualità per garantire ai nostri clienti un accesso privilegiato a prodotti di alto valore a prezzi competitivi. Allo stesso tempo, abbiamo investito nei freschi, carne, pesce e ortofrutta, settori in cui eccelliamo storicamente grazie a strutture come il centro carni di Firenze e la nostra flotta di pescherecci – afferma Riccardo Martinelli, direttore divisione prossimità e acquisti Pam Panorama – Questa attenzione ci ha consentito di trasformare i nostri punti vendita in luoghi ideali per ogni tipo di spesa, dalla settimanale alla quotidiana, nel rispetto della nostra promessa”. “Il successo delle nostre linee a marchio è frutto di una visione strategica e di un lavoro di squadra. Abbiamo investito in un team di esperti in quattro aree chiave: acquisti, private label, qualità e marketing – afferma Gerardo Luca Sinesi, responsabile Mdd Pam Panorama – Questo approccio integrato ci ha permesso di controllare rigorosamente ogni fase, dalla selezione dei fornitori allo sviluppo dei prodotti che rispondano alle esigenze del mercato, dal packaging fino alla comunicazione nei punti vendita. Grazie a questo metodo, siamo riusciti a conquistare la fiducia e la fedeltà dei clienti, consolidando la nostra posizione come partner affidabile per la spesa di tutti i giorni”.

Beic, Procura Milano chiede arresti per architetti Boeri e Zucchi

Beic, Procura Milano chiede arresti per architetti Boeri e ZucchiMilano, 27 gen. (askanews) – La Procura di Milano ha chiesto gli arresti domiciliari per gli architetti Stefano Boeri e Cino Zucchi, per presunta turbativa d’asta, nell’ambito dell’inchiesta per la realizzazione a Porta Vittoria della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (Beic). Si tratta di un intervento finanziato attraverso fondi del Pnrr i cui lavori dovranno concludersi entro il 2026. A firmare il progetto vincitore del concorso internazionale è stato un raggruppamento italiano guidato da Angelo Raffaele Lunati di Onsitestudio. A sceglierlo, a metà del 2022, è stata una commissione, presieduta da Boeri, membro rappresentante della Fondazione Beic, della quale faceva parte anche Zucchi, in rappresentanza del Comune di Milano.


“Sono sorpreso e molto turbato. Attendo con fiducia l’incontro con il Giudice per le indagini preliminari, allo scopo di poter finalmente chiarire la mia posizione” ha commentato Boeri. “Il progetto – si legge tra le motivazioni della commissione giudicatrice, che ha svolto il lavoro di valutazione degli elaborati, selezionando 5 tra le 44 proposte progettuali arrivate per l’unico grado del concorso – risponde al contesto urbano, alla complessità del programma funzionale e ai valori di pregnanza formale e sostenibilità ambientale richiesti dal tema con una soluzione semplice e convincente da tutti i punti di vista”. L’obiettivo non è la creazione di una biblioteca tradizionale, dove custodire i tesori di una cultura già consolidata, piuttosto un “laboratorio per produrre cultura contemporanea”.

Nato, in Archipelago Endeavor Marines Usa e Corpi anfibi Svezia

Nato, in Archipelago Endeavor Marines Usa e Corpi anfibi SveziaMilano, 27 gen. (askanews) – “L’esercitazione Archipelago Endeavor ha riunito i Marines Usa e i Corpi anfibi svedesi per un addestramento sul campo integrato”. Lo scrive sui social il Quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa (Supreme Headquarters Allied Powers Europe, SHAPE) guidato dal generale italoamericano Christopher G. Cavoli. “Collaborazioni come queste affinano la prontezza e garantiscono la difesa in tutta l’Europa settentrionale” si aggiunge.


Archipelago Endeavor è un’esercitazione integrata guidata dalle forze armate svedesi che aumenta la capacità operativa e potenzia la cooperazione strategica tra i Marines statunitensi e le forze svedesi. Fedele al suo motto “la vigilanza è il prezzo della libertà”, SHAPE si sta assicurando che tutte le operazioni militari dell’Alleanza siano ottimizzate per la difesa collettiva, come sottolineato nei mesi scorsi dalla Nato. (Foto: SHAPE @ X)

Mps in Borsa cede -2%: sconto Ops si amplia all’11%, domani cda Mediobanca

Mps in Borsa cede -2%: sconto Ops si amplia all’11%, domani cda MediobancaMilano, 27 gen. (askanews) – Mps e Mediobanca sorvegliate speciali a Piazza Affari, al secondo giorno di test sui mercati dopo l’Ops annunciata all’alba di venerdì dall’istituto senese su Piazzetta Cuccia e che sabato ha ricevuto la benedizione della premier Giorgia Meloni (“Un’operazione di mercato, bene se nascesse il terzo polo”). Il titolo Mps ha continuano a flettere, chiudendo a 6,362 euro (-2%), mentre Mediobanca, dopo i forti rialzi della vigilia, ha guadagnato lo 0,18% a 16,5 euro. Le 2,3 azioni che Mps offre per ogni azione di Piazzetta Cuccia valgono così oggi 14,6326 euro contro il prezzo implicito di 15,992 euro dell’Ops, portando l’offerta carta contro carta a sconto dell’11,3%.


Mediobanca ha convocato ufficialmente il cda per domani mattina per avviare l’esame dell’offerta. L’Ops, non concordata, sarà considerata ostile. La riunione sarà la prima occasione per il board – dove siedono due consiglieri indicati dalla Delfin della famiglia Del Vecchio – per un confronto sull’operazione e iniziare a valutare le possibili contromosse, considerati i vincoli della passivity rule. Intanto, le banche d’affari restano perplesse sull’operazione e nei report odierni hanno continuato a sottolinearne i possibili rischi. “Sebbene i numeri presentati da Mps creino valore sulla carta, riteniamo riteniamo che i rischi di esecuzione e la potenziale perdita di ricavi, dovuta all’interruzione del franchising di Mediobanca nel settore del wealth e dell’investment banking in caso di fusione, mettano a rischio l’utilizzo completo delle DTA previste”, hanno scritto gli analisti di Morgan Stanley.


“Per quanto riguarda le sinergie sui ricavi – ha sottolineato Barclays -, comprendiamo gli angoli di cross-selling menzionati da Mps, ma d’altro canto potrebbero esserci anche sinergie negative, derivanti dal cambio di controllo e dall’impatto che questo ha sui key manager di CIB o sui Financial Advisor per la divisione WM”. Secondo gli analisti di Deutsche Bank, l’offerta “rappresenta un cambiamento significativo degli investimenti di Mps, precedentemente incentrati sull’impiego di capitale per acquisizioni bolt-on o per aumentare le distribuzioni. Questa inversione di rotta strategica introduce incertezza e può avere un impatto negativo sulla valutazione di Mps”. Inoltre, scrivono, “il potenziale di interruzione delle attività all’interno delle divisioni CIB e WM di Mediobanca rappresenta un rischio per il raggiungimento delle sinergie”. Hsbc ha sottolineato come i due modelli di business diversi sollevino punti interrogativi sui benefici. “L’operazione – si legge nel report odierno – era la meno prevedibile tra le banche italiane, visti i diversi modelli di business delle due banche. Questo ci fa dubitare del livello di sinergie potenziali annunciate, anche in considerazione del rischio di interruzione del franchise CIB di Mediobanca”. Equita, infine, ha alzato il target price di Mediobanca a 18,6 euro e, pur sottolineando come il progetto sia “innovativo e ambizioso”, ha ribadito i rischi potenziali di “dis-sinergie” che potrebbero comportare una diluizione delle caratteristiche distintive di Mediobanca, “rendendo meno visibile l’effettiva creazione di valore”. Il premio offerto, inoltre, “appare modesto, in particolare considerando il ridotto appeal speculativo delle azioni Mps e l’assenza di una componente cash nell’offerta”.

Solidarietà, Intesa Sanpaolo con Cesvi sostiene progetto “ILoveLife”

Solidarietà, Intesa Sanpaolo con Cesvi sostiene progetto “ILoveLife”Milano, 27 gen. (askanews) -Intesa Sanpaolo, coadiuvata nella scelta da Cesvi, ha deciso di sostenere il progetto “ILoveLife” della Fondazione Atena attraverso il Programma Formula, dedicato a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. Il progetto ha la finalità di diffondere fra i più giovani una cultura della prevenzione per contrastare le dipendenze da alcol, droghe e tecnologie, attraverso attività di informazione e sensibilizzazione. L’obiettivo è raccogliere 100mila euro entro il 30 aprile 2025. Il progetto “ILoveLife” nasce a Roma dall’esperienza ventennale della Fondazione Atena, con lo scopo di prevenire le dipendenze nei giovani, attraverso informazione e sensibilizzazione sui rischi connessi, grazie alla condivisione di esperienze dirette. In particolare si approfondiscono i meccanismi della dipendenza da sostanze e tecnologia che mettono a rischio l’integrità del sistema nervoso e di conseguenza la possibilità di condurre una vita sana.


Sinora sono stati realizzati diversi incontri formativi e di sensibilizzazione per i giovani con modalità diverse per rispondere al meglio alle esigenze degli studenti e offrire un approccio multidisciplinare e scientifico sull’argomento: incontri con esperti e medici specialisti; testimonianza diretta di chi ha affrontato la dipendenza o di operatori di centri di recupero; relazioni da parte delle Forze dell’Ordine e esponenti della Giustizia sul nesso tra criminalità e abuso; concorso grafico per stimolare studenti e studentesse a rappresentare quanto percepito dagli input ricevuti. Grazie al progetto, Fondazione Atena potrà realizzare nell’anno scolastico 2025-2026 una serie di incontri educativi nelle scuole di Rieti, Frosinone e Viterbo per sensibilizzare studenti e studentesse sui rischi delle dipendenze da droga, alcol e nuove tecnologie. I fondi raccolti permetteranno in particolare di: organizzare gli incontri coinvolgendo esperti e istituti scolastici; produrre e distribuire materiale didattico per approfondire i temi trattati; sviluppare attività di follow-up, come questionari, per valutare l’impatto e migliorare il progetto. Verrà così sostenuto un percorso educativo che stimola riflessione, dialogo con i professori e consapevolezza, contribuendo insieme a formare e sostenere una generazione più matura e responsabile. Il progetto vuole raggiungere fino a 20 mila studenti e studentesse, tra i 12 ed i 18 anni, che stanno vivendo gli anni cruciali dello sviluppo psicofisico e le prime esperienze sociali determinanti per scelte e stili di vita. Il percorso verrà svolto coinvolgendo le classi dell’ultimo anno nelle scuole secondarie di primo grado e tutte le classi degli istituti di secondo grado. Il ciclo di incontri stimolerà così la maturazione di una consapevolezza informata rispetto ai rischi connessi con l’uso e l’abuso di sostanze psicotrope, come alcol e droghe, così come delle tecnologie, attività che purtroppo sviluppano, sempre più presto, dipendenze gravi.


“Noi dobbiamo aiutare i nostri ragazzi, ma li dobbiamo aiutare con la cultura, spiegando loro cosa significa usare le droghe e cosa sono le dipendenze, ma soprattutto quanto possono danneggiare la loro vita futura. Il progetto ILovelife nasce per loro, perché i giovani di oggi sono il nostro futuro e abbiamo il dovere come medici, genitori, insegnanti e persone di difendere il nostro futuro.”, dichiara il Prof. Giulio Maira, Presidente della Fondazione Atena. “Con ILoveLife si conferma l’attenzione di Intesa Sanpaolo ai bisogni delle comunità dei territori in cui opera – sottolinea Roberto Gabrielli, responsabile Direzione regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo. Il nostro impegno nel sostenere il progetto nasce dalla consapevolezza che la prevenzione delle dipendenze, pur essendo un tema molto complesso, sia una necessità da affrontare. Intervenire all’interno dell’ambiente scolastico è un’importante opportunità e, con programmi strutturati e mirati, si possono fornire alle studentesse e agli studenti strumenti critici che stimolano riflessioni e aumentano la consapevolezza dei rischi legati al consumo di alcune sostanze, ma anche a nuove forme di dipendenza comportamentale”. Per sostenere con una donazione il progetto è attiva sul sito web di For Funding-Formula una pagina dedicata, con l’aggiornamento in tempo reale delle somme raccolte: https://www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/nav/progetto/i-love-life La Banca parteciperà attivamente al crowdfunding devolvendo 2 euro per molti dei prodotti acquistati dai clienti in modalità online e con la compartecipazione alle donazioni di diverse società del Gruppo. La raccolta fondi resterà attiva fino al 30 aprile su For Funding, la piattaforma di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.


Una FORMULA, tanti progetti Formula è il programma lanciato ad aprile 2021 da Intesa Sanpaolo, accessibile dalla piattaforma di raccolta fondi For Funding, per promuovere iniziative in tutto il territorio italiano dedicate a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. La Banca partecipa attivamente al crowdfunding devolvendo 2 euro per molti dei prodotti acquistati dai clienti in modalità online. La selezione dei progetti territoriali attivi nella sezione Formula di For Funding vede il coinvolgimento delle Direzioni Regionali della banca, coadiuvate da CESVI, un’organizzazione umanitaria indipendente di alto profilo. CESVI supporta Intesa Sanpaolo nell’individuare le migliori progettualità e monitorarne in modo sicuro e trasparente i risultati e l’impatto generato. Il programma si rinnova su base regolare con una serie di progetti a tema Green, Social e Job attivati in tutta Italia e pensati per il sostegno di bambini, giovani, famiglie e anziani in condizioni di fragilità.

Giorgia raddoppia le date di Roma e Siracusa a grande richiesta

Giorgia raddoppia le date di Roma e Siracusa a grande richiestaMilano, 27 gen. (askanews) – Dopo uno straordinario 2024, che l’ha vista protagonista tra musica, tv e cinema, Giorgia si prepara a incantare nuovamente il suo pubblico con un 2025 ricco di appuntamenti imperdibili.


L’artista, in gara al Festival di Sanremo con il brano “La cura per me”, quest’estate tornerà live in tre location uniche per festeggiare i 30 anni di “Come saprei”, brano iconico con cui nel 1995 vinse proprio il Festival. A sole 72 ore dall’apertura delle prevendite, a grande richiesta raddoppiano le date di Roma e Siracusa, 13 e 14 giugno alle Terme di Caracalla e il 25 e 26 luglio al Teatro Greco di Siracusa, mentre 16 settembre sarà alla Reggia di Caserta – Piazza Carlo di Borbone.


I biglietti per le nuove date di Roma e Siracusa saranno disponibili in prevendita dalle ore 16:00 di oggi, lunedì 27 gennaio su Ticketone e punti vendita abituali. Info biglietti: www.friendsandpartners.it


“La cura per me”, scritto da Blanco e Michelangelo insieme a Giorgia e prodotto da Michelangelo, è disponibile in pre-save e pre-add nella versione digitale e in pre-order nell’esclusiva versione fisica 45 giri: https://Epic.lnk.to/Lacuraperme Nella serata delle cover Giorgia ha invitato sul palco Annalisa con cui duetterà sulle note del celebre brano di Adele “Skyfall”.


Ma la festa non finisce qui: a partire da novembre, Giorgia porterà la sua musica nei palasport italiani. Il tour prenderà il via il 25 novembre a Jesolo, con la data zero, e proseguirà a Bologna, Firenze, Torino, Milano, Padova e Bari. 25 novembre | Jesolo (ve) – palazzo del turismo **data zero 06 dicembbre | Bologna – unipol arena 08 dicembre | Firenze – Nelson Mandela forum 10 dicembre | Torino – inalpi arena 13 dicembre | Milano – unipol forum 16 dicembre | Padova – kioene arena 20 dicembre | Bari – palaflorio