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Autore: Redazione StudioNews

Christmas On Ice: a Cinecittà World la magia del Natale prende vita sul ghiaccio

Christmas On Ice: a Cinecittà World la magia del Natale prende vita sul ghiaccioRoma, 12 dic. (askanews) – Le musiche di Natale più belle di sempre, le avventure di un pupazzo neve, il fascino degli artisti che danzano sul ghiaccio e le contaminazioni di pattinaggio freestyle. È così che dal 25 dicembre al 6 gennaio, il Natale delle Meraviglie di Cinecittà World si arricchisce di una favola invernale dal vivo. Al Parco divertimenti di Roma, torna Christmas On Ice, lo spettacolo di pattinaggio sul ghiaccio che incanta adulti e bambini con un’ora di pura magia sulle note delle più amate melodie natalizie.


Oltre 30 artisti internazionali si esibiranno sulla spettacolare pista di 600 m² per uno show emozionante che porta in scena il vero spirito del Natale tra esibizioni acrobatiche, incursioni di freestyle e numeri mozzafiato. Per la prima volta in uno spettacolo di pattinaggio sul ghiaccio sarà possibile vedere insieme dei 4 stili principali: la figura del pattinaggio sportivo, la danza, l’adagio e l’acrobatico. Lo spettacolo è incluso nel biglietto del Parco e sarà in scena tutti i giorni di festa con due appuntamenti alle ore 15 e alle ore 18. La notte di Capodanno si potrà festeggiare con una cena a bordo pista durante lo Spettacolo sul Ghiaccio, per dare il benvenuto al nuovo anno in un’atmosfera incantata.


“Dopo il grande successo dello scorso anno, Christmas On Ice torna a Cinecittà World per arricchire l’offerta natalizia del Parco. È uno spettacolo unico in Italia, ideale per vivere la magia del Natale in famiglia e per regalare anche ai bambini una notte di Capodanno speciale” spiega Stefano Cigarini, Amministratore Delegato del parco. La produzione è curata da Olimpia Revolution, il cast internazionale è a cura di Valentina Vezzoso per Minuit Production, le coreografie sono firmate da Massimiliano Acquaviva e i costumi da Francesca Grossi, celebre per aver realizzato gli abiti per i più famosi musical, tra cui Rapunzel e The Full Monty.


Christmas On Ice completa l’offerta di Natale del Parco divertimenti del cinema e della Tv di Roma che fino a domenica 6 gennaio si trasforma in un grande Villaggio di Natale con: 10 attrazioni a tema, il Festival delle luminarie cinesi Oriental World, la Christmas Street addobbata a festa con la casa di Babbo Natale, Gocce di Cinema, il mercatino con leccornie e prodotti tipici. La festa esploderà nel Capodanno più grande d’Italia: un villaggio del divertimento con 40 Attrazioni, cene e cenoni a tema, concerti e DJ Set, fuochi d’artificio il 31.12 dalle 18 alle 8am. Tra la novità: la 20° edizione di Amore 025 NYE Festival, con DJ del calibro di Ben Sims, la cena Hotel Transilvania, gli show del neomelodico Angelo Famao, i trapper Le-One, El Chapo Junior e tanti altri ospiti in arrivo. Per i bambini che devono andare a dormire presto un Capodanno dedicato con fuochi e festa ma alle 21.

Mutti: dazi su import temporaneo pomodoro Cina, inchiesta Bbc danno a Paese

Mutti: dazi su import temporaneo pomodoro Cina, inchiesta Bbc danno a PaeseMilano, 12 dic. (askanews) – “Senz’altro c’è un danno di immagine del Paese Italia ma spero che non torni lo spetto della passata fatta con pomodoro cinese perchè il 98% del settore è lontano da questo. Dovremmo portare il 100% dell’industria del Paese lontano da questo mettendo dei dazi che impediscano queste importazioni temporanee. Queste cose che hanno poco senso nell’economia italiana nel 2024”. A dirlo Francesco Mutti, ceo dell’omonimo gruppo dei derivati del pomodoro e vicepresidente di Anicav, dopo la recente inchiesta della Bbc. In un articolo di qualche settimana l’emittente britannica fa affermava che “le passate di pomodoro italiane vendute da diversi supermercati del Regno Unito contengono pomodori coltivati e raccolti in Cina ricorrendo al lavoro forzato”. Il riferimento era al concentrato di pomodori coltivati nella regione dello Xinjiang, dove è detenuta la minoranza musulmana degli Uiguri costretta ai lavori forzati. L’azienda italiana finita nel mirino della Bbc è la Petti che produce alcuni prodotti a marchio del distributore per alcune catene Uk.


A tal proposito Mutti è stato netto: “L’Italia è un Paese di eccellenza che deve vivere di eccellenza, non è senz’altro il pomodoro cinese che garantisce quella eccellenza. Io parlerei di trasparenza nei confronti del consumatore: vorrei sul fronte dell’etichetta l’origine rigorosamente della materia prima, su questo sposo le linee di Coldiretti e Confagricoltura, vorrei una legge come quella italiana che impedisca di produrre passate dal concentrato di pomodoro e vorrei un dazio corretto sulle importazioni provenienti dalla Cina che non preveda una temporaneità che rischia di essere un modo per bypssare la legge”. “Se oggi uno importa ma poi dichiara che esporta ha dei margini – ha aggiunto – io invece dico: importi e paghi un dazio e che sia un dazio che permette di compensare quel dumping sociale ed economico che esiste tra noi e la Cina e lì c’è un abisso”. In passato, il pomodoro importato in Italia dalla Cina veniva utilizzato come materia prima in regime di temporanea importazione. Le aziende lo trasformavano ed esportavano il derivato al di fuori dell’Unione europea, per esempio nei Paesi africani. In questo caso l’industria di trasformazione era esentata dal pagamento dei dazi doganali. “Il governo – ha detto Mutti – fece questi dazi temporanei così che se importavi per esportare in Africa non pagavi nulla: questo 20 anni fa aveva un senso oggi no”.

Abruzzo, Marsilio perde capo di gabinetto Riccardo Solfanelli

Abruzzo, Marsilio perde capo di gabinetto Riccardo SolfanelliMilano, 12 dic. (askanews) – “Con il cuore gonfio di dolore per la perdita di un caro amico e di un formidabile amministratore, piango la scomparsa di Riccardo Solfanelli, capo di gabinetto del presidente della giunta regionale d’Abruzzo”. Così in una nota il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. “Ha servito e onorato il suo impegno fino all’ultimo minuto, fino all’ultimo alito di vita e briciolo di forze. Un comportamento esemplare, che spero ci darà la forza di superare questa tragedia e perdita immensa. È stato un vero privilegio averlo avuto a fianco” ha aggiunto.

Lavoratori Ikea in scopero nelle principali città italiane

Lavoratori Ikea in scopero nelle principali città italianeRoma, 12 dic. (askanews) – Cresce la mobilitazione dei lavoratori di Ikea in tutta Italia. Lo sciopero dello scorso sabato, organizzato dalla Flaica-Cub, ha visto una significativa adesione nel punto vendita di Anagnina, a Roma, dove oltre il 60% dei lavoratori ha incrociato le braccia per rivendicare migliori condizioni di lavoro e retribuzioni adeguate. Manifestazioni si sono svolte anche a Milano, Torino e Napoli, consolidando un fronte comune nazionale.


I motivi della protesta sono molteplici: dalla chiusura anticipata del servizio mensa, che penalizza i turnisti serali, alla mancata erogazione del premio aziendale di partecipazione per il negozio di Anagnina, nonostante gli ottimi risultati ottenuti. Inoltre, i lavoratori denunciano un clima di pressione crescente, con badgeature e tempi di lavoro monitorati in modo eccessivamente rigido, a scapito del benessere psicofisico. A livello nazionale, il sindacato Flaica-Cub ha evidenziato una preoccupante esclusione dalle trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale, accusando Ikea di violazioni dei diritti sindacali e antisindacalismo. Recenti proteste davanti al negozio di Carugate, a Milano, hanno sottolineato il bisogno di trasparenza e dialogo da parte dell’azienda.


“Non possiamo tollerare che un’azienda con profitti miliardari continui a ignorare le istanze dei lavoratori italiani”, afferma Giancarlo Desiderati, segretario provinciale della Flaica-Cub, che promette nuove azioni per sensibilizzare l’opinione pubblica e migliorare le condizioni di lavoro in Ikea. Le mobilitazioni proseguiranno nelle prossime settimane, con l’obiettivo di ottenere risposte concrete e un confronto più equo con la multinazionale.

Solidarietà, Natale con la Fise: seconda tappa ad Ancona

Solidarietà, Natale con la Fise: seconda tappa ad AnconaRoma, 12 dic. (askanews) – Il viaggio della solidarietà della Federazione Italiana Sport Equestri, partito l’11 dicembre dal Niguarda di Milano, oggi ha fatto il suo pit stop all’Ospedale Pediatrico Salesi di Ancora.


L’atteso appuntamento con il “Natale con la Fise” porta nei cuori di questi bimbi una grande gioia. L’iniziativa, giunta alla sua ottava edizione, da anni regala un sorriso ai piccoli pazienti ricoverati presso diverse strutture ospedaliere.    L’oramai conosciutissima mascotte della Fise,  Tony il Pony, in compagnia del personale volontario dell’Associazione Patronesse Salesi per l’Assistenza del Bambino Spedalizzato ONLUS ?ha fatto il suo ingresso portando tantissimi doni che gli appassionati, i praticanti e diversi sponsor della Federazione hanno donato in beneficenza con l’unico scopo di regalare un momento di serenità ai piccoli pazienti.    La Regione Marche rinnova il suo impegno, portando un sorriso nei reparti pediatrici per ricordare che ogni bambino merita di vivere il Natale con un cuore pieno di gioia e di luce. Gli altri appuntamenti sul territorio nazionale saranno: 16 dicembre: Ospedale Santa Maria Goretti di Latina (Roma) 17 dicembre: Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo di Pavia (Lombardia) 18 dicembre: Ospedale Sant’Orsola di Bologna (Emilia Romagna) 20 dicembre: Policlinico Universitario Fondazione Agostino Gemelli di Roma (Lazio) 23 dicembre: Ospedale Pediatrico Mayer di Firenze e presso il Centro IRCCS “Don Gnocchi” di Firenze (Toscana)

Autonomia, Conte: Italia indivisibile, chi vuole secessione si fermi

Autonomia, Conte: Italia indivisibile, chi vuole secessione si fermiMilano, 12 dic. (askanews) – “Prima l’abbiamo demolita con i ricorsi alla Corte Costituzionale, ora registriamo un altro passo in avanti verso il referendum contro lo scellerato progetto dell’Autonomia differenziata che spacca l’Italia. La Cassazione ci ha dato ragione, riconoscendo come legittimo il quesito referendario per cancellare quel poco che rimane del progetto di Meloni, Salvini e Tajani! Continuiamo in tutte le forme la nostra battaglia contro una scelta che cancella diritti e servizi per tantissimi italiani. L’Italia è una, indivisibile, chi vuole la secessione se ne faccia una ragione e si fermi!”. Il presidente del M5s Giuseppe Conte saluta così la decisione dell’Ufficio centrale della Corte di Cassazione che ha dato l’ok al referendm abrogativo della legge Calderoli.

Fs vara Piano strategico da 100 mld e apre a investitori rete Av

Fs vara Piano strategico da 100 mld e apre a investitori rete AvRoma, 12 dic. (askanews) – Il gruppo Fs vara un nuovo Piano strategico quinquennale da 100 miliardi per avviare una profonda trasformazione dell’azienda e contribuire in maniera concreta allo sviluppo del Paese, confermando l’Europa come proprio mercato domestico. Accanto al Piano, l’amministratore delegato del gruppo, Stefano Donnarumma, ha presentato anche quattro iniziative strategiche “ancora allo studio per raggiungere il pieno potenziale”. Una di queste inziative punta al coinvolgimento di investitori terzi nella rete ad Alta velocità attraverso un modello regolatorio RAB (Regulatory asset base).


Tra i target finanziari, il nuovo Piano strategico prevede un incremento dei ricavi a oltre 20 miliardi al 2029 e un Ebitda a più di 3,5 miliardi di euro con un utile netto a oltre 500 milioni. Dal punto di vista operativo, il Piano ha come obiettivo quello di riportare in orario 50mila treni all’anno, con una crescita del 30% di persone raggiunte dall’Alta velocità. Gli altri target riguardano un incremento del 5% delle merci trasportate, un miglioramento di 3 punti percentuali della soddisfazione passeggeri, zero infortuni, 2 miliardi di investimenti digitali nell’arco di Piano e un Gw di fotovoltaico installato.


“Il Gruppo Fs si prepara ad avviare una fase di trasformazione ambiziosa, mirata non solo a innovare i processi operativi, ma anche a migliorare sensibilmente i servizi offerti – ha commentato l’amministratore delegato Stefano Donnarumma -. Ho l’onore di guidare un’azienda solida e radicata nel tessuto socioeconomico del Paese con un forte bisogno di rilancio attraverso una roadmap di dettaglio, supportata da adeguati investimenti – ha aggiunto -. Questo Piano, che mira a imprimere una netta discontinuità, risponde alle esigenze di una società proiettata verso il futuro, riconoscendo nella mobilità integrata un pilastro fondamentale per lo sviluppo. L’obiettivo è affrontare con maggiore efficacia le sfide economico-finanziarie e potenziare ulteriormente le infrastrutture e la qualità del servizio. La nuova organizzazione punta, inoltre, a rafforzare il ruolo internazionale del Gruppo, per posizionarlo come leader nel settore della mobilità”. Per quanto riguarda lo studio per l’apertura a investitori terzi della rete Av, Donnarumma ha chiarito che non si tratta di una privatizzazione: “il mio intento non è privatizzare perché non ci cambia lo stipendio e perché quello che stiamo pensando di fare lo vedranno chi farà questa attività nei piani futuri”. Il valore degli asset è stimato sugli 8 miliardi, ora si avvierà ora un confronto con il Mef e il Mit per identificare il modello migliore da applicare. “Noi non stiamo pensando ad investitori non ne abbiamo bisogno ancora”, ha spiegato l’ad di Fs, aggiungendo che se si vuole evitare di scaricare sul debito pubblico gli ingenti investimenti necessari allo sviluppo delle rete Av senza farli passare come finanziamento pubblico, “non vi può non essere interesse per un modello del genere (il RAB ndr.) perché crea disciplina” il modello RAB, Nel suo intervento di presentazione del Piano, Donnarumma ha citato Cdp “come esempio calzante di realtà portata fuori dal debito pubblico e oggi azionista di alcune principali aziende italiane per conto dello Stato. Si può avere per esempio Rfi che detiene la maggioranza e Cdp che detiene la minoranza”.


Per il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenuto alla presentazione, il “Piano è assolutamente ambizioso ma pragmatico. Quello che ho sentito è assolutamente raggiungibile nei modi e nei tempi”. Il vicepremier ha anche accennato alla possibilità di riportare Anas fuori dal perimetro del gruppo, affermando che “strade e ferrovie abbiano un futuro e una mission diverse”. Donnarumma, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha poi spiegatoi che al momento non cìè un progetto di questo tipo anche se “difficilmente Anas potrà diventare un’azienda di ferrovieri. Le ferrovie sono ferrovie e le strade sono strade”.

Giappone, scelto il carattere del 2024: è quello di “oro”

Giappone, scelto il carattere del 2024: è quello di “oro”Roma, 12 dic. (askanews) – Come ogni anno, un monaco buddista del tempio Kiyomizu, nell’antica capitale giapponese di Kyoto, ha svelato oggi il carattere che rappresenta il 2024, in via di conclusione, e l’ha trascritto in calligrafia. Si tratta del carattere cinese di “Kin”, che vuol dire “oro”.


Il “Kanji (carattere cinese) dell’anno” è un evento che ha raggiunto già la 30ma edizione ed è organizzato dall’Associazione giapponese per la certificazione della competenza nei caratteri cinesi. Il carattere è stato scelto con una votazione in parte online, in parte svolta con oltre 1.600 urne di voto distribuite a livello nazionale, oltre che con cartoline postali.


Sull’iconico palco ligneo Okunoin del tempio, che si staglia sul vuoto, l’abate Morisei Hoan ha disegnato in calligrafia il carattere. Dopodiché ha fatto un’offerta alla divinità principale del tempio, come segno di purificazione per l’anno che si avvia a conclusione e per augurare pace e prosperità per l’anno a venire.

Cinema, gli abiti di “Parthenope” di Sorrentino a Cinecittà si Mostra

Cinema, gli abiti di “Parthenope” di Sorrentino a Cinecittà si MostraRoma, 12 dic. (askanews) – L’alta moda trova casa a Cinecittà si Mostra: dal 14 dicembre sarà possibile respirare le atmosfere di grandi set e sfilate grazie agli abiti confezionati da Anthony Vaccarello per Saint Laurent per “Parthenope”, il film di Paolo Sorrentino che ha appena festeggiato un milione di biglietti al botteghino.


L’esposizione permanente degli studi romani permetterà ad appassionati di cinema, amanti dei film e curiosi di ammirare da vicino i capi di scena originali disegnati dal costumista Carlo Poggioli e confezionati dalla maison francese sotto la direzione creativa di Anthony Vaccarello. A rimarcare il legame tra il brand e il cinema solo lo scorso anno Vaccarello ha creato Saint Laurent Production, sussidiaria registrata del gruppo che per la prima volta nella storia di un brand di lusso viene creata con il compito di produrre film. I pezzi arrivati appositamente da Parigi a Cinecittà si Mostra sono infatti tra i primi realizzati per una pellicola coprodotta dalla Saint Laurent Productions. Ad essere esposti saranno l’abito argento in georgette di seta ricamata indossato da Celeste Dalla Porta, il vestito da sera in satin nero dalla profonda scollatura a V con spacco laterale che sempre la protagonista indossa, abbinato a un capospalla in ecopelliccia di visone a costine marrone, e l’indimenticabile mise ispirata alle dive del passato indossata da Luisa Ranieri nei panni di Greta Cool, composta da un mantello in jersey laminato oro e un abito dello stesso tessuto con scollo a cuore.


Accanto a questi modelli che ricordano volutamente quelli storici di YSL, il sensazionale abito gioiello indossato da Celeste Dalla Porta nella scena con il Vescovo interpretato da Peppe Lanzetta: una mitria, una collana e una cintura gioiello tempestati di pietre, nati dalla matita di Poggioli su ispirazione del Tesoro di San Gennaro e lavorati a mano con perizia da Pikkio, realtà leader nella realizzazione di gioielli per il cinema e il teatro. Non manca un tocco maschile rappresentato dal completo di lino bianco senza tempo di Gary Oldman, nel film lo scrittore John Cheever, confezionato da Cesare Attolini realtà di primissimo piano della grande tradizione sartoriale napoletana, celebre dagli anni Trenta che aveva come clienti Totò, Marcello Mastroianni, Vittorio De Sica, Clarke Gable. Ancora oggi quella maestria artigianale è sinonimo di tessuti di rara qualità e rifiniture rigorosamente a mano, per questo da anni Paolo Sorrentino, insieme al suo sodale Carlo Poggioli, sceglie il brand per vestire i suoi protagonisti maschili: da Michael Caine in Youth, a Toni Servillo in Loro, passando per Jude Law e John Malkovich nelle serie The Young Pope e The New Pope. Legati a storie provenienti da altri mondi ed epoche lontane gli altri nuovi costumi in arrivo a Cinecittà si Mostra: un vero e proprio focus sul mito e la fiaba con le mise indossate da interpreti celeberrimi.


C’è l’abito corazza (Sartoria Tirelli) realizzato da Gabriella Pescucci e Carlo Poggioli per il premio Oscar Heath Ledger nei panni di Jacob Grimm ne I fratelli Grimm e l’incantevole strega (2005) diretto da Terry Gilliam. E alla matita del premio Oscar Pescucci si devono anche tre eteree creazioni (Tirelli) realizzate per Titania, interpretata da Michelle Pfeiffer e le sue fate, nell’adattamento di Sogno di una notte di mezza estate (1999) girato a Cinecittà da Michael Hoffmann che nello storico Teatro 5 ricostruì il magnifico bosco dove umani e spiriti fatati si incontrano, intenti in giochi e scherzi amorosi. È una fata televisiva invece quella interpretata da Monica Bellucci ne Le meraviglie di Alice Rohrwacher (2014) dove presta il volto alla star del piccolo schermo Milly Catena. L’abito (Sartoria Farani) con vistoso copricapo realizzato da Loredana Buscemi ricorda i look sfavillanti della mitica Raffaella Carrà, con un’aggiunta di suggestioni etrusche. Non manca un omaggio ai 90 anni della diva italiana per antonomasia, Sophia Loren di cui la nuova selezione propone il costume di Isabella Candeloro (Collezione Costumi d’Arte Peruzzi) in C’era una volta (1967) di Francesco Rosi. Ad accompagnarlo la mise di Omar Shariff nel ruolo di Rodrigo Fernandez (Sartoria Tirelli), partner della Loren nella pellicola. Entrambi gli abiti sono disegnati da Giulio Coltellacci e testimoniano non solo il carattere favolistico del soggetto ma anche la formazione teatrale del costumista che ha passato molta della sua carriera nel retropalco dei teatri di mezzo mondo.


Hanno molto a che fare con il teatro anche i due costumi indossati da Maria Callas (Sartoria Tirelli), realizzati da uno dei maestri dei costumisti italiani, il premio Oscar alla carriera Piero Tosi che nel 1969 vestì la divina per la Medea di Pier Paolo Pasolini. Abiti quasi sacrali ispirati ai costumi popolari di etnie lontane, lavorati in garza di cotone e plissettati a mano seguendo antichissime tecniche, quindi tinti e lasciati essiccare al sole “alla maniera degli egizi”, come amava raccontare lo stesso Tosi. Questa selezione a cura di Barbara Goretti, responsabile di Cinecittà si Mostra omaggia come da lei spiegato “l’immaginario fiabesco, favolistico e mitologico di abiti storici e contemporanei, con grandi costumisti premi Oscar come Piero Tosi e Gabriella Pescucci. Abiti, ma anche gioielli, che restituiscono quell’insieme di simboli di cui sono cariche le storie fantastiche o i loro riferimenti ambientati nella realtà. Il focus sul film Parthenope, storia immersa nella realtà vitale e propulsiva della protagonista, che nasce nel mare come la sirena del mito, valorizza il lavoro del costumista Carlo Poggioli, grazie alla collaborazione con Saint Laurent che ha concesso questo prestito così importante, insieme a quello di Cesare Attolini. Un rapporto tra moda e cinema che Cinecittà si Mostra è orgogliosa di raccontare”.

Nordcorea, Trump: mi sederò a trattare con Kim Jong Un

Nordcorea, Trump: mi sederò a trattare con Kim Jong UnRoma, 12 dic. (askanews) – Il presidente eletto Usa Donald Trump ha detto oggi, in un’intervista a Time, che intende di nuovo intavolare una trattativa col leader nordcoreano Kim Jong Un.


Interpellato rispetto al coinvolgimento di soldati nordcoreani nel conflitto in Ucraina, Trump ha detto che “quando entra in gioco la Corea del Nord, aggiunge un altro elemento, un fattore di ulteriore complicazione”. Il presidente eletto, allora, ha chiarito che intende di nuovo intavolare negoziati con Kim. “Conosco Kim Jong Un e vado molto d’accordo con lui. Probabilmente sono l’unico con cui abbia davvero avuto a che fare” ha detto Trump. “Ma ci sono molti fattori molto negativi e complessi lì. Ci sederemo (…) e mostrerò quanto bene farò”.


Trump, durante il primo mandato, ha avuto tre vertici con Kim. E’ stato il primo presidente americano in carica, e finora l’ultimo, a incontrare un leader della Corea del Nord. I negoziati sulla questione nucleare, che a un certo punto erano parsi anche promettenti, non hanno tuttavia portato ad alcun esito. La Corea del Nord – secondo i servizi segreti sudcoreani e gli Usa – avrebbe messo a disposizione della Russia qualcosa come 12mila soldati che sarebbero già stati messi in campo nel conflitto ucraino.