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Autore: Redazione StudioNews

Pesca, Spagna: difenderemo a Bruxelles vitalità flotta spagnola

Pesca, Spagna: difenderemo a Bruxelles vitalità flotta spagnolaRoma, 3 dic. (askanews) – La Spagna nel prossimo Agrifish in programma il 9 e 10 dicembre a Bruxelle “difenderà le quote di pesca che garantiscono la vitalità e la redditività della flotta spagnola e dalle quali dipende anche l’economia delle zone rurali costiere”. Ad assicurarlo è stato il ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, Luis Planas, che ieri ha presieduto, in videoconferenza, i Consigli consultivi per gli affari comunitari della Politica agricola e della Pesca, nei quali ha analizzato con i consiglieri delle comunità autonome le questioni che saranno discusse durante i negoziati la prossima settimana a Bruxelles.


Nel precedente Agrifish Spagna, Francia e Italia avevano firmato una dichiarazione congiunta per chiedere alla Commissione una moratoria sulle misure di gestione della pesca nel Mediterraneo per il 2025. Tra i temi che saranno discussi in Agrifish, dove si cercherà di trovare un accordo politico sulla pesca, spicca il dibattito sulle possibilità di pesca nell’Atlantico per il 2025 e il 2026, per gli stock ittici che sono di esclusiva responsabilità dell’UE, poiché i negoziati con Regno Unito e Norvegia sono ancora aperti. Planas ha sottolineato la complessità di questi negoziati, anche se la Spagna insisterà affinché si tenga conto dell’impatto sociale ed economico quando si stabiliscono i totali ammissibili di catture (TAC) e le quote.


Per quanto riguarda il Mediterraneo, Planas anticipa che i negoziati saranno complessi, dato che quest’anno termina il periodo transitorio di 5 anni del Piano pluriennale e che la proposta fatta dalla Commissione Europea è una “proposta deludente”, che non tiene conto degli sforzi compiuti dal il settore della pesca. Secondo il ministro, questa proposta “ostacola la vitalità della flotta da traino”. Planas ha sottolineato che le quote per l’Organizzazione della pesca del Nord Atlantico (NAFO) sono già state concordate, con buoni risultati per la flotta balacadera spagnola, in particolare quella galiziana, che, dopo 32 anni di moratoria, potrà tornare a pescare nelle acque internazionali dei grandi banchi di Terranova. Ha inoltre apprezzato i miglioramenti ottenuti durante la riunione della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell’Atlantico (ICCAT).


In relazione alle questioni agricole, il ministro ha riferito che l’Agrifish affronterà anche lo stato della regolamentazione delle piante ottenute con le nuove tecniche genomiche (NGT). A questo proposito, ha affermato che la Spagna continuerà a lavorare per ottenere un accordo da parte del Consiglio che faciliti l’immissione sul mercato degli impianti NGT, soprattutto di quelli che possono essere considerati equivalenti a quelli ottenuti con il miglioramento convenzionale.

Settimana cucina italiana, il gelatiere Cappadonia delizia la Francia

Settimana cucina italiana, il gelatiere Cappadonia delizia la FranciaRoma, 3 dic. (askanews) – Le creazioni di Antonio Cappadonia, maestro gelatiere siciliano, originario di Cerda (Palermo), sono sbarcate in Francia nell’ambito delle iniziative della “Semaine de la cuisine italienne dans le monde”, la Settimana della cucina italiana nel mondo che si è svolta al Consolato Generale d’Italia a Parigi.


Il gelatiere fondatore di Cappadonia Gelati ha realizzato, nella sede diplomatica della capitale francese, una granita al limone e una al melograno realizzate secondo l’antichissima tecnica siciliana del 1600 che utilizzava le neviere. “Sono onorato di avere rappresentato l’Italia in questa prestigiosa manifestazione – ha raccontato il gelatiere Cappadonia – che è stata l’occasione per mostrare la nostra ultra secolare tecnica di produzione di granite e sorbetti a base di neve mista al sale: una tecnica legata al territorio e all’artigianalità che ogni terza domenica di luglio amo rievocare e replicare nella neviera di Piano Principessa sulle Madonie”.


A fare gli onori di casa il Console Generale italiano in Francia, Jacopo Albergoni alla presenza di numerosi ospiti, personalità del mondo politico, imprenditoriale e culturale francese tra cui Guillaume Gomez, chef degli ultimi quattro Presidenti della Repubblica Francese, nominato recentemente Ambasciatore della cucina francese nel mondo che ha rivolto al gelatiere apprezzamenti estremamente lusinghieri, condivisi anche attraverso i suoi canali social. Dopo avere deliziato i presenti con le sue originali granite, Cappadonia ha avuto modo di raccontare la straordinaria storia del palermitano Francesco Procopio Cutò, il primo ambasciatore del gelato di tradizione siciliana in Francia che, emigrato a Parigi nel XVII secolo, portò con sé dalla Sicilia la “tecnologia del freddo” a base di neve e sale fondando, nel 1686, quello che sarebbe diventato il primo caffè letterario del mondo: il Café-Glacier “Le Procope”, diventato un “monumento” nazionale della cultura francese e americana.


“In occasione di questa mia trasferta parigina – ha aggiunto Cappadonia – ho voluto compiere un pellegrinaggio laico andando a visitare “Le Procope-Cafè Glacier”, luogo che è stato frequentato dai maggiori filosofi e dai letterati dell’epoca, da Voltaire a Balzac, da Victor Hugo a Diderot, D’Alembert, Danton, Marat, Robespierre, fino agli americani Benjamin Franklin e Thomas Jefferson. Persino un giovane Napoleone Bonaparte, all’epoca tenente, una sera lasciò in pegno il suo bicorno non avendo denaro sufficiente per pagare il conto”. Il Café Le Procope era l’unico locale di tutta la Francia dove si potevano gustare acque gelate (le granite) e sorbetti dai nomi suggestivi (fiori d’anice, fiori di cannella, frangipane ovvero la siciliana pomelia) grazie al talento di Procopio nel bilanciare essenze e spezie. Pare, inoltre, che il gelatiere palermitano abbia introdotto l’uso dello zucchero di canna al posto del miele oltre alla tecnica del sale mischiato con la neve che, grazie ad una patente reale di Luigi XIV, poteva velocemente introdurre in città per produrre i sorbetti e conservarli più a lungo. In tal modo Procopio, pioniere della produzione del gelato moderno, conquistò i parigini e – forte del suo successo – nobilitò il cognome in De Coltelli giocando sull’assonanza fonetica tra Cutò e couteaux che in francese significa appunto coltelli.


Il 24 marzo 2017, su proposta di Antonio Cappadonia, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha intitolato a Procopio Francesco Cutò la piazza interna all’area Quaroni su via Maqueda, di buon augurio per i tanti ventenni che lasciano ancora oggi Palermo in cerca di fortuna.

Simone Cristicchi: “Ho avuto la scorta a teatro per tre anni”

Simone Cristicchi: “Ho avuto la scorta a teatro per tre anni”Roma, 3 dic. (askanews) – Dopo l’annuncio dei 30 artisti che parteciperanno alla prossima edizione del Festival di Sanremo, fanno già discutere i testi sessisti che hanno caratterizzato la produzione musicale di molti rapper presenti. Una nota del Codacons in queste ore esprime tutto il disappunto dell’associazione guidata da Carlo Rienzi, rispetto all’opportunità di far partecipare alla gara canora, artisti che si sono connotati per un linguaggio retrogrado e violento. A “Che Rimanga tra noi”, in onda su Radio Cusano Campus e in radio visione su Cusano Italia Tv con Alessio Moriggi e Francesca Pierri, è intervenuto il cantautore Simone Cristicchi, sul pensiero libero, sulla politica e sull’urgenza di tornare alla canzone d’autore.


“Sono un disertore che non ha bisogno di disertare. Mi reputo una scheggia impazzita sia della musica che del teatro e ho sempre trovato un grande affetto da parte del pubblico per questa mia coerenza, credo che ognuno faccia sempre scelte secondo coscienza. Mi viene in mente lo spettacolo “Magazzino 18″ per cui sono stato molto criticato da una certa sinistra, anzi mi sono inimicato tutta una parte politica, ma non mi è interessato granché perché a me premeva raccontare la storia del confine orientale, la tragedia delle foibe e l’esodo cristiano dalmata e questo è stato un prezzo che ho pagato a livello politico” ha commentato Cristicchi. “Ho avuto la scorta in teatro per tre anni e mezzo, ci tengo a dire che all’interno della sinistra ci sono personaggi che mi hanno difeso, primo tra tutti Michele Serra, che mi dedicò addirittura un’Amaca su Repubblica, un pensiero bellissimo che ha avuto sulla libertà di espressione, di pensiero dell’arte in generale, quindi non è tutto di un colore o di un altro, ci sono anche le sfumature e al di là di questo io mi sono sempre sentito un libero pensatore” ha aggiunto il cantautore.


“Sanremo dà spazio a tutti e secondo me non può che essere una bella notizia, poi ci sono artisti che non apprezzo e altri che amo profondamente, ma si tratta di gusti strettamente personali. Totò dice una frase geniale “non ti piace, e tu non lo guardare”, possiamo quindi cambiare canale in certi momenti, non ci sono imposizioni dall’alto ma la libera scelta di seguire o meno un cantante o un artista in generale se risponde al tuo gusto e ovviamente al tuo livello intellettuale. Avendo letto i nomi dei miei colleghi che sono a Sanremo quest’anno, mi sento di dire che ho un bellissimo cast intorno, il plauso a Carlo Conti è di aver fatto tornare il cantautorato dopo tanto tempo sul quel palco visto che se ne era proprio persa traccia” ha concluso Simone Cristicchi.

Salute, Aids: firmato protocollo per l’azione sul territorio

Salute, Aids: firmato protocollo per l’azione sul territorioRoma, 3 dic. (askanews) – Zero rischio di trasmissione, zero nuove diagnosi e morti, zero stigma e discriminazione. Sono questi i tre obiettivi rilanciati con forza al convegno di sanità pubblica “Tre volte zero contro l’HIV” organizzato dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS di Roma, in collaborazione con il Ministero della Salute, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids.


L’evento è stato contraddistinto dalla presenza e dal contributo del ministro della Salute, Orazio Schillaci, del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dell’assessore regionale all’inclusione sociale e ai servizi alla persona, Massimiliano Maselli, del direttore generale Salute e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Andrea Urbani, del Capo del Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del Ministero della salute, Maria Rosaria Campitiello. Durante i lavori, è stato siglato il protocollo di collaborazione promosso dallo Spallanzani e sottoscritto dalle associazioni e istituzioni che hanno collaborato con l’INMI al successo della Testing Week: Comune di Roma, Centro SAMIFO – ASL Roma 1, Istituto Nazionale Salute, Migrazioni e Povertà (INMP), Croce Rossa Italiana, Fondazione Villa Maraini, Comunità di Sant’Egidio, Cooperativa Sociale MediHospes, Cooperativa sociale Be Free. Un protocollo che ha l’obiettivo di consolidare un sistema territoriale integrato teso a fornire servizi socio-sanitari che rispondano in modo efficace e tempestivo ai bisogni di salute della popolazione promuovendo la prevenzione delle malattie infettive e il miglioramento della qualità della vita.


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Record di ascolti su La7 a novembre, è terza rete in prime time: 6,1%

Record di ascolti su La7 a novembre, è terza rete in prime time: 6,1%Roma, 3 dic. (askanews) – Eccellenti ascolti per La7 nel mese auditel appena concluso (3/30 novembre). La Tv del Gruppo Cairo Communication, infatti, si piazza per il terzo mese consecutivo al terzo posto nella fascia 20.00/22.30 con il 6,3% di share e quasi 1,3 milioni telespettatori (+13%).


La Rete diretta da Andrea Salerno fa segnare inoltre il miglior novembre di sempre, aggiudicandosi il terzo posto assoluto anche nella fascia 20.30/22.30 con il 6,1% (+11%) e oltre 1,2 milioni di telespettatori medi (+13%), dietro solo a Rai1 e Canale5.   Nella giornata (07.00/02.00) La7 si attesta al 4,5% (+20%), risultando il canale che cresce di più tra le generaliste.   Risultati eccellenti anche sui target qualificati. In prime time (20.30/22.30) è al secondo posto sia sul pubblico alto spendente con il 12,6% (+11%) che sui laureati dove raggiunge il 14,4% (+15%). Secondo posto che si conferma per entrambi i target anche nella giornata, rispettivamente con il 9,6% (+21%) e l’11% (+24%). Ottimi riscontri anche sui social network: sono 7,8 milioni i follower dei profili de La7 e dei suoi programmi attivi sui social (+17%), e 4,6 milioni le interazioni social (+93%). Bene anche i podcast ascoltati sulle piattaforme nel mese, pari a 422.000 (+10%).

Agis Lazio chiede legge e un Osservatorio per lo Spettacolo dal vivo

Agis Lazio chiede legge e un Osservatorio per lo Spettacolo dal vivoRoma, 3 dic. (askanews) – Si è svolto lunedì 2 dicembre a Roma, nella Sala Consiglio della Città Metropolitana di Roma Capitale a Palazzo Valentini, l’incontro promosso da Agis Lazio per presentare alle Istituzioni le sue proposte per lo spettacolo dal vivo per l’anno 2025.


Francesco Carducci Artenisio, presidente di Agis Lazio ha illustrato le proposte di Agis Lazio per lo spettacolo dal vivo 2025. Con una media di quasi 11.000 rappresentazioni all’anno, pari al 14% dell’offerta nazionale, il Lazio è secondo solo alla Lombardia (che sfiora il 16%) per offerta di spettacoli dal vivo e numero di spettatori in Italia. Pur tuttavia la effettiva e analitica conoscenza delle realtà pubbliche e private che alimentano questo mercato e questa importante offerta culturale è nel Lazio molto approssimativo al di là di quanto può essere ricavato dai dati dell’Annuario Statistico dello Spettacolo prodotto dalla SIAE. Secondo Agis Lazio, è necessario pertanto disporre di dati e informazioni sistematici a supporto soprattutto dei processi decisionali e della azione programmatica delle Istituzioni del territorio, per lo sviluppo di letture ed analisi condivise con tutti i soggetti interessati e anche per valutare gli andamenti del settore e l’efficacia degli interventi. Per questa ragione AGIS Lazio ha informato gli Enti Locali e la Regione Lazio della necessità di dare vita a uno strumento specifico, finalizzato alla conoscenza dell’ambito dello spettacolo dal vivo: un Osservatorio dello Spettacolo dal Vivo, inteso come infrastruttura informativa, centro di raccolta, misurazione e valutazione di dati complessi, luogo di interpretazione degli aspetti produttivi e distributivi, di elaborazione periodica di dati relativi a domanda e offerta, finanziamenti, occupazione nonché di mappatura dei luoghi e degli spazi di spettacolo nel Lazio e infine sede di riflessione sulle relazioni tra le politiche culturali, sociali ed economiche e ambito di confronto con il livello nazionale e internazionale.


AGIS Lazio sollecita inoltre una verifica e un aggiornamento delle normative e del sistema di regolamenti e bandi in essere attraverso i quali si esplica la politica della Regione Lazio e di Roma Capitale in materia di spettacolo dal vivo, guardando da un lato a modelli virtuosi come quelli della Lombardia e della Campania e del Comune di Milano, abbandonando quanto più possibile ogni logica di finanziamenti a pioggia e introducendo regole selettive e criteri che valorizzino in modo adeguato le diverse proposte culturali e i diversi impatti territoriali, con l’obiettivo a medio termine di approdare – per quanto riguarda la Regione Lazio, nelle sue articolazioni di Giunta e di Consiglio – alla introduzione di una vera e propria Legge Quadro per lo Spettacolo dal Vivo. Il tutto – proseguono gli organizzatori – accompagnato da un indispensabile adeguamento e riequilibrio delle risorse economiche destinate al libero mondo delle associazioni e delle imprese culturali e creative. AGIS Lazio infine auspica che prosegua e anzi si intensifichi con la Regione Lazio, il proficuo lavoro di consultazione e confronto di questi ultimi mesi in merito alle risorse in conto capitale destinate in Bilancio a recuperi, ristrutturazioni, manutenzioni straordinarie, adeguamenti e ammodernamenti tecnologici e quanto altro previsto, con riferimento ai teatri, al fine di approdare quanto prima a un Bando condiviso, che recepisca e affronti le concrete necessità del settore.


Dopo il saluto di Domenico Barbuto, segretario generale Agis Nazionale, si sono succeduti interventi di rappresentati delle istituzioni e operatori del settore. Simona Baldassare, Assessore alla Cultura della Regione Lazio, ha dichiarato che la Regione è al fianco di Agis Lazio e condivide il progetto per la creazione di un Osservatorio sullo Spettacolo che possa rappresentare le esigenze del territorio, con un sostegno ai teatri privati e con ATCL sta lavorando per coinvolgere tutti i Comuni del Lazio per migliorare l’offerta culturale e conferma l’intervento dei 24 milioni destinati dall’ultima finanziaria a recuperi, ristrutturazioni, manutenzioni straordinarie, adeguamenti e ammodernamenti tecnologici, con riferimento ai teatri di Roma e del Lazio. L’Assessore alla Cultura del Comune di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio, ha inviato un messaggio nel quale ha ribadito tutta “l’attenzione per un settore che partecipa a pieno titolo alla crescita e allo sviluppo del nostro Paese. Serve, senza dubbio, uno strumento che metta a sistema tutti i dati, gli aspetti produttivi e distributiva, un vero e proprio Osservatorio dello spettacolo dal vivo che consenta, non solo una mappatura, ma che ci aiuti a implementare un confronto sulle relazioni politiche culturali, sociali ed economiche del Paese. Sono contento di questo dialogo allargato e spero di vedervi presto per lavorare insieme per il raggiungimento di importanti obiettivi”.


Il capo della segreteria del Sindaco di Roma Capitale per Città Metropolitana, Emiliano Minnucci, ha sottolineato l’importanza della cultura per il sistema Paese e per Roma e il Lazio e l’importanza di un monitoraggio dei luoghi e delle strutture da realizzare attraverso l’Osservatorio.

Vino, nel 2024 bene l’export (+4%, oltre 8 mld), Gdo fa ancora fatica

Vino, nel 2024 bene l’export (+4%, oltre 8 mld), Gdo fa ancora faticaMilano, 3 dic. (askanews) – Dopo un 2023 in leggero calo sul fronte dell’export (a valori) e un mercato nazionale sotto effetto inflazione, che ha portato ad una riduzione delle vendite in quantità di vino in Gdo di quasi il 3%, il 2024 dovrebbe chiudersi secondo le stime di Nomisma Wine Monitor con un segno positivo nell’export superiore al 4%, arrivando così a superare, seppur di poco, la fatidica soglia degli 8 miliardi di euro. Diverso il caso delle vendite sul mercato nazionale nel canale moderno, dove nei primi 9 mesi di quest’anno, si evidenzia ancora un calo a volume del -1,5% che difficilmente si riuscirà a recuperare entro Capodanno.


Secondo l’ultimo Report Wine Monitor di Nomisma sulle importazioni di vino nei principali 12 mercati mondiali (che rappresentano oltre il 60% del valore degli acquisti globali di vino), alla fine del terzo trimestre 2024 veniva confermato un calo aggregato degli acquisti in valore dall’estero del -2,6%. Tra i top mercati analizzati, solo Cina e Brasile emergevano con incrementi sensibilmente positivi sia in termini di valore che di volume. In particolare, il risultato della Cina (+27%) era attribuibile principalmente al ritorno dei vini australiani sul mercato, reso possibile dall’eliminazione dei “super dazi2 imposti dal governo di Pechino dal 2021. Per quanto riguarda gli acquisti dall’Italia, trend positivi a valore si riscontravano, nel caso dei vini fermi imbottigliati, negli Stati Uniti e in Canada mentre si evidenziavano crescite più rilevanti per gli spumanti italiani in Australia, Francia, Stati Uniti, Canada e Regno Unito. Inutile sottolineare come, anche nel 2024, l’export di vino italiano sia sostenuto dagli spumanti e, in particolare dal Prosecco (ormai 2 bottiglie su 10 di vino italiano esportato riguardano questa Denominazione).


“Al di là dell’ennesima performance positiva degli spumanti – racconta Denis Pantini, responsabile Wine Monitor di Nomisma – l’export di vino italiano risulta influenzato da numerosi fattori, sia di carattere geopolitico che economico e che stanno portando le imprese ad una maggior diversificazione dei mercati presidiati”. Basti infatti pensare, in merito alle tante incognite che gravano sui mercati internazionali, alla minaccia non troppo velata dei dazi aggiuntivi paventati dal neo-eletto presidente Trump a partire dall’anno prossimo, ma anche all’incremento nelle accise su vini e bevande alcoliche già applicato in Russia e a quello programmato nel Regno Unito a partire dal 1 febbraio 2025. “Il rischio di dazi aggiuntivi sulle importazioni negli Stati Uniti – aggiunge Pantini – potrebbe generare impatti indiretti nell’export anche in altri mercati importanti per il vino italiano come quello tedesco, la cui economia già sotto pressione, potrebbe ulteriormente indebolirsi, alla luce dell’obiettivo di Trump di ridurre il deficit della bilancia commerciale americana e che nel caso del rapporto con la Germania è pari a circa 80 miliardi di euro”. I primi segnali di una maggior diversificazione dei mercati esteri da parte del vino italiano sono desumibili dalla dicotomia nelle performance del nostro export registrata durante l’anno in corso: mentre in diversi mercati consolidati si registrano variazioni negative (Germania in primis, ma anche Svizzera, Francia, Norvegia), in altri paesi, il cui peso individuale sul nostro export complessivo non supera l’1%, stanno emergendo crescite a doppia cifra percentuale. È il caso, ad esempio, dell’Austria, dell’Irlanda, del Brasile, della Romania, della Croazia, della Tailandia e di tanti altri ancora che, in questo 2024 denso di incognite, sembrano sostenere la crescita delle nostre vendite oltre frontiera.


Restando invece entro i confini nazionali, le vendite di vino nel canale retail – analizzate nel Report Wine Monitor, NIQ sul canale off-trade – danno conto di una timida ripresa nel terzo trimestre 2024, che però non è stata in grado di portare il cumulato dei primi nove mesi in territorio positivo, per quanto riguarda i volumi di vino venduto. Una riduzione che risulta comune a tutti i format distributivi, ma non alle diverse categorie. Se infatti i vini fermi e frizzanti denotano i cali maggiori nelle quantità vendute, sottolinea sempre il Report Wine Monitor di Nomism,a che si fanno più pesanti nell’e-commerce, continuano invece a spiccare positivamente le performance degli spumanti che, sulla scia di un trend iniziato nei mesi passati, vantano crescite a volume in tutti i canali di vendita, per quanto risulti ancora evidente l’impatto del carovita sulle tasche degli italiani che, nella scelta delle bollicine, stanno privilegiando gli spumanti generici, e più economici, ai danni di quelli Dop.

Mattarella: l’affermazione dei diritti delle persone con disabilità è misura della civiltà di un popolo

Mattarella: l’affermazione dei diritti delle persone con disabilità è misura della civiltà di un popoloRoma, 3 dic. (askanews) – “L’affermazione dei diritti delle persone con disabilità è misura della civiltà di un popolo”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità.


“Questa giornata offre l’opportunità per valutare il cammino sin qui percorso dalla Repubblica nella applicazione dei principi di eguaglianza dei cittadini, sanciti dalla Costituzione. La Convenzione delle Nazioni Unite del 2006 ha posto le basi per un nuovo approccio, riconoscendo che la comunità è, troppo spesso, in ritardo nell’accogliere le diversità. La riforma della condizione della disabilità in Italia, con il suo focus sulla vita indipendente, sui progetti personalizzati e sull’inclusione lavorativa, rappresenta un’opportunità preziosa per costruire una società più equa e rispettosa della dignità di ogni persona”, prosegue. “La sua attuazione richiederà un impegno costante e un forte coordinamento tra i vari livelli istituzionali e la società civile, con la diretta partecipazione delle persone con disabilità. ‘Nulla su di noi, senza di noi’ è principio fondamentale che esprime l’idea che nessuna decisione che riguardi la vita delle persone con disabilità possa essere presa senza il loro consenso. L’inclusione si nutre di scelte quotidiane, basate sulla capacità di valorizzare talenti e aspirazioni di ciascuno”, conclude.

Ais Lombardia: è on-line la 19esima edizione della “Guida ViniPlus”

Ais Lombardia: è on-line la 19esima edizione della “Guida ViniPlus”Milano, 3 dic. (askanews) – E’ online la 19esima edizione della Guida ViniPlus dell’Associazione italiana sommelier (Ais) Lombardia che fotografa lo stato dell’arte della produzione vinicola lombarda. “Per numero di tipologie, varietà allevate e vivacità produttiva, presente anche in areali più piccoli ma non meno importanti sul fronte qualitativo, la nostra regione è diventata un approdo sicuro per tutti gli appassionati e gli operatori del settore” commenta Hosam Eldin Abou Eleyoun, presidente di Ais Lombardia, aggiungendo che “la Guida ViniPlus lo testimonia con chiarezza ogni anno, rappresentando ormai uno strumento fondamentale per tutti i nostri soci, più di 8.500, che possono consultarla agevolmente on line in maniera gratuita”.


In questa edizione sale a 420 il numero di vini che hanno ottenuto le 4 Rose Camune, il punteggio più alto assegnato a un vino, mentre sono 150 le etichette alle quali è stata assegnata anche la Rosa Oro, riconscimento attribuito quando oltre alle qualità organolettiche si unisce la valorizzazione del territorio, del vitigno, della tecnica di produzione o l’attenzione all’ambiente. “Siamo particolarmente soddisfatti di quanto emerso anche quest’anno dalla nostra ricognizione del vigneto lombardo” afferma Sebastiano Baldinu, curatore della Guida ViniPlus 2025, sottolineando che “le 4 Rose Camune sono superiori rispetto a quelle assegnate l’anno scorso, così come le Rose Oro, con una distribuzione provinciale che naturalmente vede in cima gli areali più importanti del vino lombardo: Brescia (70 Rose oro), Pavia (33 Rose Oro), Sondrio (26 Rose Oro) e Bergamo (13 Rose Oro). Da una parte cresce la qualità media complessiva, grazie a vini che riescono a ben interpretare le varietà di partenza e il territorio di origine ma dall’altra l’accelerazione delle Rose Oro – conclude – testimonia come l’eccellenza, in tutti i suoi aspetti, sia un obiettivo che sempre più realtà mettono in cima ai loro pensieri”. Le sessioni di degustazione hanno, come di consueto, visto la partecipazione di un numero consistente di sommelier degustatori, ben 161,” ai quali bisogna aggiungere il fondamentale lavoro dietro le quinte dei colleghi impegnati nel servizio, nell’analisi dei dati, nella logistica e nella redazione delle schede”. Lo storico e collaudato metodo di lavoro dei sommelier lombardi prevede non solo la degustazione alla cieca di tutti i campioni, ma anche che la stessa bottiglia sia esaminata da diverse commissioni contemporaneamente, senza alcuna possibilità di confronto tra i vari commissari.


Infine, anche quest’anno, il riconoscimento delle Rose Verdi (assegnato a 492 vini), introdotto a partire dall’edizione 2011 e che segnala quei vini che contengono quantità sostanzialmente basse di anidride solforosa (il limite stabilito è di 75 mg/l di SO2 totale), sono state assegnate al 50% delle etichette presenti in guida. Un apposito simbolo, inoltre, segnala anche i vini “Senza solfiti aggiunti”. Il premio “Personaggio dell’anno”, giunto alla terza edizione e conferito a una personalità che si è distinta nel mondo della produzione vitivinicola della regione Lombardia per la qualità del suo lavoro e per il suo impegno nei confronti dei temi legati alla sostenibilità, è stato assegnato a Francesca Seralvo, al timone dell’azienda di famiglia, Tenuta Mazzolino ed eletta quest”nno presidentessa del Consorzio Tutela Oltrepò Pavese. È invece l’azienda franciacortina Ca’ del Bosco ad aggiudicarsi la prima edizione del premio “Enoturismo e Ospitalità”, che ha l’obiettivo di premiare l’azienda che nell’ultimo anno si è contraddistinta attraverso attività e iniziative che valorizzano l’accoglienza all’interno della propria struttura. La menzione speciale “Partner di valore”, riconoscimento che viene conferito in via eccezionale a persone o strutture che hanno collaborato in sinergia e partnership con AIS Lombardia per la valorizzazione e la promozione del vino in Lombardia, è stata, infine, assegnata all’azienda Guido Berlucchi.

Romania, caos politico in attesa del ballottaggio per le presidenziali

Romania, caos politico in attesa del ballottaggio per le presidenzialiRoma, 3 dic. (askanews) – Dopo il voto per le politiche e la decisione della Corte costituzionale romena di convalidare il primo turno delle presidenziali si è aperta una settimana politica caldissima per la Romania: l’8 dicembre si deciderà chi sarà il nuovo presidente che nominerà il futuro premier in un Parlamento frammentato in cui i Socialdemocratici (Psd) hanno ottenuto la quota più alta dei voti tallonati dall’estrema destra. Sarà quindi difficile trovare una coalizione di governo stabile e sventare l’ipotesi di un esecutivo sovranista, soprattutto se al ballottaggio di domenica vincerà il candidato filo-russo Calin Georgescu, che se la dovrà vedere con la leader dell’Usr Elena Lasconi.


Il Psd, infatti, ha bisogno del sostegno di almeno due partiti per governare, che potrebbero essere il Pnl, cioè i Liberali, attuali partner della coalizione uscente, e l’Unione dei magiari Udmr, ma potrebbe non bastare. Il premier Marcel Ciolacu ha dichiarato che il Psd non si alleerà con il partito di estrema destra AUR di George Simion, arrivato secondo a poca distanza dal suo Psd, e ha precisato che proprio Psd, Pnl, Udmr e le minoranze nazionali hanno la maggioranza sia alla Camera che al Senato. Altra possibilità potrebbe essere un’alleanza, più allargata, anche con l’Usr di Lasconi, che ieri ha proposto un governo di unione nazionale filoeuropea: Psd, Pnl, Udmr e Usr. “Per me la Romania è importante e i romeni sono importanti. In questo momento non parliamo più di partiti, non parliamo più di politici e non parliamo più di candidati. In questo momento si tratta solo della Romania. Penso che sarebbe bello avere un governo dei Unione nazionale filoeuropea”, ha detto Lasconi sottolineando che di questa coalizione debbano fare parte sia i Socialdemocratici, che i Liberali, come deciso dagli elettori, l’Udmr e anche il suo partito. E sul premier, che potrebbe nominare lei in caso di vittoria al ballottaggio, ha aperto a un esponente Psd o a un tecnocrate.


L’ipotesi di affidare il governo ai Socialdemocratici potrebbe essere una mossa per cercare il sostegno del partito al secondo turno, sostegno che Lasconi ha chiesto apertamente: “Sì, dovrebbe farlo, dovrebbero appoggiarmi e mettere in moto tutta la macchina del partito per questo, perché una dichiarazione non basta”. Sul fronte sovranista, dopo l’appello all’unità di George Simion, anche la presidente del partito di ultradestra Sos Romania, l’eurodeputata Diana Iovanovici Sosoaca, ha inviato un messaggio ai “partiti sovranisti affinché lavorino insieme” per l’elezione di Calin Georgescu a presidente della Romania, nonché per la creazione di un’offerta del governo.


Intanto, l’outsider e vincitore del primo turno, il candidato presidenziale indipendente populista Calin Georgescu ha esortato i politici a investire nelle persone, nelle “persone vere”, dichiarando che i risultati delle elezioni parlamentari mostrano il “fallimento dei partiti”. L’inaspettato successo di Georgescu ha provocato una serie di proteste: si ritiene che sia una minaccia per la democrazia anche a causa delle controverse dichiarazioni in cui elogiava i leader fascisti e nazionalisti romeni e il presidente russo Vladimir Putin. Molti hanno attribuito la causa alla sua rapida ascesa di popolarità sulla piattaforma di social media TikTok. Senza nominare Georgescu, l’ufficio del presidente romeno Klaus Iohannis ha affermato dopo una riunione del Consiglio supremo della difesa nazionale di giovedì scorso che un’analisi dei documenti ha rivelato che “un candidato presidenziale ha beneficiato di un’enorme esposizione grazie al trattamento preferenziale concesso dalla piattaforma TikTok”.


Il Consiglio nazionale audiovisivo romeno ha chiesto alla Commissione europea di indagare sul ruolo di TikTok nel voto del 24 novembre. Pavel Popescu, vicepresidente dell’ente regolatore dei media romeno Ancom, ha affermato che avrebbe richiesto la sospensione di TikTok in Romania se le indagini avessero trovato prove di “manipolazione del processo elettorale”. In una dichiarazione inviata all’Associated Press lunedì, TikTok ha affermato che era “inesatto e fuorviante attribuire la sua attività di campagna esclusivamente a TikTok” e ha osservato che Georgescu ha utilizzato anche altre piattaforme di social media.