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Una drink list di 5 cocktail per promuovere i vini di Alessandria

Una drink list di 5 cocktail per promuovere i vini di AlessandriaMilano, 19 nov. (askanews) – Alexala, Agenzia turistica della provincia di Alessandria, sta promuovendo i vini del suo territorio attraverso una “drink list” di cinque cocktail abbinati ai sapori locali, “che offre l’occasione di parlare a un pubblico di appassionati di come il territorio abbia molto da dare, in termini enogastronomici ma anche turistici”.

Finora i cocktail sono stati presentati a “Cheese” a Bra, alla “Fiera di San Baudolino/Mostra Regionale del Tartufo di Alessandria”, e a “Casa Gusto” allestito all’Archivio di Stato di Torino durante le Atp Finals. Ma alla luce del successo registrato, la “drink list” verrà presto riproposta in occasione di altre manifestazioni. “Siamo decisamente soddisfatti della risposta del pubblico, spesso internazionale, che in tutte le occasioni è parso molto interessato e divertito all’idea di scoprire i nostri vini in una chiave inedita” ha spiegato il presidente di Alexala, Roberto Cava, sottolineando che “eventi come questo ci danno un’ulteriore conferma di quanto i nostri prodotti enogastronomici siano un grandissimo patrimonio attrattivo, che è importante utilizzare come chiave dello sviluppo turistico del territorio, anche grazie alla sinergia con le Enoteche Regionali e i Consorzi di Tutela dei Vini”. I cocktail concepiti nell’ottica di proporre una reinterpretazione moderna dei vini del territorio, sono “Derthonabit” a base di Colli Tortonesi Timorasso Doc, “Monferrato Lemon Cherry” incentrato su Brandy e Grignolino del Monferrato Casalese Doc, “Sparkling Acqui” basato su Brachetto d’Acqui Docg e Amaro Gamondi, “Un Americano a Ovada” con il Dolcetto di Ovada Superiore Docg, e “Cortese in tacchi a spillo” costruito sullo sciroppo di Gavi Docg.

Spirit, il 27 novembre a Bologna torna “MySpirits” di Partesa

Spirit, il 27 novembre a Bologna torna “MySpirits” di PartesaMilano, 18 nov. (askanews) – Lunedì 27 novembre allo Spazio DumBO di Bologna torna “MySpirits”, l’evento di Partesa dedicato al mondo delle bevande spiritose di qualità. Rivolta a tutti i professionisti del settore horeca, la manifestazione “è una vera e propria piattaforma di incontro con i produttori e un’occasione unica per scoprire il vasto assortimento del portfolio Partesa”. Saranno infatti oltre 300 le referenze, dai brand più noti a specialità più ricercate, che si potranno degustare in purezza tra le cinque isole tematiche dedicate a “Vodka & White Spirits”, “Gin”, “Aperitivi”, “Rum & Whisky” e “After meal”. A queste si aggiunge un’ampia area dedicata alla mixology, con 12 “Bar Station” dove poter degustare i cocktail del momento e le nuove proposte.

Ad arricchire il programma, due momenti di formazione sulla cultura di prodotto, sul servizio e sui nuovi trend. Alle 14.30 Andrea Gasparri, Brand Ambassador Reserve Portfolio di Diageo, curerà la masterclass “The Prestige Whisky Selection by Diageo” e guiderà nella degustazione di bottiglie uniche, provenienti dalle distillerie iconiche del gruppo con i suoi affinamenti più importanti, tra cui “Special Realease 2023” e la gemma di “Johnnie Walker Blue”. Alle 17.30, nella masterclass “I protagonisti dell’aperitivo italiano by Martini”, Alfonso Califano, Owner di Cinquanta Spirito Italiano, guiderà invece nella degustazione di “Martini Riserva Rubino”, proponendo un’immersione nel mondo Martini, da 160 anni sono protagonisti dell’aperitivo italiano. Durante “MySpirits” gli esperti Partesa offriranno consulenza ad hoc nell’utilizzo degli spirits, anche nelle preparazioni e nella mixability, proponendo soluzioni innovative e suggerendo nuove opportunità di business. A chiudere l’evento, alle 19, Live Show a cura del barman di fama internazionale Bruno Vanzan.

“MySpirits si basa su un format immersivo, che promuovere la cultura del saper bere e del bere in modo responsabile, e risulta apprezzato per la vastità delle referenze in degustazione, i momenti formativi e di intrattenimento, la consulenza personalizzata e le opportunità di incontro e di business” ha spiegato l’Ad di Partesa, Massimo Reggiani, ricordando che “quello degli spirits è un segmento strategico per il fuoricasa e negli ultimi mesi ha visto consolidarsi due tendenze chiave: la Premiumness, con spirits di qualità sempre più spesso richiesti dai consumatori, gin in primis, e la miscelazione, che sta coprendo sempre più momenti e tipologie di punti di consumo, spinta anche da un interessante exploit dell’aperitivo. Proprio in questo contesto – ha concluso Reggiani – nasce la nuova Premium Collection di LIQ.ID, la nostra linea di spirits private label, che non vediamo l’ora di presentare a MySpirits”. Partesa, parte del Gruppo Heineken Italia, oggi opera in 15 regioni con 40 depositi, impiegando un migliaio di persone e conta oltre 37mila clienti, a cui offre un portfolio con oltre settemila referenze nell’ambito della birra, del vino, degli spirits, delle bevande analcoliche e del food.

Vino, Consorzio Brunello: assegnati i cinque premi Leccio d’oro 2023

Vino, Consorzio Brunello: assegnati i cinque premi Leccio d’oro 2023Milano, 18 nov. (askanews) – Da Siena passando per Cernobbio fino ad Asti, da Londra a New York. Parte dalla Toscana e arriva oltreoceano il 32esimo “Leccio d’Oro”, il riconoscimento del Consorzio del vino Brunello di Montalcino che oggi, in occasione della seconda giornata della 32esima edizione di “Benvenuto Brunello”, ha rivelato i cinque vincitori tra ristoranti ed enoteche, nazionali e internazionali con una wine list altamente rappresentativa dei vini espressione del borgo toscano.

A salire sul podio per la sezione dedicati ai ristoranti del Belpaese è il Ristorante Veranda dell’Hotel Villa d’Este a Cernobbio, che vanta una Cantina con più di 50mila bottiglie e in carta vini propone una selezione di oltre 3.500 etichette, di cui 300 provengono da Montalcino. Dalle sponde del lago di Como alla Grande Mela con il ristorante Sistina, nell’Upper East Side. Il locale ha una collezione di opere d’arte che vanno da Matisse a Mirò e dispone di una Cantina con circa 100mila bottiglie e 4.600 etichette, tra cui le migliori annate di Brunello e Brunello Riserva. A trionfare nella categoria enoteche, il Quadrifoglio di Calosso (Asti), il cui catalogo online propone oltre cento etichette tra Brunello e Rosso di Montalcino, e Il Berry Bros. & Rudd di Londra, con un e-commerce che supera le cento referenze ilcinesi. Resta invece in Toscana il Premio speciale Leccio d’Oro “Rosso di Montalcino”, assegnato all’Osteria Il Bargello di Siena. Il locale dispone dal 2020 anche del Salotto del Vino, un’enoteca che conta circa mille etichette di cui quasi cento sono di Montalcino. Inoltre, le proposte giornaliere al calice includono sempre un Rosso o un Brunello.

Istituito nel 1994, il Premio Leccio d’Oro è dedicato ai ristoranti e alle enoteche nazionali ed estere con una wine list particolarmente rappresentativa dei vini espressione del borgo toscano, a partire proprio dal Brunello. La Giuria del Premio è composta dal presidente e da membri del consiglio del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino.

Vino, Maggioni firma piastrella vendemmia a “Benvenuto Brunello”

Vino, Maggioni firma piastrella vendemmia a “Benvenuto Brunello”Milano, 18 nov. (askanews) – Da oggi “Benvenuto Brunello” ha la sua “piastrella celebrativa” della vendemmia 2023 e, per la prima volta in 32 edizioni, è una firma del giornalismo italiano a idearla. Monica Maggioni, alla guida della Direzione editoriale per l’Offerta informativa Rai, è infatti la protagonista e autrice della mattonella istituita nel 1992 dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino.

Un richiamo all’attualità, quello ispirato da Monica Maggioni ed eseguito dal designer Dario Curatolo, che descrive così la sua rappresentazione in bianco e nero: “I tratti a china neri e tesi sono il segno della guerra. Viviamo in un momento segnato dal dramma collettivo della guerra. Per questo, anche in una occasione di gioia come Benvenuto Brunello, ho voluto lasciare comunque una traccia visiva di quello che accade, al di là del nostro sguardo e del nostro Paese”. Lo svelamento e il tradizionale rito di posa sul muro di cinta del Palazzo comunale del borgo toscano sono avvenuti oggi nel corso della seconda giornata dell’anteprima delle annate dei vini della Denominazione, a partire dal Brunello 2019 e dalla sua Riserva 2018, in programma fino al 28 novembre a Montalcino e in altre nove città tra Usa, Asia e Europa.

Enoturismo: a Montalcino estate a livelli pre-Covid grazie a stranieri

Enoturismo: a Montalcino estate a livelli pre-Covid grazie a stranieriMilano, 18 nov. (askanews) – Nei primi otto mesi del 2023 l’enoturismo a Montalcino (Siena) ha fatto registrare oltre 150mila presenze, in crescita del 2% sul pari periodo già da record del 2022, grazie a uno sprint estivo che vale quasi l’80% dei flussi. Con quasi 60mila arrivi, il borgo toscano si conferma destinazione enoica sempre più cosmopolita con un incremento dei turisti stranieri che segna un +10%, mentre calano del 13% gli italiani, riassestandosi sui valori precovid. Lo rileva, in occasione della seconda giornata della 32esima edizione di “Benvenuto Brunello”, il Consorzio del vino Brunello di Montalcino che ha elaborato i dati provvisori dell’ufficio regionale di statistica della Toscana sul periodo gennaio-agosto.

“Il quadro delle presenze suddivise per macroaree vede in testa gli enoappassionati europei che, con più di 55mila presenze (anche se -5% rispetto al pari periodo 2022), rappresentano oltre un terzo delle provenienze totali” osserva il Consorzio, spiegando che “seguono gli arrivi dalle Americhe con oltre 42mila presenze e un balzo di quasi il 20% sullo scorso anno mentre, a poca distanza, gli enoturisti del Belpaese”. “In positivo poi i trend degli arrivi dalle altre macroaree globali con l’exploit in particolare dell’Asia (+45%) e dell’Oceania (+145%)” una fotografia, quella rilevata dall’elaborazione del Consorzio, che riflette l’aumento dei soggiorni in strutture extralberghiere (+7%), a partire da agriturismi, relais in cantina e b&b. In decrescita invece le presenze in hotel (-5,5%), da addurre esclusivamente al calo degli italiani solo in parte compensato dall’incremento straniero (+8%). “I risultati di questi primi 8 mesi da un lato sono migliori dell’anno record 2022 e segnano un tendenziale +17% sul triennio del precovid, dall’altro configurano Montalcino come destinazione sempre più amata dai winelover d’oltreoceano” ha dichiarato il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, parlando di “un target alto spendente composto principalmente da statunitensi, brasiliani e canadesi il cui vino rappresenta la principale motivazione del viaggio a Montalcino ma dove sanno di trovare anche altre caratteristiche identitarie che le imprese del vino hanno contribuito a preservare: qualità della vita, biodiversità, un borgo medievale e il paesaggio Unesco della Val d’Orcia”.

In termini di incidenza, si consolida il ripristino degli assetti pre-pandemici con gli arrivi dall’estero che rappresentano ampiamente i due terzi del totale. In particolare, le Americhe (habituè storiche di Montalcino) raggiungono una quota di incidenza superiore al 28%, mentre l’Europa si avvicina al 40%. Poco sotto il 28% la quota dei turisti italiani.

Il 19 novembre il “Mercato della Terra” di Slow Food arriva a Todi

Il 19 novembre il “Mercato della Terra” di Slow Food arriva a TodiMilano, 18 nov. (askanews) – Domenica 19 novembre sotto i portici della bellissima piazza del Popolo di Todi (Perugia) si inaugura il “Mercato della Terra Transameria”, che porta complessivamente a cinquanta i “Mercati della Terra” di Slow Food in Italia.

Le aziende coinvolte in questa prima edizione del mercato sono 11. “Insieme con la presidente regionale e ai fiduciari della Condotta Slow Food Media Valle del Tevere, abbiamo selezionato le aziende che, nel raggio di pochi chilometri da Todi, rappresentano la filosofia di Slow Food, ponendo attenzione alle materie prime e ai metodi di produzione” ha spiegato Claudia Ramaglioni, portavoce del Mercato della Terra Transameria Todi. Il mercato, che si apre alle 9.30, si svolgerà ogni terza domenica del mese, e tra i banchi sarà possibile acquistare la fava cottòra dell’Amerino Presidio Slow Food, la ricotta salata della Valnerina, anch’essa Presidio Slow Food, e molti altri prodotti, tra cui legumi, formaggi, salumi, passate e salse di pomodoro, ortaggi sott’olio, uova, pani e farine, vino, miele, noci, zafferano. Al mercato partecipa anche la cooperativa di pescatori del lago Trasimeno, al momento con prodotti ittici conservati. “Ma per i prossimi mesi – ha anticipato Ramaglioni stiamo pensando di allestire un food truck con il pesce fritto”.

Il Mercato si svolge grazie anche alla collaborazione del Comune di Todi, con cui a ottobre Slow Food ha siglato un protocollo d’intesa che ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita urbana della città. “Todi Slow Life”, questo il nome del progetto, intende incidere su diversi aspetti delle politiche alimentari: oltre all’attivazione del mercato contadino, l’intenzione è di coinvolgere le scuole nel progetto “Orti Slow Food”, di mettere a punto percorsi di formazione per ristoratori e cuochi e di sviluppare il settore dell’accoglienza turistica legata all’enogastronomia e alla cultura del cibo. La Transameria, a cui si ispira il Mercato della Terra di Todi, è il nome di uno degli itinerari di Slow Food Travel, i percorsi disegnati dall’associazione della Chiocciola per viaggiare lentamente, attraverso saperi e sapori locali. Nel caso della Transameria, la proposta turistica attraversa l’Umbria meridionale, tra Todi e Amelia, passando per Avigliano Umbro e Montecastrilli, lambendo il Tevere e i monti Amerini.

“L’edizione successiva del Mercato della Terra, il secondo in Umbria dopo quello di Umbertide, sarà il 17 dicembre e già in quell’occasione, probabilmente, organizzeremo un’attività nella sala vetrata comunale adiacente al mercato” ha annunciato Ramaglioni, concludendo “ci stiamo attrezzando per degustazioni a tema e incontri con produttori ed esperti: un modo coinvolgente per raccontare la stagionalità del cibo che mangiamo”.

A Treviso incontro tra Consorzi Prosecco Doc e Aceto Balsamico Modena

A Treviso incontro tra Consorzi Prosecco Doc e Aceto Balsamico ModenaMilano, 17 nov. (askanews) – Giovedì 16 novembre a Treviso, il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena e il Consorzio Tutela Prosecco Doc si sono incontrati per una giornata dedicata al confronto e alla condivisione delle esperienze in atto. Erano presenti i consiglieri dei reciproci Cda, guidati dal presidente Stefano Zanette e dal direttore Luca Giavi per il Consorzio Prosecco Doc, e dalla presidente Mariangela Grosoli e dal direttore Federico Desimoni per il Consorzio Aceto Balsamico di Modena.

L’Aceto Balsamico di Modena Igp ha una produzione annua di 200 milioni di bottiglie, con una percentuale di export superiore al 90%, e il Prosecco Doc di oltre 630 milioni di bottiglie con un export dell’80%. L’incontro, dedicato all’aggiornamento e alla formazione, è stato dunque l’occasione per condividere e approfondire in modo sistemico e prospettico alcuni aspetti strategici e centrali dell’azione dei due Consorzi: governance, gestione della filiera, comunicazione, promozione, valorizzazione, tutela e politiche sostenibilità, vigilanza e tutela legale. Sono inoltre emersi possibili scenari di collaborazione e di scambio futuro in ottica del consolidamento del ruolo del Consorzio, del rafforzamento delle loro prerogative e di una maggiore efficacia ed efficienza della loro azione. C’è stato spazio anche per la condivisione di strategie di tutela internazionale anche alla luce delle novità che il nuovo regolamento comunitario delle Dop e Igp apporterà nel sistema così come per l’apertura di nuovi scenari sul mondo della sostenibilità come strumento strategico dei Consorzi e delle filiere. “Dall’incontro è uscita un’indicazione chiara: in questo mondo sempre più complesso e fluttuante, lo scambio, la condivisione, la formazione continua e l’azione comune – hanno spiegato gli organizzatori – sono e saranno sempre di più i presupposti necessari che permetteranno a questi prodotti e a tutte le altre Dop e Igp italiane di rimanere al passo con i tempi e di adottare quelle innovazioni necessarie per continuare a crescere e a creare benessere economico e sociale”.

Vino, in Francia vendemmia 2023 +6% rispetto alla media 2018-2022

Vino, in Francia vendemmia 2023 +6% rispetto alla media 2018-2022Milano, 17 nov. (askanews) – La produzione di vino francese nel 2023 sarà di quasi 47 milioni di ettolitri, il 2% in più rispetto al 2022 e il 6% in più rispetto alla media 2018-2022. Lo riporta l’agenzia “Agreste” del ministero dell’Agricoltura francese, su stime elaborate in novembre, da cui emerge che la produzione di vini Dop è aumentata del 3% rispetto al 2022, con un incremento record del 18% per i vini da Brandy, mentre quella di vini Igp è diminuita dell’8%.

A vendemmia conclusa, si conferma la flessione della produzione a Bordeaux e nel Languedoc-Roussillon, mentre si registra una crescita soprattutto in Champagne, Charentes e Borgogna. In particolare in Champagne la produzione è superiore del 16% sul 2022 e del 47% sulla media degli ultimi cinque anni. In Borgogna la produzione ha raggiunto il record del 2018, in particolare per i vini bianchi, e si prevede che la produzione dei vigneti della Borgogna-Beaujolais nel suo complesso sarà significativamente superiore a quella dell’anno scorso e alla media quinquennale: rispettivamente del +12% e del +22%.

Vino, 1.500 visitatori a Venezia per “Back To The Wine”

Vino, 1.500 visitatori a Venezia per “Back To The Wine”Milano, 17 nov. (askanews) – Sono stati oltre 1.500 tra operatori di settore e appassionati, i visitatori della sesta edizione di “Back To The Wine”, l’evento dedicato ai vini artigianali organizzato da Andrea Marchetti e Blu Nautilus che si è tenuto a Venezia nei giorni scorsi. Assieme al vino naturale, anche “food di eccellenza, birra e spirits di qualità artigianale, specialty coffee ed editoria di settore”.

“Le nostre aspettative per il futuro sono ambiziose perché crediamo fortemente nei valori che stanno alla base di questo evento” ha commentato Marchetti, sottolineando che “stiamo già lavorando per espandere ancora di più le connessioni con le amministrazioni del territorio, da quella comunale a quella regionale, per porre le basi di un’accoglienza sempre più strutturata nei confronti degli operatori del settore del vino, alla ricerca di uno spettro di partecipazione da parte dei professionisti ancora maggiore, ben oltre i confini locali e nazionali”. La volontà di “Back To The Wine” è pertanto quella di replicare a Venezia nel 2024, “così da mettere a frutto l’esperienza di quest’anno e aggiungere ulteriore valore alla proposta, per alimentare continuamente la finalità di creare un ambiente sempre più interessante e stimolante sia per gli espositori che per i visitatori”.

Fiera dei Vini: dal 18 al 20 novembre 250 Cantine a Piacenza Expo

Fiera dei Vini: dal 18 al 20 novembre 250 Cantine a Piacenza ExpoMilano, 16 nov. (askanews) – Prende il via sabato 18 novembre la Fiera dei Vini di Piacenza Expo, mostra mercato che fino a lunedì 20 novembre vedrà la partecipazione di 250 aziende vitivinicole italiane ed estere. I produttori saranno suddivisi per regione così da creare un percorso di visita e di assaggi comodo e funzionale attraverso le diverse aree vinicole del Belpaese, e a completare la proposta per i visitatori, sono previste sei masterclass di approfondimento che vedranno protagonisti alcuni produttori presenti in fiera con i loro vini più rappresentativi e numerose attività collaterali legate al mondo dell’arte, della cultura e delle colture.

I visitatori potranno anche fare acquisti, muovendosi con i carrelli tra le diverse postazioni, e usufruire dei servizi di spedizione e deposito bagagli. Nell’area “food” troveranno posto 16 artigiani del cibo che proporranno salumi, carne alla brace e bombette pugliesi, formaggi di capra, specialità di Altamura e liguri, passando per fritti e torta di patate, fino a pizze, dolci e leccornie piacentine ma anche cioccolato, dolci, panettoni artigianali e molto altro. Nel padiglione a loro dedicato prepareranno piatti da gustare in loco e offriranno prodotti tipici da acquistare e portare a casa. La città di Piacenza si prepara intanto ad accogliere i winelovers e gli addetti ai lavori che arriveranno per la Fiera con un ricco programma di eventi diffusi, che prenderanno il via il 17 novembre alle 17 nel salone monumentale di Palazzo Gotico con “Il vino nel futuro. Dialogo sulla sostenibilità del settore, workshop” a cura dell’Università Cattolica.

Per la Fiera dei Vini è già aperta la prevendita online.