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Per Pasqua Vini una serie di eventi per rafforzare la presenza in Usa

Per Pasqua Vini una serie di eventi per rafforzare la presenza in UsaMilano, 17 set. (askanews) – Il 16 settembre la Cantina veronese Pasqua Vini ha organizzato a New York un’esclusiva masterclass dedicata all’Amarone della Valpolicella Docg, condotta da Alessandro Pasqua, presidente di Pasqua Usa, insieme con la Master of Wine, Christy Canterbury. “A tale of the two Amarone”, svoltasi nell’Art Studio all’interno della Cantina NY Vintners, ha guidato i partecipanti nell’esplorazione di due distinte espressioni dell’Amarone declinate in quattro annate ciascuna: lo stile tradizionale della linea “Famiglia Pasqua”, realizzato con le uve di diversi appezzamenti della zona della Valpantena, e quello innovativo della linea “Mai Dire Mai”, prodotto con uve provenienti da un’unica parcella del vigneto Montevegro.


Questo evento si inserisce nel ricco calendario di appuntamenti organizzati da Pasqua Vini negli Stati Uniti, che si è aperto il 5 settembre con l’evento “Great Wines of Italy” del celebre critico enologico James Suckling a New York, ed è proseguito il 10 settembre con “Sip of Italy” organizzato da Wine Enthusiast sempre nella Grande Mela. Il successivo appuntamento negli Usa per l’azienda veronese sarà al “Palm Beach Food & Wine Festival Grand Tasting 2024”, manifestazione promossa da Wine Spectator che va in scena dal 12 al 15 dicembre nella cittadina della Florida.

Serena Wines 1881 distribuirà in Italia i vini della famiglia Djokovic

Serena Wines 1881 distribuirà in Italia i vini della famiglia DjokovicMilano, 17 set. (askanews) – Serena Wines 1881, storica azienda familiare di Conegliano che produce Prosecco Doc e Docg, ha annunciato di essere da oggi il distributore esclusivo per l’Italia dei vini prodotti dalla Cantina serba Djokovic, gestita da Goran, zio del celebre tennista Nole. Si tratta di due etichette, uno Chardonnay e un Syrah, prodotti dall’azienda vinicola che sorge nel distretto serbo di Sumadija, a Lipovac, tra Arandjelovac e Topola, un’areale conosciuto per i suoli rocciosi e ferruginosi.


L’accordo commerciale nasce dalla condivisione della passione per il vino e quella per il tennis: l’Ad di Serena Wines 1881, Luca Serena, lo scorso 17 agosto si è infatti aggiudicato l’oro ai Mondiali Itf Over40 nel doppio maschile a Lisbona, in Portogallo. “Questa collaborazione prestigiosa avvicina ancora di più la nostra azienda al mondo dello sport, di cui condividiamo da sempre valori e insegnamenti, e ci permette di arricchire la nostra proposta con due vini fermi di nicchia e dunque di innalzare il nostro portafoglio, lavorando di pari passo sul posizionamento dei nostri brand di punta, Champagne de Vilmont, Audace Underwater e Ville d’Arfanta, verso un target Horeca premium” commenta Luca Serena, rimarcando che “al tempo stesso, auspichiamo che il nome della famiglia Djokovic possa supportare Serena Wines 1881 nel suo processo di espansione nei Balcani, a partire dalla Serbia, dove intendiamo avviare un percorso di comunicazione e promozione del brand legato proprio allo sport e in particolare al tennis”.

Vino, Imt: via libera a versione “Riserva” per Ribona bianco e spumante

Vino, Imt: via libera a versione “Riserva” per Ribona bianco e spumanteMilano, 17 set. (askanews) – Via libera alla “Riserva” per due nuove tipologie della Doc Colli Maceratesi. È stata pubblicata in Gazzetta ufficiale, dopo un iter di tre anni proposto dall’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) e dal Comitato Colli Maceratesi, l’introduzione di due nuove versioni: la Colli Maceratesi Ribona Riserva e la Colli Maceratesi Ribona Spumante Riserva.


“Un upgrade verso prodotti premium a maggior longevità, in linea con gli obiettivi di sviluppo di Imt e dei 74 produttori e viticoltori dell’area” ha commentato il presidente Michele Bernetti, spiegando che “questa modifica è coerente con il processo di aggiornamento di alcuni Disciplinari delle nostre 16 Denominazioni, nati circa 50 anni fa, che necessitano di essere attualizzati. Un’azione – ha proseguito – in linea con il percorso intrapreso dal Consorzio che punta a innalzare qualità e valore aggiunto delle produzioni. La notizia della pubblicazione in Gazzetta – ha concluso Bernetti – è il modo migliore per festeggiare i primi 25 anni di Imt”. Produzione massima contingentata (91 ettolitri per ettaro), procedimento di elaborazione di almeno 36 mesi per la Ribona Spumante Riserva con rifermentazione esclusivamente in bottiglia, immissione al consumo consentita solo dopo un affinamento di 12 mesi per la Ribona Riserva, costituiscono le principali norme per la vinificazione delle 2 nuove tipologie che saranno coltivate in provincia di Macerata e nel Comune di Loreto, in provincia di Ancona.


“Le due nuove Riserve introdotte grazie al lavoro fatto da Imt valorizzano il Colli Maceratesi Ribona, un prodotto con ottime potenzialità di crescita sul mercato, e sono in grado di rispondere a una domanda qualificata, capace di apprezzare le doti di longevità e di complessa eleganza che sono nel Dna del vitigno” ha affermato il presidente del Comitato della Doc Colli Maceratesi, Filippo degli Azzoni, rimarcando che “dopo anni di ricerca che hanno portato a questa scelta, si aprono ora delle opportunità per attivare nuovi canali di vendita, sia sul mercato interno sia estero, e questo è molto positivo”. Tra le altre disposizioni pubblicate in Gazzetta: l’eliminazione della tipologia Novello per la versione rosso, mentre sul fronte etichettatura e presentazione dei vini della Doc è prevista la possibilità per i produttori di riportare il nome geografico “Marche”, secondo le indicazioni specifiche stabilite nel Disciplinare.


La Doc Colli Maceratesi ha un’estensione di 250 ettari per una produzione certificata equivalente a un potenziale di circa 600mila bottiglie. I viticoltori sono 46, mentre i produttori sono 28.

Vino, Maccario: grande successo per “Barbera D’Asti Wine Festival”

Vino, Maccario: grande successo per “Barbera D’Asti Wine Festival”Milano, 17 set. (askanews) – “Questa prima edizione è stata un grande successo, siamo davvero lieti che gli ospiti susseguitisi giorno dopo giorno abbiamo accettato il nostro invito e siano venuti a testimoniare il loro legame con il vino e con il territorio. Da parte del pubblico abbiamo avuto un caloroso riscontro, tuttavia possiamo ancora migliorare e puntiamo nelle prossime edizioni a coinvolgere un maggior numero di persone. Non solo, è stato un momento in cui tutti i produttori, che ringrazio, si sono uniti per comunicare le origini, la storia vincola e l’unicità del nostro territorio. Come Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ci auguriamo che questa sia solo la prima di molte edizioni future per trasmettere a pieno la bellezza e le mille sfumature della Barbera e del nostro territorio”. Lo ha dichiarato il presidente Vitaliano Maccario in merito al “Barbera D’Asti Wine Festival”, manifestazione dedicata al terzo vitigno a bacca rossa più coltivato in Italia che è andata in scena ad Asti dal 6 al 15 settembre.


L’evento ha proposto un ricco palinsesto di incontri che ha visto protagonisti importanti ospiti del mondo del vino e del cinema, della letteratura, dell’arte e dell’imprenditoria, oltre a diverse masterclass e alle degustazioni nei banchi d’assaggio. “La Barbera è un vitigno territoriale che identifica in maniera inconfondibile una zona, un’area, quella del Monferrato, e ad ogni sorso questa caratteristica si ritrova nel bicchiere” riassume Costantino Gabardi organizzatore del Festival, chiosando che “nonostante le differenze di terroir o di lavorazione delle uve e del vino, la vera caratteristica di questo vitigno è l’inscindibilità dal suo territorio”.

Vino, Zorzettig: nei Colli Orientali grande aspettativa per annata 2024

Vino, Zorzettig: nei Colli Orientali grande aspettativa per annata 2024Milano, 17 set. (askanews) – “Abbiamo grandi aspettative da questa vendemmia: i grappoli quest’anno portano acini croccanti, pieni, ricchi e gustosi, uno tira l’altro. Le nostre uve denotano in bocca grande corrispondenza varietale e l’equilibrio nei mosti è eccellente, con una nota molta fresca e un grande bilanciamento tra zuccheri e acidità. In termini numerici prevediamo dal raccolto una flessione ma a livello qualitativo siamo molto positivi, mi sento di dire che per i Colli Orientali del Friuli sarà un’annata tra le migliori. Non vediamo l’ora di averla in bottiglia e di presentarla al pubblico”. Lo ha afferma Annalisa Zorzettig alla guida dell’omonima, storica, Cantina di Spessa (Udine), alle prese con la raccolta delle uve nei suoi 120 ettari.


“Il 2024 è stato caratterizzato da temperature miti tra marzo e aprile che hanno favorito il germogliamento delle varietà precoci, alternate a venti da Nord come Bora e Tramontana che influenzano particolarmente e positivamente i vigneti della Cantina tra i Colli di Spessa, Ipplis e Novacuzzo (Prepotto)” racconta l’agronomo dell’azienda, Antonio Noacco, ricordando che “l’inizio dell’estate non è stato promettente: da un primo periodo molto piovoso e con temperature più basse della media, si è passati a temperature molto alte e a bassa piovosità. Fortunatamente la ponca che caratterizza questi territori ci è venuta in aiuto: ha agito come una spugna trattenendo l’acqua e permettendo alle viti di non soffrire eccessivamente la crisi idrica” prosegue Noacco, sottolineando che “le nostre piante sono parte integrante di un ecosistema virtuoso, che proteggiamo e rispettiamo da anni e anche in questa annata sono riuscite a sviluppare dei grappoli che rispecchiano non solo il territorio, ma anche la stagionalità”.

Vino, i bianchi di Borgogna di Moret con Allegrini Wine Distribution

Vino, i bianchi di Borgogna di Moret con Allegrini Wine DistributionMilano, 17 set. (askanews) – Allegrini Wine Distribution arricchisce il suo catalogo con i bianchi della Borgogna prodotti dall’enologo David Moret. Si tratta di vini che portano nomi di zone importanti, dal Meursault al Puligny-Montrachet Cru Les Folatières, dallo Chassagne-Montrachet fino al Corton-Charlemagne, che saranno distribuiti per la prima volta in Italia a partire dal 15 ottobre.


Il ramo d’azienda nel settore della distribuzione della nuova Allegrini Wines si amplia grazie “al lavoro di scouting e crescita della distribuzione portato avanti dal team commerciale con l’obiettivo di creare un portfolio in cui dominano il concetto di terroir e la ricerca della massima espressività di quel rapporto tra uomo, uva e ambiente che è sempre stato centrale per la produzione dei vini Allegrini”. Moret si affianca ad altre maison che negli ultimi mesi hanno iniziato ad essere distribuite in Italia: Jacques Picard (Champagne), Domaine du Couvent (Gevrey-Chambertin) e Domaine La Meulière (Chablis). “Siamo fieri di potere essere i primi in Italia a rappresentare queste piccole maison, ognuna con le proprie caratteristiche da raccontare” afferma Oscar Lanciani, direttore vendite Italia di Allegrini Wines, sottolineando che “le sorprese non sono finite: amplieremo il nostro portfolio con altre collaborazioni importanti per dare alla nostra rete vendita e ai nostri clienti il meglio dell’eccellenza enologica europea”.

Enoturismo, nuovo direttivo per l’associazione The Grand Wine Tour

Enoturismo, nuovo direttivo per l’associazione The Grand Wine TourMilano, 17 set. (askanews) – Giovanni Minetti, Ceo di Tenuta Carretta, è il nuovo presidente di The Grand Wine Tour al posto di Max Coppo (Cantina Coppo di Canelli). Nel direttivo della prima associazione italiana di Cantine unite nella valorizzazione dell’enoturismo, entrano anche Nadia Zenato, co-owner della storica Cantina tra Lugana e Valpolicella, ed Elvira Bortolomiol, alla guida dell’omonima azienda di Valdobbiadene, che sono state nominate rispettivamente vicepresidente e membro del Direttivo, entrambe con delega alla comunicazione. Le due imprenditrici saranno affiancate nel loro incarico da Lapo Mazzei dello storico gruppo toscano, e da Alberto Chiarlo dell’azienda piemontese Michele Chiarlo.


“The Grand Wine Tour costituisce un unicum nel suo genere in Italia e siamo molto orgogliose di rappresentare nel mondo un progetto che permette di codificare e di conseguenza unificare e valorizzare l’immenso patrimonio enoturistico italiano” hanno dichiarato Zenato e Bortolomiol, spiegando che l’biettivo è quello di “arrivare a quaranta Cantine socie nel prossimo triennio, per poter presentare al visitatore la realtà vitivinicola italiana nelle sue diverse articolazioni territoriali”. L’associazione è nata nel 2017 con l’idea di reinventare l’enoturismo in Italia attraverso la filosofia del Grand Tour, che a cavallo tra Settecento e Ottocento accompagnò nobili e intellettuali europei alla scoperta del patrimonio artistico-culturale del Bel Paese. Oggi comprende 16 Cantine dislocate in otto regioni: Cascina Chicco, Ceretto, Coppo, Marchesi di Gresy, Michele Chiarlo, Tenuta Carretta e Villa Sparina in Piemonte; Lunae in Liguria e Torre Rosazza in Friuli Venezia Giulia; Bortolomiol, Costa Arente e Zenato in Veneto; Castello di Fonterutoli in Toscana, Umberto Cesari in Emilia-Romagna, Casale del Giglio in Lazio e Zisola in Sicilia.


L’associazione è proprietaria anche del “Marchio di qualità di The Grand Wine Tour”, che certifica gli standard di accoglienza richiesti ai soci secondo precisi parametri di valutazione, e di un tour operator attivo in Italia e all’estero nella proposta di tour enogastronomici nei territori delle Cantine associate. The Grand Wine Tour organizza inoltre corsi di formazione e aggiornamento sul turismo del vino per il personale delle Cantine associate. L’agenda 2024-2025 del nuovo direttivo prevede la partecipazione a fiere di settore e incontri B2B con tour operator specializzati per ottenere una maggiore penetrazione sui mercati esteri, una rinnovata comunicazione con focus strategico sul consumatore finale e l’ampliamento dell’offerta formativa. “La strada da percorrere è ancora molta” aggiungono Zenato e Bortolomiol, spiegando che “per aumentare l’attrattività dell’ospitalità è necessario un radicale cambio di prospettiva in Cantina: da una logica di prodotto è necessario passare a una di servizio, da una visione orientata agli operatori professionali a una diretta al consumatore privato. Per questo gli investimenti economici non bastano – aggiungono – è essenziale acquisire competenze specifiche, che sappiano parlare di prodotto ma conoscano anche il linguaggio dell’ospitalità e siano rivolte al servizio al cliente. Ancora una volta – concludono – il punto di partenza non può che essere la formazione”.

Scuola, spesa e preparazione dei pasti per la famiglia incidono sullo stress

Scuola, spesa e preparazione dei pasti per la famiglia incidono sullo stressRoma, 17 set. (askanews) – In Italia, la stagione del “back to school” è spesso vissuta con particolare ansia non solo dai figli, ma anche dai genitori: secondo un sondaggio di HelloFresh, il servizio di box ricette a domicilio leader del settore, commissionato all’istituto di ricerca Censuswide, infatti, il 56% dei genitori italiani dichiara che il proprio carico mentale aumenta in particolar modo a settembre rispetto al resto dell’anno – percentuale che si alza fino al 71% per i genitori Millennial – un momento in cui quasi 2 italiani su 5 (36%) coordinano in media da 6 a 10 task diverse durante la giornata.


Proprio in concomitanza con il ritorno a scuola per molte famiglie italiane, informa una nota, HelloFresh, presenta i risultati della ricerca e, insieme alla collaborazione con Erica Liverani, Social Chef e vincitrice di MasterChef Italia 2016, fornisce alcuni consigli pratici per organizzare al meglio la propria routine “back to school” anche in cucina. Come emerge dalla ricerca, i pasti sono in particolare una parte significativa del carico mentale provato dai genitori durante il periodo del back to school, con il 74% dei rispondenti che afferma che la pianificazione, il budget, la spesa, la preparazione della cena per la famiglia sono tutti momenti che incidono sul livello di stress mentale quotidiano, un dato che posiziona i genitori italiani come secondi solo a quelli spagnoli (78%) nella classifica europea. Al terzo posto del podio europeo si collocano i genitori francesi con il 68%. Altre attività che vengono considerate stressanti sono l’esecuzione corretta dei compiti dei propri figli (45%) a cui segue il ritorno ad un’efficace routine quotidiana mattutina pre-scuola (41%) l’organizzazione logistica dei trasporti dei vari componenti della famiglia (31%), la preparazione delle nuove divise e la ricerca del materiale scolastico (25%).


Quando si cercano consigli da più fonti online, si rischia di generare aspettative pressanti tanto sui figli quanto sui genitori. Il cosiddetto “information overload” (“sovraccarico informativo”) è infatti una condizione tipica di chi si rivolge a più risorse su internet, per cui si finisce con il ricevere più informazioni di quante se ne possano elaborare efficacemente con conseguente stress e difficoltà nel prendere decisioni. I genitori italiani sono i più sensibili in Europa alle informazioni che ricevono online e dai social media quotidianamente, seguiti dal Belgio e dalla Francia: più di un quarto dei rispondenti (26%) afferma, infatti, di sentirsi sopraffatto dalla quantità di notizie e consigli che riceve su internet tutti i giorni. Il 38% dei genitori dichiara, inoltre, che la disponibilità di informazioni online e sui social media ha avuto un’influenza sul proprio carico mentale, percentuale che si alza al 47% per i genitori Millennial.


La guida di Erica Liverani: 4 pratici consigli per una migliore gestione in cucina. Social Chef e vincitrice di MasterChef Italia 2016, Erica Liverani è un esempio di genitore multi-tasking che ha trovato il giusto equilibrio tra lavoro, passione e famiglia. Insieme ad HelloFresh, ha stilato un elenco di 4 consigli semplici ed efficaci per ottimizzare il tempo e le risorse in cucina. Organizzare una spesa strategica con liste tematiche: per ottimizzare il tempo dedicato alla spesa e ridurre lo stress del rientro nella routine, si possono creare liste della spesa tematiche basate sui pasti settimanali pianificati. Dividere la lista in categorie come “colazione”, “pranzi al sacco”, “cene veloci”, e “snack” può aiutare evitare anche gli acquisti impulsivi, risparmiando tempo e denaro. Preparare colazioni veloci e nutrienti in anticipo: la colazione è fondamentale per iniziare la giornata con energia, ma può diventare stressante quando si è di fretta. Organizzarsi preparando spuntini veloci e nutrienti la sera prima o durante il weekend può essere una piccola abitudine rivoluzionaria per la propria routine mattutina. “Il porridge può essere una buona idea, ma noi in famiglia preferiamo i pancakes. La sera prepariamo l’impasto senza gli albumi montati, una operazione che verrà fatta la mattina oltre a cucinarli” commenta Erica Liverani. Coinvolgere la famiglia: rendere partecipi tutti i membri della famiglia nella preparazione dei pasti, programmando magari un momento settimanale dedicato alla cucina come una serata a tema o un brunch domenicale, può migliorare l’organizzazione dei pasti e supportare la redistribuzione delle incombenze quotidiane: “Assegnare compiti specifici a ciascuno può essere utile, come lavare le verdure, apparecchiare la tavola o preparare un’insalata. Attenzione, queste mansioni non devono essere intese come delle punizioni: mia figlia Emma sa che deve tenere in ordine la camera non perché ha preso un brutto voto, ma perché è importante prendersi cura delle proprie cose e degli spazi dove abitiamo!”.


Dedicare del tempo in cucina per se stessi: occorre infine riservarsi un momento settimanale in cui cucinare diventi un’attività solo per sé, senza pressioni o scadenze, sperimentando nuove ricette, preparando uno dei propri piatti preferiti, o semplicemente godendosi il processo di cucinare con calma. Come spiega Erica, questo momento di “cucina terapeutica” permetterà di riconnettersi con se stessi, riducendo lo stress e ricaricando le energie. Così facendo, si potrà essere più sereni e presenti sia in famiglia che al lavoro, trovando un equilibrio migliore nella propria routine quotidiana. “Consapevoli che settembre rappresenta un momento di particolare stress per molte famiglie italiane, abbiamo voluto approfondire i trend emergenti per sensibilizzare sull’importanza di trovare un equilibrio tra le varie attività quotidiane e tutelare il carico mentale delle famiglie. Dai risultati della ricerca, è emerso in modo significativo l’impatto dell’organizzazione dei pasti sul livello di stress quotidiano dei genitori italiani. Soluzioni come HelloFresh contribuiscono ad alleviare questo carico, permettendo alle famiglie di trascorrere più tempo insieme, liberandole dalla preoccupazione di dover pianificare e fare la spesa per i pasti della settimana” conclude Alessa Pomerantz, Responsabile dello sviluppo ricette di HelloFresh.

Pallas: ruolo OIV sempre più importante per futuro settore vitivinicolo

Pallas: ruolo OIV sempre più importante per futuro settore vitivinicoloYerevan (Armenia), 16 set. (askanews) – “Il nostro ruolo sarà sempre più importante e credo che gli Stati membri siano convinti che del ruolo cruciale che svolgiamo per il futuro del settore vitivinicolo”. Lo afferma ad askanews Sophie Pallas, direttrice delle Relazioni esterne dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv), in vista del 45esimo Congresso dell’Oiv che si terrà dal 14 al 18 ottobre a Digione, in Francia, nell’anno in cui questo organismo festeggia il centenario.


“La conferenza – aggiunge Pallas – riunirà i rappresentanti istituzionali dei cinquanta Stati aderenti per pensare insieme a rinnovare e a rafforzare il ruolo dell’organizzazione, e a ragionare su come l’Oiv può sostenere il settore in vista delle numerose sfide future”. A margine dell’ottava Conferenza globale sul turismo del vino promossa dall’UNWTO a Yerevan, in Armenia, Pallas spiega che “l’enoturismo ha un peso importante: sta moltiplicando le entrate dei produttori di vino, aprendo nuove aree di mercato e portando nuovi clienti”. “I Paesi emergenti come l’Armenia sono piccoli produttori di vino, con superfici vitate non enormi e dunque hanno grandi margini di sviluppo” prosegue, aggiungendo che “le loro peculiari caratteristiche naturali e le connotazioni genetiche dei loro vigneti sono molto interessanti e contribuiscono ad alimentare il ragionamento sul futuro della coltivazione della vite, soprattutto alla luce del cambiamento climatico. L’Armenia, per esempio, ha una straordinaria varietà di vitigni autoctoni: è come un osservatorio, un laboratorio che sarà molto utile per tutti gli altri Paesi produttori di vino” continua, sottolineando che “ogni specificità e ogni singola storia arricchiscono la strategia globale dei nostri Stati membri”.


Sul tema dell’enoturismo l’Oiv ha in campo diversi progetti, il più importante dei quali, insieme con l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, riguarda le linee guida per gli Stati membri per la raccolta dei dati al fine di stilare una prima analisi del fenomeno. In cantiere anche un percorso di formazione dedicato allo sviluppo sostenibile nell’ambito del piano strategico 2025-2029, il cui focus è proprio la sostenibilità.

Carvao (UNWTO): enoturismo opportunità per sviluppare zone rurali

Carvao (UNWTO): enoturismo opportunità per sviluppare zone ruraliYerevan (Armenia), 16 set. (askanews) – “Lo sviluppo del turismo del vino è molto importante per gli Stati emergenti come l’Armenia. Un aspetto significativo è che, in genere, l’esperienza enoturistica avviene in territori rurali e questo permette di creare posti di lavoro, di contrastare fenomeni di spopolamento e di creare imprese nelle comunità locali. Se dunque si ha una strategia di coesione territoriale e si vogliono creare opportunità nelle regioni meno sviluppate, investire nell’enoturismo è un’occasione per incrementare opportunità commerciali. In Armenia, ad esempio, sta creando sempre più imprese, persino i wine bar sono passati in pochi anni da uno a 15, e l’interesse crescente delle Cantine per questo settore sta dando slancio al Paese come destinazione turistica”. Lo ha spiegato ad askanews Sandra Carvao, direttrice Intelligence di mercato, politiche e competitività dell’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, a margine dell’ottava Conferenza globale sul turismo del vino promossa dall’UNWTO a Yerevan, in Armenia.


Secondo Carvao, l’enoturismo verte su due segmenti: “Il primo è ovviamente quello degli esperti di vino che viaggiano per visitare specifiche Cantine o determinate regioni vinicole perché sanno quello che vogliono provare” dice, aggiungendo che “il secondo riguarda, invece, sempre più persone che vogliono semplicemente sperimentare la degustazione, che sono interessante all’esperienza del vino. E questo è un fenomeno in costante ascesa”. Per la dirigente dell’UNWTO, la strategia da mettere in campo si basa su tre aspetti principali. “Innanzitutto, l’integrazione nel territorio delle Cantine e dell’esperienza enologica che propongono: non si può avere un’esperienza enologica in un’azienda avulsa dal suo territorio, il che significa anche cibo, gente, tradizione, ecc..” afferma, ricordando che “siccome le persone visitano più di una Cantina, è necessario avere un approccio olistico, d’insieme”. “Dato che l’esperienza va oltre la semplice degustazione del vino, il secondo aspetto riguarda lo sviluppo di sinergie con altri settori, come l’arte, la musica, la natura e il ‘turismo attivo’, attività che si sono moltiplicate grazie ai tanti eventi in programma” prosegue Carvao, mettendo in luce con askanews che “questo è anche il motivo per cui è importante che le aziende vinicole investano nella formazione all’ospitalità, al di là della classica narrazione su come viene fatto il vino. Infine – chiosa – c’è la componente digitale: è necessario investire nella raccolta di dati e nel marketing, sia per l’attività stretta di azienda vinicola, sia per quella turistica”.


Gli ostacoli più seri per lo sviluppo del turismo del vino che sono stati individuati dagli esperti che si sono confrontati alla conferenza di Yerevan, sono la competenza, il cambiamento climatico, il tema del coordinamento e quello di sapersi adattare alle esigenze dei clienti. “Secondo quanto è emerso nel corso dei lavori, è necessario attrarre e formare le persone che intendono operare in questo settore” afferma ad askanews la dirigente dell’UNWTO, aggiungendo che è opinione comune che “il cambiamento climatico avrà un impatto non solo sulla produzione di vino ma anche sulle esperienze in cantina”. “Il terzo punto che è emerso con forza è stato quello relativo al coordinamento dei diversi attori: le aziende vinicole, le destinazioni turistiche, i trasporti e tutti gli altri attori della catena del valore che devono essere collegati tra loro” prosegue, ricordando infine la necessità di “capire e anticipare le tendenze per essere pronti e saper rispondere alle diverse e mutevoli esigenze e richieste dei clienti”.