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Identità golose festeggia 20 anni con edizione speciale del Congresso

Identità golose festeggia 20 anni con edizione speciale del CongressoMilano, 29 dic. (askanews) – Da sabato 22 a lunedì 24 febbraio 2025 nel nuovo spazio dell’”Allianz MiCo North Wing” torna “Identità Milano”, il primo Congresso internazionale di alta cucina, pasticceria, mixology, hotellerie e servizio di sala che quest’anno compie 20 anni. Un’edizione speciale quella del 2025, “un anniversario importante che vuole dare luce a uno spaccato sul passato e una finestra sul futuro chiamando a raccolta tutti gli chef protagonisti di questi due decenni, ma anche esplorando le nuove frontiere della cucina, della pasticceria, della mixology, del servizio di sala e dell’hotellerie”.


La tre giorni milanese “si impone di essere rivoluzionaria e innovativa a partire dalla nuova immagine sfaccettata e dinamica di ‘Identità Golose’: un nuovo logo, curato da Caleidos Agency, che riflette l’evoluzione del concetto di identità, quindi fluido, contaminato e in continua trasformazione”. “Identità Future: 20 anni di nuove idee in cucina” non sarà “una celebrazione fine a sé stessa ma uno sguardo verso il futuro in cui i relatori racconteranno le loro visioni e idee per il domani”. Un ricco programma di masterclass e talk che vedrà la partecipazione di grandi ospiti italiani e internazionali, da Ferran Adrià (elBullifoundation, Roses – Girona), Andrés Torres (chef Casa Nova – Barcellona, fondatore Global Humanitaria, vincitore Basque Culinary World Prize 2024), Marco Bizzarri (fondatore e CEO Nessifashion), Antonino Cannavacciuolo (Villa Crespi, Orta San Giulio – Novara), Aitor Arregui (Elkano, Getaria – Spagna), Janaina Torres (A Casa do Porco – San Paolo, Brasile), Norbert Niederkofler (Atelier Moessmer, Brunico – Bolzano), Jeremy Chan (Ikoyi, Londra), Hirotoshi Ogawa (All Japan Sushi Association Suhi Skills Institute, Director General Examiner, Japanese Cuisine Goodwill Ambassador), Jacopo Ticchi (Da Lucio, Rimini), Nicolai Nørregaard (Kadeau, Copenhagen), Andreas Caminada (Schloss Schauenstein, Fürstenau – Svizzera) fino agli storici amici di Identità Golose tra cui Massimo Bottura (Osteria Francescana, Modena), Franco Pepe (Pepe in grani, Caiazzo – Caserta), Carlo Cracco e Luca Sacchi (Cracco in Galleria, Milano), Corrado Assenza (Caffè Sicilia, Nota – Siracusa), Enrico Bartolini (Enrico Bartolini al Mudec, Milano), Davide Oldani (D’O, Cornaredo – Milano), Antonia Klugmann (L’Argine a Vencò, Dolegna del Collio – Gorizia), Niko Romito (Reale, Castel di Sangro – L’Aquila), Moreno Cedroni (Madonnina del Pescatore, Senigallia – Ancona), Massimiliano Alajmo (Le Calandre, Rubano – Padova), Cristina Bowerman (Glass Hostaria, Roma), Giancarlo Perbellini (Casa Perbellini 12 Apostoli, Verona) e tanti altri. Tante le nuove aree tematiche che si sommeranno alle più tradizionali, tra cui: “Identità di Pasta”, “Identità di Formaggio”, “Bar Experience”, “Identità di Farina”, “Identità di Pizza”, “Identità di Pesce”, “Identità di Lievitati”, “Salone Vino e Bollicine”, “Identità Inclusive”, “Identità Vegetali”, “Bollicine del Mondo”, “Speciale Ospitalità” e “Golosi di identità”, che creeranno uno spaccato del settore enogastronomico sempre più ampio e variegato, esplorando nuovi trend con protagonisti di spicco internazionali. Per rendere l’evento più accessibile, “Identità Golose” ha abbassato il costo dei biglietti del Congresso, e ha creato il pacchetto “Identità Young” che consente agli under 35 di acquistare i biglietti a metà prezzo.

Vino, Consorzio Primitivo di Manduria: nel 2024 38 eventi internazionali

Vino, Consorzio Primitivo di Manduria: nel 2024 38 eventi internazionaliMilano, 29 dic. (askanews) – “Il bilancio di quest’anno non è soltanto una celebrazione dei traguardi raggiunti ma soprattutto un trampolino verso nuovi orizzonti e nuove sfide. Sono stati ben 38 gli eventi internazionali organizzati in mercati strategici come Germania, Repubblica Ceca, Danimarca e Polonia per raccontare l’unicità della Dop Manduria ponendola all’attenzione di un pubblico sempre più vasto e appassionato. Il Primitivo di Manduria continuerà a essere il cuore pulsante di una storia che intreccia territorio, tradizione e innovazione”. Lo ha dichiarato Novella Pastorelli, la presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria che quest’anno, durante la 56esima edizione di Vinitaly ha celebrato i 50 anni della Doc.


La strategia di promozione ha incluso inoltre “la pubblicità sulle reti televisive nazionali e negli aeroporti di Brindisi, Bari e Milano Malpensa”, e l’attività di incoming ha visto ospitare otto giornalisti di fama internazionale provenienti da Paesi come Corea, Usa, Singapore e Canada che hanno esplorato il territorio, visitato le Cantine socie e scoperto le bellezze paesaggistiche. L’ente consortile ha quindi sottolineato di aver effettuato 120 campionature su scala internazionale e online, a “testimonianza dell’impegno per una vigilanza continua e diffusa del marchio”. Quest’anno, i “‘vigilatori’ sono stati presenti in Germania, Svizzera, Danimarca, Repubblica Ceca, Polonia e Italia, monitorando il posizionamento di mercato delle bottiglie di Primitivo di Manduria e i canali online per prevenire frodi e tutelare la qualità del prodotto”. “Nel corso degli anni abbiamo intrapreso numerose azioni di opposizione contro l’uso improprio o le imitazioni non autorizzate del nostro marchio in diversi mercati internazionali” ha raccontato Pastorelli, spiegando che “in passato, abbiamo agito legalmente in Turchia, Germania, Vietnam, Cile, Cina e Italia per tutelare l’autenticità e il prestigio della nostra Denominazione: difendere il marchio è fondamentale per proteggere le aziende e salvaguardare il consumatore finale”.


Nel 2024 il Consorzio ha anche organizzato corsi per i soci su temi fondamentali come l’etichettatura delle bottiglie secondo il nuovo Regolamento Ue, la difesa fitosanitaria e sulle diverse specie di cicaline. “All’inizio del 2025, un focus speciale sarà dedicato al ‘neuro selling’ e ‘neuro marketing’ con Vincenzo Russo, professore di Psicologia dei consumi e Neuromarketing presso lo Iulm di Milano, che guiderà i partecipanti in un viaggio tra psicologia dei consumi e tecniche innovative di vendita” ha annunciato la presidente, aggiungendo che “nei primi mesi del prossimo anno saremo presenti ‘Wine Paris 2025’, ‘Food Expo Greece’ ad Atene e ‘ProWein’ a Dusseldorf”. Guardando al futuro, Pastorelli ha evidenziato un obiettivo ambizioso: “La vinificazione del Primitivo di Manduria Doc Rosato rappresenta una sfida importante che punta a diversificare e arricchire la nostra offerta, mantenendo intatti i valori della tradizione”.

Vino, Ais Lombardia: nel 2024 organizzati 558 eventi e 102 corsi

Vino, Ais Lombardia: nel 2024 organizzati 558 eventi e 102 corsiMilano, 29 dic. (askanews) – Cresce in quantità e qualità l’offerta formativa di Ais Lombardia, la sezione regionale più numerosa dell’Associazione italiana sommelier con 8.300 soci. Nel 2024 sono stati organizzati 558 eventi e 102 corsi di qualificazione professionale (primo, secondo e terzo livello, per un totale di 43 lezioni) organizzati dalle dieci delegazioni provinciali che sono stati frequentati da oltre 3.500 persone.


“È stato un anno davvero molto intenso ma al tempo stesso ricco di soddisfazioni grazie al prezioso lavoro che tutte le delegazioni provinciali della nostra regione hanno messo in campo” ha dichiarato il presidente di Ais Lombardia, Hosam Eldin Abou Eleyoun sottolineando che “è cresciuto anche quest’anno sia il numero degli eventi, sempre più articolato e che si compone di appuntamenti con obiettivi differenti tra loro per andare incontro alle esigenze dei nostri soci, sia quello dei corsi di qualificazione professionale, che invece rappresentano il cuore pulsante della nostra offerta formativa”. Singole serate di approfondimento, seminari e master articolati in più incontri, viaggi studio sia in Italia che all’estero. Ma anche banchi di assaggio gratuiti dedicati sia a territori storici che meno noti del panorama vitivinicolo italiano, spesso organizzati in collaborazione con i Consorzi di tutela e, infine, tante palestre didattiche rivolte a chi sta frequentando i corsi e vuole ulteriormente approfondire la tecnica della degustazione in vista dell’esame finale. Sempre secondo quanto raccontato da Ais Lombardia, il percorso didattico che le delegazioni di Bergamo, Brescia, Cremona-Lodi, Lecco-Como, Mantova, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese hanno organizzato nel 2024 è stato il più importante e ricco della storia dell’Associazione.


Il 2024 ha visto anche il debutto, in Lombardia, dei primi corsi per diventare sommelier Ais della Birra, novità introdotta quest’anno a livello nazionale. “Il corso è articolato in due livelli per un totale di 15 lezioni: le prime ad iniziare sono state le delegazioni di Brescia e Milano e nel 2025 sarà la volta anche di Monza e Pavia” ha spiegato il responsabile della didattica, Alessandro Caccia, rimarcando che “il riscontro da parte dei soci è stato ottimo: d’altronde la birra è un mondo ricco di storia e cultura, che da sempre affascina anche gli amanti del vino”. Tra le attività formative che l’Associazione porta avanti ogni anno, vi è anche quella dedicata ai sommelier degustatori e che vede come momento finale le intense giornate di degustazione del mese di giugno per giudicare i vini lombardi che poi saranno presenti nella guida regionale “ViniPlus” e in quella nazionale “Vitae”. “Il gruppo dei sommelier degustatori presenti in questa regione, che ha superato un apposito esame per acquisire questa importante qualifica, è composto ormai da più di 300 colleghi” ha precisato Luigi Bortolotti, responsabile dei degustatori di Ais Lombardia, evidenziando che “anche nel 2024 abbiamo organizzato almeno un incontro di formazione al mese, con sessioni di degustazioni alla cieca di grande approfondimento e che vedono la presenza di enologi, agronomi, produttori e sommelier che hanno vinto importanti concorsi a livello nazionale: la loro esperienza e professionalità contribuisce a stimolare e aumentare le conoscenze di tutti”.


Infine, i sommelier professionisti e non hanno la possibilità di frequentare la “Scuola Concorsi” che si articola in 12 lezioni pomeridiane tenute da campioni della sommellerie regionale e nazionale. “È un progetto che va incontro alle specifiche esigenze di chi intende acquisire un’eccellente preparazione per partecipare ai concorsi dell’Ais” ha spiegato il responsabile dell’area Concorsi, Luisito Perazzo, evidenziando che “quest’anno hanno frequentato la scuola 30 colleghi, e ben 5 dei 10 finalisti del concorso di Miglior Sommelier d’Italia 2024 sono arrivati dalla nostra regione, a partire dal vincitore Andrea Gualdoni”. Nel 2025 Ais festeggerà 60 anni. “In Lombardia celebreremo questo anniversario attraverso una serie di eventi, a partire da ‘Enozioni a Milano’, la nostra grande festa che apre come di consueto il nuovo anno” ha ricordato Abou Eleyoun, sottolineando che “la settima edizione si terrà da venerdì 31 gennaio a domenica 2 febbraio, con tre premi dedicati a grandi personaggi del mondo enogastronomico e importanti masterclass e banchi di assaggio”.

Vino, “Casa Onav”: un corso video su 20 vitigni storici da salvare

Vino, “Casa Onav”: un corso video su 20 vitigni storici da salvareMilano, 28 dic. (askanews) – L’Organizzazione nazionale assaggiatori vino (Onav) presenta “Casa Onav”, un nuovo corso dedicato a venti vitigni storici da salvare raccontati attraverso altrettanti cortometraggi. Venti vitigni da esplorare, venti storie da ascoltare e venti vini da assaggiare. Invernenga, Barsaglina, Nascetta, Baratuciat, Garofanata sono solo alcune delle varietà protagoniste che meritano di essere conosciute malgrado siano di difficilissima reperibilità.


Con questo corso, tutti gli interessati possono ricevere a casa un kit con 20 bottigliette mignon di vini prodotti da questi vitigni, e assaggiarli accompagnati da brevi video. Si potrà quindi entrare a casa del direttore di Onav, Francesco Iacono, ascoltare le spiegazioni del presidente Vito Intini, approfondire con il caporedattore della rivista “L’Assaggiatore”, Alessandro Brizi, e con Federica Bonello del Centro di ricerca viticoltura ed enologia di Asti.

Prosecco Doc da record nel 2024: 660 mln di bottiglie, +7% sul 2023

Prosecco Doc da record nel 2024: 660 mln di bottiglie, +7% sul 2023Milano, 28 dic. (askanews) – La Doc Prosecco si appresta a chiudere il 2024 con l’ennesimo record: gli imbottigliamenti della Denominazione raggiungeranno per la prima volta i 660 milioni di bottiglie, con un incremento del 7% rispetto al 2023, per un valore stimato al consumo di 3,6 mld di euro. Le bollicine veneto-friulane si confermano dunque come un pilastro della spumantistica italiana e mondiale con quasi il 25% della produzione dei vini italiani a Dop. Lo ha annunciato il Consorzio di Tutela del Prosecco Doc parlando di grande soddisfazione anche per la performance del Prosecco Doc Rosé: circa 60 milioni di bottiglie commercializzate quest’anno, oltre il 20% in più sul 2023.


“Nonostante le difficoltà che attraversa il settore enologico, il 2024 è stato un anno positivo per il Consorzio del Prosecco Doc” ha commentato il presidente Giancarlo Guidolin, spiegando che “guardiamo al 2025 con fiducia e rinnovato impegno, consapevoli che il nostro successo dipende dal lavoro di tutti gli attori della filiera: dai produttori ai vinificatori, dagli imbottigliatori ai partner commerciali, cui va un sincero ringraziamento per la dedizione che ha contribuito ai risultati ottenuti. Il Consorzio – ha concluso Guidolin – continuerà a valorizzare, tutelare e promuovere la nostra Denominazione, affrontando insieme le sfide future e rispondendo sempre più alle esigenze dei consumatori, con particolare attenzione alla sostenibilità”.

Nasce “Heraco” il nuovo blend rosso valdostano della famiglia Grosjean

Nasce “Heraco” il nuovo blend rosso valdostano della famiglia GrosjeanMilano, 24 dic. (askanews) – La Cantina biologica valdostana Grosjean Vins lancia un nuovo vino rosso, “Heraco”, acronimo dalle lettere che compongono i nomi di Hervé, Eraldo, Didier e Marco, terza generazione alla guida dell’azienda famigliare nata negli anni Sessanta a Quart (Aosta).


Il nuovo progetto enologico, prodotto in appena mille bottiglie, prende vita nell’estate dell’anno scorso dall’idea di utilizzare i due principali cru della Cantina, le vigne Tzeriat e Rovettaz. La prima, piantata negli anni ’60 dal nonno Dauphin, porta il Pinot Nero, mentre la seconda, il più grande vigneto dell’azienda (6,5 ettari), dà Fumin, Petit Rouge e la varietà locale di Nebbiolo denominata Picotendro. Dopo aver riposato in tonneau da 600 lt, il vino affina in bottiglia. Grosjean Vins conta oggi 20 ettari per una produzione complessiva di circa 185mila bottiglie.

”Vinacria”: a Ortigia tutta la ricchezza del vino di Sicilia

”Vinacria”: a Ortigia tutta la ricchezza del vino di SiciliaMilano, 19 dic. (askanews) – “Avevo il sogno di fare una fiera dei vini di Sicilia, una manifestazione che non fosse una replica di qualcosa che c’era già ma che cercasse un modo per raccontare in modo viscerale questa terra. Un contenitore che racchiudesse tutta la Sicilia del vino, dell’olio e in futuro speriamo anche di altro. Un contenitore ‘attivo’, che facesse emergere quanto siano bravi i produttori ma anche le criticità, e i problemi, pensando insieme le possibili soluzioni. Un contenitore che promuovesse una comunicazione del vino più semplice per avvicinare le persone: dobbiamo svecchiare la comunicazione, e semplice non vuole dire banale, significa piuttosto senza inutili tecnicismi che finiscono con lo spaventare il pubblico”. A parlare ad askanews è Giada Capriotti, ideatrice di “Vinacria-Ortigia Wine Fest” manifestazione che ha esordito dal 14 al 16 dicembre all’Antico Mercato di Siracusa.


Trentotto anni, nata e cresciuta nella campagna della barocca Palazzolo Acreide, bella cittadina dalle radici greche sui monti Iblei, Capriotti ha fatto tutta la trafila del servizio fino a diventare wine&food manager e, dopo due lauree e un master, ha aperto la sua società di consulenza ed eventi dedicati al mondo del vino, della ristorazione e dell’hotellerie. Quest’anno, insieme con il 33enne imprenditore siracusano Silvano Serenari, ha portato nella splendida e (fin troppo) placida Siracusa la sua scommessa di valorizzare le eccellenze enologiche del territorio, “creando un ponte tra produttori, esperti del settore e appassionati”. “‘Vinacria’ è nato nella mia testa tanti anni fa ma ha preso davvero forma nel 2022” racconta Capriotti, spiegando che “a Siracusa nessuno aveva mai organizzato un evento del genere e infatti molti produttori, non solo di questa zona, mi hanno ringraziato dicendo che finalmente si sentivano parte di un territorio. A questa prima edizione hanno aderito molte istituzioni e questo significa che ritengono che si tratti di un progetto valido – aggiunge – e a tante Cantine abbiamo dovuto dire di no per motivi di spazio”. A questa prima edizione le aziende presenti erano oltre una sessantina provenienti da tutta l’isola, tra cui anche quattro che producono olio (Viveretna, Tondo, Sciabacco e Di Mino) e i marchi di spiriti Volcano Gin e Distilleria Giovi. Nonostante la partecipazione del pubblico ancora numericamente non altezza per una manifestazione di così alto livello qualitativo (ma era nelle cose per un evento al suo esordio in una realtà poco avvezza a questo tipo di manifestazioni), i produttori si sono detti soddisfatti degli incontri fatti e della presenza di esperti del settore provenienti da tutta Italia.


E i vini interessanti in degustazione sono stati davvero tanti, così tanti che non è possibile citarli tutti. E non solo dell’Etna, il cui boom commerciale deve fungere da traino e non oscurare l’enorme ricchezza del variegato panorama territoriale siciliano. Si pensi, ad esempio, solo per citare alcuni, le etichette della Cantina di Marsala (Trapani) Marco De Bartoli, che oltre al suo celebre vino perpetuo “Vecchio Samperi” e ai suoi Marsala “importanti”, ha presentato due espressioni tanto semplici quanto ottime di Catarratto, “Lucido Terre Siciliane Igt 2023”, e di Grillo, “Vignaverde 2023”. E poi c’è da segnalare il Metodo Classico Extra Brut da Catarratto del palermitano Alessandro di Camporeale nella versione 2020 e in quella “Sboccatura Tardiva 2017”. E per rimanere sulle bollicine più interessanti assaggiate, non si può non dire del “Fiore Extra Brut 2020” di Fiore Società Agricola di Butera (Caltanissetta) e il “Podere 27 Sicilia Rosato Spumante Doc”, un Nero D’Avola della Cantina siracusana Pupillo. E poi ci sono i “vini differenti” di Cantina Marilina di Noto (Siracusa), con i suoi Moscato Bianco: dall’ancestrale frizzante “Fedelie”, che con la sua spontaneità ti riporta indietro nel tempo, al pulitissimo organge “Cecile” che guarda al futuro. Poi Moscato e Grecanico dalla lunghissima vita, fino al Nero d’Avola declinato in purezza, nelle versioni Riserva e Passito, e in blend con il Merlot. Macerati di razza, vini veri. Concettualmente all’opposto, le etichette dell’azienda agricola biodinamica Guadioso di Partanna: vini leggiadri a basso tenore alcolico, figli di fermentazione spontanea con i loro lieviti e senza controllo della temperatura. Non sono filtrati ma sono di una beva così facile e immediata da essere la migliore risposta alla (supposta) moda dei low-alcol. Sorprendente anche il blend “Versante Sud Macerato”, una selezione di uve autoctone a bacca bianca prodotto con intelligenza e grande gusto dalla Cantina Serafica di Nicolosi, figlio di viticultura eroica a 900 metri di sabbiosa altitudine sul versante Sud del vulcano. E una volta saliti su “a Muntagna”, c’è il bel biologico “Vignazza Etna Rosato Doc 2022” prodotto a Linguaglossa da Generazione Alessandro, meno famoso dei due deliziosi “Munjebel Igp 2022” firmati dal pluripremiato Frank Cornelissen di Castiglione di Sicilia, qui solo con la versione rossa da uve Nerello Mascalese e con quella bianca da Grecanico Dorato e Carricante. E poi naturalmente I custodi delle vigne dell’Etna che alla tre giorni hanno portato, tra gli altri, degli elegantissimi Etna Bianco Doc “Aedes 2023” e suo fratello maggiore, il Superiore “Imbris 2020”. Tanti vini buoni, che la dicono lunga non solo sulla varietà e sulla qualità della produzione siciliana ma sull’importanza degli autoctoni e del sempre più interessante modo di interpretarli nella ricchezza di un territorio che offre sfaccettature profondamente diverse a distanza di pochissimi chilometri. Ma sottolinea anche l’intelligente selezione operata per questo format al suo esordio e il piacere di vedere tanti produttori giovani, molte delle quali donne.


“Il vino è libertà e degustare significa essere disposti a spogliarsi, mettersi in ascolto, accogliere, cambiare punto di vista, cambiare angolazione. Degustare è immaginazione e immersione, richiede un sentire profondo” dice Capriotti, con un entusiasmo e un’emozione contagiose, evidenziando che “noi comunicatori e organizzatori di eventi abbiamo il dovere di celebrare la bellezza che viene prodotta qui, abbiamo il dovere di creare una comunicazione circolare e smettere di agire in modo scomposto e autoreferenziale, dobbiamo dare vita ad una sorta di ‘catena umana’ perché questa è la nostra terra e la dobbiamo difendere tutti insieme. Per farlo – prosegue – dobbiamo partire dai ragazzi e fare educazione civica, educazione alla bellezza, educazione alla gentilezza, e combattere chi sporca, la malavita, la mafia, le lobby, il ricatto. Bisogna stare insieme”. Tracciando un bilancio, Capriotti è soddisfatta: “Direi buona la prima ma naturalmente ci sono tante cose da migliorare e dobbiamo ambire a fare sempre meglio: per il prossimo anno innanzitutto cercheremo di ampliare il parterre e le masterclass (che quest’anno sono state 13 e sono andate tutte esaurite, ndr) perché abbiamo avuto molto richieste a cui vogliamo riuscire a dare seguito”. (Alessandro Pestalozza)

Vino, il 12 e 13 gennaio 2025 VinNatur si racconta a New York

Vino, il 12 e 13 gennaio 2025 VinNatur si racconta a New YorkMilano, 23 dic. (askanews) – Due giorni di assaggi, incontri e momenti di riflessione sul vino naturale: domenica 12 e lunedì 13 gennaio 2025 il Rule of Thirds di Brooklyn a New York, ospiterà “VinNatur NYC”. Si tratta del primo evento collettivo ufficiale negli Stati Uniti organizzato dall’associazione, che riunisce vignaioli da tutto il mondo con l’intento “di difendere l’integrità del proprio territorio, rispettandone la storia e la cultura e traendo ispirazione da una forte etica ecologica, dal 2016 si è dotata di un protocollo di produzione che delinea le attività ammesse in vigneto e in cantina”.


“Questo appuntamento è sicuramente una grande opportunità per i nostri soci per raggiungere un pubblico sempre più attento e appassionato” ha spiegato il presidente Angiolino Maule, rimarcando che “New York, con la sua energia e apertura, è il contesto ideale per raccontare la nostra filosofia e costruire legami significativi. Inoltre – ha concluso – assistiamo a come nella Grande Mela stia crescendo il numero di enoteche e wine bar che includono vini naturali in mescita e sugli scaffali: un trend che si contrappone al rallentamento del consumo di bevande alcoliche negli Stati Uniti e che conferma l’interesse crescente per prodotti autentici, sostenibili e di qualità”. Alla manifestazione saranno presenti 44 produttori che proporranno in assaggio i loro vini ma ci sarà posto anche per una selezione di etichette di altri 24 soci VinNatur servite da sommelier, per un totale di oltre 200 referenze in degustazione.


Un ricco calendario di degustazioni e approfondimenti sulla qualità, varietà e pratiche produttive dei vini naturali arricchirà i banchi d’assaggio che vedranno protagoniste oltre 200 etichette. Domenica 12 gennaio alle 14.30 Gianpaolo Giacobbo condurrà il tasting “Evolution of natural wine in Italy”, dedicato alla crescita storica e stilistica del vino naturale in Italia e alla degustazione di tre etichette “iconiche” di altrettanti produttori. Lunedì 13 gennaio alle 11.30 si terrà l’incontro “The who, when & why of VinNatur”, in cui Maule esplorerà i valori fondanti e il percorso dell’Associazione. Infine, alle 14, Giacobbo guiderà la provocatoria sessione “How not to sell natural wine”, centrata sulle sfide legate alla distribuzione e promozione di questa tipologia di prodotto.

Il 22 e 23 febbraio 2025 ritorna a Torino il Salone del Vermouth

Il 22 e 23 febbraio 2025 ritorna a Torino il Salone del VermouthMilano, 22 dic. (askanews) – Dopo il successo della prima edizione, il 22 e il 23 febbraio 2025 ritorna a Torino il Salone del Vermouth, l’evento dedicato al vino aromatizzato torinese, ingrediente di cocktail internazionali e, in purezza, tra i protagonisti storici dell’aperitivo.


Come lo scorso anno, l’obiettivo principale della manifestazione sarà quello di fare cultura intorno al tema, attraverso incontri tematici dedicati al mondo del vermouth, appuntamenti con produttori e approfondimenti sulla storia, alla presenza di giornalisti ed esperti del settore, bartender e chef. Conferma della prima edizione sarà anche il “Fuori Salone”, una settimana di appuntamenti torinesi organizzati dal 17 al 23 febbraio, all’interno del quale ci sarà spazio per “guest shift” nei migliori cocktail bar torinesi, cene con menu degustazione a tema e momenti di approfondimento dedicati al vermouth.

Vino, il 16 marzo 2025 a Roma l’ottava edizione di “Io vino 2025″

Vino, il 16 marzo 2025 a Roma l’ottava edizione di “Io vino 2025″Milano, 22 dic. (askanews) – Domenica 16 marzo al Courtyard by Marriott Roma Central Park si tiene l’ottava edizione di “Io vino 2025”, l’evento dedicato alla selezione dei vitigni autoctoni di Marche e Campania. L’appuntamento, che va in scena dalle 11 alle 19.30, è rivolto agli operatori specializzati e agli esperti e comunicatori del mondo del vino, e tratterà la storia, l’ampelografia e le varietà territoriali della dorsale Appenninica Centrale.


Protagonisti delle masterclass saranno in particolare due vitigni autoctoni: l’Asprinio d’Aversa presentato da Alessandro Marra (curatore della guida Slow Wine Campania), e la Ribona illustrata da Pierpaolo Rastelli (responsabile guida per le Marche del Gambero Rosso). Durante la manifestazione sarà presentato “Calici e Spicchi”, primo libro sull’abbinamento vino e pizza, realizzato da Antonella Amodio.


Foto: “Io vino”