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Vino, Fabio Zenato confermato a guida del Consorzio Tutela Lugana Doc

Vino, Fabio Zenato confermato a guida del Consorzio Tutela Lugana DocMilano, 3 apr. (askanews) – Fabio Zenato (Le Morette) è stato confermato alla presidenza del Consorzio Tutela Lugana Doc. Il neonato Cda ha anche nominato alla carica di vicepresidenti Roberto Girelli, Francesco Mascini, Paolo Pasini e Alberto Zenato.


“Il nostro lavoro è stato costante e determinante nel far crescere la notorietà e il valore del Lugana ma siamo solo all’inizio” ha dichiarato Zenato, aggiungendo che “l’obiettivo per il prossimo mandato è proseguire con determinazione su quattro fronti cruciali: identità, sostenibilità, qualità e innovazione. Questi valori – ha concluso – sono i pilastri su cui costruiremo il futuro del Lugana, rafforzando la nostra presenza nei mercati globali”. Il programma per il secondo mandato si concentrerà su alcuni obiettivi chiave che mirano a consolidare e aumentare il valore della Denominazione Lugana. “Sostenibilità e qualità, lavorando per un incremento continuo della qualità dei vini, in una visione sostenibile, sia a livello ambientale che sociale”; Ricerca e Innovazione, nel supportare lo sviluppo di tecniche agricole avanzate e sperimentazioni che possano potenziare ulteriormente la qualità e l’identità del Lugana, grazie ad un prossimo progetto di ricerca; Internazionalizzazione e promozione del Lugana su nuovi mercati, con particolare attenzione ai paesi europei, ai mercati emergenti e alle nuove abitudini di consumo, con linguaggi sempre più innovativi; Enoturismo come asset strategico per consolidare il legame con il territorio, favorendo sinergie territoriali, affinché il Lago di Garda diventi sempre più una destinazione enoturistica di eccellenza; Investire nelle nuove generazioni, da un lato per promuovere e valorizzare il dinamismo imprenditoriale della Denominazione e, dall’altro, per attrarre i giovani consumatori attraverso un linguaggio contemporaneo che racconti l’identità del Lugana”.

FVG: a Vinitaly stand di 1.500 mq con “Connessioni d’eccellenza”

FVG: a Vinitaly stand di 1.500 mq con “Connessioni d’eccellenza”Milano, 3 apr. (askanews) – Il Friuli Venezia Giulia si presenta al Vinitaly 2025 con uno stand completamente rinnovato, pensato “come un ambiente immersivo che celebra il legame profondo tra vino, persone e territorio”. Il nome scelto per lo stand, “Connessioni d’eccellenza”, sintetizza la filosofia alla base del progetto: un luogo di incontro e scambio, “che esalta la diversità e l’unicità di un territorio capace di offrire eccellenze grazie alla sua straordinaria biodiversità”. La regione si racconta in modo completo, non solo con il suo sistema vinicolo, ma anche attraverso i suoi valori e contenuti legati al turismo: enogastronomia, cultura e territorio.


Lo spazio espositivo si estende su 1.500 metri quadrati ed è caratterizzato da un concept architettonico “che mette al centro la persona, privilegiando il comfort, la sostenibilità e l’identità regionale”. La visita all’interno dello stand è stata concepita “per offrire un’esperienza coinvolgente e stimolante, che accompagna i visitatori in un viaggio alla scoperta delle molteplici eccellenze del Friuli Venezia Giulia”. Al centro una piazza conviviale e aperta da dove il percorso si snoda verso l’enoteca, per proseguire fino agli stand degli ottanta produttori, disposti perpendicolarmente come i filari di una vigna. L’intero stand è stato realizzato con materiali sostenibili e della tradizione tipica del Friuli Venezia Giulia, come il legno locale lavorato artigianalmente e gli elementi di recupero. Un’attenzione particolare è stata riservata al comfort acustico, con superfici fonoassorbenti che riducono i rumori ambientali. Lunedì 7 aprile alle 13.15, all’interno dello stand, è previsto un momento di presentazione dedicato alla stampa, che offrirà l’occasione di scoprire in anteprima le novità e le produzioni regionali. Il palinsesto di appuntamenti dal 6 al 9 Aprile prevede 13 degustazioni nella sala dedicata da 25 posti.

Vino, Regione Sardegna debutta a “Vinitaly and the City” a Verona

Vino, Regione Sardegna debutta a “Vinitaly and the City” a VeronaMilano, 3 apr. (askanews) – La Regione Sardegna debutta a “Vinitaly and the City” a Verona, prestigioso evento che precede la 57esima edizione di Vinitaly. Dal 4 al 6 aprile, nello scenario di Cortile Mercato Vecchio, nello stand dedicato, i visitatori avranno l’opportunità di scoprire l’eccellenza enologica attraverso le degustazioni guidate da esperti sommelier, wine talk e wine speech condotti da Sissi Baratella. “Con questa prima partecipazione all’evento – dichiara l’assessore dell’Agricoltura, Gian Franco Satta – vogliamo lanciare un messaggio chiaro: la Sardegna c’è, con i suoi vini, la sua storia e la sua visione di futuro”.


I focus della partecipazione sarda al fuori salone durante i due wine talk “Born in Sardinia”, in programma domenica alle 15 e alle 18.15 nella Lounge di Flover – Cortile Mercato Vecchio, saranno due dei vitigni autoctoni più rappresentativi dell’isola: il Cannonau e il Vermentino. L’iniziativa, promossa dall’assessorato regionale dell’Agricoltura e organizzata dall’agenzia Laore Sardegna, anticipa la presenza a Vinitaly, dove la collettiva di 80 aziende regionali, provenienti dai vari territori dell’isola, sarà protagonista nel Padiglione 8, dal 6 al 9 aprile a Verona. “Siamo pronti a far conoscere e riconoscere sempre di più il valore della nostra produzione vitivinicola – aggiunge Satta – con la consapevolezza che il vino sardo non è solo un prodotto d’eccellenza, ma il racconto autentico di una terra unica e della sua straordinaria capacità di esprimere qualità, identità e innovazione”. Al Salone sono previste conferenze stampa, degustazioni guidate, masterclass, presentazioni di progetti “in cui le parole d’ordine saranno qualità e sostenibilità”. Tra le tematiche trattate, gli abbinamenti tra le diverse tipologie di vini regionali e i prodotti locali della tradizione casearia, dolciaria, della pesca e della salumeria, con interventi di esperti, sommelier, giornalisti enogastronomici, produttori e food writer. Attesa anche la presentazione del progetto “Diffusione e valorizzazione della viticoltura a piede franco in Sardegna” a cura dell’agenzia Laore Sardegna, con l’Università degli Studi di Sassari con il dipartimento di Agraria, Assoenologi Sardegna, Ais Sardegna. In programma anche il progetto “Cannonau: il vino giovane” a cura dell’agenzia Sardegna ricerche, in collaborazione con Assoenologi Sardegna, Vinoway, Iulm e Stevie Kim, gli approfondimenti sull’enoturismo e la presenza di Gal e Consorzi.


“Essere presenti al Vinitaly rappresenta un segnale chiaro della volontà di investire nella crescita del comparto vitivinicolo, un settore strategico per l’economia agricola regionale” ha proseguito Satta, precisando che “il nostro impegno è quello di creare più opportunità per le aziende sarde, mettendo a loro disposizione strumenti e contesti adeguati a promuovere e valorizzare il loro lavoro. La nostra presenza – ha continuato – non si esaurisce in una semplice vetrina promozionale ma si inserisce in un più ampio percorso di sviluppo, che punta a consolidare il posizionamento dei vini sardi sui mercati nazionali e internazionali, attraverso iniziative mirate e azioni strategiche di promozione”.

Vinitaly, Brescianini: fiere migliore occasione per incontrare operatori

Vinitaly, Brescianini: fiere migliore occasione per incontrare operatoriMilano, 3 apr. (askanews) – Il Consorzio Franciacorta partecipa alla 57esima edizione di Vinitaly con uno stand dedicato, dove i visitatori potranno scoprire le ultime novità. Ventotto le Cantine presenti al Palaexpo, 15 negli altri padiglioni e 46 al banco mescita comune, “a testimonianza del crescente successo e dell’importanza che il Franciacorta sta conquistando nel panorama vinicolo mondiale”.


“Le fiere del vino rappresentano ancora oggi la migliore occasione per incontrare agenti, importatori, giornalisti e professionisti del settore horeca” ha dichiarato il presidente del Consorzio Franciacorta, Silvano Brescianini, spiegando che “Vinitaly, in particolare, è la fiera più importante in Italia e costituisce un’opportunità fondamentale per presentare il lavoro delle Cantine. Siamo consapevoli che il settore sta attraversando un periodo delicato – ha concluso Brescianini – e per questo è fondamentale restare uniti e pronti a rispondere a queste difficoltà, per garantire il futuro delle nostre eccellenze vinicole”. Quest’anno, l’evento assume una valenza ancora più speciale poiché il Consorzio Franciacorta celebra il suo 35esimo anniversario.

Fiasconaro e il dolce “stellare”, viaggio tra gusto e innovazione

Fiasconaro e il dolce “stellare”, viaggio tra gusto e innovazioneRoma, 3 apr. (askanews) – Il 31 marzo, il Maestro Nicola Fiasconaro è stato protagonista di un evento straordinario presso l’Ambasciata d’Italia a Praga e l’Istituto Italiano di Cultura, nell’ambito della rassegna enogastronomica ‘L’italiano in cucina’. Un’occasione unica per celebrare l’innovazione del cibo italiano, portato oltre i confini terrestri, direttamente sulle tavole della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). L’evento ha valorizzato non solo la qualità dei prodotti italiani, ma anche l’importante connessione tra gastronomia e scienza. Se il cibo è da sempre un’espressione di cultura, in questo caso diventa anche un potente simbolo di innovazione tecnologica, capace di adattarsi alle esigenze degli astronauti durante le loro missioni spaziali. Non più solo ricette per la terra, ma piatti pensati per far rivivere i sapori di casa anche tra le stelle.


A rappresentare l’eccellenza della pasticceria italiana è stato proprio il Maestro Nicola Fiasconaro, insieme al pasticcere Giuseppe Bonomo. Insieme hanno creato un dolce esclusivo, composto da più elementi, protagonista la colomba pasquale con crema alla manna e caramello, un pralinato alla mandorla e un mini-dolcetto di mandorla il tutto abbinato ad una salsa al latte di mandorla. Un capolavoro che prende ispirazione dalle dolci creazioni preparate dal Maestro Fiasconaro nel 2007, quando le sue prelibatezze furono portate a bordo del Discovery Shuttle della NASA. Oltre a questo dolce “stellare”, gli ospiti hanno avuto l’opportunità di assaporare piatti pensati appositamente per gli astronauti, come il risotto al limone, la polenta con funghi e la fregola con peperoni e capperi. Tutti realizzati con gli stessi ingredienti utilizzati nelle missioni spaziali, per un’esperienza culinaria che sfida i confini della Terra e del gusto.


Non solo ricette per la terra ma proposte culinarie che si adattano per essere testimoni di nuove avventure spaziali e per aiutare gli astronauti a ritrovare i gusti di casa anche in missioni alla scoperta di nuovi universi. Ancora una volta il cibo diventa conforto, emozione, amore per le proprie origini.

Dazi, Zaccheo (Carpineto): prezzi in salita, serve diversificare mercati

Dazi, Zaccheo (Carpineto): prezzi in salita, serve diversificare mercatiMilano, 3 apr. (askanews) – “Nonostante l’aumento del prezzo a scaffale, il vino italiano rimarrà competitivo ma prevedo che perderà il 20% del fatturato in Usa. Prodotti unici, di alta qualità e con una storia centenaria come il Brunello, il Nobile e il Chianti Classico rimarranno però insostituibili e la domanda ne risentirà di meno, mentre i ‘prodotti più da prezzo’ saranno quelli che soffriranno di più, in generale per tutto l’agroalimentare. Ad avvantaggiarsi nella fascia vini ‘entry level’ saranno Paesi come Australia, Nuova Zelanda, Chile e Argentina che hanno dazi ‘solo’ al 10%”. A dirlo è Antonio Michael Zaccheo che, assieme a Caterina Sacchet rappresenta la seconda generazione di Carpineto, 500 ettari di terreni di proprietà suddivisi tra cinque tenute nelle zone storiche della Toscana: Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, Alto Valdarno e Maremma. L’export rappresenta il 90% del fatturato e il 20% è rappresentato dal mercato Usa.


“E’ un momento in cui bisogna ridurre investimenti che non hanno un ritorno immediato, conservare risorse e liquidità ed attrezzarsi per passare la burrasca economica sotto coperta” prosegue Zaccheo, rimarcando però che “al contempo, nel commerciale bisogna muoversi molto, affrontando spese variabili e non fisse, perché è proprio in questi momenti di grande difficoltà che si creano opportunità per i brand più storici e con una presenza ben articolata sul mercato come noi”. “Tra le misure più strutturali per contrastare e reagire ai dazi c’è quella per la quale Carpineto è stata pioniera fin dalla fondazione quasi 60 anni fa, e cioè l’apertura di nuovi mercati, una diversificazione che ci ha portato in ben 72 Paesi” prosegue Zaccheo, che è export manager, spiegando che “abbiamo avviato da poco rapporti con l’Uzbekistan, l’Azerbaijan e il Kazakistan e stiamo esplorando questi mercati che hanno un buon potenziale da sviluppare. Così come stiamo approfondendo trasversalmente nei Paesi africani alcune nicchie di mercato”.


“Nel 2024 siamo stati il primo fornitore di vino toscano in Canada ma i dazi indeboliscono molto anche la loro economia che sarà quindi meno propensa ad investire in beni voluttuari come il vino” continua Zaccheo, sottolineando che “serve capire come penderà l’ago della bilancia per i vini europei in Canada: forse per quelli sotto i 20 dollari ci potrebbe essere un leggero vantaggio ma nella fascia premium, dove sono collocati i vini toscani, è certamente un danno perché verranno a mancare la capacità e la propensione di spesa”. Carpineto pensa anche a nuovi prodotti. “Sto studiando un vino naturalmente basso di gradazione, intorno ai 6 gradi e con un leggero residuo zuccherino, un’ottima impronta carbonica” racconta Caterina Sacchet, precisando che “se ne parlerà alla prossima vendemmia e sarà un rosato Igt, mosso: uno “Sparklow wine”.

Vino, Consorzio Garda Doc: Paolo Fiorini confermato presidente

Vino, Consorzio Garda Doc: Paolo Fiorini confermato presidenteMilano, 3 apr. (askanews) – Paolo Fiorini (Cadis 1898) è stato confermato presidente del Consorzio Garda Doc, l’ente che tutela e promuove i vini prodotti nella zona del Lago di Garda e che abbraccia le province di Verona, Mantova e Brescia.


“Sono onorato di continuare a ricoprire questo incarico in un momento di grande crescita per il nostro Consorzio. Il nostro territorio rappresenta un patrimonio unico, fatto di tradizione, qualità e innovazione. Con le sue colline, il suo clima mite e il legame indissolubile con il lago di Garda, è una risorsa straordinaria da tutelare, raccontare e promuovere con passione e determinazione” ha commentato Fiorini, rimarcando che “nei prossimi anni, il nostro obiettivo sarà rafforzare l’identità della denominazione Garda Doc, elevandone il prestigio a livello nazionale e internazionale”. Oltre alla rinnovata fiducia ad una delle figure più conosciute del settore vitivinicolo veronese, nel corso del Cda tenutosi il 2 aprile, sono stati riconfermati anche i vicepresidenti Giovanna Prandini (Morenica Soc. Agr) e Giovanni Verzini (Collis Veneto Wine Group). Del Cda fanno ora parte Emmanuel Gozzi (Gozzi Soc. Agr), Vincenzo Bertola (Pratello Soc. Agr.), Chiara Tuliozi (Ricchi Soc. Agr.), Gianfranco Gambesi (Cantine Vitevis), Giuseppe Fugatti (Giwine), Fabio Dei Micheli (Vinicola Napoleone), Luca Degani (Cantine di Verona), e Paolo Contri (Contri Spumanti).


“La rinnovata fiducia del Cda rappresenta una straordinaria opportunità per continuare a contribuire allo sviluppo della nostra Denominazione” ha affermato la vicepresidente Giovanna Prandini, evidenziando che “proseguiremo il nostro lavoro al fianco del presidente e di tutti i produttori per rafforzare la reputazione del Garda Doc, valorizzando la qualità e l’identità dei nostri vini”. “Continueremo – ha aggiunto il vicepresidente Giovanni Verzini – nel progetto di promozione del nostro territorio attraverso strategie mirate, nuove opportunità commerciali e un dialogo costante con il mercato” Il Consorzio ha precisato che intende proseguire “sul rafforzamento della visibilità e del prestigio del brand ‘Garda DOC’, perseguendo l’obiettivo del consolidamento dell’immagine dei vini del Garda, uno degli ambiti di intervento in cui l’ente si è mosso maggiormente e con grande successo negli ultimi sette anni”. Inoltre, il Consorzio continuerà a “perseguire la strada di valorizzazione delle eccellenze vitivinicole, con l’obiettivo di far sì che il loro valore venga anzitutto percepito e recepito sia dal consumatore sia dallo stesso produttore”. Tra gli obiettivi del nuovo direttivo, l’impegno “nel percorso di brandizzazione della Denominazione messa in atto negli ultimi anni, a partire dalla creazione di un racconto e di un’immagine riconoscibile, ben rappresentata nel logo che accompagna le attività di comunicazione”.

Dazi, Consorzio Vino Nobile: Mercosur potenziale alternativa a Usa

Dazi, Consorzio Vino Nobile: Mercosur potenziale alternativa a UsaMilano, 3 apr. (askanews) – “Adesso che i dazi sono realtà occorre valutare con razionalità i reali impatti che subiranno i nostri prodotti. Scongiurata la iniziale minaccia del 200%, certo questa manovra avrà ripercussioni anche sul vino italiano e sul Vino Nobile di Montepulciano che a oggi su una totalità di circa 10 milioni di bottiglie annue, esporta nel mercato americano il 35%. Siamo sempre più convinti che sia necessario avviare un dialogo costruttivo con le controparti americane per tutelare il nostro settore che rappresenta non solo un’eccellenza del made in Italy ma anche una componente essenziale della nostra economia. Per questo ribadiamo l’importanza di accelerare la ratifica di accordo di libero scambio attraverso il Mercosur, al momento bloccato, e di eventuali altri accordi internazionali, oltre anche alla necessità di semplificare l’utilizzo di fondi OCM ormai ingessati dal forte peso burocratico richiesto”. Lo ha detto il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi, che nei giorni scorsi aveva firmato una lettera indirizzata ai ministri Lollobrigida, Tajani e Urso in cui chiedeva attenzione di fronte al rischio di queste misure.


Il Consorzio sottolinea che quello degli Stati Uniti “è un mercato in forte crescita e anche rispetto al 2023 ha visto un incremento raggiungendo quota 35%”. Soprattutto negli ultimi anni, anche grazie alle operazioni di OCM, l’ente consortile “ha investito moltissimo in promozione in questo Paese che oggi, se i dazi andassero a regime, potrebbe perdere una forte quota di vendite”.

Vino, a Cotarella il premio “Maestro dell’arte vitivinicola italiana”

Vino, a Cotarella il premio “Maestro dell’arte vitivinicola italiana”Milano, 3 apr. (askanews) – Il presidente nazionale di Assoenologi, Riccardo Cotarella, ha ricevuto ieri il premio “Maestro dell’arte vitivinicola italiana”, conferito dal Governo ai protagonisti dell’enogastronomia italiana. La cerimonia, che si è svolta a Palazzo Chigi, ha visto la consegna del prestigioso riconoscimento da parte della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla presenza del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e di una delegazione di studenti degli istituti agrari e alberghieri di Roma.


“Riccardo Cotarella è enologo di fama internazionale, ha dato un contributo decisivo alla crescita e alla valorizzazione del vino italiano nel mondo. Fondatore dell’azienda di Famiglia Cotarella, presidente di Assoenologi, è anche un docente universitario e promotore di numerosi progetti formativi che valorizzano il vino come patrimonio culturale” si legge nelle motivazioni del premio, ricordando che “il suo impegno sociale si riflette in progetti inclusivi, come l’esperienza con la comunità di San Patrignano. Riconosciuto con importanti onoreficenze,continua a rappresentare l’eccellenza enologica italiana con passione, rigore e visione”. Il premio, istituito con la legge 19 aprile 2024, viene assegnato a personalità che hanno contribuito in maniera significativa alla crescita e alla valorizzazione della tradizione culinaria e agroalimentare italiana.


“Sono profondamente onorato di ricevere questo riconoscimento e ringrazio la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Il vino non è solo un prodotto ma è un bene iconico, è cultura, è storia, è espressione del territorio” ha detto Cotarella, aggiungendo che “questo premio non è solo mio ma di tutti gli enologi, agricoltori e soprattutto produttori che ogni giorno lavorano con passione per rendere il vino italiano una delle grandi eccellenze del nostro Paese. Un pensiero particolare – ha concluso – lo dedico proprio ai produttori, che stanno vivendo un momento non semplice a causa di una situazione generale che non agevola i mercati. Ma sono certo che riusciremo a superare anche questo momento complicato, perché il vino italiano è stato e sempre sarà più forte di ogni avversità”.

Dazi, Cons. Brunello Montalcino: duro colpo a nostro principale mercato

Dazi, Cons. Brunello Montalcino: duro colpo a nostro principale mercatoMilano, 3 apr. (askanews) – “L’annuncio dei dazi Usa al 20% su tutte le produzioni europee, vini compresi, andrà inevitabilmente a colpire duramente anche la nostra Denominazione, che vede negli Stati Uniti il suo principale mercato di sbocco dove destiniamo oltre il 30% delle nostre esportazioni. Queste tariffe di fatto riguardano tutte le principali economie del mondo che alimentano una guerra commerciale dove ne usciremo tutti sconfitti e più poveri. Per questo il danno rischia di oltrepassare i confini statunitensi”. Così il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci commenta i dazi reciproci annunciati ieri sera dal presidente Trump.


“Queste misure avranno un effetto ad ampio spettro dove non solo il vino rischia di diventare un bene voluttuario sempre più inaccessibile per i consumatori ma allo stesso tempo andranno a colpire settori cruciali anche per la nostra economia locale come l’enoturismo” prosegue Bindocci, concludendo “ci appelliamo alle istituzioni e alle diplomazie europee affinché riescano a trovare un accordo con gli Usa per scongiurare una penalizzazione che colpirebbe in maniera inesorabile tutte le imprese”.