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L’arte del tatuaggio entra in chiesa con installazioni di Marco Manzo

L’arte del tatuaggio entra in chiesa con installazioni di Marco ManzoRoma, 20 mar. (askanews) – “Marco Manzo a Santa Maria dei Miracoli” è il titolo del percorso di installazioni, organizzato da “Il Cigno GG Edizioni”, che sarà allestito nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli (Piazza del Popolo, Roma) dal 21 marzo al 31 agosto 2024. L’ingresso è gratuito.


Il vernissage si terrà giovedì 21 marzo alle ore 19.00 nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli (Piazza del Popolo, Roma), mentre la Conferenza stampa si svolgerà nel corso della mattinata, alle 11.30, sempre nella stessa basilica. Interverranno, oltre all’artista Marco Manzo e a Lorenzo Zichichi de “Il Cigno GG Edizioni”, don Giuseppe Lorizio, direttore dell’ufficio Cultura e dell’ufficio Liturgico del Vicariato di Roma, e padre Ercole Ceriani, rettore della chiesa di Santa Maria dei Miracoli. Saranno allestite opere in marmo bianco di Carrara, mani di donne e di uomini che testimoniano la violenza sulle donne (opere reduci dalla 58′ Esposizione internazionale d’arte, la Biennale di Venezia), più alcune opere inedite: la scultura in marmo bianco “La Maddalena pacificata”, la “Croce gloriosa dei miracoli”, che sarà acquisita nel patrimonio artistico della stessa chiesa. Una “Croce gloriosa dei miracoli” in formato monumentale, alta circa 4 metri, realizzata con tecnica e materiali misti, e due installazioni che raffigurano due mani, “Le mani della crocifissione”.


“Marco Manzo, tatuatore e scultore contemporaneo – spiega Padre Ercole Ceriani, rettore della chiesa di Santa Maria dei Miracoli – , attraverso raffinate realizzazioni indaga i sentimenti umani e in particolare il tema della violenza contro vittime inermi. Nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli in Piazza del Popolo, alle sculture di Marco Manzo si accompagnano, in sorprendente e perfetta sintonia, testi biblici. Anche se redatti in tempi antichi e in ambienti culturalmente distanti dal nostro, le citazioni bibliche, come l’opera di Marco Manzo, testimoniano un vissuto che accomuna l’esperienza dell’essere umano di tutti i tempi e luoghi. Nella storia, come nella vita, ci si imbatte in eventi non decifrabili, molte domande rimangono inevase e spesso i conti non tornano: la vittima appare inerme davanti alla prepotenza e il grido di aiuto rimane in perenne attesa di una risposta. Nonostante tutto i testi biblici, come le sculture di Marco Manzo, sono permeati da una ostinata e radicale fiducia in una possibilità di riscatto e di salvezza”. Il percorso proposto attraverso le opere di Marco Manzo nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli documenta una sorprendente sintonia tra le opere dell’artista contemporaneo e i testi biblici. “La contemplazione di mani violente e di mani amorevoli accompagna il nostro percorso, perché ciascuno possa guardare le proprie mani e chiedersi se sono fonte di sofferenza o di consolazione per gli altri, non solo per coloro che amiamo, ma soprattutto per i derelitti della terra che incontriamo sul nostro cammino – dichiara Giuseppe Lorizio direttore dell’Ufficio Cultura, Vicariato di Roma – . E si tratta di una “buona novella”, che si conclude con una donna pacificata ai piedi della croce, che è colei a cui per primo si rivelerà il Risorto, oseremmo dire che è la prima redenta, “Apostola degli apostoli”, fuggiti dal calvario. Le mani intendono trattenere l’amato Signore, ma egli si sottrae da un vincolo che gli impedirebbe di svolgere la sua missione, compiuta nel momento in cui si è lasciato abbracciare, crocifisso, da Maria di Magdala e l’ha redenta col suo infinito e incondizionato amore. Su questo mistero umano e divino siamo chiamati a riflettere mentre contempliamo le opere di Marco Manzo esposte in una chiesa che richiama il miracolo dell’amore e invita alla conversione umana e cristiana. Anche chi non crede più infatti lasciarsi coinvolgere nel dinamismo di questa umanità che esprime violenza, tenerezza, abbracci e salvazione”.


Marco Manzo, visual artist, tatuatore, scultore e designer, opera sia nel campo del design sia della scultura. Durante la sua carriera è riuscito a portare con successo il suo segno anche nel mondo del tatuaggio, settore di cui è precursore e principale esponente, in particolare dello “stile ornamentale”: unendo vari stilemi, è riuscito a contestualizzare la sua produzione in vari musei di arte contemporanea. Manzo ha il merito di aver elevato il tatuaggio a forma d’arte, segnando così una tappa importante nella storia dell’arte. “Lo stile ornamentale, di cui vengo riconosciuto come precursore – spiega Marco Manzo – ha come scopo principale quello di ridisegnare il corpo o la scultura, slanciando le forme ed accentuando i punti di forza. Punto di partenza è quindi il corpo e non il disegno. Grazie allo studio dell’anatomia individuale il tatuaggio non diviene quindi la partenza cui il corpo deve adattarsi, ma conseguenza del corpo stesso. Proprio da questo nasce il disegno”. L’artista ha esposto al MAXXI e al MACRO di Roma, istituzioni dove sono state presentate le sue opere come “espressione d’arte contemporanea e alta moda”, e dove con la grande mostra Tattoo Forever, questa esposizione l’ha visto in veste non solo di artista ma anche di curatore e ha legittimato insieme ai Beni Culturali, al Comune di Roma e al Museo d’Arte Contemporanea, il tatuaggio come nuova forma d’arte. Inoltre, le opere di Manzo sono entrate, a vario titolo, al Moma e al Gagosian Museum di New York. “La mostra a Santa Maria dei Miracoli è stata fortemente voluta dal rettore della Chiesa, padre Ercole Ceriani;incontrando il sostegno convinto di monsignor Daniele Libanori, vescovo ausiliare della Diocesi di Roma per il settore centro, l’approvazione di don Giuseppe Lorizio, direttore dell’ufficio cultura, nonché l’approvazione dell’ufficio liturgico del Vicariato di Roma. Ha ottenuto l’autorizzazione della Soprintendenza dei Beni Culturali. Mai mi sarei immaginato di scoprire che il mio linguaggio artistico potesse essere in sintonia con il messaggio biblico – conclude Marco Manzo – . E’ stata per me una felice sorpresa che apre a nuove prospettive artistiche ed umane. Per questo ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita di questo evento”.

La personale di Azzurra Primavera: “100 ritratti oltre l’immagine”

La personale di Azzurra Primavera: “100 ritratti oltre l’immagine”Roma, 18 mar. (askanews) – Dal 21 marzo al 30 giugno 2024 Arimondi Circle presenta a Roma (in via Giuseppe Arimondi 3) la prima mostra personale dedicata alla fotografa Azzurra Primavera, che ne ripercorre l’esperienza umana e professionale, con oltre 100 scatti, molti dei quali inediti.


A cura di Cesare Biasini Selvaggi e Barbara Santoro, l’esposizione parte dalle fotografie che ricostruiscono la storia del teatro, del cinema, della tv degli ultimi trent’anni con i ritratti delle loro protagoniste e protagonisti, fino ai cicli di ricerca mai mostrati né pubblicati, come quelli dedicati ai rom e al World Pride del 2000 a Roma. La mostra, promossa da Luisa Melara, presidente di Arimondi Circle, presenta organicamente Azzurra Primavera e la sua produzione fotografica di artista libera, umana, dai profondi valori sociali, attenta alla condizione degli ultimi, alle battaglie per i diritti civili.


Cinque capitoli cronologici raccontano l’evoluzione fotografica di Azzurra Primavera: dagli esordi della seconda metà degli anni novanta, con la sezione “Un anno in camerino”, scatti inediti eseguiti nel dietro le quinte dei teatri della capitale (Eliseo, Manzoni, Argentina, Sistina, Valle, Quirino, La Cometa, Teatro dei Servi, Colosseo, Argot, Teatro dell’Orologio, Teatro Nazionale Parioli), dal primo ritratto di Mita Medici e, a seguire, tra gli altri, Enzo Garinei, Sabrina Salerno, Piera Degli Esposti, Carlo Giuffrè, Alessandro Haber, Giampiero Ingrassia, Enrica Bonaccorti, Corrado Pani, Cloris Brosca, Pamela Villoresi, Cinzia Leone, Lucia Poli, Luca Barbareschi, Massimo Ghini, Gabriele Lavia, Paola Pitagora, Pino Ammendola, Enzo Iacchetti, Sabrina Ferilli, Rodolfo Laganà, Nino Manfredi, Giorgio Albertazzi, Roberto Herlitzka, Neri Marcorè, Claudia Gerini, Gigi Proietti, Elena Sofia Ricci, Pietro Biondi, Rocco Papaleo. Si prosegue con il ciclo “ROM/mania” espressione di una ricerca artistica che, attraverso il linguaggio fotografico, va oltre la superficie visibile, raccontando storie di vita, comunità e incontri fortuiti che hanno plasmato il percorso di Azzurra Primavera.


Questo progetto è nato verso i primi anni dieci del duemila nel quartiere romano di Monte Sacro (dove la fotografa vive e ha il suo studio), lungo gli argini dell’Aniene, in prossimità dell’insediamento di una comunità rom. I rom hanno iniziato col tempo a chiedere ad Azzurra di fotografarli. È stata la curiosità reciproca a stabilire tra loro un legame. Questi ritratti, che la fotografa poi provvede a stampare e a regalare ai loro protagonisti, sono motivati da un profondo spirito umanitario, concentrato su persone marginalizzate dalla società. In questo stesso ambito, si iscrivono le fotografie in mostra dedicate all’epocale World Pride ospitato a Roma quell’8 luglio del 2000, l’anno del Giubileo. Una folla inaudita (tra le 300.000 e le 500.000 persone) che arrivò da ogni parte del mondo, immortalata per frammenti dall’obiettivo di Azzurra Primavera, impegnata da sempre nella lotta per i diritti civili della comunità LGBT a fianco della storica amica e attivista Imma Battaglia.


Il percorso espositivo continua con la sezione “Wanted” che mette in scena gli ultimi vent’anni di quei ritratti di Azzurra Primavera che hanno fatto la storia della fotografia italiana dello spettacolo, scatti apparsi sulle più importanti copertine di magazine italiani e internazionali, su giornali e libri, tra gli altri Sandra Milo, Stefano Bollani, Valentina Cenni, Renzo Arbore, Valentina Cortese, Barbora Bobulova, Eva Grimaldi, Imma Battaglia, Alberto Matano, Concita De Gregorio, la vincitrice del premio strega poesia Vivian Lamarque, le tre ricercatrici che hanno isolato il virus del Covid (Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita e Concetta Castilletti), Sergio Castellitto, Christian De Sica, Chiara Civello, Claudio Amendola, Isabella Ferrari, Angela Luce. La mostra presenta anche in anteprima due fotografie dell’ultimo ciclo avviato dall’artista solo a fine 2023 intitolato “L’attesa”, incentrato sul momento che precede l’ingresso degli attori di teatro in scena, quando questi sono già assorti e “in parte”. I primi due scatti esposti sono stati realizzati nel dietro le quinte del Teatro Stabile di Catania in occasione di “Anna Karenina” con la regia di Luca De Fusco e, come interpreti, Galatea Ranzi, Debora Bernardi, Francesco Biscione, Giovanna Mangiù, Giacinto Palmarini, Stefano Santospago, Paolo Serra, Mersila Sokoli e Irene Tetto. A completare il percorso, c’è la ricostruzione della camera oscura degli esordi di Azzurra Primavera.

Incontro a Roma con la sociologa femminista austriaca Edit Schlaffer

Incontro a Roma con la sociologa femminista austriaca Edit SchlafferRoma, 18 mar. (askanews) – Una delle principali femministe austriache, Edit Schlaffer, sociologa e fondatrice nel 2001 dell’organizzazione “Women Without Borders” a Vienna, sarà a Roma per l’incontro “Donne fra resistenza e partecipazione: una sfida al patriarcato”, in programma venerdì 22 marzo (17.30-19.30) presso la Casa Internazionale delle Donne (Sala Lonzi, primo piano) in via della Lungara 19 a Roma.


Dialogheranno con l’attivista austriaca – sulle ideologie del patriarcato come fattore destabilizzante – Maria Luisa Boccia, Nicoletta Dentico e Maura Cossutta. La repressione e l’esclusione delle donne in tutto il mondo è alimentata dalla guerra e le ideologie estremiste prendono di mira ragazze e donne, premettono le relatrici. L’arretramento dei diritti e delle libertà delle donne sono elementi a rischio in ogni società. Il principio dell’uomo forte – autocrati o signori della guerra – si basa su ideologie di misoginia. Per molto tempo abbiamo cercato le risposte nell’élite politica. Col tempo, però, è apparso chiaro che a comprendere meglio queste problematiche è la società civile, sottolineano.


Schlaffer ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui “100 Global Thinkers (Foreign Policy, 2016); “21 Leaders of the 21st Century (Women’s eNews 2010); “150 Movers and Shakers” (Newsweek 2011); “European of the Year” (Reader’s Digest 2018). L’incontro – in italiano e inglese con traduzione simultanea – è organizzato in collaborazione con il Forum austriaco di Cultura a Roma.

Gruppo MAG: contest per giovani artisti per raccontare l’azienda

Gruppo MAG: contest per giovani artisti per raccontare l’aziendaMilano, 13 mar. (askanews) – Interpretare l’attività e il dinamismo di un broker assicurativo con lo sguardo di giovani artisti, per valorizzare la cultura imprenditoriale attraverso la bellezza dell’arte. Il Gruppo MAG presieduto da Pierluca Impronta ha presentato questa mattina al MAXXI di Roma il bando di concorso gratuito dal titolo “IMMAGINA” per selezionare un artista italiano under 35 che rappresenti, attraverso un’opera, l’identità dell’azienda.


Le iscrizioni al bando sono state aperte durante la conferenza stampa di presentazione alla quale hanno partecipato rappresentanti istituzionali, imprenditori, giornalisti e artisti. Entro il 16 maggio 2024 i progetti delle opere di carattere pittorico, scultoreo, di arte digitale e fotografica dovranno essere presentati compilando il form sul sito www.immaginamag.com. L’artista partecipante è incoraggiato a trarre ispirazione dai cinque valori fondamentali a cui MAG vuole ispirarsi: italianità, stile, coraggio, cultura e visione internazionale, che ne caratterizzano l’attività di impresa proiettata verso il futuro ma solidamente ancorata alle proprie radici. L’opera, al suo interno, dovrà incorporare un “quadrato”, prima e unica linea grafica identificativa del Gruppo, forma modulare e personalizzabile, simbolicamente potente nella sua purezza formale, spazio di espressione della ricchezza degli universi possibili.


Un comitato scientifico presieduto dal presidente del Gruppo MAG Impronta e composto da Cecilia Casorati (critico d’arte e direttore dell’Accademia di Belle Arti di Roma); Milo Goj (storico dell’arte e professore di Semiotica visiva presso Accademia di Belle Arti di Milano); Daniela Piscitelli (architetto, grafico e professore di Disegno Industriale presso l’Università Luigi Vanvitelli di Caserta); Sergio Risaliti (direttore del Museo Novecento di Firenze); Antonio Valentino (presidente dell’Associazione Giovani Collezionisti); Alessandro Vitiello (giornalista e gallerista), valuterà le proposte ricevute, privilegiando criteri legati alla qualità tecnica ed esecutiva, all’originalità e alla forza comunicativa delle idee. Il vincitore verrà ufficializzato alla fine del mese di giugno. In palio un premio del valore di 5.000 euro – di cui una parte in denaro e un’altra da convertire in borsa di studio per l’iscrizione ad un corso/master nel settore artistico – che sarà consegnato in occasione della cerimonia di premiazione, in programma il 14 novembre 2024 presso il MAXXI. “Sono lieto di annunciare il lancio del contest IMMAGINA, un’iniziativa in linea con la profonda specializzazione raggiunta dall’azienda nel mondo dell’arte e che riflette l’impegno concreto nel promuovere la cultura e sostenere la creatività emergente. Con questa sfida i giovani artisti sono invitati a esplorare la connessione unica tra le discipline artistiche e l’identità aziendale, con la libertà di interpretare il simbolo che ci caratterizza, l’iconico ‘quadrato’. Pur ricoprendo un ruolo strategico, volto a contribuire alla sostenibilità dei nostri clienti, non possiamo mostrare prove pratiche di ciò che facciamo, poiché la nostra attività si concentra sull’offerta di soluzioni più astratte. In questo contesto, l’opera vincitrice diventerà la manifestazione concreta dei nostri valori”, ha dichiarato Pierluca Impronta.

”Amore è poesia”, viaggio nel cuore della vita con versi Marco Rinaudo

”Amore è poesia”, viaggio nel cuore della vita con versi Marco RinaudoRoma, 12 mar. (askanews) – Un viaggio nel cuore della vita, affidato ai versi della poesia che diventa un ponte tra passato e presente. Una raccolta di ricordi, immagini, volti, sono al centro del nuovo libro di Marco Rinaudo “Amore è poesia”. Pagina dopo pagina l’autore ripercorre impressioni, sentimenti, dolore e meraviglia, con il desiderio di comunicare emozioni e narrare esperienze ma anche far riflettere, talvolta con ironia, su temi quotidiani delicati. Dopo il successo del romanzo d’esordio: “Il Capo Tonnara. Storie di mafia e di tonni”, un avvincente racconto ambientato nella splendida Favignana, isola siciliana appartenente all’arcipelago delle Egadi, Marco Rinaudo propone la sua prima selezione di poesie, edita da Il Cuscino di Stelle, con le quali esprime ancora di più la passione per la scrittura.


Il libro sarà presentato il 18 marzo 2024 ore 18.00, ingresso gratuito su prenotazione, nello storico Teatro delle Muse a Roma in via Forlì, lo spazio culturale, diretto da Rino Santoro, che ha ospitato in passato Compagnie primarie come quelle di Aldo Giuffrè, Gigi Reder, Luigi De Filippo, Aldo Fabrizi, Nino Taranto, Lando Buzzanca, Giacomo Rizzo, Ugo D’Alessio, Pietro De Vico, Enzo Turco, Luisa Conte e moltissimi altri altisonanti del panorama del repertorio classico napoletano e teatrale nazionale più in generale. Sul palco con l’autore l’editrice Milena Criscuolo e l’attore e regista Geppi Di Stasio, che interpreterà alcune poesie. Marco Rinaudo, nato a Trapani, e primo di cinque figli, si appassiona alla scrittura dopo numerose esperienze nel ramo commerciale e marketing per grandi realtà editoriali. Inizia a comporre poesie, con le quali partecipa a svariati concorsi letterari e poi, come giornalista, firma centinaia di articoli per le testate “Info”, “Roma Sud” e collabora anche con “Metro” e “Avvenire”.

Arte: Sostantivo Femminile, premiate nove donne di cultura

Arte: Sostantivo Femminile, premiate nove donne di culturaMilano, 11 mar. (askanews) – Si tiene questa sera nella Salone delle Colonne della Galleria d’Arte Moderna di Roma la premiazione della 16esima edizione del Premio Arte: Sostantivo Femminile, il riconoscimento ideato dall’Associazione A3M – Amici dell’Arte Moderna a Valle Giulia, mecenati della Galleria Nazionale, che celebra l’impegno delle donne nel plasmare il panorama culturale, artistico e imprenditoriale nazionale e internazionale.


A ricevere il Premio Arte: Sostantivo Femminile 2024, sarà la fumettista Bianca Bagnarelli, insignita della medaglia d’oro dalla Society of Illustrators nella categoria “short form” durante la Comic and Cartoon Art Competition, e le cui illustrazioni sono frequenti sulle pagine del New York Times e del New Yorker. Sarà Signora dell’Arte 2024 anche Monica Biagiotti, Executive Vice President, Global Consumer Marketing and Sponsorships di Mastercard, attualmente responsabile delle attività di brand e delle campagne pubblicitarie Priceless e alla guida della strategia di engagement dei consumatori in tutto il mondo. L’importante riconoscimento andrà inoltre al soprano lirico e Cavaliere della Repubblica Eleonora Buratto, nota per la sua versatilità vocale, la tecnica impeccabile e la presenza scenica magnetica grazie alle quali ha conquistato il pubblico nei più prestigiosi teatri d’opera del mondo. Otterrà il Premio anche la Presidente del Museo Egizio Evelina Christillin, con una lunga carriera non solo nella cultura ma anche nello sport, tanto da essere stata la prima donna in Italia dirigente sportivo con delega speciale alle Olimpiadi.


Ad essere premiata sarà poi Teresa Ciabatti, scrittrice e sceneggiatrice italiana, autrice noti romanzi tra i quali La più amata (Mondadori), con il quale è stata finalista al Premio Strega 2017, e Sembrava bellezza (Mondadori), finalista al Premio Strega 2021. Riceverà il riconoscimento di Signora dell’Arte 2024 anche la Presidente e CEO del gruppo Artemide Carlotta de Bevilacqua, imprenditrice e designer, considerata una delle principali protagoniste della progettualità e della visione imprenditoriale contemporanea. Verrà premiata anche la linguista Valeria Della Valle, Accademica corrispondente della Crusca e socia ordinaria dell’Arcadia, nonché membro Comitato direttivo della Fondazione Bellonci e del Consiglio Direttivo dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani. Per la 16esima edizione del Premio Arte: Sostantivo Femminile verrà inoltre premiata l’artista e pittrice Francesca Leone, selezionata nel 2023 dal Museo Maxxi di Roma, su incarico del MiC, per rappresentare l’Italia al Bihar Museum di Patna in occasione del G20 nel progetto Together We Art. Premiata, infine, Francesca Pennini, coreografa, regista e danzatrice, fondatrice e direttrice artistica di CollettivO CineticO, per il quale ha firmato oltre 60 creazioni, creando spettacoli anche per il Balletto di Roma e la compagnia Nazionale di Malta. La presenza di Francesca Pennini, artista profonda e consapevole, rappresenta anche un riconoscimento per la ricerca sperimentale a livello di danza contemporanea, che porta sotto i riflettori di un premio istituzionalizzato anche le frange più innovative della scena artistica, e questo è certamente un buon segnale per chi si occupa di pratiche d’avanguardia.


“L’arte ha il potere unico di riuscire a celebrare ed esprimere il concetto di diversità in molteplici modi – ha commentato la presidente dell’Associazione A3M Maddalena Santeroni – attraverso infinite possibilità di forme e narrazioni.Attribuire ogni anno, proprio nel nome dell’arte, questo Premio a donne che, grazie alla loro unicità, si sono distinte in settori così diversi fra loro, significa per noi non solo premiarne il talento e l’impegno, ma anche contribuire a difendere i valori della diversità e dell’inclusione in una società che ci vorrebbe sempre più omologati, ma senza riconoscere a tutte e tutti eguali diritti”.

Il Liceo Tasso si fa museo, in mostra opere classiche pubbliche inedite rubate o dimenticate

Il Liceo Tasso si fa museo, in mostra opere classiche pubbliche inedite rubate o dimenticateRoma, 3 mar. (askanews) – “Il ritmo dell vita degli uomini”: Roma 16 marzo-19 maggio”. Ovvero opere d’arte classiche inedite recuperate dal nucleo antifrodi dei Carabinieri o che vivono abitualmente minuziosamente archiviate ma altrettanto consapevolemte abbandonate al buio dei magazzini dei Musei pubblici italiani e collezioni private che riprendono vita e tornano a vedere la luce da metà marzo a metà maggio nella storica aula magna del liceo classico statale di Roma Torquato Tasso di Roma, grazie a lavoro e fatica di studenti e insegnanti della ben nota scuola di formazione classica della capitale.


Il Tasso infatti per due mesi sta per diventare anche museo aperto al pubblico (su prenotazione) con studenti medi nelle vesti di allestitori e guide quella stessa aula magna tardo ottocentesca di via Sicilia a Roma che ha fatto da oltre un secolo del Tasso uno dei più noti autorevoli e storici licei classici statali dall’ Italia unita in poi. Luogo di formazione di molti esponenti della classe dirigente politica e culturale italiana ed insieme culla delle proteste studentesche degli anni settanta e ottanta. E che solo pochi mesi fa è stato teatro apripista della nuova stagione di occupazioni studentesche dei licei che sta attraversando il Paese. I riflettori sul Tasso per due mesi saranno accesi sulla sua identità di luogo simbolo del “made in Italy Cultura” che il liceo classico rappresenta, unicum modello ed eccellenza pressochè mondiale nel sistema di istruzione media. Con il valore doppio di essere geograficamete situato al centro del Muncipio numero uno – ovvero il più centrale- di Roma: il centro del centro mondiale dell’ arte classica .


Sono queste le ragioni che hanno fatto nascere la prima mostra pubblica in una scuola pubblica. Nell’anno in cui si sono aperte le prime iscrizioni on line al nuovo “liceo del made in Italy” news entry nel sistema di istruzione italiano, insomma, è stato altresì siglato quest’accordo di sprimentazione senza precedenti all’insegna del valore del liceo classico quale eccellenza del “made Italy” culturale italino. A metterci la firma sono stati il ministero della Cultura nella persona del direttore generale dei Musei di Stato Massimo Osanna insieme a studenti, insegnanti e preside del liceo classico statale Tasso. Con benedizione e patrocinio di Comune di Roma e Regione Lazio. Più precisamente, a realizzare il progetto sono stati gli studenti di alcune classi che erano state negli anni scorsi in visita agli scavi di Pompei incontrando lì per la prima volta Osanna in qualità allora di Sopraintendente, il dirigente scolastico della scuola Paolo Pedulà, un gruppo di insegnanti di lettere classiche coordinato dalle professoresse Marirosa Bruno e Giuseppina Pirro. Aiutati da un gruppo di genitori che si sono appassionati al progetto. E di alcune grandi aziende che hanno accettato di fare da Mecenate economico e/o tecnico per una iniziativa comunque non alla portata delle sole magre casse di qualsivoglia scuola pubblica del nostro Paese: Ferrovue Poste Italiane, Ferrovie dello Stato Italiane,CompySis, Agenzia Italia Nasce e si apre al pubblico così: “Il ritmo della vita degli uomini”, slogan con copyright d’autore di successo garantito plurimillenario: Archiloco….


Ecco dunque la genesi di “Il ritmo della vita degli uomini Archiloco, fr.128 W. Liceo Torquato Tasso, Roma Esposizione temporanea 16 marzo – 19 maggio 2024 . I busti di Eracle ed Afrodite, le teste votive fittili, vasi di diversa forma e funzione quali kylikes, anfore, crateri, piatti (provenienti prevalentemente dall’Etruria Meridionale) – promette il comunicato stampa redatto dagli studenti del Tasso- sono solo alcuni esempi di quanto è esposto.Un arco temporale ampio, che va dal VII sec. a.C. al II sec. d.C., materiali differenti (marmo, terracotta, ceramica, bronzo, pasta vitrea) sono i “testimoni” di una vita raccontata attraverso il mito, la devozione, la quotidianità”. “Il percorso del visitatore sarà avvincente, dal momento che egli non sarà da solo, ma gli studenti lo accompagneranno rendendolo partecipe della narrazione”, asscurano la scuola e il Mibac. “La Direzione generale Musei e l’Istituzione scolastica hanno collaborato alla realizzazione di un progetto che, nel suo genere, rappresenta un unicum. Una mostra temporanea di cinquanta reperti, la maggior parte dei quali mai esposti, recuperati da Musei, collezioni private e università statunitensi grazie al prezioso intervento dei Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale, e provenienti soprattutto da tombe scavate clandestinamente”.


L’idea nasce dalla proposta “visionaria” del Direttore generale Musei, Massimo Osanna, in occasione di una giornata di dibattito dedicata a Pompei e ai musei italiani organizzata dal Liceo classico, che aveva invitato il professore per un dialogo con gli studenti. È la prima volta che un Liceo accoglie un’esposizione e ne fa propria la descrizione, la “contestualizzazione letteraria” e la divulgazione dei contenuti oggetto di approfondimento. Il valore aggiunto che la scuola, in quanto Liceo Classico, ha potuto ascrivere all’ideazione della mostra, risiede proprio nella “contestualizzazione letteraria”, ovvero nel racconto della suggestione visiva esercitata dai reperti attraverso gruppi di versi tratti da Omero, i Lirici greci, Eschilo, Sofocle, Euripide e Virgilio, Il metodo seguito è stato quello di incardinarne il racconto all’ interno di quattro temi portanti (UOMO – DIO – CORAGGIO – AMORE) grazie ai quali è possibile comprendere appieno la bellezza del mondo antico.Ad ogni tema è stato attribuita una notazione di colore, ben visibile agli occhi del visitatore, al fine di facilitarne l’associazione con gli oggetti descritti. Appuntamento per la presentazione alle stampa venerdi 15 marzo alle 15 al Liceo Torquato Tasso di Roma in via Sicilia 168. E dal giorno dopo, per due mesi no stop, scuola pubblica in mostra aperta al pubblico.

Anche Banca Ifis sostiene la mostra su Giacomo Matteotti a Roma

Anche Banca Ifis sostiene la mostra su Giacomo Matteotti a RomaRoma, 29 feb. (askanews) – Banca Ifis in prima fila per promuovere la cultura e l’arte sostenendo una mostra che ripercorre la vita di uno dei padri fondatori della Democrazia in Italia. La Banca è infatti main partner di “Matteotti. Vita e morte di un padre della Democrazia”, l’introspettiva organizzata dal Museo di Roma che dal primo marzo al 16 giugno 2024 ripercorrerà il cammino politico e la drammatica fine di uno dei protagonisti della storia italiana.


“Matteotti è stato una delle figure più iconiche del primo Novecento italiano e ancora oggi, a cent’anni dalla sua scomparsa, i suoi valori e ideali ispirano la nostra democrazia. Come Banca attenta al mondo della cultura e dell’arte, siamo perfettamente consapevoli di come la conoscenza del passato sia fondamentale per costruire un futuro migliore. Per questo, ci impegniamo attivamente nel promuovere iniziative culturali come questa, che favoriscano una maggiore consapevolezza civica basata sulla comprensione della nostra storia”, ha dichiarato Ernesto Fuerstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis. Curata da Mauro Canali, la rassegna propone numerosi materiali inediti tra documenti, lettere, fotografie, e filmati dell’Archivio Storico Luce e della Rai.


La mostra “Matteotti. Vita e morte di un padre della Democrazia” vanta il Patrocinio del Ministero della Cultura e il sostegno attivo dell’Archivio Centrale dello Stato, degli Archivi di Stato di Rovigo e di Roma, delle Fondazioni Anna Kuliscioff, Circolo Fratelli Rosselli, Giacomo Matteotti e Filippo Turati.

”Piero Calamandrei, tra diritto e politica”, convegno a Colleferro

”Piero Calamandrei, tra diritto e politica”, convegno a ColleferroRoma, 26 feb. (askanews) – “Piero Calamandrei, tra diritto e politica itinerari di un percorso umano e spirituale” è il titolo del convegno – organizzato da Pierluigi Sanna, sindaco di Colleferro e vicesindaco Metropolitano – che si terrà martedì 27 febbraio alle ore 17.30 presso l’Auditorium Fabbrica della Musica di Colleferro.


Parteciperanno all’incontro, oltre a Sanna: la giornalista e scrittrice Claudia Conte, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il giurista e vice-presidente della Corte Costituzionale Giulio Prosperetti, la presidente Anci Giovani Lazio Federica Battafarano e il magistrato Stefano Amore. Padre costituente, citato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso sul 25 aprile dello scorso anno, Piero Calamandrei ha rappresentato, e rappresenta, una delle figure principali della nostra storia politica e culturale. Sostenitore della Resistenza, ha fondato le proprie passioni civili e la sua fede nel diritto, partendo dall’Italia liberale e giolittiana, attraversando gli anni del regime fascista, per poi regalarci, nel primo decennio repubblicano, una matura testimonianza civile e politica che ancora oggi è patrimonio a cui attingere.

Tolfa, incontro con la fotografa Valentina Vannicola

Tolfa, incontro con la fotografa Valentina VannicolaRoma, 24 feb. (askanews) – Oggi alle 17.30 si terrà al Teatro Claudio di Tolfa (Roma) un evento speciale: l’incontro con la fotografa Valentina Vannicola, per presentare e raccontare La Processione mistica, un’opera fotografica lunga oltre 7 metri creata nell’ambito del suo progetto sul Purgatorio, realizzata con il sostegno del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma e acquisita nel 2022 nella Collezione di Fotografia del Museo stesso. L’opera è ospitata fino al 3 marzo 2024 nella mostra Fuori Tutto: il nuovo allestimento della Collezione che mette in mostra la sperimentazione della scena creativa più attuale, tra le acquisizioni più recenti, i grandi maestri e le giovani generazioni.


L’evento al Teatro Claudio sarà un focus sulla genesi dell’opera fotografica comunitaria di Valentina Vannicola – dal territorio al museo, dal museo al territorio – che riporta quest’imponente opera nei luoghi della sua creazione: a Tolfa, nelle campagne della Tuscia a nord di Roma. Il progetto è stato realizzato in collaborazione del Museo Civico Archeologico di Tolfa, dell’Accademia d’alta moda e d’arte del costume Koefia di Roma e con il supporto del Comune di Tolfa. Insieme all’artista, interverranno Simona Antonacci, Responsabile Fotografia MAXXI Architettura, Benedetta Cestelli Guidi, docente universitaria e storica dell’arte e Giordano Iacomelli, direttore del Museo Civico Archeologico di Tolfa. Esponente della staged photography – la tendenza della fotografia contemporanea a presentare come reali scene costruite secondo le dinamiche proprie della cinematografia – Valentina Vannicola ha esposto i suoi progetti in diverse gallerie e festival in Italia e all’estero: Brasile, Australia, Germania, Quatar, Francia, Spagna, Portogallo, Austria, Malta. Con La Processione mistica prosegue il suo progetto di ricerca sulla Divina Commedia di Dante Alighieri iniziato nel 2011 con L’Inferno di Dante.


Presentata nell’allestimento insieme a quattro ritratti, una video installazione, disegni, materiali di lavoro, abiti, accessori e il documentario di Alessandro Toscano, l’opera si ispira alla processione descritta da Dante nel XXIX Canto del Purgatorio. Al centro della foresta del Paradiso terrestre si dispiega un corteo di simboli: i sette candelabri, che segnano il passaggio dalla ragione alla luce della fede; i ventiquattro bianchi seniori; gli animali dell’Apocalisse, con le loro ali riveste di occhi; il grifone dorato, bianco e vermiglio, simbolo della natura terrena e divina di Cristo. (segue)