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A Roma focus su rapporti Italia-Canada nel settore ittico

A Roma focus su rapporti Italia-Canada nel settore itticoRoma, 27 gen. (askanews) – Il Canada è tra i primi esportatori globali di prodotti ittici, con un valore annuo di esportazioni verso l’Europa che supera i 500 milioni di euro. E dei rapporti nel settore ittico tra Italia e Canada si parlerà il prossimo 3 febbraio a Roma in un incontro organizzato per rafforzare i rapporti commerciali tra Italia e Canada da Euromed Group in collaborazione con l’Ambasciata del Canada in Italia, la Canadian Chamber in Italy, il Lobster Council of Canada e Assoittica.


Grazie agli accordi commerciali internazionali, come il CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), gli scambi commerciali nel settore ittico si sono rafforzati. E nel 2023, l’import italiano di prodotti ittici dal Canada ha superato i 120 milioni di euro, con un trend in crescita costante. Durante l’evento sarà presentata la qualità premium e la sostenibilità dei prodotti ittici canadesi, offrendo allo stesso tempo approfondimenti di esperti, sessioni B2B personalizzate e uno sguardo approfondito al mercato italiano.

Il 29 gennaio l’Agrifood forum 2025 di Rinnovabili

Il 29 gennaio l’Agrifood forum 2025 di RinnovabiliRoma, 27 gen. (askanews) – Agrifood Forum, l’evento digitale dedicato all’agricoltura e all’alimentazione sostenibili, torna il 29 gennaio 2025 per la sua quarta edizione in una veste rinnovata. Dopo il successo degli anni passati, l’appuntamento affiancherà alla consueta diretta streaming un incontro in presenza grazie alla collaborazione con Confagricoltura, che ospiterà l’evento nella sua sede nazionale di Palazzo della Valle a Roma.


L’evento è organizzato dalla media company Rinnovabili in collaborazione con Confagricoltura e con il patrocinio di RSE (Ricerca sul Sistema Energetico), PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area), Symbola ed Earth Day Italia. “Agricoltura vs. Ambiente: causa del problema o parte della soluzione?” è il tema della quarta edizione del Forum. Istituzioni, associazioni, aziende e innovatori sono chiamati a rispondere a una questione urgente: come rendere le pratiche agroalimentari un drive di transizione verso la sostenibilità ambientale.

Assemblea turismo verde Cia: focus sui valori del cibo

Assemblea turismo verde Cia: focus sui valori del ciboRoma, 27 gen. (askanews) – Nei campi come a tavola, le buone pratiche contro lo spreco alimentare, al centro dell’Assemblea annuale delle associazioni di Cia-Agricoltori Italiani, Turismo Verde per la promozione degli agriturismi e la Spesa in Campagna, dedicata alla vendita diretta, in programma a Roma giovedì 30 gennaio, alle 10, in Auditorium “Giuseppe Avolio”.


L’appuntamento dal titolo “I valori del cibo. Verso una rivoluzione alimentare che guarda al futuro”, sarà introdotto dall’intervento del presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, per poi dare il via allo spazio di approfondimento e confronto sullo stato dell’arte in materia di circolarità nella filiera agroalimentare, tra ricerca, assetto normativo, esperienze di business to consumer e, soprattutto, ruolo del mondo agricolo dai mercati contadini agli agriturismi. Interverranno: Mara Bizzotto, senatrice della Repubblica; Mario Grillo, presidente nazionale di Turismo Verde-Cia; Luciano Sbraga, direttore Ufficio Studi FIPE; Andrea Segrè, direttore scientifico dell’Osservatorio internazionale Waste Watcher International – Università di Bologna; Giulia Gallo, ricercatrice Università di Pisa; Beatrice Tortora, presidente nazionale la Spesa in Campagna-Cia e Fausto Jori, amministratore delegato EcorNaturasì.

Aiab: caso Timmermans, stop attacchi ad associazioni ambientaliste

Aiab: caso Timmermans, stop attacchi ad associazioni ambientalisteRoma, 27 gen. (askanews) – Ambiente e agricoltura non possono essere posti in contrapposizione: un ambiente sano necessita di un’agricoltura pulita, così come un’agricoltura sostenibile richiede un ecosistema integro. Per questo gli attacchi alle associazioni ambientaliste s”ono assurdi e infondati e rischiano di rimettere in discussione il Green Deal europeo e la strategia Farm to Fork che sono invece l’unica via possibile per tutelare entrambi i mondi”. E’ questa la posizione di Aiab in merito alla polemica suscitata a seguito della pubblicazione sul quotidiano olandese De Telegraaf su presunte sovvenzioni da parte della Commissione europea a gruppi ambientalisti con il compito di fare lobbying a favore delle riforme del Green deal.


“Noi siamo a favore del Green Deal e saldamente dalla parte di chi ha proposto un cambio di paradigma nel sistema di produzione agricolo”, spiega in una nota il presidente di AIAB Giuseppe Romano, sottolineando che è necessario rimettere al centro della discussione politica gli obiettivi della Farm to Fork e puntare al 25% della SAU bio entro il 2030. “La crisi climatica sta già mettendo in ginocchio le produzioni agricole, ed è indispensabile agire con politiche mirate e ambiziose”, afferma Romano. “Il tempo delle polemiche sterili è finito: ora servono azioni concrete”. “Peraltro – continua Romano – è quanto meno imbarazzante che ad accusare le associazioni ambientaliste di fare lobbying siano proprio le grandi organizzazioni professionali europee che hanno un peso politico e un’organizzazione lobbistica imponente e che hanno di fatto governato e gestito i fondi pubblici attraverso la PAC che in questi anni non ha certo evidenziato standard ambientali eccessivi”.


La quadra che è necessario trovare, secondo AIAB, non sta né nella contrapposizione tra i due mondi, agricolo e ambientalista, né nei metodi di produzione basati sulla manipolazione genetica, come le NBT, ma nel cambio di paradigma produttivo, al cui centro vi sono l’agricoltura e la zootecnia biologica. “L’Europa ha indicato nella strategia Farm to Fork la via da seguire. Ci auguriamo fortemente che il dibattito torni a concentrarsi su questo invece che seguire continue deviazioni pericolose per tutti, che portano a una sterile polarizzazione del dibattito”, conclude.

Oggi si insedia la task force per la gestione del rischio

Oggi si insedia la task force per la gestione del rischioRoma, 27 gen. (askanews) – Si insedierà oggi la Task Force per la gestione del rischio, tra Caa, Consorzi di Difesa, Masaf, Ismea e le Compagnie Assicurative coordinata da Agea. Il portato delle emergenze climatiche, delle epidemie, oltre all’aumento dei costi legato alla situazione internazionale, è causa di forti difficoltà per le imprese agricole che il Masaf sta cercando di risolvere con un piano di attività serrato.


In relazione alla campagna 2024, produzioni vegetali, la Task Force si riunirà per condividere una procedura straordinaria, ha spiegato in una nota il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Tratterà anche le eventuali questioni relative al settore zootecnica 2023 e 2024, considerata la dotazione di liquidità approvata dalla recente finanziaria 2025. Nelle more dell’assenza della disponibilità finanziaria, non era infatti possibile emanare i bandi. È dunque pronta la risposta del Ministero che, con il supporto di tutti gli attori della filiera, intende prevenire ulteriori danni economici e promuovere la ripresa delle attività del settore. Agea, in qualità di organo strumentale del Ministero, fin dall’inizio dell’anno 2023, ha messo in atto un piano straordinario per risolvere tutte le questioni pregresse dal 2015 al 2023. In relazione alla campagna 2024 produzione vegetali gestione del rischio SFR01, inoltre, l’Agenzia, sempre coordinata dal Masaf, ha portato ad erogare agli agricoltori risorse per un totale complessivo di 749 milioni di euro (tenuto conto anche del fatto che il contributo erogato per l’annualità 2023 era fissato al 52% del premio e non più al 70% come previsto per le annualità precedenti al 2023).

Nominato il Cda del Consorzio Cioccolato Modica, alla guida Peluso

Nominato il Cda del Consorzio Cioccolato Modica, alla guida PelusoRoma, 27 gen. (askanews) – Nominato il consiglio di amministrazione del Consorzio di tutela del Cioccolato di Modica Igp. Presidente del Cda è stato nominato Salvatore Peluso, vicepresidente Elvira Roccasalva e Nino Scivoletto è stato nominato preliminarmente direttore generale. Costituito il 21 novembre del 2024 , con decreto del 5 dicembre 2024 del Masaf, il Consorzio è formato da 15 aziende produttrici di cioccolato di Modica: Antica Dolceria Rizza, Spadaro 1964, Pasticceria Cappello, Casalindolci, Pagef, Ciokarrua, Dolce Arte, Dolcezze Modicane, Dolci Peluso, Donna Elvira, Luchino, Nacrè, Pasticceria Di Lorenzo, Sfizi Golosi e Tipico Barocco.


Consiglieri sono stati nominati Carmela Cicero, Maria Mallemi, Giovanni Cicero, Daniele Giurdanella, Carmelo Di Lorenzo, Rizza Giacomo e Rizza Giuseppe. Nel corso della riunione è stato reso noto anche che l’Ars ha inserito nella Finanziaria un contributo di 50mila euro, che il Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica IGP, potrà utilizzare per le attività di internazionalizzazione, di promozione e di partecipazione su base consortile agli eventi di promozione del cioccolato in Italia, in Europa e nel mondo.

Mais, perdura sofferenza settore. In calo produzione e superfici

Mais, perdura sofferenza settore. In calo produzione e superficiRoma, 27 gen. (askanews) – La campagna maidicola 2024 conferma la sofferenza del comparto mais, con rese, produzione e superfici in calo. Le rese si sono attestate in media a meno di 10 tonnelate per ettaro: il lieve calo rispetto al 2023 anche le superfici, che hanno fatto segnare il nuovo minimo storico degli ultimi 160 anni con circa 495mila ettari. La produzione raccolta è ridiscesa da 5,3 a 4,9 milioni di tonnellate, rimanendo quindi largamente insufficiente e inferiore al 45% del fabbisogno nazionale. Il costo complessivo del prodotto importato nel 2023/24 è sceso a 1,5 milioni di euro, -26%, favorito dal calo dei prezzi, -29%, a fronte di un aumento delle quantità importate, arrivate a un nuovo record storico prossimo a 7 milioni di tonnellate, +4%.


E, secondo l’indagine preliminare Istat sulle intenzioni di semina, le prospettive per il 2025 sono improntate verso una relativa stabilità delle superfici a livello nazionale, con una discreta ripresa nel Nord Est, +9%, dopo anni di calo, cui si contrappone una considerevole riduzione nel Nord Ovest, -13%, dove si attende una forte crescita delle foraggere temporanee, +10%, da attribuire probabilmente ai primi effetti della PAC. E’ quanto emerso nel corso della giornata del mais 2025 celebrata annualmente dal Crea Cerealicoltura e Colture Industriali. Durante l’incontro tenutosi a Bergamo ricercatori e i principali attori della filiera maidicola si sono riuniti per analizzare l’impatto di ricerca e innovazione per l’adattamento del mais ai nuovi scenari climatici, con particolare enfasi sui nuovi ibridi a bassa taglia, sul loro uso nell’alimentazione animale e sulla gestione del rischio climatico.


In particolare, gli ibridi a statura ridotta di circa il 30% e con internodi raccorciati hanno una maggiore stabilità, che può ridurre i rischi connessi agli eventi metereologici estremi, e la capacità di essere coltivali a più elevate densità rispetto agli ibridi convenzionali, favorendo un più efficiente utilizzo della radiazione. I vantaggi produttivi e di efficienza agronomica di questa innovazione genetica, misurati dalle prime sperimentazioni condotte in Italia, dimostrano l’importanza di adeguare correttamente il sistema colturale. Le Reti Nazionali di confronto varietale, coordinate dal CREA sugli ibridi di mais da granella e trinciato integrale nell’anno 2024, hanno evidenziato una resa media sulle 13,2 t/ha, l’8,5% in meno rispetto allo scorso anno. La stagione maidicola 2024 d’altra parte è stata alquanto problematica per l’alternarsi di condizioni meteorologiche di segno opposto, con piogge intense nel periodo della semina, seguite da condizioni di siccità e temperature elevate durante luglio e agosto, e con un abbassamento generalizzato delle temperature, accompagnato ancora da intense e diffuse precipitazioni, all’inizio di settembre, determinando significativi ritardi nelle operazioni di raccolta.

Caffè Borbone entra nel Consorzio Italia del Gusto

Caffè Borbone entra nel Consorzio Italia del GustoRoma, 27 gen. (askanews) – Caffè Borbone entra nel Consorzio Italia del Gusto, il network formato da aziende italiane che offrono prodotti di alta qualità nel settore alimentare. Nato a Napoli nel 1997, Caffè Borbone si è affermato come il marchio di riferimento nel settore del caffè, con oltre 30.000 tonnellate di caffè processate ogni anno, 2,7 miliardi di pezzi monoporzionati prodotti e distribuiti globalmente, un fatturato di 300,4 milioni di euro nel 2023, che ha messo a segno un incremento del 14,3% rispetto all’anno precedente.


“Siamo entusiasti di accogliere Caffè Borbone nel nostro Consorzio – spiega in una nota Giacomo Ponti, presidente di Italia del Gusto – La loro adesione rappresenta un arricchimento per la nostra rete, che si impegna ogni giorno a valorizzare le migliori eccellenze alimentari italiane nel mondo”. “Entrare a far parte del Consorzio Italia del Gusto rappresenta un’opportunità unica e promuovere i valori distintivi del Made in Italy – aggiunge Marco Schiavon, amministratore delegato di Caffè Borbone – La vera sfida è ricercare soluzioni che rispondano ai gusti e agli interessi delle persone, uno stimolo fondamentale per continuare a lavorare su un’offerta diversificata e sempre più completa, in particolare per i mercati internazionali. La tradizione dell’espresso italiano è diffusa in tutto il mondo ma ogni paese si distingue per proprie specifiche consuetudini”.


L’ingresso di Caffè Borbone, a pochi mesi dall’adesione di Molino Spadoni, rafforza il ruolo del Consorzio come ambasciatore del gusto italiano nel mondo e consolida l’impegno verso una crescita sostenibile e condivisa. La famiglia Italia del Gusto raggiunge ora i 30 associati.

Mozzarella di bufala Dop presenta dati produttivi e scenari

Mozzarella di bufala Dop presenta dati produttivi e scenariRoma, 27 gen. (askanews) – L’analisi dei dati produttivi 2024 e gli scenari che si delineano per la filiera nel 2025 saranno al centro di una giornata di studio promossa dal Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, con la partecipazione di tutti gli stakeholders del comparto.


“Mozzarella di Bufala Campana DOP: direzione Futuro” è il titolo dell’evento, che si terrà il 31 gennaio a Caserta. Saranno affrontati i temi chiave della qualità del prodotto, della tracciabilità della filiera e dell’accesso al credito. Il report dell’anno appena trascorso sarà illustrato dal direttore del Consorzio di Tutela, Pier Maria Saccani. A spiegare funzionamento e risultati del sistema di tracciabilità sarà invece Michele Blasi del Dipartimento Qualità Agroalimentare (Dqa), l’ente terzo incaricato dal 2013, con specifici decreti ministeriali, a svolgere i controlli e la certificazione della filiera della mozzarella di bufala campana Dop. A discutere del valore fondamentale della trasparenza ci saranno Antonio Limone, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (Izsm) e Salvatore Schiavone, direttore dell’Ispettorato Centrale Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) per la Campania e il Molise.


Sul versante economico Emanuele Fontana di Crédit Agricole porrà l’accento sul rapporto tra credito e comparto. Le conclusioni sono affidate al presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, e all’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo.

Qualivita compie 25 anni e festeggia tra gusto e cultura

Qualivita compie 25 anni e festeggia tra gusto e culturaRoma, 27 gen. (askanews) – Qualivita celebra 25 anni a supporto delle Indicazioni Geografiche e dei Consorzi di Tutela italiani e festeggia organizzando a Siena il Qualivita Festival, eddicato a “Il gusto della cultura e la cultura del gusto”. Il festival proporrà, da febbraio a maggio 2025, una serie di incontri aperti al pubblico con importanti figure della cultura e della scienza. L’evento inaugurale, il 7 febbraio, vedrà protagonista il filosofo Umberto Galimberti, seguito da personalità come l’economista Stefano Bartolini, il giornalista Patrizio Roversi, lo storico Duccio Balestracci, lo chef Massimo Bottura, il ministro Francesco Lollobrigida, il manager Luigi Lovaglio e il direttore di Treccani Massimo Bray. Il ciclo si concluderà il 13 maggio con lo psicoanalista Massimo Recalcati.


A partire dal 2000 Qualivita ha intrapreso un percorso ricco di progetti e iniziative per sostenere la crescita delle Indicazioni Geografiche e i Consorzi di Tutela. Nel 2007 nasce il primo Atlante Qualivita, strumento di divulgazione delle DOP IGP diventato poi, con il supporto di Treccani, un’opera enciclopedica che ha contribuito a valorizzare l’agroalimentare di qualità come patrimonio culturale nazionale. Oggi la Fondazione intende proseguire il proprio percorso con il progetto Qualivita 2030. Sostenuto da soci fondatori di prestigio – Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Origin Italia, CSQA e RINA Agrifood – l’iniziativa punta a potenziare la divulgazione scientifica e a promuovere sinergie tra comunità accademiche, filiere produttive, Consorzi di Tutela e istituzioni internazionali come la FAO. L’obiettivo è affrontare in modo strutturato le grandi sfide contemporanee del settore agroalimentare, contribuendo al suo sviluppo sostenibile.


Tra le altre iniziative del 2025 anche l’edizione speciale Atlante Qualivita 25esimo anniversario in collaborazione con Treccani e l’istituzione del Premio nazionale Qualivita, un riconoscimento dedicato a personalità che hanno contribuito in modo significativo alla crescita della “Dop economy” attraverso collaborazioni con i Consorzi di Tutela DOP e IGP italiani. A chiusura delle celebrazioni, Siena ospiterà nel dicembre 2025 il VII Forum europeo sulla qualità alimentare. L’evento vedrà la partecipazione del Commissario europeo all’agricoltura Christophe Hansen e di rappresentanti delle principali istituzioni europee e nazionali. Sarà un’occasione cruciale per discutere il futuro delle Indicazioni Geografiche alla luce della riforma delle IG e delle nuove sfide globali del settore agroalimentare.