Granchio blu, Bonaccini: positivo intervento del GovernoRoma, 19 mar. (askanews) – “Bene la moratoria sui mutui per le imprese e gli sgravi fiscali destinati ai settori pesca e acquacoltura in forte crisi a causa dei danni provocati dal granchio blu, un provvedimento in linea con quanto da noi richiesto la scorsa estate”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale all’Agricoltura e pesca, Alessio Mammi, nel merito dell’intervento del Governo a favore del comparto che vede l’applicazione alla pesca e all’acquacoltura del Fondo di solidarietà nazionale, in passato utilizzato solo per il settore agricolo.
Dall’estate 2023, la Regione Emilia-Romagna aveva chiesto l’intervento di moratoria e altri strumenti di sostegno al settore, per assicurare un adeguato aiuto economico ai pescatori investiti dalla calamità e per contrastare i danni all’ecosistema ambientale. “La Regione – proseguono in una nota Bonaccini e Mammi – nel frattempo ha già messo a disposizione delle imprese danneggiate 1 milione di euro di indennizzi per la mancata raccolta delle vongole nel corso del 2023 e ha previsto nel bilancio 2024 il pagamento alle imprese della pesca di un contributo pari a 1,5 euro al kg per la raccolta del granchio blu, fino a un ulteriore milione di euro. La situazione per l’ecosistema del Delta del Po e l’economia locale è molto critica, con ricadute sociali gravi per tutta la nostra comunità: ora serve una strategia nazionale efficace e concreta”.
Copa e Cogeca: preoccupa progetto materiale riproduttivo vegetaleRoma, 19 mar. (askanews) – Secondo il Copa e la Cogeca il progetto di relazione sul materiale riproduttivo vegetale è motivo di preoccupazione per il futuro agricolo dell’Ue. Oggi il progetto di relazione di Herbert Dorfmann (PPE, IT) sul materiale riproduttivo vegetale (PRM) è stato adottato durante la riunione della commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale con 25 voti favorevoli, 2 contrari e 17 astensioni.
Ma, secondo i sindacati delle cooperative agricole europee, il progetto mette a rischio il mercato comunitario delle sementi di alta qualità, attraverso l’estensione del campo di applicazione delle deroghe e dei test volontari di sostenibilità. Per quanto riguarda la conservazione dinamica, le quantità massime di varietà vegetali per persona e per anno sono infatti illimitate, “il che a sua volta crea incentivi allo sviluppo di un mercato parallelo e incontrollato delle sementi che il Copa e la Cogeca non possono sostenere”. “Inoltre – proseguono – il suggerimento contenuto nella bozza di rapporto di effettuare test volontari su frutta e verdura suscita allarme nella comunità agricola”.
Il Copa e la Cogeca sottolineano quindi la necessità di testare i criteri di sostenibilità, in particolare per gli impianti convenzionali NGT 1 ai sensi della legislazione sulle persone a mobilità ridotta e invitano i deputati “a ritornare ad una versione più fedele della proposta iniziale della Commissione”. Le recenti proposte della Commissione europea per un regolamento sulle piante della Nuova Tecnica Genomica (NGT), insieme alle revisioni delle direttive sulla commercializzazione delle PRM a partire dal 5 luglio 2023, sono considerate dal Copa e dalla Cogeca come un passo avanti positivo. Queste proposte, presentate dopo oltre un decennio di rinvii, sono viste quindi come un punto di partenza promettente per la realizzazione di soluzioni praticabili, che dovrebbero essere prese in considerazione nei prossimi negoziati interistituzionali.
Lollobrigida: agricoltura, Governo Meloni ha indicato strada in UeRoma, 19 mar. (askanews) -“Grazie al presidente Giorgia Meloni, che lo ha ribadito oggi in Senato, nel Consiglio europeo del 21 e 22 marzo, dopo anni di emarginazione nei più importanti consessi internazionali, l’agricoltura torna centrale in Europa”. È quanto annuncia il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, commentando le comunicazioni del Presidente del Consiglio al Senato.
“Con il documento strategico sulla PAC presentato all’Agrifish lo scorso febbraio abbiamo rappresentato le criticità e gli errori che l’Europa ha compiuto fino ad ora e indicato una strada per correggerlo – ha aggiunto Lollobrigida – Oggi l’Europa comincia a rendersi conto che, se manca l’agricoltura, viene giù tutto. Gli agricoltori, primi ambientalisti e bioregolatori del nostro pianeta, sanno che c’è un’Italia che lavora al loro fianco per tutelare il settore e non imporre vincoli che non hanno fatto altro che tradire quel rapporto fondamentale che deve esserci tra terra e uomo”. Il ministro ha ribadito che l’obiettivo dell’Italia “è ripensare la sovranità alimentare in Europa. La sfida della sicurezza alimentare è dare buon cibo a tutti e non possiamo raggiungerla se non diamo valore a chi ogni giorno lavora per garantire la qualità delle nostre produzioni. Ci auguriamo – conclude Lollobrigida – che dalle discussioni di Bruxelles l’agricoltura si possa riappropriare del ruolo che i padri fondatori dell’Unione europea avevano tracciato, lasciando da parte ideologie e puntando su un maggiore pragmatismo”.
Coldiretti: Pac semplificata,meno burocrazia a 500.000 agricoltoriRoma, 19 mar. (askanews) – La revisione della Politica agricola comune salva dalla burocrazia mezzo milione di piccoli agricoltori italiani, secondo una stima della Coldiretti che, in occasione del vertice del Consiglio Ue in programma il 21 e 22 marzo a Bruxelles, ha organizzato per giovedì 21 marzo un vertice nella capitale belga tra il presidente Ettore Prandini, la giunta dell’organizzazione e il Commissario dell’Agricoltura dell’Unione Europea Janusz Wojciechowski. L’appuntamento è per le 13.30 nella sede dell’organizzazione a Bruxelles.
Le modifiche alla Pac di cui si discuterà in Consiglio Europeo andrebbero ad eliminare alcuni vincoli green che pesano sulle aziende agricole, spiega Coldiretti, a partire dall’obbligo dei terreni a riposo, della rotazione e delle altre misure della condizionalità, oltre che più flessibilità per gli Stati. Dopo aver incassato le prime forme di semplificazione, che per Coldiretti da considerare comunque punto di partenza e non di arrivo, e il ritiro della direttiva agrofarmaci, “sarà ora di fondamentale importanza anche l’introduzione dell’abolizione dei limiti sugli aiuti di stato finalizzati al superamento del de minimis, per poter attuare la moratoria dei debiti necessaria rispetto alle difficoltà che le imprese agricole stanno vivendo, conclude l’associazione agricola.
Alleanza Cooperative: bene Masaf su firma decreti granchio bluRoma, 19 mar. (askanews) – Soddisfazione dell’Alleanza delle Cooperative pesca e acquacoltura per la firma del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ai decreti, voluti per affrontare l’emergenza granchio blu, che estendono anche alla pesca il Fondo di solidarietà nazionale previsto dal decreto legislativo n.102/2004, in passato utilizzato solo per il settore agricolo.
Si potrà così prorogare fino a 24 mesi le rate dei mutui e avere l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali. “Una boccata di ossigeno per i nostri operatori del Veneto e dell’Emilia Romagna che dalla scorsa estate sono alle prese con una emergenza senza precedenti che ha letteralmente distrutto il lavoro di migliaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori – commenta la cooperazione – che negli ultimi decenni erano riusciti a strappare dalla povertà una zona notoriamente depressa, trasformandola nel polo della venericoltura più importante d’Italia e d’Europa per produzione ed occupazione”.
Da Comagri ok nuovi regolamenti su materiali riproduttivi vegetaliRoma, 19 mar. (askanews) – Via libera della commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento Europeo alle relazioni sui nuovi regolamenti sulla produzione e la commercializzazione di materiale riproduttivo vegetale, approvato con 25 voti a favore, 2 voti contrari e 17 astensioni e forestale, approvato con 32 voti a favore, 1 voto contrario e 9 astensioni. Le relazioni adottate dalla commissione per l’agricoltura saranno ora sottoposte al voto in plenaria, possibilmente durante la sessione del 22-25 aprile. Se adottati, costituiranno la posizione del Parlamento in prima lettura. Il dossier sarà seguito dal nuovo Parlamento dopo le elezioni europee del 6-9 giugno.
I requisiti per la produzione di materiale riproduttivo vegetale dovrebbero applicarsi non solo alla commercializzazione ma anche alle importazioni nell’UE, precisano gli eurodeputati dell’Agricoltura nella loro relazione. I deputati propongono di consentire agli agricoltori di scambiarsi tra loro una quantità limitata di qualsiasi tipo di materiale riproduttivo vegetale, non solo di sementi, come proposto dalla Commissione. La quantità consentita sarà fissata dalla Commissione per ciascuna specie.
Per sostenere la conservazione delle risorse fitogenetiche, i deputati propongono anche di facilitare la commercializzazione delle varietà da conservazione. L’accesso, la vendita e il trasferimento di varietà da conservazione in piccole quantità dovrebbero essere esentati dalle regole, aggiungono i deputati. Il rapporto estende inoltre a 30 anni il periodo di registrazione delle varietà da conservazione. Per quanto riguardo il materiale riproduttivo forestale, i deputati propongono che gli Stati membri possano richiedere il supporto tecnico della Commissione durante l’elaborazione di piani di emergenza per una fornitura sufficiente di materiale riproduttivo forestale per rimboschire le aree colpite da eventi meteorologici estremi o disastri. Gli Stati membri dovranno cooperare tra loro per garantire la fornitura di materiale riproduttivo forestale per le aree transfrontaliere colpite, si legge nel testo adottato.
Ancora, il materiale riproduttivo forestale dovrà essere tracciabile dalla raccolta alla commercializzazione. I produttori di materiale riproduttivo forestale avranno l’obbligo di notificare alle autorità nazionali la loro intenzione di raccogliere materiale riproduttivo forestale prima del taglio per consentire l’organizzazione dei controlli. I deputati propongono anche di consentire agli operatori professionali dotati di competenze, infrastrutture e risorse sufficienti – e non solo alle autorità nazionali – di rilasciare etichette ufficiali che accompagnano i singoli lotti di materiale riproduttivo forestale sotto la supervisione dell’autorità competente. Secondo il rapporto, l’etichetta dovrebbe includere un codice QR con istruzioni su come prendersi cura, conservare e piantare il materiale riproduttivo forestale.
Il progetto di legge sul materiale riproduttivo vegetale sostituisce dieci direttive che stabiliscono le norme attuali. Uno degli obiettivi principali del regolamento è quello di migliorare la diminuzione dell’agrobiodiversità nell’UE aumentando la varietà di materiale riproduttivo vegetale sul mercato. Il valore totale delle sementi e delle piantine utilizzate nell’agricoltura dell’UE è stato di 13,3 miliardi di euro nel 2021. Circa 2 milioni di ettari di terreno dell’UE vengono utilizzati per la produzione di sementi certificate. Il settore delle sementi nell’UE impiega circa 52.000 persone.
A Mind EsselungaLab: dal robot che fa l’insalata al market senza casseMilano, 19 mar. (askanews) – L’idea della sperimentazione è nel nome stesso: EsselungaLab. Proprio per questo esce dalla tradizionale classificazione dei supermercati per aprire le porte alla sperimentazione di nuovi modi di fare la spesa. Non a caso EsselungaLab nasce all’interno di Mind, il Milano innovation district, l’ex area di Expo 2015 dove l’innovazione disegna il futuro, dalla sanità all’università, alla ricerca fino alla “spesa”.
In viale Decumano 39, Esselunga ha aperto, infatti, un nuovo spazio in cui sperimentare un concetto innovativo di retail e soluzioni all’avanguardia per nuove esigenze di consumo. La struttura rappresenta un unicum nella proposta dei negozi Esselunga, nata proprio per testare processi e strumenti per rispondere ai cambiamenti di stile di vita con un impegno verso un futuro più sostenibile e inclusivo. Il negozio che sorge alle porte di Milano, ha tre anime: il market essenziale, la caffetteria e l’offerta di ristorazione veloce, e si sviluppa su due piani per una superficie di circa 600 metri quadrati. Al piano terra si trovano la caffetteria, con 100 posti a sedere, tra interno e dehor, e il market di 70 metri quadri per una spesa grab&go che offre prodotti essenziali in modalità self-service.
Proprio il market è il cuore di una nuova esperienza di acquisto grazie a una tecnologia innovativa basata su un sistema che integra computer vision e sensori intelligenti. In sostanza il cliente, dopo aver prelevato gli articoli desiderati da ogni scaffale, entrando nell’area self-checkout troverà la lista completa di tutti gli articoli selezionati che il sistema ha inviato in tempo reale direttamente alla cassa. Una volta controllato il carrello virtuale, il cliente potrà quindi pagare e uscire dal negozio. Salendo al primo piano, c’è invece l’area della ristorazione espressa, 130 posti a sedere inclusa la lounge in terrazza, con uno spazio aperitivi e panineria, la cucina a vista e un’isola per la preparazione di insalate. Anche qui è l’innovazione tecnologica a farla da padrona con un curioso “cobot”, un robot in grado di interagire con gli operatori per la preparazione di insalate e uno schermo oled trasparente. La sperimentazione riguarda anche l’offerta di ristorazione: dai primi ai cocktail passando per proposte vegetali e ricette healthy, il menù è in continuo rinnovamento, con sperimentazioni che vengono testate e, se necessario, modificate all’occorrenza.
EsselungaLab è stato sviluppato, grazie alla collaborazione con l’associazione “Design for all Italia”, con il coinvolgimento di clienti di diverse fasce di età ed esigenze che hanno fornito idee e spunti per creare un ambiente con arredi, spazi e segnaletica fruibili da tutti. Sono stati così introdotti accorgimenti come i corrimani delle scale di collegamento tra i due piani a doppia altezza per essere utilizzati anche dai bambini e l’impiego di totem digitali interattivi, semplici da consultare e che offrono un processo di pagamento rapido e intuitivo. Infine la sostenibilità: dagli arredi in materiali riciclati o riciclabili, ai pannelli solari sul tetto per la produzione di energia fino alla riduzione al minimo della plastica, l’attenzione all’impatto green ha riguardato tutta la progettazione dello spazio.
De Castro: ok a semplificazione Pac entro fine legislaturaRoma, 19 mar. (askanews) – “I nostri agricoltori chiedono risposte immediate, e il pacchetto di semplificazioni della Politica agricola comune va nella giusta direzione, con una riduzione degli oneri burocratici soprattutto per i piccoli produttori: per questo abbiamo dato il via libera a una procedura legislativa d’urgenza che porterà queste modifiche ad essere operative dal gennaio 2025”. Lo annuncia in una nota Paolo De Castro, membro della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, commentando la decisione odierna di procedere con un fast-track legislativo che porterà all’approvazione del testo ad aprile.
Come sottolineato da De Castro durante lo scambio con il Commissario alla PAC, il polacco Janusz Wojciechowski, “concordiamo sulla serie di semplificazioni sulle norme di condizionalità (Buone condizioni agronomiche e ambientali) della Politica agricola comune. Per quanto riguarda le aree non produttive (BCAA 8), i nostri agricoltori non saranno infatti più obbligati a lasciare incolta una parte della superficie aziendale loro seminativi ad aree non produttive. Potranno invece scegliere, su base volontaria, di mantenere non produttiva una parte dei loro terreni o di creare nuovi elementi paesaggistici (come siepi o alberi) e, in questo caso, riceveranno un sostegno finanziario attraverso un nuovo eco-schema che tutti gli Stati membri dovranno offrire nei loro piani strategici nazionale”. In merito alla rotazione delle colture (BCAA 7), spiega l’eurodeputato, gli Stati membri potranno offrire ai propri agricoltori la possibilità di soddisfare questo requisito anche tramite la diversificazione colturale. Inoltre, gli Stati membri potranno esentare alcune colture, tipi di suolo o sistemi agricoli particolarmente sensibili al cambiamento climatico dal rispetto della rotazione colturale, oltre che da requisiti relativi alla lavorazione del terreno, alla copertura del suolo (rispettivamente BCAA 5 e 6).
“Non solo – prosegue il parlamentare PD – le aziende agricole con meno di 10 ettari saranno esentate dai controlli e dalle sanzioni relative al rispetto dei requisiti di condizionalità, riducendo significativamente l’onere amministrativo per i piccoli agricoltori, che rappresentano il 65% dei beneficiari della PAC”. Per De Castro “sono positive anche le proposte volte a migliorare la posizione competitiva degli agricoltori, a partire dal lancio dell’osservatorio dei costi di produzione, dei margini e delle pratiche commerciali nella catena agroalimentare, che dovrà portare a interventi normativi per rafforzare le norme sui contratti tra agricoltori, trasformatori e grande distribuzione, potenziare le organizzazioni di produttori e correggere gli squilibri della filiera, anche tramite una più efficace applicazione transfrontaliera della Direttiva contro le pratiche commerciali sleali”.
“Ci auguriamo che altre iniziative possano seguire a questo pacchetto – conclude l’ex presidente della Comagri – a partire da un quadro temporaneo sugli aiuti di stato che conceda agli Stati membri la possibilità di intervenire rapidamente a supporto di quei settori maggiormente colpiti dagli squilibri di mercato e dalle impennate dei costi di produzione derivanti dall’invasione russa in Ucraina”.
Confagri Piacenza invia richieste e proposte su PsaRoma, 19 mar. (askanews) – Una missiva con richieste e proposte alla presidente della Cabina di regia provinciale per contrastare la Psa, Monica Patelli, è stata inviata oggi dalla Sezione di Prodotto Carni Bovine e Suine di Confagricoltura Piacenza che si è riunita qualche giorno fa per condividere lo stato avanzamento lavori della Cabina e al contempo aggiornarsi sullo stato dell’emergenza.
Gli allevatori riuniti hanno discusso una serie di questioni pratiche su modalità e tempi degli spostamenti, autorizzazioni e quant’altro sta costituendo problema, soprattutto, hanno congiuntamente deciso di portare il loro contributo all’interno della Cabina per il tramite di Giovanna Parmigiani, presidente di sezione di prodotto, che siede in loro rappresentanza all’interno della Cabina medesima e di incalzare l’organismo i cui tempi, ad avviso degli allevatori, sono troppo dilatati e incompatibili con la situazione. “Gentilissima – si legge nel documento – I suinicoltori ritengono che le tempistiche ad oggi fissate per gli incontri di aggiornamento della cabina siano incompatibili con l’emergenza e chiedono, comprendendo l’impossibilità di indire riunioni collegiali più ravvicinate, un’informazione, attraverso report e verbali, almeno settimanale sulle azioni messe concretamente in campo dalla cabina nel tempo intercorrente tra gli incontri. Si evidenzia – prosegue la lettera – che la mancanza di celle frigorifere per stoccare le carcasse nel rispetto delle norme costituisce ad oggi un impedimento pesante all’aumento degli abbattimenti e si chiede alla Presidente della Cabina di regia che si interfacci con l’Ausl affinché venga velocemente risolto il problema”.
Inoltre, si richiede che almeno una parte dei fondi che la Regione ha dichiarato di poter mettere a disposizione per la gestione dell’emergenza “vengano destinati alla copertura delle spese di caccia sostenute dai bioregolatori, specificatamente si chiede che venga stanziato un incentivo superiore e dedicato per l’abbattimento delle femmine di cinghiale”. Ancora, si precisa che la “parte produttiva si potrebbe vedere costretta, al fine di ottenere per lo meno la moratoria sui mutui e adeguati sgravi fiscali, a far avanzare nelle sedi competenti la richiesta di attuazione dello Stato di emergenza, pur consapevole che ciò implicherebbe il parallelo blocco di tutte le esportazioni nazionali delle prestigiose produzioni suinicole”. “Confido nella disponibilità e nella solerzia della Presidente della Cabina – commenta Parmigiani – il prossimo incontro in programma è fissato il 27 marzo. È chiaro che occorre un’operatività diversa. Attendiamo già in quella sede una risposta alle nostre proposte”.
21 marzo giornata mondiale foreste, Confagri: vanno valorizzateRoma, 19 mar. (askanews) – Valorizzare il patrimonio forestale nazionale e ottimizzarne la gestione ai fini di una maggiore sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Questo il messaggio di Confagricoltura in occasione della Giornata mondiale delle Foreste, che ricorre il 21 marzo, quest’anno dedicata all’innovazione.
Le foreste italiane si estendono su oltre 11 milioni di ettari, un valore che è raddoppiato negli ultimi 50 anni ed è pari a quasi il 40% del territorio nazionale. Soltanto negli ultimi 10 anni la superficie boschiva è aumentata del 4,9% (fonte: Masaf). Una crescita – sottolinea Confagricoltura – che però non è frutto di specifiche politiche attive di rimboschimento, bensì dell’abbandono delle attività primarie e dello spopolamento di aree montane e collinari. “Le foreste rappresentano un enorme patrimonio per il nostro Paese – rimarca Enrico Allasia, presidente della FNP Risorse boschive e Coltivazioni legnose di Confagricoltura – Basti pensare ai servizi ecosistemici che mettono a disposizione e alla sempre maggiore fruizione da parte dei cittadini, che ne riconoscono il valore, come anche al valore economico delle filiere legno-energia. Occorre una migliore programmazione gestionale del patrimonio forestale – aggiunge Allasia – favorendone la valorizzazione anche attraverso l’introduzione di innovazioni tecnologiche, sia a livello tecnico-produttivo, sia di prodotti finali, con l’obiettivo di incrementarne la produttività, dando maggiore forza alle filiere per ridurre i costi, generare reddito ed esternalità positive per la società e l’ambiente”.
Oggi soltanto il 18% della superficie forestale italiana è soggetta a piani di gestione e, sebbene la produzione di legno e di altri prodotti rimanga stabile, diminuiscono le segherie e le infrastrutture per le utilizzazioni in bosco. Il patrimonio boschivo è inoltre fondamentale per l’assorbimento di CO2. Per tale motivo Confagricoltura auspica che le disposizioni europee ed italiane in materia possano effettivamente dare la possibilità di valorizzare i crediti di carbonio prodotti dalle superfici forestali italiane.
“Siamo stati il primo Paese ad applicare la Strategia Forestale europea, che ha tra i principali obiettivi una gestione forestale sostenibile, l’efficientamento dell’impiego delle risorse naturali, lo sviluppo di conoscenze multidisciplinari per la tutela delle foreste, attraverso attività di ricerca, formazione professionale e promozione dei prodotti forestali – conclude Allasia – Abbiamo quindi tutti gli strumenti per migliorare nella gestione di questa enorme ricchezza”.