Consorzio Finocchiona Igp fa 10 anni, 2024 anno recordRoma, 11 apr. (askanews) – Compie 10 anni il Consorzio della Finocchiona IGP, che riunisce 38 produttori delle colline toscane: un traguardo che arriva dopo un anno da record che ha visto un aumento della quantità di insacco fino a 2 milioni e 400 mila chilogrammi, volumi quasi raddoppiati rispetto all’anno di fondazione del Consorzio, per un fatturato che si attesta intorno ai 25 milioni di euro.
Sul fronte export, sebbene l’Italia rimanga il primo mercato con il 69,5%, cresce la Germania che raggiunge il 17% (su un totale del 25% dell’export in Ue) e l’Inghilterra che arriva al 3,5%, confermandosi il primo paese extra-UE per consumi. “Crediamo che la ristorazione sia il principale biglietto da visita per il nostro prodotto e per il nostro territorio – ha detto Antonella Gerini, vicepresidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP – quindi la sinergia con i ristoranti della zona è per noi fondamentale”.
Barilla accordo con la Formula 1: partner ufficiale per la pastaMilano, 11 apr. (askanews) – Barilla nuovo partner della Formula 1. E’ stata infatti siglata una collaborazione pluriennale tra i due marchi che, si legge nella nota dell’annuncio, sono “radicati nell passione, nella tradizione e nella gioia delle esperienze condivise”.
In qualità di partner ufficiale, Barilla avrà una forte presenza sia in pista che fuori. I fan potranno gustare i Barilla Pasta Bar nel Paddock Club di Formula 1 e nel Paddock. Ci saranno anche segnaletica a bordo pista, attivazioni digitali e promozioni per i consumatori che raggiungeranno milioni di spettatori in tutto il mondo. Ma un’auto da F1 velocissima e un delizioso piatto di pasta cosa hanno in comune? A spiegarlo è Paolo Barilla, vicepresidente del gruppo alimentare di Parma ed ex pilota di F1: “All’inizio può non essere ovvio, ma dietro a entrambi, e allo sforzo che serve per realizzarli, ci sono professionisti qualificati, appassionati e determinati, spinti dal desiderio di continuare a migliorare. La nostra più grande soddisfazione è poter offrire a tutti gli uomini e le donne della F1, dopo un’intensa competizione, un meritato piatto di pasta”.
“Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Barilla nella famiglia di Formula 1, una collaborazione che profuma di passione e tradizione – ha dichiarato Stefano Domenicali, presidente e Ceo di Formula 1 – Due storie che condividono gli stessi valori di eccellenza, autenticità e il piacere di vivere insieme momenti straordinari. Non vediamo l’ora di iniziare questa incredibile avventura con il nostro nuovo partner, certi che aggiungerà un gusto elevato alle emozioni della F1”. Paolo Barilla, nella sua carriera di pilota sportivo, dopo aver vinto nel 1976 il Campionato italiano Karting, ha gareggiato con Lancia, Alfa Romeo e Porsche, vincendo la 24 Ore di Le Mans nel 1985. Ha anche corso nel Campionato mondiale Sportscar e negli Stati Uniti con Porsche. Nel 1988, trasferitosi in Giappone, si unisce a Toyota come pilota e collaudatore per Bridgestone e culmina la sua carriera nel 1990 con una stagione in Formula 1 con la Minardi, gareggiando nel Gran Premio del Giappone.
“Nei prossimi anni, non vediamo l’ora di accogliere al tavolo tutti gli appassionati di F1 ogni fine settimana di gara, per far loro vivere l’emozione delle corse e il comfort di un ottimo pasto – aggiunge Ilaria Lodigiani, Barilla chief category & marketing officer – Questa partnership è un invito a celebrare insieme i momenti che contano, perché crediamo che condividere un pasto abbia il potere di trasformare gli sconosciuti in una famiglia. In pista, a casa o a tavola, Barilla e Formula 1 uniscono le persone al di là dello sport e della cucina”.
Lollobrigida: con cabina regia più controlli su merce importataRoma, 11 apr. (askanews) – Già attiva da oltre due anni presso il ministero dell’Agricoltura, grazie al Disegno di Legge sulla difesa dei prodotti alimentari italiani viene formalizzata per legge la Cabina di regia per i controlli nel settore agroalimentare.
Oltre all’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi del Masaf, ne fanno parte Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Guardia Costiera, Agea, Agenzia delle Dogane e Vigili del Fuoco. “Un altro atto concreto a difesa del Made in Italy”, commenta sul proprio profilo Fb il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
16-18 maggio in Umbria Porchettiamo, festival porchette d’ItaliaRoma, 11 apr. (askanews) – Torna in Umbria, nel borgo di San Terenziano di Gualdo Cattaneo, la 15esima edizione di Porchettiamo, il festival delle porchette d’Italia, dal 16 al 18 maggio. Per tre giorni verrà così celebrata la regina dello street food, una tradizione gastronomica italiana che si fa conoscere sempre di più: la porchetta. L’evento è stato presentato giovedì 10 aprile a Roma nella sala stampa della Camera dei Deputati e durante l’evento si è parlato anche dello stato dei lavori del percorso avviato per il riconoscimento del marchio di qualità IGP alla porchetta umbra.
Dopo il riconoscimento del Cicotto di Grutti a Presidio Slow Food, ora il sostegno e la collaborazione del festival, come ha spiegato Anna Setteposte, “è quindi verso i lavori che stanno portando all’IGP per la porchetta umbra, con l’obiettivo di testimoniare e valorizzare il formidabile legame tra la storia gastronomica regionale e la lavorazione del maiale, che in Umbria ha radici antiche e documentate”. Grazie alla certificazione IGP sarà possibile tutelare questo prodotto, garantire la sua origine nonché le sue caratteristiche alimentari e i metodi di produzione ad essa associati. Il Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, Società in house della Regione Umbria, è soggetto accreditato per l’emissione della certificazione DOP e IGP, oltre che di altre tipologie di certificazione. “Ad oggi – prosegue il presidente del Parco Serafini – certifichiamo tutte le DOP e IGP regionali e una parte importante delle denominazioni nel settore del vino, ma operiamo anche in altre regioni. Sarebbe entusiasmante poter aggiungere anche la Porchetta nel novero delle nostre referenze”.
Il percorso è già avviato e a breve dovrebbe costituirsi il Comitato Promotore, destinato poi nel tempo ad evolversi in Associazione o addirittura in Consorzio di Tutela, a seconda della strada che si deciderà di prendere. Il passo successivo sarà quindi la redazione del Disciplinare di Produzione e poi del Regolamento di Controllo, onde poter presentare la domanda che vedrà il pronunciamento del Ministero prima e della Commissione Europea poi”.
Progetto sperimentale Nestlè su uso bucce nocciole come mangimeRoma, 11 apr. (askanews) – Si consolida il progetto sperimentale “Live-Haze”, di cui il Gruppo Nestlé in Italia è partner. Grazie al finanziamento del fondo Prin (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale) del ministero dell’Università e della Ricerca, il progetto sta studiando la possibilità di valorizzare vari scarti agroindustriali, tra cui le cuticole di nocciola, impiegandoli come ingredienti per la produzione di mangimi zootecnici, con l’obiettivo di favorire la creazione di un nuovo modello di economia circolare.
Nestlé ha destinato al programma gli scarti del processo di tostatura delle nocciole del suo stabilimento Perugina di San Sisto (PG) e, attraverso il contribuito di altre aziende del comparto che hanno aderito all’iniziativa, attualmente sono già state raccolte e utilizzate per l’alimentazione animale oltre 6 tonnellate di cuticole di nocciole. Il loro uso nella nutrizione degli animali risulterebbe particolarmente idoneo grazie all’elevata concentrazione di polisaccaridi, acidi grassi e sostanze antiossidanti come i tocoferoli. Al progetto “Live-Haze” prendono parte team di diverse università italiane: Università di Torino, Università di Catania, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Perugia e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Oltre all’analisi qualitativa sulla carne e il latte derivante da bestiame che ha seguito questo tipo di alimentazione, i ricercatori stanno sondando l’opinione dei consumatori per capire se siano favorevoli a nutrirsi di carne ottenuta da bovini alimentati con mangimi non tradizionali, ma realizzati con sottoprodotti dell’industria agroalimentare. In particolare, lo studio ha dimostrato come i partecipanti fossero tendenzialmente favorevoli all’idea di consumare carne ottenuta da bovini alimentati con mangimi non tradizionali, soprattutto se informati dei benefici ambientali e per la salute animale derivanti dai mangimi stessi. Tuttavia, coloro che si dichiaravano poco interessati ai metodi di alimentazione animale e alle tematiche di sostenibilità ambientale, tendevano a manifestare un maggiore scetticismo nei confronti di questi mangimi alternativi.
La partecipazione al progetto “Live-Haze” si inserisce nel più ampio impegno che Nestlé sta compiendo per la sostenibilità del proprio business, con l’obiettivo di generare un impatto positivo sulle comunità e sul pianeta. Il Gruppo sta lavorando per accelerare la transizione verso pratiche di agricoltura rigenerativa, migliorare la riciclabilità dei propri imballaggi, promuovere la creazione di nuovi modelli di economia circolare, dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e raggiungere quota zero entro il 2050.
Accordo Cia-UniSiena per misurare sostenibilità imprese agricoleRoma, 11 apr. (askanews) – Un progetto congiunto di misurazione e rendicontazione della sostenibilità delle imprese agricole italiane. Questo il tema e l’obiettivo dell’accordo tra Cia-Agricoltori Italiani e Università di Siena, siglato ieri dal presidente Cristiano Fini e dal rettore Roberto Di Pietra.
Santa Chiara Lab dell’Università di Siena, infatti, nell’ambito dell’area di ricerca “Spoke 9” del Centro nazionale Agritech finanziato dai fondi del Pnrr, sta implementando una metodologia per la misurazione delle performance di sostenibilità (economica, sociale, ambientale) delle aziende agricole, basata su standard nazionali e internazionali, definendo un vero e proprio “punteggio”. Focus su cinque filiere rappresentative del Made in Italy (vitivinicola, olivicola, lattiero-casearia, ortofrutticola, cerealicola) e su differenti dimensioni aziendali (micro, piccola e media). Con l’incontro del 20 marzo, alla presenza dei responsabili del Santa Chiara Lab, Angelo Riccaboni e Cristiana Tozzi, e di circa 60 referenti delle sedi regionali e provinciali, è stato costituito un gruppo di lavoro del sistema Cia finalizzato a testare la metodologia e validare quesiti e indicatori di misurazione della sostenibilità presso un numero concordato di imprese associate.
Scopo finale è quello di offrire a tutte le aziende agricole interessate, anche le più piccole, l’accesso gratuito a strumenti di misurazione e rendicontazione della sostenibilità; favorire il miglioramento delle performance di sostenibilità affiancando le imprese nell’identificazione dei punti di forza o di miglioramento; orientare le imprese associate nel percorso verso la cultura della sostenibilità, attraverso attività di sensibilizzazione e formazione; sostenere l’azienda associata nella valorizzazione della reportistica sulla sostenibilità presso gli Istituti bancari, il mercato intermedio e il consumatore finale. Cia si impegna, inoltre, a testare la misurazione della sostenibilità all’interno delle relazioni di filiera, individuando due specifici case-history. Infine, l’accordo tra Cia e Università di Siena prevede la reciproca volontà di proseguire la collaborazione per affinare la misurazione della sostenibilità in alcuni ambiti specifici e per sviluppare forme di validazione e certificazione, sempre nell’interesse delle imprese agricole italiane.
Coldiretti: il 12 aprile i fiori nei mercati di Campagna AmicaRoma, 11 apr. (askanews) – I fiori di primavera tornano nelle case degli italiani con una giornata dedicata a scoprire quali sono le varietà di stagione, per abbellire e colorare giardini, stanze e balconi con composizioni e vasi in vista della Pasqua.
L’iniziativa è della Consulta Florovivaismo della Coldiretti e di Campagna Amica con appuntamenti dedicati nella giornata di sabato 12 aprile nei mercati contadini lungo lo Stivale, da quello del Circo Massimo a Roma, a quello coperto di Milano, fino ai farmers market di Verona, Brescia, Bologna, Napoli, Cosenza, Sassari, Perugia, Ragusa. Gli esperti florovivaisti della Coldiretti spiegheranno come scegliere i fiori italiani in base alla stagionalità e alla provenienza per creare ricordi unici. Comprare e regalare fiori di stagione e del territorio aiuta – ricorda Coldiretti – a ridurre l’impatto ambientale, sostenere la biodiversità e le aziende florovivaistiche italiane.
Massimiliano Giansanti inaugura 218esimo Anno Accademico di AnaRoma, 11 apr. (askanews) – Sarà il presidente di Confagricoltura e del Copa, Massimiliano Giansanti, a tenere la prolusione che inaugurerà ufficialmente il 218esimo Anno Accademico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura lunedì 14 aprile, a partire dalle 15.30, presso la Sala dello Stabat Mater di Palazzo dell’Archiginnasio di Bologna.
La cerimonia sarà aperta dalla consegna della targa d’onore dell’Accademia al Gen. C.A. Andrea Rispoli, già comandante del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari Carabinieri e oggi capo dell’ufficio per la tutela della cultura e della memoria della Difesa. A seguire la relazione del professor Giorgio Cantelli Forti, presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, fornirà gli orientamenti delle attività accademiche per l’anno 2025. La cerimonia si concluderà con la consegna dell’Albero di Falcone all’Accademia Nazionale di Agricoltura da parte del Col. Aldo Terzi, comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Bologna.
Rota (Fai Cisl): dazi, evitare che siano i lavoratori a pagareRoma, 11 apr. (askanews) – “È comprensibile il richiamo del Governo ad evitare allarmismi, ma sarebbe un grave errore sottovalutare quel che sta accadendo. Oltre ai dazi, preoccupano molto le idee e i linguaggi di Trump. Le imprese italiane in qualche modo riusciranno a cavarsela, è già accaduto in passato durante diverse crisi, però sono processi di medio e lungo periodo, mentre nell’immediato una ricaduta sulle vendite e sul lavoro non possiamo escluderla”. Lo ha detto il segretario generale della Fai-Cisl Onofrio Rota in un’intervista al quotidiano Conquiste del Lavoro.
“Basta considerare che l’agroalimentare italiano esportato negli Usa vale 7,8 miliardi, il mercato americano solo per il nostro vino vale 2 miliardi, quasi il 25% del totale, e solo il vitivinicolo da noi occupa in tutta la sua filiera quasi 900mila addetti”, ha aggiunto. “Continuare a dialogare con gli Usa – afferma il sindacalista – è indispensabile, non solo per fattori economici, ma per motivi storici, geopolitici e persino morali, ma è chiaro che adesso per l’Europa è suonata la sveglia: o ci si muove uniti, evitando spaccature, nazionalismi, isolamenti, o saremo condannati all’irrilevanza. Poi nel lungo periodo – ha sottolineato – sarà doveroso cercare rapporti commerciali anche su altri fronti, in Asia, Sud America, Africa, purché si facciano accordi in grado di rispettare la reciprocità sul piano del lavoro, della sicurezza alimentare, dell’ambiente. Questi sono temi che abbiamo attenzionato, ad esempio, per l’accordo tra Ue e Mercosur, che a differenza di quello con il Giappone non darebbe al momento abbastanza garanzie su questi aspetti”.
Alla luce dei congressi territoriali e regionali e in vista del congresso nazionale che si terrà dal 4 al 6 giugno a Bologna, il leader della Fai-Cisl trae anche un primo bilancio delle spinte che giungono dai territori e dalle fabbriche: “C’è una grande consapevolezza di quanti sforzi dovremo fare per evitare che siano i lavoratori a pagare il prezzo di uno scenario globale in completo mutamento. Ma è una consapevolezza molto matura, vivace, per nulla rassegnata”.
Il 16 aprile assemblea Grana Padano Dop con ministro LollobrigidaRoma, 11 apr. (askanews) – Il Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano si riunirà in assemblea il 16 aprile a Montichiari, in concomitanza con il 70esimo compleanno del Consorzio, per sottoporre ai soci il bilancio 2024 e il preventivo sui budget promo pubblicitari del 2025. Sarà presente anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Il 2024 è stato il migliore anno di sempre con una produzione di 5.635.000 forme, cresciute del 3,2%, un export pari al 51,2% e quotazioni all’ingrosso del Grana Padano a livelli record. Oltre 2,9 milioni di tonnellate di latte della zona DOP (Lombardia, Veneto, Piacenza, Piemonte e Trentino) sono state trasformate in Grana Padano dando risultati soddisfacenti sia ai 135 caseifici che alle quasi 4.000 stalle coinvolte dalla DOP Grana Padano. Il bilancio 2024 chiude in sostanziale pareggio con 65 milioni di fatturato, di cui in promo pubblicità 47 milioni di euro. Per il 2025 gli investimenti promo pubblicitari saliranno a 53 milioni di euro distribuiti metà in Italia e metà all’estero ed è prevista una ulteriore crescita produttiva del 3%.
L’assemblea coincide temporalmente con il problema dei dazi USA e “affideremo al Ministro Lollobrigida, presente all’assemblea – spiega il Consorzio – i nostri auspici affinché la premier Meloni, che sarà il 16 e il 17 aprile prossimo in USA, possa tornare con buone notizie circa l’azzeramento, registrando assai positivamente i 90 giorni di sospensione dei dazi così come annunciati mercoledì 2 aprile, poi stabilita da Trump il 9 aprile”. Il Grana Padano, da sempre, paga il 15% di dazio, con l’aggiunta del 20%, costerebbe all’ingresso in USA quasi 6 euro al kg, cioè più del triplo di quanto un formaggio USA oggi paga per entrare nella UE. “Siamo fiduciosi, anzi sicuri – conclude il Consorzio – che il Governo troverà il modo di attenuare molto l’impatto dei dazi che potrebbero se confermati in futuro al 20% aggiuntivo, altrimenti, costare al sistema Grana padano nei primi 12 mesi di applicazione quasi 100 milioni di euro per danno diretto come mancata esportazione in USA del 20% del prodotto, che nel 2024 è stato di oltre 215.000 forme da 38 kg, e danno indiretto per l’appesantimento nei magazzini delle forme non più vendute negli USA”.