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Lollobrigida: soluzione a problema agrofarmaci sono le Tea

Lollobrigida: soluzione a problema agrofarmaci sono le TeaRoma, 10 apr. (askanews) – “La soluzione ai problemi di spendere soldi in agrofarmaci sono le Tea: noi abbiamo agricoltori che vogliono produrre, creare ricchezza, fornirci gli alimenti e le condizioni per avere una vita in equilibrio. Le Tea possono accelerare il processo che la natura compirebbe lo stesso per rendere più forte la pianta”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo all’assemblea di Fruitimprese a Roma.


“Gli scienziati riescono a immaginare questo percorso, ma la Ue ci mette troppo tempo per approvare: però ormai ci siamo – ha proseguito il ministro – stiamo arrivando alla fine e per fortuna l’Italia è all’avanguardia. Il Parlamento italiano ha autorizzato due anni fa la sperimentazione in campo e gli ecoterroristi distruggono i campi”, ha quindi ricordato riferendosi ai due episodi di vandalismo nei confronti di campi sperimentali in Veneto e in Piemonte. Il ministro dell’Agricoltura ha poi proseguito: “di agrofarmaci ne abbiamo bisogno, simo tutti interessati alla loro diminuzione ma come Governo non siamo disponibili a ridurre la ricchezza degli italiani senza una logica, ecco perché non capisco perchè vietiamo un agrofarmaco in Italia, che è però autorizzato in un altro paese della Ue: stiamo mettendo le condizioni per farci concorrenza da soli”.


“O il ministero della Salute – ha concluso Lollobrigida – ci mette in condizioni di avere le stesse regole per tutti o dobbiamo sollevare un problema di export-import con la Grecia. Io spero che vengano autorizzate quelle molecole indispensabili”.

Dal 14 al 16 aprile il Garum ospita la Città della Pizza

Dal 14 al 16 aprile il Garum ospita la Città della PizzaRoma, 10 apr. (askanews) – Torna a Roma la Città della Pizza con una nuova formula: tre le giornate di selezione, il 14, 15 e 16 aprile, tutte riunite nella Capitale, per nominare i 9 pizzaioli che prenderanno parte alla finale, in programma per domenica 14 settembre a Piazza di Siena, nell’ambito di Vinòforum 2025.


“Siamo pronti a dare il via alla nuova edizione de La Città della Pizza che quest’anno vedrà Roma protagonista sia delle qualificazioni che della finalissima – afferma Emiliano de Venuti, ideatore de La Città della Pizza – I suggestivi spazi del GARUM ospiteranno le selezioni che vedranno alternarsi decine di pizzaioli provenienti da ogni angolo d’Italia”. In ogni giornata di gara i candidati avranno a disposizione un forno professionale Valoriani per sfornare una pizza tradizionale, Margherita o Marinara, preparata utilizzando gli ingredienti di qualità presenti in dispensa. I primi 10 classificati, che avranno totalizzato il punteggio più alto, accederanno alla seconda fase, presentando il proprio cavallo di battaglia.

Ad Alessandra Oddi Baglioni il premio Civitas 2025

Ad Alessandra Oddi Baglioni il premio Civitas 2025Roma, 10 apr. (askanews) – Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, ha ricevuto oggi a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, il Premio Civitas 2025 come ‘Ambasciatrice di cultura e pioniera dell’agricoltura sostenibile e dell’imprenditoria femminile’. Manager e imprenditrice, ma anche scrittrice: questo riconoscimento celebra il suo impegno nella valorizzazione del lavoro delle “donne della terra”, come lei stessa ama definirle anche nei suoi libri.


Istituito dall’Associazione Nazionale Donne Elettrici per promuovere il dialogo interculturale e valorizzare le iniziative che favoriscono la coesione sociale, il Premio rappresenta un importante tributo alle donne che si sono distinte a livello politico, culturale e sociale, nella sostenibilità e nella difesa dei diritti civili. La cerimonia si è svolta nel Palazzo comunale, alla presenza della presidente dell’A.N.D.E, Gigliola Famiglietti, sono intervenuti rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale e della ricerca, con la partecipazione della presidente di Confagricoltura Donna Campania, Lucia Rinaldi.


“Questo premio è un segno di stima verso tutte le donne che ogni giorno si impegnano in azienda, conciliando il lavoro con la famiglia, dove sono un punto di riferimento – ha dichiarato Alessandra Oddi Baglioni nel suo intervento -. In questa regione ricca di bellezze e di eccellenze agroalimentari è importante lo sviluppo del settore, che ha bisogno di donne giovani. Continueremo a lavorare insieme per incentivare l’imprenditoria agricola innovativa e costruire una società più sostenibile, equa e inclusiva”. “Nella vita ho attraversato mondi diversi: dalla politica europea all’agricoltura, dalla scrittura all’impegno per l’imprenditoria femminile. Il filo conduttore è stato sempre lo stesso: costruire, innovare e contribuire a creare opportunità, soprattutto per le donne – ha concluso la presidente di Confagricoltura Donna -. Senza il settore primario, non esisterebbero né il settore secondario né il terziario. L’agricoltura è essenziale per il sostentamento di qualsiasi Paese ed è fondamentale che la società civile ne sia consapevole.”

Per agnello Sardegna Igp nuove etichette con Poligrafico e Zecca

Per agnello Sardegna Igp nuove etichette con Poligrafico e ZeccaRoma, 10 apr. (askanews) – Nuove etichette avanzate, analoghe a quelle utilizzate per banconote e certificati, realizzate in collaborazione con la Zecca e l’Istituto Poligrafico dello Stato in modo da renderle “difficilmente replicabili: sviluppando etichette avanzate, realizzate con sistemi di sicurezza analoghi a quelli utilizzati per la stampa di banconote e carte speciali, si proteggeranno maggiormente i consumatori e il lavoro dei pastori”. Lo annunciano i vertici del Contas, il consorzio dell’Agnello di Sardegna IGP, che nel periodo pasquale a causa dell’aumento degli agnelli nei banchi dei supermercati della Penisola, riscontrano frequentemente etichette errate o non conformi. L’ultimo caso in Emilia Romagna dove, in un punto vendita della Gdo, gli ispettori del Contas hanno evidenziato una criticità nel sistema di rintracciabilità e di etichettatura, dovuta all’operatività delle bilance basata su codici prodotto.


Nel caso specifico, il codice dell’”Agnello di Sardegna” è stato erroneamente associato a un agnello di origine estera, presente nei supermercati durante il periodo pasquale. L’involucro segnalato dai consumatori conteneva un cosciotto di origine slovacca, etichettato come “Agnello di Sardegna IGP”. Nel periodo pre-pasquale, spiega Contas, aumentano i casi di errore che “oltre a danneggiare la fiducia dei consumatori e il lavoro dei pastori, sono soggetti a specifiche sanzioni previste dalla normativa vigente, a tutela della trasparenza e del corretto funzionamento della filiera agroalimentare”. “Questi episodi ci spingono ad alzare ulteriormente l’attenzione – aggiunge il presidente del Contas Battista Cualbu -Implementare strumenti come il tracciamento digitale è essenziale per certificare provenienza e autenticità”.

Rocchi (Crea): ddl Difesa agroalimentare protegge made in Italy

Rocchi (Crea): ddl Difesa agroalimentare protegge made in ItalyRoma, 10 apr. (askanews) – “Il Crea è al fianco del Governo Meloni in questa azione fortemente voluta dal ministro Lollobrigida a tutela del nostro patrimonio agroalimentare”. Così Andrea Rocchi, presidente Crea, l’ente nazionale di ricerca dedicato all’agroalimentare e vigilato dal Masaf, in merito all’approvazione del Ddl Difesa dei prodotti alimentari.


“Si tratta di un provvedimento importante, anche e soprattutto per la diffusione di una più efficace protezione del made in Italy a tavola, a cui – prosegue Rocchi – con la nostra ricerca, possiamo contribuire in modo significativo, supportando le azioni di contrasto all’Italian sounding, anche nell’ambito della Cabina di regia istituita dal Ddl, e predisponendo una informazione scientificamente autorevole, a difesa di tracciabilità, qualità e tipicità delle nostre produzioni”.

Cia: accordo Ue direttiva suolo non abbia obblighi per agricoltori

Cia: accordo Ue direttiva suolo non abbia obblighi per agricoltoriRoma, 10 apr. (askanews) – L’accordo politico sulla direttiva sul monitoraggio del suolo, con l’obiettivo non vincolante di raggiungere “suoli sani” entro il 2050, può essere un passo avanti verso una normativa nazionale secondo Cia, ma non deve comportare obblighi diretti per gli agricoltori. Questo il commento di Cia-Agricoltori Italiani che negli anni ha sempre promosso campagne contro il consumo di suolo, l’erosione e la perdita di sostanza organica nei suoli europei.


“L’agricoltura ha bisogno di suolo, fertile e pulito, che è il primo asset su cui l’Europa può poggiare la battaglia per l’adattamento al cambiamento climatico e il contrasto alla perdita di biodiversità”, ha dichiarato il presidente nazionale Cia, Fini. Cia, ora, seguirà gli step successivi del processo legislativo al Consiglio e in Parlamento, accertandosi che il testo concordato ieri non comporti imposizioni di obblighi diretti e oneri burocratici agli agricoltori.

Carloni (Comagri): chiari obiettivi Ddl su agroalimentare

Carloni (Comagri): chiari obiettivi Ddl su agroalimentareRoma, 10 apr. (askanews) – “Ieri il Cdm ha approvato un importante Ddl sull’agroalimentare, fortemente sostenuto dalla Lega, per proteggere i prodotti alimentari italiani. Gli obiettivi sono chiari”. Così il presidente della commissione Agricoltura, il deputato della Lega Mirco Carloni, sottolineando che nel Ddl “si punisce chi truffa, introducendo reati come quello per chi inganna sui prodotti (provenienza, qualità, etichette false), con sanzioni più dure. Tutela DOP e IGP, perle del Made in Italy contro falsi e contraffazioni: mai più Parmisan e Prosek”.


“Altro importante obiettivo – prosegue Carloni – era quello di garantire trasparenza e sicurezza su ciò che si compra, con controlli più severi e tracciabilità dei prodotti. Si semplificano, inoltre, le regole per le aziende oneste e si usano gli alimenti confiscati per scopi benefici, evitando sprechi. Avanti così per un’Italia di qualità amata in tutto il mondo”, conclude il presidente della Comagri.

Cnr elabora tecnica per individuare il miele adulterato

Cnr elabora tecnica per individuare il miele adulteratoRoma, 10 apr. (askanews) – Una tecnica per individuare il miele adulterato. L’Ente italiano di Normazione (Uni) ha da poco pubblicato la norma UNI 11972:2025 Miele, che fornisce un metodo analitico basato sulla tecnica spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (NMR) in alta risoluzione per identificare marker specifici di tre aduteranti saccaridici maggiormente utilizzati per diluire il miele: inulina, zucchero invertito e sciroppo di mais/malto.


Analisi internazionali hanno infatti fornito segnali allarmanti, affermando che quasi la metà del miele importato in Europa da differenti nazioni europee ed extraeuropee non è conforme alla direttiva europea 2001/110/EC, che definisce gli standard qualitativi minimi per il miele per uso alimentare: è, cioè, da considerarsi adulterato. L’adulterazione più diffusa consiste nella diluizione di miele autentico con sciroppi saccaridici di diversa origine vegetale a basso costo, con composizione complessa e di difficile identificazione.


Oggi, grazie alla tecnica NMR, è possibile identificare e quantificare selettivamente dei segnali specifici per ogni tipo di adulterante saccaridico considerato nello studio. In pratica si osservano dei marker specifici presenti in concentrazioni elevate nei campioni di miele adulterati artificialmente. La tecnica è stata testata su tre varietà botaniche di miele, in particolare miele di castagno, millefiori ed acacia con i tre adulteranti saccaridici ed è stato messo a punto un protocollo analitico che ha testato l’adulterazione dei campioni di miele autentico con ciascuno dei tre adulteranti in percentuali dal 10% al 30% in peso. Il protocollo è stato condiviso con diversi laboratori nazionali di enti di ricerca diversi, che hanno analizzato gli stessi campioni e validato il metodo.


A mettere a punto la tecnica, il gruppo di lavoro “GL 23-autenticità degli alimenti” istituito nell’ambito dell’accordo di collaborazione attivo tra Cnr e UNI. Project Leader del Gruppo, è Roberto Consonni dell’Istituto di scienze e tecnologie chimiche Giulio Natta del Cnr di Milano, che spiega: “il miele, come altri prodotti alimentari di pregio, rappresenta un target per l’adulterazione per ottenere maggiori profitti; inoltre, in questi ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici, le quantità di miele risultano fortemente ridotte”.

Approvato Piano strategico nazionale delle aree interne (Psnai)

Approvato Piano strategico nazionale delle aree interne (Psnai)Roma, 10 apr. (askanews) – E’ stato approvato oggi dalla Cabina di regia per lo sviluppo delle aree interne, che si è riunita a Palazzo Chigi, il Piano strategico nazionale delle aree interne (Psnai). Il sottosegretario al Masaf Luigi D’Eramo, che ha partecipato in rappresentanza del Masaf, ha detto: “prosegue il lavoro e l’impegno del Governo per contrastare lo spopolamento e incentivare lo sviluppo delle aree interne che sono il cuore dell’Italia. Mantenerle vive significa preservare la vitalità di tutto il Paese. L’obiettivo è garantire ai giovani il diritto a restare e mettere in condizione gli agricoltori e gli allevatori di continuare ad essere i custodi di territori che vantano produzioni agricole di pregio, con una elevata tipicità”.


Per D’Eramo, grazie alla collaborazione “operativa e costruttiva fra le diverse politiche e i diversi assi di intervento si creano le condizioni per favorire la crescita di questi territori e dando maggiore rilevanza al ruolo del Piano strategico della Pac si rafforza l’azione della Snai”. “Il settore primario – ha aggiunto D’Eramo – gioca un ruolo determinante come motore di sviluppo delle aree interne e di montagna dove operano 310 mila imprese agricole che rappresentano circa il 47% del totale nazionale. Puntiamo a definire una specifica Strategia nazionale agricola. Anche alla luce dei risultati dello studio avviato dal Masaf in collaborazione con Unioncamere, che arriveranno entro fine 2025 – ha concluso D’Eramo – l’obiettivo è un documento programmatico che contribuisca a ridefinire gli strumenti più efficaci per programmare politiche di intervento a supporto delle attività produttive e delle comunità locali”.

Ismea: Ddl difesa agroalimentare pilastro per tutela made in Italy

Ismea: Ddl difesa agroalimentare pilastro per tutela made in ItalyRoma, 10 apr. (askanews) – “Il disegno di legge approvato ieri in Consiglio dei Ministri recante disposizioni sanzionatorie in materia di agricoltura e pesca è fondamentale per tutelare il valore dei prodotti di eccellenza italiani”: così in una nota congiunta il presidente di Ismea Livio Proietti e il direttore generale Sergio Marchi.


Ismea è impegnata nella rilevazione dei prezzi dei prodotti all’origine e dei costi medi di produzione, sempre nell’ottica di garantire con dati certi e attendibili la massima trasparenza al mercato, a vantaggio del settore primario della produzione agricola, ma anche di tutta la filiera e dei cittadini. Allo stesso modo, promuovere e tutelare i prodotti italiani di eccellenza, quella Dop economy che vale 20 miliardi di euro, “è un altro obiettivo di straordinaria rilevanza, a cui Ismea contribuisce con il rapporto annuale realizzato in collaborazione con Qualivita”, spiegano. “Tutte attività – concludono Proietti e Marchi – che oggi grazie a questo disegno di legge, fortemente voluto dal governo Meloni e dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, potranno essere esercitate con ancora più forza e autorevolezza, anche grazie agli accordi che Ismea ha sottoscritto e rinnovato in questi anni con le Forze dell’ordine, per una completa sinergia e la massima collaborazione istituzionale nell’impegno congiunto a tutela della legalità e della trasparenza nel campo agricolo e agroalimentare”.