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Gian Luigi Silvestri nuovo presidente di Copagri Marche

Gian Luigi Silvestri nuovo presidente di Copagri MarcheRoma, 28 gen. (askanews) – Il consiglio generale della Copagri Marche, riunitosi alla presenza del vicepresidente nazionale della Copagri Giovanni Bernardini, ha eletto Gian Luigi Silvestri presidente della Federazione per il prossimo mandato, in sostituzione del dimissionario Andrea Passacantando.


Silvestri, 48 anni, è un agrotecnico forestale con un passato nell’Arma, impegnato in prima persona da anni nella promozione e nello sviluppo dell’agroalimentare marchigiano e nazionale. Collabora da diversi anni con la Copagri Marche e segue da oltre un decennio l’azienda agricola, l’agriturismo e il ristorante dello chef Enrico Mazzaroni, cui è stata recentemente confermata la Stella Michelin, conquistata nel 2022, e assegnata la Stella verde della sostenibilità. “Tra i miei principali impegni ci sarà quello di promuovere e supportare le aziende agricole marchigiane, individuando soluzioni sempre più innovative che possano aiutarci a crescere e prosperare in un contesto sempre più competitivo”, ha detto Silvestri. “Riserverò particolare attenzione all’importanza della sostenibilità e della tre anime che la compongono, ovvero economica, sociale e ambientale – ha proseguito Silvestri – l’agricoltura, infatti, è un settore intrinsecamente legato all’ambiente che lo circonda e deve evolversi in armonia con esso, rispettando e preservando le risorse naturali attraverso pratiche agricole sostenibili e innovative, che coniughino produttività e rispetto del territorio”, ha concluso Silvestri, ricordando l’importanza dell’agricoltore quale custode dell’ambiente e del territorio, figura riconosciuta pochi mesi fa dopo un percorso avviato dalla Copagri Marche nel 2015.

Agricoltura, da Agrifish nuovi strumenti contro pratiche sleali

Agricoltura, da Agrifish nuovi strumenti contro pratiche slealiRoma, 28 gen. (askanews) – “La presidenza polacca lavorerà alla semplificazione della politica agricola comune. L’obiettivo dovrebbe essere quello di semplificare la vita degli agricoltori e ridurre l’onere amministrativo. Abbiamo anche parlato di semplificare la procedura di risoluzione della PAC e c’è un chiaro sostegno da parte dei ministri in merito”. Lo ha detto Czeslaw Siekierski, ministro polacco per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, al termine dell’Agrifish, il Consiglio europeo dei ministri dell’Agricoltura e della Pesca tenutosi ieri a Bruxelles. Un incontro che ha visto sul tavolo tra i temi principali la procedura annuale di verifica delle prestazioni e alle misure obbligatorie in materia ambientale e climatica, la cosiddetta architettura verde e le due proposte legislative presentate dalla Commissione Europea che mirano a rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera agroalimentare e a aumentare il contrasto alle pratiche commerciali sleali. Oltre al discusso accordo Ue-Mercosur.


Nel dettaglio, la proposta di regolamento sull’applicazione transfrontaliera delle pratiche commerciali sleali (UTP) punta a rafforzare l’applicazione nelle relazioni tra imprese nella filiera agricola e alimentare, mentre le modifiche mirate proposte al regolamento sull’organizzazione comune dei mercati (OCM) mirano a raggiungere un livello più elevato di fiducia tra gli attori, attraverso misure quali migliori regole per i contratti tra agricoltori e acquirenti, meccanismi di mediazione obbligatori e potenziamento delle organizzazioni di produttori e delle loro associazioni. Positiva l’accoglienza dei ministri rispetto alle due proposte, anche se alcuni stati membri si sono detti scettici sulle modifiche all’OCM, tra cui l’introduzione di un meccanismo di mediazione obbligatorio, l’uso generalizzato di contratti scritti e misure per incoraggiare gli agricoltori ad aderire alle organizzazioni di produttori. Diversi ministri hanno invece espresso preoccupazioni circa il potenziale onere amministrativo e finanziario. Sono state inoltre richieste una valutazione d’impatto delle proposte, ulteriori lavori a livello tecnico e modifiche che riflettano le recenti raccomandazioni avanzate dal Gruppo ad alto livello sulla politica vitivinicola, come chiesto anche dal ministro dell’Agricoltura italiano Francesco Lollobrigia.


Sul fronte dell’accordo Ue-Mercosur, sottolineando l’importanza del commercio agroalimentare per il settore agricolo dell’UE, in particolare alla luce delle attuali incertezze geopolitiche, si è discussa la possibilità di una riserva di almeno 1 miliardo di euro per assicurare contro qualsiasi potenziale impatto negativo dell’accordo. Gli Stati membri hanno anche chiesto un’ulteriore valutazione degli effetti cumulativi del commercio agroalimentare sul settore agricolo dell’UE, sottolineando la necessità di un allineamento degli standard di produzione negli scambi con i paesi terzi. La Commissione ha quindi preso atto della richiesta dei ministri di un’ulteriore analisi dell’impatto degli accordi commerciali sugli agricoltori UE e ha rilevato la necessità di un ambiente commerciale più stabile in relazione al commercio agroalimentare con l’Ucraina.


Infine, per quanto riguarda l’architettura verde, diversi Stati membri hanno sostenuto che l’onere finanziario e amministrativo della procedura di verifica delle prestazioni è eccessivo e hanno chiesto alla Commissione di modificare la legislazione di base della PAC; altri ministri hanno chiesto maggiore flessibilità nell’attuazione dell’architettura verde, ad esempio limitando i requisiti a quanto strettamente necessario, fornendo ulteriori deroghe o aumentando i premi per gli agricoltori. Diversi ministri hanno sottolineato la necessità di una maggiore efficienza e flessibilità quando si modificano i piani strategici della PAC. Il Commissario ha ribadito il suo impegno a ridurre l’onere amministrativo per gli agricoltori e ha osservato che avrebbe proposto la rimozione del requisito di verifica annuale delle prestazioni come parte di un ulteriore pacchetto di semplificazione durante la prima metà di quest’anno.

Spesa pubblica in agricoltura: nel 2022 erogati 2,5 mld

Spesa pubblica in agricoltura: nel 2022 erogati 2,5 mldRoma, 28 gen. (askanews) – Nel 2022, i pagamenti erogati dalle Regioni per l’agricoltura sono più di 2,5 miliardi di euro. Le regioni che hanno erogato il maggior numero di risorse per il settore sono: la Sardegna (311,5 milioni di euro), la Calabria (296 milioni di euro), la Sicilia (249,6 milioni di euro), il Veneto (231,1 milioni di euro) e la Puglia (189,4 milioni di euro). È quanto emerge dalla fotografia scattata nel III trimestre del 2024 da CREAgritrend, il bollettino trimestrale messo a punto dal CREA, con il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia.


In Italia, i pagamenti per occupato nel 2022 sono pari a 2.869 euro. Si allontanano dal dato medio nazionale con valori più elevati la Valle d’Aosta (15.510 euro), la Lombardia (12.242 euro), la Sardegna (10.079 euro) ed il Trentino Alto Adige (7.531 euro). Valori più bassi si riscontrano in Liguria (174 euro) e in Campania (1.528 euro). Le variazioni in aumento più consistenti (2022 rispetto al 2021) sono in Campania (61%), in Umbria (50%), in Abruzzo (47%), in Veneto (46%) e in Sardegna (44%). Mentre, quelle in diminuzione, sono in Basilicata (-29%).


Complessivamente, spiega il bollettino del Crea, la spesa pubblica per l’agricoltura nel 2022 è pari a 12.294 milioni di euro, di cui 10.720 riguardano i trasferimenti e 1.574 le agevolazioni. La spesa agricola finanziata con risorse regionali nel 2022 rappresenta una parte limitata, pari al 20,2% della spesa complessiva destinata al settore, in diminuzione rispetto al 2021 (14,1%). Infatti, il sostegno pubblico in agricoltura (escluse le agevolazioni) deriva principalmente da risorse comunitarie, che costituiscono il 73,8% del totale. L’incidenza delle risorse comunitarie sul totale è più alta al sud (69,2%) e al centro (69,2%), rispetto alle isole (65,6%) e al nord (59,6%). In alcune regioni le politiche comunitarie rappresentano circa oltre il 70% del sostegno agricolo complessivo (Umbria, Marche, Puglia, Campania, Basilicata, Molise).


Le politiche nazionali incidono sulla spesa complessiva per il 5,2%; mentre le agevolazioni (tributarie e contributive) presentano un valore più alto (12,8%), in diminuzione rispetto al 2021 (18,4%). Tra le agevolazioni il peso maggiore, poco più del 91%, è relativo a quelle tributarie, mentre quelle contributive si assestano all’8,8%.

Agroalimentare, in III trim. 2024 export traina a oltre 16,8 mld

Agroalimentare, in III trim. 2024 export traina a oltre 16,8 mldRoma, 28 gen. (askanews) – Export trainante per l’agroalimentare italiano nel III trimestre del 2024, quando le esportazioni agroalimentari hanno superato i 16,8 miliardi di euro (+9,4% circa rispetto al III trimestre 2023), verso tutti i principali mercati esteri in particolare la Stati Uniti (+20,9%), e Polonia (+13,6%). I prodotti maggiormente esportati sono stati i derivati dei cereali (+10% in valore e quantità) e “oli e grassi” e prodotti dolciari (+20% in valore).


È quanto emerge dalla fotografia scattata nel III trimestre del 2024 da CREAgritrend, il bollettino trimestrale messo a punto dal CREA, con il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia. Stazionaria la performance economica nel III trimestre 2024, senza variazioni del PIL rispetto al trimestre precedente, che però è cresciuto dello 0,4% nei confronti del medesimo trimestre del 2023. Stazionario è anche il valore aggiunto dell’agricoltura a livello congiunturale (+1,8% rispetto al III trimestre 2023), mentre diminuisce il settore dell’industria (-0,7%) e cresce quello dei servizi (0,2%). Crescono i consumi finali nazionali (+1%), di cui 0,5% è dato dalla spesa delle famiglie per beni durevoli e diminuiscono gli investimenti fissi lordi (-1,2%).


Rispetto allo stesso periodo del 2023, fra luglio e settembre 2024, l’indice della produzione cresce per l’industria alimentare (+2,7%), mentre decresce per l’industria delle bevande (-2,8%). L’indice del fatturato cresce sul mercato estero sia per l’industria alimentare (+8%) sia per quella della bevande (+7%); sul fronte interno, invece, l’industria alimentare subisce una flessione (-1%) mentre quella della bevande registra una lieve crescita (+1%). In aumento anche le importazioni (+4,1%): in crescita dalla Spagna (+13,4%), Germania (+10%) e Brasile (+16,3%) e in diminuzione dalla Grecia (-7%). Gli aumenti in valore hanno riguardato caffè e cacao greggio, come pure i prodotti ittici e lattiero caseari.


Per quanto riguarda il clima di fiducia, i dati raccolti su X dal 16 settembre al 2 dicembre 2024 evidenziano una prevalenza del clima di fiducia nei confronti del settore pari al 53,7%, seguita da un atteggiamento neutrale del 25,4%, negativo del 14% e misto (tra positività e negatività) del 6,9%, per un totale complessivo di 46,3% in contrapposizione alla fiducia espressa dalla maggioranza degli utenti. Il bollettino continene anche uno speciale sulla spesa pubblica in agricoltura che, nel 2022 ha superato i 2,5 miliardi di euro.

Confagricoltura: grande efficienza Agricat in indennizzi

Confagricoltura: grande efficienza Agricat in indennizziRoma, 27 gen. (askanews) – Confagricoltura plaude all’efficiente lavoro svolto da Agricat, a conclusione del tavolo di coordinamento con Agea, Ismea, Caa nazionali e associazioni dei Consorzi di difesa tenutosi oggi-


Il Fondo mutualistico nazionale, infatti, si appresta a trasmettere oltre 19mila comunicazioni di indennizzo alle aziende agricole che nel 2023 hanno subito danni da gelo, siccità e alluvioni, per un totale di 106 milioni di euro. Un segnale di grande concretezza, a supporto delle imprese fiaccate dagli eventi climatici avversi. Palazzo della Valle apprezza, in particolare, il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati al tavolo di lavoro, si legge in una nota.

Prandini (Coldiretti): 2025 anno strategico per agricoltura in Ue

Prandini (Coldiretti): 2025 anno strategico per agricoltura in UeRoma, 27 gen. (askanews) – “Le nuove misure di semplificazione della Pac, annunciate in queste ore, vanno nella direzione giusta, ma è fondamentale che il processo di revisione non resti solo su carta. La Pac, pur essendo destinata a una riforma completa dopo il 2027, deve essere definita e costruita già oggi, evitando gli errori del passato, perché sono ora che si stabiliscono le regole, si allocano le risorse e si tracciano le politiche agricole per i prossimi anni”. Così il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, commenta le dichiarazioni del commissario Ue all’agricoltura, Christophe Hansen pronunciate durante la sessione pubblica del Consiglio Ue Agrifish.


“Non possiamo permetterci di attendere un’altra legislatura per una riforma che deve garantire supporto concreto e immediato al nostro settore, senza lasciare spazio a speculazioni e a chi non ha a cuore la reale sostenibilità del sistema agricolo”, aggiunge. “Le richieste emerse dalle assemblee territoriali di Coldiretti sono chiare: i fondi europei devono andare ai veri agricoltori, quelli che ogni giorno lavorano il territorio e tutelano l’ambiente. È urgente – prosegue Prandini – semplificare la burocrazia che soffoca il settore, incentivare i giovani e le donne in agricoltura e investire in innovazione e tecnologia. Alla Commissione chiediamo anche maggiore trasparenza, soprattutto alla luce delle recenti rivelazioni sull’influenza delle lobby ambientaliste sulle politiche agricole. Da tempo denunciamo che il Green Deal di Timmermans rischia di penalizzare l’agricoltura a favore di un ambientalismo ideologico che non tiene conto del benessere del settore agricolo. I fatti hanno finalmente dato ragione alle nostre preoccupazioni”, conclude Prandini.

Gdo, Pam accelera sulla marca privata: nel 2024 cresce a doppia cifra

Gdo, Pam accelera sulla marca privata: nel 2024 cresce a doppia cifraMilano, 27 gen. (askanews) – La catena della gdo Pam Panorama accelera sulla marca privata. Nel 2024 ha registrato una crescita a doppia cifra del fatturato dei propri prodotti a marchio, fatturato che si attesta a circa 330 milioni di euro nella rete diretta, con un aumento, a valore, della quota del 2%, superiore alla media di mercato. L’obiettivo, spiega in una nota la catena della gdo, è raggiungere quota 3.600 referenze nel 2025 e portare il peso delle private label al 30% del fatturato entro il 2026.


“Abbiamo elevato il prodotto a marchio, unendo convenienza e qualità per garantire ai nostri clienti un accesso privilegiato a prodotti di alto valore a prezzi competitivi. Allo stesso tempo, abbiamo investito nei freschi, carne, pesce e ortofrutta, settori in cui eccelliamo storicamente grazie a strutture come il centro carni di Firenze e la nostra flotta di pescherecci – afferma Riccardo Martinelli, direttore divisione prossimità e acquisti Pam Panorama – Questa attenzione ci ha consentito di trasformare i nostri punti vendita in luoghi ideali per ogni tipo di spesa, dalla settimanale alla quotidiana, nel rispetto della nostra promessa”. “Il successo delle nostre linee a marchio è frutto di una visione strategica e di un lavoro di squadra. Abbiamo investito in un team di esperti in quattro aree chiave: acquisti, private label, qualità e marketing – afferma Gerardo Luca Sinesi, responsabile Mdd Pam Panorama – Questo approccio integrato ci ha permesso di controllare rigorosamente ogni fase, dalla selezione dei fornitori allo sviluppo dei prodotti che rispondano alle esigenze del mercato, dal packaging fino alla comunicazione nei punti vendita. Grazie a questo metodo, siamo riusciti a conquistare la fiducia e la fedeltà dei clienti, consolidando la nostra posizione come partner affidabile per la spesa di tutti i giorni”.

Cia torna a Fieragricola e punta sulle agroenergie

Cia torna a Fieragricola e punta sulle agroenergieRoma, 27 gen. (askanews) – Tutto pronto in Cia-Agricoltori Italiani per la 117esima edizione di Fieragricola, nella sua versione Tech, in programma a Veronafiere il 29 e 30 gennaio. Un appuntamento storico per la Confederazione che conferma la sua presenza al Pala Expo Stand B3 con un ampio spazio istituzionale e un’area meeting.


Per le due giornate di fiera, ricco il calendario di eventi e talk show targati Cia, insieme alle sue associazioni Esco Agroenergetica e Aiel, e con partner importanti come Crea e XFarm. Al centro, la valorizzazione energetica verso la Transizione 5.0, tra assetto normativo, incentivi e buone pratiche aziendali, ma anche l’innovazione nei processi gestionali e la tecnologia che avanza a supporto dell’agricoltura. Inoltre, il vicepresidente di Cia, Gianmichele Passarini, parteciperà al convegno “Agrivoltaico oltre il Pnrr: innovazione e sostenibilità per le aziende agricole italiane” organizzato per mercoledì 29 gennaio al Tech Forum Blu e il forum “TEA: opportunità che il nostro Paese deve cogliere in pieno” di giovedì 30 gennaio, alle 14, al Tech Forum Arancio.


L’evento verticale di Fieragricola dedicato all’innovazione in agricoltura sarà, dunque, per Cia l’occasione per rilanciare il dibattito sulle grandi sfide per il futuro del comparto, dal digital farming alla gestione sostenibile, efficiente e, soprattutto, basata su fonti rinnovabili.

Coldiretti Pesca: ora nuovo equilibrio in gestione risorse marine

Coldiretti Pesca: ora nuovo equilibrio in gestione risorse marineRoma, 27 gen. (askanews) – Coldiretti Pesca accoglie con favore l’intervento del ministro Lollobrigida al Consiglio Agrifish, che ha posto l’accento sulla necessità di rivedere il Piano pluriennale per il Mediterraneo occidentale. Le disposizioni attualmente in vigore, infatti, pur attenuate dall’accordo raggiunto a dicembre, continuano a imporre sacrifici insostenibili per le nostre marinerie, già messe a dura prova.


Nello spazio di un trentennio sono già scomparsi il 33% delle imprese e ben 18.000 posti di lavoro, con la flotta ridotta ad appena 12mila unità. E intanto la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti di pesce è passata dal 30% all’85%, secondo Coldiretti Pesca. “Da troppo tempo assistiamo a una drastica riduzione del numero di imprese e lavoratori nel settore della pesca italiana – sottolinea Daniela Borriello, responsabile Coldiretti Pesca – Ora è il momento di invertire la rotta e adottare una nuova strategia europea che metta sullo stesso piano gli aspetti ambientali, economici e sociali. Se non interveniamo subito con decisione, rischiamo di vedere scomparire intere comunità legate alla pesca, con una perdita irreparabile per l’economia, la cultura e l’occupazione del nostro Paese. Solo così sarà possibile garantire un futuro sostenibile e competitivo per il nostro comparto ittico”.


Meno di un marinaio su 10 (9%) imbarcato sulla flotta peschereccia italiana ha oggi meno di 30 anni, a causa della mancanza di un vero ricambio generazionale proprio legato alle troppe incertezze che gravano sul futuro della pesca italiana. L’intervento del ministro, aggiunge Coldiretti Pesca, risponde alle richieste delle comunità costiere, che da anni chiedono politiche più equilibrate per la gestione delle risorse marine. Coldiretti ribadisce con forza che un cambio di passo è indispensabile per evitare il collasso del settore. “Siamo pronti – conclude la Borriello – a fare la nostra parte collaborando attivamente con le istituzioni, offrendo soluzioni e supporto per assicurare che la sostenibilità ambientale non venga raggiunta al costo della sopravvivenza delle nostre marinerie. Serve un impegno collettivo per preservare un patrimonio insostituibile per l’Italia e per le generazioni future”.

A Roma arriva Expocook, fiera della ristorazione di qualità

A Roma arriva Expocook, fiera della ristorazione di qualitàRoma, 27 gen. (askanews) – Esaltare la varietà di eccellenze gastronomiche italiane attraverso la partecipazione di esponenti dell’alta ristorazione e delle aziende agroalimentari e tecnologiche leader del settore creando momenti di incontro, business e formazione con buyer, professionisti nazionali e internazionali. Questo sarà l’obiettivo di Expocook 2025, presentata nei giorni scorsi a Palazzo Grazioli. La kermesse, che dopo le precedenti otto edizioni tenutesi a Palermo per la sua nona edizione sbarcherà a Roma, dal 23 al 26 marzo, in concomitanza con l’anno del Giubileo.


Previsto un calendario di appuntamenti tra masterclass, cooking show, seminari e convegni dedicati a Latte Art, Cake Design, Pizza, Gelato, Oli, Birre artigianali, Vino, Spirits e Mixology, ma anche momenti di confronto per gli addetti ai lavori e talk. L’evento è promotore anche di importanti competizioni, come la quarta edizione di Expocook Pizza World Competition, che riunisce i migliori pizzaioli provenienti da tutto il mondo per celebrare l’arte della pizza e competere per il titolo di miglior pizzaiolo del mondo. “Expocook 2025 alzerà l’asticella e si confermerà nel novero delle grandi fiere internazional. – dichiara l’organizzatore Fabio Sciortino – A più di due mesi dal taglio del nastro possiamo già dire che i numeri record dell’ultima edizione, che si svolse alla Fiera del Mediterraneo di Palermo, saranno superati. Alla Fiera di Roma potremo contare su oltre 250 aziende espositrici per ben 25mila metri quadrati di area espositiva coperta suddivisa in 2 padiglioni e 12 settori tematici”.


Tema portante dell’edizione 2025 sarà la sovranità alimentare, ovvero il diritto dei popoli a determinare la propria alimentazione e agricoltura ponendo al centro del sistema le persone che producono, distribuiscono e consumano il cibo e non gli interessi dei mercati transnazionali, nell’anno in cui si attende il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’Unesco.