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Dazi, Tajani: l’Italia pensa ad un rinvio delle contromisure Ue, dobbiamo negoziare

Dazi, Tajani: l’Italia pensa ad un rinvio delle contromisure Ue, dobbiamo negoziareBruxelles, 7 apr. (askanews) – “L’Italia pensa che si possa lavorare anche a una dilazione della reazione da parte dell’Unione Europea” ai dazi Usa. “Magari si può pensare a un rinvio al 30 aprile vediamo se si può rinviare di qualche settimana”. Lo ha detto oggi a Lussemburgo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando alla stampa al suo arrivo al Consiglio Esteri dell’Ue nella formazione dei ministri del commercio internazionale. Il rinvio a cui si riferisce Tajani è quello della pubblicazione, da parte della Commissione europea, delle liste di prodotti americani che saranno sottoposti a contro-dazi all’importazione nell’Ue come misura di ritorsione per i dazi americani del 25% su acciaio e alluminio europei, decisi il 12 marzo scorso. Due diverse lista dovrebbe essere approvata mercoledì prossimo, 9 aprile, per entrare in vigore il 15 aprile. L’approvazione è prevista nel comitato Ue competente per gli strumenti di difesa commerciale, in cui le proposte della Commissione possono essere respinte dagli Stati membri solo a maggioranza qualificata.


Il ministro ha ricordato che le misure di ritorsione riguarderanno “una lista congelata” di prodotti americani da colpire con i contro-dazi. “Noi comunque – ha assicurato – lavoreremo perché la lista non sia perniciosa per le nostre imprese”, considerando la contro-reazione che potrebbe provocare da parte degli Stati Uniti, con nuovi dazi su altri prodotti europei (come Donald Trump ha già minacciato di fare contro i vini dell’Ue). “Noi – ha puntualizzato Tajani – non prenderemo nessun atteggiamento in contrasto con l’Ue, ma daremo i nostro contributo di equilibrio e di assoluta contrarietà a una guerra dei dazi” con gli Usa.


“Credo si debba lavorare – ha insistito – per evitare una guerra commerciale che sarebbe esiziale per le imprese europee e americane. Dobbiamo trattare con gli Stati Uniti, e lo deve fare – ha sottolineato il ministro – l’Unione europea unita. L’Italia sostiene il commissario Ue Maros Sefcovic”, responsabile per il commercio internazionale, che sta trattando con gli americani. Per Tajani, “l’ideale sarebbe zero dazi – zero dazi” da una parte e dall’altra. “Una linea intermedia potrebbe essere una riduzione dei dati al 10% da parte americana”. In ogni caso “va condotta una trattativa con la schiena dritta, con un’Europa unita”.


“Ci vuole grande misura, grande equilibrio, grande serietà”, bisogna evitare reazioni scomposte”, ha insistito il ministro. “Adesso cominceremo con la lista della Commissione; andiamo avanti, ma la cosa più importante è parlare” ciao trattare, con gli americani, anche se “è chiaro” che questo va fatto “senza chinare il capo”, ha concluso Tajani rispondendo a un giornalista spagnolo nella sua lingua.

Israele ha raso al suolo enormi distese di terra nella Striscia di Gaza per creare “kill zone”

Israele ha raso al suolo enormi distese di terra nella Striscia di Gaza per creare “kill zone”Roma, 7 apr. (askanews) – L’esercito israeliano ha raso al suolo e ha ordinato alle truppe di trasformare l’area in una “kill zone”, dove chiunque entri diventa un bersaglio. E’ quanto hanno riferito all’organizzazione di veterani israeliani Breaking the Silence gli stessi militari che hanno eseguito il piano, quattro dei quali sono poi stati intervistati dal Guardian.


I soldati hanno raccontato di aver ricevuto l’ordine di distruggere case, fabbriche e terreni agricoli per circa un chilometro all’interno del perimetro di Gaza per creare una “zona cuscinetto”, descritta da un militare come simile a Hiroshima. Ai soldati è stato “dato l’ordine di annientare deliberatamente, metodicamente e sistematicamente tutto ciò che si trovava all’interno del perimetro designato, compresi interi quartieri residenziali, edifici pubblici, istituti scolastici, moschee e cimiteri, con pochissime eccezioni”, si legge nel rapporto ‘Il Perimetro” di Breaking the Silence, in cui si sottolinea che “i luoghi dove le persone avevano vissuto, coltivato e avviato l’industria sono stati trasformati in una vasta landa desolata, una striscia di terra sradicata nella sua interezza”. La zona si estende lungo la frontiera con Israele, dalla costa mediterranea a nord fino all’angolo sud-orientale vicino all’Egitto e, stando al rapporto, rappresenta poco più del 15% della Striscia di Gaza, completamente off-limits per i residenti palestinesi, e il 35% dell’intera terra agricola della Striscia.


Uno dei soldati che ha parlato con Breaking the Silence ha raccontato che alla sua unità era stato ordinato di sparare a vista a chiunque entrasse nell’area, perché l’idea era che non esistevano “civili” e che chiunque fosse entrato nel perimetro sarebbe stato considerato un “terrorista”.

Raid di Israele a Gaza, morti e feriti. L’Idf colpisce tenda di giornalisti a Khan Yunis, morto un reporter

Raid di Israele a Gaza, morti e feriti. L’Idf colpisce tenda di giornalisti a Khan Yunis, morto un reporterRoma, 7 apr. (askanews) – Almeno diciassette persone sono state uccise in nuovi raid israeliani su Gaza. Lo hanno indicato fonti sanitarie palestinesi. Lo Stato ebraico ha colpito le tende fuori da due importanti ospedali nella Striscia di Gaza durante la notte, uccidendo almeno due persone tra cui un reporter locale e ferendone altre nove, tra cui sei giornalisti: lo hanno affermato i medici sul posto.


Altre quindici persone sono state uccise in distinti attacchi in tutto il territorio, secondo le strutture sanitarie. Non è stato possibile identificare in modo indipendente queste cifre. Un attacco a una tenda dei giornalisti fuori dall’ospedale Nasser a Khan Younis intorno alle 2 del mattino le ha fatto prendere fuoco ed è costato la vita a Yousef al Faqawi, un reporter dell’emittente televisiva Palestine Today, e a un altro uomo. Sei reporter sono invece rimasti feriti in quell’attacco. L’esercito israeliano ha sostenuto di aver colpito un terrorista di Hamas, senza fornire ulteriori informazioni. Le Idf (Forze di Difesa israeliane) affermano di cercare di evitare di danneggiare i civili e puntano il dito contro il movimento integralista islamico palestinese – profondamente radicato nelle aree residenziali – per queste vittime.


Israele ha anche colpito le tende ai lati dell’Ospedale dei martiri di al Aqsa nella città di Deir al-Balah, ferendo tre persone, secondo l’ospedale. L’ospedale Nasser ha segnalato di aver ricevuto altri tredici corpi, tra cui sei donne e quattro bambini, a seguito di distinti attacchi durante la notte. L’ospedale di al Aqsa ha infine affermato che due persone sono state uccise e tre ferite in un attacco contro un’abitazione a Deir al-Balah.

Dazi, Trump: nn sono preoccupato, i governi stranieri dovranno pagare “un sacco di soldi” per avere taglio

Dazi, Trump: nn sono preoccupato, i governi stranieri dovranno pagare “un sacco di soldi” per avere taglioRoma, 7 apr. (askanews) – Le borse crollano ma il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non arretra sui dazi, anzi. Trump ha affermato che i governi stranieri dovranno pagare “un sacco di soldi” per rimuovere i dazi ingenti che ha definito “medicine”. Parlando con i giornalisti, Trump ha dichiarato di non essere preoccupato per le perdite che hanno già spazzato via trilioni di dollari di valore dai mercati azionari di tutto il mondo. “Non voglio che nulla scenda. Ma a volte devi prendere medicine per risolvere qualcosa”, ha detto di ritorno da un weekend di golf in Florida. Trump ha affermato di avere parlato con i leader di Europa e Asia durante il weekend, che sperano di convincerlo ad abbassare i dazi fino del 50%. “Stanno venendo al tavolo. Vogliono parlare, ma non si parla se non ci pagano un sacco di soldi ogni anno”, ha detto.


Trump, inoltre, ha detto che la Cina ha fatto naufragare l’accordo proposto con gli Stati Uniti per la vendita del social network TikTok a causa dei nuovi dazi imposti da Washington. “Se avessi concesso loro un piccolo taglio ai dazi, avrebbero approvato l’accordo in 15 minuti”, ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell’aereo presidenziale, l’Air Force One. “Questo dimostra il potere delle tariffe, non è vero?” Una legge approvata nel 2024 dal Congresso degli Stati Uniti impone alla cinese ByteDance di cedere il controllo di TikTok, per evitare di essere bandita negli Stati Uniti. Poco dopo essere tornato alla Casa Bianca a fine gennaio, Donald Trump ha prorogato la scadenza di 75 giorni, fino al 5 aprile. Poi l’ha prolungata di nuovo per 75 giorni venerdì, due giorni dopo aver annunciato una serie di dazi su tutte le importazioni statunitensi, tra cui quello del 34% sui prodotti cinesi. La vendita della filiale americana di TikTok necessita del via libera di ByteDance e delle autorità cinesi, non ancora arrivato.

Ucraina, Macron: azioni forti contro la Russia se rifiuta la pace

Ucraina, Macron: azioni forti contro la Russia se rifiuta la paceRoma, 6 apr. (askanews) – “In questo giorno di lutto nazionale in Ucraina, il mio pensiero va ai bambini e a tutte le vittime civili degli attacchi mortali perpetrati dalla Russia, come quello di Kryvyi Rih”. E’ quanto scrive su X il presidente francese Emmanuel Macron.


“Sempre ieri sera, numerosi attacchi russi hanno preso di mira zone residenziali di Kiev e di diverse altre città ucraine – dice – mentre l’Ucraina ha accettato circa un mese fa la proposta del presidente Trump per un cessate il fuoco completo e incondizionato di 30 giorni, e stiamo lavorando con tutti i nostri partner per garantire la pace, la Russia continua la guerra con rinnovata intensità, senza alcun riguardo per i civili. Questi attacchi della Russia devono cessare. E’ necessario un cessate il fuoco il prima possibile. E azioni forti se la Russia continua a cercare di guadagnare tempo e rifiutare la pace. Per quanto tempo la Russia ignorerà le proposte di pace degli Stati Uniti e dell’Ucraina, continuando a uccidere bambini e civili?”.

Francia, Le Pen: non tocca alla magistratura scegliere i candidati alle elezioni

Francia, Le Pen: non tocca alla magistratura scegliere i candidati alle elezioniRoma, 6 apr. (askanews) – La “magistratura non ha il compito di scegliere i candidati alle elezioni” e “la nostra lotta è anche una lotta per i diritti civili. Perché esistono chiaramente in Francia diverse categorie di cittadini”. Lo ha affermato la leader dell’ultradestra francese, Marine Le Pen, parlando a Parigi in occasione della manifestazione organizzata a suo sostegno a Parigi da Rassemblement national.


“La nostra linea di condotta non sarà mai quella della brutalizzazione. Ma quella pacifica di Martin Luther King, per i diritti civili dei cittadini americani all’epoca oppressi e privati dei diritti. Per questo intendiamo invitare tutti i francesi amanti della libertà a impegnarsi al nostro fianco in una resistenza pacifica, democratica, popolare e patriottica”, ha aggiunto la deputata del RN. “La giustizia non può interferire nel modo in cui i parlamentari svolgono il loro mandato al servizio dei francesi, a meno che non ci sia arricchimento personale o corruzione. Non ha nemmeno il compito di scegliere i candidati alle elezioni”, ha dichiarato Le Pen, che ha parlato del “gioco ambiguo” tra la giustizia e i media. “Noi non contestiamo la giustizia, ma chiediamo che queste derive indegne della democrazia cessino. Lo dico e lo ripeto: siamo noi i più ferventi difensori della democrazia e dello stato di diritto”, ha sottolineato.

Francia, manifestazione RN a Parigi: “Non mi arrendo”, dice Le Pen

Francia, manifestazione RN a Parigi: “Non mi arrendo”, dice Le PenRoma, 6 apr. (askanews) – “Non mi arrendo”. Lo ha detto la leader dell’ultradestra francese, Marine Le Pen, parlando a Parigi in occasione della manifestazione organizzata a suo sostegno a Parigi da Rassemblement national.


Riconosciuta colpevole lunedì scorso di appropriazione indebita di fondi pubblici e condannata a cinque anni di ineleggibilità con applicazione immediata – una decisione contro cui ha fatto appello – la deputata del RN ha ringraziato i suoi sostenitori per “l’incredibile risveglio popolare a favore della democrazia e del diritto”.“È impossibile per me nascondere la mia emozione nel vedervi qui e al nostro fianco in tutti i nostri dipartimenti”, ha sottolineato, “Grazie per essere qui a difendere ciò che questa decisione ha calpestato e a cui tengo sopra ogni altra cosa: il mio popolo, il mio Paese e il mio onore. Che tutti siano rassicurati: non mi arrendo”.


“Tanti avrebbero rinunciato al nostro posto. Ma noi siamo ancora qui!”, ha dichiarato da piazza Vauban la deputata del RN.Le Pen ha denunciato “il gioco perverso” delle “persecuzioni degli oppositori, della criminalizzazione degli avversari, la volontà di rovinare i partiti di opposizione con un unico obiettivo: mantenere il potere mentre si porta il paese verso il caos”. “Ecco quindi che bisognerebbe eliminarmi dalla vita democratica (…) in nome di una presunta turbativa all’ordine pubblico democratico, un concetto puramente inventato per l’occasione”, ha attaccato Le Pen davanti ai suoi sostenitori, affermando che questa “decisione politica” ha “violato lo stato di diritto ma
anche lo stato democratico”.


 

La Casa Bianca: oltre 50 Paesi hanno chiesto agli Usa di negoziare sui dazi

La Casa Bianca: oltre 50 Paesi hanno chiesto agli Usa di negoziare sui daziRoma, 6 apr. (askanews) – Più di 50 Paesi hanno contattato l’amministrazione statunitense per avviare negoziati con l’obiettivo di risolvere la questione dei dazi commerciali imposti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Lo ha dichiarato la Casa Bianca.


“Più di 50 Paesi stanno cercando di negoziare con il presidente su questo status”, ha detto Kevin Hassett, direttore del Consiglio Economico Nazionale della Casa Bianca, in un’intervista con ABC commentando i dazi che gli Stati Uniti stanno introducendo. Mercoledì scorso Trump ha annunciato l’introduzione di dazi reciproci sulle importazioni da altri Paesi che, secondo lui, “approfittano” degli Stati Uniti. Viene imposto un dazio minimo del 10 per cento su tutte le importazioni a partire dal 5 aprile, con tariffe più alte per i Paesi con cui gli Stati Uniti hanno i maggiori deficit commerciali a partire dal 9 aprile. Sebbene questi dazi siano chiamati reciproci, non lo saranno del tutto, poiché gli Stati Uniti addebiteranno circa la metà di ciò che le altre nazioni addebitano.


Alcuni beni, tra cui articoli in acciaio e alluminio, automobili e parti di automobili, rame, prodotti farmaceutici, semiconduttori e articoli in legno, lingotti d’oro, energia e altri minerali non disponibili negli Stati Uniti, non saranno soggetti ai dazi reciproci.

Navee presenta i nuovi monopattini ST3 Pro e GT3 Max

Navee presenta i nuovi monopattini ST3 Pro e GT3 MaxMilano, 6 apr. (askanews) – Dai monopattini elettrici alle ebike fino ai golf trolley. Navee, leader emergente nel settore della micromobilità, ha presentato a Milano le sue ultime innovazioni: le serie di monopattini elettrici ST3 e GT3, insieme a una gamma ampliata di prodotti che include e-bike e golf trolley intelligenti. “Questo lancio segna un passo significativo nella missione dell’azienda di ridefinire la mobilità attraverso prestazioni elevate e soluzioni intelligenti per il trasporto urbano”, si legge in una nota di Navee.


“Con l’introduzione delle serie ST3 e GT3, Navee continua a spingere i confini dell’innovazione nella micromobilità, offrendo prodotti che combinano tecnologia avanzata e design orientato all’utente per migliorare l’esperienza di guida urbana”, ha dichiarato Sergia Guidi di Navee Tra le novità il monopattino elettrico ST3 Pro, che è Dotato di un motore da 1.350W di picco (500W nominali) e puà affrontare pendenze fino al 28% senza perdita di velocità. Il sistema di sospensioni Damping Arm a quattro bracci polimerici assicura una guida fluida su vari terreni, dalle strade cittadine ai percorsi sterrati. La batteria da 596,7 Wh offre un’autonomia certificata TÜV fino a 75 km, eliminando l’ansia da ricarica.


Con un motore da 1.000W di picco e un’autonomia fino a 60 km, il ST3 offre un’esperienza di guida dinamica. Il sistema frenante triplo, che combina freno a tamburo anteriore, freno a disco posteriore ed E-ABS elettronico, garantisce una riduzione della distanza di frenata del 20%, mentre il sistema di controllo della trazione (TCS) assicura stabilità anche su superfici scivolose. Equipaggiato con un motore da 1.000W di picco, il GT3 Max supera pendenze fino al 22% e raggiunge una velocità massima di 20 km/h. La batteria ad alte prestazioni da 596,7 Wh offre un’autonomia fino a 75 km, ideale per lunghi tragitti urbani o escursioni nel weekend. Le sospensioni anteriori a doppia forcella e posteriori a doppio cilindro riducono le vibrazioni del 40%, garantendo una guida confortevole su qualsiasi terreno.


Con un motore da 700W di picco e un’autonomia fino a 60 km, il GT3 offre una soluzione equilibrata per la mobilità urbana. Le caratteristiche smart, tra cui localizzazione, protezione antifurto, blocco e sblocco tramite prossimità e integrazione con Apple Find My, sono accessibili tramite smartphone, rendendo ogni viaggio più sicuro e connesso. C7, con un’autonomia di 60 km e un design step-through elegante, è perfetta la ebike adatta ai pendolari urbani che cercano stile e funzionalità. Il morello F7 è l’e-bike pieghevole con pneumatici larghi ideale per affrontare sia le strade cittadine che i sentieri fuori città, offrendo versatilità per gli avventurieri urbani. Infine, M7 è progettata per famiglie e trasporti pesanti, e combina potenza e stabilità, rendendola adatta a chi necessita di una soluzione di mobilità robusta.


Il golf trolley Birdie 3X introduce il sistema Smart Follow-Me, una tecnologia hands-free che permette al trolley di seguire il giocatore mantenendo una distanza di 2 metri. La batteria da 220 Wh offre un’autonomia di 30 km, sufficiente per tre partite complete da 18 buche, mentre il design pieghevole consente una configurazione e un trasporto rapidi.

Bardella: “Volevano zittire una voce, hanno risvegliato la Francia”

Bardella: “Volevano zittire una voce, hanno risvegliato la Francia”Roma, 6 apr. (askanews) – “Volevano zittire una voce, ma hanno risvegliato il popolo della Francia”. Lo ha sottolineato il presidente del Rassemblement national, Jordan Bardella, in apertura della manifestazione di sostegno a Parigi per Marine Le Pen. La decisione “scandalosa” della magistratura, che punta a “eliminare” Le Pen dalla corsa all’Eliseo, è un “attacco diretto alla democrazia” oltre che “una ferita per milioni di francesi patrioti”, ha accusato Bardella, che ha rivendicato la presenza di “10mila” persone in piazza Vauban.


“La Storia ci ha dato appuntamento qui”, ha aggiunto, mentre i sostenitori del partito della fiamma hanno scandito lo slogan “Siamo a casa nostra”. “Spetta a noi difendere fino in fondo il nostro onore e la nostra innocenza”, ha aggiunto Bardella, “Non si tratterà mai per noi di gettare discredito su tutti i giudici. Mai il nostro movimento metterà in discussione la separazione dei poteri o l’indipendenza della magistratura, che sono le garanzie dello Stato di diritto. Mai eserciteremo costrizione o pressione sulla democrazia. Tuttavia, ci indigniamo sempre di fronte alle pressioni esercitate da alcune organizzazioni contro la volontà popolare”. Bardella, da piazza Vauban, ha poi puntato il dito contro il Sindacato della magistratura.