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Dazi, la Cina ricorre al Wto contro le misure Usa

Dazi, la Cina ricorre al Wto contro le misure UsaRoma, 4 apr. (askanews) – La Cina ha annunciato di aver presentato ricorso all’Organizzazione mondiale del Commercio (Wto) dopo che gli Stati Uniti hanno imposto dazi ai partner commerciali. “La Cina ha presentato ricorso ai sensi del meccanismo di risoluzione delle controversie del Wto”, ha affermato il ministero del Commercio in una nota riportata dai media cinesi.


Ieri il ministero del Commercio aveva bollato come “un atto di bullismo unilaterale” l’annuncio dei dazi da parte dell’amministrazione Trump, esortando Washington a rimuoverli “immediatamente” e a risolvere eventuali controversie attraverso un “dialogo equo e paritario” con i partner.

La Cina inserisce 16 aziende Usa nella lista di controllo (e ne blocca le esportazioni)

La Cina inserisce 16 aziende Usa nella lista di controllo (e ne blocca le esportazioni)Roma, 4 apr. (askanews) – La Cina ha annunciato oggi di aver inserito 16 aziende americane “che mettono a rischio la sua sicurezza nazionale e i suoi interessi” nella lista di controllo delle esportazioni. Stando a quanto precisato dal ministero del Commercio, a partire da oggi l’esportazione di articoli a duplice uso da parte di queste aziende, tra cui High Point Aerotechnologies, Universal Logistics Holdings, Inc. e Source Intelligence Inc., sarà vietata, mentre tutte le attività di esportazione in corso dovranno essere immediatamente interrotte. Stando a quanto riportato dai media cinesi, Pechino ha anche sospeso l’idoneità di sei aziende degli Stati Uniti a esportare in Cina, “per salvaguardare la salute pubblica e proteggere l’industria zootecnica del paese”.

Francia, Trump denuncia “caccia alle streghe” contro Le Pen

Francia, Trump denuncia “caccia alle streghe” contro Le PenRoma, 4 apr. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump ha denunciato “la caccia alle streghe contro Marine Le Pen”, affermando che la condanna emessa nei giorni scorsi contro la leader della destra francese “è un altro esempio di come la sinistra europea usi il Lawfare per mettere a tacere la libertà di parola e censurare il proprio avversario politico”.


“Non conosco Marine Le Pen, ma apprezzo quanto abbia lavorato duramente per così tanti anni – ha scritto il presidente americano sul proprio account Truth – ha subito sconfitte, ma ha continuato ad andare avanti, e ora, appena prima di quella che sarebbe una Grande Vittoria, la bloccano per un’accusa minore di cui probabilmente non sapeva nulla”. Le Pen è stata condannata lo scorso 31 marzo a quattro anni di carcere, di cui due senza condizionale, ma con l’uso del braccialetto elettronico, e cinque anni di ineleggibilità per appropriazione indebita. “È tutto così negativo per la Francia e per il Grande Popolo Francese, non importa da che parte stia. LIBERATE MARINE LE PEN!”, ha concluso Trump.

Casa, idealista: affitti in aumento del 2,6 nel primo trimestre

Casa, idealista: affitti in aumento del 2,6 nel primo trimestreRoma, 4 apr. (askanews) – Prosegue l’andamento positivo dei canoni di locazione in Italia, i cui valori sono in aumento del 2,6% nell’ultimo trimestre, secondo l’ultimo report pubblicato dal portale immobiliare idealista. Con questo incremento, adesso il prezzo medio al metro quadro è di 14,2 euro mensili. Crescono, inoltre, i canoni anche a livello annuale, segnando +7,8% rispetto a marzo 2024.


“L’aumento dei canoni – commenta Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi di idealista – è legato principalmente alla persistente scarsità di offerta nel mercato immobiliare. In molte città italiane, soprattutto nelle zone ad alta domanda come alcuni quartieri metropolitani o le località turistiche, l’offerta di immobili in affitto non riesce a tenere il passo con la crescente richiesta. Lo squilibrio tra offerta e domanda è, quindi, la causa principale della continua crescita dei canoni, anche se in modo meno consistente rispetto agli anni precedenti. Allo stesso tempo, assistiamo, infatti, a un allentamento della pressione sulla domanda di locazioni, dovuto al rinnovato interesse nei confronti della compravendita. La recente stabilizzazione dell’inflazione e la riduzione dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE) hanno contribuito a raffreddare parte della pressione sui prezzi e a spostare, almeno in parte, la domanda dal settore della locazione a quello dell’acquisto. La diminuzione dei tassi ha, infatti, incentivato la domanda nel mercato delle compravendite, spingendo molti inquilini a considerare l’acquisto della casa come un’opzione più conveniente rispetto al proseguimento dell’affitto, riducendo così la pressione sulla domanda di locazioni”. Incrementi si registrano nel 74% dei capoluoghi monitorati da idealista, con i maggiori aumenti del trimestre che riguardano Siena (10,4%), Monza (9,4%), Trieste (9%) e Caserta (8,3%). Sono in forte rialzo anche i canoni di locazione ai piedi del Colosseo; Roma, infatti, registra un incremento trimestrale pari al 7,5%. Crescono, ma in modo meno accentuato, anche i prezzi degli affitti a Milano (1,2%).


Tra i principali mercati della locazione, oltre alle già menzionate performance al rialzo di Roma e Milano, si registrano incrementi anche a Torino (6,2%), Bari (2,4%), Cagliari (2,2%), Catania (0,9%), Palermo e Venezia (entrambe su dello 0,8%) e Firenze (0,6%). In calo Napoli (-1,2%) e Bologna (-2,8%) e altri 17 capoluoghi, con i ribassi più marcati che toccano Andria (-8.9%), Potenza (-6,9%) e Cosenza (-4,8%). Stabili i prezzi degli affitti a Mantova, Salerno e Piacenza. Milano, ai suoi massimi storici dall’inizio delle rilevazioni di idealista, si conferma anche a marzo come la città con gli affitti più elevati, con un prezzo di 23,6 euro al metro quadrato.

Nato compie 76 anni: difesa collettiva per mantenere tutti al sicuro

Nato compie 76 anni: difesa collettiva per mantenere tutti al sicuroMilano, 4 apr. (askanews) – “I punti iconici di Bruxelles sono coperti di blu: la NATO compie 76 anni di difesa collettiva. Dalla sua creazione il 4 aprile 1949, l’Alleanza transatlantica è cresciuta da 12 membri fondatori a 32 paesi membri, tutti lavorando insieme per mantenere la nostra gente al sicuro”. Lo scrive l’Alleanza sul suo profilo social, pubblicando anche una videoanimazione – ritwittata dall’ammiraglio italiano Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato Militare della Nato – che illustra tutti i domini dove l’alleanza difensiva è attiva, dal cyber all’underwater.


Oggi si conclude la ministeriale esteri a Bruxelles in un momento chiave per gli equilibri internazionali. Mentre la prossima settimana il segretario generale della Nato Mark Rutte sarà in Giappone, alleato degli Usa nell’area del Pacifico che affronta la vicinanza di Russia, Cina e Corea del nord e a gennaio ha aperto una missione diplomatica dedicata alla NATO. Il neo-nominato ambasciatore Osamu Izawa è stato ricevuto da Rutte il 15 gennaio 2025.

Nato, Rutte sarà in visita in Giappone l’ 8 e il 9 aprile

Nato, Rutte sarà in visita in Giappone l’ 8 e il 9 aprileMilano, 3 apr. (askanews) – Il Segretario generale della NATO Mark Rutte sarà in visita in Giappone l’ 8 e il 9 aprile 2025. Martedì 8 aprile, il Segretario generale incontrerà il Ministro della Difesa, Gen Nakatani. Visiterà anche la base navale di Yokosuka e la Mitsubishi Electric Kamakura Works.


Mercoledì 9 aprile, Rutte incontrerà il primo ministro, Shigeru Ishiba, il ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria, Yoji Muto, gli esponenti della Dieta e i rappresentanti dell’industria giapponese. Il Segretario generale terrà inoltre un discorso seguito da una conversazione sul tema “NATO e Giappone: forti partnership in un mondo interconnesso”, presso la Keio University di Tokyo. Il Giappone, l’alleato più importante degli Usa nell’area del Pacifico affronta la vicinanza di Russia, Cina e Corea del nord. A gennaio ha aperto una missione diplomatica dedicata alla NATO. Il neo-nominato ambasciatore Osamu Izawa è stato ricevuto dal Segretario generale Rutte il 15 gennaio 2025. “Accolgo con grande favore la nomina dell’ambasciatore del Giappone presso la Nato e il suo continuo sostegno all’Ucraina” aveva detto.


La Nato sta sviluppando la sua cooperazione con il Giappone attraverso un programma di partenariato personalizzato (ITPP) e attraverso progetti di punta lanciati al Summit della NATO a Washington Dc a luglio 2024. I quattro progetti di punta sono il supporto all’Ucraina (assistenza sanitaria militare), la difesa informatica, la lotta alla disinformazione e l’intelligenza artificiale, basati sulla cooperazione tra la NATO e i suoi partner indo-pacifici, ovvero Australia, lo stesso Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud.

Dazi, Tajani (che ha incontrato il commissario Ue al Commercio): niente panico, evitare guerra commerciale

Dazi, Tajani (che ha incontrato il commissario Ue al Commercio): niente panico, evitare guerra commercialeBruxelles, 3 apr. (askanews) – Restare calmi, niente panico, nessuna reazione eccessiva, no alla guerra commerciale; ma rispondere in modo freddo e determinato ai dazi imposti dall’Amministrazione Trump, cercando la trattativa e tenendo a mente che con il nostro maggiore alleato l’obiettivo è quello di arrivare a zero dazi da entrambe le parti. E ricordare agli Usa che una guerra dei dazi sarebbe controproducente anche rispetto all’obiettivo Nato di aumentare considerevolmente la spesa militare dei paesi alleati; a partire dall’Italia, che si impegna comunque ad arrivare almeno al 2% del Pil.


Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa questo pomeriggio al quartier generale della Nato, a Bruxelles, dopo un lungo colloquio che ha avuto con il con il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, che domani discuterà con il proprio omologo americano, in videoconferenza, sui dazi Usa e sulla risposta dell’Ue. Con Sefcovic, ha riferito Tajani, ‘abbiamo affrontato la situazione in vista del colloquio che domani avrà con gli americani, e in vista anche del Consiglio Ue di lunedì a Lussemburgo’, in cui si riuniranno i ministri dei Ventisette responsabili del Commercio estero proprio per parlare delle relazioni con gli Usa.


‘Io – ha continuato il ministro degli Esteri – ho ribadito qual è la posizione italiana: bisogna evitare una guerra dei dazi, e mi pare che su questo Sefcovic sia assolutamente d’accordo; che poi è la posizione espressa anche da Ursula von der Leyen’ la presidente della Commissione europea. ‘Bisogna andare avanti nella trattativa con gli Stati Uniti’, anche se ‘è chiaro che poi dovrà essere presa una decisione con delle scelte di imporre dazi ad alcuni prodotti americani per rispondere ai dazi che sono stati imposti sull’alluminio, sui prodotti che derivano dall’alluminio’ e sull’acciaio, con una decisione di Trump del 12 marzo scorso. ‘Insomma – ha affermato Tajani – bisogna essere molto freddi, molto determinati, occuparsi e non preoccuparsi, in un momento in cui la situazione è abbastanza complicata. Però dobbiamo sempre ricordare che gli Stati Uniti sono il nostro principale alleato. L’obiettivo dovrebbe essere quello di arrivare a zero dazi da una parte e zero dazi dall’altra, se vogliamo veramente rinforzare l’Occidente. Discutiamo, parliamo, e tuteliamo anche le nostre imprese’.


‘Per quanto riguarda l’Italia – ha aggiunto il ministro -, c’è stata una riunione con alcuni ministri, presieduta dalla presidente del Consiglio, e il messaggio è molto chiaro: l’importante è trattare, l’importante è difendere e proteggere le nostre imprese, ma serve anche una strategia che non sia soltanto quella di reagire. L’importante è avere una visione complessiva di quello che è il commercio internazionale europeo e del nostro paese. Noi abbiamo dato vita già da 15 giorni – ha ricordato – ad un piano d’azione per l’export, per esplorare i mercati extra Unione europea, per raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati, cioè quello di 700 miliardi di euro (come valore delle esportazioni, ndr) entro la fine della legislatura. Questo è un modo di cercare di raccogliere risultati positivi in territori come l’India, il Giappone, dove sarò nella prossima settimana, ma poi ci sono i paesi del Golfo, c’è il Sudafrica, ci sono i paesi dell’Estremo Oriente, penso all’Indonesia, penso al Vietnam, penso alle Filippine, e pensiamo anche ai mercati dell’Asia centrale’. ‘Quindi – ha insistito Tajani – abbiamo una visione, sappiamo cosa si deve fare: la cosa da fare è non farsi prendere mai dal panico, perché non c’è bisogno di mettersi paura, bisogna occuparsi e non preoccuparsi. Come se stai nuotando e si alza il mare, l’unica cosa che devi fare è nuotare con calma e tornare a riva senza farti prendere dalla paura. Ecco, noi non ci siamo assolutamente fatti prendere dalla paura. Dialoghiamo con le imprese. Fino a tarda sera, ieri mi sono sentito con il Presidente di Farmindustria, ho parlato con Orsini, Presidente di Confindustria. Devono sapere che noi non intendiamo affatto dar vita a una guerra commerciale, come ci chiedono tutte le imprese italiane; e che agiremo insieme all’Unione europea, perché poi la competenza esclusiva è dell’Unione europea in materia commerciale, e lunedì verranno prese le decisioni durante la riunione dei ministri del commercio internazionale, a cui parteciperò, a Lussemburgo’. La prima reazione formale dell’Ue, in realtà, arriverà con la riattivazione, il 9 aprile, delle contromisure che erano state già decise nel 2018 e nel 2020 contro i dazi della prima Amministrazione Trump su alluminio a acciaio, che erano stati poi sospesi durante l’Amministrazione Biden, e che sono stati ristabiliti dallo stesso Trump il 12 marzo scorso. E’ ancora in corso la consultazione degli Stati membri riguardo alla lista dei prodotti Usa da colpire con i contro-dazi europei.


‘Noi abbiamo sempre detto – ha ricordato Tajani – che nella lista non dovrebbe essere inserito il whisky (il bourbon americano, ndr), cosa che ho ribadito anche oggi a Sefcovic. Perché mettere una sanzione sul whisky significa provocare una reazione Usa contro l’alcol che noi esportiamo, cioè i vini in modo particolare; e siccome esportiamo molto più vino rispetto a quanto whisky importiamo, sarebbe una scelta perniciosa per noi stessi, una forma di autolesionismo. Io ho consegnato al Commissario Sefcovic – ha riferito il ministro – una lista di prodotti italiani sui quali bisogna intervenire affinché possano essere tutelati, compresa la produzione vinicola del nostro paese; che possano essere tutelati nella trattativa che ci sarà all’interno dell’Unione europea in vista della riunione del Consiglio di lunedì a Lussemburgo. Potrebbe esserci un problema, per esempio, per i motocicli, e poi ci sono settori anche che riguardano la gioielleria, le pietre preziose. C’è una lunga lista, con una trentina di voci, che ho consegnato a Sefcovic’. Quanto ai veri obiettivi di Trump, che sembra usare la minaccia dei dazi con l’intenzione di spingere i paesi a negoziare condizioni più favorevoli agli Usa in altre aree, Tajani ha osservato: ‘Naturalmente bisogna capire bene. C’è la trattativa, domani c’è un altro colloquio dopo l’imposizione dei nuovi dazi. Io credo che gli Stati Uniti vogliano puntare al rafforzamento della produzione industriale in America. Questa è la loro posizione. Noi siamo italiani ed europei, dobbiamo tutelare le nostre imprese in un rapporto positivo. Il mio disegno sarebbe quello di avere un mercato unico transatlantico, zero dazi di qua e zero dazi di là. Quello sarebbe il modo migliore per sviluppare il commercio e rinforzare la posizione dell’Occidente’. Il ministro degli Esteri ha poi minimizzato la prima reazione dell’Ue ai dazi su acciaio e alluminio: ‘Bon ci sono ritorsioni, sono scelte: c’erano liste già congelate, quindi saranno riattivate, ma riguardano soltanto la questione dell’alluminio, e dei derivati dall’alluminio. Credo – ha rilevato – che andrà nella direzione di avere una scelta che sarà meno dura di quello che è stata la scelta americana, per dare, quindi, un messaggio contro l’escalation dei dazi, un messaggio contro la guerra commerciale. Mi pare che le posizioni del commissario Sefcovic siano ragionevoli e vanno nella direzione della tutela delle imprese italiane ed europee’. A questo punto è stato chiesto a Tajani se la questione dazi non comporti dei problemi anche nel rapporto tra Usa e alleati europei in seno alla Nato. ‘Quello della collaborazione tra Europa e Stati Uniti è un discorso articolato: l’Europa deve fare di più per garantire la propria sicurezza, fermo restando che c’è ancora una minaccia a Oriente, c’è una minaccia a Sud, pensiamo a quello che accade non soltanto alla frontiera con l’Ucraina, ma anche in Medio Oriente, ma anche quello che succede nel continente africano. Quindi rafforzare la Nato significa considerare ancora queste minacce, come minacce non secondarie’. ‘Noi – ha assicurato il ministro riguardo all’aumento della spesa militare richiesto dalla Nato – siamo pronti ad arrivare al 2% del Pil in tempi rapidi; ma se si chiede di arrivare al 5% e contemporaneamente si impongono i dazi è un po’ difficile fare entrambe le cose. Se ci si chiede di arrivare al 5% del Pil, la scelta dei dazi è una scelta che va contro la proposta di arrivare al 5%’, ha avvertito Tajani. E ha aggiunto: ‘C’è l’articolo 2 del Trattato Nato, noi parliamo sempre dell’articolo 5 (sull’obbligo di difesa reciproca, ndr), e non parliamo mai dell’articolo 2, che è quello che spinge alla collaborazione economica tra i paesi che fanno parte’ dell’Alleanza. ‘E la guerra commerciale certamente non fa parte di quello che dice l’articolo 2; quindi evitiamo una guerra commerciale. E anche per quanto riguarda l’Alleanza, che non è solo un’alleanza militare, è un’alleanza politica, è l’Alleanza atlantica, cerchiamo di lavorare anche per una collaborazione economica. E’ quello che noi auspichiamo, è per questo che il governo italiano sta lavorando, e quindi speriamo di poter fare in tempi rapidi ciò che è bene delle nostre imprese’. E’ stato chiesto al ministro, infine, se non diventi ora ancora più importante l’accordo di libero scambio that l’Ue e il Mercosur, la comunità economica dei paesi dell’America latina. ‘Quello del Mercosur – ha risposto – è uno dei temi all’ordine del giorno. Noi siamo assolutamente favorevoli, ma abbiamo delle riserve per alcune parti del settore agricolo. Stiamo discutendo, stiamo trattando. Certamente la Commissione europea dovrà risolvere questo problema. In modo particolare le carni e il riso sono due temi per noi particolarmente spinosi, che il mondo agricolo chiede di poter risolvere; per la parte invece industriale, il Mercosur porterà grandi vantaggi’, ha concluso Tajani.

Il grande padel internazionale a Roma: dal 7 aprile il Fip Silver

Il grande padel internazionale a Roma: dal 7 aprile il Fip SilverRoma, 3 apr. (askanews) – Il grande padel internazionale torna a Roma con il primo torneo del Cupra Fip Tour, il circuito professionistico della Fip (International Padel Federation), che si snoda su cinque continenti e nel 2025 conta 288 tornei in 44 Paesi. Dal 7 al 13 aprile, nella capitale si giocherà – si legge in una nota – il Fip Silver Mediolanum Padel Cup al Villa Pamphili Padel Club, con ingresso libero per tutta la settimana. Nel maschile, in programma un tabellone di qualificazione e un main draw da 32 coppie. Nel femminile, main draw con 22 coppie. Tanti i campioni che scenderanno in campo a partire dai numero uno del tabellone maschile, Javi Garcia e Javi Barahona, rispettivamente numero 33 e 28 del Ranking mondiale. E poi ci sono gli azzurri ai vertici delle classifiche nazionali, argento agli Europei 2024 a Cagliari e quarti al Mondiale maschile di Doha dello scorso novembre: da Lorenzo Di Giovanni a Simone Cremona, rispettivamente numero 131 e 78 al mondo, a Riccardo Sinicropi (170). Con loro, le grandi firme del nostro padel: da Iacovino a Cattaneo a Tinti. E ancora, ecco il pieno di star spagnole e argentine, oltre ai giovanissimi talenti italiani come Platania (247) e Sargolini (263), rispettivamente 2006 e 2007, per uno spettacolo da non perdere.


Nel tabellone femminile ecco le Wonder Woman in azzurro. Dietro alle teste di serie numero uno, Amanda Lopez-Lucia Garcia, ecco la storica coppia azzurra e numero 2 del tabellone con Chiara Pappacena e Giulia Sussarello, grandi protagoniste dell’argento all’Europeo di Cagliari e del bronzo ai Mondiale di Doha, al pari dell’altra azzurra Martina Parmigiani, numero 4 del tabellone femminile in coppia con Giulia Dal Pozzo, una delle NextGen più interessanti delle ultime due stagioni. E poi, il meglio del padel italiano, da Baldi-Zanchetta a Rosi-Aima e Ligotti, Terranova, Livioni, Pugliesi e Ciabattoni. E non finisce qui, perché gli spettatori del Villa Pamphili Padel Club potranno ammirare alcune tra le migliori giocatrici spagnole, argentine e francesi. Nel circuito professionistico Cupra Fip la categoria Silver è la terza per importanza nel circuito Cupra Fip Tour, dopo il Platinum e il Gold, ed è la sesta in assoluto considerando anche il circuito Premier Padel. Lo scorso anno il Cupra Fip Tour ha visto scendere in campo circa 3.600 giocatori provenienti da 78 Paesi. Dopo Roma, le tappe successive della Fip Silver Mediolanum Padel Cup si terranno a Palermo (23-29 giugno), Treviso (30 giugno-6 luglio), Torino (22-28 settembre), Perugia (27 ottobre-2 novembre) e Como (24-30 novembre).

Usa, la Casa Bianca: i dazi non sono negoziabili, è un’emergenza. Wall Street deve fidarsi di Trump

Usa, la Casa Bianca: i dazi non sono negoziabili, è un’emergenza. Wall Street deve fidarsi di TrumpNew York, 3 apr. (askanews) – Nel day after l’annuncio delle nuove misure commerciali, le borse mondiali sono crollate e a buttare acqua sul fuoco diversi esponenti dell’amministrazione Trump, impegnati in varie interviste televisive. “Questa non è una negoziazione, è un’emergenza nazionale”: così la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha difeso la nuova politica tariffaria del presidente Trump, in un’intervista alla CNN.


Leavitt ha respinto l’ipotesi di un passo indietro prima dell’entrata in vigore dei dazi e ha rivolto un appello diretto alla finanza americana: “Wall Street deve fidarsi del presidente Trump”.

Usa, Vance: i dazi cambieranno tutto, Elon Musk resta

Usa, Vance: i dazi cambieranno tutto, Elon Musk restaNew York, 03 apr. (askanews) – I nuovi dazi voluti dal presidente Trump rappresentano “un grande cambiamento, ma necessario”. Lo ha detto il vicepresidente americano JD Vance in un’intervista a Fox News, ribadendo che l’obiettivo è riequilibrare il commercio a vantaggio dei cittadini statunitensi: “Non mi nascondo, serve una svolta e questa lo è”.


Vance ha anche confermato che la decisione sulla cessione di TikTok a un soggetto americano sarà annunciata prima della scadenza del 5 aprile: “Siamo in una buona posizione, ci stiamo lavorando”, ha detto. Vance ha chiarito che Elon Musk continuerà a essere un consigliere e un amico per lui e per il presidente. Secondo quanto riportato da Politico e ABC, Trump avrebbe informato il suo gabinetto che il miliardario lascerà l’incarico nei prossimi mesi, al termine del mandato speciale previsto per fine maggio.