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Bernini: no stop fuga cervelli ma facciamoli tornare più forti

Bernini: no stop fuga cervelli ma facciamoli tornare più fortiRoma, 15 feb. (askanews) – “Non dobbiamo puntare a fermare i cervelli in fuga, ma la vera sfida è farli tornare più forti di prima, puntando sul capitale umano che deve accrescere i propri percorsi formativi ibridandosi all’estero ma dando loro ragioni per tornare al di là del patriottismo”. Lo ha dichiarato Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca alla presentazione del Progetto PNRR Turismo delle Radici, una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post Covid-19.

##Lavrov: Occidente verso punto non ritorno, porre fine suo dominio

##Lavrov: Occidente verso punto non ritorno, porre fine suo dominioMilano, 15 feb. (askanews) – L’Occidente vuole trasformare l’Ucraina in una roccaforte antirussa ma così facendo sta per toccare “il punto di non ritorno”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov intervenendo davanti alla Duma nel question time. “La dottrina di politica estera, aggiornata, della Federazione Russa si concentrerà sulla necessità di porre fine al dominio dell’Occidente nella vita internazionale”, ha aggiunto.
Per contro Mosca si avvicina sempre di più alla Cina. “Avremo una serie di contatti ad alto livello politico con la Cina in un futuro molto prossimo” ha detto durante il question time russo la settimana che precede il primo anniversario dell’invasione dell’Ucraina. “Per cominciare, continueremo a discutere i dossier, tenendo conto dei documenti che sono stati firmati di recente, tra cui il documento sulle ‘nuove relazioni in una nuova era’, siglato un anno fa, quando il presidente russo Vladimir Putin era a Pechino per colloqui con (il presidente cinese) Xi Jinping”, ha detto il ministro, intervenendo alla Duma di Stato.
La Russia inoltre starebbe preparando una riunione speciale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul tema delle esplosioni al Nord Stream. “Ci siamo rivolti all’Onu” ha detto Lavrov. Il tutto dopo che il Consiglio della Federazione, il senato russo, ha proposto al ministero degli Esteri russo di condurre un’indagine internazionale sugli attacchi terroristici ai gasdotti Nord Stream, tenendo conto delle accuse mosse dal giornalista americano Seymour Hersh. Secondo il reporter americano Hersh, Premio Pulitzer nel 1970, dietro le fughe di gas dal Nord Stream ci sarebbe un sabotaggio orchestrato dagli Stati Uniti in collaborazione con la sola Norvegia, sfruttando come copertura un’esercitazione annuale Nato nel Mar Baltico. La pubblicazione di Hersh afferma che i sommozzatori americani durante le esercitazioni NATO Baltops nell’estate del 2022 hanno installato esplosivi sotto i tronconi Nord Stream, che i norvegesi hanno attivato tre mesi dopo. Ma una serie di fact check avrebbero dimostrato che le dichiarazioni sono frutto di una sola fonte, e non di una vera inchiesta.

Ohio,train’Rumore Bianco’,da giorni brucia treno con sostanze chimiche

Ohio,train’Rumore Bianco’,da giorni brucia treno con sostanze chimicheRoma, 15 feb. (askanews) – Da oltre una settimana, a Palestine, in Ohio, un treno pieno di sostanze chimiche sta bruciando e i residenti temono per le conseguenze tossiche della densa nuvola di fumo nero che li minaccia. La notizia è stata tenuta sotto silenzio dalle autorità, così almeno denunciano i social, molte famiglie sono state evacuate e la cosa forse più sorprendente è che il luogo dell’incidente è praticamente lo stesso dove è stata girata la scena chiave di “Rumore Bianco”, il film tratto da un romanzo di Don De Lillo che parte proprio dalla nuvola tossica generata da un incidente ferroviario.
Quando la famiglia di Ben Ratner, scrive la Cnn, si è iscritta nel 2021 per fare le comparse nel film “White Noise”, hanno pensato che sarebbe stata una divertente distrazione dalla loro vita quotidiana a Palestine, in Ohio.
Nel film, Ratner, 37 anni, è in una scena di ingorgo, seduto in una fila di auto che cercano di evacuare dopo che un treno merci si è scontrato con un camion cisterna, provocando un’esplosione che riempie l’aria di tossine pericolose. In un’altra scena, suo padre indossa un trench e un cappello mentre la gente attraversa un cavalcavia per uscire dalla città. I registi hanno detto al gruppo che volevano che sembrassero “abbandonati e oppressi” mentre sfuggono al disastro ambientale.
Il film del 2022 è stato girato in Ohio ed è basato su un romanzo di Don DeLillo. Il libro è stato pubblicato nel 1985, poco dopo il disastro chimico di Bhopal, in India, che uccise quasi 4.000 persone. Il libro e il film seguono l’immaginaria famiglia Gladney – una coppia e i loro quattro figli – mentre fuggono da un “evento tossico aereo” e poi tornano a casa e cercano di riprendere la loro vita normale.
Oggi, Ratner e la sua famiglia – sua moglie, Lindsay, e i loro figli, Lilly, Izzy, Simon e Brodie – stanno vivendo la finzione che hanno contribuito a portare sullo schermo. I funzionari hanno ordinato loro di evacuare la loro casa la scorsa settimana, il giorno dopo che un treno del Norfolk Southern che trasportava 20 vagoni di materiali pericolosi è scivolato fuori dai binari e ha preso fuoco, minacciando di esplodere. Il National Transportation Safety Board sta ancora indagando sulle cause dell’incidente.
“La prima metà del film è quasi esattamente quello che sta succedendo qui”, ha detto Ratner mercoledì, quattro giorni dopo l’evacuazione.
La notte del 3 febbraio, Ratner stava guardando la partita di basket di sua figlia al liceo locale quando è avvenuto l’incidente. Non l’ha sentito a causa del rumore del gioco, ma quando sono usciti dall’edificio, ha potuto vedere l’enorme incendio. Ha girato alcuni secondi di video sul suo cellulare.
La sua famiglia è tornata a casa, che si trova a meno di un miglio dal luogo dell’incidente. Per tutta la notte, ha detto, hanno sentito le sirene ma hanno ricevuto poche informazioni. “Non eravamo sicuri di quale fosse esattamente il pericolo.”

Shanghai, retrospettiva di Federico Fellini 2023

Shanghai, retrospettiva di Federico Fellini 2023Roma, 15 feb. (askanews) – L’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, in collaborazione con la Shanghai Film Distribution and Exhibition Association, presenta la “Retrospettiva di Federico Fellini”, programmata dal 5 al 19 febbraio 2023 nelle sale cinematografiche Wanping Theatre e Grand Theatre di Shanghai.
Nell’ottobre del 2021 la “Retrospettiva di maestri italiani del cinema italiano” ha ottenuto un grande successo. Quest’anno la rassegna presenta al pubblico alcuni capolavori di un grande maestro del cinema italiano: Federico Fellini. L’evento ha in programma la proiezioni di alcuni classici del maestro, tra cui Boccaccio ’70, il film che aprirà la retrospettiva domenica 5 al Wanping Theatre, La strada, La dolce vita e 8½.
Titoli in rassegna
La strada (1954)
La strada (1954), un film su una coppia di artisti girovaghi caratterizzato da intonazione onirica e morale spiritualista che stentò a farsi apprezzare in Italia ma si riscattò all’estero quando nel 1957 ottenne l’Oscar per il miglior film straniero.
Le notti di Cabiria
Le notti di Cabiria (1957), un film che propone un ritratto agrodolce di una prostituta romana ispirato a un fattaccio di cronaca, premio per la migliore attrice al Festival di Cannes del 1957 e vincitore a sorpresa del secondo Oscar consecutivo al film straniero.
La dolce vita (1960), un film ideato sull’esplosione della mondanità romana dell’estate 1958, da leggersi ancora una volta come momento di crisi e trapasso dalla vecchia Italia verso una difficile modernità. L’affluenza del pubblico fu eccezionale: un fenomeno che attestò la voglia di cambiamento dell’Italia alle soglie degli anni Sessanta.
Boccaccio 70
Boccaccio ’70 (1962), un film collettivo in quattro episodi diretti rispettivamente da Vittorio De Sica, Federico Fellini, Mario Monicelli e Luchino Visconti. Nel suo episodio “Le tentazioni del dottor Antonio”, Fellini mette in burletta un personaggio supermoralista perseguitato dall’immagine gigantesca della Ekberg scesa da un manifesto.
Otto e mezzo
8½ (1963), un film in cui l’attore protagonista (Mastroianni) funge da autoritratto di un regista che non riesce a iniziare un film perché sconvolto dalle emozioni del proprio passato, del presente e della fantasia. Primo premio fra accesi contrasti al Festival di Mosca del 1963, 8½ ebbe un esito straordinario in tutto il mondo e diventò il riferimento inevitabile del cinema di confessione e introspezione.
I clowns
I clowns (1970), un film realizzato fra Roma e Parigi, uno special TV, fra inchiesta giornalistica e divagazione poetica.
Federico Fellini: Regista cinematografico, nato a Rimini il 20 gennaio 1920 e morto a Roma il 31 ottobre 1993. [Fellini è] uno dei registi, non solo fra gli italiani, che ha maggiormente inciso sugli sviluppi del cinema nella seconda metà del Novecento, laureato anche per questo con cinque premi Oscar, nel 1957 per La strada (1954), nel 1958 per Le notti di Cabiria (1957), nel 1964 per 8 ¹/² (1963), nel 1976 per Amarcord (1973) e nel 1993 con un Oscar alla carriera.
Con tratti di indiscutibile ed esemplare leggerezza sia umana sia espressiva ha attraversato la storia del cinema con i suoi film. In questo egli è stato realmente un grande spirito italiano, nella cifra di quella tradizione tutta musicale che ha saputo sposare la soavità a una percezione forte, profonda, drammatica dell’esistenza. (Fonte: Enciclopedia del Cinema Treccani)

Londra, Voci dell’amicizia: in Dante, nel Medioevo e oltre

Londra, Voci dell’amicizia: in Dante, nel Medioevo e oltreRoma, 17 feb. (askanews) – L’Istituto Italiano di Cultura di Londra ha presentato giovedì la lectio magistralis Voci dell’amicizia: in Dante, nel Medioevo e oltre, Con Camilla Bambozzi.
La lectio magistralis dal titolo “Voci dell’amicizia: in Dante, nel Medioevo e oltre” sarà condotta da Camilla Bambozzi, dottoranda in Studi italianistici (Studi danteschi) all’università di Leeds e membro del Leeds Centre for Dante Studies, le cui ricerche si concentrano sul rapporto tra Dante Alighieri e il sodale poeta e amico Cino da Pistoia.
Dopo una sezione introduttiva relativa all’argomento principale della ricerca, la lezione si incentrerà nello specifico sui concetti di amicizia e dialogo, e sulle varie modalità in cui questi aspetti sono in grado di modellare la vita e l’opera di Dante. Difatti, l’amicizia è per Dante un aspetto fondamentale per ciò che riguarda la costruzione della propria identità personale e poetica.
Guardare all’opera dantesca attraverso il filtro dell’amicizia offre una prospettiva affascinante e arricchente per molteplici aspetti: se da un lato ciò permette di inquadrare e contestualizzare l’autore nella realtà storica e letteraria del proprio tempo, dall’altro rappresenta un elemento di continuità con il presente.
L’obiettivo ultimo della lectio magistralis è quello di dimostrare l’inesauribile capacità di Dante di comunicare con il proprio pubblico, indipendentemente dalla distanza culturale e storica, e che l’opera dantesca può divenire un utile mezzo per comprendere la contemporaneità.
Camilla Bambozzi: conseguita la laurea in Italianistica presso l’Università di Bologna, con una tesi in Filologia e letteratura dantesca, supervisionata dal Professor Giuseppe Ledda, incentrata sul dialogo che si esplica negli incontri nella Commedia tra Dante Alighieri e i rappresentanti della poesia due-trecentesca, nel 2020 ha intrapreso il Dottorato di ricerca in Studi italianistici all’Università of Leeds, nel Regno Unito.
Il suo progetto di ricerca, condotto sotto la supervisione del Professor Matthew Treherne e della Professoressa Emma Cayley e finanziato dall”Arts and Humanities Research Council’ (consorzio WRoCAH) e dall’Università di Leeds, indaga e approfondisce il rapporto tra Dante e il contemporaneo poeta e amico Cino da Pistoia. E inoltre membro del Leeds Centre for Dante Studies, presso cui co-organizza il Leeds Centre for Dante Studies “Lunch Series”.
Durante il suo percorso di dottorato, ha presentato le sue ricerche presso numerosi convegni in Italia, nel Regno Unito e in Irlanda, come ad esempio l’”International Medieval Congress”, il “Congresso dantesco internazionale” e la “Society for Italian Studies Conference”.
Le sue pubblicazioni includono “Riletture e riscritture dantesche: la ricezione della ‘Commedia’ in contesti di emarginazione sociale’, in L’altro Dante. Processi di attualizzazione della ‘Commedia’. Atti del Seminario Internazionale di Studi 24-25 novembre 2021, a cura di Mario Cimini (Lanciano: Carabba srl), 2022, pp. 139-151 e una serie di recensioni per «L’Alighieri. Rassegna dantesca», «Lettere italiane» e «Reading Religion».
Ha inoltre esperienza nel campo dell’insegnamento scolastico e universitario e nell’organizzazione di eventi culturali, come ad esempio la serie di convegni “Dante Futures: New voices in Ireland and the UK”. Si ringrazia la United Italian Societies (UIS) per la preziosa collaborazione nell’organizzazione di questo evento.

Ucraina, Kadyrov mostra in tv “pistola Hitler”, Zelenksy ci “si spari”

Ucraina, Kadyrov mostra in tv “pistola Hitler”, Zelenksy ci “si spari”Milano, 15 feb. (askanews) – Il presidente della Cecenia Ramzan Kadyrov ha mostrato alla presentatrice russa Olga Skabejeva la pistola Mauser M 19 10(che secondo lui è appartenuta a Hitler) con cui vuole che il presidente ucraino Volodymyr Zelenksy “si spari”. L’immagine dell’intervista è andata in onda sul canale di stato Rossija 1 le sera del 13 febbraio e ha scatenato una polemica in Russia, che ancora prosegue oggi sui social.
La giornalista gli ha chiesto cosa significa per lui “vittoria” in Ucraina. Se è necessario schiacciare fisicamente la leadership a Kiev. Kadyrov ha risposto che non c’è mai stato l’ordine di eliminare fisicamente Zelensky, ma che secondo lui il presidente ucraino dovrebbe fare come Hitler. “Hitler ha capito, si è sparato. Ho una pistola che intendo dare a Zelensky. È un trofeo, è vero. Confido che sarebbe in grado di farlo con un colpo solo. Sarebbe un passo degno: ha ucciso il suo popolo”, dice Kadyrov nell’intervista video.
Kadyrov appartiene al gruppo di falchi nazionalisti che hanno apertamente criticato la leadership della difesa russa per l’inefficienza sul campo di battaglia. Ma evidentemente Vladimir Putin, nonostante queste dichiarazioni, gli permette di continuare a parlare. E il canale statale Rossia 1 gli regala 23 minuti in prima serata. La conduttrice ha addirittura lasciato lo studio di Mosca e si è recata nella provincia di Grozny in Cecenia per fare l’intervista. E Skabejeva sorride, insolitamente dolcemente per lei, mentre passeggia per strada da qualche parte in Cecenia con lui.
Sui social sono apparsi diversi commenti, tra i quali uno particolarmente sarcastico: “Kadyrov dice a Skabejeva di avere una pistola con la quale Hitler si è sparato, portatagli dai “comandanti”. Ancora. I comandanti di Kadyrov. Hanno sequestrato la pistola di Hitler. Come trofeo. Probabilmente quando, insieme a Putin, prese d’assalto la Cancelleria del Reich nel 1945″. Qualcuno però fa anche notare che al momento del suicidio Hitler aveva effettivamente con sè due pistole, solo che erano una Walther PP e una Walther PPK.
Kadyrov ha inviato migliaia di soldati ceceni in Ucraina. Si dice che i suoi uomini abbiano preso parte al tentativo di prendere Kiev nei primissimi giorni di guerra. Il 2 marzo il Washington Post ha scritto che i soldati ceceni diretti ad uccidere il presidente Volodymyr Zelensky erano stati uccisi dalle forze di sicurezza ucraine fuori Kiev: era successo il terzo giorno di guerra, il 26 febbraio.
Kadyrov ha dichiarato nell’intervista che la Russia ha le forze per prendere la capitale Kiev – da cui è stata respinta nelle prime settimane di guerra – e che ha bisogno di catturare l’Ucraina seconda città Kharkiv e il suo porto principale, Odessa.

Gb, Incoronazione 6 maggio, per Camilla una corona ‘riciclata’

Gb, Incoronazione 6 maggio, per Camilla una corona ‘riciclata’Roma, 14 feb. (askanews) – La regina consorte Camilla indosserà una corona riciclata per l’incoronazione del marito Carlo III che non conterrà il celebre diamante Koh-i-Noor. Lo si apprende da Buckingham Palace che oggi ha annunciato i dettagli del design del regale gioiello. Si tratterà di una versione modificata della corona della regina Mary, realizzata da Garrard per l’incoronazione del 1911 e commissionata dalla stessa regina Mary, consorte di re Giorgio V.
In omaggio alla regina Elisabetta II, sulla corona saranno incastonati i diamanti Cullinan III, IV e V, parte della collezione di gioielli personali della defunta regina Elisabetta II e spesso da lei indossati come spille.
Sarà la prima volta che una corona di una regina consorte verrà riutilizzata dal XVIII secolo, quando la regina Carolina, moglie di re Giorgio III, indossò la corona di Maria di Modena.
“Con la scelta della corona della regina Mary da parte di Sua Maestà è la prima volta nella storia recente che una corona esistente, invece di una nuova, verrà utilizzata per l’incoronazione da una regina consorte, nell’interesse della sostenibilità e dell’efficienza”, ha spiegato Buckingham Palace.
Il palazzo ha confermato anche che il diamante Koh-i-Noor, sequestrato dalla Compagnia delle Indie Orientali nel 1849 e donato alla regina Vittoria, e che figurava nella corona della regina madre (di Elisabetta II) nell’incoronazione di Giorgio VI nel 1937, non sarà utilizzato.
Il diamante Koh-i-Noor è controverso per le circostanze in cui è stato acquisito e per ciò che è arrivato a simboleggiare. Un portavoce del partito Bharatiya Janata del primo ministro indiano, Narendra Modi, ha recentemente riferito di aver affermato che “riporta a ricordi dolorosi del passato coloniale”.
La corona della regina Mary è intanto già stata rimossa dall’esposizione pubblica presso la Torre di Londra per lavori di modifica prima dell’incoronazione in programma il prossimo 6 maggio presso l’Abbazia di Westminster a Londra.
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Esce “Le verità nascoste del delitto Attanasio” di Antonella Napoli

Esce “Le verità nascoste del delitto Attanasio” di Antonella NapoliRoma, 14 feb. (askanews) – Il prossimo 17 febbraio arriva in libreria “Le verità nascoste del delitto Attanasio”, libro inchiesta di Antonella Napoli, giornalista e scrittrice, direttrice del magazine Focus on Africa, nel secondo anniversario dell’uccisione dell’ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo, vittima di un agguato insieme al carabiniere che gli faceva da scorta, Vittorio Iacovacci, e l’autista del World food programme Mustapha Milambo.
Il libro verrà presentato venerdì 17 febbraio 2023 alle ore 17:30, presso la Fondazione per il giornalismo Paolo Murialdi. L’evento sarà introdotto dalla direttrice di All Around. Lucia Visca, e dialogheranno con l’autrice il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli, Salvatore Attanasio, padre dell’ambasciatore, e Dario Iacovacci, fratello del carabiniere accompagnato dal papà.
Oltre ad aver acquisito tutti gli atti dell’indagine giudiziaria della Procura del Tribunale di Roma la Napoli, che conosceva bene Attanasio, ha raccolto testimonianze sul posto trascorrendo un lungo periodo in Congo. Voci che avvalorano la tesi che non si sia trattato di un tentativo di sequestro finito male ma di un’azione premeditata che l’autrice racconta con dovizia di particolari suffragati da riscontri confermati anche negli atti della Procura di Roma.

Cina accusa: Stati uniti stato di sorveglianza n. 1 al mondo

Cina accusa: Stati uniti stato di sorveglianza n. 1 al mondoRoma, 14 feb. (askanews) – Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, rispondendo oggi a una domanda nella conferenza stampa quotidiana, ha ribaltato le accuse di spionaggio arrivate dagli Stati uniti in seguito alla vicenda del pallone sonda cinese che ha sorvolato diversi stati Usa prima di essere abbattuto, sostenendo che in realtà Washington è “numero 1 al mondo in termini di sorveglianza”.
Wang ha invitato gli Usa e la Nato di smetterla di accusare in maniera infondata la Cina, creando “nemici immaginari”. E ha anzi detto che l’America non può puntare su nessuno il dito accusandolo di essere uno stato di sorveglianza, essendo essa stessa “la prima al mondo”, come ha “portuto sperimentare la comunità internazionale, a partire dall’Europa”.
Il portavoce ha ricordato come, “in collaborazione con l’unità d’intelligence danese, la National Security Agency degli Usa ha spiato i leader di Germania, Svezia, Norvegia e Francia, compresa l’ex cancellliera tedesca Angela Merkel”.
Inoltre Wang ha detto che sin dagli anni ’70 la CIA “controla segretamente la compagnia svizzero Crypto AG che fornisce equipaggiamento per il crittaggio, per condurre attività di sorveglianza in diversi paesi del mondo, con la compagnia che ha venduto equipaggiamenti di crittaggio a più di 120 paesi”.
Ancora, Wang ha accusato gli Usa di aver trasformato il programma per i palloni-sonda in uno strumento militare per tracciare i missili strategici ipersonici di Cina e Russia.

Alto diplomatico cinese Wang Yi da oggi in viaggio in Europa

Alto diplomatico cinese Wang Yi da oggi in viaggio in EuropaRoma, 14 feb. (askanews) – Il diplomatico cinese di più alto rango, Wang Yi, inizia oggi una missione in Europa dalla durata insolitamente lunga – che continuerà fino al 22 febbraio – nella quale “su invito dei rispettivi governi” farà tappa in Francia, Italia, Ungheria e Russia, secondo quanto ha riferito il ministero degli Esteri di Pechino. Inoltre prenderà parte alla 59ma edizione della Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
Wang Yi, che è stato ministro degli esteri, ricopre l’incarico formale di direttore della Commissione centrale per gli Affari esteri del Partito comunista cinese, oltre essere membro del Politburo, il sancta sanctorum del Pcc. Non è prevista al momento, durante la conferenza di Monaco nel weekend, un incontro diretto con il segretario di Stato Usa Antony Blinken, che sarà anch’egli presente alla conferenza. Ma, secondo quanto ha scritto l’agenzia di stampa Reuters, fonti del Dipartimento di Stato hanno confermato che il capo della diplomazia americana sta valutando la possibilità.
E’ il primo viaggio all’estero di Wang da quando non è più ministro degli Esteri e ha assunto l’incarico di superiore prestigio nell’ambito della diplomazia cinese, essendo uomo di fiducia del presidente Xi Jinping.
La sua missione viene in un momento particolarmente teso nelle relazioni con gli Stati uniti, in particolare, a causa della vicenda del pallone sonda cinese abbattuto sugli Stati uniti dopo aver sorvolato diversi stati. Gli Usa hanno accusato Pechino di aver condotto di un’attività di spionaggio, mentre la Cina ha protestato per l’abbattimento e per l’asserito ingresso di palloni sonda americanni per dieci volte nel suo spazio aereo nello scorso anno.
Lo scontro verbale ha portato alla cancellazione di una prevista visita del segretario di Stato in Cina, a inizio febbraio. Per cui la concomitante presenza degli esponenti delle due diplomazie rappresenta un’occasione per un chiarimento faccia-a-faccia.
Il viaggio di Wang prevede anche tappe in Francia, in Italia, Ungheria e Russia. Non sono stati forniti dettagli né temporali né sul livello degli incontri che ci saranno. Il ministero degli Esteri cinese ha spiegato che la visita si colloca nell’ambito del 20mo anniversario delle relazioni tra Cina e Ue e punta rafforzare le relazioni bilaterali con i tre paesi europei in cui l’alto diplomatico si recherà.
In questi incontri, però, ci sarà l’ombra della posizione di non-condanna assunta da pechino nei confronti dell’invasione russa dell’Ucraina in ambito Onu. Con Pechino che, per giunta, non ha interrotto le attività militari di addestramento e le manovre congiunte con le forze russe dallo scoppio del conflitto ucraino quasi un anno fa. Oltre a rafforzare gli scambi commerciali con Mosca.
Pechino si è mantenuta piuttosto prudente nell’uso delle parole per annunciare la visita a Mosca di Wang, parlando di uno scambio di punti di vista “su questioni internazionali e regionali”. Anche per quanto riguarda la tappa russa, non è chiaro da chi sarà ricevuto l’alto diplomatico cinese. Si sa che però è in ballo l’ipotesi che Xi Jinping quest’anno si rechi in Russia, in seguito all’invito fatto dal presidente russo Vladimir Putin in una telefonata a fine anno, che ancora deve essere formalmente accettato.