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Salvini al proceso Open Arms: lavoravo per la sicurezza nazionale

Salvini al proceso Open Arms: lavoravo per la sicurezza nazionaleRoma, 12 gen. (askanews) – Migranti/Migranti, Salvini: lavoravo per la sicurezza nazionale In corso processo Open arms in cui è imputato il vicepremier

Palermo, 12 gen. (askanews) – “Questo supposto sequestro era una modalità operativa adottata durante tutto il governo Conte 1, e anche nel Conte 2: di lavorare garantendo sempre la sicurezza della vita umana ma ottenendo anche il coinvolgimento dei paesi europei. Io tutelavo la sicurezza nazionale come dimostra il fatto che almeno tre episodi delittuosi in Francia, Germania e Belgio sono imputabili a persone sbarcate a Lampedusa. Al contrario di quel che sostiene qualcuno l’allarme terrorismo c’era”. Parla così il leader della Lega, Matteo Salvini, nelle sue dichiarazioni spontanee al processo Open Arms di Palermo.

Confcommercio: disagio sociale novembre cala su valori estate 2019

Confcommercio: disagio sociale novembre cala su valori estate 2019Roma, 12 gen. (askanews) – Il Misery Index Confcommercio di novembre si è attestato a 13,8, in calo di 1,2 decimi di punto su ottobre. “La netta riduzione registrata nell’ultimo mese, che ha riportato l’area del disagio sociale sui valori dell’estate del 2019 – spiega Confcommercio -, è sintesi di un rallentamento dell’inflazione per i beni e i servizi ad alta frequenza d’acquisto – comunque ancora su livelli storicamente levati – e di una lieve diminuzione della disoccupazione estesa”.

“Questa tendenza, pure rafforzata da confortanti indicazioni provenienti da alcuni indicatori congiunturali – avverte però la confederazione -, non attenua le preoccupazioni sulla possibilità nei prossimi mesi di un peggioramento del MIC. In una fase in cui il rientro dell’inflazione è un elemento consolidato, che in prospettiva fornirà un contributo via via più contenuto alla tenuta o riduzione dell’area del disagio sociale, le dinamiche del mercato del lavoro assumono un ruolo cruciale”.

Maggioranza ancora divisa su Regionali, primo vertice 2024 non sblocca

Maggioranza ancora divisa su Regionali, primo vertice 2024 non sbloccaMilano, 12 gen. (askanews) – Una soluzione ancora non c’è ma l’incontro tra i leader del centrodestra è stato un primo passo per provare a sbloccare lo stallo che permane nella maggioranza di Governo sulla candidatura alla presidenza della Regione Sardegna e, a cascata, su quelle delle altre Regioni al voto quest’anno tutte ad oggi guidate dal centrodestra: Abruzzo, Umbria, Basilicata. La Lega, al termine di una giornata aperta ieri di buon mattino da un summit di Salvini con i suoi parlamentari che ha rinnovato per ora fiducia all’uscente Solinas parla di “ottimismo” ,assicurando che “il centrodestra troverà un accordo”.

In ogni caso non c’è ancora nulla di deciso, tanto che ufficialmente si è parlato di altro, nel vertice svoltosi a palazzo Chigi tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani: l’immigrazione, assicurano tutti i partecipanti, è stato l’argomento. Presenti Piantedosi e Mantovano. Ma è difficile pensare che non ci siano stati ragionamenti anche sulla questione Regionali. Nel frattempo si muovono i protagonisti locali della vicenda sarda: oggi pomeriggio Solinas ha convocato la direzione del Partito Sardo d’Azione: potrebbe essere l’avvio di una exit strategy, stante la determinazione di Fratelli d’Italia su Truzzu, il quale già si comporta da candidato, con la convention convocata per domani.Una soluzione, per Solinas, potrebbe essere la candidatura alle Europee nelle fila della Lega, anch’essa interessata ai voti del governatore sull’isola in una tornata decisiva per gli equilibri nella coalizione.

Difficile infatti che Salvini arrivi a spaccare la coalizione su Solinas, ma il problema sembra quello di trovare una compensazione per la Lega. Che mette sul piatto ufficialmente la questione Veneto, depositando a sorpresa una proposta di legge per consentire il terzo mandato. Proposta “non concordata” con gli alleati, dicono con freddezza da Fratelli d’Italia. Ma dal Carroccio ribattono: “È stata Giorgia Meloni a dire che è tema del Parlamento, l’abbiamo presa in parola”. Forza Italia intanto osserva, e difende la candidatura di Vito Bardi in Basilicata, più volte ipotizzato come agnello sacrificale per compensare la Lega della perdita della Sardegna.

Ex Ilva, P. Chigi: governo informa sindacati su trattativa

Ex Ilva, P. Chigi: governo informa sindacati su trattativaRoma, 11 gen. (askanews) – Si è svolto oggi nella Sala Monumentale di Palazzo Chigi il tavolo tra il Governo e le organizzazioni sindacali sull’ex Ilva di Taranto. Nel corso dell’incontro il Governo ha informato i sindacati in merito all’esito della trattativa di lunedì scorso 8 gennaio con il socio di maggioranza ArcelorMittal.

La delegazione governativa ha riferito che si sta lavorando in modo serrato per definire il confronto con ArcelorMittal e procedere alacremente per individuare il percorso sul futuro dello stabilimento all’interno di un quadro chiaro e definito che ha come primo obiettivo la continuità produttiva dell’azienda. I sindacati sono stati nuovamente convocati giovedì prossimo 18 gennaio per illustrare l’esito delle trattative di queste ore. Il Governo ha, inoltre, sottolineato che il metodo che si vuole continuare a portare avanti è quello di un ascolto reale e che saranno ricevute tutte le parti sociali e produttive. È stata infine data massima disponibilità, una volta chiuso il confronto con ArcelorMittal, a far partire presso il Ministero del Lavoro un tavolo per approfondire tutti gli aspetti legati all’occupazione e alla sicurezza sul lavoro.

Premierato, sulle modifiche al testo del governo decide Meloni

Premierato, sulle modifiche al testo del governo decide MeloniRoma, 11 gen. (askanews) – Fosse per Fratelli d’Italia, e per Giorgia Meloni, la cosiddetta norma anti-ribaltone nel disegno di legge sul premierato non ci sarebbe mai stata. E le perplessità, se possibile, sono aumentate durante le audizioni dei costituzionalisti che si sono concluse lunedì scorso. Una critica sulle altre è sotto la lente di ingrandimento: in questo modo ci sarebbe un secondo presidente del Consiglio più forte del primo, perché – a differenza di quello eletto – avrebbe tra le mani la facoltà di far finire la legislatura. Anche per questo, nel partito di maggioranza relativa, si considera altamente probabile che sarà necessaria una correzione. Il come, però, è ancora da stabilire giacché quella norma è lì perché fortemente voluta dalla Lega. Dunque, frutto di un compromesso all’interno di una maggioranza che in questa fase ha molti dossier aperti, a cominciare dalle prossime elezioni amministrative ed Europee.

L’obiettivo di Giorgia Meloni resta sempre quello di avere il primo via libera del Senato alla ribattezzata “madre di tutte le riforme” entro la primavera e, comunque, in tempo per il voto di giugno. E, soprattutto, la premier non vuole che quel provvedimento si trasformi in un terreno di battaglia per la coalizione. Per questo oggi a palazzo Madama si è tenuto un primo vertice di maggioranza, con i ministri Casellati e Ciriani e i capigruppo del centrodestra. Obiettivo dell’incontro: ribadire che “l’elezione diretta è irrinunciabile” e stabilire che non ci saranno “fughe in avanti” o emendamenti-bandiera, né dei gruppi né dei singoli. Insomma, se ci saranno modifiche (“E sottolineo se”, ci ha tenuto a precisare la ministra delle Riforme) saranno condivise. Il termine per la presentazione è stato fissato per il 29, mentre dalla settimana prossima sarà avviata la discussione generale.Qualsiasi decisione, tuttavia, sarà presa soltanto in un incontro che si terrà nei prossimi giorni con la presidente del Consiglio. La conferma, di fatto, arriva dal ministro dei Rapporti con il Parlamento. “La maggioranza è compatta nella volontà di andare avanti con questa riforma che è centrale per il programma del governo. Ora coinvolgeremo la premier Meloni e i vertici dei partiti e valuteremo: se ci saranno dei correttivi, saranno correttivi che decideremo tutti quanti insieme”, spiega Ciriani.

Nel vertice di oggi, viene spiegato, non si è entrati nel merito delle possibili modifiche anche se sono stati evidenziati i punti più critici. Secondo quanto viene raccontato, sul nodo della norma antiribaltone il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo, avrebbe avuto un atteggiamento ‘aperturista’. “Siamo molto laici in merito alle possibile modifiche, le cose vanno fatte bene come con l’Autonomia”. Un riferimento non casuale alla legge cara al Carroccio: “Se la loro riforma va avanti senza problemi, non credo faranno storie sul premierato”, esemplifica un esponente di Fdi. Non è detto, comunque, che si torni alla formula del “simul stabunt-simul cadent” tra premier eletto e Parlamento. Una delle ipotesi è che si preveda invece la possibilità di un secondo presidente del Consiglio ma soltanto in caso di “impedimento grave” di quello indicato con il voto.Altro punto della riforma molto criticato dagli esperti, su cui è altamente probabile che si intervenga con una correzione, è la previsione in Costituzione del premio di maggioranza del 55% per chi vince. L’opzione più accreditata è che si scelga una formula più generica, rinviando la definizione della soglia alla legge elettorale. Altro tema affrontato nella riunione è quello del limite dei mandati, attualmente non previsto nel ddl del governo. Secondo quanto raccontato da alcuni partecipanti all’incontro, la ministra Casellati si sarebbe dichiarata favorevole all’inserimento di un tetto di due. E’ anche possibile che alla fine su questo punto il centrodestra decida di lasciare l’iniziativa all’opposizione, convergendo su un loro emendamento.

Non è stato nemmeno deciso se le eventuali proposte di modifica saranno presentate dal relatore, e presidente della Commissione, l’ultra meloniano Alberto Balboni, o sottoscritte dai capigruppo. Difficile, tuttavia, che possano essere modifiche governative. 

Ex Ilva, Bonomi: nazionalizzazione solo come soluzione ponte

Ex Ilva, Bonomi: nazionalizzazione solo come soluzione ponteRoma, 11 gen. (askanews) – La nazionalizzazione dell’ex Ilva “ha un senso se si ha un progetto industriale per il futuro. L’acciaio di Stato sappiamo già quanto ci è costato negli anni passati, quanto è costato ai contribuenti italiani. Non credo che sia quella la strada finale”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a Rainews 24 aggiunendo che “se è un ponte per una soluzione futura industriale ha un senso. Se invece è solo per risolvere il problema elettorale del territorio allora questo non va bene”.

Bonomi ha poi sottolineato che “per poter trovare una soluzione bisogna conoscere tutti i termini della vicenda. Ad oggi sui patti parasociali firmati all’epoca dal Governo Conte con gli investitori indiani non abbiamo conoscenza del contenuto. Diventa difficile poter proporre una soluzione non avendo tutti i termini della questione sul tavolo. Quando conosceremo tutta la situazione forse potremo fare anche delle proposte”.

Calcio, Lavezzi soffre di ipomania, non in cura per droga o alcol

Calcio, Lavezzi soffre di ipomania, non in cura per droga o alcolRoma, 11 gen. (askanews) – “Lavezzi soffre di ipomania, un disturbo cronico che colpisce l’umore – l’individuo si caratterizza come energico, iperattivo, loquace, disinibito e presenta eccessi di autostima ndr – . Aveva già subito in passato le conseguenze di questa patologia. Non è in cura per consumo di stupefacenti o alcol, ma per un disturbo psichiatrico che può spingere anche a farsi del male”. Lo ha detto a So Foot Mauricio D’Alessandro, l’avvocato di Ezequiel Lavezzi a seguito delle voci circolate sull’ex giocatore del Napoli che parlavano di un ricovero per overdose, seccamente smentite dal figlio Tomas. Lo scorso 20 dicembre il Pocho era stato portato in ospedale con alcune lievi ferite dovute a un non meglio precisato incidente domestico. D’Alessandro spiega quanto avvenuto: “Nel cuore della notte ha sentito un rumore e ha pensato che ci fossero persone in casa, è così che si è fatto male. Quando ha lasciato l’ospedale ha cercato di superare la crisi da solo, ma non ci è riuscito, ecco perché è andato in clinica. Non è una patologia che si cura così facilmente, richiede cure mediche”. La situazione sembra in via di miglioramento: “Va molto bene, l’evoluzione è molto favorevole. Resterà in cura per 21 giorni e poi avrà la possibilità di andarsene o restare, a seconda delle sue condizioni. I medici stanno cercando di stabilizzarlo, prima di vedere se ha bisogno di cure più lunghe. Non è stato in terapia intensiva come è stato detto”.

Caso Ilaria Salis, Nordio: dopo Baraldini la credibilità dell’Italia è diminuita

Caso Ilaria Salis, Nordio: dopo Baraldini la credibilità dell’Italia è diminuitaRoma, 11 gen. (askanews) – “Lasciatemi dire che sono rapporti difficili perché, magari noi dimentichiamo, ma molti Stati non lo fanno”. Lo ha detto il ministro della giustizia, Carlo Nordio, rispondendo al question time del Senato sul caso di Ilaria Salis, che è detenuta in Ungheria da quasi un anno. “L’Italia non ha una buona reputazione per quanto riguarda il principio del ‘pacta sunt servanda’ (accordi vanno rispettati, ndr) – ha detto il guardasigilli – Noi ricordiamo il caso di Silvia Baraldini, che fu estradata dagli Stati Uniti con la solenne promessa che avrebbe scontato in Italia la pena che era stata inflitta, di oltre 40 anni. Ma una volta arrivata in Italia fu accolta con tutti gli onori all’aeroporto e poi scontò la pena in modo molto parziale. Gli americani questi se lo ricordano ed è questo che ostacola la procedure, non solo con loro (gli Usa, ndr) anche a livello fiduciario. Purtroppo a causa di esperienze precedenti la fiducia verso di noi è scemata”.

Fonti P.Chigi: solo un vertice Meloni-Salvini-Tajani, su migranti

Fonti P.Chigi: solo un vertice Meloni-Salvini-Tajani, su migrantiRoma, 11 gen. (askanews) – Fonti di Palazzo Chigi smentiscono che ci sia stato un pranzo a tre tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio e Tajani. L’unica riunione che c’è effettivamente stata, spiegano le fonti, è stata quella di stamattina tra la premier e i suoi vice, riunione però allargata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, riunione incentrata sui temi dell’immigrazione.

Peter Pan Il Musical, al Teatro Brancaccio di Roma

Peter Pan Il Musical, al Teatro Brancaccio di RomaRoma, 11 gen. (askanews) – Dopo il grande successo delle precedenti edizioni, Peter-Pan – Il Musical torna in scena nei teatri di tutta Italia con una nuova produzione pronta a portare i suoi spettatori in un entusiasmante viaggio verso l’Isola-che-non-c’è. Tratto dal romanzo di James Matthew Barrie, con la regia di Maurizio Colombi e una colonna sonora d’eccellenza firmata da Edoardo Bennato, Peter Pan – Il Musical conquisterà il pubblico con un cast straordinario, che si appresta a partire per una lunga tournée che toccherà le città più importanti della penisola e non solo, per oltre cinquanta repliche.

Presentato da Alveare Produzioni e Gli Ipocriti Melina Balsamo, PETER PAN – Il Musical è un sorprendente successo lungo 17 anni. Dal 2006, quando debuttò per la prima volta, lo spettacolo ha già affascinato oltre un milione di spettatori con più di 950 repliche ed è stato insignito di prestigiosi premi come il Premio Gassman e tre Biglietti d’Oro Agis. Riconoscimenti che testimoniano l’affetto del pubblico per questa fortunata produzione. Cuore pulsante dello spettacolo è proprio la colonna sonora: uno straordinario viaggio in musica nel mondo fantastico di Peter Pan, con alcune tra le più famose canzoni di Edoardo Bennato tratte dal mitico album del 1980 Sono solo canzonette e con altri brani come “Il rock di Capitan Uncino”, “La fata”, “Viva la mamma” e molte altre, fino alla celeberrima “L’isola che non c’è”. I brani sono stati riarrangiati dallo stesso cantautore per lo spettacolo teatrale, oltre all’inserimento dell’inedito “Che paura che fa Capitan Uncino”.

A dare il volto al bambino che non voleva crescere sarà il giovane performer italo-americano Leonardo Cecchi, idolo indiscusso di una generazione di ragazzi che lo ha amato nella serie tv “Alex & Co”, trasmessa da Disney Channel e Rai Gulp. Attore, cantante, ballerino e anche scrittore, Leonardo saprà donare nuova luce al coraggioso e sfrontato protagonista di questa favolosa avventura. Nel ruolo del famigerato Capitan Uncino troveremo un grande interprete del teatro italiano dal carisma fenomenale e dalla voce potente come Giò Di Tonno, nuovamente in un celebre ruolo da protagonista, dopo il tour sold-out del ventennale di Notre Dame de Paris.

A grande richiesta Martha Rossi, già talento di Amici di Maria De Filippi, tonerà in scena nel ruolo della dolce Wendy. Storica e amata interprete della bimba dai teneri occhioni azzurri, Martha saprà stupire nuovamente i suoi numerosissimi fan. Martina Attili, protagonista delle scorse edizioni di X-Factor, salirà sul palco nel ruolo di Giglio Tigrato. La sua straordinaria versatilità, la sua presenza magnetica e la sua voce toccante la rendono la scelta ideale per interpretare la guerriera pellerossa più valorosa dell’intera l’Isola-che-non-c’è.

Gioacchino Inzirillo, noto performer di musical, cantante e insegnante di canto, si alternerà a Leonardo Cecchi nel ruolo di Peter Pan per alcune repliche, donando al personaggio nuove sfumature. Oltre a interpretare il protagonista, Gioacchino vestirà i panni di Tritabudella. Renato Converso, apprezzato attore e comico, nel ruolo del goffo e simpatico Spugna sarà il perfetto compagno di Capitan Uncino, pronto a eseguire ogni suo ordine. Raffaella Alterio porterà sul palco la vivacità e la curiosità di Michael, il fratello minore di Wendy mentre Laura Fiorini interpreterà John, il fratello maggiore di Wendy, con il suo senso di responsabilità e il desiderio di crescere. Al loro fianco altri nove strepitosi performer animeranno il mondo fatato di Peter Pan: Britney Kayle Badilla (Bombolone), Sofia Pavani (Pennino), Sara Portaro (Pochino), Manuel Primerano (Gemello), Domiziano Toniolo (Gemello), Lorenzo Tognocchi (Cantastorie e cover Capitan Uncino), Davide Najjar (Ensemble – Pirata), Filippo Tampieri (Ensemble – Pirata), Gian Maria Picciau (Ensemble – Pirata). Un cast eccezionale per un magico show che saprà conquistare il pubblico anche con i tanti effetti speciali come il volo di Peter Pan,  l’utilizzo di tecnologie laser per il personaggio di Trilly, le imponenti scenografie che trasporteranno magicamente gli artisti dalla cameretta di Wendy, Michael e John al rifugio dei Bambini Sperduti e i colorati costumi in stile cartoon che daranno il tocco finale a quello che non è un semplice spettacolo teatrale, ma un vero e proprio sogno da condividere con gli amici e la famiglia.