Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Il Trio Chagall diventa Trio Concept e continua vincere premi

Il Trio Chagall diventa Trio Concept e continua vincere premiRoma, 7 ott. (askanews) – Nel 2013 dall’incontro adolescenziale di tre giovanissimi musicisti nasceva il Trio Chagall, che nel giro di 10 soli anni è diventato uno degli ensemble cameristici più premiati nella storia della musica italiana e non solo. Il nome “Trio Chagall”, frutto allora di una scelta casuale, oggi non racconta più la consapevolezza di sé di questo trio ancora ben lontano dai 30 anni ma già pronto ad una tournée importantissima che li vedrà esibirsi dalla Wigmore Hall di Londra al Concertgebouw di Amsterdam, dal ritorno a Verbier alla Konzerthaus di Berlino, ma anche Tonhalle di Zurigo ed Elbphilharmonie di Amburgo.


Il Trio Chagall ha deciso quindi di ribattezzarsi come “Trio Concept”, un nome che finalmente rispecchia l’idea di fare musica di questo ensemble giovanissimo, coeso, culturalmente maturo ma senza cinismo, bensì con tutto l’entusiasmo e la freschezza della loro età anagrafica. Con una pletora di premi internazionali di indiscusso prestigio mai ricevuti prima da ensemble italiani, e a volte di primati mondiali mai riconosciuti a ensemble così giovani, il Trio Chagall è oggi ormai una delle realtà musicali più consolidate e riconosciute del nostro paese, nonostante i tre componenti – Edoardo Grieco al violino, Francesco Massimino al violoncello e Lorenzo Nguyen al pianoforte – siano ancora ben lontani dai 30 anni.


Ma la loro fama è ormai in rapida espansione in tutto il mondo grazie anche alla nomina come YCAT Artist nel ’23 dopo il trionfo alla Wigmore Hall di Londra, al primo premio alla prestigiosa “Schoenfeld International String Competition” di Harbin in Cina, alla nomina di ECHO Rising Star per la stagione 2025/2026 e come ensemble in residence della 31ª edizione del Verbier Festival, dove ha ricevuto il “Prix Yves Paternot”, il massimo riconoscimento della Verbier Festival Academy, assegnato al musicista più talentuoso e promettente dell’anno, tutti riconoscimenti mai attribuiti ad un ensemble cameristico italiano. Questa esplosione di attenzione da parte della comunità artistica internazionale per un trio nato davvero da un’amicizia adolescenziale a soli 13 anni, ha portato alla necessità di ripensare la propria identità, trovando un nome che finalmente corrisponda alla propria visione di fare musica insieme e non fosse invece il frutto di un’urgenza giovanile, così da proseguire nella fase matura del proprio percorso in piena armonia tra forma e contenuto.


Dopo lunga riflessione la scelta è caduta su Trio Concept, dove in ‘Concept’ si fonde la matrice pop-rock di unitarietà di messaggio e quella di estrema sintesi finale di un progetto o metaprogetto, in questo caso progetto di vita e d’arte, amicizia e musica, collettivo creativo e identità di gruppo nato per gioco nella Torino dei primi anni 2000 e oggi nuova prospettiva per il futuro, insieme. Così lo raccontano con una voce, come è giusto che sia nell’universo coeso della camera, i tre artisti: “Fin dall’inizio del nostro percorso, abbiamo affrontato il fare musica insieme con entusiasmo, passione e un pizzico di incoscienza e più di 10 anni fa, appena tredicenni, scegliemmo il nome Trio Chagall per accompagnarci in questo viaggio. Nonostante il forte legame affettivo, ci siamo resi conto di essere vincolati a canoni estetici che non ci rispecchiano completamente. Molte cose attorno a noi sono cambiate, ma non il nostro concetto di trio, come cuore pulsante della nostra vita musicale e fonte costante di ispirazione che rinnova il nostro rapporto quotidianamente. Da qui nasce l’idea di cambiare il nostro nome in Trio Concept, una decisione che riflette la nostra visione e il profondo legame con l’idea di trio, che ha sempre guidato il nostro modo di fare musica. Come diceva Michelangelo: ‘Non ha l’ottimo artista alcun concetto c’un marmo solo in sé non circonscriva’. Con questa stessa umiltà e dedizione, continuiamo a scolpire il nostro percorso musicale, cercando e riscoprendo i concetti e le idee dei capolavori che i grandi del passato ci hanno lasciato.”

Festa Roma, domani omaggio di Alice nella città a Christopher Reeve

Festa Roma, domani omaggio di Alice nella città a Christopher ReeveRoma, 9 ott. (askanews) – Domani a Roma l’omaggio di Alice nella città al grande attore e attivista Christopher Reeve, in occasione del ventesimo anniversario della sua morte, con la proiezione speciale dell’atteso documentario “Super/Man: The Christopher Reeve Story” alle ore 20.30 al Cinema Adriano di Roma alla presenza dei due registi Ian Bonhote e Peter Ettedgui e di Matthew Reeve, figlio di Christopher Reeve.


“Super/Man: The Christopher Reeve Story” offre un ritratto intimo della vita di Reeve, con immagini inedite, interviste ai tre figli William, Matthew e Alexandra e testimonianze di grandi attori hollywoodiani che erano colleghi e amici di Reeve come Susan Sarandon, Glenn Close e Robin Williams, al quale era legatissimo, che ne descrivono il percorso personale e professionale. L’evento è organizzato in collaborazione con Warner Bros. Discovery e con l’Assessorato Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale ed è parte del ciclo “Aspettando Alice” che anticipa la 22esima edizione di Alice nella città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 16 al 27 ottobre 2024.


La proiezione con i due registi e Matthew Reeve sarà anche l’occasione per far conoscere al pubblico italiano la Christopher and Dana Reeve Foundation dedicata alla cura delle lesioni al midollo spinale attraverso la promozione di ricerche innovative e il miglioramento della qualità della vita delle persone e delle famiglie affette da paralisi. Dopo l’incidente che lo ha reso tetraplegico, Christopher Reeve è diventato un leader carismatico e un attivista nella ricerca di una cura per le lesioni al midollo spinale, oltre che un appassionato sostenitore dei diritti e dell’assistenza ai disabili, il tutto continuando la sua carriera nel cinema, sia davanti che dietro la cinepresa, e dedicandosi sempre alla sua amata famiglia.


In considerazione dell’alto valore del documentario e dell’insegnamento trasmesso dall’attore con il suo impegno, l’Assessorato e Alice nella città hanno voluto riservare una sala dell’Adriano agli studenti delle scuole di cinema e delle accademie della Capitale, tra le quali Officina Pasolini – CIVIS, IED, Centro Sperimentale di Cinematografia, Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, Naba – Accademia delle Belle Arti, Accademia Costume e Moda, Accademia Koefia, l’Università La Sapienza e il Liceo Mamiani. All’evento parteciperà anche l’Associazione Sportiva dilettantistica Roma Calcio Amputati nata dal sogno “impossibile” di Arturo Mariani di indossare la maglia giallorossa della As Roma, la squadra per la quale fa il tifo. Nato con una gamba sola, Arturo Mariani ha sempre coltivato la passione per il calcio e inseguito quel desiderio. Con la Nazionale Italiana di Calcio Amputati, ha disputato un Mondiale in Messico e due Europei.


Alice nella città ha scelto di sostenere con una donazione il progetto dell’Academy ProAbile, che ha l’obiettivo di creare un nuovo modo di pensare, basato su inclusione, rispetto e il diritto per ogni singola persona di essere accettata e accolta indipendentemente dalla sua capacità o disabilità. Il progetto è patrocinato da alcuni importanti partners, tra cui Comitato Italiano Paralimpico, Comitato regionale del Lazio, OPES – Rete Associativa Nazionale di Terzo Settore ed Ente di Promozione Sportiva riconosciuto da CONI e CIP. Il film sarà distribuito nelle sale italiane da Warner Bros. Pictures dal 10 ottobre.

Calcio, tentata rapina a Juan Jesus a Napoli: lo sfogo social

Calcio, tentata rapina a Juan Jesus a Napoli: lo sfogo socialRoma, 9 ott. (askanews) – Notte di paura e un duro sfogo social per il difensore brasiliano del Napoli Juan Jesus. Alcuni malviventi hanno tentato di rubare l’auto, un Suv, al 33enne difensore brasiliano del Napoli, una vita (sportiva) in Italia con le maglie di Inter e Roma. Juan Jesus ha denunciato tutto su instagram: ha pubblicato una prima storia alle 5.34 in cui ha mostrato le condizioni del suo Range Rover. Un vetro in frantumi e gli interni tutti rovinati. «Quello che è accaduto stanotte è soltanto la ciliegina sulla torta – ha scritto – Nell’arco di un mese ho trovato nella macchina ben 5 airtag (geolocalizzatore). Solo sapere che questi delinquenti sappiano dove vivo, non mi porta serenità. Purtroppo in una città così bella, non mi sentirò mai più al sicuro. So quanto i beni materiali siano secondari, ma sapere che un estraneo abbia violato una cosa mia personale mi fa veramente schifo». Un vero e proprio j’accuse dettato dalla rabbia e dalla frustrazione a causa del tentato furto.


Qualcosa di molto simile è accaduto poco tempo fa a David Neres. Il calciatore brasiliano del Napoli ha subito una rapina, mentre era nel van che lo conduceva in albergo assieme alla fidanzata, dopo Napoli-Parma, dello scorso 31 agosto. Gli è stato sottratto un orologio dal valore di 100mila euro.

Von der Leyen: Orban non rispetta gli impegni Ue, minaccia la sicurezza

Von der Leyen: Orban non rispetta gli impegni Ue, minaccia la sicurezzaBruxelles, 9 ott. (askanews) – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha riposto in modo duro e circostanziato, oggi a Strasburgo, all’intervento del premier ungherese Viktor Orban, durante il dibattito nella plenaria del Parlamento europeo sulle priorità della presidenza semestrale ungherese del Consiglio Ue.


Il premier ungherese, ha accusato in sostanza von der Leyen, considera che la responsabilità dell’invasione russa in Ucraina è degli ucraini che non vogliono arrendersi, non sta rispettando le regole del mercato unico, discriminando le imprese degli altri paesi Ue, avrebbe voluto che l’Ue restasse dipendente dalle energie fossili russe. L’Ungheria vuole più sicurezza, vuole fermare l’immigrazione illegale, ma poi libera trafficanti e contrabbandieri, fa entrare cittadini russi senza controlli e permette persino operazioni della polizia cinese nel suo territorio. ‘Vorrei soffermarmi – ha esordito la presidente della Commissione – su alcuni dei problemi più urgenti che stiamo affrontando durante questo semestre di Presidenza del Consiglio Ue. Primo, l’Ucraina. Secondo, la competitività. Terzo, l’immigrazione’.


‘I nostri amici ucraini – ha ricordato – stanno entrando nel terzo inverno di guerra. E la Russia sta cercando di renderlo l’inverno più duro di sempre. Il mese scorso, la Russia ha inviato oltre 1.300 droni contro le città ucraine. Per tutta l’estate, centinaia di missili hanno piovuto sulle infrastrutture energetiche dell’Ucraina. Innumerevoli ucraini sono stati uccisi o feriti. Ci sono state famiglie separate, città distrutte. Il mondo ha assistito alle atrocità della guerra della Russia. E tuttavia – ha sottolineato von der Leyen con un chiaro riferimento alle posizioni del premier ungherese -, c’è ancora qualcuno che attribuisce la colpa di questa guerra non all’invasore, ma a chi è stato invaso. Non alla brama di potere di Putin, ma alla sete di libertà dell’Ucraina. Vorrei chiedere a costoro: darebbero mai la colpa agli ungheresi per l’invasione sovietica del 1956? Darebbero mai la colpa ai cechi e agli slovacchi per la repressione sovietica del 1968? Avrebbero mai incolpato i lituani per la repressione sovietica del 1991? Noi europei possiamo avere storie e lingue diverse, ma non esiste una lingua europea in cui la pace sia sinonimo di resa, e la sovranità sinonimo di occupazione. Il popolo ucraino sta combattendo per la libertà, proprio come gli eroi che hanno liberato l’Europa centrale e orientale dal dominio sovietico’. ‘Un anno fa, qui a Strasburgo – ha detto la presidente della Commissione, passando al secondo tema -, ho annunciato il rapporto di Mario Draghi sul futuro della competitività europea. Ora abbiamo tutti sentito il suo invito all’azione’. Innanzitutto, ‘bisogna colmare il divario di innovazione con altre grandi economie. L’analisi di Draghi è molto chiara sul perché stiamo perdendo terreno, soprattutto per quanto riguarda le innovazioni digitali rivoluzionarie: troppe delle nostre aziende innovative devono guardare agli Stati Uniti o all’Asia per finanziare la loro espansione, mentre 300 miliardi di euro di risparmi delle famiglie europee vengono investiti nei mercati esteri ogni anno’.


Inoltre, ‘nel nostro mercato unico esistono ancora troppe barriere che impediscono alle nostre aziende di espandersi oltre confine. Ecco perché – ha continuato von der Leyen -, abbiamo proposto un’Unione del risparmio e degli investimenti. Dobbiamo abbassare le barriere che impediscono alle aziende di crescere oltre confine. E proporremo una nuova spinta per completare il nostro mercato unico, ridurre gli oneri di rendicontazione da parte delle imprese in settori come la finanza e il digitale’. ‘Questa è la direzione di viaggio per rafforzare la nostra competitività. Ma vediamo anche – ha puntualizzato von der Leyen con un altro riferimento polemico all’Ungheria – che un governo nella nostra Unione sta andando esattamente nella direzione opposta, allontanandosi dal mercato unico. Ho ascoltato molto attentamente oggi. Come può un governo attrarre più investimenti europei, se allo stesso tempo discrimina le aziende europee tassandole più di altre? Come può attrarre più aziende se allo stesso tempo impone restrizioni all’esportazione da un giorno all’altro? E come può un governo essere considerato affidabile dalle aziende europee se le prende di mira con ispezioni arbitrarie, blocca i loro permessi, se gli appalti pubblici vanno principalmente a un piccolo gruppo di beneficiari? Ciò crea incertezza e mina la fiducia degli investitori’.


‘Tutto questo – ha aggiunto la presidente della Commissione -, in un momento in cui il Pil pro capite dell’Ungheria è stato superato dai suoi vicini dell’Europa centrale. L’Ungheria è al centro dell’Europa e dovrebbe essere anche al centro della nostra economia. Il popolo ungherese dovrebbe godere di tutti i vantaggi del nostro Mercato unico’. ‘In secondo luogo, il rapporto Draghi chiede un piano congiunto per la decarbonizzazione e la crescita. Vorrei rivolgermi – ha detto von der Leyen, con un altro chiaro riferimento alle posizioni di Orbßn – a coloro che ancora pensano che dovremmo attenerci ai combustibili fossili sporchi russi. Pochi giorni dopo che i carri armati russi erano entrati in Ucraina, i leader europei si sono riuniti a Versailles. E tutti e 27, tutti e 27 – ha ripetuto -, hanno concordato di diversificare il prima possibile i combustibili fossili russi. Quindi, a che punto siamo con questa promessa, mille giorni dopo? L’Europa si è davvero diversificata. Abbiamo costruito infrastrutture e nuovi legami con partner affidabili. Abbiamo investito in energia pulita ed economica prodotta in Europa, e con successo. Nella prima metà dell’anno, il 50% di tutta la nostra produzione di elettricità proveniva da fonti rinnovabili di produzione interna, dalla nostra energia che ha creato buoni posti di lavoro in Europa, e non in Russia’. ‘Ma non tutti – ha lementato la presidente della Commissione, sempre denunciando le posizioni del governo ungherse – hanno rispettato gli impegni di Versailles. Invece di cercare fonti alternative, uno Stato membro in particolare ha semplicemente cercato modi alternativi per acquistare combustibili fossili dalla Russia. La Russia ha dimostrato più e più volte di non essere un fornitore affidabile. Non ci possono essere più scuse. Chiunque voglia la sicurezza energetica europea, prima di tutto deve contribuire. Questa è la regola che dobbiamo seguire’. Quanto all’immigrazione, infine, von der Leyen ha osservato che ‘tutti capiscono che la migrazione è una sfida europea, che richiede una risposta europea. Ecco perché il Parlamento europeo e il Consiglio Ue hanno adottato il nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo. E ora – ha sottolineato – dobbiamo attuarlo. Stiamo già esaminando la situazione negli Stati membri, compresi quelli con le frontiere esterne della nostra Unione, per aiutarli a gestire la nostra frontiera comune’. A questo punto, la presidente della Commissione si è rivolta direttamente a Orbß: ‘Primo ministro, ho sentito le sue parole nel fine settimana. Ha detto che l’Ungheria sta ‘proteggendo i suoi confini’ e che in Ungheria ‘i criminali vengono rinchiusi’. Mi chiedo solo come questa affermazione si adatti al fatto che l’anno scorso le sue autorità hanno rilasciato dalla prigione trafficanti e contrabbandieri condannati, prima che scontassero la loro pena. Questo non è combattere l’immigrazione illegale in Europa. Questo non è proteggere la nostra Unione. Questo è solo gettare i problemi oltre la recinzione del vicino. Vogliamo tutti proteggere meglio i nostri confini esterni. Ma avremo successo solo se lavoreremo insieme contro la criminalità organizzata e mostreremo solidarietà tra noi’. ‘E a proposito di chi far entrare: come è possibile – ha chiesto ancora von der Leyen – che il governo ungherese inviti cittadini russi nella nostra Unione senza ulteriori controlli di sicurezza? Ciò rende il nuovo sistema di visti ungherese un rischio per la sicurezza, non solo per l’Ungheria, ma per tutti gli Stati membri. E come è possibile che il governo ungherese consenta alla polizia cinese di operare nel suo territorio? Questo non è difendere la sovranità dell’Europa. Questa è una porta secondaria per l’interferenza straniera’, ha denunciato la presidente della Commissione. ‘Sì, dobbiamo rafforzare Frontex’, l’agenzia Ue per la protezione delle frontiere esterne. ‘Sì, dobbiamo finalizzare la legislazione anti contrabbando, rafforzare Europol e attuare il Patto migratorio nella sua interezza. Ma questo – ha puntualizzato von der Leyen – può essere ottenuto solo con una maggiore, non minore cooperazione europea; e naturalmente nel pieno rispetto del nostro stato di diritto e dei nostri valori fondamentali’. La presidente della Commissione ha quindi rivolto un appello direttamente al popolo ungherese: ‘Siamo una famiglia, la vostra storia è la nostra storia, il vostro futuro è il nostro futuro. 10 milioni di ungheresi sono 10 milioni di buone ragioni – ha concluso – per continuare a plasmare il nostro futuro insieme’.

Rai3, torna “FarWest” di Salvo Sottile, “l’anti-talk per eccellenza”

Rai3, torna “FarWest” di Salvo Sottile, “l’anti-talk per eccellenza”Roma, 9 ott. (askanews) – Venerdì 11 ottobre su Rai3 torna in prima serata “FarWest” di Salvo Sottile, programma di inchiesta giunto alla seconda edizione. “Un programma del servizio pubblico, al servizio dei cittadini”, come ha detto oggi nella conferenza stampa di presentazione Paolo Corsini, direttore dell’Approfondimento Rai. “Sono convinto che anche questa stagione potrà raccogliere interesse esattamente come la scorsa e forse anche di più, perché è un programma consolidato, anche se cambia giorno dell’offerta (dal lunedì al venerdì)”.


“Il nostro scopo – ha precisato a sua volta Salvo Sottile – è quello di fare approfondimento e fare inchieste di qualità. Siamo reduci da una prima stagione in cui siamo riusciti a vincere una sfida non facile, cioè quella di essere l’anti-talk per eccellenza, cioè di andare sul campo, andare lì dove sono saltate le regole, per illuminare mondi che non erano stati raccontati. Ripartiamo, in questa seconda stagione, con più slancio di prima, con un altro giorno di messa in onda, che è un giorno molto difficile per l’informazione di Rai3, tradizionalmente difficile, ma essendo noi dei cowboy del palinsesto ci adattiamo alle esigenze della rete e cerchiamo di cavalcare più spediti che mai cercando di arrivare a un obiettivo”. “Io credo – ha proseguito Sottile – che il dovere del servizio pubblico sia anche quello di dare delle risposte ai cittadini, di illuminare luoghi dove non esistono le regole proprio perché vige la legge del più forte. E c’è un gap tra quello di cui le persone hanno bisogno e quello che il servizio pubblico deve fare, secondo me, quello di portare un contributo di verità, di approfondimento, anche in luoghi, anche dentro storie che sono già conosciute, ma non troppo sviscerate, non troppo approfondite. Quello che fa ‘FarWest’ è esattamente questo: sulla cronaca nera, sul costume, sulle inchieste sociali, cerca di aprire dei mondi, e di trovare attraverso il lavoro sul campo, degli inviati, delle verità che non si conoscono, che sono assolutamente nuove. Noi siamo orgogliosi di essere l’anti-talk. Facciamo delle inchieste in diretta, portando esperti, numeri, non facciamo chiacchiere, facciamo approfondimento, così come il mandato che c’è stato dato dalla direzione. E quindi cerchiamo di farlo al meglio. La nostra è una squadra di inviati giovani, che già l’anno scorso abbiamo testato sul campo, quest’anno li abbiamo implementati, e quello di ‘FarWest’ è un lavoro di squadra, da un lato la Rai con Chiara Capuani e con Mercuzio Mencucci, dall’altro il gruppo autorale e gli inviati di Standbyme, cerchiamo di portare un prodotto che sia di prima qualità”.


“Noi non seguiamo il flusso dell’attualità, siamo un programma di inchiesta – ha ribadito Sottile -, e l’inchiesta – come dice la parola stessa – ha bisogno di tempo non solo per maturare ma anche per essere mandata in onda. Quindi non seguiamo la strettissima attualità, sarebbe un errore, come se noi rincorressimo la cronaca o rincorressimo la notizia. Noi prendiamo la notizia per poi approfondirla in un secondo tempo con un taglio particolare”. Nella prima puntata di venerdì 11 ottobre – ha anticipato Sottile – “facciamo un viaggio in questa guerra tra poveri, tra infermieri e utenti, in cui la gente cerca di avere delle risposte e spesso perde la testa; torniamo su questa aggressione di Foggia dove una donna è morta sotto i ferri e dei familiari hanno aggredito gli infermieri. E parla per la prima volta la sorella di questa ragazza morta sotto i ferri, che è indagata per lesioni. Una di quelle che partecipò all’aggressione di questi medici e infermieri. Perché lo facciamo? Perché ci siamo resi conto che spesso questo è un mondo poco conosciuto: gli italiani non vogliono fare più questo mestiere, l’infermiere, e spesso noi chiamiamo infermieri dall’estero, che costano meno, e invece i nostri infermieri italiani se ne vanno fuori perché qui non guadagnano abbastanza. Questo è un reportage che i nostri inviati hanno fatto sul campo”.


“La seconda cosa è un classico della cronaca, l’omicidio di Sarah Scazzi, rilanciato anche ieri sulla ‘Stampa’ con una intervista a Michele Misseri, noi proponiamo invece una intervista alla sorella di Sabrina, Valentina, figlia di Michele Misseri, che riapre una serie di scenari interessanti su questo delitto, e quindi ci faremo delle domande, con un ospite in studio, un giallista, Sandrone Dazieri, che ci darà il suo punto di vista”. “E in ultimo – ha concluso Sottile – parliamo di un tema che riguarda tutti, il randagismo. I cani ce li abbiamo tutti, ma c’è un mondo, un far west di cani randagi in giro per l’Italia, che sono 25 mila, sono tantissimi, di cui nessuno sa nulla. Noi cerchiamo di capire di chi è questa responsabilità. Chi vuole questi cani, oppure chi non li vuole, e cercheremo di fare un viaggio un po’ in tutta Italia, finendo per trovare una giustiziera, una donna che va a prendere – e ci racconta – quelli che maltrattano i cani e si vendica con loro, menandoli nel vero senso della parola”.

Italian Carrier Strike Group si addestra con la Marina Indiana

Italian Carrier Strike Group si addestra con la Marina IndianaMilano, 9 ott. (askanews) – Il Carrier Strike Group italiano, impegnato nella prima Campagna operativa in Indo-Pacifico, ha svolto due giorni di addestramento nelle acque dell’Oceano Indiano con una delle due portaerei della Marina indiana, la Vikramaditya e i suoi aerei imbarcati MIG-29K, Rafale e AWACS appartenenti allo Squadrone “Black Panther”, e con il cacciatorpediniere Visakhapatnam e gli aerei Su-30MKI dell’Indian Air Force.


L’attività, pianificata nel dettaglio nei giorni precedenti l’uscita dal porto di Mormugao, nello stato indiano di Goa, e ritmata dalle attività di scambio equipaggio e di key leader engagement (KLE), si è svolta tra esercitazioni di difesa aerea (ADEX), di tiro a fuoco con i calibri maggiori (GUNEX), di cross-deck, oltreché manovre cinematiche ravvicinate e attività di centrale operativa di combattimento (COC) e plancia. Esperianza molto proficua per i piloti del Carrier Air Wing della Marina imbarcato sulla portaerei Cavour, del quale fanno parte anche i piloti del 32° Stormo dell’Aeronautica Militare presenti a bordo con 2 velivoli F-35B.


L’attività in volo ha visto confrontarsi velivoli di caratteristiche molto differenti. Attività come queste consentono un confronto sul campo tra mezzi e tattiche diverse, anche distanti dagli standard NATO, e sono quindi foriere di sviluppi e miglioramenti oltre che fondamentale occasione per testare le procedure in vigore. Questa opportunità addestrativa, che si inserisce a pieno titolo nella partnership tra Italia e India, ha dimostrato ancora una volta le spiccate caratteristiche di interoperabilità del Carrier Strike Group italiano.


Attività così spiccatamente multinazionali e interforze rappresentano una eccellente opportunità addestrativa per gli equipaggi della Squadra Navale della Marina che è presente, con le sue navi, contemporaneamente e quotidianamente negli oceani del mondo. “È stato un privilegio addestrarsi e collaborare con la Marina Indiana – ha detto da bordo di Nave Cavour il contrammiraglio Giancarlo Ciappina, comandante dell’Italian Carrier Strike Group -. Un’occasione preziosa che ha avuto come obiettivo sviluppare la nostra interoperabilità con partner importanti, come già fatto anche nelle altre interazioni effettuate in questi mesi. Abbiamo rafforzato la cooperazione per garantire la sicurezza degli spazi internazionali e la libertà di navigazione e consolidato la capacità joint and multi-national expeditionary sea based, con particolare riferimento alle capacità di supporto logistico a favore di dispositivi aeronavali complessi in aree di non consueta orbitazione “.

Manovra, Confcommercio: no all’aumento delle accise sul gasolio

Manovra, Confcommercio: no all’aumento delle accise sul gasolioRoma, 9 ott. (askanews) – “Se fossero confermate le ipotesi allo studio del Governo sull’aumento delle accise sul gasolio, questo eventuale provvedimento danneggerebbe non solo il sistema dell’autotrasporto, ma peserebbe negativamente sul complesso delle attività economiche”. A lanciare l’allarme è Confcommercio auspicando che “si apra un tavolo di confronto con le categorie interessate, proprio per evitare incrementi della tassazione in un frangente di grave debolezza dei consumi delle famiglie. È davvero l’ultima cosa di cui c’è bisogno”.

M5S, Grillo rilancia il “vecchio” Movimento: riprendiamoci tutto!

M5S, Grillo rilancia il “vecchio” Movimento: riprendiamoci tutto!Roma, 9 ott. (askanews) – “Riprendiamoci le nostre battaglie!” Con questo titolo Beppe Grillo annuncia l’intenzione di promuovere una sorta di revival sul suo blog delle vecchie proposte e delle prese di posizione che hanno forgiato, a suo tempo, l’identità del Movimento 5 stelle. “È arrivato il tempo di riprenderci tutto. Le nostre battaglie, i nostri sogni, quel futuro che ci aspetta”, scrive a conclusione del suo post il garante M5S, negli ultimi mesi impegnato in uno scontro polemico con il leader del Movimento, Giuseppe Conte, in particolare sui contenuti del processo costituente lanciato da quest’ultimo e che dovrebbe concludersi con l’assemblea nazionale in programma ora il 23 e 24 novembre.


Stavolta la critica del fondatore è più di contenuto, non ci sono riferimenti diretti alla attuale contesa interna ma la descrizione di una sorta di deriva “politicante” della sua creatura: “Il Movimento 5 Stelle, ricordate? Quello – scrive Grillo – che partiva come un meteorite pronto a spazzare via tutto, a ribaltare i tavoli e a dare una sveglia alla politica come si deve. Un’armata di sognatori, ecologisti col turbo, guerrieri della giustizia sociale e difensori dei cittadini… poi, certo, strada facendo, siamo finiti in quel labirinto magico chiamato governo. Dove, se ti distrai un attimo, ti perdi nei corridoi, inciampi sui tappeti rossi e sbatti la testa contro i candelabri dorati. E così le nostre belle battaglie – quelle per l’ambiente, per i cittadini, per un mondo senza privilegi e con più giustizia – sono state ingoiate dal mostro burocratico”. Secondo Grillo “la tempesta è diventata un po’ nebbia. E nei corridoi dei palazzi, tra le stanze ovattate, le nostre lotte hanno cominciato a perdere i contorni. Sparivano, invisibili, tra i pizzini dei governanti, scomparivano sotto il peso degli accordi sottobanco, fino a finire sui manifesti degli altri partiti, quelli che arrivavano con il sorriso e ci mettevano sopra la loro firma. ‘Guarda che belle proposte!’, dicevano. E noi lì a pensare: ‘Ma non erano nostre?. Ed io con il mio Blog come baluardo! Un’oasi dove le idee non si disperdono, dove progetti futuristici hanno continuato a galleggiare come astronavi in attesa di atterrare: l’ambiente, l’energia, l’intelligenza artificiale, la mobilità, l’economia circolare, la salute. Cose serie, concrete. Progetti che non erano solo parole. Attraverso queste pagine abbiamo provato a raccontarvi un futuro diverso, un po’ più luminoso, un po’ più giusto”.


“E allora mi sono detto: perché non rilanciarle? Una per volta, ogni settimana. Vi faremo riscoprire tutto quello che abbiamo già detto, ma che forse qualcuno non ha compreso abbastanza bene. Ogni progetto è un pezzo di quel futuro che porta un nome: 2050. L’ho voluto inserire lì, sul simbolo del MoVimento, perché voglio che ci ricordiamo di guardare avanti. Sono proposte reali, non favole. Sono cose che, con un po’ di coraggio, possiamo fare davvero. E non è forse questo il coraggio che ci serve? Riprendere in mano il passato, farlo dialogare con il presente e spingerlo verso il futuro. Ogni passo che faremo insieme, sarà un passo più vicino a un’Italia che forse non avete mai immaginato, ma che è già qui, che aspetta solo di essere costruita”. “È arrivato il tempo di riprenderci tutto. Le nostre battaglie, i nostri sogni, quel futuro che ci aspetta”, conclude Grillo.

Roma, domenica al Museo dell’Ara Pacis “Spectatores plaudite!”

Roma, domenica al Museo dell’Ara Pacis “Spectatores plaudite!”Roma, 9 ott. (askanews) – Domenica 13 ottobre, in occasione della mostra “Teatro. Autori, attori e pubblico nell’antica Roma”, l’area monumentale del Museo dell’Ara Pacis si trasformerà in un inedito palcoscenico ospitando le incursioni teatrali di “Spectatores plaudite!”, una suggestiva conversazione – spettacolo intorno alla drammaturgia di Tito Maccio Plauto.


L’iniziativa, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è organizzata da ‘La Mansarda Teatro dell’Orco’, Compagnia di Produzione, Promozione e Ricerca Teatrale, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Lo spettacolo, proposto in 4 repliche di 30 minuti (ore 11.30; 12.30; 16.30; 17.30), è rivolto a tutti i visitatori del Museo. La performance offrirà l’occasione di rivivere alcuni brani tratti dall’Aulularia, dal Miles gloriosus, dallo Pseudolus e dalla Mostellaria di Plauto, recitati dal vivo dalla stessa compagnia e dagli stessi attori che animano con brani filmati la mostra allestita nello spazio espositivo del museo.


Lo spettacolo è frutto del lungo lavoro filologico compiuto dalla compagnia sull’opera del grande autore latino, Il risultato è una messa in scena che condensa, attraverso una carrellata di scene esemplari tratte da alcune commedie di Plauto, una panoramica sui temi, sui personaggi e soprattutto sulle convenzioni codificate che caratterizzano il teatro plautino: i personaggi di Pirgopolinice ed Euclione (il soldato sbruffone e l’avaro per eccellenza), la commedia di beffa e di contesa amorosa tra vecchio e giovane, la commedia di carattere, la scansione ritmica, che viene restituita attraverso la drammaturgia in versi. “Spectatores plaudite!” è uno spettacolo per la regia di Maurizio Azzurro, drammaturgia di Roberta Sandias, traduzioni di Renato Raffaelli, costumi di Maria Grazia Di Lillo. Con Maurizio Azzurro, Pasquale D’Orso, Antonio Elia, Valentina Elia, Giulia Navarra.


La mostra Teatro. Autori, attori e pubblico nell’antica Roma, aperta al pubblico fino al 17 novembre prossimo, racconta, attraverso l’esposizione di oltre 240 opere, alcune visibili per la prima volta, il “dietro le quinte” del teatro antico e il suo sviluppo nei secoli, attraverso i suoi protagonisti, i testi, ma soprattutto i meccanismi di realizzazione degli spettacoli, l’uso delle maschere, la recitazione, la musica e la danza, sino ad arrivare alle maestose strutture architettoniche nel periodo della Roma imperiale.

Al via il 18 ottobre il tour di Mahmood nei palasport

Al via il 18 ottobre il tour di Mahmood nei palasportRoma, 9 ott. (askanews) – Il 18 ottobre partirà il N.L.D.A. TOUR, la prima volta di Mahmood nei palasport. Prodotta da Friends & Partners, la tournée vedrà l’artista esibirsi venerdì 18 ottobre al Palazzo del Turismo di Jesolo (VE) (data zero), lunedì 21 (andato sold out in solo 24 ore) e martedì 22 ottobre all’Unipol Forum di Milano, venerdì 25 ottobre al Nelson Mandela Forum di Firenze, domenica 27 ottobre al Palazzo dello Sport di Roma (sold out) e giovedì 31 ottobre al Palapartenope di Napoli (sold out).


Mahmood è stato recentemente nominato per la categoria Best Italian Act agli Mtv Ema 2024 che si terranno il prossimo 10 novembre a Manchester. Con uno show curato nei minimi dettagli, una nuova scaletta e tante sorprese, N.L.D.A. TOUR sarà l’occasione per ascoltare dal vivo anche l’ultimo album “NEI LETTI DEGLI ALTRI”, uscito su tutte le piattaforme il 16 febbraio e nei formati fisici l’8 marzo, certificato platino e con più di 630 milioni di stream. Il disco, intimo e introspettivo, costellato di collaborazioni internazionali e da sempre nuove sperimentazioni, è una ricerca nella profondità misteriosa dei sentimenti. Leggi qui la cartella stampa.


Fra i brani che più hanno segnato la carriera di Mahmood, non mancheranno sul palco anche “Tuta Gold” (il singolo più venduto nel 1° semestre del 2024, con 5 dischi di platino e 370 milioni di stream globali), con il suo stile baile funk e il ritmo club, e il nuovo singolo “Ra Ta Ta”, uscito lo scorso giugno, in cui si susseguono immagini scolpite dallo stile unico dell’artista, certificato disco di platino e con 140 milioni di stream.