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Mattarella: il Servizio sanitario nazionale è pilastro essenziale del diritto alla salute

Mattarella: il Servizio sanitario nazionale è pilastro essenziale del diritto alla saluteRoma, 8 ott. (askanews) – “Il Servizio Sanitario Nazionale costituisce una risorsa preziosa ed è pilastro essenziale per la tutela del diritto alla salute, nella sua duplice accezione di fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Presidente della Fondazione GIMBE, Antonino Cartabellotta.


Per il capo dello Stato “il Rapporto che la Fondazione GIMBE pubblicato periodicamente rappresenta un prezioso spaccato di analisi sulle condizioni e i problemi della sanità in Italia. L’edizione di quest’anno, dedicata alle criticità del sistema sanitario, acquisisce un interesse particolare, ponendosi come sollecitazione all’applicazione dei principi di universalità e uguaglianza sanciti dalla Costituzione”. L’efficienza del servizio sanitario, ha osservato ancora il Presidente della Repubblica, “è frutto, naturalmente, delle risorse dedicate e dei modelli organizzativi applicati, responsabilità, quest’ultima, affidata alle Regioni. Per garantire livelli sempre più elevati di qualità nella prevenzione, nella cura e nell’assistenza, è necessaria la costante adozione di misure sinergiche da parte di tutti gli attori coinvolti”.

Gimbe: grave crisi del Servizio sanitario nazionale. L’autonomia differenziata innescherà il disastro

Gimbe: grave crisi del Servizio sanitario nazionale. L’autonomia differenziata innescherà il disastroRoma, 8 ott. (askanews) – ‘La grave crisi di sostenibilità del SSN è frutto anzitutto del definanziamento attuato negli ultimi 15 anni da tutti i Governi, che hanno sempre visto nella spesa sanitaria un costo da tagliare ripetutamente e non una priorità su cui investire in maniera costante: hanno scelto di ridurre il perimetro della tutela pubblica per aumentare i sussidi individuali, con l’obiettivo di mantenere il consenso elettorale, ignorando deliberatamente che qualche decina di euro in più in busta paga non compensano certo le centinaia di euro da sborsare per un accertamento diagnostico o una visita specialistica’. Ad affermarlo è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE presentando il 7° Rapporto Gimbe sul Ssn.


Il Fabbisogno Sanitario Nazionale (FSN) dal 2010 al 2024 – si rileva dal Rapporto – è aumentato complessivamente di 28,4 miliardi di euro, in media 2 miliardi per anno, ma con trend molto diversi. Nel periodo pre-pandemico (2010-2019) alla sanità pubblica sono stati sottratti oltre 37 miliardi tra ‘tagli’ per il risanamento della finanza pubblica e minori risorse assegnate rispetto ai livelli programmati. Negli anni 2020-2022 il FSN è aumentato di ben 11,6 miliardi, una cifra tuttavia interamente assorbita dai costi della pandemia Covid-19, – rileva Gimbe – che non ha permesso un rafforzamento strutturale del SSN né consentito alle Regioni di mantenere in ordine i bilanci. Per gli anni 2023-2024 il FSN è aumentato di 8.653 milioni: tuttavia, nel 2023 1.400 milioni sono stati assorbiti dalla copertura dei maggiori costi energetici e dal 2024 oltre 2.400 milioni sono destinati ai doverosi rinnovi contrattuali del personale. Le previsioni per il prossimo futuro – rileva la Fondazione – non lasciano intravedere alcun rilancio del finanziamento pubblico per la sanità: infatti, secondo il Piano Strutturale di Bilancio deliberato lo scorso 27 settembre in Consiglio dei Ministri, il rapporto spesa sanitaria/PIL si riduce dal 6,3% nel 2024-2025 al 6,2% nel 2026-2027. A fronte di una crescita media annua del PIL nominale del 2,8%, nel triennio 2025-2027 il Piano Strutturale di Bilancio stima una crescita media della spesa sanitaria del 2,3% annuo. ‘Questi dati – spiega Cartabellotta – confermano il continuo e progressivo definanziamento del SSN che non tiene conto dell’emergenza sanità e prosegue ostinatamente nella stessa direzione dei Governi precedenti’.


E l’autonomia differenziata secondo Cartabellotta ‘innescherà un disastro sanitario, economico, sociale senza precedenti’. Rispetto ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) – le prestazioni e i servizi che il SSN è tenuto a fornire a tutti i cittadini gratuitamente o dietro il pagamento di un ticket – nel 2022 solo 13 Regioni rispettano gli standard essenziali di cura, con un ulteriore aumento del divario Nord-Sud: Puglia e Basilicata sono le uniche Regioni promosse al Sud, ma comunque in posizioni di coda, evidenziano i dati del 7° Rapporto Gime sul Servizio sanitario nazionale. ‘Siamo di fronte – commenta il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta – ad una vera e propria frattura strutturale Nord-Sud nell’esigibilità del diritto alla tutela della salute. A questo quadro si aggiunge la legge sull’autonomia differenziata, che affonderà definitivamente la sanità del Mezzogiorno, assestando il colpo di grazia al SSN e innescando un disastro sanitario, economico e sociale senza precedenti che avrà conseguenze devastanti per milioni di persone’.


Anche la mobilità sanitaria evidenzia la forte capacità attrattiva delle Regioni del Nord, con i residenti delle Regioni del Centro-Sud spesso costretti a spostarsi in cerca di cure migliori. In particolare nel decennio 2012-2021 le Regioni del Mezzogiorno hanno accumulato un saldo negativo pari a 10,96 miliardi . ‘L’aumento della migrazione sanitaria ha effetti economici devastanti non solo sulle famiglie – aggiunge Cartabellotta – ma anche sui bilanci delle Regioni del Mezzogiorno, che risultano ulteriormente impoverite’. In particolare, rispetto al 2022, nel 2023 i dati ISTAT documentano che l’aumento della spesa sanitaria totale (+4.286 milioni) è stato sostenuto esclusivamente dalle famiglie come spesa diretta (+ 3.806 milioni) o tramite fondi sanitari e assicurazioni (+ 553 milioni), vista la sostanziale stabilità della spesa pubblica (- 73 milioni). ‘Le persone – spiega il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta presentando i dati del 7° Rapporto sul Ssn – sono costrette a pagare di tasca propria un numero crescente di prestazioni sanitarie, con pesanti ripercussioni sui bilanci familiari. Una situazione in continuo peggioramento, che rischia di lasciare l’universalismo del SSN solo sulla carta, visto che l’accesso alle prestazioni è sempre più legato alla possibilità di sostenere personalmente le spese o di disporre di un fondo sanitario o una polizza assicurativa. Che, in ogni caso, non potranno mai garantire nemmeno ai più abbienti una copertura totale come quella offerta dal SSN’.


La spesa out-of-pocket – ovvero quella pagata direttamente dai cittadini – che nel periodo 2021-2022 ha registrato un incremento medio annuo dell’1,6% (+ 5.326 milioni in 10 anni), nel 2023 si è impennata aumentando del 10,3% (+ 3.806 milioni) in un solo anno. ‘Una cifra enorme – commenta il Presidente – e largamente sottostimata, in quanto arginata da vari fenomeni: la limitazione delle spese per la salute, l’indisponibilità economica temporanea e, soprattutto, la rinuncia alle cure’. Infatti, secondo l’ISTAT nel 2023 4,48 milioni di persone hanno rinunciato a visite specialistiche o esami diagnostici pur avendone bisogno, per uno o più motivi: lunghi tempi di attesa, difficoltà di accesso (struttura lontana, mancanza di trasporti, orari scomodi), problemi economici (impossibilità di pagare, costo eccessivo). E per motivi economici nel 2023 hanno rinunciato alle cure quasi 2,5 milioni di persone (4,2% della popolazione), quasi 600.000 in più dell’anno precedente. Inoltre, ‘la sanità pubblica sta sperimentando una crisi del personale sanitario senza precedenti: inizialmente dovuta al definanziamento del SSN e ad errori di programmazione, oggi, dopo la pandemia, è aggravata da una crescente frustrazione e disaffezione per il SSN. Turni massacranti, burnout, basse retribuzioni, prospettive di carriera limitate ed escalation dei casi di violenza stanno demolendo la motivazione e la passione dei professionisti, portando la situazione verso il punto del non ritorno’, sottolinea Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe illustrando i dati del 7° Rapporto Gimbe sul Servizio sanitario nazionale. I dati raccolti da organizzazioni sindacali e di categoria documentano infatti il progressivo abbandono del SSN: secondo la Fondazione ONAOSI, tra il 2019 e il 2022 il SSN ha perso oltre 11.000 medici per licenziamenti o conclusione di contratti a tempo determinato e ANAAO-Assomed stima ulteriori 2.564 abbandoni nel primo semestre 2023. L’Italia – segnala il Rapporto – dispone complessivamente di 4,2 medici ogni 1.000 abitanti, un dato superiore alla media OCSE (3,7), ma sta sperimentando il progressivo abbandono del SSN e carenze selettive: oltre ai medici di famiglia, alcune specialità mediche fondamentali non sono più attrattive per i giovani medici, che disertano le specializzazioni in medicina d’emergenza-urgenza, medicina nucleare, medicina e cure palliative, patologia clinica e biochimica clinica, microbiologia, e radioterapia. ‘Ma la vera crisi – continua il Presidente – riguarda il personale infermieristico: nonostante i crescenti bisogni, anche per la riforma dell’assistenza territoriale, il numero di infermieri è largamente insufficiente e, soprattutto, le iscrizioni al Corso di Laurea sono in continuo calo, con sempre meno laureati’. Con 6,5 infermieri ogni 1.000 abitanti, l’Italia è ben al di sotto della media OCSE (9,8), collocandosi tra i paesi europei con il più basso rapporto infermieri/medici (1,5 a fronte di una media europea di 2,4). Inoltre, nel 2022 i laureati in Scienze Infermieristiche sono stati appena 16,4 per 100.000 abitanti, rispetto ad una media OCSE di 44,9, lasciando l’Italia in coda alla classifica prima solo del Lussemburgo e della Colombia. Per l’Anno Accademico 2024-2025 sono state presentate 21.250 domande per il Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche a fronte di 20.435 posti, un dato che dimostra la mancata attrattività di questa professione.

Consulta, centrodestra vota scheda bianca per giudice

Consulta, centrodestra vota scheda bianca per giudiceRoma, 8 ott. (askanews) – Il centrodestra voterà scheda bianca nel voto per l’elezione del giudice della Corte costituzionale. E’ l’indicazione arrivata ai parlamentari dei gruppi di maggioranza di Camera e Senato. Il voto delle Camere in seduta comune ha inizio alle 12.30.


“Le opposizioni decidono di trasformare perfino l’elezione dei giudici costituzionali in terreno di propaganda politica. Hanno deciso di disertare l’Aula nonostante l’esigenza di sostituire dopo 10 mesi un giudice della Consulta. La maggioranza decide nonostante loro di continuare a rispettare le istituzioni e oggi vota scheda bianca”, dichiarano i capigruppo di Camera e Senato del centrodestra.

In Liguria forti temporali, allagamenti ed esondazioni. Frane nell’entroterra di Genova

In Liguria forti temporali, allagamenti ed esondazioni. Frane nell’entroterra di GenovaMilano, 8 ott. (askanews) – Durante la notte si sono verificati allagamenti localizzati, in particolare sul ponente genovese e in Val Polcevera. Il rio Fegino è esondato in alcuni punti. Sempre nella notte sono state evacuate due famiglie a Rivarolo, nel ponente genovese: le cause non sono legate al maltempo ma a problemi strutturali dell’edificio. Piogge diffuse e abbondanti sono cadute sul savonese e ponente genovese, sia sulla costa che sull’entroterra. Sulla A26, precedentemente chiusa a causa di un incidente tra mezzi pesanti, è stata riaperto il transito a una corsia in direzione sud, mentre rimane chiusa in direzione nord.


Le precipitazioni sono causate da un temporale forte, organizzato e stazionario che, sorto nella notte sul levante genovese, si è prima spostato verso il ponente, colpendo la Val Polcevera e il savonese, per poi tornare in queste ultime ore sul genovese di ponente e sulla valle Stura, con intensità massime orarie molto forti e conseguente crescita del livello dei torrenti Stura a Campo Ligure e Orba a Tiglieto. A Campo ligure sono caduti 82,4 mm di pioggia in un’ora, a Pontedecimo 66, a Rossiglione 57, con raffiche di vento (scirocco) che sfiorano i 100 km orari. Con l’avvicinarsi del fronte le piogge si faranno più diffuse su tutto il territorio regionale, a partire da ponente. Saranno più intense sul centro-levante, dove potranno verificarsi ancora temporali forti. In particolare, in provincia di Genova le forti piogge di queste ore hanno causato numerosi allagamenti sulla statale 456 del Turchino e uno smottamento di modeste entità a Rossiglione, sulla strada comunale che conduce alla frazione di Canova. Non si registrano persone isolate dalle proprie abitazioni. Segnalate frane anche sulla viabilità locale di Masone, su cui sono in corso valutazioni. Si segnalano inoltre alcuni alberi caduti o pericolanti, su cui sono in corso verifiche e interventi per la rimozione e la messa in sicurezza.


Il temporale forte, organizzato e stazionario che nella notte ha colpito il levante genovese, continua ad insistere nell’area tra il savonese e il ponente genovese, in particolare sull’entroterra. Sono caduti 97 mm in un’ora a Campo Ligure e 81, sempre in un’ora, a Rossiglione. Il temporale si è poi spostato verso nord est ma transita sulla regione il fronte perturbato, in movimento da ovest verso est, insistendo soprattutto su centro e levante della Liguria. Sono previste nuove precipitazioni anche di forte intensità, specialmente dove si verificheranno convergenze di venti provenienti da direzioni diverse, con maggiore persistenza dei fenomeni e possibili effetti al suolo. (foto d’archivio)

Mattarella: Servizio sanitario pilastro essenziale diritto salute

Mattarella: Servizio sanitario pilastro essenziale diritto saluteRoma, 8 ott. (askanews) – “Il Servizio Sanitario Nazionale costituisce una risorsa preziosa ed è pilastro essenziale per la tutela del diritto alla salute, nella sua duplice accezione di fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Presidente della Fondazione GIMBE, Antonino Cartabellotta.


Per il capo dello Stato “il Rapporto che la Fondazione GIMBE pubblicato periodicamente rappresenta un prezioso spaccato di analisi sulle condizioni e i problemi della sanità in Italia. L’edizione di quest’anno, dedicata alle criticità del sistema sanitario, acquisisce un interesse particolare, ponendosi come sollecitazione all’applicazione dei principi di universalità e uguaglianza sanciti dalla Costituzione”. L’efficienza del servizio sanitario, ha osservato ancora il Presidente della Repubblica, “è frutto, naturalmente, delle risorse dedicate e dei modelli organizzativi applicati, responsabilità, quest’ultima, affidata alle Regioni. Per garantire livelli sempre più elevati di qualità nella prevenzione, nella cura e nell’assistenza, è necessaria la costante adozione di misure sinergiche da parte di tutti gli attori coinvolti”.

Governo, Meloni: fiducia cresce, avanti con più determinazione

Governo, Meloni: fiducia cresce, avanti con più determinazioneRoma, 8 ott. (askanews) – “Non sono solita soffermarmi sui sondaggi, ma constatare che, a due anni dalla nascita del nostro Governo, la fiducia degli italiani nella coalizione di centrodestra non solo rimane solida, ma continua a crescere, è per noi un grande motivo di orgoglio. Un segnale che ci sprona a lavorare ancora più assiduamente, sempre con serietà e determinazione, al servizio della nostra Nazione e di tutti i cittadini. Grazie di cuore per il vostro sostegno e la vostra fiducia, che non tradiremo mai”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, postando una foto che riferisce il titolo del quotidiano Libero che pubblica un sondaggio secondo cui i partiti del centrodestra crescono dal 43 al 47%, con un “consenso record” per il governo.

Bankitalia, imprese italiane caute su economia, peggiora domanda

Bankitalia, imprese italiane caute su economia, peggiora domandaRoma, 8 ott. (askanews) – Le imprese in Italia mantengono un atteggiamento cauto sulle prospettive dell’economia, mentre nel terzo trimestre le valutazioni sulla domanda sono peggiorate. E’ la fotografia scattata dall’ultima indagine sulle aspettative di inflazione e crescita, condotta dalla Banca d’Italia tra il 26 agosto e il 16 settembre 2024 presso aziende italiane dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti. In lieve ripresa le aspettative di inflazione, ma a livelli che restano contenuti.


Da segnalare, poi, che Bankitalia ha introdotto una sezione monografica nella rilevazione, da cui emerge che entro il prossimo biennio l’Intelligenza Artificiale verrà utilizzata da circa un terzo delle imprese industriali e due quinti di quelle dei servizi, specialmente le più grandi. Tornando alle valutazioni sull’economia, i giudizi sulla situazione generale sono rimasti cauti. E anche le attese sul prossimo trimestre sono meno positive rispetto alla scorsa primavera in tutti i comparti di attività. Le prospettive delle imprese sulle proprie condizioni operative a breve termine rimangono deboli, risentendo ancora prevalentemente dell’incertezza economico-politica.


Le imprese continuano a riportare valutazioni negative sulle condizioni per investire, prosegue l’indagine, mentre restano stabili quelle sull’accesso al credito; la posizione complessiva di liquidità è considerata ancora soddisfacente. Secondo le attese, la spesa per investimenti complessivamente rallenterà nell’anno in corso. La dinamica dell’occupazione prevista per il prossimo trimestre è meno favorevole rispetto alla precedente indagine, ma si continua a prefigurarne un’espansione, specialmente nelle costruzioni. I listini praticati dalle imprese negli ultimi 12 mesi sono cresciuti a un ritmo meno intenso rispetto alla precedente rilevazione; per i prossimi 12 mesi, le imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi continuano ad attendersi una crescita dei propri prezzi moderata, a fronte di una dinamica più elevata nelle costruzioni. Le aspettative delle imprese sull’inflazione al consumo sono lievemente cresciute su tutti gli orizzonti temporali, riporta Bankitalia, restando tuttavia su livelli contenuti.

Pd conferma: non votiamo giudice Consulta. Schlein: forzatura maggioranza

Pd conferma: non votiamo giudice Consulta. Schlein: forzatura maggioranzaRoma, 8 ott. (askanews) – I parlamentari del Partito democratico non ritireranno la scheda per l’elezione del giudice costituzionale. L’indicazione è stata data dai capigruppo all’assemblea dei parlamentari democratici.


“La maggioranza sta facendo una forzatura e noi non parteciperemo al voto”, “non può esserci un atteggiamento proprietario delle istituzioni da parte della maggioranza”, ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein parlando, in diretta a Sky Tg24, del voto che si tiene oggi in Parlamento per eleggere un giudice della Corte costituzionale.

Bankitalia, in II trim peggiorate attese delle imprese su economia

Bankitalia, in II trim peggiorate attese delle imprese su economiaRoma, 8 ott. (askanews) – Nel secondo trimestre le aspettative delle imprese in Italia sull’economia sono leggermente peggiorate, mentre quelle sull’inflazione sono rimaste sostanzialmente stabili a livelli contenuti. Lo riporta la Banca d’Italia in base alla sua ultima indagine, condotta tra il 20 maggio e il 10 giugno 2024 presso aziende italiane dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti.


Nel secondo trimestre il saldo dei giudizi sulla situazione economica generale è lievemente peggiorato, pur rimanendo superiore ai due terzi la quota delle imprese che ritengono che le condizioni siano rimaste stabili. La dinamica della domanda è ancora positiva nei servizi e nelle costruzioni, ma si conferma sfavorevole nell’industria in senso stretto. Per il terzo trimestre, rileva Bankitalia, le prospettive sulle vendite sono positive, in particolare nei servizi e nelle costruzioni; l’occupazione continuerebbe a crescere in tutti i settori. I giudizi delle imprese sulle condizioni di accesso al credito sono di sostanziale stabilità, interrompendo la fase di irrigidimento in atto dal 2021; quelli sulle condizioni per investire si sono confermati sui valori negativi della scorsa rilevazione. Il saldo tra previsioni di aumento e di riduzione della spesa per investimenti nel complesso del 2024 è rimasto comunque positivo, ma si è nettamente ridotto nella manifattura.


Infine, secondo la rilevazione di Bankitalia le aspettative sull’inflazione al consumo sono pressoché stabili rispetto al trimestre precedente, pari all’1,4 per cento sugli orizzonti temporali fino a 3 anni (figura, pannello di destra). I prezzi praticati dalle imprese hanno ulteriormente rallentato e si è ridotta la loro variazione attesa nei prossimi 12 mesi.

Banche, Elderson (Bce): fusioni transfrontaliere possono aiutare

Banche, Elderson (Bce): fusioni transfrontaliere possono aiutareRoma, 8 ott. (askanews) – Come vigilanza bancaria europea, alla Bce “siamo stati chiarissimi sul fatto che i consolidamenti trans frontalieri possono essere uno strumento per ulteriore integrazione del settore bancario europeo, e lo sosteniamo fermamente. I consolidamenti possono anche aiutare su problemi di lungo periodo, come la bassa redditività. Ciò non di meno, le fusioni implicano sempre rischi e come autorità di vigilanza dobbiamo valutarle attentamente”, applicando sempre le regole. Così Frank Elderson, che oltre a sedere nel Comitato esecutivo della Bce è anche vicepresidente del ramo di vigilanza bancaria della stessa istituzione, ha risposto a una domanda sul caso UniCredit-Commerzbank, in una intervista al quotidiano sloveno Delo.


Elderson ha puntualizzato che le sue considerazioni erano in termini generali e non riferite ad un caso specifico. “Il nostro lavoro – ha aggiunto – è assicurare che ogni transazione bancaria, che sia a livello trans frontaliero o nazionale, porti a un gruppo bancario che possa rispettare i requisiti di vigilanza nel futuro prevedibile”. (fonte immagine: ECB 2024).