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Abi, continua discesa tassi per mutui: a novembre al 3,23%

Abi, continua discesa tassi per mutui: a novembre al 3,23%Roma, 14 dic. (askanews) – Continua la discesa dei tassi di interesse sui mutui sulla scia della riduzione dei tassi di riferimento operata dalla Bce. Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è diminuito al 3,23%, rispetto al 3,27% di ottobre 2024 e al 4,42% di dicembre 2023. Sono i dati contenuti nel Rapporto mensile dell’Abi e illustrati dal Vice Direttore Generale Vicario, Gianfranco Torriero. Nei primi 12 giorni di dicembre il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 2,88% in diminuzione di 13 punti base rispetto a novembre 2024 (3,01%). La diminuzione è di 112 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023. Il tasso Irs a 10 anni (molto usato nei mutui) è stato in media del 2,15% in diminuzione di 18 punti base rispetto a novembre (2,33%). La diminuzione è stata di 138 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023.

La seduta notturna non chiude i nodi della manovra, riprende oggi l’esame della Commissione bilancio

La seduta notturna non chiude i nodi della manovra, riprende oggi l’esame della Commissione bilancioRoma, 14 dic. (askanews) – Dopo una lunga seduta notturna riprende oggi alle 12 l’esame della manovra in Commissione bilancio alla Camera. Ancora si attendono gli annunciati emendamenti del governo, tra cui quello sull’ires premiale per le imprese che investono e assumono e l’eliminazione del bloccco del turn over per gli enti locali, emendamenti che quindi dovrebbero essere depositati stamattina alla ripresa dei lavori.


Le opposizioni hanno chiesto che le proposte di modifica del governo non siano contenute in un unico maxiemendamento ma spacchettate per materia, per consentire un esame più specifico degli interventi. Ieri è stato presentato un secondo pacchetto di emendamenti da parte dei relatori.

Mafia, Cgia: quarta industria del paese, affari per 40 mld anno

Mafia, Cgia: quarta industria del paese, affari per 40 mld annoRoma, 14 dic. (askanews) – Il volume d’affari annuo delle mafie italiane si aggira attorno ai 40 miliardi di euro l’anno; una cifra spaventosa che vale praticamente due punti di Pil. Se effettuiamo una comparazione puramente teorica che, tuttavia, ci consente di “dimensionare” la portata del fenomeno, il fatturato dell’industria del crimine risulta essere ipoteticamente al quarto posto a livello nazionale, dopo quello registrato dall’Eni (93,7 miliardi di euro), dall’Enel (92,9 miliardi) e dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) (55,1 miliardi). A dirlo è l’Ufficio studi della Cgia. In Italia sono 150mila le imprese nell’”orbita” della criminalità organizzata. In virtù dei dati in possesso dell’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia – struttura che, per legge, riceve ogni anno dagli intermediari finanziari centinaia di migliaia di segnalazioni di operazioni finanziarie sospette – è stato possibile mappare il numero delle imprese presenti in Italia che potenzialmente sono contigue a contesti di criminalità organizzata. Oltre alle segnalazioni ricevute, la UIF ha incrociato anche gli scambi informativi acquisiti dalla Direzione Nazionale Antimafia e dall’Autorità giudiziaria. Grazie a questo mix di dati è stato possibile censire almeno 150mila imprese che potrebbero essere potenzialmente controllate o collegate a vario titolo alle organizzazioni criminali di stampo mafioso. Analizzando la diffusione territoriale delle aziende in “odor di mafia”, le attività più a rischio sono quelle presenti nelle grandi aree metropolitane. A Napoli, ad esempio, sarebbero quasi 18.500, a Roma poco più di 16.700 e a Milano sfiorano le 15.650 unità. In queste tre realtà geografiche è concentrato il 34 per cento circa delle imprese a rischio in tutto il Paese. Seguono Caserta con 5.873 imprese, Brescia con 4.043, Palermo con 4.016, Salerno con 3.862, Bari con 3.358 e Catania con 3.291.

Mattarella: con Costituzione sviluppato progresso italiano

Mattarella: con Costituzione sviluppato progresso italianoRoma, 14 dic. (askanews) – “Rendiamo onore a coloro che combatterono perché democrazia e libertà fossero parte di uno stesso progetto, quello che trova nella Costituzione il cardine intorno a cui si è sviluppato il progresso italiano”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato all’ Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Asti – ISRAT – in occasione del convegno per l’ 80° anniversario della Repubblica partigiana dell’Alto Monferrato.


“L’armistizio dell’8 settembre 1943 – ricorda Mattarella – segnò un confine netto nella storia del nostro Paese, ponendo fine all’alleanza con la Germania nazista. Iniziò una fase nuova del conflitto: gli ultimi 19 mesi di guerra – segnati da sanguinose stragi, da bombardamenti e rappresaglie – portarono alla liberazione dalla tirannia. Tra l’estate e l’autunno 1944 – continua – si realizzarono in Italia esperienze precorritrici dei principi e valori della nostra Carta Costituzionale, sotto le specie di zone libere e Repubbliche autonome, promosse dal movimento resistenziale”. Le valli dell’Alto Monferrato, prosegue Mattarella, “non aspettarono inermi la fine del conflitto ma osarono sfidare il nazifascismo, ponendo le basi per l’esercizio di forme di governo democratico del territorio, dando vita alla Repubblica Partigiana dell’Alto Monferrato. Un’esperienza che registrò l’immediata ostilità delle forze fasciste e naziste, con l’Operazione Koblenz-Süd. Fu il “rastrellamento del 2 dicembre”, andato avanti per molti giorni dopo – sottolinea – a determinare rilevanti perdite tra i partigiani e i civili avviati ai campi di lavoro coatto in Germania, ponendo fine all’autogoverno dell’Alto Monferrato. Alla città di Nizza Monferrato, “centro vitale della Zona dell’Alto Monferrato”, la Repubblica ha attribuito, per le virtù patriottiche espresse da quelle popolazioni, la Medaglia d’Argento al Valor Militare, riconoscendo “l’eroismo dei suoi partigiani e l’indomita fierezza delle sue genti” che furono in grado di autogovernarsi e resistere ai reiterati attacchi delle forze nazifasciste, infliggendo loro gravi perdite”.


“A ottant’anni di distanza da quegli avvenimenti – conclude Mattarella – rendiamo onore a coloro che combatterono perché democrazia e libertà fossero parte di uno stesso progetto, quello che trova nella Costituzione il cardine intorno a cui si è sviluppato il progresso italiano”.

Il nuovo album di inediti di Enrico Ruggeri è “La caverna di Platone”

Il nuovo album di inediti di Enrico Ruggeri è “La caverna di Platone”Milano, 14 dic. (askanews) – Il 17 gennaio 2025 uscirà “La caverna di Platone” (Sony Music) il nuovo album di inediti di Enrico Ruggeri.


Questo nuovo progetto rappresenta un altro capitolo significativo nella straordinaria carriera del cantautore, noto per la sua capacità di unire testi profondi e sonorità ricercate. “La caverna di Platone”, il cui titolo è ispirato al celebre mito filosofico, è un’opera densa di riflessioni culturali e sociali, che affronta temi attuali con la consueta intensità poetica e uno stile che continua a mutare, pur rimanendo fedele alla sua identità artistica.


Un nuovo album, a distanza di tre anni dal precedente “La rivoluzione”, che rappresenta un ulteriore passo nel percorso di una delle voci più autorevoli del panorama musicale italiano con una visione musicale in costante evoluzione. La particolare copertina è dell’artista Mauro Balletti con Giuseppe Spada.


Il disco sarà disponibile in digitale, CD e doppio vinile 180 gr. la quale versione autografata sarà disponibile in esclusiva sul Sony Music Store. In oltre 50 anni di carriera Enrico Ruggeri ha scritto pezzi di storia della musica italiana, per se stesso, per i Decibel e per altri grandi artisti. Al cantautorato affianca l’attività di scrittore (il suo ultimo libro è l’autobiografia “40 vite (senza fermarmi mai)” per La Nave di Teseo), conduttore televisivo e radiofonico.


Dopo il successo della prima edizione, dal 17 dicembre torna su Rai 2, in seconda serata, “Gli Occhi del Musicista”, il programma scritto e presentato da Enrico Ruggeri con una vera e propria band in studio composta da Francesco Luppi (tastiere e pianoforte), Davide Brambilla (tromba, flicorno, fisarmonica, tastiere), Sergio Aschieris (chitarre), Johnny Gimpel (chitarre), Phil Mer (batteria) e Lorenzo Poli (basso). La prima puntata sarà dedicata al Natale con ospiti Red Canzian e Davide Van De Sfroos.

Banco Bpm, Unicredit ha depositato alla Consob documento Opsv

Banco Bpm, Unicredit ha depositato alla Consob documento OpsvRoma, 13 dic. (askanews) – Unicredit ha depositato alla Consob il documento di offerta relativo all’Offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulle azioni di Banco Bpm.


Quale corrispettivo dell’offerta, Unicredit riconoscerà 0,175 sue azioni ordinarie di nuova emissione, prive del valore nominale, aventi godimento regolare e le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie di UniCredit già in circolazione alla data di emissione, che saranno quotate su Euronext Milan, sul Mercato Ufficiale della Borsa di Francoforte, nonché sulla Borsa di Varsavia, per ogni azione Banco Bpm. Pertanto, per ogni 1.000 Azioni Bpm portate in adesione all’offerta saranno offerte in concambio 175 azioni ordinarie dell’Offerente di nuova emissione. Sulla base del prezzo ufficiale delle azioni Unicredit al 22 novembre, il corrispettivo esprime una valorizzazione monetaria pari a 6,657 euro per ciascuna azione Banco Bpm.


“Riteniamo che la nostra offerta agli azionisti di Bpm sia congrua, in quanto portante un premio pari a circa il 15-20% rispetto al prezzo dell’azione Bpm prima che fosse influenzato positivamente dall’offerta in corso su Anima e da ulteriori speculazioni riguardo a possibili operazioni di M&A”, dichiara Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, a margine della nota.

G7, Meloni passa testimone presidenza a Trudeau: auguri di pieno successo

G7, Meloni passa testimone presidenza a Trudeau: auguri di pieno successoRoma, 13 dic. (askanews) – Passaggio di testimone oggi al vertice del G7. Nel corso del summit in video conferenza che ha presieduto da Palazzo Chigi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha passato simbolicamente il testimone della Presidenza, “con l’augurio di un pieno successo”, al primo ministro canadese Justin Trudeau, che ha illustrato le priorità del Canada a partire dal primo gennaio 2025 e in vista del Vertice dei leader in programma nel giugno prossimo a Kananaskis (provincia dell’Alberta).


“La Presidenza italiana – si legge in una nota – lascia le consegne a quella canadese lungo un tracciato di continuità che riguarda sia l’attenzione del G7 per i focolai di instabilità internazionale sia l’ulteriore sviluppo delle linee d’azione avviate nei mesi scorsi, frutto dell’impegno e del lavoro di tutte le amministrazioni italiane coinvolte in questo sforzo congiunto”. Meloni ha espresso un ringraziamento per tutti i membri del Governo, i loro collaboratori e le squadre impegnate nella cura dei contenuti, dei negoziati e dell’organizzazione della Presidenza italiana del G7.

Mattarella al corpo diplomatico: in mondo in crisi scongiurate guerre

Mattarella al corpo diplomatico: in mondo in crisi scongiurate guerreRoma, 13 dic. (askanews) – In un mondo “in crisi”, scosso da ben 56 conflitti in atto, “il più alto numero dai tempi della seconda guerra mondiale”, il corpo diplomatico, per cui la vita non è mai stata semplice, “è chiamato oggi, più che mai, a un compito alto: scongiurare la guerra, scongiurare le guerre”. Perchè la guerra “non è soltanto un inammissibile anacronismo fuori dalla storia: rappresenta la negazione dell’umanità”. E’ un appello accorato, ma anche molto lucido nell’analisi delle soluzioni messe (o non messe) in campo dagli Stati per giungere a un ordine mondiale che non sia determinato dai conflitti, quello che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lancia ricevendo al Quirinale il corpo diplomatico. Appuntamento classico, prima di Natale, nel salone dei Corazzieri per scambiarsi gli auguri e fare il punto sulla situazione “mondo”.


L’elenco delle aree di crisi si è, purtroppo, fatto lungo e Mattarella rivolge un pensiero e un auspicio per ciascuna di esse: l’Ucraina, per la quale il “fermo” sostegno dell’Italia punta a una “pace giusta”; il Medioriente, dove la soluzione “due popoli, due Stati” non è una “formula di rito”, una formula “vana”, ma l’unica soluzione possibile; e ancora la nuova situazione in Siria, l’Africa da curare anche perchè nuovi focolai non spingano ancora di più le migrazioni. Su tutto brilla una massima che Mattarella scandisce: “Il diritto umanitario internazionale non contempla sospensioni o congelamenti”. Naturalmente dopo l’elenco delle aree calde del mondo c’è la domanda che più ci riguarda: cosa fa l’Europa? Cosa fanno i paesi della comunità internazionale davanti a tante guerre? Il Capo dello Stato non solo non la elude, ma dice chiaramente che “i fronti di guerra si moltiplicano rapidamente e la comunità internazionale non riesce a contrastarli” ma “non si tratta di una impotenza oggettiva. Come sovente accade, è il risultato di scelte, più o meno consapevoli”. Quindi non bisogna smettere di praticare il multilateralismo nè farsi ingannare da formule “accattivanti” ma alla fine vuote e lontane dall’interesse comune come quella del “multiallineamento”, delle alleanze a geometrie variabili. In un mondo così complesso nessuno ce la fa da solo, nessuno si salva da solo.


L’Europa può e deve fare la sua parte come progetto di pace e – messaggio chiaro – non si può “tornare indietro, al tempo della frammentazione, delle ambizioni espansionistiche nazionali, non potrà mai significare progresso”. Lo stesso vale per la governance dell’Intelligenza artificiale che non può essere nelle mani “di pochi” e privilegiati e per il cambiamento climatico da affrontare insieme, passando dalle intenzioni alle attuazioni. E c’è anche, insieme alle preoccupazioni per l’economia (“il protezionismo non ha mai portato vantaggi di lungo periodo”, avverte Mattarella) e per l’ambiente, con l’accelerazione da imprimere alla decarbonizzazione, il dolore per il mancato rispetto dei diritti umani in molte parti del mondo e “per la fase di pericoloso regresso nella condizione delle donne”.

Centri Albania, Schlein: Meloni spreca 800mln per ostinazione ideologica

Centri Albania, Schlein: Meloni spreca 800mln per ostinazione ideologicaRoma, 13 dic. (askanews) – “Noi continuiamo a dire no a questo spreco di risorse degli italiani, 800 milioni che potevano essere utilizzati per pagare infermieri, insegnanti, per aprire nuovi posti di asilo nido. E anche questo personale così professionale ben potrebbe essere utilizzato in Italia dove manca organico dappertutto”. Lo dice la segretaria Pd Elly Schlein in un video dall’Albania, dove si è recata per visitare il Cpr voluto dal governo per accogliere i migranti che arrivano in Italia.


“L’ostinazione ideologica di questo governo – aggiunge – continua a sprecare queste risorse degli italiani. Questa operazione è una bandiera conficcata negli occhi dei più fragili”. (segue)

M.O., G7: sostegno piano Usa per Gaza, mantenere tregua Libano

M.O., G7: sostegno piano Usa per Gaza, mantenere tregua LibanoRoma, 13 dic. (askanews) – I leader del G7, riuniti oggi in video-conferenza, hanno “ribadito l’importanza di rispettare la tregua in Libano, che rappresenta un importante passo in avanti verso la pace”. E’ quanto si legge in una nota diffusa al termine del summit presieduto dalla premier Giorgia Meloni.


Inoltre “hanno rinnovato il sostegno al piano promosso dagli Stati Uniti per una tregua a Gaza, con il rilascio di tutti gli ostaggi e un aumento dell’assistenza umanitaria alla popolazione civile, nella prospettiva di porre fine alla crisi e assicurare un percorso verso una soluzione a due Stati”.