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Monito di Mattarella sulla democrazia: concentrare potere la indebolisce

Monito di Mattarella sulla democrazia: concentrare potere la indebolisceRoma, 4 apr. (askanews) – “Arbitrari criteri gerarchici, poteri separati dalla società o concentrazioni indeboliscono l’impianto democratico”. Sergio Mattarella lancia un monito sulla qualità della democrazia nel nostro paese ricordando che è fatta di “sostanza, non di mera forma”, e dunque necessita di “eguaglianza che si realizza rendendo effettivi i diritti sociali”. Il presidente della Repubblica ne parla nell’incontro al Quirinale con la Fondazione per la Sussidarietà presieduta da Giorgio Vittadini che gli ha tributato il “Premio Sussidarietà” per il contributo alla diffusione e alla crescita della cultura della sussidarietà, (un’opera realizzata dallo scultore Carlo Steiner).


La riflessione del capo dello Stato parte proprio dal ruolo della sussidarietà nella società: “Essa è strettamente connessa con due valori di grandissimo rilievo: la libertà della persona e la solidarietà che essa esprime”, dice Mattarella. Insomma la sussidiarietà è “espressione e garanzia di libertà per le persone e i corpi sociali che concorrono all’interesse generale e che si adoperano per rigenerare continuamente quei valori di umanità e di corresponsabilità che sono uno dei portati più preziosi del nostro modello sociale, del modello sociale europeo”. Mattarella ricorda come questo modello, nato sconfiggendo “le ideologie autoritarie del ‘900”, sia oggi lo strumento per contrastare “la verticalizzazione del potere e la prevalenza di quello finanziario”. Ecco perchè “è importante irrobustire il principio di sussidiarietà”, l’alternativa sarebbero – avverte – “arbitrari criteri gerarchici” che possono favorire “poteri separati dalla società o concentrazioni che indeboliscono l’impianto democratico”. Sono dunque i corpi intermedi, l’associazionismo, a tenere viva la democrazia e la libertà. Non a caso, ricorda il capo dello Stato, “libero associazionismo, organizzazioni sindacali e autonomie locali furono tra le prime vittime della dittatura che prese il sopravvento nel nostro Paese dopo la Prima guerra mondiale”. E l’”inibizione” delle organizzazioni sociali “è spesso la cartina al tornasole di un restringimento delle libertà”.


“Lo spazio pubblico non vive di polarizzazione tra il potere delle istituzioni da un lato e il singolo individuo dall’altro. Senza comunità intermedie anche il riconoscimento dei diritti viene messo a rischio”, avverte in conclusione Mattarella, che si congeda con un consiglio: “Per affrontare le sfide locali come quelle nazionali, come quelle globali, è indispensabile rilanciare la cultura che viene espressa dal ‘noi’. Noi come responsabilità comune, noi come volontà di partecipazione, noi come costruzione di comunità larghe e aperte”.

Dazi, Meloni: preoccupata ma attenzione all’allarmismo

Dazi, Meloni: preoccupata ma attenzione all’allarmismoRoma, 4 apr. (askanews) – “Preoccupa” più l’allarmismo che la questione dei dazi in sé perchè “dobbiamo ricordare che parliamo di un mercato importante, quello degli Stati Uniti, che vale circa il 10 per cento delle nostre esportazioni totali. Noi non smetteremo di esportare negli Stati Uniti, quindi è sicuramente un problema che dobbiamo risolvere, ma attenzione all’allarmismo che sto vedendo in queste ore”. Lo ha ribadito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine della visita alla nave Vespucci a Ortona.


“Il governo – ha aggiunto – è a lavoro, sta facendo uno studio sull’impatto settore per settore. Vedrà la settimana prossima i rappresentanti di tutte le categorie produttive così possiamo anche confrontare le nostre valutazioni con le valutazioni che stanno facendo loro, ragionare insieme di quale debbano essere le soluzioni, a livello italiano, a livello europeo e in un dialogo che va aperto, in una trattativa che va aperta con gli Stati Uniti per cercare soluzioni. Secondo me dove dovrebbe arrivare la trattativa? A rimuovere tutti i dazi e non a moltiplicarli. Dopodiché queste sono ovviamente trattative che si fanno in due”.

Formula1, Hamilton e Leclerc: “Progressi, abbiamo imparato”

Formula1, Hamilton e Leclerc: “Progressi, abbiamo imparato”Roma, 4 apr. (askanews) – C’è soddisfazione in casa Ferrari al termine della giornata di prove sul circuito di Suzuka dove si svolge il terzo Gran Premio della stagione. “Nel complesso è stata una giornata positiva – dice Hamilton -. Questa pista è incredibile e il primo settore è fantastico – e ora si può davvero spingere, grazie soprattutto al nuovo asfalto. Nella prima sessione il bilancio vettura non era perfetto, ma abbiamo fatto grandi progressi tra le sessioni e sono soddisfatto della direzione che abbiamo preso”. Lewis guarda a domani. “C’è ancora del lavoro da fare stasera e, con il meteo destinato a cambiare, dovremo rimanere concentrati, però siamo in una buona posizione e sono curioso di vedere cosa riusciremo a fare domani – aggiunge il ferrarista – È incredibile vedere così tanti miei tifosi vestiti di rosso, sono davvero grato e spero di poter regalare loro dei buoni risultati questo weekend”. “È stata una giornata costruttiva: abbiamo provato diversi set-up durante le due sessioni di prove – spiega Leclerc – e sento di aver imparato molto sulla nostra vettura e su come poterne estrarre il massimo. Non siamo riusciti a mettere tutto insieme, a causa delle diverse bandiere rosse e del traffico che hanno compromesso la seconda sessione, ma credo che la nostra prestazione sia migliore di quanto sembri sulla carta in questo momento. Sarà interessante vedere come il cambiamento delle condizioni meteo, in particolare per quel che riguarda la direzione del vento, influenzerà le sessioni di domani”.

Borse a picco: Milano -6,5% e Francoforte -4,8%, le banche vanno ko

Borse a picco: Milano -6,5% e Francoforte -4,8%, le banche vanno koMilano, 4 apr. (askanews) – Ampliano le perdite le principali borse europee, colpite e affondate dalla battaglia commerciale innescata da Donald Trump. Milano è la peggiore in Europa, -6,5% quando si avvia al giro di boa di metà seduta: segno più per la sola Diasorin avanti dell’1,77%. Male anche Francoforte -4,8%, Londra -3,17% e Parigi -4%. Amsterdam lascia il 2,9% mentre Madrid perde il 6%. Nessuno si salva oggi: Lisbona, ieri in positivo, perde il 2,83%.


In tutta Europa sono le banche in grande sofferenza, per i timori legati a una minor crescita causata dai dazi e le paure di una recessione alle porte, negli Stati Uniti e in Europa. Bbva perde l’11,13%, Santander -10,3%, Intesa Sanpaolo -9,81%, Bnp Paribas -8,7%, Ing -8,5%. Deutshce Bank -11,8% e Commerzbank -8,48%. In grande sofferenza a Milano Bper Banca -11,7%, Mps -11,58%, Unicredit -11,57% e Banco Bpm -11,57%. Sondrio e Mediolanum lasciano sul parterre il 10%.

Dl elezioni, La Russa: norma ballottaggi rischia di essere improponibile

Dl elezioni, La Russa: norma ballottaggi rischia di essere improponibileRoma, 4 apr. (askanews) – Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha invitato il presidente della commissione Affari costituzionali, Alberto Balboni, ad un attento esame dell’emendamento al Dl Elezioni che prevede la modifica delle norme sul ballottaggio per i Comuni sopra i 15mila abitanti. Secondo la presidenza, infatti, ci sarebbero seri rischi che questo emendamento possa essere considerato improponibile a norma di regolamento. È quanto si apprende da fonti della presidenza.

Biennale Architettura, i Leoni d’oro a Donna Haraway e Italo Rota

Biennale Architettura, i Leoni d’oro a Donna Haraway e Italo RotaMilano, 4 apr. (askanews) – I Leoni d’oro della 19esima Biennale di Architettura di Venezia sono stati assegnati alla filosofa statunitense Donna Haraway e all’architetto, progettista e designer italiano Italo Rota, a un anno dalla sua morte. Ad Haraway va il Leone d’Oro alla Carriera, mentre a Rota il Leone d’Oro Speciale alla Memoria.


La decisione è stata approvata dal Cda della Biennale presieduto da Pietrangelo Buttafuoco, su proposta di Carlo Ratti, Curatore della Biennale di Architettura, quest’anno intitolata “Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva”, che aprirà al pubblico il prossimo 10 maggio, giorno anche delle premiazioni. “Donna Haraway – ha dichiarato Carlo Ratti – è una delle voci più riconoscibili del pensiero contemporaneo a cavallo tra scienze sociali, antropologia, critica femminista e filosofia della tecnologia. Negli ultimi quattro decenni ha saputo esplorare, in maniera multidisciplinare e con una costante capacità di invenzione linguistica, temi come l’impatto dell’evoluzione tecnologica sulla nostra natura biologica, o i modi in cui il contesto ambientale del Chthulucene stiano ridefinendo i confini tra umano e non umano. Haraway ha inventato questa definizione – sulla scia dello scrittore statunitense H.P. Lovecraft – come alternativa al termine ‘Antropocene’ (normalmente usato per definire l’impatto umano sulla Terra) per enfatizzare l’urgenza della coesistenza e della simbiosi con altre specie”.


“Quale che sia la prospettiva che si adotta nel leggere la convergenza delle molteplici forme di intelligenza nel plasmare il nostro futuro – ha aggiunto il curatore – il pensiero di Donna Haraway si ripropone sempre come imprescindibile. Il suo lavoro e la sua filosofia, dalla radicale natura critica e al contempo ottimista e immaginativa, si distinguono per il loro impegno nel creare mondi alternativi: visioni positive in cui le difficoltà del presente possano essere superate o mitigate attraverso la creazione di nuovi miti e la coltivazione di nuove forme di parentela. Il suo contributo al modo in cui s’intendono la scienza, la tecnologia, l’etnia, il genere, la geografia e la storia ambientale dell’umanità ha lasciato segni indelebili nello studio di ciascuno di questi concetti, ed è evidente che abbia dato il via all’idea che le intelligenze naturali, artificiali e collettive agiscano insieme. Mentre i progettisti si confrontano con un presente in rapida trasformazione, in cui natura, tecnologia e società manifestano sintomi di divergenza dal mondo per come lo conosciamo, la teoria di Haraway ci dà forza e le sue osservazioni ci guidano. Riconosciamo con gratitudine la letteratura visionaria che ha creato nel corso della sua vita e che dona al futuro e celebriamo le ispirazioni che il suo pensiero offre all’architettura, espresse in questa Mostra e al di là di essa” “Italo Rota – ha detto ancora Ratti – è stato un precursore. La sua visione era quella di un mondo in cui la rilevanza delle entità viventi e della biologia in generale, la natura nella definizione più ampia possibile, infine la scienza e la tecnologia applicata erano unite in un’unica entità vivente. Nella sua vita, ha avuto la straordinaria capacità di attraversare il secondo Novecento e il primo quarto del nuovo secolo, volando al di sopra degli stili e delle maggiori culture del design, affermandosi come una delle figure più originali dell’architettura italiana ed europea. Formatosi con maestri quali Franco Albini, Vittorio Gregotti e Gae Aulenti, ha coltivato un eclettismo unico e una rara capacità di unire visione poetica ed estrema lucidità analitica. Uomo dalla cultura sconfinata, appassionato collezionista e ricercatore, tanto di oggetti da Wunderkammer quanto di dispositivi tecnologici, nonché maestro generoso, ha contributo alla creazione di alcuni dei luoghi della cultura più influenti in Europa negli ultimi decenni, con progetti come il restauro del Musée d’Orsay a Parigi e il Museo del Novecento a Milano. Il suo lascito culturale è ben espresso dal titolo della sua ultima monografia: Solo diventare natura ci salverà (Milano: Libri Scheiwiller, 2023). Il Leone d’Oro Speciale alla Memoria sarà ritirato da Margherita Palli, scenografa e costumista, partecipante alla Biennale Architettura 2025 con il progetto Material Bank: Matters Make Sense, insieme a Stefano Capolongo e Ingrid Maria Paoletti (Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano), Konstantin Novosëlov (National University of Singapore).

Dazi, Urso: oggi è partito il confronto tra Ue e Usa, serve cautela

Dazi, Urso: oggi è partito il confronto tra Ue e Usa, serve cautelaRoma, 4 apr. (askanews) – Sui Dazi “il confronto con gli Stati Uniti è iniziato già oggi. Noi ci auguriamo che si raggiunga un accordo per ridurre questa barriera dei dazi, al fine di scongiurare una escalation che porterebbe a una guerra commerciale di cui pagheremo noi per primi i costi più alti”. Lo ha riferito il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, interpellato a margine della firma di un accordo tra D-Orbit e Planetek.


Urso ha aggiunto che sui dazi serve un accordo di tutta l’Europa perchè “la politica commerciale è di esclusiva competenza della Commissione e quindi dell’Europa, e noi all’Europa chiediamo di agire con cautela e responsabilità e anche con intelligenza e flessibilità nella proposta che farà agli Stati Uniti”. “Il mio augurio – ha concluso – è che si giunga a un’area di libero scambio euro-atlantica per unire il più grande bacino commerciale dell’democrazia occidentale”

Dazi, Meloni: no allarmismi, Ue sospenda norme automotive e riveda Patto

Dazi, Meloni: no allarmismi, Ue sospenda norme automotive e riveda PattoRoma, 4 apr. (askanews) – Giorgia Meloni si dice più preoccupata dall’”allarmismo” che dai dazi, sostiene la possibilità di trattare con gli Usa e intanto invita l’Unione europea a fare “passi avanti”, come la sospensione delle norme del Green Deal sull’automotive e la valutazione di deroghe al Patto di Stabilità. La premier è tornata sull’argomento parlando con i giornalisti a Ortona, a margine della visita alla nave Amerigo Vespucci.


Per la presidente del Consiglio quel che “preoccupa più del fatto in sé” è “l’allarmismo”. “Noi – ribadisce dopo l’intervista di giovedì sera al Tg1 – dobbiamo ricordare che parliamo di un mercato importante, quello degli Stati Uniti, che vale circa il 10 per cento delle nostre esportazioni totali. Ma noi non smetteremo di esportare negli Stati Uniti, quindi è sicuramente un problema che dobbiamo risolvere, ma attenzione all’allarmismo che sto vedendo in queste ore. Il governo è a lavoro, sta facendo uno studio sull’impatto settore per settore, vedrà la settimana prossima i rappresentanti di tutte le categorie produttive così possiamo anche confrontare le nostre valutazioni con le valutazioni che stanno facendo loro, ragionare insieme di quale debbano essere le soluzioni a livello italiano, a livello europeo e in un dialogo che va aperto, in una trattativa che va aperta con gli Stati Uniti per cercare soluzioni. Secondo me dove dovrebbe arrivare la trattativa? A rimuovere tutti i dazi e non a moltiplicarli. Dopodiché queste sono ovviamente trattative che si fanno in due”. A chi le chiede se spera ancora nel dialogo con gli Stati Uniti la premier replica poi che “non è questione di speranza. Io credo che sia quello che va fatto per l’interesse nostro, per l’interesse della nostra economia, per l’interesse europeo, per l’interesse occidentale e quindi perseguo quello che ritengo sia più giusto. Non penso che in una fase come questa sia più utile divaricare ulteriormente, credo che la cosa utile da fare sia continuare a cercare delle soluzioni comuni perché alla fine altrimenti ci indeboliamo tutti. Poi, ripeto, sono valutazioni che si devono fare con altri interlocutori e vedremo anche qual è la posizione degli interlocutori. Continuo a credere e vi lascio che in ogni caso in questo momento noi possiamo intanto fare alcune cose a livello europeo che sono molto importanti perché ovviamente se abbiamo una difficoltà quella difficoltà deve portarci dall’altra parte a lavorare sulla competitività del nostro sistema produttivo, della nostra industria, delle nostre aziende”.


Meloni elenca quindi alcune proposte: “Io penso che ad esempio al tema delle norme del Green Deal in tema di automotive. Sappiamo che l’automotive oggi è un settore colpito dai dazi in maniera importante, quindi forse dovremmo ragionare di sospendere le norme del Green Deal relativi al settore dell’automotive. C’è un tema aperto rispetto al patto di stabilità: c’è una norma che si chiama clausola generale di salvaguardia, che prevede una . C’è una materia energetica che è fondamentale: la riforma del mercato elettrico per esempio è una cosa importante ma bisogna accelerare, sull’energia forse bisogna essere un po’ più decisi e coraggiosi. Quindi intanto ragioniamo anche di che cosa noi possiamo fare sfruttando una difficoltà per farla diventare anche un modo per fare passi avanti importanti in una fase che lo richiede”.

L’Istat: vendite al dettaglio -1,5% sull’anno. Diminusice la spesa delle PA

L’Istat: vendite al dettaglio -1,5% sull’anno. Diminusice la spesa delle PARoma, 4 apr. (askanews) – A febbraio si stima, per le vendite al dettaglio, una variazione congiunturale lievemente positiva in valore (+0,1%) e stazionaria in volume. Sono in aumento le vendite dei beni alimentari (rispettivamente +0,4% in valore e +0,1% in volume) mentre quelle dei beni non alimentari non subiscono variazioni. Su base tendenziale, a febbraio 2025, le vendite al dettaglio diminuiscono dell’1,5% in valore e del 2,5% in volume. Sono in calo sia le vendite dei beni alimentari (-0,4% in valore e -2,9% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (-2,2% in valore e -2,4% in volume). Lo ha reso noto l’Istat.


Su base annua, per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per tutti i gruppi di prodotti ad eccezione dei Prodotti di profumeria, cura della persona (+1,7%) e degli Elettrodomestici, radio, tv e registratori che risultano stazionari. Il calo più consistente riguarda le Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-6,2%). Rispetto a febbraio 2024, il valore delle vendite al dettaglio è in flessione per tutte le forme distributive: la grande distribuzione (-0,5%), le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-2,4%), le vendite al di fuori dei negozi (-2,2%) e il commercio elettronico (-1,9%).Nel trimestre dicembre 2024-febbraio 2025, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio aumentano dello 0,1% in valore e calano dello 0,3% in volume. Le vendite dei beni alimentari aumentano in valore (+0,3%) e diminuiscono in volume (-0,4%), mentre quelle dei beni non alimentari registrano una flessione sia in valore sia in volume (rispettivamente -0,1% e -0,3%).


Complessivamente, nei quattro trimestri del 2024 le Amministrazioni pubbliche hanno registrato un indebitamento netto pari al -3,4% del Pil, in miglioramento rispetto al -7,2% del corrispondente periodo del 2023. Sempre complessivamente, nei quattro trimestri del 2024, in termini di incidenza sul Pil, il saldo primario e il saldo corrente sono risultati positivi, pari rispettivamente allo 0,4% (-3,6% nello stesso periodo del 2023) e all’1,6% (0,8% nel 2023). Per la prima volta dal quarto trimestre del 2019, nel quarto trimestre 2024 le Amministrazioni pubbliche hanno registrato un accreditamento netto a seguito di un sostanziale contenimento della spesa rispetto all’incremento delle entrate. Nel quarto trimestre 2024 il saldo del conto delle AP in rapporto al Pil ha riportato un accreditamento dello 0,4% (nello stesso trimestre del 2023 risultava un indebitamento del -6,6%).

Dazi, Meloni: l’Ue faccia passi avanti e valuti una deroga al Patto di stabilità

Dazi, Meloni: l’Ue faccia passi avanti e valuti una deroga al Patto di stabilitàRoma, 4 apr. (askanews) – A fronte dei dazi “possiamo sfruttare la difficoltà per passi avanti importanti in una fase che lo richiede”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine della visita alla nave Vespucci nel porto di Ortona (Chieti).


“Dobbiamo lavorare sulla competitività delle nostre imprese”, ha aggiunto, sottolineando che c’è “un tema aperto rispetto al Patto di stabilità, c’è una norma che si chiama clausola generale di salvaguardia che prevede una sospensione, una deroga al Patto di stabilità. Forse dovremmo ragionare di quello, o di fare una valutazione ulteriore su come è stato indicato il Patto di stabilità”. “C’è una materia energetica – ha concluso Meloni – che è fondamentale, la riforma del mercato elettrico per esempio è una cosa importante ma bisogna accelerare. Sull’energia forse bisogna essere un po’ più decisi e coraggiosi”.