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Ddl sicurezza, da Fi emendamento per stop carcere a detenute madri

Ddl sicurezza, da Fi emendamento per stop carcere a detenute madriRoma, 9 set. (askanews) – Forza Italia non fa marcia indietro e presenta, come annunciato durante i lavori in commissione alla Camera, una richiesta di modifica al ddl sicurezza per ‘correggere’ l’emendamento approvato con il solo voto di Fdi e Lega.


Il testo – firmato da Paolo Emilio Russo, Annarita Patriarca, Rita Dalla Chiesa – “punta a ripristinare il differimento obbligatorio della pena per le madri di bambini neonati (di età compresa tra gli zero e i 12 mesi), che quindi si vedono rinviate il carcere, in modo che nessun bambino debba passare i primi mesi dietro le sbarre”, si spiega. L’emendamento introduce anche un “elemento nuovo che serve a togliere impunità per le recidive, che hanno utilizzato la gravidanza – le gravidanze in serie – come strumento per continuare a rimanere libere e commettere reati: il magistrato deve infatti operare una valutazione. Qualora valuti che il differimento della pena alla madre costituisca ‘grave pregiudizio all’integrità psico fisica del minore’, allora “l’esecuzione della pena deve avere luogo presso un istituto a custodia attenuata per detenute madri”.


(segue)

UsOpen Sinner: non è stato facile, ho cercato di restare concentrato

UsOpen Sinner: non è stato facile, ho cercato di restare concentratoRoma, 9 set. (askanews) – Cinque anni passati velocemente. Da entrare nei primi cento del mondo ad aver vinto due Slam nello stesso anno. E’ il mondo di Jannik Sinner passato attraverso la vittoria della Coppa Davis ed un caso doping che è stato gestito in modo tale da essersi sgonfiato prima ancora di fare notizia. “È passato tutto molto velocemente – afferma l’altoatesino nella conferenza stampa di chiusura degli Us Open – Ricordo la partita con Wawrinka sull’Armstrong. Contro Kohlschreiber a Vienna sono entrato in spogliatoio e mi sono detto ‘Sei per la prima volta nei primi 100′. Ho passato tante cose in modo veloce, in qualcosa ci ho messo di più, ma è giusto che sia così. Questo mi dà la fiducia che posso migliorare. Mi fa capire quanto è importante la mentalità e la testa”. Due slam nello stesso anno: “Vincere due Slam in un anno è abbastanza sorprendente, soprattutto lo US Open, dove non avevo aspettative. In Australia sapevo che potevo giocare un buon tennis, ma era diverso. E’ stato un sollievo. perché nella mia testa sapevo che stavo lavorando per quello e non sai mai se vincerai un Grand Slam o no. Ma quando ne vinci uno sai di essere in grado di farlo. Qui è stato difficile perché le condizioni prima del torneo non sono state facili. Sento di essere cresciuto match dopo match e il mio livello di fiducia si è alzato sempre di più. Nella prima partita ho avuto tanti dubbi, tante cose nella testa. Dopo O’Connell mi sono sentito meglio in campo, sono riuscito ad alzare il livello. Con Paul ho trovato ritmo dopo essermi trovato sotto. Dopo la vittoria con Medvedev avevo buone sensazioni. La semifinale e la finale sono state diverse secondo me. Ti senti in modo diverso, c’è più attenzione e ci metti più energia. Non è facile prendere solo un momento”. E’ arrivato a New York dopo settimane dure chi ha permesso di superare questi momenti: “Quello che mi ha permesso di farlo sono state le persone che sono con me tutti i giorni, le persone che mi conoscono da quando sono molto giovane e anche la mia famiglia, il mio team e tutti coloro che mi supportano quotidianamente. Cerco sempre di restare insieme a loro, soprattutto nei momenti difficili, perché so che mi possono aiutare in quelle circostanze. Era ed è ancora tutto nella mia mente, non è che sia sparito. Ma quando scendo in campo cerco di concentrarmi sul gioco, cerco di gestire la situazione nel miglior modo possibile, comunico con la squadra. Alla fine della giornata cerchiamo sempre di migliorarmi come giocatore. È quello per cui ci alleniamo. Non è stato facile, ma ho cercato di rimanere concentrato e immagino di aver fatto un ottimo lavoro rimanendo mentalmente lì, su ogni punto. Ho gestito bene le tre settimane, il titolo a Cincinnati mi aiutato a prendere confidenza. La stagione finora sta andando molto bene, ma non è ancora finita. Devo migliorare certe cose e ci devo lavorare”. Sinner e Alcaraz si sono divisi gli slam quest’anno, situazione destinata a proseguire nel tempo: “È bello vedere che ci sono nuovi campioni e nuove rivalità. Ci sono giocatori e ci saranno sempre giocatori che mi faranno migliorare come tennista, perché ci saranno momenti in cui mi batteranno. A quel punto dovrai trovare il modo di vincere contro questi giocatori. Oggi abbiamo visto che non è tutto perfetto. Avrei potuto servire un po’ meglio, ma questo mi fa capire che il lavoro non si ferma mai. È un lavoro continuo. Se vuoi essere un tennista migliore devi sempre lavorare e devi avere la tua routine giornaliera. Penso che sia bello per lo sport avere nuovi campioni”. Si torna a parlare della gestione del momento: “Durante il torneo? È difficile spiegare tutto, perché io e il mio team e le persone che mi sono vicine sapevamo quello che io avevo passato negli ultimi mesi. Non è stata solo una settimana prima del torneo, si parla di mesi. In questo momento, come dicevo prima, sto provando a chiudermi con le persone, cercare di capire cosa mi sta succedendo e poi provare ad accettarlo. Ovviamente è stato difficile godermi certi momenti. Il modo in cui mi sono comportato o in cui ho camminato in campo in certi tornei prima di questo, non è stato il solito quindi chiunque mi conoscesse sapeva che qualcosa non andava bene. Durante questo torneo ho ricominciato a sentirmi un po’ meglio, non importava il risultato. Quindi questo torneo mi ha aiutato. Adesso è bello avere un po’ di tempo per poi ripartire in Cina”. Ha dedicato il titolo alla zia: “Mia zia è una persona molto importante, perché quando i miei genitori lavoravano tutto il giorno e magari dovevo andare a qualche gara di sci, ci andavo con lei. Mi ha sempre aiutato in estate, quando i miei lavoravano e io avevo qualche giorno libero. Quando sei giovane non ti alleni tutti i giorni, quindi stavo molto con lei ed è una persona molto importante nella mia vita. Soprattutto quando ho vissuto periodi difficili, ho provato a vederla da una diversa prospettiva. Le cose purtroppo capitano, ma la vita reale è qualcosa di diverso. Noi viaggiamo molto, quindi è molto difficile passare del tempo con le persone che ami davvero, ma se avessi più tempo, sicuramente lo passerei con le persone davvero care. È ancora un momento difficile, ma lo devo accettare. Non è tutto perfetto”.


E’ il momento di dirsi bravo? “È stata una bella corsa. Sicuramente vincere il primo titolo del Grand Slam dell’anno ti dà fiducia e ti dà buone sensazioni. Dall’altra parte devi sempre continuare a lavorare, non finisce mai. Prima di ora non ho mai avuto del tempo libero per dirmi che ho fatto un buon lavoro. Devo dire un grande grazie al mio team, perché cerchiamo di provare sempre lavori nuovi, cose diverse dal punto di vista tattico, di capire come puoi giocare meglio contro certi avversari, come si può lavorare su certi colpi. Ho passato tanto tempo in palestra, perché so che fisicamente ho ancora molto da migliorare. Questi sono tutti sacrifici che fai per il futuro. Quindi dobbiamo continuare a lavorare. Nella mia testa so di non essere perfetto e non lo sarò mai, ma cerchiamo sempre di migliorare il mio gioco. In modo che dopo, al termine della mia carriera, potrò dire di aver fatto tutto il possibile per essere al 100%”. Le reazioni del mondo del tennis non lo hanno stupito: “Non lo so, devi chiederlo agli altri giocatori. Quello che posso dire è che la reazione dei giocatori in generale è stata positiva, anche quando tutto è emerso. Poi ci sono state alcune opinioni differenti, ma ci sta. Questo non avviene solo nel tennis, succede anche in altri sport e in altri lavori. Non ci si può far nulla. È per questo che devi avere persone vicine a te, le persone che sanno davvero cosa succede e cosa stava succedendo al mio team. Perché non è una cosa che riguarda solo me. Posso parlare solo per me e sono molto contento di questo traguardo”. Infine la notizia che ci saranno nuovi ingressi nel team: “Sì, lo avevo già in mente. Secondo me non aveva tanto senso giocare la Coppa Davis, perché non sarei al 100% e rischierei anche di perdere. Abbiamo un’ottima squadra, lo sanno tutti e io cercherò di essere lì domenica. Poi dipende come andranno le cose, se saranno già qualificati vedo cosa fare. Se invece è importante la sfida contro l’Olanda, mi farebbe piacere essere lì. Nel team avremo ancora entrate, ma non ne voglio parlare ora. Lo sapremo tra qualche giorno”.

Ed Sheeran pubblica l’album “+-=÷× (TOUR COLLECTION)”

Ed Sheeran pubblica l’album “+-=÷× (TOUR COLLECTION)”Milano, 9 set. (askanews) – La superstar globale Ed Sheeran pubblicherà “+-=÷× (TOUR COLLECTION)” il 27 Settembre. Sheeran ha fatto l’annuncio ieri sera dopo aver affascinato i fan durante la tappa di chiusura del suo Mathematics tour mondiale del 2024 a Cipro. “+-=÷× (TOUR COLLECTION)” riunisce alcune delle più grandi canzoni di Ed Sheeran fino ad oggi dell’era decennale degli album album “matematici”. La raccolta sarà disponibile su CD, 2xLP (Bright Vinile blu), e sulle piattaforme digitali. I formati fisici includeranno l’accesso a delle esclusive note vocali di Sheeran. Sarà inoltre disponibile una nuovissima selezione di prodotti di merchandise correlati. Ed Sheeran è un artista che ha definito un’epoca e ha venduto quasi 200 milioni di dischi in tutto il mondo. Dopo aver iniziato il suo Mathematics tour da record a Dublino nel 2022, Sheeran ha portato il suo spettacolo di successo in tutto il mondo raggiungendo un sorprendente totale di 133 show! Con un altro spettacolo questo mese a Rio De Janeiro, Sheeran ha annunciato un altra serie di spettacoli europei per il 2025 (il 14 giugno a Roma) che faranno parte della tappa finale del suo Mathematics tour, continuando a battere record e a fare la storia.

Baby Gang in tour: dal 25 ottobre non solo live in Italia

Baby Gang in tour: dal 25 ottobre non solo live in ItaliaMilano, 9 set. (askanews) – Baby Gang è tornato sotto i riflettori per la sua musica con l’album “L’Angelo del Male”, entrato al #1 della classifica ufficiale Fimi/Gfk e certificato Oro, alimentando sempre più la voglia dei fan di vederlo live e vivere finalmente in prima persona l’intensità dei suoi brani che hanno raggiunto i 2 miliardi di streaming su Spotify.


Da ottobre, il protagonista della scena urban porterà finalmente sul palco la sua energia, la sua capacità unica di connettersi con il pubblico e i suoi testi taglienti che hanno guadagnato il plauso internazionale. A grande richiesta, il suo tour percorrerà tutta Europa: Baby Gang è stato certificato nel 2023 il rapper italiano più ascoltato all’estero su Spotify e nella sua carriera ha collaborato con artisti conosciuti a livello internazionale come Lacrim, Jul, Raf Camora, Morad e Russ millions. Imperdibile anteprima del tour nei club europei The end of the world european tour sarà quella del 25 ottobre al Circo Momo de L’Aquila, il primo vero concerto della carriera di Baby Gang, finalmente libero di dedicarsi alla sua musica e ai suoi fan, portavoce dei giovani italiani di seconda generazione, cresciuti sulla strada ma con l’idea di costruire un futuro migliore in cui ci siano rispetto e parità. Seguiranno nove live nei più importanti club europei, dal Bataclan di Parigi, all’Astra di Berlino.


A dicembre Baby Gang torna in Italia con La fine del mondo tour con 3 attesissime date nei palasport italiani. Questi tutti i concerti (prodotti da Trident Music): 25 ottobre al Circo Momo de L’Aquila (DATA ZERO) 28 ottobre al Razzmatazz di Barcellona 29 ottobre a La Riviera di Madrid 31 ottobre allo X-TRA di Zurigo 2 novembre alla Live Music Hall di Colonia 4 novembre al Cirque Royal di Bruxelles 5 novembre al Bataclan di Parigi 6 novembre al Rockhal Club di Lussemburgo 8 novembre all’Arenavägen 75 di Stoccolma 10 novembre all’Astra di Berlino 12 dicembre al Palaprometeo di Ancona (inizialmente prevista il 27 aprile 2024) 14 dicembre all’Unipol Forum di Assago, Milano (inizialmente prevista il 6 maggio 2024) 21 dicembre all’Inalpi Arena di Torino (inizialmente prevista il 30 aprile 2024) Sono aperte le prevendite.

Libri, “Ritratto di bestie selvagge”, tornano le indagini di Malatesta

Libri, “Ritratto di bestie selvagge”, tornano le indagini di MalatestaRoma, 9 set. (askanews) – Lorenzo Mazzoni torna in libreria” Ritratto di bestie selvagge”, un nuovo capito della saga dedicata all’ispettore Malatesta, lo “sbirro anarchico”.


Quattro banditi mascherati da Banana Splits, gli animali antropomorfi protagonisti di un vecchio show televisivo, assaltano, con armi giocattolo, l’ufficio postale di uno sperduto paese della campagna ferrarese e si dileguano senza lasciare tracce. L’azione è rivendicata con un volantino che riporta la sigla Brigata Libero Montesi, in onore di un ex partigiano, poi scrittore di romanzi polizieschi, finito nel dimenticatoio da molti anni. I vertici della polizia vedono la mano di gruppi sovversivi dietro la rapina, ma l’ispettore Malatesta conosce bene la storia di Libero Montesi e ha un’opinione diversa. La vicenda si complica quando i Banana Splits lasciano due cadaveri nella villa di un ricco imprenditore e tutto precipita nel caos. Tra echi di vendette proletarie, strascichi di controcultura stagionata, sale scommesse, cinema porno e precarie esistenze al limite della decenza, Ritratto di bestie selvagge si sviluppa in modo corale, facendo emergere, ancora una volta, un micromondo letterario fuori dagli schemi. Specchio di una realtà marginale che molto spesso si vuole ignorare.

Venezia 81, presentato il trailer di “Un posto sicuro”

Venezia 81, presentato il trailer di “Un posto sicuro”Roma, 9 set. (askanews) – Dopo l’anteprima all’ultima edizione di Marateale – Premio internazionale Basilicata, nell’ambito degli eventi della 81ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia è stato presentato l’attesissimo trailer di Un posto sicuro, film diretto da Luca Tartaglia e prodotto da Imagine the stars e Giacorox Film, in uscita nel 2025. La proiezione ha catturato l’attenzione del pubblico, offrendo un primo sguardo a quello che si preannuncia essere un thriller intenso e coinvolgente.


La trama segue cinque amici in fuga da una misteriosa pandemia, alla ricerca di rifugio in una villa isolata che, inizialmente, sembra essere la loro unica via di salvezza. Tuttavia, quello che doveva essere un luogo sicuro si trasforma rapidamente in un incubo, dove segreti sepolti e presenze oscure emergono, mettendo in discussione la loro sopravvivenza e la loro fiducia reciproca. Durante la presentazione, tenutasi presso lo spazio Hollywood Celebrities Village della Hollywood Communication di Mary Calvi e Antonio Lange, sono intervenuti il regista Luca Tartaglia, la produttrice Monica Bartolucci, l’autore delle musiche Eduardo Cioffi e i protagonisti del film: Reyson Grumelli, Alice Fiorentini, Luce Cardinale, Nicole Giacomasso e Mirco Di Centa. Nel corso dell’evento, moderata dalla conduttrice Barbara Politi, il team creativo ha condiviso le proprie esperienze di lavoro su questo progetto, svelando dettagli sulla produzione e le sfide affrontate durante le riprese.


“Un posto sicuro è stato un progetto ambizioso sin dall’inizio. Abbiamo voluto raccontare una storia che esplorasse le dinamiche umane in condizioni estreme, mantenendo alta la tensione emotiva e psicologica” ha dichiarato Monica Bartolucci, aggiungendo: “Come Imagine the Stars, siamo orgogliosi di aver lavorato con un team eccezionale, sia davanti che dietro la macchina da presa. Questo film rappresenta una sfida produttiva importante, ma anche un’opportunità per portare una storia originale e coinvolgente al pubblico. Non vediamo l’ora di condividerlo nel 2025 e di vedere la reazione del pubblico in sala.” Il film promette di portare una nuova visione nel panorama cinematografico, affrontando temi come la sopravvivenza, la paura dell’ignoto e il fragile equilibrio tra umanità e istinto. Un posto sicuro sarà distribuito nelle sale cinematografiche nel 2025, offrendo al pubblico un’esperienza avvincente che mescola tensione, suspense e profonda introspezione psicologica.

Draghi a Bruxelles: “L’Ue agisca o sarà una lenta agonia”

Draghi a Bruxelles: “L’Ue agisca o sarà una lenta agonia”Roma, 9 set. (askanews) – Il destino che l’Europa si trova di fronte nel caso in cui non intervenga adeguatamente è quello di “una lenta agonia”. Lo ha affermato l’ex presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, rispondendo con una battuta a una domanda sul rapporto su crescita e produttività che ha presentato oggi durante una conferenza stampa a Bruxelles. “No, non penso che sia così”, ha detto a chi gli chiedeva se l’Ue fosse di fonte a una situazione del tipo ‘agisci o muori’. “Non è un momento fai così o muori: è un momento fai così oppure è una lenta agonia”, ha detto.


Draghi ha fatto l’esempio del reddito reale disponibile delle famiglie, che negli ultimi 15-20 anni negli Usa è cresciuto due volte rispetto all’Europa. “Potrei andare avanti su diverse metriche. Sarà una lenta agonia saremo una società che con l’invecchiamento fondamentalmente si restringe. Ma l’impressione di una morte immediata è nascosta dal fatto che questa torta che si restringe – ha osservato – si divide tra sempre meno persone”. E solo quando si va su “questioni importanti” si ha una maggiore percezione del problema. In ogni caso, in Europa “la situazione è davvero preoccupante. La crescita ha rallentato per un lungo periodo e ora il quadro del commercio globale è cambiato, sta rallentando. Vogliamo preservare il nostro modello sociale ma gli investimenti necessari sono massicci”, ha sottolineato Draghi, durante la conferenza stampa di presentazione del rapporto sulla competitività dell’Ue presentato oggi a Bruxelles assieme alla Commissione europea. Secondo Draghi le analisi e le proposte illustrate nello studio presentano essenzialmente due elementi chiave: “urgenza e concretezza”, ha detto.


L’innovazione e la necessità di colmare il divario che l’Europa accusa su questo versante con Stati Uniti e Cina rappresentano il primo e più importante capitolo delle tre aree di intervento, individuate dal rapporto curato da Mario Draghi per rilanciare crescita economica e produttività nell’Unione europea. Nella sua presentazione dello studio, durante la conferenza stampa a Bruxelles, l’ex presidente del Consiglio italiano e della Bce ha rilevato che nel 2021 le imprese europee tecnologiche hanno complessivamente speso su ricerca e sviluppo 270 miliardi di euro in meno delle loro rivali statunitensi. Un nodo chiave è poi rappresentato dal fatto che molte imprese europee spesso preferiscono reperire capitali negli Stati Uniti, piuttosto che in Europa.


Il secondo ambito di intervento è rappresentato dalla decarbonizzazione da portare avanti assieme a un aumento della competitività. Draghi ha messo in guardia dal rischio di non coordinare “gli ambiziosi obiettivi climatici” dell’Ue con la necessità di preservare competitività e crescita. Il terzo ambito di intervento è quello di aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti e ridurre le dipendenze dall’esterno. E l’Unione europea ha anche bisogno di un titolo di debito pubblico comune. “Serve un asset sicuro comune? La risposta è sì. Sapete tutti come la penso: è uno strumento funzionale per raggiungere i nostri obiettivi”, ha affermato Draghi. Su questo “serve una valutazione comune su quali siano i pericoli e le ricadute. E questo è un ambito in cui i Paesi membri devono mettersi d’accordo”, ha concluso.

Draghi: “L’Ue agisca o sarà una lenta agonia”

Draghi: “L’Ue agisca o sarà una lenta agonia”Roma, 9 set. (askanews) – Il destino che l’Europa si trova di fronte nel caso in cui non intervenga adeguatamente è quello di “una lenta agonia”. Lo ha affermato l’ex presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, rispondendo con una battuta a una domanda sul rapporto su crescita e produttività che ha presentato oggi durante una conferenza stampa a Bruxelles. “No, non penso che sia così”, ha detto a chi gli chiedeva se l’Ue fosse di fonte a una situazione del tipo ‘agisci o muori’. “Non è un momento fai così o muori: è un momento fai così oppure è una lenta agonia”, ha detto.


Draghi ha fatto l’esempio del reddito reale disponibile delle famiglie, che negli ultimi 15-20 anni negli Usa è cresciuto due volte rispetto all’Europa. “Potrei andare avanti su diverse metriche. Sarà una lenta agonia saremo una società che con l’invecchiamento fondamentalmente si restringe. Ma l’impressione di una morte immediata è nascosta dal fatto che questa torta che si restringe – ha osservato – si divide tra sempre meno persone”. E solo quando si va su “questioni importanti” si ha una maggiore percezione del problema.

Cittadinanza, Tajani: è una sciocchezza dire che apriamo a sinistra

Cittadinanza, Tajani: è una sciocchezza dire che apriamo a sinistraRoma, 9 set. (askanews) – “Presenteremo ai nostri alleati progetto per migliorare regole per concedere la cittadinanza. Che io possa pensare di aprire a sinistra è una sciocchezza sesquipedale. Un centrodestra moderno deve guardare alla realtà della nostra società”. Lo ha detto il ministro degli esteri e segretario di Fi Antonio Tajani parlando della riforma della legge della cittadinanza in una conferenza stampa.


“Non faccio moine con nessuno. Sto costruendo con la classe dirigente di Fi un progetto politico per allargare i confini del centrodestra. Le battaglie politiche si vincono al centro. Vogliamo far vincere i valori nei quali ci riconosciamo. Quando parliamo di diritti che si conquistano dobbiamo dire che è un diritto sacrosanto di chi ha studiato con profitto nelle scuole italiane l’italiano, la storia, la geografia, sa chi è Dante, l’educazione civica come previsto dalla ministro della Lega Valditara, diventare cittadino dopo 10 anni di scuola dell’obbligo. È il metodo migliore per concedere la cittadinanza italiana a chi è figlio stranieri, un modo molto più serio di concederla soltanto a chi è stato in Italia fino a 18 anni. Stiamo lavorando per approfondire il tema”. “Non voglio fare polemica, noi non polemizziamo mai sulle proposte di altri: siamo tre partiti e abbiamo idee differenti, poi si discute e si trova un accordo. Penso che una forza politica seria debba porsi il tema della cittadinanza per tutelare il diritto di 500mila studenti figli di stranieri”, ha spiegato Tajani ricordando che “al punto 6 del programma di centrodestra si parla di integrazione economica e sociale di immigrati regolari”.


“Non facciamo nessun regalo alla sinistra che invece vuole lo Ius soli su cui non siamo d’accordo: è una proposta demagogica. Non siamo d’accordo neanche con lo ius scholae: noi parliamo di una proposta che concede la cittadinanza al termine della scuola dell’obbligo, cioè due anni prima rispetto a quello che dice la legge attuale”, ha chiarito. Ma “se avessimo avuto l’idea di revocare la cittadinanza a chi delinque avremmo presentato una proposta di legge”, così il ministro degli Esteri e segretario di Fi, Antonio Tajani, risponde a chi gli chiede se è d’accordo con la proposta della Lega di revocare la cittadinanza italiana a chi commette reati.

Ue, quali sono i punti chiave del rapporto Draghi sulla competitività

Ue, quali sono i punti chiave del rapporto Draghi sulla competitivitàRoma, 9 set. (askanews) – Innovazione, energia, sicurezza geopolitica e degli approvvigionamenti di materie prime e critiche; assieme a competitività, da portare avanti assieme alla decarbonizzazione, riduzione delle dipendenze e delle vulnerabilità esterne, rafforzamento delle capacità industriali su spazio e difesa, potenziamento dei mezzi di finanziamento e, infine, dei processi di governo dell’Unione europea. Sono gli elementi chiave toccati dal rapporto presentato oggi da Mario Draghi, in occasione di una conferenza stampa congiunta assieme alla presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen.


L’analisi, di circa 65 pagine, intitolata “Il futuro della competitività europea” parte da un esame del quadro in cui si trova l’Europa e delle sfide che ha davanti, sintetizzate in tre capitoli: accelerare l’innovazione e trovare nuovi “motori” di crescita; abbassare i prezzi dell’energia continuando il processo di decarbonizzazione e di aumento dell’economia circolare; terzo, adattarsi a un mondo di geopolitica meno stabile in cui le dipendenze esterne stanno diventando vulnerabilità e in cui non ci si può più permettere di affidare ad altri a propria sicurezza. Lo studio presentato dall’ex presidente del Consiglio e della Bce analizza possibili strategie per chiudere il divario di innovazione che l’Europa accusa rispetto ai suoi maggiori competitori, guarda alle cause degli elevati prezzi dell’energia e a possibili soluzioni parallelamente alle sfide.


Un capitolo è dedicato alle vulnerabilità e alle dipendenze sugli approvvigionamenti esterni, ma anche alla necessità di procedere a un rafforzamento delle capacità industriali nei settori di difesa e aerospaziale. Il penultimo capitolo, il quinto, riguarda il tema di come finanziare gli investimenti in cui un elemento critico individuato è quello dell’attuale incompletezza dell’Unione dei mercati dei capitali, così come la necessità di trovare alcuni strumenti di finanziamento comune per massimizzare la crescita di produttività.


L’ultimo capitolo riguarda il rafforzamento dei processi di governo dell’Unione europea, partendo dalla considerazione che una nuova strategia industriale non riuscirà ad avere successo senza cambiamenti in parallelo nell’architettura e nel funzionamento dell’Unione. In particolare viene raccomandata la creazione di un nuovo quadro di coordinamento sulla competitività che dovrebbe focalizzarsi sulle priorità strategiche, la necessità di semplificazione delle procedure, nell’ambito del quale viene raccomandata di la creazione di un nuovo vicepresidente della Commissione responsabile della semplificazione, e un taglio degli oneri burocratici a favore delle Pmi.