Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Dazi, Schlein: Meloni si svegli, scegliere Ue e reagire uniti

Dazi, Schlein: Meloni si svegli, scegliere Ue e reagire unitiRoma, 3 apr. (askanews) – “I dazi di Trump sono una mazzata per le imprese e i lavoratori italiani che faranno perdere all’Italia miliardi di euro e decine di migliaia di posti di lavoro. I danni saranno enormi, sia per i Paesi colpiti (l’Italia, che con gli USA ha registrato nel 2024 un surplus commerciale di 39 miliardi, il secondo in Europa dopo la Germania) che per gli Stati Uniti. È incredibile come il governo sia rimasto fermo, senza fare niente, si sapeva da mesi che questo giorno sarebbe arrivato. Ma Giorgia Meloni ha usato il condizionale fino a ieri per non urtare l’amico Donald e fa arrivare l’Italia impreparata a questo disastro. Adesso basta, il governo deve svegliarsi e scegliere di stare dalla parte dell’Europa. Bisogna reagire uniti come Unione Europea in maniera mirata e proporzionata, e costringere Trump a negoziare con una voce unica europea e tenendo la schiena dritta per scongiurare una guerra commerciale senza limiti e evitare la delocalizzazione di produzioni manifatturiere dall’Europa e dall’Italia verso gli USA.” Così la segretaria del Pd Elly Schlein.

Cinema, “Diamanti” di Ferzan Ozpetek al Miami Film Festival

Cinema, “Diamanti” di Ferzan Ozpetek al Miami Film FestivalRoma, 3 apr. (askanews) – È già sold out la prima proiezione nordamericana di “Diamanti” di Ferzan Ozpetek che sarà presentato sabato 5 aprile a Miami nell’ambito del Miami Film Festival (3- 13 aprile) giunto alla 42esima edizione.


Il cineasta sarà presente alla proiezione al Coral Gables Art Cinema, cui seguirà un incontro con il pubblico che affronterà l’originale punto di vista sul cinema adottato in quest’opera a partire dal mondo dei costumi di scena e della moda. Spicca per la prima volta uno “Spotlight on Italy”, una finestra sul cinema italiano contemporaneo resa possibile dalla collaborazione tra il Festival e l’Istituto Italiano di Cultura di Miami. Il lancio del film nelle sale americane e canadesi è previsto in autunno, distribuito da Outsider pictures (USA) e AZ films (Canada). “Diamanti” è prodotto da Greenboo Production di Marco Belardi, Faros Film e Vision Distribution, in collaborazione con Sky. Le vendite internazionali del film sono curate da Vision Distribution, che lo ha distribuito in Italia.


Ambientato nel presente e negli anni ’70, il film racconta fatti di vita e vicende amorose di un gruppo di donne che ruota attorno a una grande sartoria di cinema diretta da due sorelle tanto diverse quanto legate. È stato girato interamente a Roma, la sceneggiatura è firmata da Carlotta Corradi, Elisa Casseri e dallo stesso Ferzan Ozpetek. Nel cast Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, e in ordine alfabetico Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Vinicio Marchioni, Paola Minaccioni, Edoardo Purgatori, Carmine Recano, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic. E con Lorenzo Franzin, Antonio Iorio, Antonio Adil Morelli, Valerio Morigi, Dario Samac, Edoardo Stefanelli, Erik Tonelli.

Borse europee proseguono in rosso dopo dazi, corre l’euro: Milano -2%

Borse europee proseguono in rosso dopo dazi, corre l’euro: Milano -2%Milano, 3 apr. (askanews) – Le Borse europee proseguono in deciso calo, anche se non sembra esserci un vero e proprio tracollo, dopo l’annuncio di nuovi dazi da parte del presidente americano Trump. Al temine della mattinata, a Milano il Ftse Mib perde il 2%, a Parigi il Cac40 il 2,2%, a Francoforte il Dax l’1,8%, a Londra il Ftse100 l’1,4%. Sul fronte valutario, scivola il dollaro, con l’euro che balza sopra quota 1,1, ai massimi da oltre 5 mesi. Forti vendite sul prezzo del petrolio, che lascia sul terreno oltre il 4%, sui timori di una recessione globale, mentre l’oro, bene rifugio per eccellenza, viaggia intorno ai nuovi record.


In Europa in decisa controtendenza i titoli delle utilities, settore tradizionalmente difensivo: a Milano A2A +3,2%, seguita da Terna (+2%) ed Hera (+1,8%). Male il settore oil, del retail e bancario. Tenaris (-6%) è maglia nera tra i titoli principali di Piazza Affari. “Gli annunci del Liberation Day di Trump sono peggio del previsto e non liberano i mercati dall’incertezza sul proseguimento dell’agenda presidenziale. La nuova tornata di dazi accentua la sfida che i mercati e la Fed devono affrontare”, spiega Michael Nizard, our head of Multi Asset & Overlay di Edmond de Rothschild AM. “I mercati finanziari si trovano in una situazione di forte risk-off anche per la preoccupazione di eventuali ritorsioni da parte degli altri paesi e una effettiva escalation di una guerra commerciale”, commenta Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia. “Gli annunci sui dazi sono stati molto più punitivi rispetto alle aspettative del mercato e creano le condizioni per un esito significativo e stagflazionistico”, affemra Brij Khurana, fixed income portfolio manager di Wellington Management. “Una reazione di mercato sorprendente è stata l’indebolimento del dollaro statunitense, i mercati probabilmente stanno reagendo alle contromisure che molti paesi probabilmente adotteranno, aumentando lo stimolo fiscale per sostenere le industria nazionali, il che dovrebbe rafforzare le loro valute”.


Donald Trump ha deciso di imporre una base del 10% di dazi reciproci a tutti i Paesi: l’Unione europea è stata colpita con un’aliquota del 20% (al Regno Unito “solo” del 10%), la Cina del 34%, la Svizzera del 31%, l’India del 26%, la Corea del Sud del 25%, il Giappone del 24%. Da oggi, inoltre, sono in vigore i dazi al 25% sulle automobili importate.

Borse in rosso con i dazi Usa, scivolano anche dollaro e petrolio

Borse in rosso con i dazi Usa, scivolano anche dollaro e petrolioMilano, 3 apr. (askanews) – Vendite sui mercati globali dopo l’annuncio dei nuovi dazi americani, più duri del previsto, che intensificano una guerra commerciale a tutto campo che minaccia di bloccare l’economia. Coi futures Usa in forte calo, le Borse europee hanno aperto con perdite intorno al 2%. In precedenza, a Tokyo l’indice Nikkei aveva lasciato sul terreno il 2,7%. Sul fronte valutario, scivola il dollaro con euro e yen che si rafforzano, mentre l’oro spot ha aggiornato nella notte nuovi record. In forte ribasso il prezzo del petrolio sui timori di una recessione globale.


Nel dettaglio, Donald Trump ha deciso di imporre una base del 10% di dazi reciproci a tutti i Paesi: l’Unione europea è stata colpita con un’aliquota del 20% (al Regno Unito “solo” del 10%), la Cina del 34%, la Svizzera del 31%, l’India del 26%, la Corea del Sud del 25%, il Giappone del 24%. Da oggi, inoltre, sono in vigore i dazi al 25% sulle automobili importate. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha affermato che gli europei sono “pronti a reagire” e stanno già lavorando a “un nuovo pacchetto di contromisure” nel caso in cui i negoziati con l’amministrazione Usa dovessero fallire. L’indice Stoxx Europe 600 registra in mattinata un calo dell’1,4%. A soffrire maggiormente sono i grandi nomi della vendita al dettaglio con catene di approvvigionamento globali: Adidas lascia sul terreno il 10%, Maersk, uno dei maggiori gruppi di trasporto container al mondo, il 7%.


Il settore auto contiene le perdite all’1%: oggi entrano in vigore i dazi del 25% imposte da Trump sui veicoli importati negli Stati Uniti. Tra gli altri settori in forte ribasso le banche, con l’indice di settore in calo del 3%: a Francoforte Commerzbank e Deutsche Bank perdono oltre il 4%. Resistono i titoli delle utilities, tradizionalmente difensivi.

Dazi, eurozona “a passo di lumaca”: Ing taglia Pil 2025 a +0,6%

Dazi, eurozona “a passo di lumaca”: Ing taglia Pil 2025 a +0,6%Roma, 3 apr. (askanews) – Per quanto al momento, data la molteplicità di fattori che restano incerti, fare una previsione accurata sugli effetti dei dazi commerciali per la crescita economica sia “praticamente impossibile”, secondo gli economisti della banca olandese Ing nell’area euro “finirà a passo di lumaca”.


In una nota di analisi stimano che nell’arco di due anni l’impatto sugli scambi commerciali dei dazi annunciati da Trump, al 20% sulle importazioni dei paesi dell’area “potrebbe sottrarre 0,3 punti percentuali alla crescita del Pil”. Ma bisogna anche considerare che ci sono elementi che vanno ben oltre l’impatto diretto, ad esempio gli effetti sulla fiducia che hanno già investito il clima tra imprese e consumatori.


Ad ogni modo, in attesa di conoscere maggiori dettagli, Ing ha rivisto al ribasso le sue previsioni sulla crescita economica dell’area valutaria allo 0,6% per quest’anno, un decimale di punto in meno rispetto alle stime precedenti, e all’1% su 2026, a fronte di una precedente previsione del più 1,4%.

Dazi, De Guindos (Bce): meno crescita e effetti bivalenti su prezzi

Dazi, De Guindos (Bce): meno crescita e effetti bivalenti su prezziRoma, 3 apr. (askanews) – “Una escalation delle tensioni commerciali potrebbe vedere l’euro deprezzarsi” (esattamente l’opposto di quanto avvenuto nelle ultime ore) “e i costi delle importazioni aumentare”, mentre in Europa “le spese su difesa e infrastrutture potrebbero far salire l’inflazione tramite la domanda aggregata”. Lo ha affermato il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos intervenendo ad Amsterdam a una conferenza organizzata dall’International Federation of Accountants Chief Executives Forum.


Secondo l’esponente della Bce dalla situazione attuale potrebbero risultare spinte contrapposto per le prospettive di inflazione. L’intervento del banchiere centrale avviene all’indomani degli annunci da parte della amministrazione Trump sui dazi commerciali. “Le tensioni geopolitiche possono anche portare a maggiore inflazione, danneggiando il commercio internazionale, ad aumenti sui prezzi delle materie prime e sui costi dell’energia”, ha aggiunto.


“Al tempo stesso – secondo De Guindos – il calo di domanda per le esportazioni dell’area euro e la minore crescita derivante dall’impatto di dazi o tensioni geopolitiche potrebbe creare un rischio per l’economia, deprimere la domanda e far abbassare l’inflazione”. (fonte immagine: ECB 2025).

Bankitalia, crescita di fondo eurozona frena a marzo (Eurocoin)

Bankitalia, crescita di fondo eurozona frena a marzo (Eurocoin)Roma, 3 apr. (askanews) – Dopo cinque mesi di rafforzamenti, a marzo la dinamica di crescita di fondo dell’area euro è tornata ad indebolirsi, secondo l’indice €-coin elaborarto da Banca d’Italia e centro studi Cepr. Secondo quanto riporta un comunicato, l’indicatore è sceso a 0,25 da 0,43 di febbraio. Sul calo hanno inciso il peggioramento dei climi di fiducia dei consumatori e l’indebolimento degli indicatori qualitativi sui servizi.


Eurocoin fornisce in tempo reale una stima sintetica del quadro congiunturale corrente nell’area dell’euro, esprimendo tale indicazione in termini di tasso di crescita trimestrale del Pil depurato dalle componenti più erratiche (stagionalità, errori di misura e volatilità di breve periodo). Sfrutta un vasto insieme di serie storiche macroeconomiche (quali, ad esempio, gli indici di produzione industriale, i sondaggi congiunturali, gli indicatori di domanda e gli indici di borsa) da cui viene estratta l’informazione rilevante per la stima della dinamica di fondo del Pil dell’area. Precede di alcuni mesi la pubblicazione del dato ufficiale sulla crescita trimestrale del Pil dell’area dell’euro da parte di Eurostat e ne anticipa il segnale al netto delle componenti erratiche e di breve periodo.

Dazi, Meloni: scelta Usa su Ue sbgaliata, no a una guerra commerciale

Dazi, Meloni: scelta Usa su Ue sbgaliata, no a una guerra commercialeRoma, 2 apr. (askanews) – “L’introduzione da parte degli Usa di dazi verso l’Unione Europea è una misura che considero sbagliata e che non conviene a nessuna delle parti. Faremo tutto quello che possiamo per lavorare a un accordo con gli Stati Uniti, con l’obiettivo di scongiurare una guerra commerciale che inevitabilmente indebolirebbe l’Occidente a favore di altri attori globali. In ogni caso, come sempre, agiremo nell’interesse dell’Italia e della sua economia, anche confrontandoci con gli altri partner europei”. Lo ha dichiarato la premier Giorgia Meloni.

Trump annuncia i nuovi dazi, il 25% su auto prodotte all’estero

Trump annuncia i nuovi dazi, il 25% su auto prodotte all’esteroRoma, 2 apr. (askanews) – “Questo è il giorno della liberazione. Sarà èr sempre ricordato come il giorno in cui l’industria americana è rinata”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, annunciando i nuovi dazi.


Nel suo discorso, Trump ha descritto la misura come una risposta “reciproca” a decenni di squilibri: “Loro lo fanno a noi, noi lo facciamo a loro”. “Ora è il nostro turno di splendere. Make America Great Again, greater than ever before”, ha dichiarato, promettendo che la nuova politica commerciale genererà “trilioni e trilioni di dollari per ridurre le tasse e abbattere il nostro debito nazionale”. Trump ha mostrato un rapporto dell’Ufficio del Rappresentante commerciale degli Stati Uniti, pubblicato nei giorni scorsi, che elenca barriere tariffarie e non tariffarie imposte ai prodotti americani in vari paesi del mondo, tra cui sussidi, manipolazioni valutarie e furti di proprietà intellettuale. Ha puntato il dito in particolare contro l’IVA europea, definita da lui “una tassa esorbitante” e “un’ingiustizia cronica” per le imprese statunitensi.


“L’età dell’oro dell’America sta tornando”. Il presidente è affiancato dall’intero gabinetto e da membri della sua squadra economica, tra cui Larry Vance. Trump ha anche citato il “grande successo” ottenuto in Florida. Dalla mezzanotte (ora americana) scatteranno le tariffe del 25% su auto e componenti auto importati negli Usa. La misura, sostenuta dal sindacato United Autoworkers, mira a contrastare gli alti dazi applicati da altri Paesi sui prodotti americani, come il 10% imposto dall’Ue sulle auto Usa. Il presidente ha parlato di “giustizia reciproca”. La Casa Bianca valuta nuovi aiuti per i settori colpiti.

Lagarde: nel mondo capovolto Paesi Ue devono cooperare per competere

Lagarde: nel mondo capovolto Paesi Ue devono cooperare per competereRoma, 2 apr. (askanews) – In una fase in cui bisogna gestire le sfide poste dall’amministrazione Trump negli Usa, ma anche quelle che arrivano dalla Cina o altri “giganti globali”, i paesi della Unione europea devono “cooperare per competere”. Due concetti apparentemente contraddittori ma che “in un mondo sottosopra hanno perfettamente senso”, secondo la presidente della Bce, Christine Lagarde.


Lagarde è intervenuta in occasione del conferimento a Dublino del premio “Sutherland Leadership Award”, che commemora il politico irlandese Peter Sutherland. Il suo discorso in generale, come quelli di molti altri esponenti Ue in questa fase, carica di enfasi la situazione attuale, equiparandola a una crisi inattesa che debba portare a provvedimenti e riforme che altrimenti risulterebbero magari più difficili da far passare (come è avvenuto con Covid e guerra in Ucraina). Indipendentemente dal fatto che erano mesi che si sapeva che una volta insediato alla Casa Bianca Donald Trump avrebbe reimposto dazi commerciali.


“Questioni che erano scolpite nella roccia diventano fluide. Istituzioni, regole e alleanze che sembravano eterne, all’improvviso possono essere cambiate. Il panorama geopolitico è stato capovolto – ha sostenuto – E oggi dobbiamo fare i conti con chiusura, frammentazione e incertezza”. L’Europa rischia di vedersi aggravare problemi già esistenti sull’economia, come crescita lenta e debolezza della produttività. E al tempo stesso di vedere aumentare le vulnerabilità sulla sicurezza.


Secondo Lagarde la strada da seguire è “lavorare insieme per semplificare e ampliare la nostra economia in un mondo dominato dai giganti economici”. Questo significa integrare i mercati dei capitali, rimuovere le barriere interne e consentire alle aziende di crescere. “I rapporti stilati da Enrico Letta e Mario Draghi hanno aperto la strada. E la ‘Bussola sulla competitività’ della Commissione europea fornisce una tabella di marcia concreta – ha proseguito – con tappe da attuare con urgenza”. Lagarde ha poi affermato che bisogna intervenire sui processi decisionali della Ue, in particolare sulla storica regola della unanimità da cui, di fatto deriva un potere di veto a singoli (o più) Paesi che può impedire “decisioni nell’interesse collettivo degli altri 26”.


“L’Europa non può permettersi di essere disunita, altri useranno questo contro di noi. In questo mondo capovolto – ha sostenuto – un voto a maggioranza più qualificata sarebbe più democratico”.