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Schlein: l’autonomia spacca il Paese, la fermiamo col referendum

Schlein: l’autonomia spacca il Paese, la fermiamo col referendumRoma, 20 lug. (askanews) – L’autonomia differenziata “spacca in due il Paese” e il Pd e le altre opposizioni vogliono fermarla con un referendum su cui parte oggi la raccolta di firme. Lo ha detto la segretaria democratica Elly Schlein parlando a Perugia. “E’ bello essere a Perugia per questa raccolta firme che parte.per un referendum che porteremo avanti con tante altre forze politiche, sociali, associative”.


“E’ bellissimo – ha aggiunto – partire da partire da Perugia, farlo assieme a tante persone che sono già accorse stamattina per firmare contro una riforma sbagliata, l’autonomia differenziata fatta dal governo Meloni che spacca in due il paese”. L’autonomia, insiste la Schlein, è una riforma “che aumenta le diseguaglianze che il sud e le aree interne hanno già pagato troppo. Ma che è una riforma insensata anche per il nord perché rischia di frammentare venti politiche energetiche diverse, quando ce ne vorrebbe solo una – europea – per abbassare le bollette”.


“Autonomia differenziata – ha aggiunto – vuol dire limitare l’accesso alla salute, alla sanità pubblica, al trasporto pubblico locale, alla scuola pubblica, alle cittadine e ai cittadini a seconda di dove nascono. Non accettiamo che ci siano cittadine e cittadini serie A e di serie B”.

Cambio climatico, per l’Italia costo il più alto in Ue: 283 euro ad abitante

Cambio climatico, per l’Italia costo il più alto in Ue: 283 euro ad abitanteMilano, 20 lug. (askanews) – Con quasi 300 euro ad abitante (284 euro), l’Italia è il primo Paese in Europa per perdite economiche dovute al cambiamento climatico, una cifra aumentata di cinque volte (+490%) dal 2015 a oggi. Questi dati elaborati da The european house – Ambrosetti sono emersi in apertura dei lavori della sesta edizione Community Valore acqua per l’Italia che include 42 tra aziende e istituzioni della filiera estesa dell’acqua. La situazione è critica anche in Spagna (221 euro di perdite ad abitante) e in Ungheria (214), mentre Germania e Francia rimangono più vicine alla media europea di 116 euro a cittadino. I danni economici, causati principalmente da alluvioni (44% dei casi), tempeste (34%) e ondate di calore (14%), sono invece quasi impercettibili in Grecia, Danimarca, Lituania e Polonia.


“Viviamo una situazione particolarmente delicata soprattutto nel nostro Paese – spiega Valerio De Molli, managing partner e Ceo di The european house – Ambrosetti – che si stima quest’anno possa raggiungere la più alta anomalia termica della storia italiana, +1,75 gradi centigradi sopra la media, con tutte le conseguenze che ben conosciamo. La corretta gestione della risorsa idrica è e sarà perciò un elemento sempre più decisivo che monitoriamo attraverso la Community Valore Acqua e che deve essere supportato sicuramente da un aggiornamento delle infrastrutture in ottica di incremento dello stoccaggio, ma anche da un veloce processo di digitalizzazione della filiera estesa e da un efficientamento della raccolta e gestione dei dati”. Nelle regioni italiane – sono già 12 quelle ad elevato stress idrico: Basilicata, Calabria, Sicilia, Puglia le più esposte in assoluto – i settori economici che subiscono il maggiore impatto dalla scarsità d’acqua sono quello agricolo e idroelettrico. In agricoltura tra il 2023 e il 2022, la produzione di miele si è ridotta del 70%, del 63% quella delle pere e del 60% di ciliegie. In sofferenza anche la produzione di olio d’oliva (-27%), vino (-12%) e pomodori, in calo del 12%.


“Se non riuscissimo a invertire la tendenza e si dovessero raggiungere i +2 gradi di riscaldamento globale – sottolinea Benedetta Brioschi, partner TehA – raddoppierebbe la perdita di capacità idroelettrica in Italia e triplicherebbe se si raggiungesse un riscaldamento di 3 gradi in più nel Sud Italia e lungo l’arco alpino”. Secondo il commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica Nicola Dell’Acqua, intervenuto alla prima riunione della Community Valore acqua per migliorare la crisi idrica si dovrebbero dare più poteri alle autorità di bacino perché “sono gli enti che possono aiutare il Paese a governare l’emergenza siccità affidando loro la pianificazione dell’approvvigionamento idrico primario e lasciando solo la gestione locale alle regioni. L’unico strumento necessario per la pianificazione degli interventi è quello del bilancio idrico che deve essere redatto a livello di distretto in una visione più ampia che superi diatribe locali e regionali”.

Tennis, Paolini: “Un podio olimpico non lede la delusione Wimbledon”

Tennis, Paolini: “Un podio olimpico non lede la delusione Wimbledon”Roma, 20 lug. (askanews) – “Sognare troppo, a volte, fa paura: sono stata vicina a vincere Wimbledon, ma non a sufficienza” Così Jasmine Paolini al Corriere della Sera. Paolini spiega che il momento più bello sull’erba londinese è stato “il match point contro la Vekic, in semifinale, partita complicatissima. Ho alzato gli occhi verso il mio team in tribuna, come faccio sempre, e li’ accanto, cosa che accade di rado, ho visto seduta la mia famiglia. Ho pensato quanto fosse bello avere lì mamma, papà e mio fratello. La loro esultanza nel momento della vittoria è stato il momento in assoluto più carico di emozione di tutto il mio Wimbledon: la felicità condivisa è ancora più intensa”.


Ora Parigi: “Arrivare in cima è difficile ma confermarsi lo è di più. Tutte vogliono batterti. Alla medaglia non voglio pensare troppo: è già difficile rimanere focalizzati sull’obiettivo”. Un podio olimpico non lenirebbe la delusione della finale persa a Wimbledon: “Sarebbe una grande gioia, una cosa notevole. Però Wimbledon è Wimbledon. La risposta è nì”. (segue)

Partita la raccolta delle firme Pd per il referendum contro l’autonomia

Partita la raccolta delle firme Pd per il referendum contro l’autonomiaRoma, 20 lug. (askanews) – L’autonomia differenziata “spacca in due il Paese” e il Pd e le altre opposizioni vogliono fermarla con un referendum su cui parte oggi la raccolta di firme. Lo ha detto la segretaria democratica Elly Schlein parlando a Perugia. “E’ bello essere a Perugia per questa raccolta firme che parte.per un referendum che porteremo avanti con tante altre forze politiche, sociali, associative”.


“E’ bellissimo – ha aggiunto – partire da partire da Perugia, farlo assieme a tante persone che sono già accorse stamattina per firmare contro una riforma sbagliata, l’autonomia differenziata fatta dal governo Meloni che spacca in due il paese”. L’autonomia, insiste la Schlein, è una riforma “che aumenta le diseguaglianze che il sud e le aree interne hanno già pagato troppo. Ma che è una riforma insensata anche per il nord perché rischia di frammentare venti politiche energetiche diverse, quando ce ne vorrebbe solo una – europea – per abbassare le bollette”.


“Autonomia differenziata – ha aggiunto – vuol dire limitare l’accesso alla salute, alla sanità pubblica, al trasporto pubblico locale, alla scuola pubblica, alle cittadine e ai cittadini a seconda di dove nascono. Non accettiamo che ci siano cittadine e cittadini serie A e di serie B”.

I sogni a occhi aperti di Artissima, fiera della scoperta

I sogni a occhi aperti di Artissima, fiera della scopertaTorino, 20 lug. (askanews) – Una fiera di arte contemporanea che vive all’interno del movimento e che si caratterizza per la profonda consapevolezza del valore culturale che si affianca a quello commerciale. La 31esima edizione di Artissima, che si terrà a Torino dall’1 al 3 novembre, ci è stata raccontata, nella sua costruzione, dal direttore Luigi Fassi. “Quest’anno abbiamo 189 gallerie partecipanti, provenienti da 34 Paesi e quattro continenti – ha detto ad askanews – quindi c’è più che mai il dato ormai tradizionale degli ultimi anni, una partecipazione estremamente diffusa, capillare in termini geografici, geopolitici per quanto riguarda la provenienza delle gallerie e quindi la capacità della fiera di raccontare davvero l’emergenza dell’arte contemporanea nel modo più ampio”.


Le nuove geografie sono ospiti di Artissima, in particolare attraverso due aree dedicate al Sud America e all’Est Europa, ma tra le caratteristiche del 2024 c’è anche una tipologia diversa di proposte dei galleristi. “Ci sono diversi elementi interessanti all’interno del dato meramente numerico delle 189 gallerie partecipanti – ha aggiunto il direttore -. Penso ad esempio a come quest’anno vi siano 66 presentazioni di solo show all’interno della fiera. Quindi un terzo delle gallerie hanno scelto la modalità del solo show, della mostra personale. E questo sottolinea un po’ come artissima è volano di contenuti, una fiera che appunto, entrata nel quarto decennio, sa di poter offrire al proprio pubblico un’attenzione particolare sui contenuti. E questo è proprio ciò che i collezioni si continuano a chiedere”. Luigi Fassi è un curatore colto e brillante e si percepisce, ascoltandolo, il modo in cui la sua visione della fiera come istituzione culturale prende forma passo dopo passo, cercando di aprire nuove strade e possibilità. “Questa è la parola che rimane, a mio avviso, centrale anche quest’anno: la scoperta – ci ha detto ancora – cioè il venire a Torino in fiera e incontrare gallerie che si possono incontrare solo in quella circostanza, almeno in Italia. E quindi raccontano qualche cosa che è in continua evoluzione magmatica, l’emergenza di nuovi artisti, di nuove gallerie, quindi la possibilità per i collezioni di davvero investire molto tempo in questo”.


Intitolata “The Era of Daydreaming”, l’era del sogno a occhi aperti, l’edizione 2024 di Artissima spinge ulteriormente in avanti anche il modo in cui la fiera pensa se stessa. “Sognare occhi aperti – ha concluso Luigi Fassi – lo si fa attraverso immagini, sognando persone, non cose, ma relazioni. Quindi è una riprogettazione di noi stessi attraverso un esercizio di riprogettazione della comunità, delle relazioni personali nel quale siamo immersi, che possono trovare nuove configurazioni evolutive nell’immediato futuro. Quindi è un pensiero, ci insegnano i ricercatori contemporanei, fortemente creativo”. Un pensiero che, pur all’interno di un grande evento di mercato, sa contenere elementi di mistero, di irrisolto e di incerto. Qui, a nostro parere, Artissima prova a vincere la sua partita e a definire uno standard. (Leonardo Merlini)

Mattarella: contro l’odio politico educare a essere minoranza

Mattarella: contro l’odio politico educare a essere minoranzaRio de Janeiro, 19 lug. (askanews) – “Il confronto politico è un confronto che richiede rispetto, disponibilità a essere minoranza, possibilità di poter collaborare su cose comuni nell’interesse nazionale”. È la concezione che i paesi “autenticamente democratici” devono far crescere “culturalmente” per frenare la “predicazione di violenza e odio contrapposto” che quest’anno è sfociata nei “gravi” attentati a Donald Trump, al primo ministro slovacco Robert Fico, e a esponenti politici tedeschi. A una settimana dall’attentato a Donald Trump, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella torna a lanciare l’allarme sul deterioramento del tessuto civile e sul pericoloso rifiuto del confronto che caratterizzano la campagna per la Casa Bianca ma riguarda le democrazie di tutto il mondo.


Il rifiuto del confronto non è l’unica insidia per i paesi democratici secondo il capo dello Stato. Ci sono gli estremismi, i populismi e i nazionalismi. Sollecitato in un’intervista a Globo news su come le democrazie rappresentative possono difendersi, Mattarella riconosce che “la democrazia corre molti pericoli”. E una delle regioni “di rilievo” è che “vi sono molte persone che non accettano il cambiamento del mondo. Il mondo ormai strettamente interconnesso senza più distanze, in cui tutti hanno legittimamente il diritto di essere protagonisti e in cui si muovono anche grandi fenomeni migratori, crea allarme in alcuni settori della pubblica opinione che cade vittima di chi fa credere che li farà tornare a un mondo che non c’è più. Ed è un inganno, perché la storia cammina, il mondo cambia e non può tornare indietro”. Mattarella è preoccupato per la strada imboccata con l’invasione russa in Ucraina, quella dei blocchi contrapposti di grandi paesi. “La Nato era in condizioni di pausa, era sostanzialmente accantonata, l’aggressione militare della Russia all’Ucraina l’ha rilanciata, rilanciando il confronto militare fra blocchi e grandi paesi e questa è la strada peggiore che si possa imboccare. Quello che sta avvenendo è sconvolgente”.


Per impedire “questa degenerazione dei rapporti internazionali”, “C’è un’esigenza di nuova governance mondiale”, dice il capo dello Stato e “In questo Brasile e Italia sono affiancati nel desiderio di avere forme nuove, più efficaci, più penetranti, più incidenti sulla realtà del mondo”. Mattarella si riferisce all’Onu e al sistema di governance mondiale anche finanziaria. Da quando sono nati a oggi il mondo è ” totalmente cambiato”. Un ragionamento che il capo dello Stato ha fatto anche ieri intervenendo sempre a Rio al centro brasiliano di relazioni internazionali riconoscendo che il momento è di drammatica crisi, il dialogo con le guerre in corso soprattutto in Ucraina e medio oriente è difficile ma “l’obiettivo è di fare ogni sforzo possibile per la pace dappertutto”. E un aiuto alla pace nel mondo, Mattarella ne è convinto, è l’accordo tra Ue e Mercosur che il capo dello Stato non ha mancato di sollecitare in ogni momento della sua visita in Brasile. “Questo mondo – afferma- è attraversato da grandi tensioni, dal ritorno della guerra, da una tentazione di tornare a come ci si comportava secoli addietro. L’Ue è nata da Paesi che si erano combattuti in maniera sanguinosa e che hanno messo il futuro in comune. Un’intesa fra realtà integrate dei vari continenti fra di loro crea un tessuto mondiale molto più efficace delle spinte alla disgregazione e alla guerra”.

Blackout si abbatte su Borse, banche dati e migliaia di voli

Blackout si abbatte su Borse, banche dati e migliaia di voliRoma, 19 lug. (askanews) – Borse e dati finanziari, sistemi sanitari, studi medici, ospedali, TV via cavo ma soprattutto, in piena estate e stagione delle vacanze: voli aerei. Tutto pesantemente compromesso o bloccato per ore da stamattina, apparentemente a causa di uno sfortunatissimo aggiornamento di quella che fino a quel momento era una società sconosciuta ai più, il gruppo texano di sicurezza informatica Crowdstrike.


La stessa società ha poi ammesso che una versione dei suoi software ha creato problemi ai sistemi che funzionano con il sistema operativo Windows di Microsoft. I “Mac” di Apple e i computer che operano con il sistemi operativi basati su Linux non sono stati coinvolti e, secondo l’amministratore delegato della società, George Kurtz, non si è trattato di un attacco informatico. Eppure è bastato a paralizzare attività in mezzo mondo, compromettendo le normali operazioni, l’accesso alle banche dati, la trasmissione di informazioni e causando la cancellazione di migliaia di voli in tutto il mondo.


Parallelamente Microsoft ha riferito che la causa di fondo del problema è stata risolta e ha diffuso le linee guida per procedere al ripristino delle macchine allo stato precedente all’aggiornamento di Crowdstrike. Il problema è che in molti casi questo ripristino va effettuato manualmente e questo può richiedere tempo. Le ricadute negative sono state molto disomogenee tra Paesi e imprese, dato che – fortunatamente – non tutti sono clienti di Crowdstrike, che ha la peculiarità di basare i suoi sistemi di sicurezza sui servizi in cloud.


L’episodio, che secondo diversi osservatori rappresenta il più grave incidente informatico globale finora mai accaduto, mette in rilievo la vulnerabilità del basare i propri servizi appunto sui sistemi in cloud, su cui si stanno sempre più orientando molte aziende e amministrazioni pubbliche. Le Borse europee hanno chiuso tutte in ribasso, dopo una seduta in cui la trasmissione dei dati è stata influenzata da queste vicende, anche sulla Borsa di Milano che ha ripristinato la corretta trasmissione dell’indice Ftse-Mib nel corso del pomeriggio (il mercato milanese ha chiuso con un meno 0,91%).


In calo anche Wall Street, dove si profila il peggior bilancio settimanale da tre mesi a questa parte. In avvio di seduta la stessa Crowdstrike è precipitata di quasi il 14% e successivamente si attesta a un sempre pesantissimo -10,64%. Microsoft ha invece contenuto le perdite e nel pomeriggio registra un meno 0,72%. Per gli sfortunati viaggiatori rimasti bloccati negli aeroporti, secondo Confconsumatori trattandosi di “una circostanza eccezionale” che sfugge alla possibilità di controllo da parte delle compagnie, non è dovuta la compensazione pecuniaria. Ma in caso di cancellazione le compagnie devono riproteggere i passeggeri con altro volo o rimborsare il prezzo del biglietto: la scelta è rimessa al passeggero. In caso di cancellazione o ritardo i vettori devono anche prestare l’assistenza e quindi pasti e bevande in congrua relazione alla durata dell’attesa, afferma l’associazione con una nota, e pernottamento se necessario. Protesta Martina Donini, presidente Udicon: “Vogliamo sapere esattamente cosa è successo e soprattutto cosa si sta facendo per evitare che accada di nuovo. La sicurezza informatica non può essere un optional, ma deve diventare una priorità assoluta per aziende e istituzioni”. Secondo Assoutenti anche in presenza di cause di forza maggiore “i viaggiatori hanno diritto ad una corretta informazione e alla piena assistenza da parte delle compagnie aeree – spiega il presidente Gabriele Melluso -. In caso di cancellazione del volo i vettori devono garantire ai passeggeri in aeroporto pasti e bevande, almeno 2 chiamate telefoniche, sistemazione in hotel se l’orario di partenza previsto è almeno un giorno dopo l’orario di partenza previsto, o quando il soggiorno diventa necessario, e il trasporto verso gli alberghi”.

Renzi(Iv): chi prende più voti sarà candidato premier centrosinistra

Renzi(Iv): chi prende più voti sarà candidato premier centrosinistraRoma, 19 lug. (askanews) – “Non serve un federatore di questa coalizione… Nel 2018, quando ero segretario Pd, dissi: il leader del partito principale è candidato premier. Oggi non capiterà a me, credo, dico con libertà totale: il leader o la leader del partito di maggioranza è il candidato a palazzo Chigi. Mi sembra un ragionamento di grande correttezza”. Lo ha detto il leader di Iv Matteo Renzi, parlandoa ‘Metropolis’ della possibile alleanza di centrosinistra.


Un’alleanza è necessaria, aggiunge, “serve un’alternativa, per come funzionano le regole del gioco l’alternativa la fai se ti metti tutti insieme. Io non voglio avere Meloni per altri 5 anni… Non ce li voglio più. L’unico modo per non volerli è costruire un’alternativa”.

Giornata nera per i trasporti tra caos voli e ritardo treni

Giornata nera per i trasporti tra caos voli e ritardo treniRoma, 19 lug. (askanews) – Giornata di passione quella di oggi per chi ha dovuto mettersi in viaggio. A ridosso di un weekend caldo per le partenze per le vacanze, una “tempesta perfetta” provocata da un lato dai problemi dei servizi IT che hanno lasciato a terra numerosi aerei e dall’altra da un guasto sulla rete ad Alta velocità tra Roma e Firenze che ha provocato pesanti ritardi sulla linea ferroviaria, si è abbattuta sui viaggiatori.


Questa mattina, un blocco dei sistemi informatici provocato dall’aggiornamento del software di sicurezza informatica Crowdstrike sul sistema operativo Windows di Microsoft, ha mandato in tilt i servizi IT di molte aziende comprese le compagnie aeree con i tre maggiori vettori Usa, American, United e Delta, che hanno bloccato tutti i voli. Immediate le ripercussioni su tutto il settore. Ita Airways ha dovuto cancellare 60 voli, di cui 34 sull’aeroporto di Roma Fiumicino e 26 su Milano Linate. Problemi anche per Ryanair, in particolare sui servizi di check-in online e sulle prenotazioni. A metà giornata, il presidente dell’Enac, Pieluigi Di Palma, riferiva che il momento critico per i voli era ormai superato ma rimaneva da smaltire il ritardo accumulato. Giornata difficile anche per chi ha scelto il treno per viaggiare. Pesanti ritardi anche oltre i 90 minuti per i treni ad Alta velocità a causa di un inconveniente tecnico alla linea elettrica in prossimità di Rovezzano, a seguito di passaggio di un convoglio.


Poco dopo le 14, Rfi riferiva che sul nodo di Firenze la circolazione ferroviaria era in graduale ripresa dopo l’intervento dei tecnici che hanno ripristinato la piena funzionalità della linea.

Lunedì Meloni vede Costa per ricucire con Ue,schiaffo dalla Nato

Lunedì Meloni vede Costa per ricucire con Ue,schiaffo dalla NatoRoma, 19 lug. (askanews) – Dopo il no, per “coerenza”, di ieri a Ursula von der Leyen, Giorgia Meloni deve ricostruire un rapporto con i vertici europei. Un percorso che inizia già lunedì prossimo, quando a Palazzo Chigi arriva il nuovo presidente del Consiglio europeo, il socialista Antonio Costa, eletto con il voto favorevole di tutti i leader europei tranne che della premier italiana. Sul tavolo, naturalmente, i dossier al centro dei lavori del Consiglio nei prossimi mesi, quando dopo la nomina della Commissione il lavoro riprenderà a pieno ritmo.


Proprio la formazione dell’esecutivo comunitario è al centro dell’attenzione in questi giorni. Meloni – che nelle ore decisive del voto a Strasburgo ha avuto uno scambio di messaggi con Matteo Salvini – ieri ha rivendicato la scelta di non votare per il bis della von der Leyen, non condividendo “merito e metodo”, ma ha garantito che questo “non comprometterà la collaborazione”, che peralto era stata piuttosto stretta negli ultimi mesi dell’euro-legislatura. Qualche timore di ripercussioni per un’Italia schierata decisamente all’opposizione (l’unico Paese a dare, in modo diretto o indiretto, il no ai candidati alla Presidenza del Consiglio, della Commissione e come Alto rappresentante) però evidentemente la premier ce l’ha dato il ‘messaggio’ inviato ieri ai partner: “Non ho ragione di ritenere – ha detto – che la nostra scelta possa in alcun modo compromettere il ruolo che verrà riconosciuto all’Italia nella commissione”. Per Roma il candidato attualmente più accreditato per il posto di commissario è il ministro per i Rapporti con l’Ue e il Pnrr Raffaele Fitto. Per lui si potrebbe prospettare proprio la delega al Recovery Plan con l’aggiunta di un portafoglio economico. I contatti sono in corso. Magari anche con la mediazione di Antonio Tajani, che oggi – unico nel governo – gioisce per il bis della collega Ppe: “Se von der Leyen non fosse stata rieletta sarebbe stato il caos – ha detto il ministro degli Esteri – i mercati ci avrebbero punito e i cittadini ne avrebbero pagato il prezzo. Forza Italia è una garanzia sufficiente di europeismo e di atlantismo. Grazie al nostro voto, l’Italia ha rafforzato le istituzioni della Ue in un momento di grande instabilità internazionale. Roberta Metsola al Parlamento europeo e von der Leyen alla Commissione europea sono due leadership nel segno dei Popolari e le considero una vittoria di Forza Italia”. Intanto al governo è arrivato uno “schiaffo” dalla Nato: lo spagnolo Javier Colomina è stato nominato inviato speciale del segretario generale per il Sud. Quella casella era stata ufficialmente richiesta da Meloni appena la scorsa settimana a Washington e infatti l’esecutivo non ha preso bene la decisione e ha scritto una lettera al segretario generale uscente Jens Stoltenberg per esprimere sorpresa e disappunto. Peraltro, si fa notare, Colomina è stato nominato in modo estremamente celere, a poco più di due mesi dall’entrata in carica ufficiale di Mark Rutte (il primo ottobre) con cui la premier ha un ottimo rapporto personale.