Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Ue, Tajani: non chiudere la porta della maggioranza a Ecr

Ue, Tajani: non chiudere la porta della maggioranza a EcrBruxelles, 17 giu. (askanews) – Come previsto in Europa “il Ppe presenterà due candidature: Ursula von der Leyen come presidente della Commissione e Roberta Metsola come presidente del Parlamento. Per noi è fondamentale avere la guida della Commissione e del Parlamento. Stiamo discutendo, credo che non si possano chiudere le porte ai conservatori: il Parlamento europeo non può chiudersi in una maggioranza a tre. Bisogna tenere ben differente la posizione dei Conservatori da quella di Identità e democrazia e da quella dei Verdi. Non possiamo fare concessioni ai Verdi perchè abbiamo bisogna avere una politica europeo e non fondamentalista”. Lo ha detto Antonio Tajani, a margine del summit Ppe a Bruxelles.

Tv, 2.000 fan al Castello Sforzesco per House of the Dragon 2

Tv, 2.000 fan al Castello Sforzesco per House of the Dragon 2Roma, 17 giu. (askanews) – Una lunga notte infiammata dalla rivalità fra “Neri” e “Verdi” ha acceso ieri il Castello Sforzesco di Milano per l’arrivo della nuova stagione di “House of the Dragon”, la serie HBO e Sky Exclusive ambientata 200 anni prima degli eventi de “Il Trono di Spade” in partenza oggi, 17 giugno, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. Illuminato da luci verdi e rosse il Castello si è trasformato per l’occasione in Westeros accogliendo quasi 2.000 fan dell’universo creato da George R. R. Martin che hanno dovuto schierarsi per una delle due fazioni di Casa Targaryen, la tribolata dinastia al centro della serie: quella dei Verdi, a supporto di Re Aegon II, o quella dei Neri, guidata dalla Regina Rhaenyra.


In attesa di vedere il primo episodio della seconda stagione sul maxischermo allestito per l’occasione, preceduto dal rewatch dell’ultimo della prima, le due squadre si sono date battaglia, tra sfide di resistenza su un cavallo meccanico e lanci con la fionda contro i vessilli delle casate per difendere l’onore della propria fazione sorseggiando nel frattempo cocktail a tema o acquistando alette di drago e Dracarys fries. Sul palco ad animare la serata Mattia Carzaniga, giornalista specializzato in cinema e spettacoli, e Federico Chiarini di Sky che hanno intrattenuto il pubblico conducendo un quiz sulla prima stagione. A combattere per ottenere la vittoria due team composti da content creator e talent (per i verdi Chiara Cecilia Santamaria, nome d’arte Machedavvero e Riccardo Suarez, doppiatore di Aegon II; per i neri Andrea Bellusci e Daniele Giannazzo, nome d’arte Daninseries).


La prima stagione di House of the Dragon nonché tutte le stagioni della serie dei record de Il Trono di Spade sono on demand in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.

I sindacati proclamano il primo sciopero nella storia del gruppo Borsa Italiana

I sindacati proclamano il primo sciopero nella storia del gruppo Borsa ItalianaMilano, 17 giu. (askanews) – Primo sciopero nella storia del Gruppo Borsa Italiana. Lo proclamano le Organizzazioni Sindacali di tutte le società coinvolte, con astensione dal lavoro nelle ultime due ore della giornata del 27 giugno 2024 sino a fine servizio. Lo annuncia una nota nella quale Fabi, First Cisl, Fisac Cgil – i sindacati presenti nel Gruppo Borsa Italiana (parte del gruppo Euronext) – comunicano unitariamente l’apertura di “una fase di mobilitazione”.


“Siamo tutti consapevoli del ruolo fondamentale di Borsa Italiana come volano per la crescita dell’economia reale; dell’importanza di Cassa Compensazione e Garanzia come strumento di stabilita’ finanziaria dei mercati italiani; della rilevanza di Mts e di Monte Titoli per la gestione prudente ed efficiente del debito pubblico sovrano”, scrivono. “A fronte dell’importanza sistemica di tutte le societa’ del Gruppo Borsa Italiana – aggiungono le sigle sindacali – denunciamo il costante, sistematico e complessivo disinvestimento dall’Italia del Gruppo Euronext, e lo svuotamento dall’interno delle strutture italiane”.


“Si tratta di una decisione, quella di avviare lo stato di agitazione, presa congiuntamente da tutte le sigle sindacali, lungamente meditata e sofferta, storica perche´ mai prima sperimentata”, sottolineano Fabi, First Cisl, Fisac Cgil.

Toti chiede al Gip l’autorizzazione per incontrare esponenti politici del centrodestra

Toti chiede al Gip l’autorizzazione per incontrare esponenti politici del centrodestraGenova, 17 giu. (askanews) – L’avvocato Stefano Savi, difensore del presidente della Regione Liguria attualmente sospeso, Giovanni Toti, che dal 7 maggio è agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione, ha presentato in tribunale a Genova un’istanza con cui chiede al gip Paola Faggioni l’autorizzazione per incontrare esponenti politici locali della maggioranza regionale di centrodestra e successivamente anche esponenti nazionali di Noi Moderati.


“Abbiamo richiesto 5 o 6 incontri – ha spiegato il legale ai cronisti che lo attendevano davanti al palazzo di giustizia di Genova – che potrebbero essere anche cumulativi”. Secondo l’avvocato Savi, tra questi potrebbe esserci anche il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana. “Per il momento – ha sottolineato il difensore del governatore ligure – abbiamo chiesto di incontrare esponenti politici locali ma teniamo conto che lui ha una posizione anche nazionale perché ha un ruolo in Noi Moderati, quindi potrebbe essere necessario sentire anche qualche esponente di quella formazione politica”.

Borsa Italiana, sindacati proclamano primo sciopero in storia gruppo

Borsa Italiana, sindacati proclamano primo sciopero in storia gruppoMilano, 17 giu. (askanews) – Primo sciopero nella storia del Gruppo Borsa Italiana. Lo proclamano le Organizzazioni Sindacali di tutte le società coinvolte, con astensione dal lavoro nelle ultime due ore della giornata del 27 giugno 2024 sino a fine servizio. Lo annuncia una nota nella quale Fabi, First Cisl, Fisac Cgil – i sindacati presenti nel Gruppo Borsa Italiana (parte del gruppo Euronext) – comunicano unitariamente l’apertura di “una fase di mobilitazione”.


“Siamo tutti consapevoli del ruolo fondamentale di Borsa Italiana come volano per la crescita dell’economia reale; dell’importanza di Cassa Compensazione e Garanzia come strumento di stabilita’ finanziaria dei mercati italiani; della rilevanza di Mts e di Monte Titoli per la gestione prudente ed efficiente del debito pubblico sovrano”, scrivono. “A fronte dell’importanza sistemica di tutte le societa’ del Gruppo Borsa Italiana – aggiungono le sigle sindacali – denunciamo il costante, sistematico e complessivo disinvestimento dall’Italia del Gruppo Euronext, e lo svuotamento dall’interno delle strutture italiane”.


“Si tratta di una decisione, quella di avviare lo stato di agitazione, presa congiuntamente da tutte le sigle sindacali, lungamente meditata e sofferta, storica perche´ mai prima sperimentata”, sottolineano Fabi, First Cisl, Fisac Cgil.

Imbarcazione con migranti naufraga nel Mare Ionio: un morto e dispersi

Imbarcazione con migranti naufraga nel Mare Ionio: un morto e dispersiRoma, 17 giu. (askanews) – Da questa notte la Guardia Costiera è impegnata nelle ricerche di eventuali dispersi, a seguito del naufragio di una barca a vela con migranti a bordo, partita presumibilmente dalla Turchia e naufragata nel Mare Ionio.


L’attività, riferisce la Guardia Costiera, è stata avviata a seguito di un “may-day” lanciato da un’unità da diporto francese, in navigazione a circa 120 miglia dalle coste italiane, al limite delle aree SAR di competenza della Grecia e dell’Italia che, dopo aver segnalato la presenza della barca semiaffondata, recuperava a bordo 12 migranti. Ricevuto il mayday il Centro di Coordinamento del Soccorso Marittimo italiano (IMRCC) della Guardia Costiera di Roma, dirottava immediatamente sul posto due mercantili in navigazione nelle vicinanze, un velivolo ATR42 della Guardia costiera e le motovedette CP305 e CP326 di stanza in Calabria. Sul posto intervenivano anche assetti Frontex. I 12 naufraghi, prima trasbordati dall’unità francese su un mercantile, venivano recuperati a bordo della CP305 che dirigeva verso il porto di Roccella Jonica.


Qui i migranti sono stati sbarcati e affidati alle cure dei sanitari del 118. Uno dei migranti è deceduto subito dopo le operazioni di sbarco. Le ricerche in zona sono attualmente in corso con assetti della Guardia costiera e di Frontex.

Profanata la tomba di Berlinguer, è la terza volta in due mesi

Profanata la tomba di Berlinguer, è la terza volta in due mesiRoma, 17 giu. (askanews) – “Per la terza volta nell’arco di appena due mesi la tomba di nostro padre nel cimitero di Prima Porta è stata profanata, sei giorni dopo l’anniversario della sua morte”. Lo scrivono Bianca, Maria, Marco e Laura Berlinguer, figli di Enrico, in un post pubblicato su Instagram.


“L’azione vigliacca di alcuni mascalzoni – proseguono – rivela che non si tratta dell’atto di uno squilibrato bensì di un gesto dal contenuto chiaramente politico. Ci auguriamo vengano adottate le necessarie misure per evitare ulteriori oltraggi”. “Abbiamo saputo che ancora una volta la tomba di Enrico Berlinguer è stata profanata. È la terza volta in meno di due mesi”. Lo riferisce Nicola Fratoianni, deputato di Alleanza Verdi Sinistra. “È chiaro che non si tratta di un gesto individuale, ma di un atto politico. Possibile che nessuno abbia fatto in modo che questo scempio non si ripetesse? Ora, perché non succeda più e i responsabili siano individuati e puniti ci aspettiamo che le autorità si attivino immediatamente. Per questo presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno”, aggiunge.


“La memoria e il testamento politico di Enrico Berlinguer – conclude Fratoianni – non potranno mai essere scalfiti, perché vivono nel cuore del popolo italiano”, conclude il leader di Si.

Per la morte di Claudio Graziano il pm indaga per istigazione al suicidio

Per la morte di Claudio Graziano il pm indaga per istigazione al suicidioRoma, 17 giu. (askanews) – Si indaga per istigazione al suicidio in relazione alla morte di Claudio Graziano, il presidente di Fincantieri trovato senza vita, questa mattina, nella sua abitazione a Roma, nel Rione Celio.


L’ipotesi di reato – si spiega a piazzale Clodio – è un atto dovuto allo scopo di svolgere tutti gli accertamenti del caso. A cominciare da quelli medico legali. Le verifiche sono coordinate dagli inquirenti della Procura di Roma ed affidate ai carabinieri.

M5s: se Von der Leyen ha rinviato report su diritti e media in Italia è finita

M5s: se Von der Leyen ha rinviato report su diritti e media in Italia è finitaRoma, 17 giu. (askanews) – “Se fosse vero sarebbe gravissimo: la presidente della Commissione Ue Von der Leyen è pronta a barattare uno dei valori fondamentali dell’Unione europea – la libertà di stampa, pilastro dello Stato di diritto – con la permanenza al potere. Aver insabbiato o rimandato la condanna all’Italia per il peggioramento della libertà di stampa sotto il governo Meloni in cambio dei suoi voti per la rielezione alla presidenza, rappresenta uno scandalo politico di proporzioni tali da porre fine alla carriera politica della signore Von der Leyen”. Lo denuncia il Movimento Cinque Stelle con una dichiarazione congiunta dei capigruppo nelle Commissioni Politiche Ue di Camera e Senato: la deputata Elisa Scutellà e il senatore Pietro Lorefice.


Il riferimento è all’articolo pubblicato da Politico.Eu nel quale si riferisce del rinvio della pubblicazione del report Ue su restrizione della libertà di stampa e dei diritti di libertà individuale nel nostro Paese che la presidente in carica della Commissione Ue ricandidata dal Ppe avrebbe determinato, per allargare il suo consenso ad un mandato bis. “La sola ipotesi di un insabbiamento del report europeo critico nei confronti di Giorgia Meloni sul fronte della libertà di stampa sarebbe di per sé gravissima ed intollerabile. Ancor di più se davvero il tutto avvenisse ad uso e consumo di un appoggio italiano alla rielezione di Ursula Von Der Leyen”. Lo dichiara la presidente M5s della commissione di Vigilanza sulla Rai Barbara Floridia.


“Vedremo – afferma.- se ci saranno smentite o risposte da parte dei soggetti citati dall’inchiesta giornalistica che ha rilanciato questo caso, ma una cosa è certa: ci aspettiamo il rigoroso rispetto della timeline di pubblicazione del rapporto. Il momento che sta vivendo l’Italia sul fronte della libertà di stampa, dal rinnovo della governance Rai fino al caso della vendita di Agi e alle leggi in discussione su questo tema, è particolarmente delicato e il contributo dell’Unione Europea e degli osservatori esterni è prezioso e non può essere inficiato da alcun tipo di ombra”.

Consiglio Ue approva il regolamento sul ripristino della natura

Consiglio Ue approva il regolamento sul ripristino della naturaBruxelles, 17 giu. (askanews) – Il Consiglio Ambiente dell’Ue ha approvato a maggioranza qualificata, oggi a Lussemburgo, il nuovo regolamento europeo sul ripristino della natura, che era stato uno dei dossier legislativi più controversi durante la marcia indietro sul Green Deal orchestrata nell’ultimo anno dal Ppe e dalla destra al Parlamento europeo.


Sconfitti alcuni dei governi di destra, con le posizioni più caratterizzate in senso anti ambientalista, che hanno votato contro: Italia, Ungheria, Svezia, Finlandia. Hanno votato contro anche l’Olanda, paese in cui la destra si prepara a governare, e la Polonia. Astenuto il Belgio, che esercita la presidenza di turno del Consiglio Ue. Importante il cambiamento di posizione dell’Austria, precedentemente contraria, che oggi ha votato a favore. Favorevole anche la Slovacchia, la cui posizione era in dubbio fino alla vigilia del voto. La doppia soglia della maggioranza qualificata in Consiglio Ue è il 55% dei paesi (almeno 15) che rappresentino almeno il 65% della popolazione. In questo caso la seconda soglia è stata raggiunta di un soffio, arrivando al 66%. Anche al Parlamento europeo, durante il voto della plenaria il 27 febbraio scorso, l’alleanza anti ambientalista del Ppe e della Destra (gruppi Ecr e Id), con una parte dei Liberali di Renew, era stata sconfitta, con 329 eurodeputati favorevoli all’accordo sul regolamento, 275 contrari e 24 astenuti. Il testo era passato grazie a una spaccatura tra i Popolari (25 favorevoli) e tra i Liberali (30 favorevoli).


Obiettivo del regolamento è garantire il ripristino degli ecosistemi degradati in tutti i Paesi dell’Ue (oggi oltre l’80% degli habitat è in cattivo stato). Inoltre, le nuovo norme mirano a contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di clima e biodiversità e migliorare la sicurezza alimentare. Il regolamento impone agli Stati membri di stabilire e attuare misure per ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marittime dell’Ue entro il 2030.


Gli Stati membri dovranno ripristinare almeno il 30% degli habitat ritenuti in cattive condizioni, così come definiti in un elenco del regolamento, entro il 2030, e poi arrivare almeno al 60% entro il 2040 e almeno al 90% entro il 2050. Gli Stati membri, inoltre, dovranno impegnarsi per prevenire un deterioramento significativo delle aree che, grazie al ripristino, hanno raggiunto buone condizioni, e delle altre aree che ospitano gli habitat terrestri e marini elencati nel regolamento.


Sono richieste anche delle misure volte a invertire il declino delle popolazioni di insetti impollinatori entro il 2030 al più tardi, per invertire la tendenza registrata negli ultimi decenni, che hanno visto una drastica riduzione dell’abbondanza e della diversità di questi insetti. Il regolamento stabilisce poi altri requisiti specifici per diversi tipi di ecosistemi, compresi terreni agricoli, foreste ed ecosistemi urbani. Gli Stati membri dovranno mettere in atto misure volte a migliorare almeno due dei tre indicatori riguardanti: 1) la popolazione di farfalle delle praterie; 2) lo stock di carbonio organico nei terreni minerali delle terre coltivate; e 3) la quota di terreni agricoli con caratteristiche paesaggistiche ad elevata diversità. Altre misure chiave del nuovo regolamento prevedono l’aumento della popolazione di uccelli forestali e la garanzia che fino alla fine del 2030 non vi sia alcuna perdita netta di spazi verdi urbani rispetto al 2021. Gli Stati membri dovranno mettere in atto anche delle misure volte a ripristinare le torbiere drenate e a contribuire a piantare almeno tre miliardi di alberi aggiuntivi nell’Ue entro il 2030. E’ rimasto l’obbligo per gli Stati membri, previsto nella proposta originaria della Commissione europea, di individuare e rimuovere le barriere artificiali al collegamento delle acque superficiali, al fine di trasformare almeno 25.000 km di corsi d’acqua in fiumi a flusso libero entro il 2030, e mantenere poi la connettività fluviale naturale ripristinata. Il regolamento obbliga gli Stati membri a pianificare in anticipo dei piani nazionali di ripristino, presentare alla Commissione, mostrando come raggiungeranno gli obiettivi. Gli Stati membri dovranno inoltre monitorare e rendicontare i propri progressi, sulla base di indicatori di biodiversità a livello dell’Ue. Nonostante la vittoria del fronte ambientalista contro il tentativo del centro destra di affossare del tutto il regolamento, dopo i durissimi attacchi del mondo agricolo il testo era stato sensibilmente indebolito nel Parlamento europeo, rispetto alla proposta originaria della Commissione, con una lunga serie di emendamenti approvati nel luglio scorso e poi confermati nell’accordo provvisorio con il Consiglio Ue. Le modifiche approvate comportano spesso deroghe o possibilità di proroghe, e soprattutto hanno sostituito diversi obiettivi obbligatori con obiettivi indicativi (con formule come gli Stati membri “dovranno mirare a”, invece che “dovranno”). Le maggiori Ong ambientaliste hanno comunque salutato molto favorevolmente il risultato del voto di oggi, definendolo “un raggio di speranza per la natura europea, le generazioni future e i mezzi di sussistenza delle comunità rurali” (Greenpeace) e “una grande vittoria per la natura, l’azione per il clima, i cittadini e il futuro dell’Europa (WWF). Non appena sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue, il regolamento entrerà in vigore e diventerà direttamente applicabile in tutti gli Stati membri. Entro il 2033, la Commissione ne esaminerà lo stato di applicazione e i suoi impatti sui settori agricolo, della pesca e forestale, nonché i suoi più ampi effetti socioeconomici.