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Ponte Stretto, società: conclusa fase informativa su espropri

Ponte Stretto, società: conclusa fase informativa su espropriRoma, 7 giu. (askanews) – Alle 13 di questa mattina si è conclusa la fase informativa presso gli sportelli espropri predisposti da Stretto di Messina nei locali messi a disposizione dalle amministrazioni comunali di Messina e Villa San Giovanni. Lo comunica la società in una nota.


L’attività degli sportelli informativi sugli espropri era stata avviata lunedì 8 aprile, consentendo a tutti gli interessati di prendere visione della documentazione relativa al Piano espropri e di formulare eventuali osservazioni. “L’iniziativa, non prevista dal quadro normativo di riferimento, ma fortemente voluta dalla società nella piena consapevolezza della dovuta attenzione nei confronti del territorio per un aspetto così importante e delicato come gli espropri – si legge in una nota -, ha dato, nei 60 giorni di attività, i seguenti risultati: allo sportello messinese allestito presso il Palacultura, sono state ricevute 503 persone; presso i locali della ex Pretura a Villa San Giovanni, sono state ricevute 118 persone”.


“Oltre 600 persone ricevute presso gli sportelli informativi è un risultato positivo – ha commentato Gioacchino Lucangeli, responsabile della Macrostruttura Espropri di Stretto di Messina -. L’obiettivo di informare i soggetti interessati agli espropri è una priorità. Lavorando in un clima fattivo e collaborativo le domande più frequenti hanno riguardato principalmente quattro categorie: informazioni sulle varie tipologie della procedura espropriativa, quali esproprio, occupazione temporanea e, in particolare, l’asservimento per pubblici servizi; criteri per la determinazione delle indennità; tempistiche sulla procedura di esproprio; osservazioni puntuali su progetto e cantierizzazione. La fase della consultazione, unitamente alle osservazioni presentate, consentirà a Stretto di Messina di perfezionare la documentazione espropriativa, con una proficua ottimizzazione delle aree interessate dalle procedure e conseguente riduzione dei soggetti coinvolti”. Lunedì 10 giugno sarà attivato il “Cassetto Virtuale”, uno strumento utilizzabile su base volontaria finalizzato a dematerializzare lo scambio delle comunicazioni tra le parti e facilitare l’accesso agli atti dei destinatari delle procedure espropriative relative alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.


I destinatari delle procedure espropriative potranno manifestare la volontà di richiederne l’attivazione e l’utilizzo attraverso un form che sarà reso disponibile sul sito della società Stretto di Messina. Sempre a partire da lunedì 10 giugno sarà attivo, a supporto di coloro che vorranno avvalersi del cassetto virtuale, un servizio di help desk informatico, contattabile dal lunedì al venerdì al numero verde 800766472 per le chiamate dall’Italia e allo 068758555 per quelle dall’estero. Il servizio è disponibile dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 16:30.

Ucraina, Salvini: Macron instabile, criminale parlare di guerra

Ucraina, Salvini: Macron instabile, criminale parlare di guerraMilano, 7 giu. (askanews) – “Se qualcuno in Italia di centrodestra preferisce la sinistra al centrodestra, e preferisce il bombarolo guerrafondaio, il pericoloso Macron, perché Macron è pericoloso e lo vedo instabile, non voglio che il mio destino sia nelle mani di un tizio instabile… Se si preferisce Macron alla Le Pen, la guerra alla pace, il centrodestra disunito a favore del centrosinistra è un problema”. Lo ha detto il segretario della Lega e vice premier Matteo Salvini, parlando con i giornalisti a Milano.


“Non parlo di Crosetto, ma le parole di Macron e del segretario generale della Nato sono assolutamente chiare: quando uno ipotizza di bombardare e uccidere in Russia, è un criminale. Perché ci avvicina alla terza guerra mondiale. Sono contento se l’intero governo italiano la pensa come me. Quindi nessun proiettile italiano per colpire in Russia e nessun militare italiano a combattere in Ucraina, se siamo d’accordo bene”.

Ue,Salvini: se boccia Ita-Lufthansa è atto ostile verso Italia

Ue,Salvini: se boccia Ita-Lufthansa è atto ostile verso ItaliaMilano, 7 giu. (askanews) – “Ho appena parlato con Giorgetti: se fosse vero che bruxelles sta aspettando il giorno dopo le elezione per  bocciare l’accordo tra Ita e lufthansa mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro in Italia e fare un favore ai francesi, sarebbe gravissimo. Da vicepresidente del consiglio e ministro dei trasporti mi aspetto che nell’arco delle prossime ore Bruxelles dica sì o no all’accordo a cui abbiamo lavorato per mesi e che salverebbe migliaia di posti di lavoro e rilanciare la nostra compagnia aerea. se per egoismo di qualcuno o pressioni burocratiche francesi qualcuno sta pensando di buttare a mare migliaia di lavoratori e condannare la compagnia di bandiera italiana a un destino incerto e di licenziamenti, sarebbe un grave attacco all’italia, un atto ostile nei confronti dell’italia e non staremo a guardare”. Lo ha detto il vice premier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini.


“La lega e il governo saranno pronti a fare qualsiasi tipo di provvedimento nei confronti dell’Ue, che in questo caso dimostrerebbe di odiare l’italia e gli italiani”.

Paolo Signorelli si autosospende da capo ufficio stampa di Lollobrigida

Paolo Signorelli si autosospende da capo ufficio stampa di LollobrigidaRoma, 7 giu. (askanews) – “Con riferimento a quanto pubblicato su alcuni organi di stampa, tengo a precisare di non ricordare la conversazione in oggetto, che sarebbe avvenuta molti anni anni fa, e che oggi mi ha colto del tutto di sorpresa. Ritengo altresì doveroso sottolineare quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire, siano i gravi contenuti di quella conversazione. In attesa di chiarire la vicenda, ho comunicato la mia autosospensione, con effetto immediato, dall’incarico di capo ufficio stampa del ministro Lollobrigida”. Così in una nota Paolo Signorelli.

Lollobrigida, Signorelli: mi autosospendo da capo ufficio stampa

Lollobrigida, Signorelli: mi autosospendo da capo ufficio stampaRoma, 7 giu. (askanews) – “Con riferimento a quanto pubblicato su alcuni organi di stampa, tengo a precisare di non ricordare la conversazione in oggetto, che sarebbe avvenuta molti anni anni fa, e che oggi mi ha colto del tutto di sorpresa. Ritengo altresì doveroso sottolineare quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire, siano i gravi contenuti di quella conversazione. In attesa di chiarire la vicenda, ho comunicato la mia autosospensione, con effetto immediato, dall’incarico di capo ufficio stampa del ministro Lollobrigida”. Così in una nota Paolo Signorelli.

Il Pd chiede la rimozione del portavoce di Lollobrigida

Il Pd chiede la rimozione del portavoce di LollobrigidaRoma, 7 giu. (askanews) – E’ bufera sulle chat, rivelate dal quotidiano La Repubblica, tra Paolo Signorelli, attuale portavoce del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, ucciso nel 2019. Il Pd chiede le dimissioni di Signorelli: “Non può restare un minuto di più al suo posto, Paolo Signorelli, il portavoce del ministro Francesco Lollobrigida. La sua cultura e il suo modo di pensare sono stati sconfitti il 25 aprile di 79 anni fa. E non diteci che le frasi incriminate sono prese da una conversazione telefonica. In questo Paese non si può dire ‘i tifosi della Roma tutti ebrei, mortacci loro’ e al suo interlocutore che parlava di ‘quell’ebreo di Gad Lerner’ ha risposto ‘cosa ha detto quel porco?’. L’antisemitismo e il neofascismo non possono avere a che fare con la nostra Repubblica antifascista”, attacca Sandro Ruotolo, responsabile informazione e cultura del Partito Democratico.


Gli fanno eco i senatori dem Walter Verini e Cecilia D’Elia: “Leggiamo sconcertati frasi e parole vergognosamente deliranti del portavoce del Ministro Lollobrigida, Signorelli, in una conversazione – riportata da Repubblica – con l’estremista nero e trafficante di droga Piscitelli (“Diabolik”) assassinato cinque anni fa. Una conversazione di poco tempo prima dell’omicidio, piena di insulti razzisti, tributi a terroristi neri stragisti, soddisfazione per assoluzioni di noti e pericolosi malavitosi, attacchi antisemiti a giornalisti come Gad Lerner, alla religione cattolica. Di omaggi a riti pagani ( “fascisti e nazisti sono pagani”). Una conversazione sconvolgente, con intrecci di estremismo nero e criminalità organizzata. E questo, dopo aver lavorato con simili funzioni per altri esponenti di Fratelli d’Italia, è da un anno il portavoce di un Ministro della Repubblica, che ha giurato sulla Costituzione. Non ci sono parole: solo atti da compiere, per incompatibilità assoluta con i valori contenuti nella Carta e per quelli della convivenza civile e democratica. Deve esserci un limite ai deliri neofascisti e antisemiti, anche e soprattutto per ministri e collaboratori del Governo Meloni”. Anche il senatore dem e tesoriere del partito, Michele Fina, sostien che “il portavoce del ministro Lollobrigida, Paolo Signorelli, si deve dimettere, su ciò non vi è dubbio. I contenuti deliranti delle sue chat contengono, tra l’altro, elementi degni dell’attenzione dei magistrati. Ma ciò che più colpisce è quanto sia profondo e radicato il virus del fascismo in Fdi, in moltissimi suoi esponenti di punta. Ieri stigmatizzavamo l’emissione di un francobollo celebrativo per un repubblichino, oggi abbiamo l’ennesima prova del fatto che la fiamma arde in Fdi in piena continuità con il movimento sociale. Alla luce di ciò che stiamo vivendo è chiaro che il premierato non risponde all’esigenza di rendere il Paese più agile ma di consegnare il potere ad un uomo o donna forti, nella migliore tradizione degli amanti dell’autoritarismo, del fascismo in primis. Una maggioranza il cui partito portante è interessato da simili fenomeni è un problema per il Paese e per la democrazia. Un grosso problema con cui la maggioranza e soprattutto Fdi devono fare i conti”.


Per Enza Rando, responsabile Legalità della segreteria nazionale del Partito Democratico, sono “gravissime le ricostruzioni dei dialoghi tra il portavoce del Ministro Lollobrigida, Signorelli, ed il criminale Piacitelli, noto come Diabolik, ucciso cinque anni fa. Frasi violente, esaltazione del fascismo e del nazismo, affermazioni antisemite contro il giornalista Lerner. Non si possono chiudere gli occhi davanti a parole che intrecciano malavita ed estremismo neofascista. Un episodio che dovrebbe avere come esito il passo indietro del portavoce del Ministro fedelissimo di Giorgia Meloni. Davvero Lollobrigida non ha nulla da dire?”. “Le frasi rese note oggi del portavoce del Ministro Lollobrigida Paolo Signorelli, pronunciate chattando con il conclamato malavitoso Fabrizio Piscitelli detto Diabolik, grondano odio antisemita da tutti i pori. Sono indecenti, e rivoltanti. Gli stessi aggettivi vanno utilizzati per la decisione di dedicare un francobollo commemorativo, in circolazione da questa mattina, a Italo Foschi, uno tra i più truci esponenti dello squadrismo romano, organizzatore seriale di pestaggi e bastonature, e in seguito, durante la Repubblica Sociale per cui svolse alti incarichi, persecutore di ebrei. Sono passate oltre 24 ore dalla denuncia di questa delirante scelta, che è politica più che filatelica, e non un esponente del governo ha fatto quello che serviva: chiedere scusa per questo basso uso delle istituzioni e annunciare la sospensione immediata della distribuzione del francobollo-vergogna”, dichiarano in una nota i senatori del Pd Dario Parrini e Francesco Verducci. “Finalmente abbiamo capito come sono stati spesi i due milioni di euro per lo staff che Giorgia Meloni ha regalato al cognato Lollobrigida mentre la sanità veniva tagliata e il salario minimo cancellato: per assumere profumatamente gli amici e reclutare l’ultra destra fascista romana; quella quindi legata a doppio filo alla malavita, all’eversione, al terrorismo, all’antisemitismo. Questo non è spoil sistem ma contaminazione fascista delle istituzioni”, sottolinea il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi

Urso: io commissario Ue? Non mollo il mio lavoro a metà

Urso: io commissario Ue? Non mollo il mio lavoro a metàRoma, 7 giu. (askanews) – “Credo che il lavoro che stiamo facendo in Italia sia estremamente importante. Finalmente abbiamo una politica industriale, abbiamo ripreso in mano le sorti del sistema produttivo italiano nella siderurgia, nell’auto, nell’elettrodomestico ed è assolutamente fondamentale completare questo lavoro”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, a margine di una conferenza stampa a Vittorio Veneto rispondendo sulle indiscrezioni che lo darebbero come come possibile commissario europeo.


“Il Paese ha altre personalità che saranno sicuramente più adeguate del sottoscritto – ha aggiunto – io certo non posso mollare quello che faccio, non ho mai lasciato a metà il lavoro e ora siamo ancora a metà dell’opera. Ho bisogno di completare la legislatura, altri tre anni e mezzo, per dare al nostro Paese finalmente una chiara politica industriale e produttiva che punti sulle imprese, che consenta alle imprese di creare sviluppo e occupazione come si stanno creando in questi mesi in Italia, che è il Paese che cresce di più sia in Pil che in occupazione e col più basso tasso di inflazione tra i grandi Paesi industriali europei. Per la prima volta stiamo facendo meglio di Francia e Germania”.

Biden: su Rafah Netanyahu mi ha ascoltato

Biden: su Rafah Netanyahu mi ha ascoltatoRoma, 7 giu. (askanews) – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ascoltato gli avvertimenti della Casa Bianca e ridimensionato la prevista operazione a Rafah: lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, intervistato da Abc News. “Penso che mi abbia ascoltato. Avrebbero invaso tutta Rafah, con tutte le forze disponibili, e non lo hanno fatto”, ha osservato Biden. Quanto al piano di pace proposto dalla Casa Bianca, Biden ritiene che Netanyahu abbia intenzione di accettarlo: “Ha detto pubblicamente che è favorevole, i nostri amici europei ci stanno lavorando, dobbiamo avere un cessate il fuoco”.


Inoltre, ha sottolineato Biden, il piano di pace – che deve avere il via libera anche di Hamas – è sostenuto anche dalla maggior parte del mondo arabo: “Vedremo, siamo in un periodo molto difficile”.

BNL Italy Major Premier Padel, presentata a Roma la terza edizione

BNL Italy Major Premier Padel, presentata a Roma la terza edizioneRoma, 7 giu. (askanews) – Dopo il grande successo di Doha, le più forti giocatrici e i più forti giocatori del mondo sono pronti a sbarcare in Italia per la terza edizione del BNL Italy Major Premier Padel: dal 17 al 23 giugno, al Foro Italico – uno dei luoghi più iconici dello sport italiano – ci saranno in palio 2mila punti nel ranking Fip per le vincitrici e i vincitori in un evento che lo scorso anno portò 25mila persone sulle tribune dello storico impianto della Capitale.


Nel 2023, tra l’altro, il BNL Italy Major Premier Padel segnò una svolta – si legge in una nota – nel circuito professionistico governato dalla FIP: fu infatti il primo evento in modalità ‘combined’, con un tabellone maschile e uno femminile, con il successo di Arturo Coello e Agustin Tapia tra gli uomini, di Gemma Triay e Marta Ortega tra le donne. Una formula, questa, poi confermata in tutti gli altri tornei del mondo. “Tutti i giocatori definiscono il torneo di Roma come ‘il più bello del mondo’ – ha spiegato il presidente della FIP Luigi Carraro nella conferenza stampa di presentazione – Vorrei ringraziare innanzitutto per la presenza a questo incontro il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida per l’attenzione particolare che pone verso il padel e lo sport in generale. Poi, ringrazio il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi e l’amministratore delegato di Sport e Salute Diego Nepi Molineris per aver creduto nel progetto: senza di loro, forse a Roma non ci sarebbe stato questo Major. Come tutti sanno – ha proseguito Carraro – Premier Padel è un circuito che ha permesso a questo sport di fare il salto in avanti, diventando importante e globale. Durante l’Assemblea generale FIP, inoltre, abbiamo presentato il primo World Padel Report, dove emerge un dato, e cioè che l’Italia è al secondo posto nel mondo per numero di campi e praticanti, un elemento che sarà cruciale nella ulteriore crescita della disciplina in questo Paese. Roma Capitale ha creduto in questo torneo e ha voluto che questa fosse una delle quattro città al mondo a ospitare un Major e oggi possiamo dire che l’Italia avrà per sempre uno dei primi quattro grandi tornei del mondo. E possiamo considerare Roma come una delle grandi capitali del padel mondiale”.


Le giocatrici e i giocatori amano Roma: “Quando sono qui ci regalano e si regalano emozioni uniche – ha proseguito Carraro – Ricorderete Paquito Navarro che dopo aver perso la finale 2022 si mise a cantare con il pubblico ‘Paquito is on fire’ sulle note di ‘Freed from desire’, diventato uno degli inni del padel. Ci saranno le più forti e i più forti, e ci saranno anche alcune wild card italiane che potranno mettersi in mostra”. Nel tabellone maschile, saranno Giulio Graziotti e Flavio Abbate, Marco Cassetta e Dylan Demian Cuello, Lorenzo Di Giovanni e Riccardo Sinicropi, Simone Cremona e Nuno Deus; nel tabellone femminile, Valentina Tommasi e Marianela Montesi, Martina Parmigiani ed Erika Zanchetta. “Il BNL Italy Major Premier Padel di Roma rappresenta uno dei momenti più importanti della stagione e non solo dal punto di vista tecnico, perché nello splendido site del Foro Italico tutto diventa unico e irripetibile – ancora Carraro – Penso allo spettacolo del Centrale, vero e proprio tempio della racchetta, o all’emozione dei grandi giocatori nello scendere in campo sul campo Nicola Pietrangeli, acclamati da un pubblico unico per entusiasmo e passione. Roma è il padel e il padel è Roma: ce lo hanno insegnato le prime due edizioni del Major”. Alla conferenza stampa di presentazione è intervenuto anche Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. Che non ha nascosto la sua passione per il padel e ha raccontato un importante aneddoto. “Mercoledì ero alla festa dell’Arma dei Carabinieri che quest’anno compie 210 anni e ho avuto una piacevole conversazione con lo sceicco Khalifa bin Hamad bin Khalifa Al Thani, ministro dell’Interno del Qatar, Paese tra i più importanti e rappresentativi del mondo del padel”, le sue parole. “Con lui si è parlato di molte cose, affrontando anche temi relativi ai nostri incarichi e a un certo punto abbiamo parlato di padel, sport che piace a entrambi, e la chiacchierata si è riempita di entusiasmo. Da come padroneggia l’argomento e ne parla ho capito che ha una autentica passione personale per questo sport. Mi ha ribadito l’impegno che il suo Paese, un Paese importantissimo, sta mettendo nel padel e nello sviluppo dello sport in genere”. Il ministro ha elogiato anche la governance del padel internazionale. “Il padel ha avuto la fortuna di incontrare una persona particolarmente empatica, di grande e spiccata intelligenza come Luigi Carraro, che ha avuto il pregio di rappresentarsi sempre con grandissima umiltà, creando le condizioni definitive per l’espansione del padel a livello mondiale”.


“Quando abbiamo deciso di scommettere sul padel lo abbiamo fatto guardando oltre”, ha rivelato Diego Nepi, Amministratore Delegato di Sport e Salute. “Quello di Roma, in tre anni, è diventato uno dei 4 maggiori tornei di padel al mondo (con Doha, Parigi e Acapulco). Milano ha consolidato il suo appeal e quest’anno Genova ospiterà un P2. È questa l’idea che muove Sport e Salute quando decide di scommettere su un evento: non la cronaca dell’evento in sé che si esaurisce con la proclamazione dei vincitori ma l’evento stesso che si consacra. Il Foro Italico come un set cinematografico si è plasmato in pochi giorni passando dal rosso del tennis al blu del padel, adattandosi alle esigenze dell’evento ma non perdendo mai la sua natura: mutevole ma immortale”. Alessandro Onorato – Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale – ha puntato i riflettori sul feeling che lega la città eterna ai grandi eventi sportivi. “Roma”, ha ribadito, “è la capitale del padel, è la città dove si gioca di più in Italia con oltre 350 mila praticanti su 1487 campi in 399 strutture, numeri che ogni mese aumentano sempre più. Il BNL Italy Major Premier Padel, per il terzo anno consecutivo nella Capitale, è un evento in continua crescita che dà prestigio a Roma e contribuisce all’espansione di un movimento che è diventato un fenomeno sociale oltre che sportivo. Sarà uno spettacolo vedere i colpi delle campionesse e dei campioni in un torneo internazionale che rende più prezioso il calendario già fitto dei grandi eventi di Roma”.


Oltre al ministro Lollobrigida, in rappresentanza del governo era presente Flavio Siniscalchi, Capo del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “È un onore essere qui oggi”, ha confessato, “e portarvi i saluti del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Il Premier Padel rappresenta un importante punto di riferimento e l’edizione 2024 accresce la sua rilevanza anche tenuto conto del recente inserimento dello Sport nella nostra Carta Costituzionale, a riconoscimento del valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva”.

Ultima piazza per Salvini-Vannacci: attacco a Lagarde e appello al voto

Ultima piazza per Salvini-Vannacci: attacco a Lagarde e appello al votoRoma, 6 giu. (askanews) – Dopo Ursula Von der Leyen e Macron, tocca a Christine Lagarde. Nel giorno del tanto atteso taglio dei tassi, Matteo Salvini, dal palco del comizio di chiusura della campagna elettorale a Roma, sceglie di colpire forte la presidente della Bce che “non potrà più essere libera di portare povertà e miseria in giro per l’Europa”.


“La Bce – attacca il vicepremier – ha scherzato coi risparmi, coi mutui, con gli stipendi, con la vita degli italiani: dovrà tornare a rispondere delle sue azioni ai popoli europei”. È l’unica novità di un discorso che segue sostanzialmente il copione delle manifestazioni che hanno preceduto quella nella capitale. Con il tema della pace preponderante: immancabile l’attacco al “guerrafondaio” Macron che viene invitato da Salvini a mettersi “l’elmetto, andare in guerra senza rompere le palle ai nostri giovani”. Il tema della pace – come già successo a Milano e a Bari – caratterizza anche la colonna sonora che, fa notare qualcuno, assomiglia più a quella di una festa dell’unità: Bon Dylan (Blowin’ in the wind), John Lennon (Give peace a chance) ma soprattutto Generale, in onore di Roberto Vannacci, anche se né lui né la Lega c’entrano molto con la canzone di Francesco De Gregori. Tra i militanti che occupano a metà piazza Santi apostoli, sotto quella che fu la sede dell’Ulivo, nessuno conosce il testo.


Tutti però riconoscono e omaggiano il generale campione d’incassi con il suo libro ‘Il coraggio vince’. Vannacci sale sul palco dopo il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari e il ministro dell’Istruzione Valditara. E dopo essersi generosamente concesso ai giornalisti osservando che “Putin non è peggio di Stalin” e che quindi “vale la pena negoziare la pace”. Dal palco attacca: “Questa Europa non ci piace più, è un’Europa più triste e insicura” e insiste a chiedere tra gli applausi di “votare con una Decima sul simbolo della Lega”. “Scegliere un generale è il regalo più grande che la Lega possa fare al popolo italiano”, lo omaggia Salvini accolto sul palco dal coro “un capitano c’è solo un capitano”. Si mostra fiducioso sul risultato della Lega che sarà lontanissimo dal 34% delle europee del 2019 ma secondo il ministro dei Trasporti in ripresa rispetto a qualche previsione catastrofica che lo dava sotto alla percentuale delle politiche: “Non si può parlare di sondaggi perché è vietato ma posso dirvi che in questi giorni e in queste ore la Lega è il partito che sta crescendo più di tutti in Italia. La grande sorpresa di queste elezioni sarà la Lega. Con tanti saluti a Gufi e menagrami”. A cui Salvini si rivolge anche assicurando che “questo governo andrà avanti fino al 2027” e “anche oltre se Schlein resta segretaria del Pd, una garanzia per l’Italia e per il centrodestra”.


Il comizio si chiude con un appello al voto: “Dopo 50 anni per la prima volta il centrodestra unito può essere maggioranza a Bruxelles” quindi guai a chi non vota: “Chi non vota è complice”, ammonisce: “L’8 e il 9 giugno sarà la festa di liberazione dei popoli europei”.