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Oggi l’interrogatorio di Toti in caserma

Oggi l’interrogatorio di Toti in casermaGenova , 23 mag. (askanews) – È iniziato nella caserma della Guardia di Finanza di Molo Giano, all’interno del porto di Genova, l’interrogatorio del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, agli arresti domiciliari da due settimane con l’accusa di corruzione nell’ambito della maxi inchiesta della Procura di Genova.


Il governatore ligure ha raggiunto la caserma intorno alle 10 e 45 entrando dal varco di Levante. L’area portuale non è accessibile ai cronisti, che si sono radunati davanti al varco Molo Giano.

Strage di Capaci, Mattarella: la mafia si può sconfiggere

Strage di Capaci, Mattarella: la mafia si può sconfiggereRoma, 23 mag. (askanews) – “Come sostenevano Falcone e Borsellino, la Repubblica ha dimostrato che la mafia può essere sconfitta e che è destinata a finire. L’impegno nel combatterla non viene mai meno”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 32° anniversario della strage di Capaci.


“I tentativi di inquinamento della società civile, le intimidazioni nei confronti degli operatori economici, sono sempre in agguato. La Giornata della legalità che si celebra vuole essere il segno di una responsabilità comune. È necessario tenere alta la vigilanza. Gli anticorpi istituzionali, la mobilitazione sociale per impedire che le organizzazioni mafiose trovino sponde in aree grigie e compiacenti, non possono essere indeboliti”, sottolinea il Capo dello Stato. “L’eredità di Falcone e Borsellino è un patrimonio vivo che appartiene all’intera comunità nazionale. Portare avanti la loro opera vuol dire lavorare per una società migliore”, conclude.

In Nigeria la mostra di Ballarin sull’antico popolo degli Yorubas

In Nigeria la mostra di Ballarin sull’antico popolo degli YorubasRoma, 23 mag. (askanews) – Si aprirà martedì 4 giugno ad Abuja, in Nigeria, la nuova personale di Luigi Ballarin, “Human and spiritual wealth of Yorubas”, visitabile sino al 7 giugno 2024 presso la Gallery Fraser Suite Hotel Abuja. La mostra, organizzata in occasione dei festeggiamenti per la Festa della Repubblica, propone un ponte “artistico” tra cultura europea mediterranea e quella Yoruba, antico e ricco gruppo etno-linguistico di circa 40 milioni di persone oggi diffuso principalmente nell’Africa occidentale.


Con questa mostra, Ballarin utilizza la potenza espressiva dell’arte in modo sincero, introspettivo, unificante e accattivante. Il risultato è che ogni figura, ogni pennellata e ogni colore si riflettono sulla tela con coraggio, quasi come se fossero vivi. “Luigi Ballarin continua a esaltare conoscenze, esperienze ed insegnamenti, un bagaglio acquisito unendo Europa e Africa – ha detto il curatore Beste Gürsu – lo fa dimostrando grande ammirazione per la giustizia sociale e per i dialoghi culturali, come la sua vita e ogni aspetto della sua arte ci ricordano costantemente. Il suo operato trascende ciò che spesso è misterioso e occasionalmente ripetitiva apparenza del mondo, approfondendone la reale essenza. All’interno di questa ricchezza culturale, produce opere originali e intense, lavorando sempre con un atteggiamento appassionato, determinato, onesto, coraggioso, leale e nobile”.


“L’esposizione del Maestro Luigi Ballarin mette in mostra un’accattivante esplorazione della ricchezza umana e culturale del popolo Yoruba nel contesto della società ricca e multietnica della Nigeria – ha dichiarato Stefano De Leo, Ambasciatore d’Italia ad Abuja – attraverso le sue opere d’arte, Ballarin approfondisce il ricco patrimonio, le tradizioni e i simboli della cultura Yoruba, offrendo agli spettatori uno sguardo sull’essenza di questa vivace comunità africana. Con un uso magistrale del colore, della consistenza e della forma, Ballarin dà vita allo spirito e la diversità di questo popolo, evidenziando il loro profondo legame con storia, credenze e costumi. Ogni dipinto è una narrazione visiva che celebra la bellezza, la resilienza e la creatività della cultura yoruba, invitando il pubblico a farlo apprezzare e interagire con gli aspetti sfaccettati di questa antica civiltà”.

Confindustria, Orsini eletto presidente con 93% gradimenti

Confindustria, Orsini eletto presidente con 93% gradimentiRoma, 23 mag. (askanews) – Emanuele Orsini è il nuovo presidente di Confindustria. Ad eleggere il successore di Carlo Bonomi è stata l’assemblea dei delegati. Orsini, secondo quanto si apprende, ha incassato il 93% delle preferenze con 789 voti favorevoli, 4 contrari e 55 schede bianche. Presenti alla votazione 848 industriali su 865 aventi diritto di voto.


Resterà in carica per il quadriennio 2024-2028 ed è il trentaduesimo presidente dell’associazione di viale dell’Astronomia. Nella squadra sono dieci i vicepresidenti elettivi che affiancheranno Orsini, di cui tre confermati: Francesco De Santis, che continuerà il suo impegno su Ricerca e Sviluppo; Maurizio Marchesini che, dopo aver seguito le Filiere e le Medie Imprese, avrà la delega su Lavoro e Relazioni industriali e Stefan Pan, che proseguirà il lavoro svolto in Europa negli scorsi quattro anni in veste di Delegato del Presidente, con la vice presidenza per l’Unione europea e il Rapporto con le Confindustrie europee. Gli altri componenti elettivi della squadra di presidenza sono: Lucia Aleotti, a cui andrà la vice presidenza per il Centro Studi, snodo cruciale nella definizione delle strategie di politica economica; Angelo Camilli, a cui Orsini passerà il testimone su Credito, Finanza e Fisco; Barbara Cimmino che seguirà l’Export e l’Attrazione degli investimenti.


A Vincenzo Marinese sarà affidata la responsabilità dell’Organizzazione e dei Rapporti con i territori e le categorie, mentre Natale Mazzuca avrà la delega alle Politiche Strategiche e allo Sviluppo del Mezzogiorno. A Marco Nocivelli verrà attribuita la nuova delega sulle Politiche industriali e Made in Italy, mentre Lara Ponti si occuperà di Transizione Ambientale e obiettivi Esg, temi centrali nell’agenda di Confindustria. Completeranno la squadra di Presidenza i tre Vice Presidenti di diritto, Giovanni Baroni, Presidente della Piccola Industria, Riccardo Di Stefano, Presidente dei Giovani Imprenditori e Annalisa Sassi, Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali. Il presidente designato manterrà per sé la responsabilità su alcuni grandi capitoli strategici: Transizione Digitale, Cultura d’Impresa e Certezza del diritto.


Il nuovo board di Confindustria sarà coadiuvato da cinque delegati del presidente: Leopoldo Destro ai Trasporti, alla Logistica e all’Industria del Turismo e Riccardo Di Stefano, al quale sarà affidata la delega all’Education. Giorgio Marsiaj si occuperà di Space Economy, ad Aurelio Regina andrà la delega all’Energia, mentre Mario Zanetti seguirà l’Economia del Mare. Infine, la squadra 2024-2028, su richiesta del presidente designato, si avvarrà anche del contributo di tre Special Advisor: Antonio Gozzi con delega all’Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività, Gianfelice Rocca per le Life Sciences e Alberto Tripi per l’Intelligenza Artificiale.


Mlp

Cinema, si gira Cortina Express: De Sica torna sulla neve a Natale

Cinema, si gira Cortina Express: De Sica torna sulla neve a NataleRoma, 23 mag. (askanews) – Sono in corso le riprese di Cortina Express di Eros Puglielli. Nel cast del film, le cui riprese avranno una durata di sei settimane e si svolgeranno tra Cortina D’Ampezzo e Roma, ci sono Christian De Sica, Lillo Petrolo, Isabella Ferrari, Paolo Calabresi, Ernesto D’argenio, Francesco Bruni e Beatrice Modica.


Il film è una produzione Be Water Film, in associazione con Medusa Film, in collaborazione con Prime Video e uscirà nelle sale a Natale, distribuito da Medusa Film. Durante le feste di Natale, le strade e le piste di Cortina si popolano dei personaggi più diversi, riuniti tra le incantevoli montagne ampezzane innevate per divertirsi, ma non solo. Tra di loro, incontriamo Lucio De Roberti, un irresistibile viveur che tenta di salvare il nipote da un matrimonio disastroso; Dino Doni, una stella musicale ormai spenta, alla ricerca di riscatto e soprattutto dell’amore di sua figlia; e Patrizia Giordano, una vulcanica discografica alle prese con il rischio di fallimento e un marito un po’ ignavo. Insieme a loro, molti altri personaggi, ognuno involontariamente legato al destino degli altri in situazioni esilaranti, cercano il proprio lieto fine.

Mfe: nel I trimestre balzo dell’utile (+66,5%), confermati obiettivi 2024

Mfe: nel I trimestre balzo dell’utile (+66,5%), confermati obiettivi 2024Milano, 23 mag. (askanews) – Mfe, MediaforEurope, nel primo trimestre del 2024 ha registrato un balzo dell’utile a 16,8 milioni di euro, il 66,5% in più rispetto ai 10,1 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi netti consolidati sono saliti a 699,8 milioni di euro rispetto ai 646,6 milioni del primo trimestre 2023, una crescita dell’8,2%. Il gruppo spiega che “nei primi tre mesi dell’esercizio, in un contesto economico e geopolitico internazionale ancora estremamente instabile, ha registrato una forte spinta nella raccolta pubblicitaria soprattutto in Italia, consolidando la tendenza più che positiva dell’ultima parte del 2023. Segnali di miglioramento anche in Spagna, dove prosegue il processo di forte rinnovamento dell’offerta televisiva e digital avviato lo scorso anno. La crescita dei ricavi pubblicitari, frutto di un deciso cambio di passo nella linea editoriale, ha nettamente superato le stime iniziali ed ha contribuito al conseguimento nel trimestre di margini economici consolidati (risultato operativo e risultato netto) superiori a quelli registrati nell’omologo periodo precedente”.


I ricavi pubblicitari lordi nei primi tre mesi dell’anno sono saliti del 6,3% a 669,4 milioni di euro rispetto ai 629,5 milioni dei primi tre mesi 2023. Gli altri ricavi sono saliti a 111,8 milioni di euro (93,4 milioni nello stesso periodo del precedente esercizio), anche per il contributo derivante dal consolidamento integrale di Mediamond da inizio 2024. Il risultato operativo (Ebit) di gruppo è pari a 23,5 milioni di euro, +21,8% rispetto ai 19,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2023. La generazione di cassa caratteristica (Free Cash Flow) è cresciuta in modo sensibile del 34% a 213 milioni di euro, rispetto ai 158,9 milioni di euro dello stesso periodo del 2023. A tal proposito la nota diffusa dal gruppo spiega che essendosi mantenuta “decisamente positiva”, ha determinato “un ulteriore riduzione dell’indebitamento finanziario netto consolidato rispetto al 31 dicembre 2023”. La pubblicità gruppo nel progressivo dei primi 4 mesi del 2024 ha continuato a crescere segnando un +7,1%. Dalle prime indicazioni, tale andamento sembra perdurare, con modeste variazioni, anche nei primi 5 mesi dell’anno, spiega.


In seguito a questi risultati registrati nei primi mesi dell’anno, il gruppo media guidato dal ceo Pier Silvio Berlusconi, ha confermato tutte le “guidance” sugli obiettivi di fine anno “precedentemente date sulla base delle evidenze e delle proiezioni attualmente disponibili”. Nella nota diffusa sui risultati del primo trimestre, il gruppo ha confermato l’obiettivo di “mantenere su base annua un risultato operativo, un risultato netto e una generazione di cassa (Free Cash Flow) consolidati decisamente positivi, la cui entità in rapporto ai risultati conseguiti nel 2023 dipenderà principalmente dal livello della raccolta pubblicitaria sui mezzi propri gestiti nella seconda parte dell’anno”. Quanto alla partecipazione in P7S1 (ProsiebenSat), come azionista di lungo periodo, Mfe ribadisce il “costante presidio del proprio investimento”, affermando di attendere per l’esercizio in corso un miglioramento dei risultati economici, della generazione di cassa e dell’indebitamento rispetto al 2023.

Capaci,Mattarella; mafia si può sconfiggere, tenere guardia alta

Capaci,Mattarella; mafia si può sconfiggere, tenere guardia altaRoma, 23 mag. (askanews) – “Come sostenevano Falcone e Borsellino, la Repubblica ha dimostrato che la mafia può essere sconfitta e che è destinata a finire. L’impegno nel combatterla non viene mai meno”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 32° anniversario della strage di Capaci.


“I tentativi di inquinamento della società civile, le intimidazioni nei confronti degli operatori economici, sono sempre in agguato. La Giornata della legalità che si celebra vuole essere il segno di una responsabilità comune. È necessario tenere alta la vigilanza. Gli anticorpi istituzionali, la mobilitazione sociale per impedire che le organizzazioni mafiose trovino sponde in aree grigie e compiacenti, non possono essere indeboliti”, sottolinea il Capo dello Stato. “L’eredità di Falcone e Borsellino è un patrimonio vivo che appartiene all’intera comunità nazionale. Portare avanti la loro opera vuol dire lavorare per una società migliore”, conclude.

Calcio, Atalanta-Bayer 3-0: Lookman regala l’Europa League alla Dea

Calcio, Atalanta-Bayer 3-0: Lookman regala l’Europa League alla DeaRoma, 22 mag. (askanews) – Una Dea bellissima ne segna tre all’imbattibile Bayer Leverkusen (51 partite senza sconfitte in stagione) e conquista l’Europa League in una notte magica. Mattatore Ademola Olajade Lookman che segna tre gol, si porta a casa il pallone e porta a Bergamo una coppa bellissima, agognata e soprattutto meritata. Grande avvio dei nerazzurri, dopo 12′ Lookman sfugge al controllo di Palacios e insacca a porta vuota su un cross teso di Zappacosta da destra. Al 26′ l’attaccante nigeriano raddoppia con una meraviglia: parte dal limite dell’area, tunnel su Xhaka saltato secco e destro a giro all’angolino. Grimaldo ha una chance enorme per riaprirla quasi subito, ma il pallonetto su Musso che era uscito malissimo non gli riesce. Nella ripresa è solo Atalanta. Al 49′ palla recuperata a centrocampo da Koopmeiners su Wirtz, con caparbietà, e ripartenza immediata. Alla fine Lookman arriva al cross teso in mezzo da sinistra, De Ketelaere davanti alla porta è anticipato di un soffio da Hincapie, in angolo. Al 75′ è 3-0: proprio quando l’Atalanta sembrava soffrire, ecco la ripartenza perfetta, con l’uomo che dava l’impressione di poter accendere la scintilla in qualsiasi momento. Scamacca lo innesca, Lookman salta Tapsoba con un doppio passo e poi, appena dentro l’area scarica un sinistro a incrociare fortissimo. Lookman è il secondo giocatore nella storia della Coppa UEFA/Europa League a segnare una tripletta in una finale, dopo Josef Heynckes del Borussia Mönchengladbach contro il Twente nel 1975. Finisce 3-0, Bergamo va in paradiso.

Meloni stoppa redditometro,Tajani e Salvini in coro: “merito nostro”

Meloni stoppa redditometro,Tajani e Salvini in coro: “merito nostro”Roma, 22 mag. (askanews) – Al termine di una nuova giornata di polemiche e di “pressing” da parte degli alleati, Giorgia Meloni convoca a Palazzo Chigi il vice ministro Maurizio Leo e “ritira” il decreto che ripristinava il redditometro.


Questa mattina, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, Leo aveva provato a difendere il provvedimento, su cui ieri erano insorte la Lega e Forza Italia. Il vice ministro di Fdi (che era atteso venerdì in Consiglio dei ministri per spiegare la ratio della decisione) assicurava che il ritorno “era un atto dovuto” ma che nella nuova versione si trattava di uno strumento “diverso, che viene incontro ai contribuenti onesti”. La stessa Meloni, sui social, garantiva che “nessun ‘Grande Fratello fiscale’ sarà introdotto da questo Governo”. Parole che però non sono bastate a placare gli altri partiti del centrodestra. “Il Redditometro spero sia un passato che non torna”, ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e vice premier Matteo Salvini, mentre l’altro vice Antonio Tajani andava oltre: “Il redditometro è uno strumento obsoleto, che genera solo contenziosi, non risolve i problemi della lotta all’evasione fiscale, è in contrasto con la filosofia della riforma fiscale, quella di un fisco amico e non oppressore. Quindi in Consiglio dei ministri chiederò di revocare questo provvedimento: presenterò una proposta per abolirlo”.


Una situazione di tensione difficilmente sostenibile fino al Cdm di venerdì mattina. Per questo, nel pomeriggio, la premier ha convocato nel suo ufficio Leo per un confronto faccia a faccia. Al termine l’annuncio è arrivato con un video su Instagram. “Nessun Grande Fratello Fiscale – ha ribadito Meloni nel video – sarà mai introdotto da Fratelli d’Italia, dal centrodestra, da questo governo. Noi siamo sempre stati contrari a meccanismi invasivi come il redditometro, applicati a persone oneste e la nostra posizione non è cambiata. Abbiamo ereditato una situazione però molto pericolosa nella quale non c’è alcun limite al potere discrezionale dell’amministrazione finanziaria di contestare incongruenze tra il tenore di vita e il reddito dichiarato. Da qui la necessità di emanare un decreto ministeriale che prevedesse precise garanzie per i contribuenti. Quel decreto ha però prodotto diverse polemiche. Allora oggi ho incontrato il viceministro Leo. Ci siamo confrontati sui contenuti del decreto che era stato predisposto dagli uffici del ministero dell’Economia e delle Finanze e siamo giunti alla conclusione che sia meglio sospendere questo decreto in attesa di ulteriori approfondimenti perché il nostro obiettivo è e rimane quello di contrastare la grande evasione e il fenomeno inaccettabile ad esempio di chi si finge nullatenente ma gira con il suv o va in vacanza con lo yacht senza però per questo vessare con norme invasive le persone comuni”. Adesso, spiegano fonti di governo, viene “differita l’attività applicativa del decreto” e ci sarà un “successivo provvedimento normativo di revisione dell’istituto”.


Esultano Tajani e Salvini che rivendicano il successo della loro battaglia. “Sono molto soddisfatto – afferma il ministro degli Esteri – per la decisione di Giorgia Meloni di aver accolto la nostra proposta di bloccare il redditometro”. “Bene – per il leader del Carroccio – che il governo, come auspicato con grande chiarezza dalla Lega, abbia deciso di stoppare il grande fratello fiscale. Avanti con il buonsenso”. Resta, per la presidente del Consiglio, l’irritazione per un ‘pasticcio’ a poche settimane dalle elezioni europee.

Fed: tassi alti più a lungo del previsto, inflazione delude

Fed: tassi alti più a lungo del previsto, inflazione deludeRoma, 22 mag. (askanews) – I dati recenti sull’inflazione Usa “non hanno accresciuto la fiducia nei progressi verso il 2% e, di conseguenza, hanno indicato che il processo di disinflazione probabilmente richiederà più tempo di quanto si pensasse in precedenza”. E’ quanto si legge nei verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve del 30 aprile e 1 maggio scorsi, che ha deciso all’unanimità dei partecipanti il mantenimento dei tassi di riferimento nella forchetta tra 5,25 e 5,5%. I responsabili della politica monetaria Usa “hanno discusso del mantenimento dell’attuale politica restrittiva per un periodo più lungo qualora l’inflazione non mostrasse segni di movimento sostenibile verso il 2%” si legge nei verbali. Inoltre “vari partecipanti hanno menzionato la volontà di inasprire ulteriormente la politica qualora i rischi di inflazione si materializzassero in modo tale da rendere opportuna tale azione”.


Bea