Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Altroconsumo presenta “Sceglilo Sfuso o Riciclabile”

Altroconsumo presenta “Sceglilo Sfuso o Riciclabile”Roma, 22 mag. (askanews) – Altroconsumo presenta “Sceglilo Sfuso o Riciclabile”, progetto che ha l’obiettivo di promuovere l’informazione e la formazione dei consumatori e sensibilizzarli rispetto alla riduzione degli imballaggi attraverso il riutilizzo, il riciclo, la semplicità di smaltimento e la comprensione delle etichette, finanziato dal MIMIT. D.M. 6/5/2022 art. 5.


Sono infatti 80 milioni le tonnellate di rifiuti da imballaggi prodotti in Europa ogni anno, circa 177,2 kg di rifiuti per abitante dell’UE in media. Inoltre, un’indagine condotta sugli imballaggi alimentari di 11 paesi europei ha identificato la gestione dei rifiuti come una delle aree in cui i consumatori sembrano essere più motivati e pronti a giocare un ruolo attivo impegnandosi al massimo per cercare di evitare gli imballaggi di plastica e mostrando propensione a scegliere imballaggi riutilizzabili o riciclabili . Gli imballaggi, poi, rappresentano il 36% dei rifiuti solidi urbani. Altroconsumo ha interrogato più di 1000 rispondenti della community AC Makers – la piattaforma collaborativa che permette ai cittadini di partecipare alle inchieste di Altroconsumo – dai quali è emerso come le etichette siano il principale mezzo che i consumatori utilizzano per informarsi sull’impatto ambientale degli imballaggi e sulle corrette modalità di conferimento.


Inoltre, una delle principali ragioni per le quali i consumatori preferiscono i prodotti sfusi è per acquistare solo il quantitativo che occorre e ridurre la produzione di rifiuti da imballaggio. Mentre, tra le motivazioni che disincentivano l’adozione di questa pratica, vengono evidenziati dubbi relativi all’igiene dei prodotti e la mancanza di punti vendita di prodotti sfusi vicino casa. In questo scenario, riutilizzo, riciclo, comprensione dell’etichetta e identificazione delle comunicazioni ingannevoli sono comportamenti virtuosi essenziali che hanno un forte impatto nell’intraprendere percorsi di consumo sostenibile secondo le logiche di economia circolare, e possono ridurre l’impatto ambientale generato dai consumi.


Per coinvolgere anche i più giovani, Altroconsumo organizzerà un’attività di formazione e workshop in collaborazione con Osservatorio Innovazione Packaging – Advanced Design Unit-Università di Bologna, Archeoplastica ed IlVespaio che esplorerà il tema del packaging speculativo, invitando i partecipanti a immaginare scenari futuri e ad interrogarsi sulle abitudini di consumo. Concentrandosi sulla sperimentazione, l’iniziativa stimolerà un pensiero critico sul progresso tecnologico e sulle sue implicazioni ambientali. Negli spazi della Triennale di Milano, il 17 e il 18 maggio 2024 dalle ore 11 alle 18, prende così forma “Sceglilo Sfuso o Riciclabile – the experience”, l’attività esperienziale gratuita che mira a sensibilizzare i partecipanti sul loro ruolo di consumatori e sulla gestione dei rifiuti. Si potranno osservare trenta tra i diversi reperti di plastica arrivati dal mare e raccolti sulla spiaggia del litorale adriatico pugliese da Archeoplastica, e vedere con i propri occhi come funziona il processo di riciclo degli imballaggi di plastica grazie alle macchine Precious Plastic installate da IlVespaio, o dialogare con chi di imballaggi se ne intende e può condividere preziose informazioni.


Due i momenti di incontro e scambio: venerdì 17 maggio, dalle 17 alle 18 con: UNIBO, ILVESPAIO, RE-CIRCLE sabato 18 maggio, dalle 11 alle 12 con: SEMIAMO SFUSERIA E IULM L’experience sarà curata dagli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Advanced Design dei Servizi dell’Università di Bologna, mentre gli studenti dell’Università IULM hanno collaborato alla progettualità della campagna digital. Nei prossimi mesi Altroconsumo in collaborazione con Mercato Circolare testerà sul campo attraverso i propri rappresentanti regionali la possibilità di esercitare il diritto dei consumatori a farsi servire prodotti sfusi in contenitori portati da casa, e rendersi così co-protagonisti nella sfida globale della riduzione degli imballaggi.

Equitazione, le Aston Martin di Formula1 a Piazza di Siena

Equitazione, le Aston Martin di Formula1 a Piazza di SienaRoma, 22 mag. (askanews) – Mancano pochi minuti alle 10 del mattino e sullo storico Ovale di Piazza di Siena, dove tra poche ore inizierà la 91esima edizione del Concorso ippico definito dagli osservatori internazionali la “Wimbledon degli Sport equestri”, c’è un curioso scintillare verde metallizzato che quasi si mimetizza con quello del manto erboso. Nella quiete di Villa Borghese, spicca la voce di un ragazzo evidentemente fan di Formula Uno: “Oh, ma quella è l’Aston Martin di Alonso!”. Da lì partirà una trattativa del gruppo di giovani con la security per poterlo vedere da vicino, il bolide n° 14 dello spagnolo. I ragazzi saranno accontentati e se ne aggiungeranno molti altri, di fan della F1, tra scatti e selfie al delimitare del campo gara, mentre gli uomini di Aston Martin collocano il bolide nel cuore dell’Ovale di Piazza di Siena. E lì si scoprirà che non c’è solo la vettura di Alonso, ma anche quella dell’altro pilota, il canadese Lance Stroll. Due bolidi? No, uno solo, che sulla livrea porta entrambi i numeri, da una parte il 14, dall’altra il 18, scelta profondamente ‘democratica’ della casa britannica.


Cavalli, amazzoni e cavalieri si sfideranno girando intorno ai 665 cavali della AMR24, il bolide guidato dall’ex campione del mondo spagnolo e dal canadese Lance Stroll. A poche giorni dal Gran Premio di Montecarlo dunque, in programma domenica prossima proprio mentre andrà in scena il clou dello CSIO di Piazza di Siena, il GP Rolex, ecco ‘l’esordio’ della AMR24 tra gli ostacoli dell’Ovale più bello del mondo, per un ‘gemellaggio’ che si incastona nella magia del grande sport di livello mondiale.

G7 Finanze, per Francia faro su crescita, inflazione, IA e sanzioni

G7 Finanze, per Francia faro su crescita, inflazione, IA e sanzioniRoma, 22 mag. (askanews) – Il G7 delle Finanze che inizierà domani sera a Stresa segna un appuntamento importante alla luce dell’intensificarsi delle sfide nel quadro internazionale. E la Francia, che sarà presente con il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, e il governatore della Banca centrale, Francois de Villeroy, spera che porti a “risposte decisive” su una serie di capitoli chiave.


Il primo, elencato da una fonte vicina a Le Maire, è in realtà un tema tutto europeo: quello della crescita. Secondo il ministro francese “l’Europa deve uscire dalla sua letargia economica. I risultati economici dell’Europa da molti mesi, anzi da vari anni, non sono soddisfacenti. E non sono all’altezza di quello che il continente europeo può produrre come prosperità e come innovazione”. Per questo, anche al G7 Finanze di Stresa, dove verrà accolto per una cena di lavoro domani sera dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e dal governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, Le Maire affermerà che l’Ue deve darsi come obiettivo chiave quello di “raddoppiare il livello di crescita nei prossimi anni: non può restare attorno allo 0,8%-1% l’anno, ma deve puntare al 2% l’anno. L’Europa deve riguadagnare produttività, il suo calo la sta facendo declassare sullo scenario internazionale”.


Per migliorare la produttività, Parigi ritiene che “una chance storica” sia l’intelligenza artificiale, che peraltro la presidenza italiana del G7 ha messo tra i temi cardine dei lavori, sia a livello di ministeriali, sia al successivo vertice dei Capi di Stato e di Governo. L’IA, la speranza di Le Maire, potrebbe aiutare a migliorare il livello di produttività di tutte le imprese europee, dalle Pmi alle più grandi. Posto che serve un approccio diverso da quelli adottati dall’Ue nei passati anni e decenni, quando spesso non si è favorito l’emergere di campioni di sviluppo su scala globale, anzi. Le Maire dirà in modo netto che “l’Europa deve innovare prima di normare”, prosegue la fonte vicina al ministro, anche per favorire la nascita di reti e database Ue sull’IA, che ne potranno garantire l’indipendenza.


Restando sul tema della crescita, ma allargando lo sguardo allo scenario globale, un altro tema chiave nelle discussioni a Stresa, formali e non – viene fatto capire – sarà quello di regole commerciali più eque “e la Cina sarà ovviamente il cuore del dibattito al G7. Il modo con cui affrontiamo e trattiamo con la Cina può essere oggetto di discussioni approfondite tra le economie più avanzate”, secondo il ministro francese. E’ convinzione dei Paesi del G7 che negli ultimi anni si siano creati eccessi di capacità produttiva in Cina su una molteplicità di sistemi legati all’economia “verde”, dalle batterie per veicoli elettrici, ai pannelli fotovoltaici, alle pale eoliche. Secondo Parigi “di fronte a questo è indispensabile che il G7 e l’Europa facciano blocco”.


Fonti del ministero dell’Economia francese confermano che il tema dei rapporti con la Cina, sia dopo i recenti nuovi dazi Usa su auto elettriche e altri sistemi “green”, sia nella prospettiva degli aggiramenti delle sanzioni contro la Russia decise a seguito della guerra in Ucraina, potrà essere oggetto di scambi tra le diverse delegazioni. “Per poter negoziare vogliamo difendere il principio della reciprocità. Vogliamo proteggere i nostri interessi industriali, i nostri interessi economici. E vogliamo usare tutti gli strumenti a nostra disposizione come Ue per riequilibrare gli scambi commerciali con la Cina”, è il secondo messaggio chiave che Le Maire porterà a Stresa. Venerdì mattina i lavori si apriranno con le presentazioni dei rapporti preparati da Fondo monetario internazionale e dalla Banca mondiale. Tradizionalmente la prima fase delle discussioni viene riservata ad un aggiornamento sul quadro economico globale e dei rispettivi Paesi del G7, da parte dei ministri, e una illustrazione degli sviluppi sul versante inflazionistico che viene curata dalle rispettive banche centrali. Oltre ai governatori delle banche centrali nazionali, a Stresa sarà presente anche la presidente della Bce, Christine Lagarde (e quella della Federal Reserve, Janet Yellen). Secondo fonti di Bercy un possibile tema di discussione riguarda gli effetti sui cambi valutari della divergenza di dinamica sui tassi tra eurozona, dove a giugno è atteso un primo taglio da parte della Bce, e Stati Uniti, dove invece la Fed si è orientata su una posizione più attendista, alla luce delle risalite dell’inflazione e della solidità della crescita economica. Questo potrebbe aumentare la volatilità dell’euro-dollaro. La discussione sul tema dell’IA proseguirà nella colazione di lavoro quando si parlerà delle ue potenziali ricadute globali. Altre discussioni riguarderanno i sistemi di pagamento transfrontalieri. Anche in questo caso saranno probabilmente coinvolti i banchieri centrali, che peraltro potrebbero confrontarsi anche sul tema della possibile creazione di valute digitali. Sulla questione potrebbe evidenziarsi una divergenza di tempistiche tra Bce, che è in una fase più avanzata sui preparativi per un eventuale euro digitale, e Fed statunitense che sul dollaro ad oggi non ha avviato procedure formali per la digitalizzazione della valuta più utilizzata su scala globale. Peraltro questo richiederebbe un voto preventivo del Congresso. Ovviamente i lavori del G7 finanziario, come quello dei leader, risentono dell’avvicinarsi delle elezioni presidenziali Usa, a novembre, che potrebbero pesare sulla fattibilità di progressi su vari dossier. Un terzo tema su cui la Francia intende insistere, tra quelli che saranno sul tavolo, è quello degli accordi sulla tassazione internazionale, dopo che i progressi compiuti negli anni scorsi a livello di G20, sempre sotto la presidenza italiana, appaiono ora abbastanza in stallo. Parigi vuole che si concordino nuove misure per tassare i maggiori patrimoni nel pianeta. “Vogliamo continuare a portare questa idea di un terzo pilastro sulla fiscalità internazionale”, è la linea di Le Maire. Infine, ma non ultimo, c’è il persistente problema dell’Ucraina e del sostegno finanziario a Kiev. Da Parigi notano come negli ultimi mesi e nelle ultime settimane la posizione degli Stati Uniti si sia notevolmente evoluta. Invece di una confisca secca degli asset sequestrati alla Russia a seguito della guerra, per utilizzarli a favore dell’Ucraina, ora prende piede la linea più prudente, e compatibile con le normative internazionali, su cui si è orientata l’Ue: utilizzare unicamente i proventi straordinari degli asset bloccati alla Russia. Secondo Le Maire l’obiettivo del vertice di Stresa deve essere quello di raggiungere una posizione comune del G7 sul sostegno all’Ucraina, nel rispetto però delle normative internazionali. Per quanto riguarda gli asset congelati alla Russia, agire contro le normative internazionali secondo la Francia renderebbe più fragine l’ordine economico e monetario internazionale “e non sarebbe nell’interesse di nessuno”. Ad ogni modo, secondo il ministro francese “in un momento di grande instabilità politica il G7 deve affermare su tutti questi temi la sua unità di visione, in modo da dare forza e efficacia a queste posizioni”. Altre discussioni chiave riguarderanno le sanzioni generali contro Mosca e il loro aggiramento. In questo ambito, gli Stati Uniti hanno assunto misure contro Paesi terzi mentre l’Unione Europea ha in corso valutazioni sulla possibilità di intraprendere mosse analoghe. Parallelamente i Paesi dell’Unione stanno discutendo un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia.

La nuova disciplina degli autovelox sarà norma dal 28 maggio

La nuova disciplina degli autovelox sarà norma dal 28 maggioRoma, 22 mag. (askanews) – “Per regolare il settore dopo 13 anni di attesa abbiamo finalmente adottato il decreto che disciplina le modalità di collocazione e uso di questi autovelox. Ho firmato il mese scorso il decreto che dopo il controllo degli organi contabili verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale il 28 di questo mese, quindi sarà norma la settimana prossima”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, al question time alla Camera.


“Il decreto, frutto di un ampio confronto con gli enti locali – ha aggiunto – prevede le regole essenziali volte a garantire che gli autovelox siano utilizzati in sicurezza, dove effettivamente serve, per prevenire incidenti e tutelare gli utenti, non come ulteriore tassa”. “In particolare – ha spiegato il ministro -, gli autovelox dovranno essere segnalati in anticipo ai conducenti con rispetto di distanze minime, almeno un chilometri al di fuori dei centri urbani. Tra un dispositivo e un altro dovranno intercorrere delle distanze minime, differenziate in base al tipo di strada, urbana o extraurbana, per evitare la serialità delle multe nello stesso tratto di strada. La velocità rilevata dagli autovelox sarà parametrata a quella prevista dal Codice per ciascuna tipologia di strada, ossia 50 chilometri orari nei centri urbani, mentre per le strade extra urbane i dispositivi potranno essere utilizzati per riduzioni della velocità non superiori ai 20 chilometri orari rispetto al limite ordinario, per evitare anche i cambi di limiti di velocità dalla sera alla mattina. Sugli autovelox vigileranno in ogni caso i prefetti che dovranno autorizzarne l’installazione con proprio, singolo, provvedimento. In sintesi gli autovelox vicini a una scuola, un asilo, un ospedale sono assolutamente utili e sacrosanti. Sì quindi agi autovelox dove servono, no agli autovelox trappola senza reali esigenze di sicurezza”.


In relazione poi alla sentenza della Corte di Cassazione che apre la strada ai ricorsi per autovelox non omologati, Salvini ha aggiunto che “ho chiesto agli uffici di avviare un’istruttoria amministrativa sulla disciplina dei criteri di omologazione di tutti i dispositivi di accertamento da remoto anche al fine di regola in rapporto tra i criteri l’utilizzo dei dispostivi fino ad oggi approvati”.

M.O., Conte: l’Italia riconosca lo Stato di Palestina

M.O., Conte: l’Italia riconosca lo Stato di PalestinaRoma, 22 mag. (askanews) – “Spagna, Irlanda e Norvegia annunciano ufficialmente il loro riconoscimento dello Stato di Palestina. Deve farlo anche l’Italia!”. Lo ha scritto su X il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.


“Invece Tajani ci spiega – ha aggiunto l’ex premier – che ‘l’Italia si è astenuta sul voto Onu per il riconoscimento della Palestina perché sta alla guida del G7 e la maggioranza dei Paesi che ne fanno parte si è astenuta’. Questo è il Governo Meloni. Non c’è da aggiungere altro. Vediamo cosa fa la maggioranza nel G7 e li seguiamo. Ci siamo ridotti a questo”. “L’Italia non guida, l’Italia non sceglie, l’Italia si gira dall’altra parte. Come quando si sono astenuti su tregua e cessate il fuoco mentre morivano migliaia di donne e bambini palestinesi sotto le bombe a Gaza. Questa – ha concluso Conte – non è la nostra Italia”.

La Russa: è un errore tornare alla leva obbligatoria ma capisco l’intento di Salvini

La Russa: è un errore tornare alla leva obbligatoria ma capisco l’intento di SalviniRoma, 22 mag. (askanews) – “Capisco l’intento” di Matteo Salvini che ha presentato una proposta di legge per la reintroduzione del servizio di leva (militare e civile) “ma non sono d’accordo sulla base obbligatoria”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha commentato con i cronisti a palazzo Madama, la notizia della presentazione della proposta di legge della Lega.


“Ha ragione Salvini – ha sottolineato – nel dire che il servizio militare forma i giovani, ma quello è un compito della scuola e della famiglia, non delle forze armate. Non è che il servizio militare era fatto per formare i giovani, era fatto per difendere la libertà e l’indipendenza. Era una conseguenza il fatto che fosse formativo, ma non è che oggi lo possiamo reintrodurre per ‘raddrizzare’ la testa dei giovani, ammesso che ci sia da raddrizzarla”. “Considero un errore – ha osservato il presidente del Senato – ritornare a immaginare un obbligo, non foss’altro perché chi ha proposto la base volontaria per primo è stato il Fronte della Gioventù (organizzazione giovanile del Msi, ndr) del quale sono stato dirigente nazionale. Capivamo che i tempi moderni presupponevano un esercito competente, e oggi i nostri militari a livello internazionale sono stimatissimi e hanno una preparazione che consente di poter interagire con gli eserciti più avanzati del mondo alla pari, nelle missioni internazionali. Con l’esercito di leva questo non sarebbe stato possibile”.


La Russa ha ricordato la sua passata iniziativa legislativa per un servizio volontario breve, “di 40 giorni o 60 giorni” per il quale “si incentivi chi vuole fare questa esperienza”, ad esempio con dei “benefit per entrare nelle forze armate, in polizia, nei vigili urbani o per avere benefit all’università o all’esame di maturità”.

Leva, La Russa: errore tornare a obbligo ma capisco intento Salvini

Leva, La Russa: errore tornare a obbligo ma capisco intento SalviniRoma, 22 mag. (askanews) – “Capisco l’intento” di Matteo Salvini che ha presentato una proposta di legge per la reintroduzione del servizio di leva (militare e civile) “ma non sono d’accordo sulla base obbligatoria”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha commentato con i cronisti a palazzo Madama, la notizia della presentazione della proposta di legge della Lega.


“Ha ragione Salvini – ha sottolineato – nel dire che il servizio militare forma i giovani, ma quello è un compito della scuola e della famiglia, non delle forze armate. Non è che il servizio militare era fatto per formare i giovani, era fatto per difendere la libertà e l’indipendenza. Era una conseguenza il fatto che fosse formativo, ma non è che oggi lo possiamo reintrodurre per ‘raddrizzare’ la testa dei giovani, ammesso che ci sia da raddrizzarla”. “Considero un errore – ha osservato il presidente del Senato – ritornare a immaginare un obbligo, non foss’altro perché chi ha proposto la base volontaria per primo è stato il Fronte della Gioventù (organizzazione giovanile del Msi, ndr) del quale sono stato dirigente nazionale. Capivamo che i tempi moderni presupponevano un esercito competente, e oggi i nostri militari a livello internazionale sono stimatissimi e hanno una preparazione che consente di poter interagire con gli eserciti più avanzati del mondo alla pari, nelle missioni internazionali. Con l’esercito di leva questo non sarebbe stato possibile”.


La Russa ha ricordato la sua passata iniziativa legislativa per un servizio volontario breve, “di 40 giorni o 60 giorni” per il quale “si incentivi chi vuole fare questa esperienza”, ad esempio con dei “benefit per entrare nelle forze armate, in polizia, nei vigili urbani o per avere benefit all’università o all’esame di maturità”.

”A Nome loro”, la maratona musicale contro le mafie

”A Nome loro”, la maratona musicale contro le mafieRoma, 22 mag. (askanews) – Un fragoroso urlo collettivo contro tutte le forme di criminalità organizzata che si leva da un territorio fortemente segnato dalla presenza mafiosa. Per liberarsene, riverberandosi in tutta la Penisola.


Dopo il fulmineo successo dello scorso anno, torna “A Nome Loro – Musiche e voci per le vittime di mafia”, una lunga maratona musicale (e non solo) che il 25 maggio 2024, dal primo pomeriggio a mezzanotte, nello straordinario scenario del Parco Archeologico di Selinunte, Comune di Castelvetrano, in provincia di Trapani, riunirà alcuni dei più importanti protagonisti della musica italiana, oltre a giornalisti, attivisti e familiari di vittime della mafia. L’evento inoltre verrà trasmesso in diretta su Rai Radio 2 e sul Canale 202 del digitale terrestre dalle 21 alle 23.


Una seconda edizione che intende ribadire con forza, attraverso la vitalità della musica e la bellezza di un luogo dall’immenso patrimonio archeologico, l’esigenza di tenere alta la guardia rispetto al fenomeno mafioso e mantenere vivo il ricordo delle vittime di mafia. Ma che intende anche valorizzare l’estrema ricchezza artistico-culturale di una terra per troppo tempo identificata esclusivamente con le attività del crimine organizzato, grazie alla costruzione di una relazione fra la produzione culturale locale e quella nazionale e internazionale. Levante, La Rappresentante di Lista, Malika Ayane, Raiz, Daniele Silvestri, Paolo Fresu, Arisa, Simona Molinari che si esibirà anche insieme al Coro Do Re Mi dei bambini della scuola “Giuseppe Di Matteo” di Castelvetrano, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Gianluca Petrella, Anna Castiglia, Davide Shorty, Modena City Ramblers, Mauro Ermanno Giovanardi dei La Crus, Andrea Satta dei Têtes de Bois, Angelo Sicurella, Bonnot, Giuseppe Anastasi, Silvia Mezzanotte e Mario Lavezzi sono i protagonisti della line up, oltre a una nutrita rappresentanza di musicisti siciliani come Martina Cirri, Cico Messina, Gli Asteroidi, Revolution Girl, Ermes Russo, I Musicanti, Senia, Gli Ottoni Animati, I Brugnano e il Coro Sinfonico Siciliano.


Due le resident band che abiteranno il palco durante tutto l’evento, accompagnando alcuni degli artisti in programma ma non solo. La prima, guidata dalla stessa Sade Mangiaracina al piano, con Marco Bardoscia al basso, Gianluca Brugnano alla batteria e Osvaldo Lo Iacono alla chitarra. La seconda, composta invece da Riccardo Russo al piano e alle chitarre, Salvatore Maltana al basso e Valter Sacripanti alla batteria. Sul palco, a portare la loro testimonianza di impegno e di memoria, saliranno inoltre attrici e attori come Dajana Roncione, Donatella Finocchiaro, Luigi Lo Cascio, Paolo Briguglia, Fabrizio Ferracane e I Sansoni mentre nell’area antistante al Tempio E, direttamente gestita dall’agenzia di stampa ANSA, si avvicenderanno giornalisti esperti dell’argomento, esponenti della società civile come i rappresentanti di Addiopizzo, il giornalista Lirio Abbate e alcuni familiari di vittime di mafia come Salvatore e Emilia Catalano, Francesco Mongiovì, Rosa Maria Vento, Fina Valenti e Giovanni Montinaro. Inoltre, sarà presente anche Giuseppe Cimarosa, apprezzato regista e performer di Teatro Equestre, figlio del collaboratore di giustizia Lorenzo e nipote di Matteo Messina Denaro, da cui molti anni fa ha preso nettamente le distanze, impegnandosi, da allora, in una continua e appassionata testimonianza contro tutte le mafie.

Europee, Salvini sente Le Pen: punto su composizione gruppo Id

Europee, Salvini sente Le Pen: punto su composizione gruppo IdRoma, 22 mag. (askanews) – Videocollegamento tra Matteo Salvini e Marine Le Pen. “È stata l’occasione – fa sapere la Lega – per fare il punto della situazione in vista delle Europee, anche alla luce delle riflessioni condivise ieri sulla futura composizione del gruppo Id”.


Nella giornata di ieri il braccio destro di Le Pen, Jordan Bardella, ha annunciato la rottura con i tedeschi di AfD: “Non siederemo più nello stesso gruppo”, ha detto in seguito alle affermazioni di Maximilian Krah, capolista di AfD, secondo cui non tutte le SS possano essere considerati criminali di guerra.

Al Giro d’Italia-E anche 6 ciclisti di Athletica Vaticana

Al Giro d’Italia-E anche 6 ciclisti di Athletica VaticanaRoma, 22 mag. (askanews) – Domenica 26 maggio, nel cuore di Roma, ci saranno anche sei ciclisti di Athletica Vaticana a pedalare con le e-bike nell’ultima tappa del Giro d’Italia-E. Con partenza dal Circo Massimo alle 13.45 e, dopo 32km di uno straordinario circuito, traguardo ai Fori Imperiali dove, poche ore dopo, arriverà la maglia rosa con i ciclisti del Giro.


La “squadra del Papa”, che fa parte dell’Unione ciclistica internazionale, pedalerà in particolare per sostenere il Centro per le cure palliative pediatriche dell’ospedale «Bambino Gesù» – saranno presenti i responsabili della struttura – rilanciando così l’esperienza sportiva e solidale vissuta lo scorso anno. E gli organizzatori hanno anche preparato un simbolico “pass” per Papa Francesco. Per Vatican Cycling – la Federazione ciclistica vaticana nell’ambito di Athletica Vaticana – l’appuntamento sarà poi domenica 29 settembre per il Campionato del mondo di ciclismo su strada a Zurigo. Come già nelle ultime due edizioni a Wollongong in Australia e a Glasgow in Scozia, alla vigilia dei Mondiali i ciclisti vaticani abbracceranno una realtà solidale insieme con la comunità cristiana locale. Per testimoniare la fraternità attraverso il linguaggio concreto dello sport.


Portando nel cuore le parole del cardinale patriarca di Venezia Albino Luciani – poi Papa Giovanni Paolo I – nel dare simbolicamente il via al Giro d’Italia 1972, proprio nel cuore della città veneta: «Se tutto lo sport è umano, per noi italiani il “Giro d’Italia” è umanissimo».