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Pnrr, Gentiloni e Commissione: pagamenti Ue non oltre fine 2026

Pnrr, Gentiloni e Commissione: pagamenti Ue non oltre fine 2026Bruxelles, 8 mag. (askanews) – La Commissione europea ha confermato oggi, durante il briefing quotidiano per la stampa, l’avvertimento di stamattina del Commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, secondo cui sarebbe “un errore” considerare possibile un rinvio del Pnrr oltre la scadenza ultima prevista per i pagamenti alla fine del 2026, come aveva ipotizzato il ministro dell’Economia e Finanza Giancarlo Giorgetti.


Una portavoce dell’Esecutivo comunitario ha precisato che sarebbe possibile prorogare la realizzazione di progetti del Pnrr oltre il 2026 solo per la loro parte eventualmente finanziata con fondi nazionali, e non per quella finanziata dal Rrf (“Recovery and Resilience Facility”, il Fondo europeo di ripresa). Gentiloni stesso aveva puntualizzato che eventuali rinvii sarebbero possibili solo se non fossero richiesti ulteriori pagamenti Ue. “Secondo il regolamento Rrf – ha ricordato durante il briefing la portavoce ai Servizi finanziari, Francesca Dalboni -, i pagamenti agli Stati membri nell’ambito del Rrf devono essere effettuati dalla Commissione entro il 31 dicembre 2026, e i traguardi parziali (“milestones”) e gli obiettivi finali del Pnrr devono essere raggiunti entro il 31 agosto 2026″.


In linea con il regolamento, ha continuato la portavoce, “possono essere prese misure per consentire di ottimizzare l’uso delle risorse del Fondo Rrf per tipologie specifiche di progetti”. Queste misure includono, ha spiegato, “l’istituzione di strumenti finanziari mirati a incentivare gli investimenti privati”, e “una suddivisione in due parti dei progetti, in cui il Fondo Rrf finanzia la parte da completare entro la fine del 2026 e gli Stati membri finanziano la parte che dovrà essere completata dopo il 2026”.


“Durante i negoziati sulla revisione dei Pnrr, la Commissione continuerà a sostenere gli Stati membri nell’individuazione delle misure più idonee, e dei traguardi parziali e degli obiettivi finali associati, per conformarsi ai requisiti stabiliti dal regolamento”, ha concluso la portavoce. Durante una lunga intervista alla rete italiana Skynews, questa mattina, Gentiloni aveva osservato che la richiesta di rinvio del Pnrr di Giorgetti “è legittima”, ma che è “difficilmente realizzabile”. E questo, aveva spiegato il commissario, “sia per ragioni giuridiche, perché una parte della decisione storica che fu presa, e in particolare quella relativa ai cosiddetti ‘eurobond’, cioè l’emissione di debito comune europeo per finanziare questi piani nazionali, non è prorogabile”.


“Non è prorogabile, se non ripetendo il percorso, che è stato fatto nel 2020, di approvazione da parte dei 27 parlamenti nazionali europei” aveva puntualizzato Gentiloni, aggiungendo poi ironicamente: “Auguri”. Invece, aveva riconosciuto il commissario, “in teoria, una parte dei programmi, senza fare nuove emissioni, potrebbe essere prorogata se ci fosse un accordo unanime” dei governi, “o addirittura qui basterebbe la maggioranza qualificata”. Chi chiede una proroga in questo momento? “C’è stato – aveva ricordato Gentiloni – questo riferimento da parte del ministro Giorgetti; c’è stato un riferimento da parte del ministro delle finanze polacco (bisogna considerare che la Polonia non ha ancora cominciato a ricevere i quattrini del Pnrr, o ha cominciato soltanto nelle ultime settimane); e ci fu due anni fa una richiesta portoghese”. “Io dico questo: sarà la prossima Commissione a decidere, nei limiti, che sono molto circoscritti, in cui qualche proroga è possibile; tuttavia – aveva sottolineato il commissario – dare un segnale di possibilità di rinvio credo che sarebbe un errore”. Gentiloni ha poi rilevato “una contraddizione” che ci troviamo di fronte oggi: “Da una parte si dice non c’è abbastanza spazio per gli investimenti; dall’altra parte c’è una montagna di risorse, sia dei fondi Ue tradizionali, come i fondi di coesione, sia del Pnrr, e si fa fatica a usare queste risorse, questi investimenti. E spesso si mette un po’ la sordina sull’altro lato di questo grande piano europeo, che è il lato delle riforme: noi vorremmo che i paesi europei uscissero da questo piano straordinario”, dal Pnrr, “non soltanto avendo fatto dei buoni investimenti, ma anche avendo migliorato le loro società, le loro economie con delle riforme. E l’aspettativa per l’Italia è molto alta su questo”. “Se guardiamo, diciamo così, la tempistica dei ‘tagliandi da staccare’ con Bruxelles, l’Italia ha rispettato questa tempistica”, ha riconosciuto il commissario. “Dopodiché, chi vive a Bruxelles e chi vive in Italia sa benissimo sia la difficoltà, come si dice in gergo, di mettere a terra gli investimenti, e quindi la partita si deve giocare nei prossimi due o tre anni, e sia la difficoltà di farle, queste riforme”. “Di che cosa parliamo? Non parlo qui – ha precisato Gentiloni – di tutte le riforme necessarie in Italia, ma di quelle previste dal famoso Pnrr, che riguardano: tempi della giustizia; lotta all’evasione fiscale; contrasto al lavoro sommerso; politiche attive del lavoro; politiche della concorrenza. Sono cinque capitoli: sembrano semplici, e chiunque abbia governato in questo paese – ha osservato l’ex premier italiano – sa che non sono affatto semplici, a partire dalla digitalizzazione per contrastare l’evasione fiscale”. Ma per fare queste riforme specifiche, ha avvertito ancora il commissario, “ci sono impegni e tempi precisi, che sono altrettanto importanti degli investimenti, direi”. “E questa è un po’ la nuova filosofia della Commissione europea: quella di cercare, non solo con il Pnnr ma anche con le prossime regole di bilancio”, dopo la riforma del Patto di stabilità, “di cercare di interloquire con i governi nazionali per favorire gli investimenti sulle priorità europee, ma anche riforme che rendano l’Europa più efficace”, ha concluso Gentiloni.

Da domani la 36esima edizione del Salone del Libro di Torino

Da domani la 36esima edizione del Salone del Libro di TorinoMilano, 8 mag. (askanews) – Si apre domani, giovedì 9 maggio, la 36esima edizione del Salone internazionale del Libro di Torino, per la prima volta diretto da Annalena Benini, che ha preso il posto di Nicola Lagioia, ardimentoso timoniere dell’evento negli ultimi anni. Si apre alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e di quello dell’Istruzione Giuseppe Valditara, ma soprattutto si apre intorno a un tema profondamente legato all’esperienza della lettura, quello della ‘Vita immaginaria’. Si trattta, nella visione degli organizzatori, di ‘quel territorio sorprendente e misterioso che dà vita a un patrimonio di infinite possibilità. Il tema dell’edizione diventa in questo senso un archivio, ma anche una mappa possibile del futuro. Questa edizione sarà un omaggio alla vita immaginaria che muove la vita creativa, in tutte le sue forme: al suo modo geniale, malinconico, fiducioso e sempre nuovo di creare altri mondi e di farli incontrare, sperando perfino che qualcuno di essi possa diventare reale’.


Per ciò che concerne gli spazi, tornano quelli che da anni caratterizzano il Salone del Libro: i padiglioni 1, 2, 3 e Oval di Lingotto Fiere e il Centro Congressi Lingotto a cui si unirà, per il secondo anno consecutivo, anche lo spazio Pista 500, progetto artistico sviluppato dalla Pinacoteca Agnelli. Una novità di quest’anno sarà il padiglione 4, uno spazio temporaneo costruito all’esterno: una scelta fatta per migliorare la fruibilità generale del Salone e dare maggiore visibilità alla programmazione del Bookstock che da sempre, con i suoi laboratori, le sale e la grande Arena si rivolge non solo al pubblico dei più giovani ma a tutti i visitatori del Salone. Il padiglione 4 sarà quindi uno spazio dedicato alla formazione, alla sperimentazione e allo scambio tra generazioni. Le sale che accoglieranno i quasi 2.000 eventi saranno 51, e per il primo anno l’Auditorium del Centro Congressi Lingotto, sarà aperto al pubblico dal venerdì al lunedì, così da avere a disposizione dei visitatori circa 15.000 posti a sedere in più per assistere alla programmazione. Complessivamente si parla di 137mila mq espositivi, oltre 800 stand, 180 laboratori.


Domani, per l’inaugurazione, sono previsti i saluti istituzionali di autorità e organizzatori ai quali seguirà in Sala Oro la Lectio inaugurale dal titolo ‘L’inizio molto lento della mia carriera molto veloce’ di Elizabeth Strout, una delle autrici più incisive della letteratura contemporanea americana. ‘Con una precisione cristallina, Strout sa leggere il nostro tempo e dargli voce, e in questa occasione offrirà alle lettrici e ai lettori del Salone del Libro una riflessione personale sulla scrittura e sulle donne’, spiegano dal Salone. Novità della 36esima edizione sono le sette sezioni che affiancano la programmazione generale, ognuna dedicata a un tema rilevante e centrale per il Salone. La curatela e la moderazione sono affidate a scrittrici, scrittori, intellettuali e artisti, che per ogni argomento hanno ideato una serie di incontri. Arte – a cura di Melania G. Mazzucco. Come si vive d’arte? Come la si promuove, la si scopre, la si inventa e la si tramanda? Questi temi saranno approfonditi nei quattro appuntamenti coordinati da Melania G. Mazzucco, in dialogo con l’artista Monica Bonvicini, celebre per le sue installazioni, sculture e video, che esplorano temi come il potere, il genere e lo spazio; la gallerista Francesca Cappelletti, Direttrice di Galleria Borghese di Roma e storica dell’arte; la scrittrice Alexandra Lapierre, nota per i suoi romanzi incentrati su grandi personaggi dimenticati della Storia, soprattutto donne, e con l’archeologo, storico dell’arte e curatore di mostre italiano Salvatore Settis. Quattro incontri, quattro diverse prospettive – di genere, età, esperienze, paese d’origine o d’elezione – per capire come si racconta l’arte di ieri e di oggi. Con il gruppo di lettura dei giovani del Salone, inoltre, Melania G. Mazzucco terrà un incontro incentrato sulla storia dell’arte come atlante delle vicende umane, delle passioni e dei desideri dei grandi movimenti che hanno cambiato la società. Cinema – a cura di Francesco Piccolo. Un percorso per incontrare chi il cinema lo fa, lo pensa, lo produce e lo scrive. A condurre il pubblico tra i processi creativi che si celano dietro lo schermo saranno i dialoghi con Ippolita di Majo e Mario Martone, che parleranno del loro sodalizio tra vita e professione artistica; la regista Francesca Archibugi e l’attrice Jasmine Trinca, che racconteranno la loro impresa di trasformare in serie tv un capolavoro della letteratura contemporanea come La Storia di Elsa Morante; con Paolo Sorrentino, che condividerà il punto di vista che lo ha accompagnato nel corso della sua carriera cinematografica e Valeria Golino che racconterà il suo lavoro e in particolare il suo progetto più coraggioso e impegnativo: la serie tv tratta da L’arte della gioia di Goliarda Sapienza, nel centenario della nascita. Non mancherà l’approfondimento con il gruppo di lettura dei giovani del Salone nel quale Francesco Piccolo guiderà i partecipanti attraverso le meraviglie della settima arte.


Editoria – a cura di Teresa Cremisi. Editore? Un mestiere da acrobata. È difficile rispondere alla domanda ‘Che cos’è un editore’ perché è una ‘professione strabica’: un occhio alle vendite e un occhio alla qualità, un occhio al commercio e un occhio allo spirito, un occhio al gusto dell’epoca e un occhio alla posterità. Inoltre, il mestiere assume connotazioni molto diverse a seconda del marchio editoriale, e del Paese, in cui si lavora. Per approfondire queste differenze e studiare le diverse dinamiche editoriali, a dialogare con Teresa Cremisi si alterneranno Antonio Sellerio, direttore editoriale della Sellerio editore, Antoine Gallimard, nipote di Gaston Gallimard, fondatore della nota casa editrice francese, Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato di GeMS, e infine Massimo Turchetta, Direttore Generale Rizzoli. Informazione – a cura di Francesco Costa. Le società di oggi non funzionano se l’informazione non funziona. In pochi anni l’industria editoriale ha dovuto affrontare il cambiamento del suo intero scenario: del prodotto, del pubblico, delle tecnologie, dei modelli di business, della concorrenza. Le conseguenze sono state molte, Francesco Costa ne parlerà con alcune tra le persone più esperte del giornalismo italiano e internazionale, come Jill Abramson, prima donna a dirigere il New York Times, Daniele Raineri, inviato di guerra, Ben Smith, uno dei giornalisti più influenti degli Stati Uniti, fondatore di Semafor e di start-up digitali per l’informazione e Luca Sofri, direttore del Post, che nella giornata di domenica condurrà al Salone del Libro un’edizione speciale della “Rassegna stampa live” del Post. Nell’incontro con il gruppo di lettura dei giovani del Salone Francesco Costa proverà a fornire ai presenti una bussola per non perdersi nel mare dell’informazione, in quest’epoca in cui le notizie sono sempre di più, così come i punti di vista e le interpretazioni, e la confusione e disinformazione sembrano essere predominanti. Leggerezza – a cura di Luciana Littizzetto. La leggerezza come balsamo per ammorbidire il presente, perché non c’è solo la scrittura che perturba e scuote, ma esiste anche quella che accoglie, risolleva, fa sorridere. Luciana Littizzetto, insieme con i suoi ospiti, esplorerà l’arte del sollievo, la leggerezza nella scrittura televisiva, nei testi comici, nel varietà. Il primo sguardo di questa sezione sarà rivolto ai bambini, inaugurando la programmazione della comunità dei piccoli lettori con un focus sugli albi illustrati che affrontano temi seri in modo divertente. Littizzetto incontrerà anche Alessia Gazzola, Stefania Bertola e Diego De Silva, scrittori dalla vena ironica, e terrà un omaggio a un mito della scrittura leggera: Marcello Marchesi, scrittore, regista, paroliere, e anche cantante e attore. A parlarne con Littizzetto, un altro mito, Gianni Morandi e anche Giacomo Papi e Luca Bianchini. L’ultimo appuntamento, lunedì 13 maggio, vedrà coinvolti tre autori televisivi sulle loro tecniche di scrittura: Andrea Zalone (autore di Maurizio Crozza), Luca Restivo (autore di Alessandro Cattelan) e Piero Guerrera (autore di Fabio Fazio). Romance – a cura di Erin Doom. Una sezione per esplorare le emozioni umane nel profondo, dando grande rilievo ai sentimenti, alle passioni, alle esperienze personali e all’espressione individuale. Erin Doom, insieme ai suoi ospiti, si addentrerà nell’aspetto emotivo delle opere, quello spazio in cui si raggiunge una connessione profonda con la vita del lettore. Ecco quindi un dialogo con Rossana Soldano ed Enrico Galiano, l’appuntamento con l’autrice argentina Mercedes Ron, e quello con Rokia e Hazel Riley, le scrittrici italiane che dagli esordi giovanissime su Wattpad, hanno raggiunto milioni di lettori. Sabato 11 maggio, in collaborazione con Netflix, il gruppo di lettura dei giovani del Salone intervisterà la stessa Erin Doom su Il fabbricante di lacrime e la sua trasposizione cinematografica. Nell’incontro saranno svelati alcuni retroscena e ulteriori dettagli del film. Netflix sarà presente al Salone anche con un secondo momento in cui si approfondirà il rapporto tra pagina e schermo in un viaggio attraverso alcuni dei prossimi progetti seriali e cinematografici ispirati a libri, dialogando con gli autori delle opere letterarie e con alcuni dei talenti impegnati sulle relative trasposizioni audiovisive. Romanzo – a cura di Alessandro Piperno. Come leggono gli scrittori? Come leggono le scrittrici? Da questo interrogativo nasce l’idea di Alessandro Piperno di invitare autori e autrici a raccontare il loro approccio alla lettura. Chi scrive per mestiere sa che ci sono libri che meritano di essere letti e studiati per tutta la vita, come sa che deve loro ciò che ha imparato sull’arte dello scrivere. Piperno svelerà che cosa significa impossessarsi di un capolavoro letterario. A raccontare la propria esperienza ci saranno tre autori italiani, di tre generazioni diverse e tra le voci più importanti del nostro panorama letterario: Claudia Durastanti, Sandro Veronesi e Domenico Starnone. Non mancherà l’incontro rivolto ai più giovani, con la partecipazione del gruppo di lettura dei giovani del Salone, nel quale Alessandro Piperno mostrerà come la lettura possa essere strumento di comprensione del mondo e di partecipazione, oggi come ieri.


Un’altra novità dell’edizione è la presenza, oltre alle sette sezioni, di una redazione che lavora al programma insieme alla squadra editoriale del Salone. Coordinata da Annalena Benini, il gruppo è formato da Paola Peduzzi, Igiaba Scego, Francesca Sforza, Tiziana Triana, giornaliste, scrittrici e professioniste del mondo editoriale particolarmente attente al panorama internazionale, ai nuovi linguaggi e ai cambiamenti culturali e sociali. I collaboratori tecnici, invece, che stanno lavorando alla XXXVI edizione del Salone del Libro sono: Ilide Carmignani per l’area traduzione; Lorenzo Fazzini per i rapporti con l’editoria religiosa; Giusi Marchetta per Educare alla lettura; Eros Miari per il programma ragazzi; Andrea Falcone per i gruppi lettura; Augusta Giovannoli per il Bookblog; Sara Speciani per l’area professionale e Federico Vergari per l’area sport e fumetto. Due grandi temi attraverseranno questa edizione del Salone del Libro di Torino: ‘In questa nuova parte del programma verrà raccontato il mondo in movimento attraverso la vita e le imprese di scrittrici, filosofe, poete, scienziate che continuano ogni giorno a cambiare la storia con la forza della voce e del talento, e attraverso sguardi sul presente, che riguardano la realtà ma anche la vita immaginaria, in tutte le sue forme’, ha spiegato Annalena Benini. Il Salone del Libro sarà aperto al pubblico fino a lunedì 13 maggio.

Decreto Superbonus, Abi-Ance: interventi retroattivi minerebbero fiducia

Decreto Superbonus, Abi-Ance: interventi retroattivi minerebbero fiduciaRoma, 8 mag. (askanews) – “In questa fase complessa è importante dare certezze e rafforzare la fiducia. Interventi retroattivi sul Superbonus minerebbero la fiducia di famiglie, imprese e investitori”, lo dichiarano il direttore generale dell’Ance Massimiliano Musmeci e il vice direttore generale vicario dell’Abi, Gianfranco Torriero. Inoltre, ricordano che “lo stesso Ministro dell’Economia, infatti, ha più volte indicato che non ci sarà il ricorso a interventi retroattivi”.


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Mostra di Venezia, l’attrice Isabelle Huppert presiederà la Giuria

Mostra di Venezia, l’attrice Isabelle Huppert presiederà la GiuriaRoma, 8 mag. (askanews) – Sarà l’attrice francese Isabelle Huppert a presiedere la Giuria internazionale del Concorso della 81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre e che assegnerà il Leone d’Oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali. La decisione è stata presa dal cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del direttore artistico del Settore Cinema, Alberto Barbera.


Isabelle Huppert nell’accettare la proposta ha dichiarato: “È una lunga e meravigliosa storia quella che mi lega alla Mostra di Venezia. Diventarne una spettatrice privilegiata è un onore. Oggi più che mai il cinema è una promessa. La promessa di evadere, di sconvolgerci, di sorprendere, di guardare il mondo in faccia, uniti nella diversità dei nostri gusti e delle nostre idee”. “Isabelle Huppert è un’immensa attrice, esigente, curiosa e di grande generosità – ha commentato Barbera – musa di numerosi grandi cineasti, non si è mai neppure sottratta all’invito di giovani o meno famosi registi che hanno visto in lei l’interprete ideale delle loro storie. La sua enorme disponibilità a mettersi costantemente in gioco, segno della sua non comune intelligenza, unitamente alla capacità di guardare al cinema al di là dei confini geografici e mentali, ne fanno un ideale Presidente di Giuria in un festival aperto al mondo intero quale è la Mostra del Cinema di Venezia. Le siamo molto grati per aver accettato l’incarico, consapevoli dei numerosi impegni al cinema e in teatro cui deve far fronte nei prossimi mesi”.


La Giuria internazionale di Venezia 81, che presiederà e che sarà composta complessivamente da un massimo di nove personalità del cinema e della cultura di diversi paesi, è chiamata a scegliere i lungometraggi in Concorso ai quali saranno assegnati i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film, Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria, Leone d’Argento – Premio per la migliore regia, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Premio per la migliore sceneggiatura Premio Speciale della Giuria, Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente. La premiazione avrà luogo nella serata conclusiva, il 7 settembre.


Isabelle Huppert ha sviluppato un interesse verso la recitazione sin dall’adolescenza e ha studiato al conservatorio di Versailles. Nel 1978 ha vinto il Premio per la migliore attrice a Cannes per il film “Violette Nozière” di Claude Chabrol. Con lo stesso regista ha lavorato in altri sette film e ha ottenuto due Coppe Volpi alla Mostra di Venezia con “Un affare di donne” (1988) e “La cérémonie – Il buio nella mente” (1995). Per quest’ultimo ha anche ottenuto il suo primo César per la migliore attrice. Nel 2001 ha vinto il suo secondo Premio per la migliore attrice a Cannes per “La pianista” di Michael Haneke. Nel 2005 le è stato assegnato a Venezia un Leone d’Oro speciale per il complesso dell’opera per “Gabrielle” di Patrice Chéreau. Nel 2017 ha ottenuto la candidatura all’Oscar come attrice protagonista per “Elle” di Paul Verhoeven, per il quale ha vinto un Golden Globe e un Indipendent Spirit Award. Nel 2022 le è stato assegnato l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino.

Al Teatro Sistina di Roma torna la maschera di “Rugantino”

Al Teatro Sistina di Roma torna la maschera di “Rugantino”Roma, 28 apr. (askanews) – Dopo il successo delle scorse Stagioni, dal prossimo 3 maggio sarà di nuovo in scena, con la supervisione di Massimo Romeo Piparo, la maschera amara e dissacrante di “Rugantino” dei mitici Garinei & Giovannini. Lo spettacolo, che fonde mirabilmente tradizione e modernità, viene presentato nella sua versione storica originale, con la regia di Pietro Garinei, le splendide musiche del M° Armando Trovajoli, le preziose scene e i bellissimi costumi originali firmati da Giulio Coltellacci: un imperdibile ritorno alle radici e un’occasione per riscoprire un classico del teatro musicale italiano.


Sul palco, la splendida Serena Autieri, ancora una volta straordinaria interprete dell’intrigante personaggio di Rosetta, donna bella altera e irraggiungibile, che fa battere il cuore di Rugantino, un ruolo in cui l’attrice napoletana dà prova di grande maturità artistica. Al suo fianco, Michele La Ginestra, che torna a vestire i panni del celebre personaggio. Nel ruolo di Eusebia e Mastro Titta, Edy Angelillo e Massimo Wertmuller. Ancora una volta, dunque, il palcoscenico si trasformerà nella Roma papalina ottocentesca grazie a una storia commovente, ironica e nostalgica, in cui brillano personaggi scritti magistralmente, che emozionano e fanno ancora riflettere. E, seguendo le vicende di Rugantino, chiacchierone e sbruffone dall’animo nobile e dalla impareggiabile verve, fino al triste ma edificante epilogo, il pubblico tornerà a cantare successi famosi in tutto il mondo e che non subiscono lo scorrere del tempo, da “Roma nun fa la stupida stasera” a “Ciummachella” a “Tirollallero” sulle musiche del Maestro Armando Trovajoli.

La Camera proroga al 2024 le missioni internazionali. M5s-Avs-Pd: governo riferisca sui missili a Kiev

La Camera proroga al 2024 le missioni internazionali. M5s-Avs-Pd: governo riferisca sui missili a KievRoma, 8 mag. (askanews) – L’aula della Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza che autorizza, per il 2024, la prosecuzione delle missioni internazionali in corso e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno ai processi di pace e di stabilizzazione. Su richiesta di Avs, Pd e M5s si sono svolte votazioni per parti separate sulle singole ‘schede’ che hanno consentito ai gruppi di opposizione di distinguersi e votare in ordine sparso su alcune missioni.


In particolare le opposizioni si sono espresse contro il rifinanziamento della missione di assistenza alla Guardia costiera della Marina militare libica che è stato approvato con 164 sì, 98 no e un astenuto. Il Movimento 5 stelle ha chiesto invece la votazione separata del rifinanziamento della missione EUMAM Ucraina prorogata con 215 sì, 43 no e un astenuto Il totale complessivo delle spese per le missioni nel 2024 è pertanto di 1.825.440.680 euro. M5s, Pd e Avs, inoltre, hanno chiesto in aula alla Camera che il governo riferisca sull’invio di missili a lunga gittata in Ucraina. “Vi sembra normale che il popolo italiano debba venire a conoscenza del fatto che questo governo sta mandando missili a lunga gittata in Ucraina non dal ministro della Difesa italiano ma dal ministro della Difesa britannico? È normale una cosa del genere? Questo governo deve venire su questo immadiatamente a riferire perché ha mentito al Parlamento”, ha detto il presidente dei deputati pentastellati Francesco Silvestri intervenendo in Assemblea. “E’ indegno che permanga questo segreto che sa tutta Europa. Non veniteci più a dire che è un segreto strategico, ci dovete spiegare perché apprendiamo le cose dagli altri governi”. Alla richiesta di Silvestri si sono associati Nicola Fratoianni (Avs) e Stefano Graziano (Pd).


“Il governo venga a fare una informativa in Aula, è legittimo. Il punto di fondo è che noi stiamo andando verso una direzione completamente diversa per i teatri di guerra intorno all’Italia e alla luce di quello che accade è giusto che si faccia una discussione completa. Spero accada presto, è utile una riflessione approfondita sulla posizione italiana sul piano europeo e internazionale”, ha detto Graziano.

Tennis, si ritira a 32 anni Camila Giorgi

Tennis, si ritira a 32 anni Camila GiorgiRoma, 8 mag. (askanews) – Camila Giorgi ha deciso di ritirarsi e di smettere di giocare. Nessun messaggio social, nessun post per un profilo Instagram ma il sito dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency) la segnala come una delle giocatrici ritirate, con data 7 maggio. L’ultimo match della 32enne tennista di Macerata, best ranking n. 26 del 2018 risale al marzo del 2024. A Miami, Giorgi aveva perso dalla numero uno del mondo Iga Swiatek con il risultato di 6-1, 6-1. Camila Giorgi ha vinto complessivamente quattro tornei del circuito maggiore tutti sulle superfici rapide (un record per il tennis femminile italiano condiviso con Flavia Pennetta e Roberta Vinci). E’ stata numero 1 d’Italia per 236 settimane e per cinque stagioni consecutive.

Torino, il Museo del Cinema omaggia il regista Paul Schrader

Torino, il Museo del Cinema omaggia il regista Paul SchraderRoma, 8 mag. (askanews) – Il Museo Nazionale del Cinema di Torino rende omaggio a Paul Schrader, uno dei creatori del cinema moderno. Sin dal suo primo credito cinematografico nel 1974 – nel corso di una carriera lunga cinque decadi e oltre 30 film – si è imposto come autore e regista a tutto tondo capace di un’audace stilizzazione visiva e di un penetrante realismo psicologico intorno a temi profondi e stimolanti, riuscendo a creare un cinema riflessivo e provocatorio, caratterizzato da una forte personalità autoriale. Schrader ha tracciato un percorso artistico ed espressivo avvincente, singolare e talvolta contraddittorio, ponendosi quasi come l’unico americano ad aver dato contributi significativi come sceneggiatore, regista e critico cinematografico.


Figura chiave della New Hollywood – che dalla fine degli anni Sessanta ha portato alla rinascita del cinema americano – ha collezionato una serie di successi scrivendo sceneggiature di film diretti da Sidney Pollack e Brian De Palma, senza dimenticare quelle di Taxi Driver e Toro Scatenato tra alcune delle sue più fruttuose collaborazioni con Martin Scorsese. Si è poi cimentato, passando dietro la macchina da presa, con tutti i tipi di soggetti, generi e stili nel corso di una carriera duratura, di alto profilo, solitamente imprevedibile e solo a intermittenza mainstream. Raffinato autore di numerosi classici moderni, Schrader terrà una Masterclass il 22 maggio 2024 alle 19 nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana e, alle 20:30 al Cinema Massimo presenterà una proiezione speciale di First Reformed (2017), con Ethan Hawke e Amanda Seyfried, valsogli la candidatura all’Oscar per la migliore sceneggiatura. “Paul Schrader è un grande Maestro del cinema americano e uno degli autori più importanti del nostro tempo ma anche un fine conoscitore del cinema e della cultura europea” ha affermato Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema. “È un vero privilegio per questa Istituzione rendere omaggio a un monumento della storia del cinema, che continua a realizzare capolavori sempre potentemente vivi di idee, evidenziando ancora oggi la tensione tra vecchi e nuovi modi di raccontare una storia”.


“Il rapporto unico di Schrader con il ruolo di autore ha a lungo influenzato il suo cinema, che spazia dal realismo sociale, all’horror, alla satira, al thriller poliziesco, alla biografia, agli adattamenti letterari e al neo-noir; ma sempre in modo anticonformista, originale e intellettuale” – ha sottolineato Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. “Andando oltre l’affermazione di una visione registica con la sua capacità di svelare le complessità della realtà, Schrader eccelle nel ritrarre uomini che affrontano un percorso autodistruttivo, alle prese con una crisi esistenziale che viene poi enfatizzata da un evento violento e catartico. Questi uomini si siedono nelle loro stanze, scrivono i loro pensieri, vanno da un posto all’altro, aspettando che arrivi un cambiamento, sollevando al contempo la forte tensione morale e filosofica che ha sempre plasmato il cinema di Schrader”. Il regista di acclamati successi come Blue Collar, American Gigolo, Light Sleeper e Affliction converserà con il Direttore del Museo Domenico De Gaetano, sin dai primi successi ai progetti più recenti, passando per il suo cinema di solitari e anime perdute, spesso caratterizzato da personaggi ai margini della società – uomini autoisolati, perdenti e imbroglioni – alla ricerca di una strada verso la redenzione o la salvezza e che tentano di fuggire da un passato traumatico e profondamente travagliato mentre il loro mondo crolla intorno a loro.


Prima dell’evento – a cura di Marco Fallanca – Paul Schrader riceverà il Premio Stella della Mole in riconoscimento della sua eccezionale dedizione all’arte cinematografica, tornando sovente a una serie coerente di temi, tipi di personaggi e scenari drammatici: spesso raffiguranti storie di “lavoratori notturni” o “uomini soli in una stanza” definiti superficialmente dalla professione che svolgono, la sua filmografia ha affrontato temi e motivi come l’ossessione maschile e l’alienazione ma anche questioni più difficili da definire che includono il disprezzo di sé e i suoi effetti sulla psiche, la disperazione, la repressione (sessuale), le responsabilità individuali e collettive, i complessi collegamenti tra violenza e comprensione della colpa umana.

Toti sarà interrogato venerdì in Procura a Genova. Sequestrati 220mila euro in contanti a casa di Spinelli

Toti sarà interrogato venerdì in Procura a Genova. Sequestrati 220mila euro in contanti a casa di SpinelliGenova, 8 mag. (askanews) – Sarà interrogato venerdì in Procura a Genova il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti finito ieri agli arresti domiciliari, con l’accusa di corruzione, nell’ambito della maxi inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Dda genovese.


Domani mattina alle 11 nel carcere di Marassi, dove è detenuto da ieri, verrà invece interrogato l’ex presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale e attuale ad di Iren, Paolo Emilio Signorini. Sono infine previsti per la giornata di sabato gli interrogatori del capo di gabinetto del presidente Toti, Matteo Cozzani, e dell’imprenditore genovese Aldo Spinelli.


Intanto, la Guardia di Finanza ha trovato e sequestrato 220mila euro in contanti e altro denaro in valuta estera ancora da quantificare durante la perquisizione nell’abitazione dell’imprenditore Aldo Spinelli, da ieri agli arresti domiciliari. In casa dell’ex presidente di Genoa e Livorno sono stati rinvenuti anche tre fucili da caccia e due fucili ad aria compressa che erano stati denunciati dalla suocera nel 2015 ma non da Spinelli.

Premierato, Schlein: democrazia non è acclamare un capo ogni 5 anni

Premierato, Schlein: democrazia non è acclamare un capo ogni 5 anniRoma, 8 mag. (askanews) – Il disegno di legge costituzionale, di iniziativa governativa, per l’elezione diretta del presidente del Consiglio, approdato oggi all’esame dell’aula del Senato, “scardina l’equilibrio fra i poteri previsto dalla Costituzione a garanzia dei cittadini”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, all’assemblea straordinaria del gruppo parlamentare dem al Senato.


Si tratta, ha sottolineato, di “una riforma che indebolisce il Parlamento; oggi è il Parlamento che decide della vita di un Governo, domani è il capo del Governo che decide le sorti del Parlamento”. Per Schlein “la democrazia non si risolve nell’acclamazione di un capo ogni 5 anni. Dietro quel ‘decidete voi’ c’è un colossale ‘decido io’. I pesi e contrappesi della nostra Costituzione la destra li ha sempre definiti lacci e lacciuoli”.