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Conti e Cattelan presentano Sarà Sanremo, novità anche per i big

Conti e Cattelan presentano Sarà Sanremo, novità anche per i bigMilano, 17 dic. (askanews) – “C’è un livello molto alto in gara” lo ha detto Alessandro Cattelan in occasione della conferenza stampa di presentazione della serata finale di Sarà Sanremo, il talent televisivo che decreterà le quattro Nuove Proposte in gara al prossimo Festival. “Vedremo che Sanremo sarà, siamo fiero di questa selezione tra i giovani attraverso il sistema delle sfide” ha detto Claudio Fasulo – Vicedirettore Intrattenimento Prime Time.


La conduzione sarà affidata al Direttore Artistico Carlo Conti con Alessandro Cattelan. “Considero Sanremo la mia seconda casa, proprio per questo legame ho accettato di tornare su questo palco cedendo a diverse pressioni. Tenevo a separare la gara dei giovani, perchè ha tirato fuori tanti nomi importanti” ha detto Carlo Conti. Questa serata verranno presentati i titoli delle canzoni dei 30 Big che saranno in gara all’Ariston al Festival in programma dall’11 al 15 febbraio; verranno anche scelti i nomi dei quattro artisti delle Nuove proposte.


Gli 8 artisti in gara stasera dal Contest Sanremo Giovani sono Angelica Bove con La nostra malinconia, Alex Wyse con Rockstar, Mew con Oh my God, Selmi con Forse per sempre, Settembre con Vertebre, Vale Lp e Lil Jolie con Dimmi tu quando sei per fare l’amore, a cui si aggiungono da Area Sanremo Etra con Lo spazio tra le dita Maria Tomba con Goodbye (Voglio Good vibes). “I ragazzi che passeranno al Festival porteranno la canzone con cui hanno partecipato a Sarà Sanremo” ha precisato Carlo Conti. “I Big saranno 31” ha aggiunto Conti, “stasera vi dirò chi è” il misterioso concorrente in più: “sarà una coppia inedita che in extremis mi ha presentato un brano bellissimo” ha annunciato Conti che invece ha detto che i giovani saranno solo 4. Poi sulla presenza dei Jalisse esclusi per la 28esima volta ha ironizzato: “In qualche modo ci saranno perchè sono citati in un brano in concorso”.


Gli ascolti saranno misurati con il nuovo Standard Total Audience che sarà introdotto da Auditel a partire dal prossimo 30 dicembre. Verranno censiti non solo le visualizzazioni classiche degli apparecchi televisivi, ma anche quelle in streaming viste da computer, telefonino o Ipad e aggiungendovi anche gli ascolti on demand. “Non sono appassionato dei dati di ascolto, ma sono curioso di vedere come andrà” ha detto Carlo Conti.

Teatro, arriva in Italia il musical “Bernadette De Lourdes”

Teatro, arriva in Italia il musical “Bernadette De Lourdes”Roma, 17 dic. (askanews) – Dopo il successo ottenuto in Francia, arriva per la prima volta in Italia “Bernadette De Lourdes”, il musical che, con il suo linguaggio moderno e universale, racconta la vera storia della giovane ragazza francese Bernadette Soubirous.


La versione italiana sarà in scena dal 16 gennaio al 16 febbraio all’Auditorium Conciliazione di Roma, per poi proseguire l’8 marzo al Teatro PalaPartenope di Napoli, il 15 e il 16 marzo al Teatro Team di Bari e il 28, il 29 e il 30 marzo al Teatro Alfieri di Torino (biglietti disponibili su Ticketone). Ambientato nel Sud-Ovest della Francia nell’Ottocento, “Bernadette De Lourdes” narra la straordinaria storia di una quattordicenne che – pur vivendo nella famiglia più indigente del paesino francese in condizioni difficili, di analfabetismo e di estrema povertà – diventa una figura capace di ispirare ancora oggi milioni di persone. Una storia che va oltre il credo religioso e che racconta il coraggio e la forza d’animo di chi vive ai margini della società, celebrando la capacità di resilienza di una giovane donna che, nonostante le avversioni e le pressioni del mondo, rimane fedele a se stessa.


Il musical, inserito nel cartellone ufficiale del Giubileo, affronta temi universali che parlano a tutti, in particolar modo ai giovani che potranno riconoscersi nella protagonista, un’adolescente che dimostra che, anche chi sembra non avere voce, può influenzare profondamente la società. Acclamato per la sua alta qualità artistica, lo spettacolo è entrato a pieno titolo nella tradizione dei grandi musical francesi come “Notre Dame de Paris” e “Les Misérables” grazie alla sua trama intensa, alle musiche e alle scenografie immersive che dalla sua prima rappresentazione nel 2019 hanno conquistato spettatori di ogni età, origine e fede.


La giovane Bernadette è interpretata da Gaia Di Fusco, mentre David Ban veste i panni del padre e Chiara Luppi quelli di Louise Casterot Soubirous. Fabrizio Voghera è l’Abate Peyramale e Christian Ruiz interpreta il Commissario Jacomet. La regia e il libretto sono di Serge Denoncourt (che ha lavorato con il Cirque du Soleil e Eros Ramazzotti), con musiche composte da Grégoire, i testi sono scritti da Lionel Florence e Patrice Guirao, l’adattamento e la traduzione è a cura di Vincenzo Incenzo. Scenografie, costumi e arrangiamenti sono curati rispettivamente da Stéphane Roy, Mérédith Caron e Scott Price.


Prodotto da Éléonore de Galard e Roberto Ciurleo (artefici di grandi show come Tre moschettieri, Saturday Night Fever e Robin Hood in Francia) e da Gad Elmaleh e Fatima Lucarini, il musical si basa esclusivamente su documenti autentici e verbali dell’epoca. Inoltre, nel 2026 il film dello spettacolo originale francese arriverà nei cinema di oltre 100 paesi, mentre il musical approderà a Broadway e negli Stati Uniti.

I Pinguini Tattici Nucleari diventano d’oro con Hello World

I Pinguini Tattici Nucleari diventano d’oro con Hello WorldMilano, 16 dic. (askanews) – È inarrestabile il successo dei Pinguini Tattici Nucleari, band che ogni giorno dà al pop nuova linfa vitale, riportandolo ai vertici del successo. Dopo aver debuttato al #1 di tutte le classifiche FIMI/GfK Italia (#1 Classifica Album; #1 Classifica CD & Vinili; #1 Classifica Singoli con Islanda) fanno en plein di certificazioni: il nuovo album Hello World (EpicSony Music Italy) è stato certificato disco d’oro in una sola settimana – unico album pop a raggiungere questo risultato nel 2024, un traguardo eccezionale per il genere, che sta vivendo la sua epoca magica – e il singolo Islanda è certificato Disco D’Oro. Ad oggi sono 75 dischi di Platino e 13 gli Oro collezionati in poco meno di quattro anni dalla band di Bergamo, diventata un punto di riferimento assoluto nel mondo del pop e della musica italiana.


Una crescita inarrestabile per la band dei record, capace di fotografare sentimenti profondi con una narrazione semplice, diretta ma ricca di sottotesti, alternando canzoni da cantare a squarciagola a un live, brani carichi di un’ironia fresca e leggera, citazioni pop – che negli anni sono diventate il tratto distintivo della band – e ballad più intime, dove vengono esplorati con lucidità e delicatezza alcuni temi cruciali della contemporaneità. Hello World, un rinnovato e caloroso abbraccio che parte dalla band di Bergamo per arrivare a tutto il resto del mondo, è un viaggio di 15 brani che invita l’ascoltatore a mettersi “scomodo”, a lasciarsi coinvolgere, a essere pronto ad alzarsi per ballare, a sedersi per riflettere, e a intraprendere un percorso caleidoscopico tra emozioni, esperienze e riflessioni. Un album che vuole regalare una prospettiva, come sempre estremamente personale e sentita, sulla complessità del presente, ancora una volta attraverso gli occhi di una band.


“Hello World è la prima frase che gli studenti di programmazione, per tradizione, imparano a far ‘dire’ a un programma. Queste due semplici parole sono la sintesi di tutto: soggetto e contesto, input e output. Ogni volta che una band pubblica un album é come se salutasse il mondo, portando fuori quello che é stato chiuso ‘dentro’ per anni, le canzoni. Hello World é il nostro nuovo viaggio e accoglieremo chiunque si voglia unire a noi. É un viaggio tortuoso, dove a volte ci si deve adattare, ma promettiamo che ne varrà la pena: mettetevi scomodi.” Hello World ha dentro di sé tutto, “hello” – ciao – l’azione e “world” la platea, e con Hello World ci si può riferire a tutti nel mondo indiscriminatamente. Dentro queste due semplice parole unite c’è tutto quello che serve. Non è solo la prima frase che si insegna ai programmatori, ma può affascinare chiunque perché rappresenta un sincero saluto al mondo.

Locus Festival 2025, anticipo con i Glass Beams

Locus Festival 2025, anticipo con i Glass BeamsRoma, 11 dic. (askanews) – Mogwai, The Fearless Flyers, Diodato. Questi i primi nomi annunciati al Locus Festival 2025, il festival per eccellenza dell’estate italiana che l’anno scorso ha festeggiato la ventesima edizione. Come da tradizione sarà un viaggio, da luglio ad agosto, attraverso i luoghi più affascinanti della Puglia all’insegna del meglio della musica italiana e internazionale.


Ad anticipare il festival tre appuntamenti live a giugno con l’enigmatico trio mascherato di Melbourne, i Glass Beams: il 20 giugno a Milano al Circolo Magnolia, il 21 giugno a Bologna al DumBO, in collaborazione con roBOt Festival, e infine il 22 giugno a Roma nell’Antico Teatro Romano di Ostia Antica. Capitanati dal producer e musicista Rajan Silva, i Glass Beams con la loro originale fusione ipnotica e psichedelica di antiche sonorità orientali ed elettronica moderna, ricercano una contaminazione tra culture e suoni, tra vecchio e nuovo, immersi in un affascinante immaginario mistico di loro creazione. Il trio è stato catapultato nella coscienza collettiva di milioni di nuovi follower che hanno scoperto le tracce dell’EP di debutto, “Mirage” (2021), una sorta di “lettera d’amore” alle origini indiane di Rajan. Il nuovo EP “Mahal” prosegue nella stessa direzione, fondendo melodie tipiche della musica tradizionale indiana a sonorità contemporanee.


Il 2 agosto nell’iconica “citta bianca” di Ostuni, nella grande arena del Foro Boario, fa tappa il nuovo tour di Diodato. Artista tra i più amati e apprezzati in Italia, seguito dal Locus Festival sin dai suoi esordi, Diodato torna nel 2025 con uno show intenso, un viaggio musicale che ripercorre il suo repertorio, caratterizzato da una messa in scena che attraverso suggestivi giochi di luce, promette di far emozionare il pubblico. La storica location di Masseria Ferragnano a Locorotondo, borgo della valle d’Itria che ha dato al festival le sue origini e il suo nome, ospita il 9 agosto The Fearless Flyers progetto parallelo della band statunitense Vulfpeck, caratterizzato dalle acrobazie strumentali di quattro rinomati musicisti: Cory Wong alla chitarra, Joe Dart al basso, Nate Smith alla batteria e Mark Lettieri alla chitarra baritona. Lo stile dei Fearless Flyers è radicato nel funk classico, arricchito da influenze soul, jazz e rock, capace di unire il meglio della tradizione con una modernità stilistica che si esprime in composizioni energiche e serrate, prive di fronzoli, ma colme di virtuosismo e irresistibilmente ballabili. Un live imperdibile.


Headliner della serata del 12 agosto, sempre in Masseria Ferragnano, gli scozzesi Mogwai. Con dieci album all’attivo – tra cui “As The Love Continues” (2021) arrivato al primo posto nelle classifiche in UK, nominato al Mercury Prize, premiato come Scottish Album of the Year – e un documentario uscito quest’anno sulla storia della celebre band dal titolo “If The Stars Had A Sound”, tornano in Italia e fanno tappa al Locus per presentare il nuovo album “The Bad Fire” in uscita a gennaio 2025 e anticipato dal singolo “Lion Rumpus”.

Mariah Carey ‘regina del Natale’ Usa, cancella altre 2 date tour

Mariah Carey ‘regina del Natale’ Usa, cancella altre 2 date tourMilano, 14 dic. (askanews) – “Newark e Belmont, vorrei avere notizie migliori, ma sfortunatamente sono ancora malata e devo annullare gli spettacoli di stasera e domenica. Sono davvero devastata e apprezzo il vostro supporto. Con affetto, MC”. Così Mariah Carey, regina indiscussa delle festività in musica diffonde la ferale notizia per le due città americane che dovranno fare a meno del tour di Natale della star e del suo cavallo di battaglia natalizio dal vivo: “All I Want for Christmas Is You”.


Prima di loro anche Pittsburgh ha dovuto accettare la triste verità dell’accanirsi dell’influenza sull’ugola d’oro. Perché come ha scritto una volta Rolling Stone: “Non si può dire Natale senza MC” per quanto il titolo di “regina del Natale” sia molto contestato. Quest’anno segna peraltro il XXX anniversario dell’album Merry Christmas di Mariah Carey, che ha generato l’iconico singolo best-seller “All I Want for Christmas Is You”.


Per festeggiare, Carey sta lanciando una vasta gamma di gadget in occasione del suo Christmastime Tour, compresa una pagina Amazon con decorazioni natalizie e una collaborazione con Mattel per una Barbie Mariah Carey a tema natalizio. Chissà se la data newyorkese del 17 dicembre al Barclays Center di Brooklyn, andrà a segno. I fan lo sperano. Altrimenti, bisognerà cambiare musica.

A Cortina Nations Award a Massimo Boldi, Neri Parenti, Elisabetta Pellini

A Cortina Nations Award a Massimo Boldi, Neri Parenti, Elisabetta PelliniRoma, 14 dic. (askanews) – Tornare sul luogo del “delitto” per celebrare i film di Natale. Neri Parenti e Massimo Boldi tornano a Cortina, nella storica location cinematografica Hotel de la Poste, per una tre giorni di eventi e proiezioni per ricevere i Nations Award.


Il prestigioso premio taorminese, giunto alla XVIII edizione, è stato infatti assegnato a due grandi protagonisti dei cinepanettoni nel 25° anniversario dall’ultima pellicola: Neri Parenti e Massimo Boldi. Tra gli altri ospiti Elisabetta Pellini, Umberto e Rudy Smaila, Raffaella Fico e Francesca Manzini e, in video collegato, Enrico Vanzina. Boldi e Parenti a Cortina d’Ampezzo rivivono il lungo filone del cinepanettone, che ha caratterizzato trent’anni di commedia italiana, che viene ripercorso e raccontato in occasione dello spin off invernale dei Nations Award, il prestigioso riconoscimento taorminese che ormai da 18 anni premia big del grande schermo e, per il secondo anno consecutivo, arriva a Cortina.


“Alla luce del successo della precedente edizione, che era stata dedicata all’anniversario del primo Vacanze di Natale 1983, quest’anno vogliamo premiare due maestri ancora oggi punto di riferimento per chi si approccia al cinema leggero e brillante – spiega il presidente e direttore artistico dei Nations Award Michel Curatolo – e lo faremo insieme ad un parterre ricco di ospiti tra cui Umberto e Rudy Smaila, Raffaella Fico, Francesca Manzini e, in video collegamento, il grande maestro Enrico Vanzina”. Un premio anche all’attrice Elisabetta Pellini, dal 12 dicembre protagonista al cinema in Buio come il cuore – regia di Marco De Luca, scritto da Marco De Luca e Claudio Masenza. “Natale, tempo di regali e… cinepanettoni – sottolinea il patron dell’Hotel de la Poste Gherardo Manaigo – abbiamo bisogno di un po’ di leggerezza e sono felice di ospitare la II edizione di una kermesse che ci regalerà divertimento e serenità. Con l’evento “Cortina come in un film” celebreremo tanti iconici film che ci hanno fatto ridere e che ormai fanno parte della storia del nostro cinema”.


In un’occasione come questa, non potevano mancare i brindisi a base di Bottega Gold e infatti il progetto si svolge in collaborazione con Bottega Spa, azienda di vini, grappe e distillati di prestigio della tradizione italiana: “Le Vacanze di Natale nel nostro immaginario sono ancora oggi legate a Cortina – evidenzia l’istrionico imprenditore Sandro Bottega, presidente onorario del comitato organizzatore dell’evento – e il prosecco, abbinato al panettone, è diventato un must di tante scene divertenti che ancora oggi rivediamo con piacere e con un pizzico di nostalgia. Da qui l’impegno a investire in iniziative capaci di valorizzare il patrimonio cinematografico dell’Italia, unito allo stile made in Italy, che tanti Paesi ci invidiano e in particolare la qualità della nostra enogastronomia, di cui cerchiamo di esserne ambasciatori”. La manifestazione è arricchita dalla presenza dello chef siciliano stellato Giuseppe Costa, originario di Terrasini (PA) e del maestro pasticcere di Bronte (patria del pistacchio in provincia di Catania) Roberto Luca, che ha preparato un “cinepanettone” monumentale accompagnato da degustazioni tipiche.

Il nuovo album di inediti di Enrico Ruggeri è “La caverna di Platone”

Il nuovo album di inediti di Enrico Ruggeri è “La caverna di Platone”Milano, 14 dic. (askanews) – Il 17 gennaio 2025 uscirà “La caverna di Platone” (Sony Music) il nuovo album di inediti di Enrico Ruggeri.


Questo nuovo progetto rappresenta un altro capitolo significativo nella straordinaria carriera del cantautore, noto per la sua capacità di unire testi profondi e sonorità ricercate. “La caverna di Platone”, il cui titolo è ispirato al celebre mito filosofico, è un’opera densa di riflessioni culturali e sociali, che affronta temi attuali con la consueta intensità poetica e uno stile che continua a mutare, pur rimanendo fedele alla sua identità artistica.


Un nuovo album, a distanza di tre anni dal precedente “La rivoluzione”, che rappresenta un ulteriore passo nel percorso di una delle voci più autorevoli del panorama musicale italiano con una visione musicale in costante evoluzione. La particolare copertina è dell’artista Mauro Balletti con Giuseppe Spada.


Il disco sarà disponibile in digitale, CD e doppio vinile 180 gr. la quale versione autografata sarà disponibile in esclusiva sul Sony Music Store. In oltre 50 anni di carriera Enrico Ruggeri ha scritto pezzi di storia della musica italiana, per se stesso, per i Decibel e per altri grandi artisti. Al cantautorato affianca l’attività di scrittore (il suo ultimo libro è l’autobiografia “40 vite (senza fermarmi mai)” per La Nave di Teseo), conduttore televisivo e radiofonico.


Dopo il successo della prima edizione, dal 17 dicembre torna su Rai 2, in seconda serata, “Gli Occhi del Musicista”, il programma scritto e presentato da Enrico Ruggeri con una vera e propria band in studio composta da Francesco Luppi (tastiere e pianoforte), Davide Brambilla (tromba, flicorno, fisarmonica, tastiere), Sergio Aschieris (chitarre), Johnny Gimpel (chitarre), Phil Mer (batteria) e Lorenzo Poli (basso). La prima puntata sarà dedicata al Natale con ospiti Red Canzian e Davide Van De Sfroos.

Marracash è tornato. È Finita La Pace è il suo nuovo album

Marracash è tornato. È Finita La Pace è il suo nuovo albumMilano, 13 dic. (askanews) – Marracash pubblica a sorpresa il nuovo attesissimo album “È Finita La Pace”. Il disco, il settimo in studio, arriva a tre anni dall’ultimo progetto ed è da ora disponibile su tutte le piattaforme digitali e in preorder in versione fisica (a questo link) nei formati CD standard e vinile standard, in uscita il 24 gennaio 2025. In esclusiva, sullo shop Universal Music Italia anche CD autografato, CD Deluxe, vinile autografato e Picture Disc.


Oggi si annuncia anche una seconda data allo Stadio San Siro di Milano, il 26 giugno 2025, che va ad aggiungersi a MARRA STADI25 (prodotto da Friends & Partners), il primo tour negli stadi per un rapper italiano. “È Finita La Pace” è l’ultimo capitolo di un percorso in tre atti iniziato nei due dischi precedenti. In “Persona” (otto dischi di platino, 2019) Marracash racconta la ‘crisi’ e riflette sulla propria carriera, vita e identità, in “Noi, Loro, Gli Altri” (sei dischi di platino, 2021), che ne rappresenta la naturale evoluzione, affronta lo ‘scontro’ e mette i propri dubbi e interrogativi in una prospettiva anche sociale. Con ” È Finita La Pace” arriva l’accettazione e rivendicazione dell’essere unico. L’artista esce dalle incertezze e dal caos esterno, dalla superficialità che abbiamo intorno per immergersi in una “bolla” di tutt’altro genere, con una consapevolezza nuova. Pur riconoscendo che il concetto di bolla – protagonista dell’artwork della copertina, affidato a Corrado Grilli (in arte Mecna) per Contesto Studio – non abbia una connotazione positiva perché evoca l’isolamento, l’album ne esplora i diversi significati e simboli.


“Uno di questi è la bolla di ciascuno, la bolla in cui ognuno di noi si può rinchiudere, ma poi esistono molte bolle che rappresentano universi differenti: la bolla immobiliare o delle cripto, la bolla ansiogena dei social in cui ci ritroviamo spesso soli.” L’album stesso è una bolla in cui ci si può immergere e sentirsi in uno spazio condiviso. Ed è una bolla senza intromissioni esterne perché è un disco senza featuring, dove i testi sono curati unicamente da Marracash, il suono dai due produttori Marz e Zef e le melodie dai tre insieme, con i sample di Ivan Graziani (Firenze, Canzone Triste), dei Pooh (Uomini Soli), di Giacomo Puccini (Madama Butterfly) e di BLUEM (Lunedì) .


Con una penna visionaria e feroce Marracash scandaglia vuoti e ipocrisie, superficialità, social, società, omologazione, il sistema musicale, i cambiamenti tecnologici epocali, le relazioni e reazioni di una società (dello spettacolo) dove la folla anestetizzata assiste agli eventi in background. Il titolo evoca molteplici significati personali e universali, raccontati attraverso una scrittura densa di messaggi in contrasto con l’appiattimento dilagante. Le 13 tracce sono un luogo dove l’autenticità prevale. Un viaggio di 50 minuti sia nell’introspezione dell’artista che nell’invito rivolto a chi ascolta a essere se stessi.


Il 2025 infine incoronerà Marracash come il primo rapper in Italia a esibirsi in un tour negli stadi (prodotto da Friends & Partners). A giugno, attraversando tutto lo Stivale da Milano a Messina – conquistando i palchi più prestigiosi della musica live -, l’artista inaugurerà MARRA STADI25, una tournée che segna un nuovo traguardo per la storia del rap italiano. Si parte venerdì 6 giugno 2025 allo Stadio Comunale di Bibione (VE), proseguirà poi martedì 10 giugno 2025 allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, sabato 14 giugno 2025 allo Stadio Olimpico Grande di Torino, mercoledì 25 giugno e giovedì 26 giugno 2025 (nuova data) allo Stadio San Siro di Milano, lunedì 30 giugno 2025 allo Stadio Olimpico di Roma e sabato 5 luglio 2025 allo Stadio San Filippo di Messina. Info e biglietti: www.ticketone.it e www.friendsandpartners.it.

Sanremo, Conti: Grazie al prezioso lavoro dei giornalisti

Sanremo, Conti: Grazie al prezioso lavoro dei giornalistiRoma, 13 dic. (askanews) – “Grazie del prezioso lavoro e della preziosa collaborazione dei giornalisti in tutte le cose che facciamo. Nell’ambito del Festival di Sanremo, il lavoro del giornalista viene amplificato”. Lo dichiara Carlo Conti.


“Negli anni ’80 sono andato a Sanremo con il mio 127 arancione, partendo da Firenze come inviato di una delle radio private per le quali lavoravo in quel periodo. Ero alla ricerca di qualche battuta, di un saluto, di una piccola intervista che potevo rubare letteralmente a qualche cantante che stava entrando all’Ariston o che usciva dall’albergo. Non avrei mai immaginato veramente in quegli anni lì di ritrovarmi un giorno sul palco di Sanremo e addirittura diventarne il conduttore e il direttore artistico. Sanremo – dice Conti – per me è casa. Ogni volta che ci vado, ci andrò mercoledì per fare questa nostra diretta su Rai 1 che abbiamo intitolato Sarà Sanremo: presenterò i 30 Big in gara e Cattelan farà la finalissima per scoprire le quattro Nuove Proposte che arriveranno all’Ariston poi a febbraio. È familiare l’Ariston, Sanremo. Non sento più quell’emozione che invece magari negli anni ’80 sentivo soltanto per andare a fare interviste. È buffo, no? Questo nella vita: adesso che ho un ruolo di responsabilità, mi sento a casa e non ho nessun tipo di pressione, perché è una grande festa della musica, una grande kermesse”. “Come direbbe Bennato – prosegue Conti – sono solo canzonette, ma è un argomento che interessa tutta Italia, che catalizza l’attenzione degli italiani. Se prima, fino a qualche anno fa, il commento su Sanremo avveniva il giorno dopo al bar o in ufficio, adesso il commento è in tempo reale, in questa grande piazza virtuale che sono i social. Viene tutto amplificato, nel bene e nel male: un’affermazione, un gesto che accade sul palco, delle volte amplificato, strumentalizzato, travisato. Bisogna stare attenti noi stessi, quando facciamo interviste, a non essere fraintesi. Oggi si tende un po’, in molti siti più piccoli soprattutto, in molte realtà più piccole, a cercare il click in più travisando, facendo titoli a effetto. Perché ovviamente, quando si legge Sanremo, subito si catalizza l’attenzione”.


“Dopo l’annuncio che ho fatto dei Big – aggiunge Conti – la cosa più curiosa era il fatto del “dissing” tra Fedez e Tony Effe. Magari senza minimamente preoccuparsi di che canzone avranno presentato. Io prendo tutto con molta leggerezza, e anche tutto quello che si crea intorno a Sanremo lo ritengo estremamente positivo, perché aiuta a creare interesse, a tenere alta l’attenzione. Quindi mi piace che ci sia il toto-cantanti che vengono a Sanremo, il toto co-conduttori, il “che cosa dirà, che cosa non dirà”. Mi piace meno quando vengono travisate, trasformate, strumentalizzate certe affermazioni”. “Tempo fa, per esempio, in un podcast mi hanno chiesto: che tipo di canzoni stanno presentando i cantautori? La mia risposta è stata: Beh, principalmente ho notato che nella maggioranza dei casi i cantautori stanno tornando a parlare di cose più dirette, più piccole, di quelle che ci circondano: può essere la famiglia, un rapporto d’amore, un rapporto con i figli. Ho detto questo. Automaticamente poi si è letto che io non voglio canzoni che trattino temi di guerra o di immigrazione a Sanremo. Si è trasformata un’affermazione data a una domanda precisa cercando lo scoop, travisando, raccontando il falso. Da qui poi – conclude – nascono le fake news: quell’affermazione viene ripresa da un sito, che passa per un altro sito, incominciano a scrivere sui social, e così, a macchia d’olio, si trasforma una cosa in un’altra”.

Nasce collana “Dirty Tapes Sounds”, musicassette e album anni ’60-’80

Nasce collana “Dirty Tapes Sounds”, musicassette e album anni ’60-’80Roma, 12 dic. (askanews) – Dirt Tapes annuncia la nascita della nuova collana Dirt Tapes Sounds, in collaborazione con Four Flies Records, che da dicembre 2024 pubblicherà in musicassetta una serie di colonne sonore italiane e album strumentali, in alcuni casi inediti, del periodo ’60, ’70 e ’80, composti da Maestri come Sorgini, Alessandroni, Reverberi, Rustichelli e molti altri.


Ogni uscita avrà un remaster apposito per nastro da 18, a partire dai riversamenti dei master originali e prodotto con una linea completa di duplicazione revisionata “Tapematic” del 1991, e un packaging arricchito da poster, scatole e gadget che cambierà di volta in volta. La prima pubblicazione della collana, disponibile dal 9 dicembre, è “Mistero”, album inedito di Giuliano Sorgini: 16 tracce registrate con l’ausilio dei sintetizzatori Moog tra il 1973 e il 1979. Un immaginario oscuro che galleggia tra l’esoterico e l’horror, sublimato da un packaging creato ad hoc durante l’ascolto dei brani, per far immergere l’ascoltatore a pieno nelle atmosfere dell’album. Ad accompagnare la musicassetta di “Mistero”, 16 tarocchi (una carta per ciascun brano), un poster, una cassetta con stampa UV full body e una box che, insieme alle carte e alla grafica della MC, rappresenta il mondo parallelo creato dalle atmosfere di questo inedito del maestro Sorgini. Disponibile da oggi anche l’ascolto su tutte le piattaforme streaming. L’edizione fisica è esclusivamente in musicassetta. La distribuzione digitale è curata da Four Flies.


Dirt Tapes nasce nel 2021 dall’unione di un gruppo di musicisti, produttori e collezionisti amanti dell’analogico che hanno scoperto la musica durante gli anni ’80 e ’90 proprio grazie alle musicassette e che non hanno mai smesso di ascoltarle, tra cui Karim Qqru, musicista, produttore e membro di The Zen Circus. I primi album pubblicati, in edizione speciale su audiocassetta, “La seconda rivoluzione sessuale” dei Tre Allegri Ragazzi Morti, “Vita e opinioni di Nello Scarpellini Gentiluomo” di The Zen Circus e “Auff!” del Management. Da allora, in appena tre anni, sono seguite altre 22 uscite, accompagnate da due musicassette speciali: “Turismo Sentimentale” di Il solito Dandy e “Mondo Naïf” di Tre Allegri Ragazzi Morti, in occasione del trentennale della band.


Partita inizialmente come etichetta dedicata esclusivamente alle uscite in MC, negli anni Dirt Tapes si è allargata a 360 gradi a tutto il mondo delle musicassette, iniziando a produrre una linea propria di walkman, The Tape-roller, ad oggi uno dei più venduti in Europa e arrivato alla versione 3.0. Plus, il primo con wheel-mechanism in metallo, inaugurando Blank tapes, una sezione dedicata alla vendita di cassette vergini prodotte da Dirt Tapes con una grande varietà di lunghezze (C-30, C-46, C-60, C,90), colori e tipologie di nastro, ma anche copie sigillate di cassette con nastro al Cromo degli anni ’90 (il nastro al cromo non è più in produzione da 24 anni), e aprendo il Cassette Bazar, un negozio online dedicato a stampe originali degli anni ’70, ’80 e ’90 (testate al 100% con deck TEAC e Nakamichi) e ristampe odierne (import UK e USA), aggiornato settimanalmente. “L’idea dietro la nascita di Dirt Tapes è semplice – raccontano i fondatori – Far uscire in cassetta album di ieri, oggi (e domani) senza barriere di genere e di nazionalità, l’unica regola è il rispecchiare i gusti singoli e comuni delle persone coinvolte in questa avventura”.


I prodotti di Dirt Tapes, acquistabili online al sito su www.dirttapes.com e in una selezione di piccoli negozi di dischi della penisola, sono pensati per appassionati, collezionisti e per chiunque desideri vivere l’esperienza dell’ascolto analogico e del contatto diretto con il supporto fisico.