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Dl sicurezza, manifestazione contro a Roma con padelle e coperchi

Dl sicurezza, manifestazione contro a Roma con padelle e coperchiRoma, 14 dic. (askanews) – “A pieno regime contro il ddl paura”. Si legge così in uno degli striscioni che apre la manifestazione, a Roma, ‘della rete ‘A pieno regime’ a cui aderiscono diversi movimenti, sindacati e associazioni. Sono circa un migliaio quelli che, nel primo pomeriggio, si sono dati appuntamento in piazzale del Verano per una protesta che appare al momento pacifica e rumorosa. Con padelle, coperchi, pentole a scandire l’annunciato percorso verso piazza del Popolo. Un grande disegno con Mussolini e la Meloni che si danno un bacio suscita attenzione di cronisti e telecamere. “Non ci arrendiamo – si spiega dall’altoparlante – questa legge è un grave attacco ai diritti, alla democrazia e alla libertà di espressione”. SU un altro striscione si legge: “Arrestateci tutti”. Su un altro si aggiunge: “Si scrive sicurezza si legge repressione”.

Gb, principe Andrea era in stretto contatto presunta spia cinese

Gb, principe Andrea era in stretto contatto presunta spia cineseMilano, 14 dic. (askanews) – Il principe Andrea di Inghilterra è di nuovo nell’occhio del ciclone: a una presunta spia cinese con legami commerciali con il fratello di Carlo III è stato vietato l’ingresso nel Regno Unito perché si teme che possa rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale. Andrea afferma di aver “cessato ogni contatto” con la presunta spia cinese. Lo riporta Bbc.


Un tribunale per l’immigrazione britannico ha confermato la decisione giovedì, in una sentenza che ha rivelato che il cittadino cinese aveva sviluppato un rapporto così stretto con Andrew da essere stato invitato alla sua festa di compleanno. In una dichiarazione, l’ufficio del principe ha affermato che il principe Andrea aveva incontrato l’uomo “attraverso canali ufficiali” e che non era mai stato discusso “nulla di natura sensibile”.


Secondo la sentenza, i funzionari governativi erano preoccupati che l’uomo potesse aver abusato della sua influenza perché il principe era sotto “notevole pressione” in quel momento. Le autorità britanniche ritengono che il cittadino cinese, il cui nome non è stato diffuso, lavorasse per conto del Dipartimento del lavoro del Fronte Unito, un’organizzazione del Partito comunista cinese utilizzata per influenzare realtà straniere.


Secondo la decisione del tribunale, il governo ha stabilito che l’imprenditore “era in grado di creare relazioni tra alti funzionari cinesi e importanti personalità del Regno Unito, relazioni che avrebbero potuto essere sfruttate dallo Stato cinese per scopi di interferenza politica”.

Formula1, Red Bull se via Perez arrivano Lawson o Tsunoda

Formula1, Red Bull se via Perez arrivano Lawson o TsunodaRoma, 14 dic. (askanews) – Sergio Perez potrebbe davvero non essere più un pilota della Red Bull nella prossima stagione. A confermarlo è il team principal degli austriaci, Chris Horner. Dopo aver conquistato quattro podi nei primi cinque Gran Premi del 2024, il messicano è stato poi reduce di una stagione fallimentare, arrivando in ottava posizione nella classifica piloti, con 152 punti; un punteggio deludente considerando il gap che lo separa dal suo compagno di squadra Max Verstappen, che ammonta a 285 lunghezze. La fatica di Perez ha così portato la Red Bull a perdere il Campionato Costruttori, scivolando in terza posizione nella classifica finale. Nonostante il team austriaco abbia concesso a Perez un’estensione del contratto di due anni, le sue prestazioni alla fine stanno portando gli austriaci a una seria riflessione. A confermarlo appunto lo stesso Horner che ha parlato chiaramente della questione: “Checo è stato un grande servitore per questa squadra, tornando a questa gara

Ucraina chiede a FIFA di scusarsi dopo mappa senza Crimea

Ucraina chiede a FIFA di scusarsi dopo mappa senza CrimeaMilano, 14 dic. (askanews) – Il Ministero degli Esteri ucraino ha invitato la FIFA a scusarsi per aver mostrato la mappa dell’Ucraina senza Crimea durante la trasmissione dei risultati del sorteggio per la Coppa del Mondo 2026. Lo scrive il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, George Tykhi.


“Ridisegnando i confini internazionali nella trasmissione di ieri, non solo avete agito contro il diritto internazionale, ma avete anche sostenuto la propaganda russa, i crimini di guerra e il crimine di aggressione contro l’Ucraina”, ha scritto. Tychy ha anche invitato la FIFA a scusarsi.

Manovra, Ires premiale: taglio del 4% alle imprese se l’80% dell’utile resta in azienda

Manovra, Ires premiale: taglio del 4% alle imprese se l’80% dell’utile resta in aziendaRoma, 14 dic. (askanews) – Taglio dell’Ires del 4% alle imprese che decidono di accantonare a riserva l’80% degli utili. Lo prevede la bozza di emendamento del governo alla manovra che definisce l’Ires premiale per le imprese che investono gli utili e assumono. L’altra condizione prevista per beneficiare dello sconto fiscale è quella di destinare il 30% degli utili accantonati a investimenti per l’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, realizzati dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio (1 gennaio 2025) e fino alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024. Gli investimenti non devono, in ogni caso, essere inferiori a euro 20.000. Oltre agli investimenti, le aziende devono anche assumere personale per poter usufruire dell’aliquota Ires ridotta. Il numero di dipendenti non deve diminuire rispetto alla media dei tre anni precedenti e devono essere effettuate assunzioni a tempo indeterminato che rappresentano un incremento occupazionale pari almeno all’1% degli occupati nell’anno di imposta 2024 e, comunque, in misura non inferiore a un lavoratore dipendente con contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Pallavolo, De Giorgi e Velasco firmato il rinnovo da ct

Pallavolo, De Giorgi e Velasco firmato il rinnovo da ctRoma, 14 dic. (askanews) – Ferdinando De Giorgi e Julio Velasco hanno firmato il rinnovo di contratto come commissari tecnici rispettivamente dell’Italia maschile e femminile di pallavolo.


La firma sui contratti è arrivata direttamente sul palco durante la conferenza stampa nel corso degli “Stati generali della Pallavolo” a Milano, con il presidente della Fipav Giuseppe Manfredi che ha firmato entrambi i contratti prima che venissero controfirmati dai due tecnici. “Con i contratti arriveremo fino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028”, ha spiegato lo stesso Manfredi.

Sudcorea, il presidente Yoon (sotto impeachment) promette di farsi da parte

Sudcorea, il presidente Yoon (sotto impeachment) promette di farsi da parteMilano, 14 dic. (askanews) – Il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, sottoposto a impeachment, ha dichiarato sabato che si sarebbe “fatto da parte” dopo che il parlamento ha votato per rimuoverlo dall’incarico, sollecitando la fine della “politica degli eccessi e dello scontro”.


Dopo l’impeachment di Yoon quest’oggi, una portavoce dell’Unione Europea ha chiesto una “rapida e ordinata risoluzione” della crisi politica in Corea del Sud, in linea con la costituzione del Paese. Sabato i legislatori sudcoreani hanno messo sotto accusa il presidente Yoon Suk Yeol per il suo fallito tentativo di legge marziale, con l’opposizione che ha dichiarato una “vittoria del popolo”.


Su 300 legislatori, 204 hanno votato per mettere sotto accusa il presidente per accuse di insurrezione, mentre 85 hanno votato contro. Il voto ha coronato una settimana di intenso dramma politico nel democratico Sud della penisola coreana, in seguito al fallito tentativo di Yoon di imporre la legge marziale il 3 dicembre. Oggi centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza nella capitale Seul per manifestare.

Giornalisti, Nordio: no a sanzioni, mi affiderei a deontologia

Giornalisti, Nordio: no a sanzioni, mi affiderei a deontologiaRoma, 14 dic. (askanews) – Per chi viola il divieto di pubblicazione testuale sui giornali delle ordinanze di arresto non ci saranno sanzioni. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando alla festa di Atreju del decreto legislativo approvato definitivamente dal governo e definito dalla stampa “legge bavaglio”.


“Siamo stati rimproverati tante volte di avere aumentato anche le sanzioni penali. Il Parlamento è autonomo rispetto al Governo e al Ministro della Giustizia, ma io tendenzialmente vorrei fare più affidamento sulla deontologia che sull’aspetto intimidatorio di una norma. Se una norma dice una cosa è giusto che il cittadino la segua, semplicemente perché lo Stato democratico così ha deciso”. Nordio ha spiegato di non condividere l’espressione bavaglio: “Conosco il linguaggio giornalistico e certamente non lo censuro, io stesso sono stato editorialista per decenni ma come ministro ed ex magistrato vorrei dire che è improprio”. Il ministro ha ricordato da dove nasce il decreto legislativo che contiene il divieto di pubblicazione: “Esiste una necessità di contemperare tre elementi: la presunzione di innocenza per la quale siamo già stato condannati dall’Europa perché lo abbiamo disatteso mettendo alla gogna i cittadini quando ancora non erano dichiarati colpevoli; il diritto all’informazione e il diritto anche alla segretezza delle indagini che serve sia per l’accuratezza e la complessità delle indagini sia per la tutela della dignità del cittadino. Fermo restando che in questo moemento nulla di decisivo e di definitivo è stato fatto, su questo bisogna ragionare”.


“Poniamoci nei panni della persona che si vede sbattuta in prima pagina magari con delle osservazioni, con delle affermazioni o con dei giudizi che poi si riveleranno completamente infondati ma che intanto lo hanno pregiudicato nella sua immagine, nel suo lavoro, nella sua carriera anche politica. Sono cose su cui riflettere perché sono tutti diritti primari che vanno bilanciati”, ha concluso.

Stellantis, Urso: Elkann in Parlamento dopo il 17 con nuovo Piano

Stellantis, Urso: Elkann in Parlamento dopo il 17 con nuovo PianoRoma, 14 dic. (askanews) – Il presidente di Stellantis, John Elkann, potrà accogliere l’invito di intervenire in Parlamento una volta definito il nuovo Piano per l’Italia, dopo il tavolo del 17 dicembre al Mimit. Lo ha detto il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, a margine del suo intervento ad Atreju.


“Io credo – ha detto il ministro – che la prima tappa importante per dimostrare che vi è un nuovo grande inizio nello spirito di piena collaborazione fra tutte le parti: Governo, regioni, sindacati e certamente azienda e le aziende dell’indotto della componentistica, è quello del tavolo del 17. Se come penso in quel momento sarà possibile enucleare un Piano Italia che abbia risorse importanti e significative per investire in ricerca, innovazione, piattaforme e nuovi modelli negli stabilimenti italiani e nel contempo un rapporto pienamente collaborativo con l’industria della componentistica per gestire la transizione insieme, penso che poi il presidente Elkann potrà accogliere l’invito del Parlamento presentando quello che è il nuovo Piano di Stellantis in Italia anche alla luce delle decisioni che dovranno essere assunte in Europa e quindi delle nuove, necessarie, regole europee”. Sen

Schlein ad alleati: non possiamo continuare a farci affari propri

Schlein ad alleati: non possiamo continuare a farci affari propriRoma, 14 dic. (askanews) – “Essere primo partito ci impone maggiore responsabilità. Al tempo stesso – lo dico col più grande rispetto – non possiamo passare quest’anno ognuno a fare gli affari propri e rinviare alla vigilia delle politiche il lavoro di sintesi”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando all’assemblea del partito, rivolgendosi agli alleati di centrosinistra.


“Abbiamo bisogno di andare insieme là fuori – ha aggiunto – a parlare all’Italia, a dire come abbassiamo le bollette, come rilanciamo la vocazione industriale del paese. Ha concluso Schlein: “Noi continuiamo a essere testardamente unitari”. Bisogna “costruire l’alternativa a questo governo, senza nessuna presunzione di autosufficienza. Ma non rinunceremo all’iniziativa del Pd”.