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Al via in Senato l’iter del ddl per tutelare il tartufo

Al via in Senato l’iter del ddl per tutelare il tartufoRoma, 2 apr. (askanews) – Al via in Senato l’iter del ddl della Lega per tutelare la filiera del tartufo. Il testo propone una normativa organica per il settore, destinata a sostituire quella attualmente in vigore, contenuta nella legge 16 dicembre 1985, n. 752, tenendo conto della necessità di una semplificazione strutturale e di una condivisione degli iter autorizzativi della raccolta e coltivazione del tartufo, che permetteranno alle istituzioni dedicate ai controlli di poter operare, ciascuna in base alle competenze che gli sono attribuite, con maggiore efficacia a tutela del patrimonio tartufigeno nazionale.


Lo annuncia in una nota il senatore piemontese Giorgio Maria Bergesio, vicepresidente della commissione Agricoltura. “Da 40 anni si attende una nuova legge a livello nazionale per regolamentare il settore: con questa norma intendiamo valorizzare le attività legate alla cerca, raccolta, coltivazione e commercializzazione dei tartufi, che sono tra i prodotti più pregiati dell’agricoltura italiana”. “Stiamo parlando – prosegue Bergesio – di un settore strategico per l’economia di molte aree rurali, anche marginali, del nostro Paese, con giro di affari di oltre 200 milioni di euro l’anno e una varietà di specie apprezzate sia a livello nazionale che internazionale. Il testo, su cui hanno dato importanti contributi sia il Masaf e che le associazioni più rappresentative del settore, intende quindi potenziare la filiera, anche a livello di export, valorizzando un prodotto -simbolo del made in Italy agroalimentare”, conclude il senatore.

A Musiké 2025 un trittico della MM Contemporary Dance Company

A Musiké 2025 un trittico della MM Contemporary Dance CompanyRoma, 2 apr. (askanews) – La MM Contemporary Dance Company in un trittico di straordinaria intensità e bellezza. È questo il primo dei due spettacoli di danza di Musikè – la rassegna di musica, teatro, danza della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo – in programma domenica 6 aprile, alle 21, al Teatro Ferrari di Camposampiero (PD).


Protagonista dello spettacolo sarà la MM Contemporary Dance Company, fondata nel 1999 e diretta da Michele Merola, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Europaindanza (2017) e per tre volte il Premio Danza&Danza (2010, 2022, 2024). Attiva su scala nazionale e internazionale, si è esibita in tutto il mondo ed è apparsa su RAI1 nelle trasmissioni di Roberto Bolle, Danza con me e Viva la danza, interpretando coreografie di Mauro Bigonzetti e Lorca Massine. La MM Contemporary Dance Company porterà al Teatro Ferrari un trittico: dopo Duo d’Eden e Grosse Fugue della coreografa Maguy Marin, Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia nel 2016, il trittico sarà completato da Elegia di Enrico Morelli, creatore per la compagnia di coreografie di grande impatto emotivo.

Albania al Fuorisalone con installazione di Marin Nikolla e Denis Muca

Albania al Fuorisalone con installazione di Marin Nikolla e Denis MucaRoma, 2 apr. (askanews) – Dal 7 al 13 aprile 2025 allo Slow Mill di Milano arte e design, ma anche degustazioni, cucina, spettacolo e altri momenti conviviali: un ricco calendario di eventi con il sostegno del Ministero dell’Economia, Innovazione e Cultura Albanese all’interno del programma “CulturaAlb – I giorni albanesi nel mondo”.


DYING OF LAUGHTER, ossia “morire dal ridere”: questo il nome dell’installazione curata dai giovani architetti albanesi Marin Nikolla e Denis Muça che, insieme all’associazione Dora e Pajtimit ASD APS e il centro culturale Slow Mill, rappresenteranno l’Albania al Fuorisalone 2025. Oltre all’installazione, un calendario di eventi in programma dal 7 al 13 aprile 2025 allo Slow Mill (Via Volturno, 32), occasione di riflessione tra cultura, tradizione e innovazione.


Il concetto alla base dell’installazione parte dall’idea che qualcuno, in un remoto passato, potrebbe aver riso così tanto da morire davvero. Una gioia fatale. Un riso epico, così significativo da essere immortalato in una ceramica. Un evento fatale trasmesso attraverso la memoria collettiva sotto forma di espressione gergale. Il progetto esplora il connubio tra memoria e forma, tra linguaggio e materia. Come la ruota ha rappresentato un punto di svolta nello sviluppo dell’umanità, trasformandosi in mezzo di trasporto, così la ceramica ha sfruttato il movimento rotatorio per creare contenitori impermeabili, un processo che oggi possiamo paragonare alla stampa 3D.


Protagonisti assoluti dell’installazione, ed esempio emblematico di questa tradizione artigianale, sono i vasi realizzati da Vasil Kuka, un vasaio della regione di Zadrima, che realizza artigianalmente circa 300 manufatti in argilla al giorno, un autentico artigiano-industriale. Come lui stesso afferma: “È così che si compete con la Cina”. Non solo Dying of Laughter. In quei giorni, infatti, lo Slow Mill ospiterà una serie di altri appuntamenti, tutti sostenuti dal Ministero dell’Economia, Innovazione e Cultura Albanese all’interno del programma “CulturaAlb – I giorni albanesi nel mondo”: troveranno quindi spazio anche altre realtà del design e dell’artigianato albanese come la mostra a firma di Bib Frrokaj, Vatra tavolo di vetro fatto a mano firmato dall’architetto Joana Dhiamandi e un set outdoor prodotto artigianalmente da Raiz Furniture. Non mancheranno gli appuntamenti conviviali come la degustazione di vini dell’agriturismo Mrizi i Zanave, con la presenza dello Chef Altin Prenga, la stand-up comedy con Xhuliano Dule, la presentazione di Albchef, la nuova piattaforma che raccoglie gli chef albanesi in tutto il mondo, un momento dedicato alla degustazione di pietanze albanesi e show cooking insieme a chef provenienti dall’Albania, e con lo spettacolo, come l’anteprima italiana della docuserie UDHA – Një gjak, një gjuhë, një besë di Lorik Cana e Arber Agalliu e i film Lamerica (con, a seguire, un talk con il regista Gianni Amelio, Roland Sejko e Adrian Paci. Moderano Enrico Nosei e Carlo Antonelli) e Anija / La nave (di Roland Sejko), unico appuntamento della settimana che si svolgerà al Cinema Arlecchino|via S.Pietro all’Orto, 9.

Jovanotti annuncia le “Feste di fine Tour” del Palajova a Bologna

Jovanotti annuncia le “Feste di fine Tour” del Palajova a BolognaMilano, 2 apr. (askanews) – Da domani, Bologna si accende con tre serate di Palajova, tutte sold out!


E con Lorenzo in città arriva anche un annuncio speciale: il gran finale di questa straordinaria avventura. Il 30 e 31 maggio 2025, l’Unipol Arena ospiterà le due ultime, imperdibili serate per celebrare uno show che, da marzo a maggio, ha infiammato i Palasport italiani con la sua energia travolgente e il suo spettacolare universo floreale. Due eventi finali per festeggiare e ringraziare il pubblico, che insieme a Lorenzo è rifiorito spettacolo dopo spettacolo, con le canzoni al centro, una band straordinaria e un allestimento scenico unico.


Intanto, il viaggio di Palajova continua a ritmo di un sold out dopo l’altro e il grande successo del tour si accompagna a un’altra grande notizia: Il corpo umano, il nuovo album pubblicato per Island Records/Universal Music, è certificato Disco d’Oro nella classifica FIMI/GfK! I biglietti per le nuove date sono ora disponibili in prevendita sui circuiti Ticketone e Ticketmaster e sul sito www.tridentmusic.it.

Crisi AdriaTronics, Matteoni: FdI tutelerà sempre i lavoratori

Crisi AdriaTronics, Matteoni: FdI tutelerà sempre i lavoratoriMilano, 2 apr. (askanews) – “É terminato il tavolo di crisi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla vertenza di AdriaTronics (ex FLEX). Fin dall’inizio, il passaggio di proprietà al fondo tedesco FairCap ci aveva lasciato perplessi perché è privo di un piano industriale concreto e rischia di lasciare a casa 344 lavoratori: uno scenario inaccettabile a cui ci opponiamo fortemente”. Lo afferma in una nota Nicole Matteoni, deputata e segretario provinciale di Fratelli d’Italia Trieste


“Ieri è stato trovato un accordo con FairCap per un passaggio di consegne a seguito della nomina di un advisor che, entro tre mesi, avrà il compito di individuare un soggetto industriale che subentri all’attuale gestione garantendo l’occupazione dei lavoratori con un piano concreto – prosegue Matteoni -. Per questi tre mesi, i dipendenti dello stabilimento verranno messi in Cassa di solidarietà difensiva e FairCap si impegna a non fare licenziamenti collettivi né a vendere gli immobili a soggetti terzi. Il prossimo tavolo ministeriale è stato convocato il 5 maggio”. “Come Fratelli d’Italia continueremo a sposare l’intransigenza del Ministero e monitoreremo gli sviluppi di questa vicenda. È nostro dovere mantenere la linea di strenua difesa del tessuto industriale di Trieste stando, come sempre, al fianco dei lavoratori. Non lasceremo che diventino vittime sacrificali di un’acquisizione ad opera di un fondo che non tutela altro che non sia il proprio fatturato – sottolinea ancora la deputata triestina di FdI -. Finché FairCap metterà a repentaglio la dignità lavorativa dei 344 lavoratori del sito, Fratelli d’Italia non mollerà di un centimetro affinché venga garantita la continuità lavorativa degli stessi”.

Torino, domani incontro su Stellantis con Carlo Calenda

Torino, domani incontro su Stellantis con Carlo CalendaRoma, 2 apr. (askanews) – Domani, giovedì 3 aprile alle 18.30 al Mercato Centrale di Torino – Piazza della Repubblica 25, si terrà il dibattito pubblico “C’era una volta la Fiat (oggi Stellantis). Ecco perché non si può vivere di ricordi” alla presenza di Carlo Calenda, segretario nazionale di Azione e di Daniela Ruffino, segretario regionale di Azione Piemonte. L’incontro sarà moderato dal giornalista Gabriele Guccione.


Saranno presenti Giovanni Barosini, presidente di Azione Piemonte, Cristina Peddis, segretaria provinciale di Azione, Rachele Sacco, presidente di Azione per la città Metropolitana di Torino e Osvaldo Napoli della segreteria nazionale di Azione e vicepresidente Anci, oltre ai segretari delle province piemontesi. Parteciperanno anche amministratori, organizzazioni sindacali, sindaci, imprenditori e indotto, dipendenti e cassaintegrati.

Arancia Rossa Igp al Salone internazionale agrumi a Mentone

Arancia Rossa Igp al Salone internazionale agrumi a MentoneRoma, 2 apr. (askanews) – Il Consorzio dell’Arancia Rossa IGP dal 4 al 6 aprile sarà tra gli ospiti internazionali della seconda edizione del Salone internazionale degli agrumi in programma a Mentone, in Costa Azzurra. Uno degli appuntamenti di riferimento per un altro dei mercati europei fondamentali per l’IGP siciliana, la Francia.


Il presidente del Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, Gerardo Diana, ricorda che “la Francia rappresenta un mercato molto importante per l’Arancia Rossa di Sicilia IGP e avendo prodotti che possono alternarsi nel raccolto può essere considerato un vero e proprio alleato di mercato”. Oltre a essere rappresentata con uno stand con prodotti freschi e trasformati, l’Arancia Rossa di Sicilia sarà tra gli ingredienti negli show cooking di alcuni tra i più importanti chef in Europa, tra questi anche Giullaume Gomez, chef dell’Eliseo, Xavier Rousseau, chef della nazionale di calcio francese, Christian Garcia, chef del Principe Alberto di Monaco, Marc Flanagan, chef del Re d’Inghilterra, Fabrizio Bocca, cuoco di Sergio Mattarella.


Il Salone Internazionale degli Agrumi è organizzato dalla Comunità della Riviera francese e mira a diventare un punto di riferimento per produttori, ricercatori, esperti e appassionati, sulle nuove sfide dell’agrume, tra innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e valorizzazione del patrimonio. L’iniziativa si pone in parallelo alle azioni di valorizzazione e di promozione, come si sono svolte con la recente festa del Limone di Mentone, conclusa il 3 marzo, che ha visto un’affluenza superiore alle 29mila persone.

Bce, primo aumento da 2 anni per tassi su nuovi mutui eurozona

Bce, primo aumento da 2 anni per tassi su nuovi mutui eurozonaRoma, 2 apr. (askanews) – A febbraio, dopo oltre un anno di cali, il tasso medio sui nuovi mutui erogati dalle banche nell’area euro è leggermente aumentato, in misura limitata – 8 punti base in più o 0,08 punti percentuali, al 3,33% – secondo l’ultima rilevazione effettuata dalla Banca centrale europea. Ma si tratta di fatto del primo aumento di un qualche rilievo da oltre due anni, peraltro molto più marcato per i mutui a tasso fisso prestabilito tra 5 e 10 anni. E questa dinamica, se confermata, potrebbe riflettere il mutamento delle aspettative dei mercati sulle future decisioni dell’istituzione, determinato dalle crescenti tensioni commerciali con gli Usa per i dazi e una eventuale imminente pausa nella manovra di tagli.


Al tempo stesso il tasso medio sui nuovi prestiti alle imprese non finanziarie ha invece continuato a calare, 15 punti base in meno al 4,10%, sempre secondo la Bce. Il tasso medio per i nuovi depositi bancari di correntisti di durata prestabilita è sceso di 13 punti base al 2,21% mentre il tasso sui depositi a vista è rimasto fermo al limitato 0,32%. Tornando ai mutui (i prestiti alle famiglie per l’acquisto di una abitazione), il maggior aumento rilevato dalla Bce riguarda quelli che prevedono un tasso fisso tra 5 e 10 anni, in questo caso l’incremento è stato di ben 49 punti base in un mese, quasi mezzo punto percentuale, al 3,37%.


Guardando al tasso composito sui nuovi mutui menzionato inizialmente (salito al 3,33%) si tratta del primo aumento rilevato dalla Bce dal gennaio del 2022, salvo un incremento di 1 punto base registrato nell’aprile del 2024, secondo le tabelle storiche. Il tasso medio aveva iniziato a calare nel dicembre del 2023, al termine di un percorso di drastica risalita che era iniziato, appunto, nel gennaio del 2022 e rifletteva le attese sulle future decisioni di aumento dei livelli ufficiali della Bce. La Bce ha iniziato ad alzare i tassi ufficiali dell’area euro solo nel giugno del 2022, ma i tassi di mercato, quelli praticati dalle banche, tendono a muoversi con un certo anticipo rispetto alle sue mosse. Sarà quindi da verificare se il dato di febbraio sia un caso isolato oppure no.


La Bce ha nuovamente tagliato i tassi lo scorso marzo e il consiglio direttivo monetario, che assume le decisioni sui tassi, tornerà a riunirsi il 16 e il 17 di questo mese. Rispetto alle passate riunioni vi è una maggiore incertezza sulla possibilità che proceda ad una ulteriore riduzione, perché l’elevato quadro di incertezza potrebbe far propendere i banchieri centrali per una pausa. Gli ultimi dati sull’inflazione hanno però mostrato una nuova attenuazione, al 2,2%. Oggi nel corso di una intervista la presidente Christine Lagarde ha rilevato che ormai “è molto vicina” all’obiettivo del 2% sul medio termine, anche “se c’è ancora un po’ di lavoro da fare”, ha aggiunto.

Gino Sorbillo apre una pizzeria a Roma Termini

Gino Sorbillo apre una pizzeria a Roma TerminiRoma, 2 apr. (askanews) – Sorbillo, il celebre brand di pizzerie fondato da Gino Sorbillo, sbarca a Roma Termini. Grazie all’accordo da SSP Frabeli e Grandi Stazioni Retail, il locale del famoso pizzaiolo e imprenditore napoletano arriva per la prima volta nelle stazioni italiane, aprendo oggi le sue porte in Terrazza, la food lounge di stazione.


I menu di Sorbillo si distinguono per l’utilizzo di ingredienti di qualità, come farine provenienti da agricoltura biologica, verdure fresche e erbe selezionate con cura. Ogni pizza è il frutto di un’arte tradizionale che garantisce un’esperienza gustativa unica per gli amanti della cucina italiana. Il menu del ristorante offrirà un’ampia varietà di pizze, ciascuna dedicata a una specifica regione italiana: un’offerta che permetterà ai clienti di esplorare le ricchezze culinarie dell’Italia attraverso ricette autentiche e gustose. “Siamo entusiasti di aprire questa nuova sede di Sorbillo in un luogo iconico come la Stazione di Roma Termini. Questa apertura simboleggia il nostro impegno nell’offrire esperienze culinarie autentiche e memorabili ai viaggiatori di tutto il mondo. La ricchezza della tradizione culinaria italiana, incarnata da Sorbillo, si integra perfettamente con la nostra visione”, commenta Gérard d’Onofrio, amministratore delegato di SSP Francia Belgio Lussemburgo Italia (Frabeli).


Anche Riccardo Fiori, Head of Leasing di Grandi Stazioni Retail, sottolinea l’importanza di questa nuova apertura: “con Sorbillo continuiamo a elevare la qualità dell’offerta gastronomica nelle stazioni, portando brand iconici e prodotti di eccellenza ai milioni di viaggiatori che ogni anno attraversano Termini. Vogliamo trasformare le nostre stazioni in veri e propri punti di riferimento per chi cerca gusto, qualità e tradizione”.

Carbonara day: spaghetti, rigatoni (o ravioli)? La disfida del formato

Carbonara day: spaghetti, rigatoni (o ravioli)? La disfida del formatoMilano, 2 apr. (askanews) – Se c’è un ingrediente della Carbonara che non è in discussione nella preparazione della ricetta è la pasta. Ma per il primo più discusso, imitato e replicato al mondo anche sulla pasta l’accordo è difficile. Lunga o corta? Liscia o rigata? Di fronte al dilemma del formato il dibattito, inutile dirlo, è aperto. Perchè se tutti (o quasi) concordano sul fatto che sia importante per la buona riuscita del piatto, poi però il 57,9% preferisce i formati lunghi alla pasta corta (36,8%), e quella rigata (61%) a quella liscia (32,2%). La vittoria va, con poca sorpresa, agli spaghetti scelti quasi dal 60% degli italiani, il formato preferito per il 51,7%. (nel 2024, secondo i dati NielsenIQ in Italia ne sono stati consumati oltre 100 milioni di kg). Tra i formati di pasta corta troviamo invece i rigatoni e le mezze maniche due formati “classici” della Carbonara, a cui si aggiungono inaspettatamente per due italiani su 10 le penne (formato preferito per il 10,1%. Nel 2024 sono stati consumati 105,5 milioni di kg).


In tutta questa partigianeria per i formati, la maggioranza degli italiani si dice comunque disposta a optare per un formato meno tradizionale. Per esempio l’alternativa più votata dopo gli spaghetti sono le linguine (26,5%), seguite da sedani (12,6%) e vermicelli (10,4%). Ma a stupire è la classifica dei 18-29enni che subito dopo le linguine scelgono ravioli, conchiglie e orecchiette. A raccontare la disfida del formato di pasta più adatto alla carbonara una indagine di AstraRicerche per i pastai di Unione italiana food che per la nona edizione del CarbonaraDay ha scelto proprio il tema Formato Carbonara: spaghetto, rigatone, mezza manica o tonnarello, qual è il formato ideale perla Carbonara? Il 6 aprile torna infatti la spaghettata social per celebrare questo piatto che ha estimatori in tutto il mondo.


Stando alla ricerca per i Pastai di Unionfood i criteri per scegliere il formato di pasta ideale per la carbonara accomunano la maggioranza degli italiani: deve raccogliere al meglio il condimento (72,3%), essere facile da mantecare (26,9%) e da mangiare (21,6%). E se molti la gustano quando vanno a mangiare fuori, in tanti la preparano a casa: più di 1 italiano su 2 (55,3%) la prepara più volte al mese e più di 1 su 5 (21,5%) lo fa una volta al mese. Solo il 4,3% dichiara di non prepararla mai a casa. E se le fazioni dei Carbonara lovers si dividono tra puristi e innovatori, su una cosa concordano: gli ingredienti per prepararla, escludendo la pasta, sono quattro, ma il guanciale è quello considerato essenziale per oltre 6 italiani su 10 (61,1%) e deve essere croccante (43,8%) o almeno leggermente croccante (45,3%). Ma cosa rende questo piatto così amato? Per 6 italiani su 10, la carbonara piace soprattutto perché è golosa, segue chi lo considera un piatto della tradizione (29,1%). Ma c’è anche chi le riconosce un ruolo nel generare buonumore: per 1 italiano su 4 (25,3%) mette allegria per il suo gusto e i suoi colori.


Secondo Margherita Mastromauro, presidente dei pastai di Unione Italiana Food, “Ci sono ricette capaci di emozionarci anche fuori dal piatto. La carbonara è il caso più eclatante e forse oggi possiamo definirla il laboratorio della pasta che intercetta nuovi stili di vita e modalità di consumo, tra rielaborazioni e improvvisazioni dell’ultimo minuto, tra ingredienti nuovi e formati non convenzionali. E va benissimo così. È una sorpresa per noi pastai riscontrare nel consumatore una consapevolezza così alta dei 500 formati di pasta che il mercato mette a disposizione e dell’apertura a quelli meno convenzionali da abbinare alla carbonara. Questo piatto è sinonimo di libertà e le tante versioni in tutto il mondo di questo piatto ne sono la prova”.