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Cinema, al MaTiFF “Mediterraneo” di Alessandro Rak dedicato a Mango

Cinema, al MaTiFF “Mediterraneo” di Alessandro Rak dedicato a MangoRoma, 27 set. (askanews) – Presentato in anteprima al MaTiFF – Matera International Film Festival “Mediterraneo” il videoclip diretto e animato da Alessandro Rak prodotto da Mad Entertainment e Riva Dei Ginepri Production sul brano Mediterrano del grande cantautore lucano Mango, a dieci anni dalla sua prematura scomparsa. Un omaggio a un indimenticato protagonista della musica italiana e a uno dei suoi brani più noti. Ma anche una celebrazione della bellezza dei paesaggi mediterranei a cui il brano di ispira.


“L’idea di questo video musicale in animazione – racconta Alessandro Rak – è di rendere omaggio a un grande cantautore, Pino Mango, a uno dei suoi pezzi più noti (Mediterrano) e alla straordinarietà paesaggistica del Mediterraneo. Più che inseguire una trama, ho deciso di centrare il corto su un singolo personaggio e sul suo rapporto con i luoghi. Un’anima naufraga che si muove tra passato, presente e sogno. Un’anima libera, poetica. Un uomo vestito di bianco alla deriva nel mare. La sua mente ripercorre le memorie dei viaggi passati: visioni e incanti mediterranei. Un’anima persa che pare volersi abbandonare alle onde e comincia ad affondare. Questa profonda immersione apre all’incontro con una mastodontica e prosperosa dività femminile, l’anima stessa del Mediterraneo”. “È questa divinità a salvarlo dalle onde e a rilanciare il suo viaggio verso l’onirico e il volo spirituale – spiega ancora – questo incontro con la dea madre è alternato nel montaggio con una diversa versione della sorte del protagonista, che viene trovato e salvato da una barca di migranti. Una trama semplice, se non ‘inesistente’, che apre alla possibilità di Immaginare, eplorare, perdersi”.


Il MaTiFF Matera International Film Festival (21-28 settembre) ha visto come ospite d’onore l’attrice e produttrice Trudie Styler a cui è stato attribuito il Premio “Pasolini Matera” nel 60esimo Anniversario del Vangelo secondo Matteo girato a Matera nel 1964 e presentato alla 21esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

Bce, inflazione attesa da consumatori eurozona si smorza al 2,7%

Bce, inflazione attesa da consumatori eurozona si smorza al 2,7%Roma, 27 set. (askanews) – Le aspettative di inflazione dei consumatori nell’area euro si sono attenuate nell’ultimo mese. Lo riporta la Banca Centrale Europea sulla base della sua rilevazione libera secondo cui l’inflazione percepita sugli ultimi 12 mesi si è smorzata al 3,9%, a fronte del 4,1% registrato a luglio. L’istituzione di Francoforte e sottolinea che rispetto al picco dell’8,4%, registrato un anno fa vivo nel settembre del 2023, l’inflazione percepita sugli ultimi 12 mesi e quindi calata di 4,5 punti percentuali.


Nel frattempo le aspettative mediane di inflazione dei consumatori per i prossimi 12 mesi segnano 2,7%, a fronte del precedente 2,8%. Si sono attenuate in misura analoga anche le aspettative di inflazione sui prossimi tre anni, al 2,3%. Sempre secondo la rilevazione della Bce le aspettative sulla crescita dei redditi nominali sono leggermente migliorate, mentre quelle sulla crescita delle spese sono rimaste invariate.


Infine, a dispetto dei peggioramenti di varie indagini congiunturali, per i consumatori le attese sulla crescita economica sui prossimi 12 mesi sono diventate mentre meno negative, mentre quelle Sulla disoccupazione sono diminuite; in lieve rialzo le attese sui prezzi delle case.

Corea del Nord aumenta reati per i quali è prevista pena di morte

Corea del Nord aumenta reati per i quali è prevista pena di morteRoma, 27 set. (askanews) – La Corea del Nord ha allargato il campo di applicazione della pena di morte, aumentando il numero di reati per la quale verrà comminata da 11 a 16. Lo afferma il Korea Institute for National Unification (KINU) nel suo nuovo “Libro bianco sui diritti umani in Corea del Nord” diffuso oggi.


Dopo la revisione della legge penale nel maggio 2022, la Corea del Nord ha apportato ulteriori tre modifiche, tra cui l’ultima avvenuta nel dicembre 2023, secondo quanto afferma il rapporto. Sono stati aggiunti cinque nuovi reati che possono portare alla pena di morte – dire del KINU – e tra questi vi sono la propaganda e agitazione contro lo stato, il trasferimento o la produzione e l’uso di armi ed esplosivi. In particolare, si rischia l’esecuzione, per esempio, se si diffondono grandi quantità di film, registrazioni e libri prodotti da paesi ostili (e, tra questi, ora è inserita anche la Corea del Sud) o anche l’incitamento alla visione o la diffusione di massa di questi prodotti.


Ancora, tra i nuovi reati sono inseriti anche una serie di casi gravi di furto o distruzione di proprietà statali, grave distruzione di armi, casi macroscopici di contrabbando di metalli, stupri o rapimenti efferati. “La Corea del Nord ha modificato la legge penale in modo da rafforzare la sicurezza del regime”, si legge nel rapporto, aggiungendo che questa mossa indica un’instabilità all’interno del regime nordcoreano.


Il KINU ha inoltre ricordato che la Corea del Nord ha eliminato le clausole relative all’unificazione nel codice penale, anche prima di un’importante riunione del partito nel dicembre 2023, quando Kim Jong Un ha definito i rapporti inter-coreani come quelli tra “due stati ostili tra loro”. Durante la riunione di fine anno, Kim ha dichiarato che non ha senso cercare riconciliazione e unificazione con la Corea del Sud, chiedendo la rimozione dei riferimenti all’unificazione.


La pena di morte è ampiamente praticata in Corea del Nord e si applica anche a reati come la diffusione di materiale pornografico in grandi quantità e diversi reati ideologici.

Mediterraneo, Musumeci: istituzioni hanno dovere di tutelarlo

Mediterraneo, Musumeci: istituzioni hanno dovere di tutelarloCagliari, 27 set. (askanews) – “Noi facciamo in modo di ascoltare un mare, parlo del mare mediterraneo che è malato purtroppo, il tasso alto di inquinamento, anni e anni di distrazione non soltanto da parte dell’uomo, ma anche delle istituzioni che avrebbero dovuto tenere in evidenza la necessità e il dovere di tutelare, di salvaguardare l’equilibrio biologico. Oggi ne paghiamo le conseguenze”. E’ il grido di allarme lanciato dal ministro per la protezione civile e per le politiche del mare, Nello Musumeci, intervenuto in videocollegamento al Med Fest – A sustainable Path, l’evento internazionale dedicato alla tutela del Mediterraneo, alla sua biodiversità, alla cultura e al turismo sostenibile che si è aperto a Cagliari.


“Milioni di tonnellate di plastica, chilometri e chilometri di reti abbandonate, i fiumi con l’acqua che ha assorbito veleni da tutte le parti – sottolinea il ministro – poi finiscono col confluire a mare, il cambiamento climatico che ha modificato e quindi innalzato la temperatura, determinando la morte di una parte della fauna ittica e dall’altra parte l’introduzione di specie aliene. Tutto questo messo assieme diventa davvero un grosso problema per il nostro mare. C’è stato lo scorso anno un grido allarme lanciato dai sindaci delle principali città bagnate dal Mediterraneo”. “Abbiamo il dovere tutti di stare al capezzale di questo malato – ha aggiunto Musumeci – perché il processo patologico può essere davvero arrestato con l’impegno di tutti, dai comuni alle province, dalle regioni ai governi nazionali fino alla Unione Europea. Ecco, io sono convinto che la sensibilità di ciascuno di noi possa, al di là delle disposizioni europee e nazionali, possa e debba rappresentare il valore aggiunto. E poi se il mare continua ad essere malato non può diventare preziosa risorsa e tutto questo mette in discussione anche una economia attorno alla quale girano un milione di addetti, circa 300 mila imprese, un valore aggiunto di miliardi e soprattutto la prospettiva per le regioni bagnate dal mare nel centro-sud in modo particolare di poter determinare una ricaduta economica significativa in termini occupazionali, in termini di nuove professionalità e in termini di export, quindi di capacità di produrre e di rendere più conveniente la bilancia commerciale”.

Consorzio Prosciutto Norcia Igp a Casa Italia al G7

Consorzio Prosciutto Norcia Igp a Casa Italia al G7Roma, 27 set. (askanews) – Anche il Consorzio del Prosciutto di Norcia IGP è a “Casa Italia DOP IGP” a Siracusa, l’iniziativa organizzata da Origin Italia, in collaborazione con ISIT e AFIDOP con il supporto di Fondazione Qualivita, in occasione dell’evento Divinazione Expo 2024 – G7 Agricoltura.


Una occasione per degustare il Prosciutto di Norcia IGP all’interno dello spazio espositivo in Piazza Cesare Battisti e per incontrare i rappresentanti del Consorzio. “E’ un onore essere al G7 Agricoltura di Ortigia – ha detto Pietro Bellini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Norcia IGP – Un’iniziativa importante per mettere in luce l’eccellenza del settore agroalimentare italiano e promuovere il valore del Made in Italy la cui difesa non è solo una tutela di tipo economico ma rappresenta una vera e propria battaglia per tutelare la qualità, la tradizione e la cultura italiana. Le DOP e le IGP devono fare fronte comune con le Istituzioni per sensibilizzare i consumatori sulla reale origine dei prodotti e renderli liberi di scegliere con consapevolezza”. Il Prosciutto di Norcia è presente con uno spazio dedicato, dove buyers e visitatori hanno l’opportunità di degustarlo ogni giorno. Inoltre, potranno assistere ad uno speciale show cooking, previsto per domenica 29 settembre alle 18: lo chef mostrerà al pubblico le tecniche di taglio al coltello e la versatilità del prodotto. L’evento culminerà con l’assaggio, accompagnato dal racconto delle caratteristiche tipiche del Prosciutto di Norcia IGP.

Chi è Shigeru Ishiba, l’uomo che guiderà il Giappone

Chi è Shigeru Ishiba, l’uomo che guiderà il GiapponeRoma, 27 set. (askanews) – Un avido consumatore di riso al curry e di ramen, tanto da diventare presidente dell’associazione parlamentare che mira alla diffusione di questa zuppa di spaghetti di origine cinese, ma anche un amante della buona letteratura giapponese. Soprattutto un politico tenace ed esperto, che calca la scena nazionale da quasi 40 anni. Shigeru Ishiba, al quinto tentativo, è riuscito a completare la scalata al Partito liberaldemocratico vincendo oggi le elezioni interne e diventando il primo ministro in pectore del Giappone.


Come ormai è un refrain della sua vita politica, Ishiba ha dovuto conquistare l’elezione con le unghie e coi denti. Dapprima affrontando la contesa più affollata della storia del Jiminto (nome giapponese del Partito liberaldemocratico): nove candidati, molti dei quali considerati dai sondaggi competitivi e con la possibilità che si optasse per il candidato più giovane della storia (Shinjiro Koizumi) o per la prima donna leader del partito (Sanae Takaichi). Poi in un voto testa a testa, che lo ha visto secondo al primo turno e primo al ballottaggio con Takaichi. In questo caso, il sistema elettorale lo ha premiato. Per questa elezione, votava al primo turno una platea di grandi elettori formata da 367 parlamentari e 367 membri di base. E in questo voto lui è risultato secondo con 154 voti rispetto a 181 di Takaichi. Non avendo ottenuto nessuno la maggioranza assoluta, nella sfida al ballottaggio – in cui votavano i 367 parlamentari e ognuna delle 47 articolazioni territoriali del partito – ha prevalso con 215 voti rispetto ai 194 di Takaichi.


Immediatamente, dopo il voto, nel suo discorso, abbastanza commosso, ha promesso di riportare al partito quel consenso eroso dai recenti scandali, a partire da quello per i finanziamenti politici irregolari, per il quael il premier uscente Fumio Kishida si è assunto la responsabilità politica, facendo un passo di lato e lasciando campo libero a un rinnovamento. Ishiba ha 67 anni. Dopo essersi laureato all’Università Keio di Tokyo, ha dapprima lavorato in una banca, ma è entrato nel mondo della politica entrando nella corrente liberaldemocratica dell’ex primo ministro Kakuei Tanaka, un politico di forte tempra, scivolato sullo scandalo Lockheed. Nel 1986, dopo aver lavorato per alcuni anni nel partito con la fazione (habatsu) di Tanaka, si è candidato alla Camera dei rappresentanti diventando il più giovane eletto in quella tornata elettorale, con i suoi 29 anni.


Personalità forte, in quella fase politica caratterizzata da scandali e da una gestione piuttosto gerontocratica del potere, Ishiba si fece promotore di una riforma che lo portò in rotta di collisione col partito, tanto da votare la sfiducia al governo di Kiichi Miyazawa nel 1993. E da uscire dal partito, per entrare in una serie di formazioni riformiste nate all’epoca ma di respiro corto. Nel 1997 Ishiba ritornò nel partito e Junichiro Koizumi lo portò nel 2002 nel suo governo, prima come direttore generale dell’Ageniza per la Difesa, poi come ministro della Difesa. La sua carriera di governo, tra l’altro si arricchì anche con il ruolo di ministro per l’Agricoltura.


Ma l’ambizione di Ishiba non poteva fermarsi a questo. Nel 2012 si candidò per la presidenza del partito (allora il Jiminto, che è al potere in Giappone in maniera quasi ininterrotta dagli anni ’50, era all’opposizione). Perse contro Shinzo Abe. Con il quale entrò in rotta di collisione, diventandone di fatto il rivale. Tuttavia i suoi tentativi di scalare il partito non si fermarono neanche dopo il passo indietro di Abe. Nella sua quarta sfida, alle elezioni per la presidenza del 2020, fu sconfitto dall’ex primo ministro Yoshihide Suga, personaggio scialbo ma sostenuto in quel voto da Abe, e tre anni fa sostenne Taro Kono, attuale ministro per il Digitale e oggi rivale nelle elezioni interne, senza candidarsi. Prima delle elezioni odierne, aveva annunciato che questo sarebbe stato il suo ultimo tentativo di scalare il partito. La sua candidatura è stata annunciata un mese fa presso il santuario della sua città natale, Tottori. Ha proposto, tra le altre cose, un ministero per la Gestione dei disastri, oltre a un rafforzamento della difesa, una rivitalizzazione delle aree rurali e il proseguimento delle ricette economiche di Kishida. Ishiba è cristiano protestante, battezzato all’età di 18 anni presso la Chiesa dell’Unione Cristiana del Giappone a Tottori. Negli ultimi anni ha partecipato alla Colazione di Preghiera nazionale dell’associazione evangelica giapponese. Ma, come molti cittadini nipponici, ha un approccio sincretico alla religione, per cui non manca di adempiere alle ritualità buddiste e shinto che fanno parte del patrimonio familiare di tutti i giapponesi. Le sue posizioni sono considerate spiccatamente nazionaliste e inoltre è noto per avere una forte propensione per le cose militari – qualcuno lo ha definito un “gunji otaku”, cioè un “nerd militare – ma condivide questa passione anche con quella del modellismo, quella per i treni e per la cucina. Un’altra passione che ha è quello per un gruppo di cantanti “idol” degli anni ’70, le “Candies”. Quando queste si sciolsero, non mancò di esprimere pubblicamente tutto il suo dolore. Nello stesso tempo ama la letteratura giapponese, da Natsume Soseki e Mori Oogai, scrittori di inizio secolo, oltre che i manga (i fumetti nipponici). (Immagine tratta dal profilo X di Ishiba)

G7 agricoltura, al via prima giornata di lavori a Siracusa

G7 agricoltura, al via prima giornata di lavori a SiracusaSiracusa, 27 set. (askanews) – Iniziano ufficialmente oggi i lavori del G7 Agricoltura presso il Castello Maniace di Siracusa, dopo il Forum Africa che ieri, al Teatro Comunale, ha riunito i ministri del Gruppo e i rappresentanti di alcuni Paesi africani e organizzazioni internazionali. La giornata odierna offrirà diverse opportunità di dialogo e confronto che coinvolgeranno i Paesi membri.


La mattina si è aperta alle 8.30 con l’accoglienza dei ministri stranieri da parte del ministro Francesco Lollobrigida. A seguire, alle ore 9.00, la prima sessione dal titolo “Dialogo tra i Ministri e gli studenti G7”, seguita dalla presentazione delle conclusioni dell’Agri Young Heckathon, ovvero della delegazione di studenti e di insegnanti scelti da ognuno dei Paesi G7 per partecipare a questo importante evento internazionale. In seguito, avrà luogo la seconda sessione dal titolo “Cooperazione tra il G7 e i Paesi Africani nel settore agricolo”, mentre la terza ed ultima sessione sarà dedicata al “Dibattito su redditività, resilienza, equità e sostenibilità dei sistemi alimentari”.


La giornata si concluderà al Teatro Greco alle 19.30 con lo spettacolo “Horai – le 4 Stagioni” diretto dal coreografo Giuliano Peparini e con la partecipazione di Eleonora Abbagnato. Sarà presente il ministro della Cultura, Alessandro Giuli.

Si conclude viaggio nelle pesca Linea Blu Discovery con Federpesca

Si conclude viaggio nelle pesca Linea Blu Discovery con FederpescaRoma, 27 set. (askanews) – Si conclude il viaggio nel mondo della pesca italiana con l’ultima puntata, sabato 28 settembre alle 14 su Rai 1, di Linea Blu Discovery. A condurre il programma Fabio Gallo e Giulia Capocchi, che verranno guidati nel loro viaggio dagli uomini e dalle donne di Federpesca, la Federazione Nazionale delle imprese di Pesca che dal 1961 rappresenta e tutela gli armatori e le imprese della pesca italiana. Il programma nasce dalla collaborazione tra RAI, TvCom e Federpesca, con il contributo del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.


“Anche la seconda puntata andata in onda sabato 21 settembre è stata seguita da oltre 1,5 milioni di spettatori, a dimostrazione dell’interesse del pubblico per un settore poco conosciuto e che sta affascinando tante persone”, commenta in una nota la direttrice di Federpesca, Francesca Biondo. “Un’occasione – prosegue Biondo – per raccontare la realtà della pesca italiana e la costante attenzione al mare e alla sostenibilità dei pescatori, a differenza di quanto tanti pensano e molti raccontano in maniera superficiale. Proprio con questo obiettivo abbiamo voluto proseguire questo viaggio su Rai 1 e per la stessa ragione siamo in questi giorni a Siracusa all’evento Divinazione Expo organizzato dal Masaf in occasione del G7 Agricoltura e Pesca. Una vetrina per mostrare al mondo le eccellenze dell’agroalimentare italiano tra cui i prodotti ittici devono tornare ad avere il protagonismo che meritano”, conclude. La terza e ultima puntata di Linea Blu Discovery sarà sulla costa tirrenica centro meridionale. Fabio Gallo accompagnerà il pubblico alla scoperta di Procida, un vero e proprio gioiello dell’arcipelago flegreo e un esempio di come la pesca ha saputo innovarsi a favore del ripopolamento di una particolare risorsa, il riccio di mare. Le telecamere mostreranno il primo allevamento di ricci in Italia, immergendosi nelle acque limpide dell’isola. Si parlerà di come l’attività della pesca possa diventare un’esperienza per tutti, grazie al pescaturismo. E di diversi progetti promossi da Federpesca legati all’Area Marina Protetta di cui Procida è parte, e di come la ricerca scientifica collabora con le flotte locali per salvaguardare i nostri mari.


Giulia Capocchi sarà invece a Livorno, le cui fiorenti attività portuali hanno saputo attirare nuovi cittadini, diventando così un esempio felice di inclusione e convivenza tra diverse culture, anche nel settore ittico. Al termine della battuta di pesca a strascico, visiterà il mercato ittico all’ingrosso la cui vendita del prodotto appena sbarcato avviene tramite il sistema innovativo dell’asta online e in cui a gestire tutto sono le donne della pesca.

Moncler: Lvmh al fianco di Ruffini, i francesi entrano in Double R

Moncler: Lvmh al fianco di Ruffini, i francesi entrano in Double RMilano, 27 set. (askanews) – Il colosso francese del lusso Lvmh ha acquistato una quota del 10% di Double R, il veicolo di investimento controllato da Ruffini Partecipazioni Holding, che detiene una partecipazione diretta in Moncler pari a circa il 15,8%.


Double R aumenterà la sua partecipazione in Moncler fino a un massimo del 18,5% attraverso un programma di acquisto di azioni Moncler in un periodo di circa 18 mesi. Il finanziamento degli acquisti sarà messo a disposizione da Lvmh, che aumenterà il suo investimento in Double R fino a un massimo di circa il 22% del capitale. La partnership tra Ruffini Partecipazioni Holding e Lvmh rafforzerà la posizione di Ruffini come maggiore azionista di Moncler. Ruffini continuerà a definire e guidare i piani di sviluppo futuri del gruppo e, in qualità di presidente e amministratore delegato, assicurerà il proprio apporto al successo del gruppo Moncler. Lvmh, in qualità di azionista di minoranza stabile e a lungo termine di Double R, supporterà la realizzazione della visione di Ruffini per il futuro del gruppo Moncler. Le parti hanno stipulato un patto parasociale che regola il loro rapporto in qualità di azionisti diretti di Double R e di azionisti indiretti di Moncler. La struttura di governance conferma Ruffini come azionista di controllo di Double R e attribuisce a Lvmh il diritto di nominare due membri nel cda di Double R e un membro nel cda di Moncler.


“Questa partnership rafforza la posizione di Double R in Moncler e fornisce la stabilità necessaria per realizzare la mia visione per il futuro”, ha dichiarato Ruffini, presidente e amministratore delegato di Moncler. “Ho sempre ammirato lo spirito imprenditoriale di Bernard Arnault e la sua profonda comprensione del settore del lusso e sono felice che supporti così chiaramente le mie ambizioni di lungo termine per gli straordinari marchi del nostro gruppo”. “Moncler è una delle storie di successo imprenditoriale più significative del settore negli ultimi vent’anni”, ha sottolineato Bernard Arnault, presidente e amministratore delegato di Lvmh. “La visione e la leadership di Remo Ruffini sono straordinarie e sono lieto di investire nella sua holding per rafforzare la sua posizione di azionista di riferimento in Moncler e supportare l’indipendenza del Gruppo Moncler”.

Festival Treccani al via a Lecco,i vocabolari scoprono il sesso negli anni ’60

Festival Treccani al via a Lecco,i vocabolari scoprono il sesso negli anni ’60Roma, 27 set. (askanews) – In occasione del Festival Treccani della lingua italiana che si tiene da oggi a domenica a di Lecco la linguista Valeria Della Valle ripercorre l’interessante storia del termine sessismo registrato nei vocabolari a partire dagli anni ’80 per denunciare le discriminazioni di genere La battaglia contro la discriminazione di genere ha bisogno anche del sostegno linguistico e la parola sessismo, protagonista oggi del dibattito sociale e presente sempre più spesso in tutti i media, ha trovato riscontro ufficiale nei vocabolari a partire dagli anni ’80, in particolare, tra gli altri, nel Vocabolario della lingua Italiana Treccani, pubblicato tra il 1986 e il 1994.


A ricostruire l’interessante storia di un termine “coniato nell’ambito dei movimenti femministi degli anni Sessanta del Novecento per indicare l’atteggiamento di chi (uomo o donna) tende a giustificare, promuovere o difendere l’idea della inferiorità del sesso femminile rispetto a quello maschile e la conseguente discriminazione operata nei confronti delle donne in campo socio-politico, culturale, professionale, o semplicemente interpersonale; anche, con significato più generale, tendenza a discriminare qualcuno in base al sesso di appartenenza” è la linguista Valeria Della Valle, direttrice con Giuseppe Patota del Vocabolario Treccani, in occasione del Festival Treccani della Lingua Italiana organizzato a Lecco dalla Fondazione Treccani Cultura e dal Comune di Lecco dal 27 al 29 settembre e dedicato alla parola sessualità. “La battaglia civile per un uso non sessista della lingua è stata aiutata dai vocabolari che hanno registrato la parola sessismo con definizioni chiare e non conformiste. Al contrario, una parola come omosessualità fu accolta nel 1942 nel Dizionario Moderno di Alfredo Panzini, ma era definita come Aberrazione del senso genetico, il quale è invertito, si risveglia cioè soltanto per effetto di persone dello stesso sesso. Antico e nuovo pervertimento. È interessante notare che la parola sessismo apparve negli anni ’70 ed entrò a pieno titolo nei vocabolari negli anni ’80, per segnalare l’esistenza di un fenomeno sempre più ampio di discriminazione delle donne in vari contesti sociali”.


Dopo sessismo un gran numero di parole collegate alla sessualità si è imposto nei dizionari, come ad esempio asessuale, bisessuale, intersessuale, transessuale (da preferire agli inutili prestiti dall’inglese, come bigender, cisgender, transgender). La prova, per Valeria Della Valle, che la lingua italiana “è una lingua viva, cha sa rinnovarsi e che ha tutti gli strumenti per creare le parole necessarie per denominare nuove realtà, nuove sensibilità, nuove situazioni. Per discuterne, quest’anno la parola sessualità è stata posta al centro del Festival Treccani della Lingua Italiana”. Festival che continua a portare avanti l’impegno e le raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana.