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Fitto: difesa vuol dire stabilità, sicurezza e autonomia

Fitto: difesa vuol dire stabilità, sicurezza e autonomiaRoma, 24 mar. (askanews) – “So che parlare di Difesa porta delle preoccupazioni, ma difesa vuol dire stabilità, sicurezza, autonomia strategica. Tutte cose che posso garantire scelte fondamentali anche nel comparto agricolo”. Lo ha detto il vicepresidente della commissione europea, Raffaele Fitto, nel corso del dibattito svoltosi oggi ad Agricoltura E’, il villaggio-evento dedicato al mondo agricolo italiano, ospitato a Roma nell’area riqualificata di Piazza della Repubblica e dei Giardini di Dogali.

Fitto: lavoriamo insieme per agricoltura, pilastro Italia e Ue

Fitto: lavoriamo insieme per agricoltura, pilastro Italia e UeRoma, 24 mar. (askanews) – “C’è tutta la volontà di lavorare insieme per questo settore fondamentale per l’Italia e per l’Europa”. Lo ha detto il vicepresidente della commissione europea, Raffaele Fitto, nel corso del dibattito svoltosi oggi ad Agricoltura E’, il villaggio-evento dedicato al mondo agricolo italiano, ospitato a Roma nell’area riqualificata di Piazza della Repubblica e dei Giardini di Dogali.


Fitto ha citato il lavoro di revisione svolto sul Pnrr “anche con le rappresentanze di categoria, grazie al quale abbiamo ottenuto 3 miliardi di risorse aggiuntive per il reparto agricolo” e ha sottolineato che il proprio ruolo di coordinamento tra diversi Commissari Ue vuole essere “un messaggio chiaro di una visione d’insieme e di dialogo” che ha già portato al documento sulla nuova visione europea per l’agricoltura che rappresenta “un netto cambio di approccio. L’elemento centrale è che l’agricoltore non è un problema, ma è parte della soluzione”. Tra le priorità della Ue, ha poi spiegato Fitto, ci sono le aree interne e rurali, di cui va contrastato l’abbandono “e per le quali servono politiche strutturate che mettano insieme interventi in diversi ambiti, come le infrastrutture materiale e immateriali e la creazione di servizi che incentivino il ritorno e la permanenza in quelle aree”.

Tutti Santi! Una serata di musica per Carlo Acutis

Tutti Santi! Una serata di musica per Carlo AcutisRoma, 24 mar. (askanews) – Il Teatro Lyrick di Assisi si prepara ad accogliere un evento speciale dedicato al Beato Carlo Acutis, il giovane, morto a soli 15 anni, che sarà proclamato Santo a fine aprile.


L’appuntamento, intitolato “Tutti Santi! Una serata di musica per Carlo Acutis”, si terrà sabato 29 marzo alle ore 21.00 e vedrà la partecipazione di Kantiere Kairòs, Debora Vezzani e Marco Mammoli, alcuni tra i più noti artisti della musica cristiana italiana. A condurre la serata sarà Safiria Leccese, giornalista, conduttrice televisiva e autrice, apprezzata per la sua capacità di raccontare storie di fede, speranza e valori. Volto noto di Mediaset ha condotto programmi di approfondimento e inchiesta, tra cui La Strada dei Miracoli, dedicato alle testimonianze di spiritualità. “Una serata sulla vita straordinariamente ordinaria di Carlo, significa ricordarci la grandezza di cui ciascuno è portatore e a cui ciascuno è chiamato. Non in chissà quali fuochi d’artificio da inscenare, ma nella semplicità di ciascun incontro e di ogni situazione”, racconta Safiria Leccese.


TUTTI SANTI! UNA SERATA DI MUSICA PER CARLO ACUTIS ha come obiettivo presentare il pensiero di Carlo sulla vita e sulla fede, il suo modo di viverla, la sua proposta di vita cristiana, attraverso le sue stesse parole, accompagnandole con brani musicali che possano rafforzarne il contenuto e allargarne l’orizzonte. Un’occasione unica per lasciarsi ispirare dalla storia di un giovane dei nostri tempi, che ci ricorda come la santità sia un cammino possibile per tutti. Un evento imperdibile per chi desidera vivere un momento di musica, riflessione e preghiera nel cuore di Assisi. L’evento è organizzato da La Gloria Music e Associazione Logos Art, patrocinato dal Comune di Assisi, dalla Regione Umbria e verrà trasmesso in differita da Radio Vaticana.


Oltre al concerto, sarà possibile partecipare al programma di due giorni nato attorno all’evento, con momenti di catechesi, preghiera e riflessione in luoghi significativi: PROGRAMMA Sabato 29 marzo 16:00 Ritrovo in Piazza Santa Maria degli Angeli 16:15 Benvenuto e catechesi 17:00 Visita alla Porziuncola (con possibilità di confessione) 18:00 Santa Messa 19:00 Cena 21:00 Concerto al Teatro Lyrick


Domenica 30 marzo 10:15 Visita al Santuario della Spogliazione dove riposa il corpo di Carlo Acutis 11:00 Santa Messa 12:00 Incontro e saluto con gli artisti 12:30 Conclusione

Fitto: difesa fondi agricoltura è priorità in Ue

Fitto: difesa fondi agricoltura è priorità in UeRoma, 24 mar. (askanews) – “Bisogna coordinarsi sulle risorse, questo è il tema del futuro bilancio della Ue: ci sono nuove priorità che prima non c’erano, come la difesa. E l’organizzazione deve quadrare”. Lo ha detto il vicepresidente della commissione europea, Raffaele Fitto, nel corso del dibattito svoltosi oggi ad Agricoltura E’, il villaggio-evento dedicato al mondo agricolo italiano, ospitato a Roma nell’area riqualificata di Piazza della Repubblica e dei Giardini di Dogali.


Quanto all’ipotesi che i fondi Pac e quelli per la coesione ricada su un’unica gestione, “questa è una delle prime questioni” da esaminare che interessano da vicino l’agricoltura. “Di fronte abbiamo un futuro importante con diverse priorità. Tra queste c’è la difesa dei fondi per l’agricoltura”, ha detto Fitto rispondendo al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che aveva detto: “l’accorpamento dei fondi Pac con altre risorse sarebbe devastante. L’agricoltura deve mantenere dei fondi specifici”. “Il dibattito sul bilancio europeo è fondamentale – ha proseguito Fitto – un terzo del bilancio è sulle politiche di coesione e un terzo è sulle politiche agricole. Difendere questo in modo tradizionale potrebbe essere un errore, ma incidere sulla qualità della spesa potrebbe essere un’arma vincente, evitando di correre il rischio che in un fondo unico si perda la specificità di queste risorse che vanno salvaguardate”.


Fitto ha spiegato che bisogna “creare sinergie tra i diversi programmi, i quali devono ‘parlarsi’” e ha sottolineato che in questo senso tra le priorità europee c’è anche il piano sull’acqua, che “immaginando una strada”, potrebbe “essere finanziato dalle politiche di coesione”. Il commissario ha anche garantito che verranno date “risposte che tengono conto delle esigenze di ogni Stato membro” e che saranno fatte “scelte comuni discusse per tempo e non imposte dall’alto senza un confronto preventivo”.

Presentato a Palazzo Montecitorio un libro sul Rione Sanità di Napoli

Presentato a Palazzo Montecitorio un libro sul Rione Sanità di NapoliRoma, 24 mar. (askanews) – Il 19 marzo 2025, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati a Palazzo Montecitorio, si è tenuta la presentazione del volume ‘A Memoria futura. Storie e paesaggi del Rione Sanità’ (edito da Mimesis). Il libro, uscito nel 2024, ripercorre la realizzazione del progetto “La Casa del Rione Sanità. Racconti di orgoglio e di giustizia sociale” cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Politiche Giovanili e realizzato dall’associazione “Napoli inVita” APS-ETS in partenariato con l’”Associazione Italiana di Storia Orale – AISO” e la “LESS – Cooperativa sociale per la lotta all’esclusione sociale”.


La presentazione è stata realizzata su iniziativa dell’On. Raffaele Bruno che, nell’introduzione ai lavori ha rivelato il suo legame con il Rione Sanità di Napoli dove è nato e vissuto fino ai 30 anni come il padre ed il nonno. Al riguardo l’On. Bruno ha voluto regalare ai presenti un suo personale ricordo del nonno che, fino agli 80 anni, ha svolto il faticoso mestiere di trasportatore di ghiaccio caricando i pesanti blocchi su un carretto trainato da un cavallo. Un lavoro molto duro, svolto 365 giorni all’anno, ma attraverso il quale il nonno di Raffaele ha saputo “trasformare la sofferenza in amore”. Una storia apparentemente piccola ma – come ha detto l’On Bruno – è una delle tante storie delle persone umili che “hanno dentro una grande verità”. E’ quindi iniziata la presentazione moderata dal docente e divulgatore storico Diego Morgera. Prima di rivolgere le domande ai curatori del libro e del progetto, Morgera ha espresso le sue personali impressioni: “Quello che colpisce una persona come me, che con la Storia non ha più molto contatto ‘di ricerca’ ma lavora con la gente e con gli studenti, è proprio questo: il lavoro sul Quartiere Sanità e sul Progetto Casa Sanità riesce a realizzare una piccola magia. È un’opera democratica nel senso più alto del termine. Nei capitoli del libro parlano studiosi serissimi, attenti a precisare le metodologie adottate, parlano i ricercatori che esplorano il quartiere con il rispetto e la curiosità dell’antropologo, parlano gli operatori sociali impegnati da anni in una lotta senza quartiere (scusate il gioco di parole) e, infine, parlano gli abitanti: coloro che il quartiere lo hanno inscritto (quasi foucaultianamente) nell’epidermide”.


Iniziando il “giro di tavolo” sollecitato dalle domande del moderatore, per primo il prof. Antonio Canovi (presidente dell’AISO) si è soffermato sull’impostazione metodologica del libro e dello stesso progetto “La Casa del Rione Sanità” – di cui è stato direttore scientifico – che ha avuto tra i principali obiettivi la formazione laboratoriale di giovani “narratori di comunità” (durata 6 mesi, attraverso esperienze sul campo e approfondimenti teorici). Si tratta di un “libro di storia orale a tutti gli effetti, come se ne vedono pochi” – ha affermato Canovi – la cui originalità sta nell’essere “polifonico” con orchestrazione “a contrappunto”, cioè un libro in cui le enunciazioni teoriche si armonizzano con le narrazioni e in cui le narrazioni sono quelle delle persone intervistate, ma anche quelle degli stessi intervistatori che hanno seguito il loro percorso formativo di “narratori di comunità”. Metodologicamente è, quindi, un libro di storia orale perché è frutto dell’esercizio di questa disciplina, che pone l’orecchio attento alle “memorie provocate” (le “memorie che bussano”, come le ha anche qualificate Canovi). Ed è altresì un libro con approccio geostorico perché “la memoria affiora nei luoghi”, per usare ancora un’espressione di Canovi, proprio attraverso le esperienze (“geoesplorazioni”) condotte dai narratori sul territorio del Rione Sanità. Il “narratore di comunità’ – secondo l’esperienza descritta nel libro – si potrebbe quindi identificare in chi, vivendo o comunque decidendo di stare in un luogo, vuole capire dove si trova attraverso l’incontro dialogante con l’umanità presente in quello stesso luogo e, magari, vuole poi trasmettere ad altri la sua esperienza, “a memoria futura”.


Hilde Merini (consigliere di AISO) è stata, poi, sollecitata dal moderatore a parlare dell’altro prodotto del progetto “La Casa del Rione Sanità”, cioè l’archivio digitale delle fonti raccolte, di cui la stessa è “custode”. Merini, sul piano tecnico, ha evidenziato che, a fine progetto, l’archivio conteneva 80 giga di materiali multimediali (file audio o audiovideo delle interviste e relative trascrizioni, foto e altro materiale documentario, in parte pubblicato nel libro) e che lo stesso archivio non è solo “in cloud” ma anche fisicamente allocato in un server presente a “Casa Sanità”. A livello metodologico, efficacemente, Merini ha precisato che l’archivio “lungi dell’essere un luogo morto, deve essere un luogo attivo, pubblico, che vive mutandosi…un luogo in cui sporcarsi le mani con gioie e dolori”. E’ questo è possibile se l’archivio resta un archivio prodotto “dal basso”, partecipato ed aperto e se continueranno le esperienze di “riuso creativo delle fonti orali” (come è stata la storia a fumetti “Ossa” realizzata dal disegnatore Diego Miedo e presente nel libro). Infine Merini ha ricordato che l’archivio di “Casa Sanità”, opportunamente indicizzato, è entrato a far parte della “Lodovico Media Library”, creata dal Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Digital Humanities della Università di Modena-Reggio Emilia (DHMoRe). La parola è, quindi, passata al Presidente dall’associazione “Napoli inVita APS-ETS”, Luigi Mingrone, chiamato dal moderatore a raccontare le prospettive di sostenibilità del progetto “La Casa del Rione Sanità”. Mingrone ha evidenziato come “Casa Sanità” è anche un luogo fisico (che è divenuta la sede operativa dell’Associazione), in via Sanità 36/A – già chiesetta, club del Calcio Napoli ed autofficina – ha osservato che questo luogo, ed il progetto descritto nel libro – come un bambino che cresce – sta imparando a camminare sulle proprie gambe.


La “Casa” sta diventando luogo di aggregazione socio-culturale popolare, con presentazione di libri, piccoli eventi musicali e teatrali, incontri con altre associazioni, ma anche luogo di svolgimento di laboratori di creatività per i più piccoli abitanti del Rione. Inoltre Napoli inVita ha realizzato due progetti a carattere cinedocumentario, in collaborazione con la Scuola di cinema dell’Accademia di Belle Arti di Napoli: una rassegna cinematografica cofinanziata dalla Film Commission della Regione Campania e un progetto volto alla realizzazione di un documentario, partendo dalle interviste di storia orale, cofinanziato dal Ministero della Cultura con i fondi del PNRR. Questa è la strada che l’Associazione vuole continuare a percorrere cogliendo le occasioni di collaborazione tra pubblico e privato sociale, con particolare attenzione agli usi creativi delle fonti storiche ed alla realizzazione di ecomusei regionali in cui possano essere valorizzati i rapporti tra la memoria e i luoghi/paesaggi. La presentazione si è chiusa con l’intervento di Marco Mietto, progettista di “Casa Sanità” (attualmente Assessore alla Cultura del Comune di Reggio Emilia) al quale il moderatore ha chiesto quanto guardi al futuro un progetto del genere e, soprattutto: “il guardare al futuro di Casa Sanità può andare nella traiettoria di diventare paradigma e quindi di essere riproducibile”? Le considerazioni di Mietto si sono concentrate sul valore e la problematicità che, attualmente, riveste la realizzazione di un archivio digitale di dati. L’archivio di Casa Sanità – come ha sostenuto Mietto – è un “tesoro” che, nel futuro, è destinato ad aumentare il suo valore. Ma la problematicità della gestione è, e sarà, sempre più complessa. Gli archivi analogici del passato – ha continuato Mietto – erano gestiti da “persone molto particolari” (gli archivisti) che detenevano il pieno controllo sulle fonti custodite. Gli archivi digitali del presente, e ancor più quelli del futuro, sono un luogo in cui si svolge “la battaglia del potere sulle regole” da applicare per gestire i dati conservati. Ma – e questo, secondo Mietto, rende ancor più problematico il tema – quella battaglia si svolge “in un contesto di esseri umani che vivono senza regole”. In questa “pasta del futuro” il progetto e il libro presentato hanno “messo le mani’!

Salute, Policlinico Campus Bio-Medico: un film aiuta a guarire

Salute, Policlinico Campus Bio-Medico: un film aiuta a guarireRoma, 24 mar. (askanews) – Rendere il tempo trascorso in ospedale, per quanto le circostanze lo consentano, meno gravoso e più piacevole grazie alla possibilità di godere di un bel film, di una serie tv o di un documentario. È questo l’obiettivo dell’iniziativa solidale che ha permesso di installare e attivare 40 nuovi tablet per le 40 poltrone presenti presso il Day Hospital oncologico della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. Un luogo nel quale i pazienti sono costretti a passare anche molte ore per sottoporsi alle sedute di chemioterapia e agli altri trattamenti anti-tumorali, con il rischio inevitabile di poter sentire ancora di più il peso della malattia.


Pericolo che da oggi è un po’ meno attuale al Policlinico Campus Bio-Medico grazie al progetto nato dalla sensibilità e dall’esperienza personale del Responsabile della Chirurgia digestiva funzionale Domenico Borzomati che, dopo essere stato in cura al Day Hospital oncologico, ha deciso di promuovere a questo scopo un’apposita raccolta fondi, nella convinzione – come ha commentato il diretto interessato – “che un buon film aiuti a guarire”. “La centralità della persona è il principio che guida ogni giorno le nostre azioni e il nostro lavoro”, ha affermato in questo senso il Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico Carlo Tosti, che poi ha commentato ancora: “Grazie alla sensibilità e alla generosità di chi ha sostenuto questa iniziativa di crowdfunding, i pazienti oncologici che si affidano alle nostre cure potranno trovare un ambiente più accogliente, capace di rispondere non solo alle loro esigenze mediche, ma anche al loro bisogno di conforto e serenità. Un’iniziativa per la quale ringraziamo fortemente anche la comunità del Policlinico che contribuisce sempre in modo significativo alla realizzazione della nostra missione”. Il percorso della terapia può essere anche molto lungo e, per questo, ogni attimo di sollievo riveste un’importanza fondamentale. I pazienti di oncologia medica, radioterapia ed ematologia avranno la possibilità di accedere a contenuti di intrattenimento attraverso i tablet installati sulle loro poltrone. Film, serie TV e documentari saranno a portata di mano sulle piattaforme di streaming e potranno trasformare l’attesa in un’occasione di svago e distrazione dalla malattia. “La tecnologia può essere un grande alleato nella cura, non soltanto dal punto di vista medico, ma anche umano”, ha sottolineato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Fondazione Paolo Sormani, che ha poi aggiunto: “I tablet offriranno la possibilità di aprire, nel luogo della terapia, finestre su altri mondi. Umanizzazione delle cure, valore chiave a cui si ispira la nostra Fondazione, significa anche e soprattutto non lasciare mai soli i più fragili”. Secondo il responsabile del Day Hospital oncologico Bruno Vincenzi, “la permanenza in reparto per le sedute dei trattamenti anti-tumorali è, infatti, spesso lunga e impegnativa, sia per il corpo che per la mente”. Quindi, ha concluso Vincenzi, “offrire uno strumento che aiuti i pazienti a trascorrere il tempo in ospedale in maniera meno pesante e più piacevole può davvero fare la differenza e contribuire a migliorarne il benessere complessivo”.

Contestato Lollobrigida ad Agricoltura E’: provocazione annunciata

Contestato Lollobrigida ad Agricoltura E’: provocazione annunciataRoma, 24 mar. (askanews) – Era una “provocazione annunciata” fatta per “avere visibilità”: così il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha commentato la contestazione messa in scena oggi nel corso del dibattito con il vicepresidente della commissione europea, Raffaele Fitto, ad Agricoltura E’, il villaggio-evento dedicato al mondo agricolo italiano, ospitato a Roma nell’area riqualificata di Piazza della Repubblica e dei Giardini di Dogali.


Protagonisti della contestazione, che ha più volte interrotto il dibattito, tre agricoltori collegati al cosiddetto Comitato Nazionale di Coordinamento e di Azione per l’Evoluzione Agricola, che hanno spiegato di non fare riferimento ad alcuna base politica ma di essersi recati a protestare a livello individuale. “Io non mi sono mai rifiutato di applicare un dialogo – ha detto Lollobrigida – certo che se qualcuno annuncia di venire qui per fare una provocazione con messaggi scritti inviati agli altri agricoltori che sono noti a tutti, allora è una provocazione”. “La nostra azione politica – ha aggiunto Lollobrigida dal palco dopo avere chiesto ai carabinieri di non intervenire e ai contestatori di lasciare concludere il dibattito per parlare in seguito – è quella di recupererai decenni di abbandono e non capirlo danneggia il sistema e le rappresentanze agricole”.


I contestatori hanno sottolineato come i fondi Pac non vadano ai piccoli agricoltori ma alle multinazionali e alle imprese di trasformazione e hanno denunciato la chiusura di 40.000 aziende agricole prese “per fame” perché in profondo stato di crisi. Il ministro ha ricordato che “su questo bisognerebbe fare delle domande a chi rappresenta il 95% degli agricoltori, credo sia opportuno fare delle domande a loro”.

La Pietra in Agrifish: bene cambio rotta su agricoltura e pesca

La Pietra in Agrifish: bene cambio rotta su agricoltura e pescaRoma, 24 mar. (askanews) – L’Italia accoglie “con favore” il cambio di paradigma nelle politiche europee su agricoltura, pesca e sicurezza alimentare. “Un nuovo approccio, una nuova visione che è stata ribadita anche oggi in Agrifish, nel quale si torna a riaffermare con forza, in linea con la volontà espressa dal ministro Lollobrigida e da tutto il governo Meloni, la centralità della sovranità alimentare”. Lo ha detto il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, nel suo intervento alla riunione del Consiglio dei ministri dell’Agricoltura e della Pesca europei in corso a Bruxelles, che si è svolto in concomitanza con l’anniversario dei trattati di Roma del 1957 e con lo svolgimento della manifestazione “Agricoltura è”, al via oggi a Roma.


Dal punto di vista dell’Italia, per assicurare la stabilità del settore agricolo, messo a dura prova dalle sfide climatiche e dalle tensioni geopolitiche, la nuova visione proposta dalla Commissione, deve prevedere “politiche più incisive in favore dei giovani agricoltori, i quali devono poter contare su aiuti al reddito e servizi adeguati per contrastare lo spopolamento, soprattutto delle aree rurali più fragili”. “Nel ringraziare il commissario Hansen per la disponibilità manifestata a creare i presupposti per una svolta epocale nell’approccio all’agricoltura – ha detto La Pietra – vorrei evidenziare che tramite la PAC dobbiamo assicurare un giusto reddito agli agricoltori, primi custodi dell’ambiente, per promuovere nello stesso modo la sostenibilità economica, la sostenibilità ambientale e quella sociale”.


Per questo, serve un approccio “più consapevole al mondo agricolo, ad esempio nel sistema dei pagamenti diretti, che deve tenere conto dei principali indicatori economici che incidono sui costi di produzione dei singoli Stati membri. Occorrono misure concrete per diversificare il reddito, come nel caso del riutilizzo integrato dei residui agricoli, dei sottoprodotti e degli scarti di lavorazione, promuovendo anche l’utilizzo di fertilizzanti alternativi ai fertilizzanti chimici”. E ancora, ha proseguito il sottosegretario nel suo intervento, “dobbiamo valutare la creazione di un sistema di gestione del rischio a livello europeo, ad esempio garantendo la possibilità di accesso ad un Fondo di riassicurazione da attivare a livello unionale per riassorbire i picchi di danno che possono interessare contemporaneamente uno o più Stati. Dobbiamo essere molto chiari nel garantire il concetto di reciprocità negli scambi commerciali con i paesi extra UE e come Italia siamo particolarmente determinati nel chiedere che si arrivi a una ulteriore valorizzazione dei marchi di denominazione, a tutela delle produzioni di qualità nelle quali il nostro Paese è leader”. Inoltre, “l’attenzione va posta sulla ricerca scientifica e quindi auspichiamo il pronto avvio del negoziato con il Parlamento europeo sulle Nuove Tecniche Genomiche, che rappresentano un’opportunità strategica per migliorare la sostenibilità e la competitività dell’agricoltura”.

Commissario Ue Sefcovic in Usa, negoziato per scongiurare i dazi

Commissario Ue Sefcovic in Usa, negoziato per scongiurare i daziBruxelles, 24 mar. (askanews) – Il commissario europeo al Commercio internazionale, Maros Sefcovic, è in viaggio verso gli Stati Uniti dove domani incontrerà il rappresentante per il Commercio dell’Amministrazione Usa, Jamieson Greer, e il segretario al Commercio, Howard Lutnick.


I colloqui riguardano le relazioni commerciali transatlantiche, sottoposte a forti tensioni da quando è andato al potere a Washington il presidente Donad Trump, e nelle intenzioni della Commissione europea, mirano a portare avanti i negoziati per disinnescare la possibile guerra commerciale tra Stati Uniti e Ue. A quanto si apprende a Bruxelles, Sefcovic sarà accompagnato Björn Seibert, il potente capo di gabinetto della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. “Posso confermare – ha detto oggi a Bruxelles il portavoce per il Commercio della Commissione, Olof Gill, durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario – che il commissario Sefcovic si sta attualmente recando a Washington D.C., dove incontrerà la sua controparte americana, il segretario di Stato, Lutnik e il rappresentante al Commercio degli Stati Uniti, Greer”. “Discuteranno più o meno delle stesse questioni di cui hanno discusso nelle ultime settimane, ovvero le relazioni commerciali tra Ue e Stati Uniti e, dal nostro punto di vista, le ragioni per cui dovremmo fare ogni sforzo da entrambe le parti per evitare dazi dannosi e rafforzare, anziché ridurre, le relazioni commerciali ed economiche tra Ue e Stati Uniti, che – ha concluso Gill – sono le più forti al mondo”.

Ucraina, raid russo nel centro di Sumy: colpito anche ospedale pediatrico. Tra i feriti, alcuni bambini

Ucraina, raid russo nel centro di Sumy: colpito anche ospedale pediatrico. Tra i feriti, alcuni bambiniRoma, 24 mar. (askanews) – Un raid russo nel centro della città di Sumy, nel nordest dell’Ucraina, ha preso di mira un “impianto industriale” e ha danneggiato un ospedale e strutture per bambini, mentre funzionari russi e americani discutevano a Riad di una possibile tregua tra Kiev e Mosca. Ventotto persone sono rimaste ferite.


“Oggi il nemico ha attaccato la zona residenziale e le infrastrutture della città”, ha dichiarato su Telegram il sindaco facente funzioni Artem Kobzar. “Finora è stato accertato il ferimento di 24 adulti e quattro bambini”, ha aggiunto.